LA MENTE
CHE SOGNO’ IL MONDO
Parte 1
(di 3): Essere e non essere
Riassunto
Epoch ha
predetto che qualcuno tenterà di ucciderla per impossessarsi della Coscienza Cosmica.
Tornato sulla Terra, Quasar si è trovato in mezzo ad una battaglia tra Thanos e
gli Eterni. Epoch è intervenuta per fermare l’Uni-Cervello ed il Cubo Deviante.
Dopo la battaglia con Thanos, Quasar non è riuscito a contattare Epoch…
Questo episodio si
svolge dopo lo Speciale Quasar: La Guerra dei Mondi e La Guerra dei Mondi #2
Quasar atterrò ad Olympia. Le riparazione erano finalmente
ultimate.Pochi secondi dopo, una macchia rossa si arrestò davanti a lui.
-Ehilà, Quaze ! Ce ne hai messo di tempo !
-L’attacco ai marziani è durato più a lungo del previsto. Tu che hai
fatto nel frattempo ?
-Oh, le solite cose…ho girato tre continenti ed ho combattuto qualche
marziano. Ikaris e Thena mi pregano di riferirti che la loro difesa delle zone
non protette ha funzionato, e che stanno contribuendo a riparare i danni.
-Credo di potermi lasciare alle spalle l’invasione, allora…anche se non
mi è affatto piaciuto il modo in cui l’abbiamo conclusa.
-Per favore non ricominciare. La tua vita è troppo breve per sprecarla
in questo modo. Non hai certo bisogno di preoccuparti ancora di più. Hai detto
di poterti lasciarti alle spalle questa cosa dell’invasione, quindi fallo.
-Vorrei poter fare lo stesso per la sparizione di Epoch.
-Sei sicuro di non essere in grado di contattare la tua guru cosmica?
-Questa è la prima volta in cui non riesco a contattarla, quando sono
in questa dimensione.
-Hai detto che è uscita dalla sua dimensione tascabile, no? Forse non
ci è ancora rientrata…
-No, non credo. Mi avrebbe già sentito, e poi non è molto propensa ad
uscirne.
-Secondo me ti preoccupi troppo, Quaze. Epoch è onnipotente, no? Cosa
può farle male?
-L’Assassino Cosmico, ecco cosa. Mak, se l’avessero uccisa perché le ho
fatto fare il mio lavoro…
-Non capisco come gli umani possano autocommiserarsi così. Saresti
stato in grado di sconfiggere da solo l’Uni-Cervello?
-Ho sconfitto anche esseri più potenti.
-Da solo?
-Hhmm…forse ho capito cosa intendi. Non posso perdere tempo a piangere
sul latte versato: devo mettermi a cercarla.
-Questo si che è parlare, Quazar-Man! Allora, dove la cerchiamo?
-Dovrei trovare il modo di viaggiare tra le dimensioni…però non potrei
identificare quella in cui si trova lei…a meno che…la Dimensione delle
Manifestazioni!
-Grande, l’ultima volta non mi ci hai portato per un soffio.
-Temo che dovrai restare qui, Makkari.
-E perché mai? Qui la situazione è sotto controllo.
-Non è questo, Mak. Vedi…non avresti un terreno su cui correre e…
-Ehi, adesso posso volare di nuovo! E poi un altro paio di mani
potrebbero esserti utili.
-Mi servirebbe un altro paio di Bande Quantiche, più che altro. Odio
dirtelo, Mak, mi sei stato utile contro quegli alieni ma questo caso è
troppo…cosmico per te.
-Sì, sì, la solita storia…
-Ti prometto una cosa, però: una volta fermato l’Assassino Cosmico,
qualunque cosa succeda, ti nominerò mio partner fisso. Ce la fai ad aspettare,
collega ?
-Sono un Eterno, no? Posso aspettare per tutto il tempo che voglio.
Soprattutto se incontreremo ancora quella sventola di Lei…
-Ci si vede, Mak.
Quasar volò oltre l’atmosfera ed eseguì un salto quantico, entrando
nella Zona Quantica. Assunse una posizione di meditazione e si concentrò sui
riflussi di energia della Zona. La Dimensione delle Manifestazioni era una dimensione
molto particolare, con leggi fisiche del tutto arbitrarie e mutevoli. Non
faceva propriamente parte del multiverso, eppure vi si intersecava. Quasar
aveva avuto bisogno del Contemplatore o di Epoch per entrarvi, ma non lo aveva
mai fatto dalla Zona Quantica.
Il suo esperimento funzionò: una piccola parte di spazio si ripiegò su
se stessa formando una porta. Quasar passò dal giallo uniforme della Zona al
bianco uniforme della Dimensione. Percepiva le energie di Epoch da varie
direzioni, dato che si era servita diverse volte di queste incarnazioni. Si
diresse verso il punto con maggiore energia. Oltrepassata un’altra porta si
trovò davanti ad uno spettacolo incredibile. Lo spazio infinito di quella parte
di Dimensione era occupata da un enorme umanoide dal corpo dorato, sul cui
petto brillava una luce quasi accecante. Sul corpo levitava una testa con tre
volti, coperta da un velo. Quasar non poteva non riconoscere la maestosa figura
del Tribunale Vivente, giudice di tutte le entità cosmiche. Alti la metà del
Tribunale, alla sua destra c’erano Eternità ed Infinità, le incarnazioni dello
spazio-tempo e della vita. Alla sinistra c’erano Morte ed Oblio. Di fronte al
Tribunale vi era l’altezzosa figura del recentemente rinato Galactus. [1]
Ma lo spazio era pieno di altre entità, molte delle quali note a
Quasar: Caos ed Ordine, Anomalia, lo Straniero, vari Celestiali, alcuni
Osservatori ed altre entità che non aveva mai visto. Di fianco ai Celestiali
c’era il corpo-manifestazione di Epoch. Quasar volò verso di lei, sentendo gli
sguardi inquisitori di tutte le altre entità.
-Ep, grazie al cielo! Temevo di non trovarti più!
-Sono spiacente di averti causato dei problemi, ma la convocazione del
Tribunale era estremamente urgente. Non dovresti essere qui, ma gli altri non
obietteranno: garantisco io per te.
-Che cosa state facendo?
-Eternità ha chiesto udienza al Tribunale, che ha richiamato noi come
giuria. Le entità davanti a lui sono quelle accusate-
Davanti alla massiccia figura dorata c’erano tre esseri. Uno aveva ben
poco di umano, con un aspetto androgino, dal colore rosa acceso: era Kubik,
l’evoluzione del Cubo Cosmico terrestre. C’era anche un'altra entità, una donna
composta di energia: Kosmos, contenente gran parte del potere dell’Arcano. Tra
le due entità c’era un essere delle dimensioni di un uomo, umano in tutti gli
aspetti tranne il colore della pelle: nero come lo spazio. Il Tribunale parlò
talmente forte alla mente dei presenti da impedire a Quasar di pensare a
qualcosa che non fossero quelle parole.
-DICHIARO APERTA LA SEDUTA. GLI IMPUTATI KOSMOS E KUBIK SONO
ACCUSATI DA ETERNITA’ DI AVER SBILANCIATO L’EQUILIBRIO COSMICO. L’INESISTENTE
E’ ACCUSATO DA OBLIO DI AVER INGIUSTAMENTE SOTTRATTO ENERGIE AL SUO REGNO.
Il Modellatore di Mondi si fece avanti e disse:
-Obiezione. Al processo non sono presenti gli Arcani, i creatori degli
imputati.
-QUESTA UDIENZA RIGUARDA L’UNIVERSO DI PROVENIENZA DEGLI
IMPUTATI. IN MANCANZA DI UN RAPPRESENTANTE UFFICIALE, AGLI ARCANI E’ PROIBITO
PARTECIPARE. ORA PROCEDEREMO CON L’ESPOSIZIONE DELLE PROVE D’ACCUSA. DATO CHE
QUESTO PROCESSO IMPLICA SIA IL LATO POSITIVO CHE QUELLO NEGATIVO DELL’UNIVERSO,
HO SCELTO IL LORO PUNTO DI UNIONE PER ESPORRE I FATTI. PARLA, GALACTUS.
- Ma Galactus non era morto?
-E’ recentemente resuscitato.
-Ah sì, ricordo che mi hai avvisato. Dovevo aspettarmelo, del resto…
-Ora silenzio, Galactus sta parlando.
-Le entità Kosmos e Kubik hanno trasceso i limiti a loro imposti precedentemente
dal Tribunale stesso, accumulando maggiore potere. Come sapete, i Cubi Cosmici
sono in grado di realizzare i desideri di esseri finiti. Per fare ciò, essi si
basando sul concetto di incompletezza, materializzando i desideri. Gli imputati
hanno creato una tasca di potenzialità infinita,cioè un campo ristretto in cui
si incarnano tutti i desideri non espressi. In sostanza le azioni degli
imputati hanno creato un nuovo regno metafisico, il regno di ciò che non
esiste. L’intersezione di questo regno con la dimensione degli arcani ha creato
una convergenza di più aspetti concettuali, materializzando l’incarnazione di
ciò che non esiste, l’Inesistente, il terzo imputato di questa udienza.
-Incredibile. Non posso dire di aver capito del tutto questo percorso
intellettuale, ma in pratica hanno fatto esistere ciò che non esiste?
-Esattamente, Quasar. Come capirai, questo è molto pericoloso per
l’integrità del multiverso.
-IL NUOVO REGNO E’ STATO POSTO SOTTO LA MIA CUSTODIA CON
EFFETTO IMMEDIATO. LA SUA POSIZIONE PERMANENTE RESTA DA DEFINIRE. DATA LA
FLEBILE DIFFERENZA TRA INESISTENZA E NON ESISTENZA, ATTUALMENTE ESISTONO DUE
ESSERI AD INCARNARE TALI CONCETTI: OBLIO E L’INESISTENTE. PRIMA DI PASSARE IN
RASSEGNA LE ACCUSE, COSA HA DA DIRE IN PROPOSITO L’IMPUTATO?
Mentre Quasar ascoltava le parole dell’Inesistente, ebbe la sensazione
di non essere mai del tutto sicuro di averle udite. La sua stessa immagine
scompariva se cercava di fissarlo direttamente. L’essere parlò una voce umana,
con una tristezza infinita nelle sue parole.
-Non ho niente da dire, Tribunale. Io stesso non sono sicuro della mia
funzione nell’ordine delle cose. Non sono nemmeno sicuro che ci debba essere un
ordine delle cose per me: ciò che non esiste non è forse infinitamente maggiore
di ciò che esiste? Per ogni concetto esistente si può sempre concepire qualcosa
di superiore o di diverso.
-EPPURE IL CONCETTUALIZZARE L’INESISTENTE LO RENDE ESISTENTE.
SEBBENE TU SIA CIO’ CHE NON ESISTE, TU ESISTI. UN TALE PARADOSSO STA PORTANDO
IL LATO METAFISICO DELL’UNIVERSO AD UNO STRESS INTERNO INARRESTABILE. E TALE
STRESS NON E’ ELIMINABILE DATA LA TUA STRETTA RELAZIONE CON OBLIO. IL CONFLITTO
MI HA OBBLIGATO A SEPARARE COMPLETAMENTE ETERNITA’ DAGLI ARCANI.
SFORTUNATAMENTE TALE AZIONE HA SOLO ACCRESCIUTO I POTERI DELL’INESISTENTE.
ETERNITA’, QUAL E’ LA TUA RICHIESTA?
L’essere stellato rispose con un tono altezzoso, come se fosse
infastidito dalla presenza di entità di calibro inferiore al suo.
-Io richiedo la regressione a tempo indeterminato di Kosmos e Kubik a
Cubi Cosmici, l’eliminazione dell’Inesistente, la distruzione del suo mondo e
la totale estraniazione degli Arcani da questo multiverso.
-E QUAL E’ LA RICHIESTA DI OBLIO?
Il gigantesco essere incuteva ancora paura a Quasar; non solo per ciò
che rappresentava, ma per i suoi trascorsi. Il suo aspetto era terrificante:
del suo volto erano solo visibili due occhi brillanti nel nero più oscuro, il
suo corpo era nascosto da una cappa sgualcita ed intorno alla vita portava una
cintura di teschi. Vicino a sé non aveva Deathurge, evidentemente degradato per
la sua disobbedienza.
-Chiedo
la distruzione dell’Inesistente e desidero il suo regno.
-TALI RICHIESTE AVREBBERO EFFETTI LA CUI PORTATA AVREBBE UN
EFFETTO NEGATIVO SUL MULTIVERSO. NONOSTANTE QUESTO, ENTRAMBE LE DECISIONI SONO
ACCETTABILI. LE IMPLICAZIONI RICHIEDONO PERO’ L’ACCETTAZIONE DEI TERMINI DA
PARTE DI TUTTE LE ENTITA’ COSMICHE, PER FAR SI’ CHE I DANNI POSSANO ESSERE
PREVENUTI. ETERNITA’ ED INFINITA’, QUAL E’ IL VOSTRO GIUDIZIO?
-Dato che entrambi siamo facce della stessa medaglia, votiamo contro
gli imputati. – la voce femminile di Infinità comunicava molta più comprensione di
quella di Eternità, ma una risolutezza anche superiore.
-SONO TUTTE LE VOSTRE PARTI CONCORDI CON QUESTO GIUDIZIO ?
Mastro Ordine parlò per primo, con voce cristallina.
-La bilancia cosmica non deve essere alterata. Voto contro
gli imputati, ma mi dissocio dalla devoluzione di Kosmos e Kubik.
Lord Caos rispose subito dopo, con una voce dai toni mutevoli e quasi
incomprendibile.
-voTo
a fAVoRe dEGli iMpuTatI, mA rIChiEdo La dEvoLuZIoNe di kOSmOs
e KuBiK.
Nessuno dei Celestiali parlò. O almeno Quasar non sentì nulla. Epoch
disse:
-Voto contro gli imputati.
Mentre Kronos rispondeva:
-Voto contro Kubik e Kosmos e a favore dell’Inesistente
Quasar chiese a Epoch il motivo della sua votazione.
-Non capisco, Ep. Esattamente perché chiede a tutti un voto?
-Le implicazioni di questa votazione si faranno sentire in ogni aspetto
dell’esistenza. Quello che Kubik e Kosmos hanno fatto è senza precedenti in
tutto il multiverso: hanno distrutto la bipolarità dell’esistenza creando un
altro essere di primaria importanza. Se l’Inesistente mantenesse il suo posto,
la natura stessa delle cose dovrebbe mutare.
-Continuo a non capire. Come fanno a rendere esistente qualcosa che non
esiste e allo stesso tempo…no, aspetta, non rispondere. Non pretendo di capire.
Perché poi i Celestiali non hanno risposto?
-Hanno risposto, ma non a livelli che tu possa comprendere. La loro
rappresentante, Ashema, è attualmente impegnata in altri compiti, e tu non puoi
udire la voce degli altri Celestiali. Essi hanno votato contro l’Inesistente e
a favore di Kubik e Kosmos.
-LA VOSTRA OPINIONE E’ STATA ESPRESSA. ORA QUAL E’ IL
GIUDIZIO DEL LATO NEGATIVO E DELLE SUE PARTI ?
-Voto
contro l’Inesistente.
La Morte rispose ma Quasar non sentì niente.
-Non riesco a sentirla, Epoch…
-Nemmeno io. La Morte non parla mai con nessuna entità al di fuori dei
suoi pari. Data la sentenza di Oblio, tuttavia, credo sia ragionevole che anche
lei abbia espresso lo stesso voto.
Votarono contro l’Inesistente anche Satannish, Clooth e Mefisto, quest’ultimo
votò anche contro Kubik e Kosmos. Da molto tempo ormai Mefisto sperava di
conquistare un Cubo Cosmico [2], e questa
poteva essere la sua ultima possibilità.
-LA VOSTRA OPINIONE E’ STATA ESPRESSA. QUAL E’ IL GIUDIZIO DI
GALACTUS, LA BILANCIA COSMICA, SOMMA DEI LATI POSITIVI E NEGATIVI ?
-I Cubi Cosmici non hanno mai influito in modo decisivo nell’ordine
cosmico, e quindi li giudico non colpevoli. Al contrario l’Inesistente
rappresenta la più grande minaccia mai apparsa in questo universo, e devo
votare contro di lui.
-DATA L’IMPORTANZA DI QUESTA UDIENZA, SONO NECESSARI I VOTI
DI TUTTE LE ENTITA’ COSMICHE. ENTITA’ MAGICHE. ESPRIMETE IL VOSTRO VOTO.
-Noi, la Sacra Vishanti, abbiamo raccolto i giudizi delle altre entità.
Seraphim, Cyttorak, Ikonn, Incubo, Shuma-Gorath e Colui che Dimora
nell’Oscurità giudicano innocente l’Inesistente, dato che la sua presenza
provoca un accrescimento del lato irrazionale ed emotivo su cui noi ci basiamo.
Anche noi, la Sacra Vishanti, composta da Hoggoth, Oshtur ed Agamotto, lo
giudichiamo innocente. Tale evento non dovrà più verificarsi, per cui noi tutti
giudichiamo colpevoli Kosmos e Kubik.
-INFINE QUAL E’ IL GIUDIZIO DELLE ENTITA’ COSMICHE NON
ALLINEATE?
Il primo a parlare fu lo Straniero. Essendo ora a conoscenza della sua
origine, Quasar si chiese cosa lo potesse spingere a votare…
-Voto contro Kosmos e Kubik.
Odio si pronunciò contro i Cubi Cosmici e a favore dell’Inesistente, ed
Amore espresse il voto contrario. Il Modellatore di Mondi non chiese nessuna
sanzione. Anomalia, l’incarnazione di tutto ciò che non è come le altre cose, entità
che Quasar conosceva fin troppo bene, votò contro l’Inesistente, unico essere
altrettanto anomalo. Solo uno degli Osservatori parlò, uno diverso da tutti gli
altri. La sua testa era più inumana ed aveva un gioiello che scendeva sulla
fronte. Epoch disse che si chiamava l’Eletto.
-Nonostante il nostro voto di non-interferenza, capiamo le implicazioni
di questa udienza. Come è facile capire se il delicato equilibrio cosmico fosse
eccessivamente disturbato non resterebbe niente da osservare. Noi crediamo però
anche che l’Inesistente non sia un mutamento tale da giustificare una nostra
presa di posizione che interferisca troppo. Anche se ciò significa interferire,
siamo costretti a votare a suo favore. Ma dato che il pericolo non è secondo
noi eccessivo solo in questo caso, il pericolo che un altro evento del genere
comporta ci obbliga a votare contro Kosmos e Kubik.
Risposero poi tre esseri dall’aspetto decisamente alieno, vestiti con
un abito quasi cerimoniale. Quasar aveva la sensazione di averli già visti, ma
di non poter ricordare quando. Ed aveva la bruciante sensazione che non
dovessero essere qui.
-Noi, i Guardiani del Tempo, giudichiamo Kosmos e Kubik troppo
pericolosi per restare nella propria forma attuale. Ma dato che le questioni
metafisiche non influiscono sul tempo, votiamo a favore dell’Inesistente.
L’ultima entità a votare fu un grande uccello di fuoco, la cui luce
accecava persino alcune di queste entità onnipotenti. Quasar aveva già
incontrato un ospite della Forza Fenice, anni prima.
-Come rappresentante della vita non ancora nata, l’Inesistente è una
grave minaccia alla mia esistenza e a coloro che proteggo. Invece le azioni di
Kosmos e Kubik non mi toccano, e voto a loro favore.
-I VOSTRI GIUDIZI SONO STATI ESPRESSI. KOSMOS E KUBIK SONO
STATI CONDANNATI DA SEDICI ENTITA’ SU VENTOTTO, E SONO QUINDI GIUDICATI
COLPEVOLI. CIONONOSTANTE TROVO INADEGUATA LA SOLUZIONE RICHIESTA DA ETERNITA’,
DATO IL PERICOLO CHE QUESTI CUBI SIANO USATI PER PEGGIORARE LA SITUAZIONE
PRESENTE E’ TROPPO ALTA. COME PENA ALTERNATIVA, A NESSUNA DELLE DUE ENTITA’
SARA’ PERMESSO DI OTTENERE UNA MANIFESTAZIONE FISICA FINO ALLA PROSSIMA
UDIENZA.
Il Tribunale Vivente alzò una mano sopra le due entità, che scomparvero
in un lampo di luce accecante.
-L’INESISTENTE E’ STATO GIUDICATO COLPEVOLE DA TREDICI
ENTITA’ SU VENTOTTO, ED E’ QUINDI SOLLEVATO DA OGNI ACCUSA. AD EGLI SARA’
CONCESSO ESISTERE, MA IL SUO ACCESSO AL NUOVO REGNO METAFISICO SARA’ LIMITATO.
SO BENE CHE QUESTA SENTENZA NON RISOLVE IL PROBLEMA PER CUI
QUESTA UDIENZA E’ STATA INDETTA, E MI RISERVO IL DIRITTO DI MUTARE LA SENTENZA.
CONTROLLERO’ PERSONALMENTE LE AZIONI DELL’INESISTENTE, PER MANTENERE UNA
MAGGIORE STABILITA’ COSMICA. DATA LA FRAGILITA’ DELL’UNIVERSO METAFISICO IN
SEGUITO A QUESTI AVVENIMENTI, DOVRO’ UTILIZZARE TUTTE LE MIE ENERGIE PER QUESTO
COMPITO.
PER QUESTO MOTIVO, CON DECORSO IMMEDIATO ANNULLO TUTTE LE
MIE SENTENZE ATTUALMENTE IN ATTO IN QUESTO UNIVERSO. QUESTA E’ LA MIA DECISIONE, PER IL POTERE CONFERITOMI
DALL’AUTORITA’ SUPREMA DI TUTTI GLI OMNIVERSI. NESSUNO OSI CONTRASTARLA. ORA
DICHIARO CONCLUSA QUESTA UDIENZA.
Il Tribunale Vivente scomparve con un accecante bagliore di luce,
seguito poco dopo da tutte le altre entità cosmiche.
Nella Dimensione delle Manifestazioni restarono solo Quasar, Epoch e
l’Inesistente. Incuriosito dalla presenza di un essere umano, gli si avvicinò e
gli rivolse la parola.
-Trovo estremamente appropriato che un essere finito abbia osservato il
processo.
L’Inesistente stava ignorando del tutto Epoch.
-Perché ero l’unico presente a non temerti?
-Anche. Ma soprattutto perché come puoi capire dalla forma che ho
assunto, io stimo gli esseri finiti. Nonostante la vostra inferiorità cosmica,
il vostro rilievo nella scena omniversale è innegabile.
-Ma noi esistiamo. E tu, anche se non ho capito come, non esisti.
-Cos’è l’esistenza? Non siamo tutti in fondo prodotti
dell’immaginazione altrui?
-Non saprei proprio.
-Negli esseri finiti l’esistenza e la non esistenza, espressa nel desiderio,
convivono. Ho ereditato da Kosmos le sue memorie sotto forma dell’Arcano. E
come tale conosco bene la forza del desiderio.
-Che cosa vuoi da me, Inesistente?
-Un’alleanza. Tutti gli dei sono contro di me, Quasar. Temono il nuovo
sangue che posso portare all’universo. Tu, come me, detesti lo status quo
astrale.
-Non mi piace sapere che l’Universo funziona secondo i capricci di
questi esseri, è vero. Ma non per questo desidero non esistere.
-Io non sono Oblio, non sono la non-esistenza. Io sono l’inesistenza.
Prego che l’Universo scelga da che parte stare.
Scomparve, lasciando solo l’immenso bianco della Dimensione delle
Manifestazioni.
-Strano essere. Possiamo andare, Epoch? Tutto questo casino metafisico
mi sta dando il mal di testa.
-Le tue funzioni fisiche sono al loro stato ottimale, Quasar. In ogni
caso possiamo lasciare questa dimensione.
-Stavo pensando, Ep…potevi chiedere al Tribunale di dirti chi è
l’Assassino.
-L’ho già fatto, ma non ha preso in considerazione la mia richiesta. In
parte a causa della situazione attuale, in parte perché, secondo lui, la
questione non lo riguarda.
-Temevo una cosa del genere. Il Tribunale non fermò l’assassinio di
Eon, e lasciò che fossero le altre entità cosmiche ad accordarsi
sull’eventualità della sua resurrezione. [3]
-Il Tribunale non intervenne per buoni motivi. Maelstrom
fu fermato.
Quasar cambiò subito argomento, dato che considerava sì la sconfitta di
Maelstrom il suo traguardo più grande, ma anche la sua peggiore sconfitta,
essendogli costata la morte di Eon e di suo padre.
I suoi pensieri si focalizzarono subito sul nuovo Assassino Cosmico, e
sugli avvertimenti che Epoch gli aveva dato.
-Aspetta un momento, Epoch…Hai detto che l’Assassino potrebbe provenire
dall’esterno dell’universo, essere più cosmicamente conscio di te o non essere
influenzato da Caos ed Ordine…
-Esattamente.
-Gli Arcani provengono da un altro universo…non sono influenzati da
Caos ed Ordine…
-Ma il Tribunale Vivente gli impedisce di entrare in questa realtà.
-Ma non all’Inesistente…lui è già qui ! E mi ha appena detto di odiare
le entità cosmiche…
-Stai insinuando che l’Inesistente sia l’Assassino Cosmico?
-Per lo Straniero il suo potere è nato sulla Terra. E Kubik è stato
creato sulla Terra…
-Questo non collima con le parole di Deathurge. L’Inesistente non ha
nessun legame con Maelstrom.
-Ne sei sicura?
Thanos aveva impiegato troppo tempo per raggiungere la galassia che
cercava. Lo Starbrand che aveva appena acquisito non era che l’ombra di se
stesso, e non gli era di nessuna utilità se non per ritrovare il suo pianeta
d’origine.
Una volta arrivato aveva trovato un enorme campo energetico, di molto
oltre le sue capacità offensive. Dall’altra parte c’era una Terra proveniente
da un altro universo. Improvvisamente il campo scomparve. La sentenza del
Tribunale Vivente, che impediva contaminazioni tra quel pianeta e l’universo
circostante, doveva essere stata annullata.
Thanos sorrise. Ancora una volta il potere assoluto era quasi nelle sue
mani.
FLASHBACK
Sei mesi prima, a miliardi di anni-luce dalla Terra, il Gran Maestro
stava osservando l’Universo. Gli ultimi mesi erano stati privi di sfide degne
della sua fama. Doveva coltivare incessantemente il suo compito per non essere
reclamato dalla Morte, e bramava nuove sfide con tutto il suo cuore.
-Cerchi una sfida, Gran Maestro?
La voce proveniva dalle sue spalle, ma non c’era nessuno. Miliardi di
anni di affinamento dei suoi sensi cosmici gli fecero subito comprendere con
chi aveva a che fare.
-Sempre. Tuttavia la tua visita non poteva essere più inaspettata.
-Lo immaginavo. Ho grandi piani per il futuro, Antico. Quando
raggiungeranno il loro apice l’Universo non sarà più lo stesso.
Per fare questo però ho bisogno di una fonte di potere adeguata…un Cubo
Cosmico.
-Non sono uno scienziato, sono un giocatore. Trova qualcun altro che ti
costruisca un Cubo.
-Ho bisogno di un Cubo molto speciale, Gran Maestro. Un Cubo le cui
energie non siano identificabili, un Cubo che vada contro le leggi cosmiche. In
breve, un Cubo che non possa essere spiegato.
-Lo Straniero. Stai proponendo di coinvolgere lo Straniero in una
scommessa?
-Esattamente. Devi costruire per me un Cubo Cosmico tramite le energie
dello Straniero. Ti sfido a farlo.
-Lo Straniero è troppo potente persino per me.
-Eppure tu hai coinvolto la Morte stessa in un gioco.
-Perché lei volle partecipare. Non posso sapere se lo Straniero
accetterà.
-Non preoccuparti per questo. Provvederò io allo Straniero. [4]
-Allora accetto la scommessa. Ma dimmi, mio imprevedibile sfidante, a
cosa ti serve un Cubo Cosmico del genere?
-Devo compiere un assassinio cosmico.
Continua…
Nel prossimo
numero
Quasar va alla ricerca di Thanos, incontrando dei vecchi alleati…ed una
vecchia fiamma.
Note
[1] Galactus
è rinato al termine della miniserie Marvel IT di Thanos.
[2] Mefisto cerca di ottenere un Cubo Cosmico dai tempi della
Crociata dell’Infinito
[3] Come
visto su All American Comics #47
[4] La sfida tra il Gran Maestro e lo Straniero si è vista nei
numeri 4-7 di questa serie.