#74
Lampyria, Galassia Vortice. A trenta milioni di
anni-luce dalla Terra.
Nuvola appare nello spazio tridimensionale proprio al di sopra dell’atmosfera, e vola rapidamente verso l’ultimo alveare ancora abitato del pianeta.
Solo poche ore prima una delle cittadine di Lampyria, Lyas, si è licenziata dal ruolo di Protettrice dell’Universo. In mancanza dei suoi soliti compagni di avventure, dato che Quasar le ha dato un giorno libero non aveva altra scelta che farle visita.
Le due donne non hanno mai veramente legato durante l’attività di Lyas. In parte perché c’era veramente troppo da fare per riuscire a socializzare, in parte perché Lyas si era dimostrata una persona piuttosto chiusa e Nuvola è sempre stata poco…emozionale; in parte perché le due donne non potevano avere vedute più diverse sul ruolo che dovevano avere i Protettori.
Ora Nuvola atterra su Lampyria, sentendo un nodo allo stomaco per l’atterraggio. E dato che non ha un vero stomaco, essendo in realtà una nebulosa senziente che adotta questa forma come corpo simulato, la cosa vuol dire che non si è ancora ripresa dalla sua ultima…”condizione” che ancora non si spiega. Un’instabilità gravitazionale che ha reso poco affidabili i suoi poteri.
In mano tiene le Bande Quantiche che sono state confiscate a Lyas dopo il suo licenziamento. Probabilmente tra le armi più potenti dell’universo, utilizzate per più di cinque miliardi di anni dal Protettore di turno.
Così concentrata su se stessa, Nuvola non ha avuto occasione di notare la strana luce che c’è su questo pianeta…finora.
E’ pieno giorno, ma l’atmosfera ha una strana sfumatura rossastra.
Si alza in volo per rintracciare la sua ex collega, osservando i piccoli sciami della creatura dominante di questo globo…umanoidi alati i cui corpi sono debolmente fluorescenti.
Trova Lyas dove si aspettava, davanti al faro sovrastato dal simbolo di Quasar…costruito dopo il salvataggio del pianeta dalla minaccia degli alieni Infestatori.
Con un panno in mano, sta lucidando la grande torre sporcata dall’atmosfera. Lentamente, meccanicamente.
-Rimettere…tutto…a posto… Rimettere…tutto…a posto… - continua a ripetere con voce monotona.
-Lyas ? Che sta succedendo !?
Nuvola cerca di smuovere la lampyriana scuotendola, ma Lyas continua il suo compito inutile. Affinando i suoi sensi, Nuvola può sentire la stessa litania provenire da tutto il pianeta:
-Rimettere…tutto…a posto…
-Una specie di controllo mentale ? Non riesco a rilevare niente. Resta calma, Lyas, cerco di rimetterti le Bande…ti schermeranno naturalmente.
Nuvola è costretta a usare la forza bruta per fermare le braccia della ragazza quanto basta perché le possa infilare i bracciali dorati ai polsi. Non riesce a farlo, però, perché quando avvicina i gioielli alla carne una qualche forza li separa. Come se fossero magnetizzati.
Piccole scariche elettriche rosse attraversano le Bande Quantiche, di cui Nuvola non sente il potere.
-Cosa sta succedendo a questo pianeta ?
Solo adesso, Nuvola si accorge che le piccole nuvolette che le coprono il seno e il bacino non sono più bianche. Stanno diventando rosse.
-Devo andarmene di qui !!!
Volando alla massima velocità che può raggiungere senza incendiare l’atmosfera, Nuvola sale oltre il cielo fino ad arrivare nello spazio. Da quella prospettiva, il pianeta è ancora più rosso… e ben presto può vedere che la cosa è molto peggiore. Gli altri pianeti stanno cambiando colore. Anche il sole sta diventando più rosso.
-Rilevo un’energia sempre maggiore, da qualunque direzione…ma non sono in grado di comprenderne la natura, anche se è familiare.
Con fatica, Nuvola utilizza il bracciale quantico datole da Epoch per eseguire un Salto Quantico e ritrovarsi nella Zona Quantica…anche se all’inizio dubita di aver fatto la cosa giusta.
In qualunque direzione guardi, solo e unicamente rosso al posto del solito giallo. Sa di essere nel posto giusto perché si tratta sempre di energia quantica, anche molto più energetica. Rintracciare la struttura che i Protettori usano come base è difficile, ma non impossibile.
Anche se, quando la trova, si è già pentita del suo viaggio.
Nuvola vola verso l’entrata, dovendo schivare una trave portante che si stacca e crolla esplodendo in mille cocci di vetro rosso. Tutta la struttura sta tremando con intensità crescente.
“C’è qualcuno qui” avverte Nuvola.
[Sono qui] – chiama Mr.S da un’altra stanza, avendo sentito il suo arrivo con le sue capacità extrasensoriali.
Nuvola si avventura tra i corridoi barcollanti della struttura, riuscendo finalmente a trovare il segretario di Quasar immobile a terra. Il suo esoscheletro, normalmente metallico, adesso è rosso e inservibile.
-Ti senti bene ?
[Fisicamente sì, ma non posso muovermi. Qui dentro non funziona più niente…è un attacco ?]
-Non lo so, ma ne dubito. Troppo esteso. Dobbiamo andarcene di qui, potrebbe crollare tutto da un momento all’altro.
[Credevo che la struttura fosse pressoché indistruttibile]
-Intendevo andarcene dalla Zona Quantica. Con un sovraccarico del genere potrebbe non resistere a lungo – chiarisce le nebulosa mentre prende in braccio Mr.S e vola all’esterno.
[Ma queste sono le fondamenta dell’universo ! Cosa accadrebbe se fosse distrutta ?]
-Quello che accade a un palazzo se le fondamenta non lo reggono più, suppongo. Solo…più in grande.
Con una certa difficoltà, Nuvola esegue un altro Salto e scompare poco prima che la struttura imploda su se stessa.
In un altro piano
della realtà
Davanti a un muro fatto di stelle, Makkari e Molecola si ritrovano al cospetto di una microscopica frazione di ciò che era Eon, e a un essere indescrivibile. Ciò che possono vedere è la loro immagine speculare, in negativo, ricolma di stelle. Entropia.
-Okay, mi sono ufficialmente perso troppe puntate – dichiara Makkari – Che c’entra Entropia adesso ? E perché tutti non fanno altro che parlare di colori ultimamente !?
-Comincerò dal
principio, ma non abbiamo molto tempo – inizia la frazione di Eon – Immaginate la
realtà come un insieme di luci. Così come la luce può essere divisa in colori,
così la realtà può essere divisa in componenti elementari che sono essenzialmente
la stessa cosa, ma a livelli diversi di energia. Qualunque cosa esista è una combinazione di tre “spettri di realtà”. Mi seguite ?
-La teoria dei colori non è il mio forte, ma fin qui è semplice – risponde Makkari. Molecola sembra poco convinto.
-
-E poi c’è il blu per cui va matto Maelstrom, giusto ?
-Precisamente.
Pressoché inesistente nell’universo, di questi tempi. La presa di potere di
Quasar ha dato origine a uno squilibrio tra i colori, di cui Molecola ha subito
gli effetti mentre si trovava sulla Terra. Con l’aiuto
di Entropia, Maelstrom ha radunato tutto il blu
rimasto nell’universo e lo ha usato per costruire i vostri doppelganger.
-Ehm, non per fare il pignolo Eon, ma tutto questo non ha senso – lo interrompe Molecola – Questa è una teoria dei colori, e non è valida per il mondo reale. Potrebbe andare bene se fossimo in un universo di carta o, che ne so, immagini su uno schermo ma non funziona così per…
-Oh, stà zitto, per una volta che riesco a capirci qualcosa – lo ferma Makkari.
-Per colpa di Maelstrom, Quasar ha distrutto ciò che restava del blu e in risposta si sta generando una quantità mai vista di
rosso. Questo porterà la realtà a uno stato energetico troppo alto perché possa
resistere…ed è qui che entra in gioco Entropia.
-Ricordo l’ultima volta
in cui i tre colori saturavano l’universo, e non voglio ripetere l’evento. Voi
terrestri lo chiamate “Big Bang”, e Quasar rischia di crearne uno nuovo.
-State scherzando, vero !? Le energie per una cosa del genere sono…andiamo, è semplicemente ridicolo !!! – protesta Molecola.
-Per colpa di Quasar,
-E alle entità cosmiche non interessa una cosa del genere ? – chiede Makkari.
-No. Per molte di loro non cambierà niente…un
universo vale l’altro, per un concetto. Ma Entropia è di un’opinione…diversa.
-Secondo le leggi della fisica, alla fine del tempo questo
universo sarà di mio dominio. Ho già aspettato quindici miliardi di anni e
dovrò aspettare cento volte tanto, non voglio ricominciare da capo.
-Fermi tutti, non avete detto che è stato Entropia a dare a Maelstrom questa “energia blu” e a far sì che Quasar la distruggesse ? In questo modo ha dato una mano a Quasar ! – realizza Molecola.
-Così facendo ho
rallentato la crescita del potere di Quasar, dandoci tempo di agire. Abbiamo
poco tempo.
-E che cosa dovremmo fare noi esattamente ? – chiede l’Eterno, ancora incerto. Il pensiero di allearsi all’incarnazione dell’Entropia…
-Il vostro intervento è
necessario per dare modo al mio altro agente di agire. Sarà lui, in realtà, a
salvare l’Universo.
-“Altro agente” ? – chiede Molecola.
-Cosa ottieni se mischi il blu e il rosso ? E’ abbastanza facile anche per voi – interviene una nuova voce.
Ed un uomo alto più di due metri vestito di viola entra nel loro campo visivo.
-Maelstrom !? – si meravigliano i due Protettori.
-Sorpresa, sorpresa…
Il Piano Astrale
Mesi fa, in un bar della Terra, Quasar ha incontrato una ragazza di nome Lara Winters. Ed anche se non lo ha capito fin da subito, se ne è innamorato follemente. Nonostante alcuni alti e bassi dovuto alla sua vita profondamente fuori dal comune, i due erano riusciti ad instaurare un rapporto sincero ed avevano iniziato una tranquilla (a parte lo strano lavoro di lui) vita in un appartamento di Manhattan.
Tutto è cominciato e finito a Drylon.
Nel tentativo di salvare l’universo, entrambi hanno sacrificato la propria vita ricevendo in cambio qualcosa che nessuno dei due voleva…il potere.
Lara avrebbe voluto rinunciare a tutto e tornare alla sua vita tranquilla, ma Quasar…aveva visto troppo. Troppe entità onnipotenti che non facevano nulla per i mortali. Troppe vite perse, tantissime per colpa sua; nonostante tutte le vite salvate, tutti gli universi salvati, mancava sempre qualcosa. Qualcuno doveva sempre morire.
Quasar amava troppo Lara per accettare che la usassero come arma contro di lui. Così la mise in salvo sul Piano Astrale, in questa replica del loro appartamento. Sarebbe stato un luogo dove essere umano e staccare la spina…ma se c’è una cosa che Quasar non è mai stato capace di fare, anche prima che fosse Quasar, è evitare di portarsi il lavoro a casa.
Ha dato troppe cose per scontate. Anche Lara, e la sua sanità mentale.
Ora Quasar giace sul pavimento, con un buco di pallottola sull’addome. Da che si ricordi è la prima volta in cui gli hanno sparato. E’ stato ferito diverse volte, anche amputato in un’occasione, ma niente pallottole.
Lara è in piedi davanti a lui, in lacrime, e tra le mani tiene una pistola blu elettrico ancora fumante.
Fatta di energia divina. Niente di meno avrebbe potuto avere un effetto del genere su Quasar, che non riesce nemmeno a usare il suo potere adesso.
-Mi dispiace…ma non c’era altro modo… - singhiozza Lara.
-Lara…perché…
-Non voglio la responsabilità dell’intero universo sulle spalle ! Non mi importava niente del resto dell’universo, solo di noi due ! Non ne posso più di restare in questo posto assurdo, rivoglio la mia vita ! Rivoglio la nostra vita !!!
-Avresti potuto…parlarne… - riesce a rispondere Quasar, mentre la ferita gli fa sempre più male. Dovrebbe essere almeno essere capace di alzarsi, invece…
-Ci ho provato ! Dio sa se ci ho provato, ma…come fai a sopportare queste…cose nella testa !? A volte mi sembra di avere un milione di persone che parlano nella mia testa, e più cerco di farle smettere più aumentano !
-Il potere…come ho fatto a non pensarci ? Hai la mia stessa quantità di potere, ma ti ho impedito di usarlo. Chissà che danni può fare tenersi dentro una cosa del genere…
-Ho provato a rinunciare al potere, ma non ci riesco !!! Non se ne vuole andare ! E tu eri così…entusiasta di quello che stavi facendo…
-Lara, tu non stai bene. Il potere ti sta rendendo instabile. Posa quella pistola e stai calma…
Lara si asciuga gli occhi con una mano, continuando a tenere l’arma puntata su Quasar. Trema ancora.
-Maelstrom…dice che…il tuo potere sta distruggendo l’universo…se non facciamo niente…
-Hai parlato con Maelstrom !? Sai che non ci si può fidare di lui ! Ho il controllo di questo potere, e lo sai !
-C’è un solo modo…per salvare l’universo…e per una volta…una sola…sembra che tocchi a me farlo…
-Lara, credi a Maelstrom e non a me !? Usa la tua parte di potere e vedrai che…
-L’ho già fatto !!! Ha ragione lui !!! Tutto questo è sbagliato, saremmo dovuti morire a Drylon !!!
Sforzandosi al massimo, Quasar riesce a mettersi in piedi…anche se barcollando. Lara alza la pistola per tenerlo sotto tiro.
-Lara, anche se hai ragione, uccidermi non servirà a niente. Insieme possiamo superarlo…
-No…non sei più lo stesso Wendell. Non sei più Wendell, sei solo Quasar… e io non ti conosco più. Sono solo una cameriera, non volevo questa responsabilità ! Non voglio più vivere così !!!
-Ascolta, posso…posso ancora rimettere le cose a posto. Forse hai ragione, forse sto effettivamente distruggendo l’universo… ma possiamo ancora salvarlo, forse possiamo ancora salvare noi. Ne abbiamo passate di peggio no ? Possiamo lasciar perdere il potere, l’universo e tornare a vivere da semplici mortali…lo sai che lo farei per te !!!
-Lo so…ma è…è troppo tardi, Wendell. Per tutto quanto. Ti…ti amavo troppo per farti smettere questa vita. Io sono solo una cameriera e tu…tu…
-Lara, ti prego non farlo. Mi dispiace così tanto…
-Ricordati che ti amavo, Wendell. Salva l’universo anche per me.
Le mani tremanti di Lara alzano ancora la pistola…portandola alla bocca.
-Lara, no !!! – urla Quasar, scattando per cercare di fermarla…ma la pallottola fa ancora effetto, e non riesce quasi a muoversi.
BANG !
Il corpo di Lara Winters cade a terra. Non c’è sangue, ma non si vedrebbe comunque…tutto l’appartamento è già diventato rosso da tempo. Immediatamente, il suo corpo si volatilizza in un turbine di luce rossa che scompare ripiegandosi su se stessa.
Quasar crolla a terra, gli occhi in lacrime e le labbra tremanti. Neanche il suo potere può più sentire l’essenza vitale di Lara.
E’ di nuovo sulla Terra, a New York. Entra in un bar che non ricorda di aver visto prima, e si siede al primo tavolo libero cercando di non farsi notare dagli altri clienti che lo fissano per i suoi bracciali dorati.
Una cameriera sui
venticinque anni si avvicina, dando una rapida occhiata ai bracciali. “Carina”,
pensa Wendell.
-Benvenuto al Moonbucks. Cosa le porto ?
Gli occhi bruciano di energia rossa. Così intensa, così luminosa, che nessuno potrebbe capirne il colore.
L’appartamento trema. Il Piano Astrale trema…ai telepati di metà universo verrà l’emicrania peggiore della storia. Alcune dimensioni vicine sussultano.
Nel nostro universo, il rosso lascia lentamente spazio ai colori normali. Il tumulto nella Zona Quantica si calma. Tutta l’energia divina dell’universo sta coinvolgendo in un solo punto…
Quasar vola al di fuori del Piano Astrale, con una sola parola sulle labbra che è come un tuono rosso.
-MAELSTROM !!!
Il muro stellato
Makkari afferra Maelstrom per il costume, nonostante l’altezza maggiore, e lo sbatte contro il muro nero privo di stelle. L’ibrido sogghigna.
-Come cazzo fai ad essere ancora vivo tu !? – chiede con rabbia l’Eterno.
-Ho amici molto, molto in alto…il tuo capo lavora per il mio capo, del resto.
-Stronzate !!! Perché Eon avrebbe dovuto lavorare per Entropia !? Non ha senso !!!
-Beh, teoricamente… - riflette Molecola – Senza entropia non ci sarebbero processi energetici, e niente vita. Forse hanno scopi diversi ma…senza Entropia non ci sarebbe vita, vero ?
-Vedo che hai ben
compreso, Owen Reece –
si complimenta la frazione di Eon – Ora dobbiamo sbrigarci, però. Gli eventi
stanno precipitando e dobbiamo agire in questo istante.
-Cos’è che volete da noi ? – chiede Makkari, senza lasciar andare Maelstrom.
-Una via di accesso.
-Per l’Eon-verso. Quasar ha sigillato ogni entrata
quando ha imprigionato Epoch, ma ai Protettori
è ancora concesso entrare in casi di emergenza.
-Ma tu sei Eon ! Che bisogno hai di noi due ? – chiede sospettoso Molecola.
-Sono solo una sua
parte, come vi ho detto, e sono indissolubilmente legato a questo luogo. Entropia
non può passare senza causare danni irreparabili, e naturalmente…
-Io non sono il benvenuto in certi posti – chiarisce Maelstrom.
-Lui !? – si arrabbia Makkari – Vorreste che mandassimo lui nell’Eon-verso !?
-Guarda in faccia alla realtà, idiota, Quasar è diventato il cattivo e immagino che questo faccia di me…
-Non esiste !!! Per quanto ne posso capire potreste essere tutti delle illusioni ! Potrebbe essere tutto quanto una trappola ! Non ho intenzione di tradire Quasar per…
-Lo farò io – dichiara Molecola.
-Owen, ti ha dato completamente di volta il cervello !? Stiamo parlando di Maelstrom !!!
-Senti, Makkari, mi sento un verme ma… va fatto. Dimmi una sola cosa giusta che Quasar ha fatto con il suo potere !!!
-Ha salvato innumerevoli vite !
-Ma ha anche causato tantissime morti !!! Quasar ha fatto di me un uomo nuovo, gli devo la vita… ma questo non è lo stesso Quasar che conoscevamo. Drylon lo ha cambiato.
-Credevo fossi cambiato anche tu ! Con tutto quello che Quasar ha fatto per noi…
-Mak…guardami negli occhi e dimmi che credi veramente che sia giusto lasciare quel potere a Quasar.
L’Eterno lascia andare Maelstrom, e fissa negli occhi il suo compagno…non riuscendo a reggere a lungo lo sguardo.
-Hai ragione. E’ da tempo che…cerco di trovare un metodo per farglielo capire e…Per Zuras, come si fa a dire al tuo migliore amico che sta diventando pazzo !?
La stanza trema. Il muro, in piedi da miliardi di anni, ha sopportato anche di peggio e non si danneggia.
-Dovete agire subito,
o perderemo la nostra unica occasione !
-Va…va bene. Dannazione, non mi sono mai sentito un tale bastardo in vita mia ! – dice Makkari.
-Se ti consola, io non ho il benché minimo rimorso. Mi diverto un mondo a fare queste cose – risponde fiero Maelstrom.
Alla scossa successiva Makkari, Molecola e Maelstrom scompaiono da quella strana dimensione…
Eon-verso
…ricomparendo in un’altra ancora più strana.
Davanti a un cielo stellato c’è il gigantesco corpo fungiforme di Epoch, legata dai suoi stessi pseudopodi e da catene di energia rossa.
-Aah, finalmente…però, devo ammettere che il pivello ha un senso estetico niente male. Anche se io le avrei perforato il corpo con dei chiodi per dare il tocco di classe.
-Fai quello che devi fare e andiamocene, tanto non penso di potermi fare schifo più di così – gli ricorda Makkari.
-Perché siamo qui, piuttosto ? Quasar ha tolto ad Epoch il suo potere no ?
-Domanda interessante, mi sorprendi Molecola. Stranamente, per un essere pressoché onnipotente, Quasar crede ancora nella “separazione dei poteri”. Aveva stabilito una clausola secondo cui, se a lui o a Lara fosse successo qualcosa, nessuno dei due avrebbe ereditato tutto il potere. Sarebbe stato dato in eredità…ad Epoch. E’ arrivato il momento…
-Cosa hai fatto a Quasar !? – si arrabbia Makkari, stringendo i pugni. Non ha mai desiderato tanto strangolare questo ibrido.
-A lui, niente. Ma ho convinto la sua ragazza a suicidarsi. Per il bene dell’universo, sia chiaro, non per una sadica vendetta.
-Che cosa hai detto !?
-E per una cosa del genere, mi danno l’onnipotenza. E’ un universo meraviglioso, non trovate ?
Un fiume di energia rossa compare dai confini dimensionali, dirigendosi verso il corpo esanime di Epoch…deviando il proprio corso all’ultimo momento, ed investendo invece Maelstrom che tenendo fede al proprio nome si ciba del vortice di potere.
-Aaah…meraviglioso.
-MAELSTROM !!!
Quasar vola verso la sua nemesi, troppo veloce perché persino Makkari possa vederlo. Maelstrom lo afferra al volo e lo scaglia verso Epoch, che sussulta a malapena per l’impatto.
-Troppo tardi, ragazzo dello spazio.
Adesso che siamo ad armi pari è solo una questione di forza di volontà…e non è
stata la mia donna a suicidarsi.
Quella l’ho dovuta ammazzare da solo.
Quasar scende dal corpo di Epoch, aumentando le proprie dimensioni fino a raggiungere la stessa statura dell’entità cosmica… un piccolo continente.
-NON FARTI ILLUSIONI: QUESTA VOLTA TI AMMAZZO
SUL SERIO !
-Sì, sì, dicono tutti così…Su, vieni
qui a giocare un po’.
Makkari e Molecola vorrebbero poter fare qualcosa, ma appena Quasar si avvicina a Maelstrom quest’ultimo rilascia un colpo energetico abbastanza potente da disintegrare il suolo su cui si trovano.
Solo quando la polvere si è abbassata, e le loro teste hanno smesso di girare, capiscono di essere ancora vivi.
-Cosa è successo ? – chiede una voce femminile.
-Nuvola ? Che ci fai tu qui, siamo morti tutti !? – chiede Molecola.
-Ma soprattutto dov’è “qui” ? – chiede Makkari, guardando verso il basso. Una superficie verdognola e fungiforme.
-Ah…Makkari…forse dovresti guardare verso l’alto…
L’Eterno segue il suo consiglio, e capisce dove si trovano. Epoch, nella sua forma femminile, sta tenendo i tre Protettori sul palmo della mano.
-Per quanto capisca il tuo pessimismo, Owen,
oggi non è morto nessuno.
-Qualcosa ancora non quadra – nota Nuvola.
-Solo “qualcosa” !? – replica Molecola.
-Se siamo appena stati salvati da Epoch, che cos’è quella ? – domanda Nuvola, indicando in lontananza… tra le titaniche figure di Quasar e Maelstrom che si combattono… il corpo esanime di Epoch.
-Per quanto
eccezionale, nemmeno Quasar poteva sperare di ingannare chi possiede
-Fermi tutti quanti !!! Quindi finora ci hanno raccontato solo balle !? Io non ci capisco più niente ! – si lamenta Makkari, con motivi più che validi.
-Quasar aveva un solo
punto debole da sfruttare, e per quanto detestassi
l’espediente non c’era veramente altro modo.
-Lara – realizza Nuvola – Che cosa le hai fatto ?
-Ho…scambiato le
nostre anime. Lara è stata imprigionata nel mio corpo, mentre io mi sono
insinuata nella mente di Quasar nel tentativo di controllare le sue azioni e
limitare i danni. Deve averlo avvertito ad un livello inconscio, tuttavia,
impedendomi qualunque azione. Non mi ha lasciato altra via di fuga se non
ordire questa orribile, orribile cospirazione.
-Ma se Lara non è morta, perché Quasar sta cercando di uccidere Maelstrom ? – chiede Nuvola.
-Quanti milioni di ragioni vuoi ? – le risponde Makkari.
-Dobbiamo fermarlo ! E’ talmente furioso che rischia di fare chissà quali danni ! Qualcuno dovrà pure dirgli la verità !
-Grande idea, Mol. Vuoi offrirti volontario ?
Quasar stringe le mani attorno al collo di Maelstrom, gigantesco quanto lui e altrettanto luminoso…ma è ormai chiaro da che parte pendano le sorti della battaglia.
-SEI FINITO ! HO
ANCHE IL POTERE DI EPOCH DALLA MIA, SE L’HAI DIMENTICATO !
STO DISTRUGGENDO OGNI TUO ATOMO, STRAPPERO’
-Davvero…toccante…sei così incazzato che non ci senti più, eh ?
-DI COSA STAI PARLANDO ?
-Non hai sentito i tuoi amici parlare, vero ? Ho vinto io stavolta, ammettilo !
-I TRUCCHI NON TI
SERVIRANNO. IL PROCESSO E’ GIA’ INIZIATO, LE ENERGIE
STANNO TORNANDO A ME E NON C’E’ MODO DI…
-La tua ragazza non è morta, imbecille ! Ti hanno fregato ! Ingannato per mesi, ogni singolo giorno, ogni volta che la baciavi, ogni volta che parlavate…mentre lei si uccideva e ti spezzava il cuore ti faceva credere di essere Lara !
-E’ tutto un…un trucco…
-Decisamente non mio. Devo dire che mi dispiace, onestamente pensavo davvero che fosse Lara e che l’avessi convinta al suicidio…oh beh, dovendo stare con te si sarebbe uccisa comunque.
Il corpo di Maelstrom inizia a scomporsi in mille direzioni diverse, come altre parti della sua essenza che nemmeno Quasar può più identificare.
-Avevo ragione…ti ho fatto sputare su tutto ciò in cui credevi…libero arbitrio, fiducia, amore, la vita…hai mandato…tutto…a puttane…non riesco a immaginare modo migliore per morire che pensando…che finalmente… finalmente…sono riuscito a distruggere…tutto ciò…che…eri…
L’essere conosciuto come Maelstrom scompare nel nulla, lasciando solo odio puro e un accenno di risata.
Quasar stringe i pugni e guarda il corpo di Epoch. Può già avvertire chi c’è dentro, in un sonno senza sogni a cui l’ha obbligata.
Poi si volta e fissa la vera Epoch negli occhi. Intensamente, con un rosso penetrante nelle orbite.
-Epoch, che cosa hai fatto ?
CONTINUA