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di Fabio Furlanetto

 

 

#49 - L’eco del mondo è lontano

 

 

Il guaio del trionfo è che puoi trovarti dall’altra parte”

Dezhnev Senior

(Isaac Asimov, Destinazione Cervello)

 

 

Lontano. Così lontano che la distanza effettiva si confonde con la sua idea. Su un cielo grigio si agitano inquieti dervisci bluastri, strani fenomeni di un qualcosa di simile alla luce. Per trenta miliardi di anni, questo universo non ha visto niente di più.

Il giorno prima…anche se qui non sono mai esistite le stelle e quindi non c’è mai stato un vero giorno… è arrivato il primo pezzo di materia che si sia mai visto da queste parti. Una colossale sfera argentea, grande quanto un sistema solare, è stata fatta passare attraverso uno strumento ottagonale composto di purissima energia quantica. Per un ipotetico osservatore esterno, non è successo nient’altro.

All’interno della sfera, chiamata semplicemente “l’Arma”, vi sono cinque esseri viventi. Sono in pochi a conoscere la loro identità e cosa sono venuti a fare.

E questo è un bene, perché il solo nome di ciò che stanno per affrontare basterebbe a diffondere il panico in tutti gli universi conosciuti.

Oltre i confini di questo universo e di molti altri, infatti, c’è un qualcosa di indefinibile, una colossale distesa di non-spazio, o anti-realtà come alcuni la definiscono. Alcuni lo chiamano Nemesi, l’opposto di tutto ciò che può essere pensato e di molto altro. Tutti, comunque, capiscono che è il più grosso guaio che possa capitare.

Fino a pochi mesi fa, Nemesi era solo una microscopica scintilla di non-esistenza, un non-atomo rinchiuso in una piccola prigione di energie senza precedenti.

Da allora, non ha fatto altro che crescere. Nemesi si nutre di universi, e più cresce più velocemente divora lo spazio. Poche ore dopo la sua liberazione era già in grado di divorare interamente un universo nel corso di un giorno; poi, un multiverso in mese. Presto avrà acquisito una massa tale da poter riacquistare coscienza, ed allora nulla potrà fermarlo.

Negli ultimi mesi, i Protettori dell’Universo hanno lavorato per trovare il modo di impedirgli di arrivare alla massa critica. Grazie all’aiuto e al sacrificio di un Destino del futuro hanno scoperto che, paradossalmente, Nemesi diventerà vulnerabile quando avrà un cervello. Per colpa di questo piano, purtroppo l’unico fattibile, hanno condannato a morte migliaia di universi semplicemente non agendo.

All’interno dell’Arma, nella stessa gigantesca stanza che ospita il sistema di controllo, c’è un orologio di energia quantica che segna il conto alla rovescia più importante dell’Omniverso. Quando raggiungerà lo zero, a “T meno zero”, gli effetti dell’attacco di Nemesi inizieranno a sentirsi su larga scala. Da allora in poi, resteranno solo 96 secondi prima del vero risveglio di Nemesi.

 

T meno 24 ore 27 minuti – Posizionamento dell’Arma

T meno 17 ore – Le barriere multiversali vengono rafforzate da Epoch e Warlock, grazie al Guanto dell’Infinito

T meno 12 ore – Nemesi supera le prime barriere multiversali

 

Nel diametro più esterno dell’Arma, dove la gravità è praticamente nulla. Per le due persone che stanno guardando attraverso uno schermo largo diversi isolati non potrebbe essere meno importante, dato che uno può gestire quantità di energia cinetica praticamente infinite, e l’altro può fare praticamente tutto.

-E’…grande.

Molecola non riesce a dire altro, mentre fissa la colossale corrente nera che si sparge su tutto lo schermo, mentre l’indice di ingrandimento va fuori scala.

-Questa è almeno la diciassettesima volta che lo fai notare – risponde Maelstrom. Molecola si volta verso di lui, ma lascia perdere non potendolo fissare bene negli occhi a causa degli oltre cinquanta centimetri di differenza tra i due.

-Sai, è buffo. Tra dodici ore potremmo essere morti assieme a tutto quello che conosciamo, o festeggiare per la vittoria.

-E potremmo discutere a lungo su quale delle due cose sia peggio.

-Non è affatto divertente, Maelstrom.

-Non voleva esserlo. Non sono famoso per il mio umorismo, anche se ultimamente ho coltivato un po’ il sarcasmo. Succede, quando vieni rinchiuso senza giusta causa.

-Prego ? Ti sei improvvisamente scordato di Phoenix e dei tuoi tentati genocidi ?

-Potevate almeno lasciarmi finire, così avreste avuto una blanda ragione per tenermi in quella cella.

-Senti, Maelstrom… considerando che forse stiamo per morire e tutto il resto… posso farti una domanda ?

-Se ti rispondessi “no” cambierebbe qualcosa ?

-Perché ci odi ?

-Molecola, se un giorno facessero un libro sui più grandi super-criminali della storia, ti prego di insistere per essere escluso. E’ una delle domande più stupide che…

-Andiamo, lo so che sei un pazzo lunatico genocida che prospera in mezzo alla sofferenza altrui, ma vorrei sapere perché.

-In realtà, io non vi odio. Dovrei avere troppa considerazione di voi. Perché siete degli idioti idealisti che vogliono imporre la propria visione del mondo; la vita è dolore, sofferenza, depravazione e amoralità, ed è l’unico motivo per cui è vagamente sopportabile. Se non fossi in catene e non dovessimo affrontare un nemico ugualmente pericoloso per entrambi, vi friggerei nei vostri liquidi corporei avendo cura che i vostri cervelli registrino tutta l’esperienza. O peggio ancora, proverei a farvi pensare come me.

-E potremmo discutere a lungo su quale delle due cose sia peggio. Ehi, guarda, ha già superato tutte le boe quantiche… quanto accidenti è grosso quell’affare !?

 

T meno 6 ore – il Tribunale Vivente blocca Nemesi alle porte del Multiverso

 

Un’altra stanza, di dimensioni più ridotte e più vicina al nucleo centrale. Il suo scopo è ormai perso nei meandri della storia; l’universo in cui sono nati i suoi costruttori è distrutto da decine di miliardi di anni, e non è stato lasciato in eredità nessun libretto di istruzioni.

Per esempio, verrebbe da chiedersi perché non esistono porte all’interno dell’Arma. A Makkari importa poco, dato che in qualità di Eterno può manipolare le proprie molecole e diventare intangibile per pochi secondi. In molti tendono a nascondere il terribile prurito che provoca, però.

-Per Zuras, Quazester, ancora dieci centesimi di secondo a fissare quell’orologio nella speranza che cominci a diventare più veloce, ed impazzirò del tutto !

Quasar non risponde, continuando a dare le spalle al compagno di squadra. La ferita sul collo sembra molto più estesa rispetto a poche settimane prima.

-Ehi, Quaze… - lo chiama ancora Makkari, appoggiandogli una mano sulle spalle.

-Come, scusa ? Stavo pensando… - risponde distrattamente il Protettore dell’Universo.

-A cosa ?

-Ah, niente, davvero.

-Quaze, si imparano giusto un paio di cosette in quattromila e passa anni di vita… tra queste, il fatto che quando un umano risponde “niente” alla domanda “a cosa stai pensando”, quello che vuole veramente dire è “voglio assolutamente parlare di quello a cui sto pensando !”

-Hai ragione, come al solito – risponde voltandosi - Si tratta di questo.

Apre la mano, rivelando un piccolo cilindro lungo circa cinque centimetri, ricoperto uniformemente di scritte di dimensioni molecolari.

-Cos’è ?

-Uno dei piani di riserva a cui abbiamo lavorato io ed Epoch nell’ultimo mese. Contiene…dovrebbe contenere gran parte dei documenti delle più grandi biblioteche trans-galattiche dell’universo.

-Alla faccia della miniaturizzazione. Quando avreste dovuto parlarci di questo piano di emergenza ?

-Dopo essere stati annichiliti da Nemesi.

-Ah. E quando dovrebbe essere attuato ?

-Un istante prima di essere annichiliti da Nemesi.

-Ecco cosa mi piace di voi due, Quaze… pensate proprio a tutti i dettagli.

-Epoch sostiene che, se lo lanciassi alla massima velocità possibile nella direzione opposta al fronte di avanzamento di Nemesi, per qualche particolare proprietà meta-relativistica dell’anti-tempo…e no, non ho idea di cosa voglia dire… dovrebbe salvarsi quanto basta per essere recuperato da un’ipotetica civiltà in un altro universo, salvando così la storia delle maggiori civiltà dell’universo, nella speranza che ci sia qualcosa che li aiuti a sconfiggere Nemesi al posto nostro.

-Ah. Comincio a capire perché non ce ne avete parlato…abbastanza demoralizzante, vero ?

-Stavo pensando a quello che sto facendo, Mak. Sono in un’altra realtà, a decidere quali universi potrebbero essere sacrificabili sulla base di dati strategici, senza poter prendere in considerazione niente su di loro, e tengo in mano quella che potrebbe diventare l’ultima testimonianza dell’esistenza del nostro universo. Riesci a capire cose vuol dire, Mak !? Io ho viaggiato per il cosmo più di chiunque altro abbia mai incontrato… tranne gli Antichi forse… e devo ancora afferrare cosa sia esattamente l’universo per me. Non so più come ho fatto a ritrovarmi a capo di un piano d’attacco che considera gli universi come degli avamposti sacrificabili. Sono solo un tizio del Wisconsin, Mak, perché mi devo trovare in situazioni del genere !?

-Perché se tu fossi del Texas ci preoccuperemmo molto di più.

-Tutto questo…è troppo per me. Potrei crollare da un momento all’altro, Mak, se solo mi fermassi un secondo a considerare le implicazioni di quello che facciamo, se solo mi permettessi di pensare a cosa significa essere messo in prima linea da dei concetti. Crollerei subito se capissi pienamente cosa devo proteggere.

-Ma se crolli tu, Quaze…

-Lo so. Lo so. Per questo vorrei che lo tenessi tu.

Con un gesto lento e deciso, Quasar prende il polso di Makkari e gli deposita il piccolo cilindro sul palmo della mano. L’Eterno lo guarda perplesso.

-Perché io ?

-Perché so che sarai l’ultimo a crollare, Mak.

 

T meno 2 ore e 6 minuti, vicino al nucleo centrale

 

Una gigantesca stanza conica, alta diversi chilometri. Nuvola appoggia le mani sulla lastra opaca da cui vengono immessi i comandi… o almeno sembrerebbe. Dalle mani escono piccoli filamenti di gas fluorescente, che sembra entrare all’interno della lastra.

Dietro a Nuvola, gli altri Protettori passano il tempo come possono. Makkari non distoglie lo sguardo dal conto alla rovescia, Quasar controlla l’andamento energetico della sfera all’interno del Cubo Cosmico, Molecola si sta mangiando le unghie e Maelstrom è seduto in un angolo a far rimbalzare una pallina di energia cinetica, senza emettere alcun suono.

-Analisi del potenziale cerebrale di Nemesi completata – annuncia Nuvola.

-E che vuol dire ? – chiede Molecola.

-Significa che l’Arma ha finito di calcolare quanti universi al secondo deve immaginare. Non so ancora a cosa serviranno, però.

-Io neanche sapevo che avesse iniziato il calcolo. E quanti universi sono ?

-Non sono sicura che riuscireste a comprendere il numero.

-Tu prova – insiste Makkari.

-D’accordo. Immaginate il numero di atomi all’interno del nostro universo ed elevatelo alla millesima potenza per quindici triliardi di volte. Poi elevate al quadrato per seimila volte, e dovreste avere una stima di quanti universi per millisecondo è in grado di immaginare questa struttura.

-Mai stato un granché in matematica. Qualcuno ha una vaga idea del perché questo potrebbe esserci utile ? – cambia argomento Molecola. Nessuno risponde.

-Ah, perfetto. Davvero perfetto.

-La vera domanda è come possa Nemesi essere un vero pericolo per l’Omniverso – continua Nuvola – Solo il nostro multiverso dovrebbe essere, in teoria, infinito. Dovrebbe volerci un tempo infinito per distruggerlo, non pochi mesi.

-Già, è vero, non ci avevo pensato.

-Se questo Nemesi è davvero una sorta di opposto al concetto stesso di realtà – risponde inaspettatamente Maelstrom – non è poi così difficile da spiegare. In matematica esistono diversi ordini di infiniti… è una cosa molto semplice, Molecola. Mi stupisce che tu non ci arrivi da solo. Nemesi è semplicemente un ordine di infinito superiore.

-Solo perché ero un fisico nucleare non è detto che io debba sapere tutto di tutte le scienze del mondo. Continuo a non capire perché noi, però ! Insomma, perché non ci sono Galactus e gli Arcani qui, tanto per dirne un paio ?

-Forse vogliono che falliamo.

-Se l’universo la pensasse come te saremmo nei guai da tempo, Maelstrom – gli risponde Quasar – Più probabilmente, le entità sono necessarie all’interno dell’universo, e quindi hanno mandato noi qui.

-O forse… - interviene Makkari – Forse loro hanno paura.

Gli altri quattro si voltano a guardarlo, e l’Eterno alza le spalle.

-Ehi, era solo un’idea.

 

T meno 1 ora e 15 minuti, vicino al nucleo centrale

 

-Sapevo di dimenticarmi qualcosa, Quaze. Dovevo portarmi un mazzo di carte.

-Oh – si lascia scappare Nuvola, prima che qualcuno possa rispondere alla battuta di Makkari.

-Che c’è !? – domanda Molecola, sempre più nervoso.

-Nemesi ha deviato leggermente dal proprio percorso, distruggendo tutte le sonde che lo stavano controllando.

-Significa che si sta risvegliando in anticipo ? – chiede Quasar alzandosi in piedi.

-Non sembrerebbe, ma senza sonde…

-C’è un modo solo per esserne certi. Epoch, riesci a sentirmi ?

Dalle Bande Quantiche risponde una voce maschile, calma e monocorde.

-Si è trattato solo di una fluttuazione casuale, probabilmente. Non c’è motivo di preoccuparsi, la situazione è sotto controllo.

-Ci stavi ascoltando, Warlock ?

-Sono abbastanza occupato al momento, quindi mi sono limitato a leggere le vostre menti.

-Posso parlare con Epoch ?

-Anche lei è molto occupata. Ha previsto di morire tra settanta minuti, ed ora sta cercando una linea temporale migliore in cui si possa salvare; penserò io a sistemare tutto, comunque.

-Come procede la resistenza ?

-Discretamente. Non avremo perdite ancora per un po’, ma non posso dirti altro perché la Gemma del Tempo è vicina al limite; la vicinanza di Nemesi sta minando il suo funzionamento, insieme alla Gemma dello Spazio e a quella della Realtà. Per il momento, il Tribunale Vivente ci sta rendendo le cose relativamente facili, ma non durerà a lungo.

-Speriamo in bene. C’è altro ?

-Tra poco Epoch mi pregherà di informarti che il vostro piano di emergenza è pronto.

-Grazie, Warlock. Chiudo.

-Giusto per curiosità – chiede Makkari – Sono l’unico a rabbrividire al pensiero di aver messo in campo il Guanto dell’Infinito ?

-Io sono molto più preoccupato del fatto che neanche questo sta bastando – risponde Molecola – Andiamo, è il Guanto dell’Infinito, com’è che Warlock non riesce a sistemare tutto schioccando le dita ?

-Non ti entra proprio in testa, vero ? – lo schernisce Maelstrom.

-Meglio fare un ultimo controllo sulla funzionalità dell’Arma, Nuvola – lo ferma subito Quasar.

 

T meno 25 minuti, vicino al nucleo centrale

 

L’attesa si sta avvicinando al termine, e i Protettori si stanno dando da fare per essere sicuri che l’Arma funzioni, controllando più e più volte sempre le stesse cose.

All’improvviso, tutta la struttura trema come se fosse stata colpita da un’onda; dura solo un secondo, ma l’Arma è grande quanto un sistema solare.

-Nuvola, che succede ?

-Nemesi si sta avvicinando… dobbiamo aver attirato la sua attenzione in qualche modo.

-Possiamo vederlo ?

-Posso provarci.

Dopo aver armeggiato per un po’ con i comandi, a mezz’aria compare un’immagine tridimensionale dell’Arma, a cui si sta avvicinando una massa nera.

-Quanto tempo ci resta prima che arrivi ?

-Non molto, Quasar. Sarebbe il caso di spostarci.

-Ci penso io – interviene Molecola, chiudendo gli occhi per qualche secondo – Ecco, così può andare ?

-Dovrebbe – risponde Nuvola, non molto convinta – Probabilmente dovremo spostarci di volta in volta. Quasar, è possibile che ci sia stato un attacco anche dall’altra parte…

-Controllo subito. Epoch ? Warlock ?

-Stiamo iniziando ad arretrare – risponde una voce maschile – Abbiamo subito le prime perdite, soprattutto diversi Arcani ed Infiniti, ed anche qualche Guardiano.

-Per quanto potete resistere ?

-Poco più di dieci minuti, temo. Al momento non è possibile fare una previsione migliore. Chiudo.

-Dannazione, non sopporto tutta questa inattività !!! Dovremmo esserci anche noi sul campo di battaglia, invece di stare qui a perdere tempo !!!

-Calmati, Maelstrom. Il nostro momento verrà molto presto.

 

T meno 10 minuti, vicino al nucleo centrale

 

La tensione è molto alta, e tutti i Protettori non distolgono lo sguardo dallo schermo che sta inquadrando Nemesi, tranne che per qualche occasionale occhiata al conto alla rovescia.

-Quasar, qui è Warlock. Nemesi è esattamente al confine del nostro multiverso; tutti gli attacchi sono inutili adesso, gli daremmo solo più energia di cui cibarsi. Ci sono molti feriti, se così si possono chiamare; anche Epoch è stata ferita, è piuttosto grave ma si riprenderà. Adesso non c’è più tempo, Quasar, bisogna usare il piano di emergenza.

-Ne sei proprio sicuro, Warlock ? E’ ancora presto per…

-Quasar, se dovete attaccare dopo il risveglio di Nemesi vi servirà del tempo. E al momento, nessun altro nel multiverso ha abbastanza tempo per fare qualcosa di utile. Adesso sta a voi; dovete assolutamente sopravvivere fino all’ultimo secondo.

-Ma…

-Ora devo pensare a curare Epoch. Chiudo.

-Poteva almeno augurarci buona fortuna – commenta Makkari tentando di essere divertente.

-Allora, questo fantomatico piano di emergenza ? – domanda Maelstrom.

-No. Niente da fare, non prima di aver provato tutto il resto. Molecola, puoi allontanarci più di così ?

-Adesso non più, purtroppo. Nemesi ci sta circondando da tutti i lati, non faremmo altro che andargli incontro.

-Dannazione. Nuvola, quanto ci vuole per far partire l’Arma ? Tre minuti e quaranta secondi, giusto ?

-Giusto.

-Fatemi pensare un attimo…ci dev’essere un modo per guadagnare altro tempo, anche solo un po’, prima di arrivare ad usare… Ci dev’essere.

-Usare cosa, Quaze ? Cos’è questa storia ?

-Nuvola, Molecola, Maelstrom, venite con me. Dobbiamo rallentare Nemesi più a lungo che possiamo.

 

T meno 5 minuti, davanti a Nemesi

 

A prima vista, si direbbe che i Protettori si stanno impegnando duramente per lanciare potenti scariche energetiche verso il nulla. E non sarebbe neanche molto lontano dalla verità. Nemesi si ciba di qualunque cosa loro possano produrre o controllare, ma questo assorbimento prende tempo. Molto poco, data l’estensione attuale di Nemsi, ma sempre qualcosa.

-Abbiamo guadagnato qualcosa ? Sta rallentando ? – chiede Molecola, quasi allo stremo delle forze.

-Giusto un paio di secondi – gli risponde prontamente Maelstrom.

-Makkari ! Tieniti pronto ad attivare l’Arma, appena siamo a meno tre minuti e quaranta secondi ! – urla Quasar tramite le sue Bande Quantiche, mentre emette un colossale raggio energetico.

-Non so per quanto tempo potremo andare avanti così, Quasar – dice Nuvola, l’unica a non sembrare affaticata – Non pensi sia ora di rivelarci il piano di emergenza ?

-Continuate a respingerlo ! Andate avanti finché non vi resta solo il necessario per sopravvivere !

-Quasar, siamo già a quel livello ! – grida Molecola – Fai quello che devi fare, qualunque cosa sia !

-D’accordo, d’accordo. State indietro !

Quasar si allontana, volando all’indietro e recuperando tutte le sue scorte di energia quantica. Tutte e quattordici le gemme sulle Bande Quantiche si illuminano, e viene effettuato un Salto Quantico. Poi un altro, e un altro ancora, e altri dieci… fino a quando tutto quello che si vede oltre a Nemesi è un diffuso bagliore giallo.

Poi, sciamano. Milioni e milioni di persone escono dai portali ad ogni secondo, disperdendosi su tutto lo spazio disponibile, ed iniziano ad emettere energia contro Nemesi.

-Quelli sono… - biascica sorpreso Maelstrom.

-I Lochniani, sì – risponde stremato Quasar – Epoch ha fabbricato un paio di Bande Quantiche per ognuno di loro. Il nostro piano di emergenza, diciannove miliardi di rinforzi !

-E’ un suicidio ! – si meraviglia anche Nuvola – Non hanno nessuna esperienza !

-Ce l’hanno, Nuvola, ce l’hanno. Epoch ha inserito nei loro cervelli le esperienze di tutti i Protettori dell’Universo della storia. Compreso…compreso me.

-L’Arma è attiva ! – dichiara eccitato Makkari in comunicazione radio – 8162 cellule di memoria da attivare, tre minuti e trenta secondi al fuoco, o qualunque cosa debba succedere !

-Forse è il caso che torni dentro…ho esaurito tutte le energie – ammette Quasar.

 

T meno 2 minuti, vicino al nucleo centrale

 

-No, no, no !!! – urla Makkari, sbattendo un pugno sulla lastra opaca.

-Che è successo ? – domanda Quasar, appena rientrato.

-Nemesi ha resettato l’Arma ! 6114 cellule di memoria riazzerate !

-Cosa !?!?

-Sono riuscito a far ripartire il conto, ma sono più di tre minuti e noi non li abbiamo !

-Ma come diavolo ha fatto !?

-Non lo so, ma adesso siamo fregati ! Quando saremo pronti a fare fuoco potrebbe essere troppo tardi !

-E adesso che facciamo ? Nuvola ! Come procede ?

-E’ un disastro, Quasar – risponde con fatica la nebulosa senziente – I Lochniani stanno cadendo come mosche, e Nemesi non viene più rallentato ! Siamo a cinque anni luce dalla vostra posizione, e…aaaaahh ! Toglietemelo di dosso ! Toglietemelo !

-Nuvola ! – urlano Quasar e Makkari all’unisono.

-Sto bene…ma sono ferita, Nemesi mi aveva…quasi preso…

-Tornate dentro, Nuvola ! Mi hai sentito ? Tornate dentro !

-Arriviamo.

Quasar guarda il conto alla rovescia. Ancora 45 secondi. Poi guarda Makkari.

-Io ho finito le idee, e tu ?

-Anch’io.

 

Pochi secondi dopo. Tutti i Protettori dell’Universo sono riunito attorno al computer principale dell’Arma, a cui manca più di un minuto per attivarsi.

Il conto alla rovescia si è fermato, e le cifre 00.00.00 lampeggiano in rosso.

T meno zero. Gli effetti dell’attacco di Nemesi raggiungono il Multiverso, che non resisterà a lungo. L’Arma ha fallito.

-Siamo morti, vero ? – ha il coraggio di chiedere Molecola.

-Lo sapremo presto – è quanto di più incoraggiante Quasar riesce a rispondere.

 

T più 31  secondi: l’Arma si blocca a 8007 cellule di memoria attivate.

 

T più 96 secondi: Nemesi si risveglia da un lungo, lunghissimo sonno.

 

CONTINUA…

 

 

Nel prossimo numero:

La fine dell’universo. Forse.