#85

di Fabio Furlanetto

 

DEFCON ZERO

 

 

Zona Quantica

In questa dimensione di energia potenziale esiste solo una struttura solida, che tecnicamente non ha un nome. E’ la base operativa dei Protettori dell’Universo, attualmente sparpagliati per il cosmo a fare il proprio dovere.

Un essere umano, o almeno qualcosa che sembra tale, sta osservando i numerosi schermi che riferiscono le informazioni di mezza dozzina di galassie. Indossa il costume del primo Capitan Marvel ed un ampio mantello che riflette un infinito campo stellato.

Uno degli schermi mostra Quasar mentre combatte fianco a fianco con Molecola contro uno strano essere dalla pelle cadaverica…Walker… una battaglia apparentemente molto difficile. Lo straniero non sembra molto interessato allo scontro, nemmeno quando Walker dimostra di poter distruggere a piacimento qualsiasi costrutto delle bande quantiche e di essere totalmente immune a qualsiasi trasmutazione da parte di Molecola. I suoi occhi sono fissi su Quasar, il cui volto è esattamente identico al suo.

-Incredibile. Un’altra linea temporale in cui Wendell Vaughn è il Protettore dell’Universo… e con le Bande Quantiche di Capitan Marvel, addirittura.

Lo straniero si volta verso gli unici altri senzienti ad occupare la struttura in questo momento. Lara Winters lo osserva con un misto di curiosità e di diffidenza, mentre l’espressione dell’alieno Mr.S è indecifrabile visto che il suo occhio gigante non sembra mai muoversi.

-Mi dispiace di avervi spaventati. Da dove vengo io nessun altro ha accesso alla Zona Quantica, ed ho pensato fosse una trappola.

[Sa come è arrivato qui ?] – chiede telepaticamente Mr.S.

-Non ne sono sicuro…c’è stato uno scontro in qualche dimensione parallela, ma ricordo solo una potentissima esplosione proprio di fronte a me. Dovrò aspettare che la mia Coscienza Cosmica si riprenda per capirne qualcosa.

-Vuoi dire che non c’è una Epoch dalle tue parti, o un altro Eon ?

Lo straniero osserva Lara con espressione neutra, ma è difficile a dirsi con quelle stelle al posto delle pupille. Il tono della sua risposta è cordiale, ma alla donna resta il dubbio di aver fatto una domanda poco gradita.

-Ricominciamo da capo. Il mio nome è Aeon.

 

Galassia Shi’ar, settore 7201

Una raffica di energie di morte disintegra uno scudo quantico, mentre una tempesta di oscure energie arcane ruota attorno al buco nero dell’essere conosciuto come Walker.

Quasar può avvertire la sua presenza a milioni di chilometri di distanza, conscio che persino le Bande Quantiche non potrebbero mantenerlo in vita se si avvicinasse di pochi metri.

-Niente di quello che facciamo sembra avere effetto ! – si lamenta Molecola mentre scaglia migliaia di tonnellate di asteroidi trasformati in plutonio instabile contro il suo nemico.

La tormenta mistica distrugge si limita ad agitarsi un po’, prima di ricominciare la propria marcia distruttiva.

-Non riesco ad individuare nessuna fonte di energia…quanto detesto la magia ! – protesta Quasar.

-E’ quasi triste, sapete… - riflette Walker, continuando a passeggiare tranquillamente nello spazio mentre attorno a lui la tempesta cosmica continua ad allargarsi e a diventare sempre più incontrollabile.

-Credo di essere il tuo opposto, Quasar. Sono il Protettore della Morte. Pensavo che tu fossi il mio esatto corrispettivo, ed invece scopro che sei solo un banale mortale un po’ più fastidioso degli altri. Triste, davvero.

-Helicon deve essere così fiero del suo servo – ribatte Quasar, mettendo tutto ciò che ha nel più spettacolare rilascio di energia quantica di cui è capace. Una forza del genere potrebbe spegnere una piccola stella… ma Walker è una personificazione divina della morte. Nessuna luce potrebbe illuminare la sua oscurità, ed anche questa piccola supernova si perde come una goccia nella tempeste di morte che lo avvolge.

-Oh, l’Imperatore si crede chissà chi, è vero. Ma sta per scoppiare una guerra che sfornerà triliardi su triliardi di vittime…ed anche una galassia di scheletri può diventare stretta, sai.

La tempesta si ferma rapidamente come si è fermata, radunando la propria potenza attorno alla mano di Walker che sta indicando i due Protettori.

-Immagino che adesso si spieghi la vantata “invincibilità” di Caradia. Credi che ad Helicon piacerà governare solo sui morti ? – chiede Quasar.

-Non è un mio problema – risponde Walker preparandosi a cancellarli dall’universo.

Molecola mette le mani avanti protestando, in un lampo di genio:

-Aspetta ! Se uccidi tutti quanti, cosa  ti resterà da governare ?

-Tutto quanto – risponde con fierezza Walker, ormai illuminato dall’onda di morte.

Molecola si volta verso Quasar, alzando le spalle con espressione mortificata:

-Com’è che a me non danno mai retta ?

Il raggio emesso da Walker raggiunge quasi istantaneamente il punto desiderato. Solo che invece di due esseri umani si ritrova a colpire una gigantesca mano femminile dal colore e dalla consistenza muschiosi.

-Quasar non è il tuo esatto opposto, Walker. Io sì – si presenta Epoch, rilasciando tre raggi oculari in direzione del dio galattico della morte.

Walker si protegge con il suo bastone d’ebano, deviando il colpo verso uno dei pianeti divorati dalle sue energie. Qualunque cosa fosse, anche da questa distanza bastano pochi secondi per vedere l’atmosfera riformarsi quasi da zero.

-Colei che Attende. La dipartita di tuo padre è stata una grande soddisfazione per la Morte… questa sarà una gradita sorpresa.

-Vi consiglio di lasciare immediatamente questo settore di spazio – suggerisce l’entità cosmica.

-Forse dovremmo contattare il Tribunale Vivente…

-No, Quasar…Walker non si merita la giustizia del Tribunale. La sua opera è un insulto alla vita…e le sue vittime richiedono vendetta.

I due Protettori non sono troppo convinti della decisione. Ma quando le due entità si scontrano generando un’onda d’urto immensamente superiore a quella di qualsiasi fenomeno astronomico conosciuto non resta molto da discutere.

 

Quasar afferra Molecola ed esegue un Salto Quantico a cinque anni-luce di distanza, dove il lampo dello scontro non è ancora visibile ma già si sente la realtà incrinarsi pesantemente.

-Pensi che possa farcela ? – chiede preoccupato Owen Reece.

-Credo ci siano problemi più gravi al momento… - risponde Quasar.

Davanti a lui si sta radunando una imponente flotta di navi Shi’ar, la più grande che abbia visto dai tempi della guerra contro i Kree. Il primo pensiero di Quasar è di allontanarli dallo scontro, quando si ricorda di un particolare:

-Caradia ! Gli Shi’ar hanno perso molte navi nella ribellione Kree, se mandano qui troppe navi non ne avranno abbastanza per proteggere la frontiera…

-Credi sia questo il piano di Helicon ? Divide et impera ? – chiede Molecola.

-Sembrerebbe il suo stile. Tra le sue armate, il Grande Vuoto e Walker potrebbe già avere a disposizione più carte di noi… ancora una sorpresa come questa e non ci sarà più modo di evitare una guerra totale.

-Credi che Epoch possa perdere la battaglia, non è così ? Se lei perde e Walker è a piede libero e Caradia attacca sarà impossibile fermarla ! Cosa facciamo !?

Quasar fissa ancora la flotta Shi’ar prima di rispondere. Non riesce a credere di essere stato così presuntuoso da non pensare a questa eventualità… Helicon è un megalomane, ma non uno stupido. Non avrebbe tentato di opporsi a Quasar se non avesse avuto a propria disposizione i mezzi per bloccare ogni sua mossa.

Il tempo passato come divinità lo ha reso forse così presuntuoso da credere di poter risolvere tutto solo facendo sfoggio del suo potere ?

-Molecola, ritorna alla frontiera Shi’ar ed impedisci agli eserciti di fare fuoco…io cercherò di spiegare la situazione agli Shi’ar e cercherò di aiutare Epoch.

-E che faccio se si mettono a sparare ?

-Nessuno deve sparare un solo colpo laggiù, Owen…mi sono spiegato !?

-S…sì…d’accordo, Quasar.

Prima di attivare il suo trasportatore, Molecola inizia a dubitare che persino Quasar sia così ottimista da sperare in qualche possibilità di evitare uno scontro.

 

Galassia Kree

Makkari osserva orgoglioso il piccolo gruppo di Giovani Dei trasportare in salvo centinaia di migliaia di navi dei coloni Shi’ar lasciati indifesi di fronte alle truppe Kree.

Strega Marina sta creando un vortice d’acqua grande quanto un oceano per far salire in orbita navi ormai prive di motore, Splice e Canto Mentale usano i propri poteri mutaforma e di manipolazione della materia per riparare i danni inferti dagli squadroni d’assalto, Acuto emette un dolce canto silenzioso per teletrasportare in salvo chi è rimasto sulla superficie… e l’Eterno non è sicuro di ricordarsi come si chiamino il nero e l’indonesiana dai capelli lunghissimi, ma può vedere in lontananza le loro energie tenere alla larga le poche forze bellicose pronte a riprendersi il pianeta.

-Devo ammettere che state cominciando a fare un buon lavoro di gruppo, Algebra.

-Calculus – lo corregge l’indiano.

-Quello che è. Qual è la situazione ?

-Secondo quanto riferito da Sognatrice, il 78,53% delle colonie Shi’ar è stato abbandonato. Il 64,23% delle navi Shi’ar stanno facendo rotta verso la galassia d’origine ed il 23,96% ha ricevuto ordine di pattugliare i confini della Via Lattea per evitare un tentativo di espansione. Come risultato solamente l’11,81% dell’esercito di occupazione ha ancora una base di operazioni nella Galassia Kree… di questi, l’11,79% occupa spazio rivendicato dall’Impero Kree.

-Almeno da queste parti la smetteranno di combattere, per un po’ – sospira l’Eterno.

-Lo ritengo improbabile, dato che ventisette virgola due minuti fa la Suprema Intelligenza ha mobilitato la Flotta Imperiale con l’ordine di sparare a vista contro ogni nave Shi’ar, inviando il 45,01% delle proprie navi verso il confine con la Via Lattea.

-Immagino sia troppo chiederti di darmi una buona notizia, vero ?

-Stiamo cominciando a fare un buon lavoro di gruppo. Makkari, se non interveniamo al più presto, esiste il 97,99% di probabilità che i Kree entrino in pieno conflitto con gli Shi’ar entro i confini della Via Lattea. Questo provocherà l’entrata in campo di numerose fazioni tra cui i Rigelliani, gli Aakon, i Badoon e…

-Quante vittime se non interveniamo ?

-La stima più ottimista supera i settecento miliardi…non ho avuto il coraggio di calcolare la peggiore.

-E se intervenissimo ? Se bloccassimo l’armata Kree, che possibilità avremmo di fermare tutto quanto ?

-Senza poter contare su alcun aiuto esterno, più o meno direi il 12,82%. Il problema è che se blocchiamo l’esercito Kree, gli Shi’ar torneranno indietro per riconquistare il territorio perso. Se fermiamo gli Shi’ar, i Kree continueranno l’avanzata verso la Via Lattea per assicurare i propri confini. E se blocchiamo entrambi gli eserciti, gli Shi’ar manderanno sicuramente rinforzi, o forse gli Skrull…sono calcoli complessi anche per me, Makkari. Abbiamo bisogno della Coscienza Cosmica per sapere cosa fare.

Makkari sbatte un pugno sul palmo di una mano, infuriato per non avere a disposizione nulla da distruggere. Gli Eterni sono invulnerabili quasi a tutto, ma non alla frustrazione.

-Maledizione ! Ci sono troppi fronti da proteggere, troppe variabili… la situazione è troppo complessa ormai, non c’è una sola catastrofe da evitare. Sembra ce ne siano a centinaia, ormai…

Il bracciale quantico di Makkari si illumina, vibrando con una frequenza molto particolare. L’Eterno si meraviglia quando riconosce quel codice di identificazione, ed è ancora stupefatto quando davanti a lui si materializza l’ologramma giallo di una donna con grandi ali ed uniforme militare caradiana.

-Lyas ? Non credevo avessi ancora il mio numero.

-Spero non sia troppo tardi per portarti buone notizie, Makkari.

-Se vuoi dirmi che l’Iniziato ti ha fatto il lavaggio del cervello, o che la Lyas che ha giurato fedeltà ad un impero schiavista era una Skrull, perché altrimenti…

-Non c’è molto tempo per parlare, Makkari, questa comunicazione potrebbe essere scoperta da un momento all’altro. Sono su Evros… e a nome della Resistenza, chiedo ufficialmente un’alleanza con i Protettori per cacciare Caradia dalla Galassia Vortice. Siamo pronti a lanciare un assalto, ma abbiamo bisogno di voi.

-Dovrei cascarci un’altra volta !? Mi stai chiedendo di abbandonare la mia galassia d’origine e credere alla parola di una…

-Makkari ? Riesci ancora a ricevermi ? Non sento più-

L’ologramma svanisce istantaneamente, lasciando Makkari con una espressione di incredulità e, forse, di speranza.

-Allora, che cosa facciamo ? Epoch e Quasar non rispondono. A te la scelta, Makkari.

L’Eterno osserva le stelle aliene di questa galassia, riflettendo brevemente sull’ingiustizia di lasciare a chiunque il compito di quale galassia salvare… e fa la sua scelta.

-Quasar pensa di poter tenere la guerra lontana dalla Via Lattea ancora un po’. Se blocchiamo l’avanzata di Caradia colpendo le loro retrovie, forse c’è ancora la possibilità di non farli entrare in guerra. Tutto è iniziato nella Galassia Vortice, Calculus…me lo sento nelle ossa: tutto finirà lì.

 

Quartier generale S.W.O.R.D.

Abigail Brand ha già riletto almeno una dozzina di lettere il messaggio in codice, chiedendosi ogni volta se Nick Fury si merita veramente di essere a conoscenza di ciò che sta succedendo.

Una parte di lei è grata all’uomo che, nonostante le profonde differenze di vedute, le ha permesso di arrivare alla sua posizione…un’altra è ben conscia che nemmeno lo SHIELD, nemmeno Nick potrebbe essere di qualsiasi aiuto in una situazione come questa.

Sulla sua scrivania c’è ancora l’ultima simulazione della Guerra Universale. Secondo ogni analisi, secondo ogni previsione, non c’è il minimo dubbio: la razza umana non potrebbe sopravvivere nel mezzo di uno scontro di tali dimensioni.

Il gioco ad incastri è perfetto, deve ammetterlo. Caradia e gli Shi’ar si attaccheranno a vicenda, dando inizio ad una guerra totale. Gli Skrull e i Kree non potranno restare in disparte, vedendo nello scontro una possibilità di restaurare l’antica potenza…o forse non faranno in tempo, forse saranno invasi per la creazione di nuove teste di ponte.

Con tutta la sua esperienza, con tutta la tecnologia dello SWORD, la Direttrice Brand si sente impotente di fronte a ciò che sta per succedere. Il problema non tocca da vicino la Terra, non è nemmeno originario di questa Galassia…ma una volta scoppiato l’incendio, la travolgerà senza compassione.

La porta del suo ufficio si apre improvvisamente, lasciando entrare l’Agente Speciale Tre-Sei-Zero visibilmente scossa. Il fatto che quella donna possa essere così spaventata fa gelare il sangue di Abigail Brand.

-Direttrice, abbiamo appena intercettato una comunicazione dal territorio Shi’ar: il loro esercito è appena stato portato allo stato di guerra. Notizie simili arrivano dagli avamposti Skrull e dai ribelli Kree

-Caradia ? – chiede preoccupata la Direttrice,  nascondendo il comunicato per Fury.

-Sono troppo distanti per ricevere letture chiare, ma una cosa è sicura: gli Shi’ar stanno radunando le proprie forze. C’è una sola spiegazione.

-Ci serve una situazione globale, Tre-Sei-Zero. Abbiamo modo di comunicare con i Protettori dell’Universo ?

-No, signora, abbiamo perso ogni traccia della loro base operativa.

-Continuate a provare. Non possiamo agire senza sapere le mosse di Caradia, ma potremmo anticipare le loro mosse agli Shi’ar e stipulare un accordo…

-Signora…se siamo al punto in cui credo… questo non è il tempo di eroismi o di diplomazia. E’ il momento di agire per evitare la Guerra Universale, e sappiamo entrambe che c’è un solo modo per farlo.

-Vorrei avere la sua certezza, Tre-Sei-Zero. Lo vorrei davvero. Si rende conto del pericolo che corriamo ? Manipolare le onde cerebrali dell’Osservatore neonato per nasconderci alla Coscienza Cosmica è un conto, usare direttamente il suo potere

-Per quanto ne sappiamo potrebbe già essere troppo tardi, signora. La prego.

Abigail Brand riflette per un istante, soppesando le opzioni inesistenti… pregando Nick e Makkari di perdonarla per ciò che sta facendo. Afferra il dispositivo di comunicazione costantemente allacciato alla cintura verde, premendo uno dei pochi pulsanti.

-Segretario Generale, sono la Direttrice Brand dello S.W.O.R.D. Devo informarla che da questo momento, la Terra passa a Defcon Zero.

 

A miliardi di anni-luce di distanza

L’Universo è un posto piuttosto ripetitivo. La materia tende a raggrupparsi in stelle, le stelle in galassie, le galassia in ammassi di galassie, gli ammassi in lunghissimi filamenti che proseguono come colossali mura.

Tra un filamento e l’altro c’è la cosa più vicina al vuoto assoluto a cui si possa arrivare secondo le locali leggi fisiche. Ed è in una di queste zone vuote che Nuvola riprende i sensi.

Si trova nella sua forma naturale, una nebulosa di idrogeno molecolare al cui interno si sta lentamente sviluppando una piccola stella, ormai più grande di Giove.

-Dove mi trovo ? – comunica tramite onde gravitazionali.

*In un luogo isolato* - le risponde la figura semi-umanoide di plasma stellare, incarnazione del Sole.

-Siamo molto lontani dalle altre stelle, come…

*Non c’è molto tempo prima dell’inizio della seduta, Nuvola. Innanzitutto…lo sai che sei incinta, vero ?*

-Sì, me lo hanno già fatto notare. Mi hai portato qui solo per dirmi questo ?

*Non esattamente. Nuvola, sono io il padre*

-…

Al centro del vuoto intergalattico non c’è un sistema preciso per accorgersi del passare del tempo, ed in questo momento Nuvola non ha un corpo vero e proprio. Nonostante questo, è sicura di restare a bocca aperta per almeno un minuto.

-Fammi capire. Sono incinta…del Sole ?

*So che hai pochi milioni di anni, Nuvola, ma dovresti sapere cosa succede quando i campi gravitazionali di una stella e di una nebulosa si incontrano…

-Non c’è bisogno di essere volgari, ho capito. Vuoi dire che è stata una cosa volontaria ?

*Perché, per te non lo è stato ?*

-Sì…cioè no…cioè, non credevo di essere già…

*Te lo dicevo che dimostravi al massimo cinquanta milioni di anni* - scherza divertito l’avatar del Sole.

-Forse dovrei essere arrabbiata con te. Sono passati mesi, e tu lo sapevi dall’inizio ? Hai molta più esperienza di me in queste cose !

*Ad essere sincero non avevo mai…incontrato…una nebulosa. E visto che la tua mente è parzialmente umana, non sapevo come avresti reagito…inoltre…*

Una luce abbagliante riempie lo spazio vuoto. Nonostante non abbia gli occhi, Nuvola la trova così possente da dover concentrare i propri sensi stellari altrove.

*Speravo di proteggerti da loro*

Tre masse luminose accerchiano i due viaggiatori. Sono stelle supergiganti blu, le più grandi e luminose che possono esistere senza esplodere.

*Il Tribunale Stellare è ora in seduta* - annunciano.

Dodici masse stellari si fanno spazio tra i tre colossali guardiani, facendo avvertire la propria presenza più per il proprio immenso campo gravitazionale che per la luminosità a dir poco risibile al cospetto delle stelle blu.

-Stelle di neutroni – le riconosce Nuvola – Devono essere tra le più vecchie dell’Universo…

Uno degli atri prende la parola, comunicando tramite onde radio ad alta energia. Nonostante la scarsa abitudine a comunicare, il suo tono di voce non è dei più rassicuranti.

*Si apre il caso del Tribunale Stellare contro il Sole, classe G2 di terza generazione della provincia della Via Lattea del quarto  superammasso galattico del Grande Attrattore, per l’accusa di alto tradimento. Come si dichiara l’imputato ?

Anche se affascinata dall’imponente adunata di stelle senzienti, molte più di quante ne avesse mai viste, Nuvola non può fare a meno di chiedere al Sole:

-Di cosa stanno parlando ? Alto tradimento rispetto a cosa ?

*Alla società delle stelle senzienti, la più antica civiltà del cosmo. Temono che io sia diventato un pericolo per la sopravvivenza del loro modo di vivere, e se dovessero giudicarmi colpevole con ogni probabilità mi condanneranno a morte per collasso gravitazionale.

-Allora dobbiamo trovare un modo per farti assolvere, la Terra non sopravvivrebbe alla tua distruzione.

*Lo so. Vostro onore, mi dichiaro colpevole.

 

CONTINUA !