#65

di Fabio Furlanetto

 

MOTORE MORTALE

(Mortal Engine)

Parte 5:

Knocking on heavens’ door

 

"A volte devi esaminare la tua vita.

E a volte devi solo viverla."

Anna Quindlen

 

 

Cinque miliardi e 20.461 anni fa, Colui Che Attende posò i suoi tre occhi cosmici su un mortale appena concepito. Subito prima che diventasse vivo, egli disse:

-Lui sarà il primo.

Anni dopo, al mortale sarebbe stato il nome di Glakandar, e sarebbe diventato il primo Protettore dell’Universo.

Stelle e galassie sarebbero nate e morte, così come 1.059.999.574 nuovi Protettori, prima che Eon ripensasse all’episodio.

Ventisei anni fa, Colui Che Attende posò i suoi tre occhi cosmici su un giovane mortale. Il bambino stava guardando le stelle assieme al padre, una delle rarissime occasioni in cui il fisico di fama mondiale ed il ragazzo di tre anni potevano avere interessi comuni.

Eon, Colui Che Attende, ascoltava la loro conversazione come era solito fare con tutti i senzienti. Si distrasse all’inizio, ma qualcosa catturò la sua attenzione.

-No, Wendell, moriranno e basta. Quando una stella muore, non c’è modo di ricrearla.

-Perché ?

-L’entropia totale del sistema non… hhmm… quando una stella è vecchia, diventa così stanca che nessuno può svegliarla.

-Se sarò una stella, non vorrei dormire mai.

-Se fossi, Wendell. E comunque le stelle devono scomparire, fa parte del progetto di base dell’Universo. E nessuno può farci niente.

Il bambino guardò il padre negli occhi, chiedendo:

-Sicuro ?

Colui Che Attende ripensò a miliardi di anni nel passato. Guardò il bambino nell’anima, ed egli rispose:

-Lui sarà l’ultimo.

 

Oggi. Il pianeta Drylon, immensa costruzione artificiale al cui interno giace una delle più grandi fonti di potere dell’Universo.

Le difese a breve raggio del pianeta sono più che sufficienti a trattenere per interi mesi la più imbattibile flotta intergalattica di questo angolo del creato.

Un uomo di metallo nero come lo spazio osserva l’energia distruttiva accarezzare il suo corpo come una leggera brezza. Se avesse una bocca, sorriderebbe.

Lo chiamano la Risposta, ed il suo potere sminuisce persino quello della favolosa Drylon.

Nel suo cuore, un motore a particelle richiama a sé un Campo Forzato, la somma dell’energia della creazione stessa.

L’energia dell’universo viene trasferita nei suoi muscoli d’acciaio, e le sue mani si scontrano una contro l’altra rilasciando una colossale vibrazione gravitazionale.

Armi di distruzione più vecchie del Sole si sbriciolano in un istante.

La prima struttura di Drylon, piastre continentali di metallo, si incrina come vetro. La seconda, un labirinto di corridoi alti centinaia di chilometri, si scuote come colpita da un terremoto.

Attorno al pianeta, flotte di profughi stellari guardano il proprio nuovo mondo morire, ed hanno paura della distruzione.

La Risposta assorbe la loro paura e la trasforma in energia, lasciando che la gravità di Drylon lo porti alla propria destinazione: il nucleo.

 

New York City, Terra. Un appartamento come tanti altri, occasionale residenza dell’attuale Protettore dell’Universo.

Il Sole è appena tramontato, e Wendell Vaughn sta guardando la città come non ha mai fatto. Ha visitato più mondi alieni di quanti vorrebbe ammettere, visto civiltà così progredite da fargli vergognare profondamente di essere umano, è stato in realtà senza tempo e dimensioni da togliere il fiato.

Ma per lui, questa città è infinitamente superiore a tutto ciò che ha visto. E’ quella che dovrebbe essere la sua casa.

Non riesce a ricordarsi l’ultima volta in cui ha fatto questo. Restare a fare nulla, senza pensare, per venti minuti consecutivi.

Ad allontanare il pensiero, per vedere se il cuore ha delle risposte migliori.

Lara Winters lo conosce e lo ama da pochi mesi. Non riesce a ricordarsi l’ultima volta in cui ci ha pensato, se è mai successo.

-C’è qualcosa che non va, vero ?

-Uhm ? Oh…sì, decisamente.

-Ti va di parlarne ?

Wendell Vaughn resta in silenzio per un po’, guardando la città.

-Ho sempre pensato che avrei fatto cose importanti, in un momento del genere. Fare piani, progetti, sistemare tutto quello che è rimasto. Ma non riesco nemmeno a… Stavolta non possiamo vincere, Lara. Stavolta non possiamo fare la differenza.

-Stavolta farò meglio a sedermi – scherza lei, cancellando il sorriso dal proprio volto quando capisce quanto è seria la situazione.

-Dobbiamo fermare un androide chiamato la Risposta. Se non lo facciamo, diventerà il Dio della Distruzione e probabilmente annichilirà la Via Lattea sputandoci sopra. Ho chiesto agli altri Protettori di prepararsi a un’ultima battaglia, ma credo fossero già molto più che pronti.

-Perché dici di non poterlo fermare ?

-Ci abbiamo già provato, Lara. Siamo vivi per miracolo. Ha ridotto in fin di vita Molecola, Maelstrom, Nuvola…Epoch !!! Ha quasi ucciso Epoch con la forza bruta ! E la UNION ci ha tagliato fuori da qualunque aiuto esterno…siamo soli.

-Ah…penso che sia un cattivo momento per ricordarti che stando qui non sei troppo d’aiuto allo scontro, vero ?

-Lara, il problema non è tanto la battaglia, ma cosa rappresenta. Onestamente…credo che l’esistenza umana sia diventata obsoleta…

-Ora mi sembra che esageri un po’, non ti pare ?

-Ho visto una divinità combattere per distruggere per sempre la Morte, ed io sono stato l’unico motivo per cui non ci è riuscito. Ho visto miliardi di universi andare distrutti senza che restasse nulla a documentare la loro esistenza. Credo di aver visto Dio, o un qualcosa di molto simile. E in tutto questo grande schema, sinceramente, non vedo spazio per l’umanità.

-Omiodio, penso di aver… Hai un’idea su come sconfiggere questa Risposta, ma pensi sia giusto farla vincere !?!?

-No, penso ancora che la Risposta sia di fatto invincibile. E’ che non vedo ragione per cominciare a combattere…

Dalla cintura del suo costume, Wendell Vaughn estrae un piccolo sasso e lo guarda alla luce del sole di New York.

-…non se tutto è già stato deciso prima di cominciare…

Lara gli strappa d’in mano il sasso, cogliendolo totalmente di sorpresa.

-Okay, qualcuno qui ha un serio bisogno di tornare alla realtà, invece di pensare al significato dell’esistenza.

-Sono tornato sulla Terra proprio per questo – cerca di giustificarsi Wendell.

-Non ci provare ! Non provare a fare il santo dello spazio con me ! Dio, non posso credere che tu sia la persona più importante del cosmo e faccia certi discorsi !

-Lara, te l’ho già spiegato, tutto questo è troppo grande per…

-Stronzate !!! Possibile che certe cose le capisca io, e non tu che le hai vissute ? Ascolta, che è successo dopo che hai salvato la Morte ? [2] Sei stato incenerito, giusto ? E poi che hai fatto ? Te ne rendi anche soltanto conto, Wendell ?

-Mi hanno resuscitato… Ma è successo prima che…

-Hai negoziato la tua esistenza in cambio di nulla con le pietre focali dell’esistere. Quanto credi di poter valere ?

-……

-Hai un intero dannato Universo da protegger quasi da solo. Perché comprare un bar quando si sta lottando per salvare l’omniverso ?

Cogliendola di sorpresa, Wendell la bacia così improvvisamente e con tale passione da lasciarla senza fiato.

-Perché so riconoscere le priorità – le risponde.

I due amanti si guardano intensamente, ed ora entrambi capiscono cosa sta succedendo e cosa deve essere fatto.

-Verrò con te – ordina lei.

-Lara, non voglio che tu…

-Ti serve solo un po’ più di fede in noi, Wendell. Che il resto della galassia vada al diavolo…

Quasar la bacia ancora, mentre le Bande Quantiche ai suoi polsi lo trasportano ad anni-luce da casa.

 

Orbita di Drylon, Via Lattea.

Al gesto di una mano guantata, detriti indistruttibili diventano gas inerte. Un vortice di energia violacea stabilizza le navi, così che una scia rossa possa riparare alla velocità della luce migliaia di motori danneggiati. Nuvole bianche formano un campo di contenimento attorno alla stella di Drylon, per evitare che gli scompensi gravitazionali la distruggano.

-Tanto moriranno tutti – decreta Maelstrom – Se non si ammazzano da soli, sfasciamo quel rottame e pensiamoci noi.

-Dobbiamo aspettare Quasar – mormora Molecola, guardando preoccupato Drylon – Il colpo è stato così forte da far spostare l’asse di rotazione…

-Quell’idiota probabilmente è fuggito per la paura. Non verrà nemmeno.

-Guarda che per prenderti a calci nel sedere non dobbiamo aspettare Quaze, Maely - lo rimprovera Makkari.

-Ti ho già detto di non usare quel nome ! – urla l’ibrido inumano-deviante, scaricando un po’ della sua frustrazione per l’inattività in un colpo cinetico diretto all’Eterno, che naturalmente fa in tempo a schivarlo con calma.

Subito dopo, lo spazio si deforma oltre la comprensione umana rilasciando un bagliore accecante da cui esce un uomo.

-Scusate il ritardo, i disturbi gravitazionali confondono anche i Salti Quantici. Situazione ?

-Abbiamo evitato di prendere parte allo scontro date le probabilità inesistenti di sopravvivere per un tempo apprezzabile – risponde Nuvola.

-Grazie per l’aggiornamento, Nuvola.

-Sei stato via abbastanza tempo da trovare il coraggio di morire ? – chiede Maelstrom.

-No, ho capito il punto debole della Risposta e come fare per far sembrare la tua battaglia una litigata tra bambini.

-Finalmente mostri un po’ di fegato, Quasar. Me ne ricorderò alla tua prima vivisezione. Cosa hai in mente ?

-Ho in mente di agire come una squadra, per la prima volta da quando ci conosciamo. Siamo sempre stati più un gruppo di persone unite per caso che una vera unità d’attacco…come io sono sempre stato più il combattente mediamente esperto che il capo. Bene, adesso da soli non bastiamo più; l’unico modo per fermare la Risposta è agire come una squadra, per la prima e forse ultima volta.

-Quaze, sai che adoro i discorsi per il morale, anche quelli un po’ melensi, ma stavolta siamo proprio a corto di colpi di scena…la Risposta ci romperà il sedere un’altra volta e lo sappiamo tutti e cinque.

-Normalmente ti darei ragione, Mak, ma stavolta è diverso. Stavolta so quello che faccio. Stavolta… stavolta niente al mondo ci impedirà di vincere.

-Significa che la smettiamo di parlare e passiamo a seminare un bel po’ di distruzione cosmica ? – chiede Maelstrom.

-Significa che, Dio o non Dio, andiamo a spaccare il culo alla Risposta.

 

L’androide atterra con grazia sulla superficie di Drylon, attutendo la propria caduta con un Campo Forzato indistruttibile.

Davanti ai suoi occhi ribollenti dell’energia universale, quanto resta delle città improvvisate degli Xhanteani… sprazzi di vite interrotte, costrette alla fuga dal pensiero della distruzione imminente di tutto quello che c’è di più caro.

La Risposta carica la distruzione infinita e si prepara a rilasciarla…quando si ferma.

Davanti ai suoi occhi innaturali, le strade si trasformano in nebbia. Le case evaporano. Ad uno ad uno, spietatamente, tutti gli oggetti creati dai mortali svaniscono.

Sotto i suoi piedi, sulla sua testa, attorno alla sua pelle…solo atomi di idrogeno, sparsi ovunque.

La Risposta si ferma, e trema leggermente. Una scia rossa che si muove alla velocità della luce allontana la nebbia, facendo il vuoto attorno a lui.

Una scarica di energia cinetica lo colpisce alle spalle. Una fiammata stellare gli brucia il petto.

Ed un maglio di energia quantica lo scaraventa nelle profondità di Drylon, dove tutto si trasforma in nebbia inconsistente prima del suo passaggio.

La Risposta atterra sul nulla, fermandosi su un Campo Forzato. Alza lo sguardo, trovandosi davanti il Protettore dell’Universo.

-Vediamo di cosa ti alimenti SE NON TI LASCIAMO PIU’ NIENTE DA DISTRUGGERE !!!

Un vortice di plasma ad altissima energia investe la Risposta. La gigantesca massa di Nuvola, energizzata da Maelstrom imprigionando l’energia cinetica dei più vicini sistemi stellari.

Il Campo Forzato è impenetrabile, alimentato da tutta l’energia dell’universo. Il corpo della Risposta no.

Un Salto Quantico curva lo spazio attorno all’androide, richiamando a sé uno dei getti di triliardi di tonnellate di antimateria prodotti al centro di una lontana galassia.

E la Risposta, ironicamente, non risponde agli attacchi.

 

Quasar, Nuvola e Maelstrom attaccano la Risposta con tutto quello che hanno, senza dargli un istante di tregua. Usano i loro poteri insieme, mai singolarmente e mai riutilizzando due volte lo stesso schema. Non hanno bisogno di parlarsi, nemmeno telepaticamente. Conoscono già le strategie reciproche.

Molecola trasforma in idrogeno, l’atomo più semplice, ogni singolo pezzo di materia a meno di trenta chilometri dalla Risposta. Per le sconfinate distese di Drylon, sono solo dei microscopici vermi che causano piccolissime crepe all’interno di una struttura eterna.

Makkari insegue freneticamente la battaglia alla velocità della luce, allontanando anche gli atomi sparsi dallo spazio attorno alla Risposta.

-Si sta stancando ! Lanciargli pianeti addosso non gli faceva neanche un graffio !!! Qualcuno mi spiega che senso ha !?!?

Da un istante all’altro si materializza un colossale sistema di ventilazione per allontanare quanto resta delle nuvole di idrogeno, creando un vuoto perfetto attorno alla Risposta. Mentre provvede, Quasar si ferma un attimo per parlare con Makkari…in un ironico scambio di ruoli, col senno di poi.

-Non so come abbiamo fatto a combatterlo per tutto questo tempo senza pensarci… si nutre di disperazione, no ? Ed è diretto al nucleo di Drylon per diventare il dio della Distruzione. Non ha altro scopo se non distruggere…e se non gli lasciamo niente da distruggere, avrà perso la sua ragione di esistere.

-E l’hai capito da quel messaggio del futuro, Quaze ? Da quel cavolo di sasso che ci fa impazzire da mesi ?

-Non ho ancora capito il messaggio…forse non ce n’era uno. Il mio io futuro mi ha detto “Devi solo evitare di agire come loro vogliono che tu faccia. Quando ho capito che tutto…la Risposta, la UNION, Epoch, la mia coscienza, mi dicevano di smettere di combattere… dovevo fare l’esatto contrario.

-Quaze…di solito sono io l’ottimista del gruppo ma…non me la dai a bere. Non può essere così semplice, la Risposta ha già distrutto molto più di un paio di pianeti. Ha quasi distrutto il gruppo.... sai come me che può ancora vincere.

-NO - risponde risoluto Quasar preparandosi a tornare all’attacco – Non può vincere. Perché tolto di mezzo questo pianeta, allontanati gli innocenti, messi da parte i dubbi e i progetti degli dei… le uniche cose che gli restano da distruggere sono le cose che non potrà mai distruggere.

 

La battaglia procede rapida, spietata e da un solo lato. Durante la discesa di decine di migliaia di chilometri, Drylon viene squartato pezzo per pezzo.

Miliardi di anni di storia ridotti in atomi sparsi in un istante. L’integrità strutturale del pianeta artificiale, già danneggiata dai primi attacchi della Risposta, inizia ad avere seri problemi.

Piastre di metallo grandi quanto la Terra si scontrano, ed il riverbero causato in quanto poco resta dell’atmosfera fa venti volte il giro del pianeta prima di fermarsi. In altre parole, il pianeta viene sfasciato con devastante efficacia.

Quando la Risposta arriva all’altezza del nucleo stellare di Drylon, il pianeta è stato distrutto a tal punto da permettergli di vedere una buona metà del cielo… per quanto oscurata dai detriti orbitanti.

Il nucleo di Drylon, forse la più grande fonte energetica della galassia, si fonda sullo stesso principio del cuore della Risposta. E così vicini, entrambi iniziano a pompare sempre più energia. La Risposta si difende lanciando due raggi disintegratori dagli occhi, nel tentativo di colpire Maelstrom.

L’Inumano/Deviante alza una mano, ed i raggi vengono deviati verso l’alto. Non c’è nulla da distruggere: nessuna materia nel loro percorso, che li porterà direttamente fuori dalla Via Lattea senza mai incontrare un’altra galassia.

Il nucleo di Drylon inizia ad ingrandirsi. Il suo plasma blu si agita, iniziando ad inghiottire i sistemi di controllo ormai inutili. Una nebbia che un tempo era il più florido pianeta dell’Universo si sparge nella struttura, lasciando solo intravedere una figura umana davanti al nucleo.

Una mano si appoggia sulle sue spalle, afferrando il mantello di Quasar che la Risposta aveva reclamato come premio [*].

Le Bande Quantiche caricano energia direttamente dalla sottostruttura operativa della realtà, annullando ogni parametro di restrizione.

La Risposta si volta, ed ha di nuovo di fronte a sé Quasar. Solo che stavolta non c’è più nulla da distruggere…

-Dì ai tuoi padroni che NIENTE distruggerà l’universo durante il mio turno !

Un pugno colpisce la Risposta direttamente in faccia. Un pugno di energia quantica e fede in se stessi.

E la Risposta cade.

Il nucleo di Drylon emana soddisfazione quando inghiotte e metabolizza il cuore sintetico della Risposta. Ed inizia a crescere. Crescere. Crescere…

 

I cinque Protettori dell’Universo risalgono una nebbia di idrogeno, mentre un nucleo ribollente si ingrandisce sulla loro scia.

Drylon inizia ad assorbire tutta l’energia dell’universo, in un inevitabile processo che porterà alla creazione di un nuovo dio universale.

-C’è una possibilità che sia una piccola esplosione ? – chiede Molecola, poco convinto.

-Il processo è stabile, ma gli effetti saranno catastrofici su scala galattica – analizza Nuvola – Due motori in grado di metabolizzare l’energia dell’intero universo stanno lavorando a pieno regime per formare una nuova superparticella di massa, energia e dimensioni infinite.

-Soluzioni ? – chiede Quasar.

-Trasferiamoci in un’altra Galassia e mandiamo questa all’inferno – risponde seriamente Maelstrom.

-Possiamo spostarla o contenerla in qualche modo ? – chiede Makkari.

-Qualunque cosa a contatto con il nucleo in fusione diventerebbe parte del nucleo – risponde Nuvola – Anche un passaggio dimensionale. La reazione è troppo avanzata per poterla fermare…l’unica soluzione sarebbe trovare un motore simile, in grado di controllare la reazione.

-Grande – alza le spalle Makkari – Gran giorno per lasciare la mia arma da Giorno del Giudizio nell’altro costume.

-C’è un’altra possibilità – interviene Quasar – Non guardiamo il problema solo dal punto di vista stellare…scusa, Nuvola… la Risposta assorbiva anche, come chiamarle, energie emotive ? Quell’affare non prende energia solo dall’universo, anche dalle anime.

-Non sono sicura di capire che cosa vuoi fare…

-Ascolta, e se io effettuassi un Salto Quantico dentro al nucleo ?

-COSA !? E’ l’idea più insensata che…

-Uscito dal Salto, potrei racchiudere nelle Bande Quantiche…nel mio corpo…tutta l’energia del nucleo, e tenere stabile la reazione fino alla fine.

C’è un breve silenzio, dettato dalla totale assenza di materia attorno ai Protettori. Tutti guardano Nuvola, l’unica a poter dare una risposta sensata…

-E’ possibile, data la dualità pensiero/energia delle particelle F2. Ma stiamo parlando di una quantità enorme di energia spirituale… solo una divinità avrebbe la capacità di dominare un processo del genere.

-E’ questo il punto, Nuvola…sappiamo che tutto questo progetto serve a generare un nuovo dio. Quello non è il nucleo di un pianeta, è un motore divino. Possiamo trasformarlo in qualcos’altro… un motore mortale.

-Perché tu ? Perché non uno di noi altri… - chiede Makkari – A parte Maelstrom, ovviamente.

-Perché, anche se umani nel profondo, siete già più simili a dei che mortali. E…perché so di potercela fare.

Un altro silenzio, dettato da cose più importanti di un pianeta che esplode. Ed una serie di pensieri confusi.

-Solo non creparmi, Quaze – si augura Makkari, allungando una mano. Quasar gliela stringe con forza.

Molecola appoggia la sua unica mano rimasta sulla stretta.

-Credo che tu sia matto come un cavallo per provarci, ma era pazzesco anche cercare di aiutarmi.

Nuvola appoggia entrambe le mani sulla stretta, e risponde con voce emozionata ed analitica:

-Sebbene sia pressoché impossibile senza violare quasi tutte le leggi della scienza, spero di sbagliarmi sul tuo inevitabile fallimento.

Il gruppo fissa Maelstrom, in disparte con le braccia incrociate. Ed un mezzo sorriso sulle labbra.

-Ricordati che devo essere io ad ucciderti. Sicuro di farcela da solo ?

I membri del gruppo si separano, e Quasar fissa le proprie Bande Quantiche illuminarsi.

-E chi ha detto che lo farò da solo ?

 

L’energia divina si espande, inesorabile. Una grande bolla di energia quantica si manifesta attorno alla sua superficie. Con la velocità di espansione attuale, entro pochi secondi il nucleo supererà la barriera.

Un’altra energia gialla esce dalla Bande Quantiche, prendendo rapidamente forma. Forma umana. Forma umana e femminile.

La mano di una donna afferra una delle mani di Quasar, ed i due amanti si sorridono.

Non c’è bisogno di parole. Non c’è bisogno di addii. Non ci devono, ed ora non ci possono essere, altri pensieri.

Lo spazio si distorce. Le quattro dimensioni smettono di avere un senso compiuto. Un uomo ed una donna riappaiono all’interno del nucleo stellare di Drylon, prima che l’onda divina esploda.

Un Salto Quantico, ed il cerchio si chiude.

 

A 254 anni-luce dalla Terra, una flotta di navi osserva la distruzione di quella che per breve tempo è stata la propria casa.

Il pianeta è ormai morto, un insieme di rottami il cui nucleo incandescente si espande a vista d’occhio anche da una simile distanza.

Quattro scie colorate lasciano ad una ad una il pianeta. Rosso, viola, bianco e verde. Gli Xantheani sanno che i propri Reggenti hanno abbandonato Drylon.

Manca qualcosa, ai loro occhi. Giallo. Il giallo che hanno imparato ad associare alla salvezza della propria specie.

L’onda divina si espande, distruggendo ed inglobando ogni cosa nel proprio cammino. Il processo è inarrestabile…

Un’onda gialla e blu si allarga dal nucleo. La fiammata cosmica di un Salto Quantico luminoso quanto la Galassia stessa.

L’onda si dissipa ad una velocità fenomenale. Detriti grandi quanto montagne volano casualmente per il sistema solare, in una nuvola di relitti.

Una nuvola che si espande, rivelando cosa è rimasto al proprio interno.

L’onda si dissipa e scompare, facendo vedere che cosa è rimasto delle centinaia di chilometri cubici che formavano il nucleo…

…cioè nulla.

 

CONTINUA ?

 

 

Note

Dopo un ritardo a dir poco cosmico, si conclude la saga che doveva dare alla serie la sua degna conclusione con il prossimo numero.

“Doveva” ?

Eh sì, l’anno sabbatico è stato una tremenda fonte di ispirazione e quindi…Quasar continuerà imperterrito la sua corsa fino a data (e a numero) da destinarsi !

Appuntamento al prossimo numero con l’inizio di una storyline che scuoterà parecchie delle vostre convinzioni sui protagonisti della serie.

Excelsior !