Quasar #23
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beginning again
a bit
closer to the end
Quasar è riuscito a sconfiggere Kronos, il nuovo Assassino Cosmico, il cui progetto di uccidere per sempre la Morte rischiava di distruggere l’Universo. Nella cataclismatica battaglia finale, Quasar ha distrutto la Zona Quantica per impedire a Kronos di trattenere il potere di Eternità. Il Tribunale Vivente ha poi istituito la Corte Universale per giudicare questo multiverso, giudicando Kronos colpevole e resuscitando Epoch. Secondo una profezia di Saygé, tuttavia, una nuova minaccia si preannuncia all’orizzonte…
La
Zona Quantica, l’infinita dimensione che fornisce incessantemente energia al
nostro universo. L’unica materia solida in questo mare di energie quantiche si
sta concentrando. E’ Quasar, il Protettore dell’Universo. Ha visto cose che la
maggior parte dei terrestri non può nemmeno immaginare. Ha visto altre
dimensioni, combattuto poteri al cui confronto le galassie impallidiscono, è
morto e resuscitato più volte. Eppure non riesce a fare a meno di
meravigliarsi, ogni volta che scopre le molteplici potenzialità delle Bande
Quantiche.
-Sì,
penso che così possa andare. E luce sia !
Sembra
impossibile concepire un lampo accecante in una dimensione infinitamente
luminosa, eppure fu quello che successe.
Dove
prima non c’era nulla, ora brillava un’enorme costruzione che sembrava di fine
cristallo, ma che era più resistente del diamante. La sua struttura era
ottagonale, e l’interno era in gran parte cavo, ma funzionale.
-Che
ne pensi, Epoch ?
Gli
rispose una voce che aveva ben poco di umano, ma che parlava con una chiarezza
quasi inumana.
-E’
altamente improbabile che tu riesca a generare ulteriori fotoni in questa
dimensione, Quasar.
-Stavo
scherzando, Epoch. Che ne dici della nostra nuova base ?
-Spero
tu ti renda conto che la mia massa corporea non può entrare in una costruzione
dalle dimensioni così limitate.
-Molto
spiritosa. Hai detto di voler reclutare altri Protettori, di voler allargare la
mia presenza nell’universo. Mi serviva un punto d’appoggio, un luogo che non
avesse innocenti da mettere in pericolo. Questo è il luogo più sicuro e più
facile da raggiungere che mi è venuto in mente. E visto che la Zona è grande
quanto l’Universo, non avrò certo problemi di spazio.
-Questa
costruzione potrebbe essere adeguata.
-Grazie
tanto per l’incoraggiamento. Mi sono ispirato alla costruzione
dell’Architetto…quella usata come base dal Gran Maestro. 1
Anche quella era di energia, e così…
-C’è
un particolare motivo per cui mi racconti questo, Quasar ? Di certo
comprenderai che la Coscienza Cosmica mi mostra tutti i più minuscoli dettagli
della tua costruzione. Se necessiti una conversazione, posso trovare un
argomento a me meno noto, così da non prevedere le tue parole.
-Ti
senti bene, Epoch ? Mi sembri strana.
-Sono
un’entità cosmica recentemente morta e risorta. Definisci “strana”.
-Touché.
Sai dirmi che ore sono a New York ?
-Ora
di New York o di Greenwich ?
-New
York- disse con leggero disappunto.
-Sono
le 08.52 antimeridiane.
-Allora
è il momento di ritornare sulla Terra.
Lo
spazio intorno a lui si distorse, ripiegandosi su se stesso fino a scomparire.
Poco distante, l’energia quantica si mosse come spazzata via dal vento, facendo
apparire un nuovo viaggiatore. Si avvicinò alla costruzione, la sfiorò appena e
poi scomparve senza lasciare traccia, allo stesso modo in cui era scomparso
Quasar.
Il
sistema solare terrestre. Pochi altri pianeti la cui popolazione non viaggia
abitualmente nello spazio sono così visitati. Marginale per la sua posizione,
centrale per la sua importanza, la Terra è ormai uno spettacolo noto alla
maggior parte delle culture interstellari.
Nonostante
questo, ogni volta che Quasar la vedeva da vicino (astronomicamente parlando,
almeno un milione di chilometri) pensava che quello fosse il pianeta più bello
dell’intero universo.
Non
era la prima volta che tornava sulla Terra negli ultimi mesi. Dopo aver risolto
il problema del suo esilio forzato aveva avuto a malapena il tempo di
incontrare i suoi amici Vendicatori, e da allora i suoi impegni come Protettore
gli avevano impedito visite prolungate…se si esclude quella faccenda con i
marziani, ma è un’altra storia. 2
Alla
velocità della luce bastarono pochi secondi per oltrepassare l’orbita lunare.
Il campo di forza quantico lo protesse dall’attrito dell’aria, che altrimenti
lo avrebbe incenerito.
Si
fermò a qualche migliaia di chilometri d’altezza e respirò a pieni polmoni.
L’aria generata dal campo di forza lo poteva tenere in vita, ma non era
particolarmente confortevole.
La prima cosa che fece fu tornare a Oshkosh, la sua città natale, e salutare la madre. Quasar insistette per sapere cosa fosse successo sulla Terra negli ultimi mesi, ma la madre pretese un racconto delle avventure di suo figlio nello spazio. Fu molto dispiaciuto di non poter salutare la sorella, che era al lavoro. Dopo un rapido pasto ed una lunga doccia (poteva nutrirsi e lavarsi anche nello spazio, certo, ma non era la stessa cosa e ne aveva sentito la mancanza) uscì di casa ed entro cinque minuti fu sui cieli della Grecia, stando attendo a non intralciare il traffico aereo.
Le
Bande Quantiche emisero un suono ben oltre la gamma percepibile dall’orecchio
umano.
Pochissimi
attimi dopo, una macchia rossa percorse migliaia di chilometri in un batter
d’occhio, fermandosi davanti a Quasar.
-Quaze
! Ci hai messo un’eternità a tornare !
-Ho
avuto da fare, Makkari. Come vanno le cose sulla Terra, ultimamente ? 3
-Non
particolarmente interessanti. Dimmi, che hai fatto in tutto questo tempo ?
-Beh,
ho combattuto l’Assassino Cosmico, sono morto e risorto, ho partecipato ad un
processo cosmico…
-La
tua solita fortuna. Io mi sono accontentato di salvare qualcuno durante
eruzioni, terremoti, attacchi terroristici, guerre, ho impedito che i Devianti
rovesciassero un governo…la solita routine.
-Sei
volato fin qui molto velocemente, noto…
-Mi
sono detto “Mak, sei l’Uomo più Veloce sulla Terra, sai volare…cosa ti
impedisce di essere anche l’Uomo più Veloce in aria ?”.
-Ti
piace proprio parlare di questa storia dell’Uomo più Veloce del Mondo, eh ?
-Fa
molta impressione sui biglietti da visita. Allora, che si fa per festeggiare il
tuo ritorno sulla Terra ?
-Andiamo
sul classico…che ne dici di una rimpatriata a New York ?
-Ottimo
! Chi arriva ultimo è un Alto Sacerdote Deviante !
Due
minuti dopo, a Central Park, New York. Quasar atterra e trova Makkari seduto
sotto un albero.
-Come
fai ?
-Piego
le ginocchia e…
-No,
come fai a viaggiare così velocemente nell’atmosfera ? Io devo limitare la
velocità per evitare che l’attrito la incendi, per non parlare del muro del
suono…
-Basta
deviare mentalmente le particelle d’aria davanti a sé. Me lo ha insegnato
Master Elo. 4
-Dovrei
pensare anche io ad un trucco del genere.
-Ehi
Q-8, possibile che la nostra visita non abbia incuriosito nessuno ? Voglio
dire, va bene che sono abituati ai super-eroi, ma questo è ridicolo…
In
effetti quasi nessuno aveva notato l’arrivo dei due super-eroi. L’unica persona
a fissarli era una ragazza sui quindici anni seduta su una panchina. Sorridendo
a malapena guardò un uomo che stava facendo jogging. Schioccò le dita e, senza
che nessuno se ne accorgesse, all’improvviso l’uomo indossava un costume ed una
maschera in uno strano tessuto elastico. L’uomo levitò verso Quasar.
-Quasar
! Da quanto tempo non ci si vedeva !
-Psy-Master
! – rispose Quasar, come se rivedesse un vecchio amico – Come va la vita nei
Vendicatori ?
-Abbiamo
avuto le nostre grane, ma penso di essermela cavata in questi tre anni di
presidenza.
-Cap
non ti avrebbe nominato come suo successore, altrimenti.
-Fai
un salto alla base, appena trovi il tempo.
-Come
potrei rifiutare un invito da chi mi ha salvato la vita contro Klaw ?
-Hai
contraccambiato nella battaglia contro Mefisto, mi pare.
-Come
dimenticare una cosa del genere ? Ci vediamo, Psy-Master.
Quasar
e Makkari si alzarono in volo, mentre Psy-Master pattugliava Central Park. La
ragazza si alzò, si aggiustò gli occhiali e se andò nella direzione opposta,
ignara di essere seguita.
-Non
so, Mak – disse Quasar – forse non è una buona idea restare qui. Voglio dire,
New York è più che protetta…
-Già,
ci sono i più grandi super-eroi del mondo…Capitan America, Thor, Sentry, i
Fantastici Quattro, Hyper-Man…
-Come
se non avessi combattuto a fianco di tutti quelli che hai citato…
-Che
vuoi fare, mettere su una base in New Jersey ? Tutte le cose
super-eroisticamente importanti del mondo succedono a New York. E poi che te ne
importa ? Hai deciso di vivere qui, ma tutti i tuoi impegni li svolgerai nello
spazio…
-A
proposito di impegni…devo chiedere ad Epoch se ha qualche idea su come iniziare
questa specie di reclutamento che ha in mente. Epoch, mi senti ? – disse ad uno
dei bracciali come se fosse una radio da polso.
-Ti
sento. Ma questo tipo di comunicazione è insufficiente…lasciami provvedere.
Quasar
provò una familiare sensazione di stordimento e si ritrovò nell’Eon-Verso, la
dimensione in cui viveva Epoch. Appariva come uno spazio stellato con un
terreno che galleggiava nel vuoto, su cui troneggiava il corpo di Epoch, grande
il triplo di Quasar. La realtà era molto diversa, ma era percepita così.
Questa
volta però Epoch e Quasar non erano soli. C’era anche uno strano alieno la cui
testa era formata da un enorme occhio, simile a quello umano. Portava una
strana armatura, o forse un eso-scheletro per dargli forma umana, e teneva in
mano una specie di note-pad alieno.
-Epoch,
chi è quel tizio ?
-Il
suo nome è §§>§, ed è il mio
segretario. Temo però che il suo nome non sia pronunciabile dagli umanoidi.
[Salve,
attuale Protettore dell’Universo] – “disse” l’alieno…in realtà era un sistema
di comunicazione empatica.
-Molto
piacere. Epoch, chi è questo tizio e a che ti serve un segretario ?
-§§>§…
-Non
potremmo dargli uno nome più semplice ? Quelle sembrano delle S…okay, chi è
mister S ?
-Mister
S, come hai coloritamente definito §§>§, proviene da una razza non umanoide
della galassia di Keyfrem, a sette miliardi di anni-luce di distanza dalla Via
Lattea. Dato che ho deciso di allargare la mia influenza in questo universo,
trovo stimolante e produttivo affidare le relazioni con i vari esponenti delle
varie razze ad un essere più vicino alla loro condizione di quanto non sia io.
-Non
hai mai fatto niente del genere, Epoch.
-Ragione
in più per farlo.
-Ti
senti bene, Epoch ?
-I
danni riportati dal mio corpo sono stati guariti, ed i danni psicologici curati
da una intensa auto-analisi tramite la Coscienza Cosmica.
-Ne
sei sicura ?
-Sì.
Sono quasi onnisciente, del resto.
-A
proposito di questi tuoi progetti di espansione…come dovrei reclutare i miei
aiutanti come Protettori ?
-Sto
esaminando la popolazione meta-umana dell’universo, vagliando caso per caso
l’eventualità di un loro reclutamento. Attualmente tengo sotto osservazione
vari soggetti, ma non ne ho ancora scelto uno. Nonostante questo, si accettano
suggerimenti.
-Beh,
potrei chiedere ad un po’ di gente che conosco…anche se pensavo di chiederlo a
Makkari.
-Sei
sicuro che questa scelta non derivi da un inconscio desiderio di lavorare con
una persona che ti fa pesare meno la tua missione ?
-Cosa
vorresti insinuare ?
-Io
non insinuo niente.
-Beh
sì, scelgo Makkari perché è il mio migliore amico, e perché so che può farcela.
E allora ?
-Non
insinuavo niente. Se per te Makkari è adatto, vaglierò la sua utilità e ti
riferirò.
-Sì,
o grande e potente capo – disse Quasar con tono sarcastico, tornando allo
spazio reale.
[Perché
il Protettore ha cambiato tono di voce, Epoch ?]
-Presuppone
un cambiamento nella mia interazione personale con lui e che io voglia
esercitare un maggiore controllo su di lui che non in passato.
[E
queste presupposizioni hanno un fondo di verità ?]
-Vorrei
saperlo.
-Queste
conversazioni mentali non mi piacciono molto. Detesto non sapere cosa fa il mio
corpo mentre la mia mente è altrove.
-Sapessi
quante volte l’ho usata come scusa…
-Molto
spiritoso.
-Sembri
agitato, Quaezy…qualche problema con la tua capoccia stellare ?
-A
dire la verità, sì. Credo che non abbia preso bene quello che le è successo…
-Epoch
è un’entità cosmica con la conoscenza assoluta. Che ne sai di come funziona la
sua mente ?
-Ma
finora sembrava quasi umana…
-Forse
era solo il primo stadio della sua evoluzione…magari finora era una neonata, ed
adesso inizia a crescere.
-Meglio
non pensarci, adesso. Ora vagliamo i candidati…
Los
Angeles. Quasar e Makkari arrivano davanti alla casa di Rick Jones, piena di
oggetti legati ai super-eroi. Dopo una veloce spiegazione…
-Non
so, Quasar. Non credo che Marv sia pronto per un lavoro del genere…ehi, sto
parlando io ! – Rick stava parlando con lo specchio, in cui vedeva riflessa
l’immagine di Capitan Marvel – no, non sto dicendo che…okay, ma forse…anche
se…e va bene, parlaci tu !
Sbatté
le Nega-Bande che aveva ai polsi ed il suo corpo, circondato da un vortice di
energia, fu rimpiazzato da quello di Capitan Marvel.
-Vedi,
Quasar…sono lusingato che tu mi chieda di diventare un Protettore
dell’Universo. Ma detto tra noi, non mi va di essere usato come lo è stato mio
padre. Inoltre questo mi impegnerebbe molto nello spazio, e finché sarò fuso a
livello molecolare con Rick…
-Capisco.
-Ma
se avessi bisogno di me…
Asgard,
dimora degli dei norvegesi. Quasar e Makkari si materializzano sul Ponte
Arcobaleno, subito individuati dal suo guardiano Heimdall.
-Chi
siete, stranieri ? – disse puntandogli contro la lancia.
-Siamo
qui per parlare con Thor…mi è stato detto che è qui.
-Bene,
potete passare.
-Come,
niente ispezione ? Lo SHIELD era più meticoloso…
-Niente
sfugge alla vista di Heimdall…compresa la tessera che ti identifica come uno
dei valorosi Vendicatori.
-Mai
giocato a freccette, Heim ?
-Lascia
stare, Makkari. Dove possiamo trovare Thor ?
-Giovane
Quasar ! – urlò Thor atterrando sul Ponte Arcobaleno, roteando il suo martello
Mjolnir.
“Odio
quando mi chiama così” pensò Quasar
-Qual
motivo ti porta in visita al reame dorato ? Forse una grave minaccia incombe
sull’ignara Midgard ?
-Spero
proprio di no. Sto cercando degli aiutanti per il mio ruolo di Protettore
dell’Universo…
-Sebbene
la proposta appaia allettante agli occhi di un vero guerriero, temo di dover
rifiutare. Grande è il vincolo di sangue che lega il Figlio di Odino ad Asgard,
e Midgard abbisogna ancora della mia presenza. Non portassi queste
responsabilità, mi unirei alla tua compagine immantinente.
-Lo
sai che nessuno parla più così da qualche secolo, vero ? – chiese Makkari. Quasar
lo guardò con disappunto.
-Quantunque
anche tu sia longevo quanto me, se non di più in quanto appartenente alle
valorose genti degli Eterni, le nostre culture differiscono assai nell’uso
della favella.
-Ma
chi ti scrive i dialoghi, il cugino imbranato di Shakespeare ?
-Ora
dobbiamo andare, Thor.
-Ma
se avessi bisogno di me…
-Un’ultima
cosa Thor, ma quell’elmetto non ti fa venire un gran cerchio alla testa ?
-Piantala,
Mak. Thor, sai dove posso trovare Beta Ray Bill ? 5
-Infortunatamente
no. Non vedo il valoroso Beta Ray da molto tempo ormai.
-E
tanto per cambiare Epoch non riesce a trovarlo…beh, grazie lo stesso.
La
galassia degli Shi’Ar. Dopo un Salto Quantico, Quasar e Makkari chiedono il
permesso di salire a bordo di uno dei più grandi incrociatori dell’impero.
-Deve
considerarsi fortunato ad aver ricevuto un’udienza, signore. La Majestrix negli
ultimi tempi ha evitato i terrestri.
-La
ringrazio, comandante. Ma non sono qui per parlare con Lilandra…vorrei parlare
con la sua guardia del corpo, Gladiatore.
-Mi
dispiace, ma siamo in missione diplomatica e Gladiatore sorveglierà la
Majestrix per…
-Sono
qui, comandante.
Senza
che nessuno se ne accorgesse, l’alieno dalla pelle viola ed una pettinatura
decisamente… particolare, noto come Gladiatore, era entrato nella stanza a
super-velocità.
-Bel
trucco Gladio, ma scommetto che non vinceresti una corsa con me…
Ignorando
Makkari, Gladiatore si rivolse a Quasar.
-La
fama del tuo ruolo ti precede, Quasar. Millenni fa, un Protettore dell’Universo
salvò il mio pianeta. Che posso fare per te ?
Quasar
spiegò brevemente a Gladiatore di cosa si trattava, e l’alieno ascoltò
impassibile.
-E’
una proposta affascinante…ma la mia fedeltà è alla Majestrix.
-Lo
temevo.
-Inoltre
senza di me la Guardia Imperiale si troverebbe senza un capo. E tengo troppo
alla squadra per abbandonarla.
-Capisco.
-Ma
se avessi bisogno di me…
Di
nuovo sopra New York. Quasar stava leggendo una lista proiettata dalle Bande
Quantiche.
-Non
sono riuscito a trovare Lei o Firelord, e neanche Epoch sa dove siano Dragoluna
e Warlock. Silver Surfer, Starfox, il Fante di Cuori e Photon operano sulla
Terra adesso 6, e non penso proprio siano
interessati. Chi altro c’è ? Non conosco nessun altro con un potere di livello
cosmico che sia interessato…già, probabilmente sono l’unico abbastanza idiota
da rinunciare ad una vita sociale.
-Andiamo
Quaze, hai lavorato da solo per anni, hai tutto il tempo per trovare degli
aiutanti…
-Temo
di no, invece.
-Che
stai dicendo ?
-Un
essere di nome Saygé mi ha predetto
l’arrivo della più tremenda minaccia che l’universo abbia mai visto.
-Sicuro
che non abbia mentito ?
-Considerando
che è l’incarnazione della verità, lo escluderei a priori.
-Epoch
che ne pensa ?
-Non
riesce ad interpretare le proprie visioni, figurati quelle degli altri.
-Possibile
che tu abbia sempre a che fare con delle premonizioni ?
-Il
problema è che le ultime due si sono avverate…Eon ed Epoch sono morti
veramente, anche se poi Epoch è resuscitata.
-Ti
racconterò una cosa, Quasar…quando ero giovane conobbi Alessandro Magno.
Ricordo che dovette affrontare una grande battaglia, ed interrogò tutti gli
astrologhi di corte. Tutti dissero che se avesse attaccato avrebbe perso. Io
gli dissi di non fidarsi troppo degli astri e delle profezie. Sai che fece il
giorno dopo ?
-Cosa
?
-Fece
uccidere tutti gli astrologhi e vinse la battaglia. 7
Okay, forse aveva un po’ frainteso quello che intendevo, ma capisci che
voglio dire ? Non farti influenzare troppo da queste cose.
-Qualcosa
non quadra.
-Sì,
lo so che non sono bravo a raccontare aneddoti…
-Non
mi riferivo a quello. Qualcuno sta tentando di contattarmi tramite un segnale
quantico che porta la mia stessa firma energetica.
-E
questo non va bene ?
-Non
ne ho idea…ma non sta usando proprio la mia firma, è una imitazione un po’
grossolana…
-Non
sapevo fossi un intenditore di queste cose.
-Prova
ad indossare per anni dei bracciali che analizzano anche un solo fotone,
imparerai per forza qualcosa. Rilevo una manipolazione della materia in
avvicinamento…
-Era
ora che capitasse qualcosa…
Un
uomo si avvicinò velocemente, anche se camminava senza fretta. Era come se il
terreno sotto di lui si muovesse da solo…solo che camminava sull’aria. Era un
essere umano, senza dubbio. Era piuttosto basso e magro, indossava un costume
verde e viola con dei motivi a fulmine. Sul volto aveva nove cicatrici, come
dei raggi che marchiavano il suo volto.
-Mi
dispiace aver sbagliato firma. Sono un po’ imbranato con l’energia.
-Molecola
! 8
-Chi
!?
-Un
super-criminale. Non sapevo fosse sulla Terra.
-Oh,
ci sono da un po’. Ho avvertito che eri tornato ed ho pensato di salutarti.
-Aiutami
a capire, Quasar…questo è un potente super-criminale o un ammiratore segreto ?
-A
dire la verità lo conosco a malapena…
-Non
è che sia qui per un motivo. Ero tornato sulla Terra seguendo un tuo segnale simile
a quello che ti ho inviato, ma non ti ho trovato.
-Il
segnale che ho inviato durante la guerra con i marziani…
-Già.
Strani alieni, eh ? Sono stato un po’ a Los Angeles con quel supereroe che ti
assomiglia… Capitan Marvel…
-E
che vuoi ?
-Ho
cercato di diventare un eroe con il suo aiuto, ma mi ha detto che sono troppo
potente per poter gestire bene le sue battaglie…e poi non sono un granché in
combattimento.
“In
compenso è uno degli uomini più potenti dell’universo” pensò Quasar, a metà tra
il timore e la curiosità.
-Quando
ho sentito che eri tornato ho pensato…beh…tu lavori nello spazio, sei molto
potente… forse possiamo allearci…
-Senza
offesa Molecola, ma sei un ex criminale. E negli archivi dei Vendicatori c’è
scritto che gli hai fatto cadere addosso una montagna.
-E’
stato molto tempo fa…potrei esserti utile adesso ! Potrei…oh, al diavolo –
disse abbassando la testa, voltandosi ed iniziando a camminare – non sono
tagliato per questo. Quanto vorrei non aver mai avuto questi poteri !
Quasar
sembrò leggermente scosso, e Makkari lo notò.
-Quasar
? Tutto a posto ? So che quel depresso cronico non era una vista incoraggiante
ma…
-L’uomo che rifiuta il suo potere !
-Quasar
? Hai indossato l’elmetto di Thor per caso ?
-Non capisci. Saygé ha detto che per sconfiggere questa grande minaccia avrei dovuto incontrare vari esseri…uno di loro era “un uomo che rifiuta il suo potere”. Guarda Molecola ! Potrebbe spaccare a metà il mondo con uno schiocco di dita, e sembra reduce da una sbornia… qualcuno deve controllare uno così. Non può essere un caso se è saltato fuori ora…deve essere uno degli esseri che devo incontrare !
-Non
sapevo di questa tua vena deterministica, Quaze…
-Andiamo,
ho incontrato decine di manifestazioni di concetti…magari una di queste mi sta
aiutando. Molecola ?
L’uomo
in costume verde e viola si fermò.
-Sì
?
-Avrei
una proposta da farti.
Dopo
le dovute spiegazioni…
-Protettore
dell’Universo ? Io !?
-Beh,
prima dovrò parlarne con Epoch…ma potrebbe funzionare. Almeno starai lontano
dai guai.
-Quaze,
non so se…
-Che
devo dire ? Le ho provate tutte e non ha mai funzionato…che male c’è a provare
?
-Perfetto.
Allora qua la mano, collega…
Quasar
e Molecola si strinsero la mano…o almeno ci provarono, perché Molecola divenne
trasparente e svanì.
-Per
Zuras ! E’ svanito !
-Non
rilevo teletrasporto, alterazione dello spazio-tempo…niente…
-Allora
è sparito…
-Sparito
chi ?
-Non
lo so, non ricordo…parlavi di teletrasporto ? Di che ?
-Non
ne ho idea…ma ci sono delle strane energie a Central Park.
Quasar
volò al massimo della velocità su Central Park, seguito da Makkari. Si fermò un
attimo ed atterrò in un punto preciso.
Creò
un enorme paio di pinzette e sollevò per la giacca un uomo con un giubbotto
nero, portandolo davanti a sé.
-Sei
tu la fonte dell’energia.
-Quale
energia ?
-Non…non
lo so…mi sento confuso. Ma so che la fonte sei tu. Chi sei ?
-Mi
chiamo Williams…che ti ho fatto di male ? Non ho mai caricato super-eroi sul
taxi !
-Sei
un tassista ?
-Quaze,
lascialo stare, è un tizio qualunque. Ti sei sbagliato…
-No,
sento che c’è qualcosa di sbagliato qui.
-Tra
poco non ci sarà più – disse il tassista. I suoi occhi brillarono di una luce
indescrivibile, ed il costrutto di forza quantica si dissolse.
-Chi
sei tu ?
-Non
pensavo fossi in grado di riconoscermi. Pensavo non ti ricordassi di me.
-Di
che parli ?
-E’
una lunga storia – disse con estrema calma una ragazza sui quindici anni, con
grossi occhiali rotondi, appena apparsa alle spalle di Quasar – e non pensavo
di dovertela raccontare.
-Ti
ho trovata finalmente ! – urlò il tassista indicando la ragazza, che sorrise.
-Non
sei cambiato dal tuo ultimo ospite, Inessere.
-Ma
insomma, che succede ? Chi sei ?
-Io
sono Origine. Non te lo ricordi, ma ci siamo già incontrati. Più
precisamente…sono stata io a crearti. Sono stata io a creare tutti i super-eroi
terrestri. E lui è qui per eliminarvi tutti. 9
1 In Quasar Ultimate Edition
#1
2 Nella già storica saga La Guerra
dei Mondi, ed in particolare su La Guerra dei Mondi #1-2, Quasar: Speciale GdM
e Difensori: Speciale GdM
3 Per la precisione da Quasar
#12, ultima apparizione di Makkari
4 Uno degli Eterni più vecchi
(ha circa un milione di anni), lo stesso che ha aiutato Makkari ad aumentare la
propria velocità sulla terraferma
5 Quasar e Beta Ray Bill sono
stati brevemente compagni di squadra in Starmasters, sfortunata serie cosmica
inedita in Italia.
6 Spazio pubblicitario: per
sapere cosa ci fa Starfox sulla Terra leggete i Vendicatori della Costa Ovest,
mentre Dragoluna e Warlock appaiono su La Guardia dell’Infinito; il Fante di Cuori e Photon
li trovate invece in Vendicatori.
7 Anche se l’intervento di
Makkari è ovviamente una mia invenzione, l’aneddoto si riferisce veramente ad
Alessandro Magno, anche se non ne ricordo la fonte. Ricordo che Makkari ha più
di quattromila anni.
8 Molecola ha incontrato
Quasar sempre nella prima Ultimate Edition. Ha ricevuto il segnale di Quasar in
un retroscena di Quasar: Speciale GdM, per poi riapparire in Capitan Marvel
#5-6.
9 Due geniali creazioni di
Mark Gruenwald, apparsi su All American Comics #43. Li incontreremo nel
prossimo numero, insieme ad alcune spiegazioni sul loro ruolo e sulle loro
ultime apparizioni. Sappiate però che quando Origine afferma di aver creato
tutti i super-esseri del mondo non esagera affatto. A scanso di equivoci,
Psy-Master ed Hyper-Man sono appunto creazioni di Origine, ma non contate
troppo su una loro futura serie personale. Anche il nome Sentry dovrebbe
ricordarvi qualcosa…