Quasar #23

di Fabio Furlanetto

 

ELECTION DAY

“Il processo creativo: prima parte”

 

New beginning again

a bit closer to the end

The Cardigans, Starter

 

Riassunto

Quasar è riuscito a sconfiggere Kronos, il nuovo Assassino Cosmico, il cui progetto di uccidere per sempre la Morte rischiava di distruggere l’Universo. Nella cataclismatica battaglia finale, Quasar ha distrutto la Zona Quantica per impedire a Kronos di trattenere il potere di Eternità. Il Tribunale Vivente ha poi istituito la Corte Universale per giudicare questo multiverso, giudicando Kronos colpevole e resuscitando Epoch. Secondo una profezia di Saygé, tuttavia, una nuova minaccia si preannuncia all’orizzonte…

 

 

La Zona Quantica, l’infinita dimensione che fornisce incessantemente energia al nostro universo. L’unica materia solida in questo mare di energie quantiche si sta concentrando. E’ Quasar, il Protettore dell’Universo. Ha visto cose che la maggior parte dei terrestri non può nemmeno immaginare. Ha visto altre dimensioni, combattuto poteri al cui confronto le galassie impallidiscono, è morto e resuscitato più volte. Eppure non riesce a fare a meno di meravigliarsi, ogni volta che scopre le molteplici potenzialità delle Bande Quantiche.

-Sì, penso che così possa andare. E luce sia !

Sembra impossibile concepire un lampo accecante in una dimensione infinitamente luminosa, eppure fu quello che successe.

Dove prima non c’era nulla, ora brillava un’enorme costruzione che sembrava di fine cristallo, ma che era più resistente del diamante. La sua struttura era ottagonale, e l’interno era in gran parte cavo, ma funzionale.

-Che ne pensi, Epoch ?

Gli rispose una voce che aveva ben poco di umano, ma che parlava con una chiarezza quasi inumana.

-E’ altamente improbabile che tu riesca a generare ulteriori fotoni in questa dimensione, Quasar.

-Stavo scherzando, Epoch. Che ne dici della nostra nuova base ?

-Spero tu ti renda conto che la mia massa corporea non può entrare in una costruzione dalle dimensioni così limitate.

-Molto spiritosa. Hai detto di voler reclutare altri Protettori, di voler allargare la mia presenza nell’universo. Mi serviva un punto d’appoggio, un luogo che non avesse innocenti da mettere in pericolo. Questo è il luogo più sicuro e più facile da raggiungere che mi è venuto in mente. E visto che la Zona è grande quanto l’Universo, non avrò certo problemi di spazio.

-Questa costruzione potrebbe essere adeguata.

-Grazie tanto per l’incoraggiamento. Mi sono ispirato alla costruzione dell’Architetto…quella usata come base dal Gran Maestro. 1 Anche quella era di energia, e così…

-C’è un particolare motivo per cui mi racconti questo, Quasar ? Di certo comprenderai che la Coscienza Cosmica mi mostra tutti i più minuscoli dettagli della tua costruzione. Se necessiti una conversazione, posso trovare un argomento a me meno noto, così da non prevedere le tue parole.

-Ti senti bene, Epoch ? Mi sembri strana.

-Sono un’entità cosmica recentemente morta e risorta. Definisci “strana”.

-Touché. Sai dirmi che ore sono a New York ?

-Ora di New York o di Greenwich ?

-New York- disse con leggero disappunto.

-Sono le 08.52 antimeridiane.

-Allora è il momento di ritornare sulla Terra.

Lo spazio intorno a lui si distorse, ripiegandosi su se stesso fino a scomparire. Poco distante, l’energia quantica si mosse come spazzata via dal vento, facendo apparire un nuovo viaggiatore. Si avvicinò alla costruzione, la sfiorò appena e poi scomparve senza lasciare traccia, allo stesso modo in cui era scomparso Quasar.

 

Il sistema solare terrestre. Pochi altri pianeti la cui popolazione non viaggia abitualmente nello spazio sono così visitati. Marginale per la sua posizione, centrale per la sua importanza, la Terra è ormai uno spettacolo noto alla maggior parte delle culture interstellari.

Nonostante questo, ogni volta che Quasar la vedeva da vicino (astronomicamente parlando, almeno un milione di chilometri) pensava che quello fosse il pianeta più bello dell’intero universo.

Non era la prima volta che tornava sulla Terra negli ultimi mesi. Dopo aver risolto il problema del suo esilio forzato aveva avuto a malapena il tempo di incontrare i suoi amici Vendicatori, e da allora i suoi impegni come Protettore gli avevano impedito visite prolungate…se si esclude quella faccenda con i marziani, ma è un’altra storia. 2

Alla velocità della luce bastarono pochi secondi per oltrepassare l’orbita lunare. Il campo di forza quantico lo protesse dall’attrito dell’aria, che altrimenti lo avrebbe incenerito.

Si fermò a qualche migliaia di chilometri d’altezza e respirò a pieni polmoni. L’aria generata dal campo di forza lo poteva tenere in vita, ma non era particolarmente confortevole.

La prima cosa che fece fu tornare a Oshkosh, la sua città natale, e salutare la madre. Quasar insistette per sapere cosa fosse successo sulla Terra negli ultimi mesi, ma la madre pretese un racconto delle avventure di suo figlio nello spazio. Fu molto dispiaciuto di non poter salutare la sorella, che era al lavoro. Dopo un rapido pasto ed una lunga doccia (poteva nutrirsi e lavarsi anche nello spazio, certo, ma non era la stessa cosa e ne aveva sentito la mancanza) uscì di casa ed entro cinque minuti fu sui cieli della Grecia, stando attendo a non intralciare il traffico aereo.

Le Bande Quantiche emisero un suono ben oltre la gamma percepibile dall’orecchio umano.

Pochissimi attimi dopo, una macchia rossa percorse migliaia di chilometri in un batter d’occhio, fermandosi davanti a Quasar.

-Quaze ! Ci hai messo un’eternità a tornare !

 

-Ho avuto da fare, Makkari. Come vanno le cose sulla Terra, ultimamente ? 3

-Non particolarmente interessanti. Dimmi, che hai fatto in tutto questo tempo ?

-Beh, ho combattuto l’Assassino Cosmico, sono morto e risorto, ho partecipato ad un processo cosmico…

-La tua solita fortuna. Io mi sono accontentato di salvare qualcuno durante eruzioni, terremoti, attacchi terroristici, guerre, ho impedito che i Devianti rovesciassero un governo…la solita routine.

-Sei volato fin qui molto velocemente, noto…

-Mi sono detto “Mak, sei l’Uomo più Veloce sulla Terra, sai volare…cosa ti impedisce di essere anche l’Uomo più Veloce in aria ?”.

-Ti piace proprio parlare di questa storia dell’Uomo più Veloce del Mondo, eh ?

-Fa molta impressione sui biglietti da visita. Allora, che si fa per festeggiare il tuo ritorno sulla Terra ?

-Andiamo sul classico…che ne dici di una rimpatriata a New York ?

-Ottimo ! Chi arriva ultimo è un Alto Sacerdote Deviante !

 

Due minuti dopo, a Central Park, New York. Quasar atterra e trova Makkari seduto sotto un albero.

-Come fai ?

-Piego le ginocchia e…

-No, come fai a viaggiare così velocemente nell’atmosfera ? Io devo limitare la velocità per evitare che l’attrito la incendi, per non parlare del muro del suono…

-Basta deviare mentalmente le particelle d’aria davanti a sé. Me lo ha insegnato Master Elo. 4

-Dovrei pensare anche io ad un trucco del genere.

-Ehi Q-8, possibile che la nostra visita non abbia incuriosito nessuno ? Voglio dire, va bene che sono abituati ai super-eroi, ma questo è ridicolo…

In effetti quasi nessuno aveva notato l’arrivo dei due super-eroi. L’unica persona a fissarli era una ragazza sui quindici anni seduta su una panchina. Sorridendo a malapena guardò un uomo che stava facendo jogging. Schioccò le dita e, senza che nessuno se ne accorgesse, all’improvviso l’uomo indossava un costume ed una maschera in uno strano tessuto elastico. L’uomo levitò verso Quasar.

-Quasar ! Da quanto tempo non ci si vedeva !

-Psy-Master ! – rispose Quasar, come se rivedesse un vecchio amico – Come va la vita nei Vendicatori ?

-Abbiamo avuto le nostre grane, ma penso di essermela cavata in questi tre anni di presidenza.

-Cap non ti avrebbe nominato come suo successore, altrimenti.

-Fai un salto alla base, appena trovi il tempo.

-Come potrei rifiutare un invito da chi mi ha salvato la vita contro Klaw ?

-Hai contraccambiato nella battaglia contro Mefisto, mi pare.

-Come dimenticare una cosa del genere ? Ci vediamo, Psy-Master.

Quasar e Makkari si alzarono in volo, mentre Psy-Master pattugliava Central Park. La ragazza si alzò, si aggiustò gli occhiali e se andò nella direzione opposta, ignara di essere seguita.

 

-Non so, Mak – disse Quasar – forse non è una buona idea restare qui. Voglio dire, New York è più che protetta…

-Già, ci sono i più grandi super-eroi del mondo…Capitan America, Thor, Sentry, i Fantastici Quattro, Hyper-Man…

-Come se non avessi combattuto a fianco di tutti quelli che hai citato…

-Che vuoi fare, mettere su una base in New Jersey ? Tutte le cose super-eroisticamente importanti del mondo succedono a New York. E poi che te ne importa ? Hai deciso di vivere qui, ma tutti i tuoi impegni li svolgerai nello spazio…

-A proposito di impegni…devo chiedere ad Epoch se ha qualche idea su come iniziare questa specie di reclutamento che ha in mente. Epoch, mi senti ? – disse ad uno dei bracciali come se fosse una radio da polso.

-Ti sento. Ma questo tipo di comunicazione è insufficiente…lasciami provvedere.

 

Quasar provò una familiare sensazione di stordimento e si ritrovò nell’Eon-Verso, la dimensione in cui viveva Epoch. Appariva come uno spazio stellato con un terreno che galleggiava nel vuoto, su cui troneggiava il corpo di Epoch, grande il triplo di Quasar. La realtà era molto diversa, ma era percepita così.

Questa volta però Epoch e Quasar non erano soli. C’era anche uno strano alieno la cui testa era formata da un enorme occhio, simile a quello umano. Portava una strana armatura, o forse un eso-scheletro per dargli forma umana, e teneva in mano una specie di note-pad alieno.

-Epoch, chi è quel tizio ?

-Il suo nome è §§>§,  ed è il mio segretario. Temo però che il suo nome non sia pronunciabile dagli umanoidi.

[Salve, attuale Protettore dell’Universo] – “disse” l’alieno…in realtà era un sistema di comunicazione empatica.

-Molto piacere. Epoch, chi è questo tizio e a che ti serve un segretario ?

-§§>§…

-Non potremmo dargli uno nome più semplice ? Quelle sembrano delle S…okay, chi è mister S ?

-Mister S, come hai coloritamente definito §§>§, proviene da una razza non umanoide della galassia di Keyfrem, a sette miliardi di anni-luce di distanza dalla Via Lattea. Dato che ho deciso di allargare la mia influenza in questo universo, trovo stimolante e produttivo affidare le relazioni con i vari esponenti delle varie razze ad un essere più vicino alla loro condizione di quanto non sia io.

-Non hai mai fatto niente del genere, Epoch.

-Ragione in più per farlo.

-Ti senti bene, Epoch ?

-I danni riportati dal mio corpo sono stati guariti, ed i danni psicologici curati da una intensa auto-analisi tramite la Coscienza Cosmica.

-Ne sei sicura ?

-Sì. Sono quasi onnisciente, del resto.

-A proposito di questi tuoi progetti di espansione…come dovrei reclutare i miei aiutanti come Protettori ?

-Sto esaminando la popolazione meta-umana dell’universo, vagliando caso per caso l’eventualità di un loro reclutamento. Attualmente tengo sotto osservazione vari soggetti, ma non ne ho ancora scelto uno. Nonostante questo, si accettano suggerimenti.

-Beh, potrei chiedere ad un po’ di gente che conosco…anche se pensavo di chiederlo a Makkari.

-Sei sicuro che questa scelta non derivi da un inconscio desiderio di lavorare con una persona che ti fa pesare meno la tua missione ?

-Cosa vorresti insinuare ?

-Io non insinuo niente.

-Beh sì, scelgo Makkari perché è il mio migliore amico, e perché so che può farcela. E allora ?

-Non insinuavo niente. Se per te Makkari è adatto, vaglierò la sua utilità e ti riferirò.

-Sì, o grande e potente capo – disse Quasar con tono sarcastico, tornando allo spazio reale.

[Perché il Protettore ha cambiato tono di voce, Epoch ?]

-Presuppone un cambiamento nella mia interazione personale con lui e che io voglia esercitare un maggiore controllo su di lui che non in passato.

[E queste presupposizioni hanno un fondo di verità ?]

-Vorrei saperlo.

 

-Queste conversazioni mentali non mi piacciono molto. Detesto non sapere cosa fa il mio corpo mentre la mia mente è altrove.

-Sapessi quante volte l’ho usata come scusa…

-Molto spiritoso.

-Sembri agitato, Quaezy…qualche problema con la tua capoccia stellare ?

-A dire la verità, sì. Credo che non abbia preso bene quello che le è successo…

-Epoch è un’entità cosmica con la conoscenza assoluta. Che ne sai di come funziona la sua mente ?

-Ma finora sembrava quasi umana…

-Forse era solo il primo stadio della sua evoluzione…magari finora era una neonata, ed adesso inizia a crescere.

-Meglio non pensarci, adesso. Ora vagliamo i candidati…

 

Los Angeles. Quasar e Makkari arrivano davanti alla casa di Rick Jones, piena di oggetti legati ai super-eroi. Dopo una veloce spiegazione…

-Non so, Quasar. Non credo che Marv sia pronto per un lavoro del genere…ehi, sto parlando io ! – Rick stava parlando con lo specchio, in cui vedeva riflessa l’immagine di Capitan Marvel – no, non sto dicendo che…okay, ma forse…anche se…e va bene, parlaci tu !

Sbatté le Nega-Bande che aveva ai polsi ed il suo corpo, circondato da un vortice di energia, fu rimpiazzato da quello di Capitan Marvel.

-Vedi, Quasar…sono lusingato che tu mi chieda di diventare un Protettore dell’Universo. Ma detto tra noi, non mi va di essere usato come lo è stato mio padre. Inoltre questo mi impegnerebbe molto nello spazio, e finché sarò fuso a livello molecolare con Rick…

-Capisco.

-Ma se avessi bisogno di me…

 

Asgard, dimora degli dei norvegesi. Quasar e Makkari si materializzano sul Ponte Arcobaleno, subito individuati dal suo guardiano Heimdall.

-Chi siete, stranieri ? – disse puntandogli contro la lancia.

-Siamo qui per parlare con Thor…mi è stato detto che è qui.

-Bene, potete passare.

-Come, niente ispezione ? Lo SHIELD era più meticoloso…

-Niente sfugge alla vista di Heimdall…compresa la tessera che ti identifica come uno dei valorosi Vendicatori.

-Mai giocato a freccette, Heim ?

-Lascia stare, Makkari. Dove possiamo trovare Thor ?

-Giovane Quasar ! – urlò Thor atterrando sul Ponte Arcobaleno, roteando il suo martello Mjolnir.

“Odio quando mi chiama così” pensò Quasar

-Qual motivo ti porta in visita al reame dorato ? Forse una grave minaccia incombe sull’ignara Midgard ?

-Spero proprio di no. Sto cercando degli aiutanti per il mio ruolo di Protettore dell’Universo…

-Sebbene la proposta appaia allettante agli occhi di un vero guerriero, temo di dover rifiutare. Grande è il vincolo di sangue che lega il Figlio di Odino ad Asgard, e Midgard abbisogna ancora della mia presenza. Non portassi queste responsabilità, mi unirei alla tua compagine immantinente.

-Lo sai che nessuno parla più così da qualche secolo, vero ? – chiese Makkari. Quasar lo guardò con disappunto.

-Quantunque anche tu sia longevo quanto me, se non di più in quanto appartenente alle valorose genti degli Eterni, le nostre culture differiscono assai nell’uso della favella.

-Ma chi ti scrive i dialoghi, il cugino imbranato di Shakespeare ?

-Ora dobbiamo andare, Thor.

-Ma se avessi bisogno di me…

-Un’ultima cosa Thor, ma quell’elmetto non ti fa venire un gran cerchio alla testa ?

-Piantala, Mak. Thor, sai dove posso trovare Beta Ray Bill ? 5

-Infortunatamente no. Non vedo il valoroso Beta Ray da molto tempo ormai.

-E tanto per cambiare Epoch non riesce a trovarlo…beh, grazie lo stesso.

 

La galassia degli Shi’Ar. Dopo un Salto Quantico, Quasar e Makkari chiedono il permesso di salire a bordo di uno dei più grandi incrociatori dell’impero.

-Deve considerarsi fortunato ad aver ricevuto un’udienza, signore. La Majestrix negli ultimi tempi ha evitato i terrestri.

-La ringrazio, comandante. Ma non sono qui per parlare con Lilandra…vorrei parlare con la sua guardia del corpo, Gladiatore.

-Mi dispiace, ma siamo in missione diplomatica e Gladiatore sorveglierà la Majestrix per…

-Sono qui, comandante.

Senza che nessuno se ne accorgesse, l’alieno dalla pelle viola ed una pettinatura decisamente… particolare, noto come Gladiatore, era entrato nella stanza a super-velocità.

-Bel trucco Gladio, ma scommetto che non vinceresti una corsa con me…

Ignorando Makkari, Gladiatore si rivolse a Quasar.

-La fama del tuo ruolo ti precede, Quasar. Millenni fa, un Protettore dell’Universo salvò il mio pianeta. Che posso fare per te ?

Quasar spiegò brevemente a Gladiatore di cosa si trattava, e l’alieno ascoltò impassibile.

-E’ una proposta affascinante…ma la mia fedeltà è alla Majestrix.

-Lo temevo.

-Inoltre senza di me la Guardia Imperiale si troverebbe senza un capo. E tengo troppo alla squadra per abbandonarla.

-Capisco.

-Ma se avessi bisogno di me…

 

Di nuovo sopra New York. Quasar stava leggendo una lista proiettata dalle Bande Quantiche.

-Non sono riuscito a trovare Lei o Firelord, e neanche Epoch sa dove siano Dragoluna e Warlock. Silver Surfer, Starfox, il Fante di Cuori e Photon operano sulla Terra adesso 6, e non penso proprio siano interessati. Chi altro c’è ? Non conosco nessun altro con un potere di livello cosmico che sia interessato…già, probabilmente sono l’unico abbastanza idiota da rinunciare ad una vita sociale.

-Andiamo Quaze, hai lavorato da solo per anni, hai tutto il tempo per trovare degli aiutanti…

-Temo di no, invece.

-Che stai dicendo ?

-Un essere  di nome Saygé mi ha predetto l’arrivo della più tremenda minaccia che l’universo abbia mai visto.

-Sicuro che non abbia mentito ?

-Considerando che è l’incarnazione della verità, lo escluderei a priori.

-Epoch che ne pensa ?

-Non riesce ad interpretare le proprie visioni, figurati quelle degli altri.

-Possibile che tu abbia sempre a che fare con delle premonizioni ?

-Il problema è che le ultime due si sono avverate…Eon ed Epoch sono morti veramente, anche se poi Epoch è resuscitata.

-Ti racconterò una cosa, Quasar…quando ero giovane conobbi Alessandro Magno. Ricordo che dovette affrontare una grande battaglia, ed interrogò tutti gli astrologhi di corte. Tutti dissero che se avesse attaccato avrebbe perso. Io gli dissi di non fidarsi troppo degli astri e delle profezie. Sai che fece il giorno dopo ?

-Cosa ?

-Fece uccidere tutti gli astrologhi e vinse la battaglia. 7 Okay, forse aveva un po’ frainteso quello che intendevo, ma capisci che voglio dire ? Non farti influenzare troppo da queste cose.

-Qualcosa non quadra.

-Sì, lo so che non sono bravo a raccontare aneddoti…

-Non mi riferivo a quello. Qualcuno sta tentando di contattarmi tramite un segnale quantico che porta la mia stessa firma energetica.

-E questo non va bene ?

-Non ne ho idea…ma non sta usando proprio la mia firma, è una imitazione un po’ grossolana…

-Non sapevo fossi un intenditore di queste cose.

-Prova ad indossare per anni dei bracciali che analizzano anche un solo fotone, imparerai per forza qualcosa. Rilevo una manipolazione della materia in avvicinamento…

-Era ora che capitasse qualcosa…

 

Un uomo si avvicinò velocemente, anche se camminava senza fretta. Era come se il terreno sotto di lui si muovesse da solo…solo che camminava sull’aria. Era un essere umano, senza dubbio. Era piuttosto basso e magro, indossava un costume verde e viola con dei motivi a fulmine. Sul volto aveva nove cicatrici, come dei raggi che marchiavano il suo volto.

-Mi dispiace aver sbagliato firma. Sono un po’ imbranato con l’energia.

-Molecola ! 8

-Chi !?

-Un super-criminale. Non sapevo fosse sulla Terra.

-Oh, ci sono da un po’. Ho avvertito che eri tornato ed ho pensato di salutarti.

-Aiutami a capire, Quasar…questo è un potente super-criminale o un ammiratore segreto ?

-A dire la verità lo conosco a malapena…

-Non è che sia qui per un motivo. Ero tornato sulla Terra seguendo un tuo segnale simile a quello che ti ho inviato, ma non ti ho trovato.

-Il segnale che ho inviato durante la guerra con i marziani…

-Già. Strani alieni, eh ? Sono stato un po’ a Los Angeles con quel supereroe che ti assomiglia… Capitan Marvel…

-E che vuoi ?

-Ho cercato di diventare un eroe con il suo aiuto, ma mi ha detto che sono troppo potente per poter gestire bene le sue battaglie…e poi non sono un granché in combattimento.

“In compenso è uno degli uomini più potenti dell’universo” pensò Quasar, a metà tra il timore e la curiosità.

-Quando ho sentito che eri tornato ho pensato…beh…tu lavori nello spazio, sei molto potente… forse possiamo allearci…

-Senza offesa Molecola, ma sei un ex criminale. E negli archivi dei Vendicatori c’è scritto che gli hai fatto cadere addosso una montagna.

-E’ stato molto tempo fa…potrei esserti utile adesso ! Potrei…oh, al diavolo – disse abbassando la testa, voltandosi ed iniziando a camminare – non sono tagliato per questo. Quanto vorrei non aver mai avuto questi poteri !

Quasar sembrò leggermente scosso, e Makkari lo notò.

-Quasar ? Tutto a posto ? So che quel depresso cronico non era una vista incoraggiante ma…

-L’uomo che rifiuta il suo potere !

-Quasar ? Hai indossato l’elmetto di Thor per caso ?

-Non capisci. Saygé ha detto che per sconfiggere questa grande minaccia avrei dovuto incontrare vari esseri…uno di loro era “un uomo che rifiuta il suo potere”. Guarda Molecola ! Potrebbe spaccare a metà il mondo con uno schiocco di dita, e sembra reduce da una sbornia… qualcuno deve controllare uno così. Non può essere un caso se è saltato fuori ora…deve essere uno degli esseri che devo incontrare !

-Non sapevo di questa tua vena deterministica, Quaze…

-Andiamo, ho incontrato decine di manifestazioni di concetti…magari una di queste mi sta aiutando. Molecola ?

L’uomo in costume verde e viola si fermò.

-Sì ?

-Avrei una proposta da farti.

 

Dopo le dovute spiegazioni…

-Protettore dell’Universo ? Io !?

-Beh, prima dovrò parlarne con Epoch…ma potrebbe funzionare. Almeno starai lontano dai guai.

-Quaze, non so se…

-Che devo dire ? Le ho provate tutte e non ha mai funzionato…che male c’è a provare ?

-Perfetto. Allora qua la mano, collega…

Quasar e Molecola si strinsero la mano…o almeno ci provarono, perché Molecola divenne trasparente e svanì.

-Per Zuras ! E’ svanito !

-Non rilevo teletrasporto, alterazione dello spazio-tempo…niente…

-Allora è sparito…

-Sparito chi ?

-Non lo so, non ricordo…parlavi di teletrasporto ? Di che ?

-Non ne ho idea…ma ci sono delle strane energie a Central Park.

Quasar volò al massimo della velocità su Central Park, seguito da Makkari. Si fermò un attimo ed atterrò in un punto preciso.

Creò un enorme paio di pinzette e sollevò per la giacca un uomo con un giubbotto nero, portandolo davanti a sé.

-Sei tu la fonte dell’energia.

-Quale energia ?

-Non…non lo so…mi sento confuso. Ma so che la fonte sei tu. Chi sei ?

-Mi chiamo Williams…che ti ho fatto di male ? Non ho mai caricato super-eroi sul taxi !

-Sei un tassista ?

-Quaze, lascialo stare, è un tizio qualunque. Ti sei sbagliato…

-No, sento che c’è qualcosa di sbagliato qui.

-Tra poco non ci sarà più – disse il tassista. I suoi occhi brillarono di una luce indescrivibile, ed il costrutto di forza quantica si dissolse.

-Chi sei tu ?

-Non pensavo fossi in grado di riconoscermi. Pensavo non ti ricordassi di me.

-Di che parli ?

-E’ una lunga storia – disse con estrema calma una ragazza sui quindici anni, con grossi occhiali rotondi, appena apparsa alle spalle di Quasar – e non pensavo di dovertela raccontare.

-Ti ho trovata finalmente ! – urlò il tassista indicando la ragazza, che sorrise.

-Non sei cambiato dal tuo ultimo ospite, Inessere.

-Ma insomma, che succede ? Chi sei ?

-Io sono Origine. Non te lo ricordi, ma ci siamo già incontrati. Più precisamente…sono stata io a crearti. Sono stata io a creare tutti i super-eroi terrestri. E lui è qui per eliminarvi tutti. 9

 

Continua…

 

Note

 

1 In Quasar Ultimate Edition #1

 

2 Nella già storica saga La Guerra dei Mondi, ed in particolare su La Guerra dei Mondi #1-2, Quasar: Speciale GdM e Difensori: Speciale GdM

 

3 Per la precisione da Quasar #12, ultima apparizione di Makkari

 

4 Uno degli Eterni più vecchi (ha circa un milione di anni), lo stesso che ha aiutato Makkari ad aumentare la propria velocità sulla terraferma

 

5 Quasar e Beta Ray Bill sono stati brevemente compagni di squadra in Starmasters, sfortunata serie cosmica inedita in Italia.

 

6 Spazio pubblicitario: per sapere cosa ci fa Starfox sulla Terra leggete i Vendicatori della Costa Ovest, mentre Dragoluna e Warlock appaiono su La Guardia dell’Infinito; il Fante di Cuori e Photon li trovate invece in Vendicatori.

 

7 Anche se l’intervento di Makkari è ovviamente una mia invenzione, l’aneddoto si riferisce veramente ad Alessandro Magno, anche se non ne ricordo la fonte. Ricordo che Makkari ha più di quattromila anni.

 

8 Molecola ha incontrato Quasar sempre nella prima Ultimate Edition. Ha ricevuto il segnale di Quasar in un retroscena di Quasar: Speciale GdM, per poi riapparire in Capitan Marvel #5-6.

 

9 Due geniali creazioni di Mark Gruenwald, apparsi su All American Comics #43. Li incontreremo nel prossimo numero, insieme ad alcune spiegazioni sul loro ruolo e sulle loro ultime apparizioni. Sappiate però che quando Origine afferma di aver creato tutti i super-esseri del mondo non esagera affatto. A scanso di equivoci, Psy-Master ed Hyper-Man sono appunto creazioni di Origine, ma non contate troppo su una loro futura serie personale. Anche il nome Sentry dovrebbe ricordarvi qualcosa…