Capitan Marvel #10
Di
Dei e d’altro
Parte 2: Piano “A”
Frost ha messo in atto il suo piano più ambizioso, grazie alla complicità del suo alleato che si è rivelato essere Ego, il Pianeta Vivente. Insieme a Quasar e Molecola, Capitan Marvel ha combattuto contro Ego utilizzando il pieno potere delle Nega-Bande. La battaglia è però volta al peggio, e proprio quando sembrava che non ci fossero più molte speranze sono arrivati i Celestiali. Ora Arishem sta per giudicare Ego, che sulla Terra ha iniziato a “divorare” Los Angeles con l’aiuto di Frost…
“Los Angeles, California. Fareste meglio a tornare
un’altra volta”
Frost
osservava i frutti dei mesi di pianificazione, mentre dal suolo spuntavano gli
inumani tentacoli di Ego. Aveva scelto accuratamente il momento per colpire: i
Vendicatori della Costa Ovest erano altrove in missione e non erano reperibili,
Capitan Marvel sarebbe stato ucciso da lì a poco e non c’erano altri super-eroi
nella zona in quel periodo.
-Adoro
i piani ben riusciti.
L’anti-corpo
di Ego che era stato per mesi in contatto con Frost si stava sciogliendo, per
unirsi al resto della sua massa.
Contattarlo
era stata una delle prime idee che Frost aveva avuto dopo essere diventato
quello che è adesso. Una volta imparato a controllare la “conoscenza assoluta”
fu facile individuare quella materia aliena e scoprire da che cosa si stesse
rifugiando.
-Come
ti senti, vecchio mio ?
-Le tue macchine hanno adeguato la frequenza
molecolare della città ad uno stato che posso assorbire, ma ci vorrà del tempo. - la “voce” di Ego era
poderosa, e sembrava provenire da tutte le direzioni.
Per
strada, Makkari correva alla massima velocità possibile in un centro abitato,
per togliere tutte le persone dalle vicinanze dei tentacoli. Molecola cercava
di distruggerli, nonostante il suo controllo sui composti organici fosse
impreciso.
-Ma
non eri riuscito a spedire un po’ di questi in orbita, l’ultima volta ? [1]
-Per
qualche motivo ora non ci riesco…Ego sembra fuso con il sottosuolo. Non posso
rifarlo senza mandare nello spazio anche la città !
-Abbiamo bisogno di aiuto, qui – Makkari premette un pulsante sul bracciale di forza quantica creato da Quasar, per mandargli un messaggio - Scommetto che si sta divertendo, mentre noi siamo qui a sgobbare…
Nei
meandri di ciò che un tempo era la Galassia Nera, un gigante in armatura di
quasi mille metri sta per affrontare un intero pianeta. Arishem il Giudice,
secondo per importanza tra tutti i Celestiali, sta per giudicare indegno Ego e
distruggerlo con il potere della formula incastonata nella sua mano destra. Un
attimo prima che il giudizio sia completo, Ego rilascia tutta la sua energia in
un singolo raggio ottico contro il gigante.
Quasar
si sta preparando ad effettuare un Salto Quantico per portare se stesso ed i
suoi alleati Capitan Marvel e Nuvola il più lontano possibile, ma non ce n’è il
tempo: il colpo investe Arishem, e quel poco che riesce a passare oltre crea
un’onda d’urto che li scaraventa qualche migliaio di chilometri più in là.
Quasar
si protegge come meglio può con uno scudo di forza quantica, Capitan Marvel
assorbe quello che può dell’attacco e Nuvola si ritrasforma nella sua forma di
plasma, per sopportare meglio il colpo.
Passata
la tempesta, Genis-Vell si assicura della sopravvivenza dei suoi compagni ed
osserva il riflesso di Rick Jones nelle Nega-Bande.
-Tutto
bene, Marv ?
-Un
po’ sottosopra ma niente di che, Rick. Ho tentato di analizzare il colpo con la
Coscienza Cosmica e…andava oltre ogni scala di misura che io conosca. Credi che
il Celestiale sia sopravvissuto ?
-Non
ne so un granché di questi tipi, ma da quello che mi hanno raccontato ho
l’impressione che non lo abbia nemmeno scalfito…
-Arishem
è ancora vivo…sempre che i Celestiali siano vivi come noi – disse Quasar
guardando i dati che passavano per le Bande Quantiche. Nuvola stava riprendendo
la sua forma femminile, nel frattempo.
-Ci sono molti meno Celestiali che durante l’attacco, ma una dozzina sono ancora qui. Ed anche Ego.
Il
Pianeta Vivente sembrava un po’ più piccolo da quella distanza, ma ancora
terrificante. Sembrava che stesse solo studiando Arishem, adesso. Le Bande
Quantiche si misero a lampeggiare, così come il polso di Nuvola su cui apparve
un bracciale dorato.
-E’
Makkari…sta tentando di contattarmi dalla Terra, ma qualcosa blocca il segnale.
Ego
ruotò leggermente il suo asse, spalancò gli occhi ed urlò, rilasciando un altro
colpo:
-Uh…Marv,
ho come l’impressione che stia guardando dalla vostra parte, adesso…
-Siete molto fastidiosi, microbi ! Questa battaglia
non è per voi !
Arishem
non si mosse, il giudizio ancora inespresso. Quasar iniziò a formare uno scudo,
ma Capitan Marvel vi si mise davanti.
-Marv,
che cavolo credi di fare ? Non ha funzionato l’ultima volta, ricordi ?
-Preferisco
fallire un’altra volta piuttosto che…
La
frase fu spezzata dall’arrivo di un Celestiale, che con una mano deviò il
raggio e con l’altra sembrava dire a Genis “stai fermo”. Non era un Celestialie
qualsiasi, ma lo stesso che lo aveva salvato prima: Colui Che E’ Sopra Tutti,
capo dei Celestiali.
-Tu…cosa…perché…
-Se
volevi impressionarlo devo dire che ci sei riuscito, Marv.
-I
Celestiali non parlano con i mortali, Rick. Sarebbe comunque inutile.
-Proviamoci
lo stesso – Quasar volò verso la testa del gigante, se possibile ancora meno
umana di quelle dei suoi simili
-Ehm…Salve.
-Sicuro
che non sia un tuo parente, Marv ?
-Sono
Quasar, il Protettore dell’Universo. Non vogliamo intrometterci nella vostra
guerra, o qualunque altra cosa sia. Ma Ego sta cercando di fare qualcosa sulla
Terra, e vorremmo avere delle spiegazioni.
Il
Celestiale blu e oro non rispose.
-Okay,
puoi anche non dirmi niente. Posso chiedere a Epoch, e sai che lei può anche
richiedere udienza al Tribunale Vivente. Vedremo cosa ne pensa di questa
infrazione alla sorta di legge marziale che ha stabilito per le entità…
Colui
Che E’ Sopra Tutti non rispose, ma volò verso Ego.
-Non
so se è una risposta o cosa, gente, ma consiglio di seguirlo.
-Sono
curiosa, Quasar…per quale motivo siamo qui ? La nostra presenza non è
un’infrazione alla “legge marziale” ?
-A
dire la verità non ne ho idea, Nuvola…anzi non sono neanche sicuro che valga
per Ego, visto che non è un’entità. Però uno scontro tra Ego e i Celestiali non
promette nulla di buono, specialmente se coinvolge la Terra.
-Non
dovremmo tornare sulla Terra per investigare, allora ?
-Sono
sicuro che Makkari e Molecola hanno la situazione sotto controllo.
-Dovresti
farti dare uno di quei bracciali, Marv…non mi dispiacerebbe sentire Marlo.
-Per
farti dire che razza di idea è stata farsi coinvolgere in tutto questo ?
L’appartamento
di Rick Jones. Marlo rientrò di corsa, chiudendo la porta alle sue spalle ed
ansimando. Fuori era un incubo:
le
strade si erano trasformate in una sorta di melma verde vivente, che aveva
iniziato ad inghiottire le auto.
-Okay,
questa è l’ultima goccia. Domani mi trasferisco a Pittsburgh…
Dal
buco nel muro che dava all’esterno entrò un tentacolo, che sembrò guardarsi
intorno. Marlo si spostò con cautela, per non farsi vedere; il tentacolo si
trasformò in una mano, che si ancorà al pavimento.
-Capitan Marvel è stato qui...
Sul dorso della mano si formò un volto, che sembrava quello di un vecchio con la barba. La mano si spostò un po’ in avanti, verso Marlo.
-Che cosa…che cosa sei ?
-Io
sono...Ego.
-Io sono Marlo. Che stai…facendo alla città ?
-La sto
divorando.
-Perché ?
-E' una lunga
storia.
-Davvero ? Mi…interesserebbe…saperla.
-Stai
mentendo. Sei terrorizzata da me.
-C-chi…io ? Figurati. Ho conosciuto tipi più strani. Allora…che…che ci fai sulla Terra ?
-Ho spedito
qui un anti-corpo, mesi fa. Con la mia poderosa intelligenza, unica in tutto
l'universo, avvertii che...
“Beh, c’è un motivo se lo chiamano Ego, dopotutto…speriamo che Rick avesse ragione, quando diceva che i super-criminali amano parlare di sé !”
“Come
ho fatto a farmi coinvolgere in tutto questo ?” era il pensiero di Owen Reece,
alias Molecola, mentre constatava l’inutilità dei suoi poteri contro Ego.
“L’ultima
volta che ho combattuto a Los Angeles avevo deciso di non essere all’altezza
del lavoro da super-eroe, mentre adesso sto combattendo una minaccia ancora
maggiore ! Chi me lo fa fare ?”
-Molecola,
vieni a darmi una mano qui ! – lo chiamò a gran voce Makkari, intento ad
evacuare un palazzo che iniziava a strabordare di materia aliena. Senza
pensarci un attimo, Molecola trasmutò l’aria in molecole di acciaio, modellando
un enorme rastrello che mosse mentalmente per spostare parte della materia
extraterrestre. Può sembrare stupido, ma funzionò: Makkari ebbe lo spazio che
gli serviva per correre a super-velocità e portare fuori tutti gli inquilini
che non erano ancora scappati.
“Forse
ho un motivo per provarci, in fin dei conti”.
-Va
male – fu il commento di Makkari, appoggiato tranquillamente al muro, gli
stivali fumanti per l’attrito – abbiamo contro un alieno impazzito che sta
divorando una città; non possiamo evacuarla tutta.
-Non
è detto…potrei portare tutti gli abitanti nel subspazio, mettendoli in
animazione sospesa.
-Puoi
davvero fare una cosa del genere ?
-L’ho
già fatto in passato.
-Forse
è meglio aspettare.
-Aspettare
? Non ti conosco da molto, Makkari, ma non immaginavo avresti mai detto una
cosa del genere.
-Beh
in mancanza di Quasar suppongo di essere io a capo della squadra, no ? Ho
millenni di esperienza nel combattere i mostri.
-Quale
squadra ? Siamo solo noi due !
-In
due…Aspetta…A sentire Capitan Marvel, Ego è in combutta con qualcuno chiamato
Frost. Se troviamo lui scopriamo come sconfiggere Ego…ci scommetto la chitarra
che mi ha regalato Hendrix !
-Chi
?
-Sei
proprio un nerd, Molecola…
Nella Galassia Nera, intanto, i Celestiali orbitavano intorno ad Ego, che aveva ormai smesso di attaccarli con i suoi enormi tentacoli. Anche Quasar, Capitan Marvel e Nuvola erano in orbita.
-Yaaawwwnnn…-
sbadigliò Rick Jones nella Zona Negativa.
-Ti
annoi, Rick ?
-Quei tizi in armatura stanno fissando Ego da venti minuti, Marv. Non doveva essere un’epica battaglia cosmica, questa ? Che stanno facendo ?
-Quasar, rilevi un qualche genere di attività da parte di Ego o dei Celestiali ?
-I
loro valori sono fuori scala anche quando non fanno niente, quindi non ne ho
idea. Ma la situazione è sempre più strana.
-Non
puoi contattare Epoch e chiederle se sa qualcosa ?
-Ultimamente
Epoch non è proprio il massimo dell’affidabilità, ma…tentar non nuoce. Mi
senti, Epoch ? E non far rispondere il tuo portavoce come sempre !
-Ti
sento, mio Protettore – rispose una voce inumana proveniente dalle Bande
Quantiche.
“Strano,
Epoch non mi ha mai chiamato così. Era Eon a farlo…”
-Sei
al corrente della mia situazione ?
-Sì.
Stai assistendo ad un confronto tra Ego il Pianeta Vivente ed Arishem il
Giudice.
-Il
problema è che non stanno facendo niente !
-Non
è esatto. Stanno parlando.
-Parlando
!? E di cosa ?
-Stanno
discutendo il giudizio di Arishem. Posso interpretare per voi le sue “parole”,
se lo desideri…
-Sentiamo.
-...e di tutte le vostre creazioni soltanto alcune
hanno poi/Capitan Marvel è stato qui/Io sono Ego/Frost l'assimilazione
procede/La sto divorando/Aumento il tasso di crescita dello zero zero cinque/La
mia intromissione non è da considerarsi/E' una lunga storia/Provate a sfidarmi
e/Stai mentendo sei terrorizzata da me/Ho spedito qui/Frost occupati della
-Non si capisce niente !
-Basta così, Epoch…Sembra quasi che Ego stia facendo almeno quattro conversazioni in contemporanea.
-E’
così.
-Potevi
dirmelo prima !
-Potevi
chiedermelo.
-Non per interropervi, ma i Celestiali stanno puntando le loro armi contro Ego !
-Quasar, guarda…i Celestiali stanno puntando le loro armi contro Ego !
-Mai
sentito parlare di diritto d’autore, Marvl ?
-Ci
converrà andarcene.
-Non
è necessario – intervenne Nuvola, che non diceva una parola da diverso
tempo…non avendo niente da dire – posso bloccare il colpo, se non è diretto a
noi.
-Non accetterò ulteriori impedimenti alla mia opera,
Arishem ! Voi non potete fermarmi !
-Bene,
allora restiamo qui.
Nuvola
trasformò la sua massa allo stato gassoso e circondò gli altri due, cambiando
la propria conformazione molecolare per proteggerli.
-E’
una mia impressione, Molecola, o questa roba ha rallentato la sua crescita, per
un attimo ?
-L’ho
avvertito a livello molecolare. Tu come hai fatto ?
-Sono
abituato alle variazioni di velocità. Possiamo usare la cosa a nostro vantaggio
?
-Non
vedo come. Non puoi cercare Frost a super-velocità ?
-Senza
sapere che aspetto abbia ? E poi non sono più sicuro che c’entri qualcosa.
-Signori,
mi deludete.
Entrambi
si girarono di scatto, e videro un uomo sulla trentina in giacca e cravatta
nere, incurante dei tentacoli che strisciavano sotto i suoi piedi.
-Mr
Reece…mr Makkari…un uccellino particolarmente brutto mi ha fatto sapere che mi
stavate cercando.
Molecola
trasformò l’aria intorno a lui in cloroformio, e Makkari lo aggirò per
attaccarlo alle spalle. Incurante del cloroformio, Frost afferrò al volo
Makkari nonostante la sua velocità e lo lanciò contro Molecola.
-Pivelli.
Makkari
si riprese all’istante e tornò all’attacco, ma si ritrovò improvvisamente senza
peso e diretto verso il cielo; Molecola trasformò il suo costume in piombo,
facendolo ricadere a terra; fece lo stesso con il vestito di Frost, che camminò
verso di lui come se nulla fosse.
-Lei
ha un potere molto, molto interessante, mr. Reece. Peccato non abbia
l’originalità per usarlo a dovere.
-Ne
ho abbastanza di te ! – urlò in un insolito scatto d’ira, mentre costruiva una
rete monomolecolare davanti a Frost, sufficiente a tagliare qualsiasi cosa.
Frost diventò immateriale e vi passò attraverso.
Bastò
colpire Molecola con un dito per farlo cadere al tappeto; Makkari usò i suoi
poteri mentali per ritrasformare il suo costume in tessuto, e corse verso
Frost…che si girò di scatto, colpendolo con un pugno in faccia che gli fece
perdere i sensi.
-Ed
io ne ho abbastanza di trattenermi. Dopo tutto il casino che abbiamo combinato,
la mia presenza sarà già stata rilevata da chi di dovere. Spero soltanto che la
presenza di Ego li faccia desistere. A proposito…Ego, come sta andando ?-
Sentì
immediatamente che qualcosa non andava, e si teleportò via dalla strada.
Riapparì
nell’appartamento di Rick Jones, proprio davanti al buco nel muro. Ego stava parlando
con una giovane donna dai capelli rossi, seduta su una sedia formata dalla
materia stessa di Ego.
-...ed il Dio del Tuono fuggì terrorizzato dalla mia
superficie.
-Si
può sapere che sta succedendo, qui !?
-Non deve interessarti, Frost.
-Frost
? Lei è Frost…quel Frost di cui mi ha parlato Rick ?
-Ne
conosci altri ?
-Beh,
a dire la verità…
-Ego,
stai combattendo contro una razza di dei spaziali, assimilando il pianeta e
collaborando con me per impadronirci del potere assoluto…e te ne stai qui a
fare due chiacchiere con la prima puttanella che trovi !?!?
-Ehi
!
-Ho sopportato la tua presunzione fino a quando ho avuto bisogno di te, Frost. Ma ora che i Celestiali mi hanno scoperto non ho più bisogno dei tuoi poteri per mascherare la mia presenza.
-Ah
davvero ? Prova un po’ a ripetermelo tra trenta secondi Ego. Vedi, ho
dimenticato di dirti una cosa delle mie visioni…
Nella
Galassia Nera, i Celestiali puntarono le loro incomprensibili armi contro Ego,
rilasciando energia di tutti i tipi esistenti; Ego cercò di liberarsi, senza
successo. Arishem mostrò il pollice verso, e l’energia attorno alla sua mano
aumentò vertiginosamente.
Senza
alcun preavviso, cominciò: l’energia si diffuse sul pianeta e livellò ogni
superficie, per poi penetrare all’interno, facendolo esplodere. Il bozzolo
creato da Nuvola sopravvisse, ma fu spostato qua e là per alcuni minuti, mentre
l’energa era ancora libera. Gli enormi asteroidi che rimasero si frantumarono
ulteriormente, e di un antico pianeta non rimaneva che polvere. Ego, il Pianeta
Vivente, aveva cessato di esistere…come corpo celeste, almeno.
-Aaaarrggghhh !
-…i Celestiali vincono.
La
“mano” e la “sedia” si sciolsero in una specie di melma viola; Marlo si alzò in
piedi di scatto.
-Che
gli stai facendo ?
-Io
? Niente. Ma qualcun altro ha appena distrutto il Pianeta Vivente, ossia il 98%
della materia di Ego non esiste più.
-Rick…Capitan
Marvel è…
-Ancora
vivo, per ora. Eppure…non è qui. Strano. Avevo previsto che Quasar lo
trasportasse lontano dalla battaglia. Qualcos’altro…qualcun altro…è
intervenuto.
-Come
fai a sapere di cose che accadono dall’altra parte della galassia ? Sei una
specie di veggente ?
-No,
sono solo un imprenditore che ha ricevuto la conoscenza assoluta ed il
potenziale per il potere assoluto.
-E
che è assolutamente pazzo.
-Un
minuto fa stavi chiacchierando con un alieno che vuole divorare Los Angeles. Mi
perdonerai se non do molto credito alla tua analisi.
-Non è...ancora finita, Frost. Posso ancora
assimilare questo pianetucolo.
-Oh, ma io ci conto, vecchio mio. Ci conto eccome !
Quasar
e Capitan Marvel ripresero lentamente i sensi, ancora nello spazio.
-Tutto
a posto ? – chiese Nuvola, ancora nella sua forma umana – avete perso
conoscenza per un minuto e quarantasette…
-Sto
bene.
-A meraviglia,
davvero. Che ne è di Ego ?
-Distrutto
dall’esplosione. I Celestiali lo stanno analizzando.
A
qualche chilometro, ma ben visibile date le dimensioni, Gammenon utilizzò la
sua staffa per raccogliere gli ultimi frammenti di Ego, per poi passarli ad un
altro Celestiale. Quasar creò dei piccoli binocoli, molto più potenti di uno
terrestre di dimensioni simili.
-Cos’ha
in mano ? Si direbbero…dei frutti…
-Ho
già visto quel Celestiale sul cadavere di Eon. E quei frutti sono ciò che hanno
“coltivato”. [2]
-Stanno
manipolando geneticamente quei frutti…aggiungendo il codice genetico di Ego.
-E
tu come fai a saperlo, Nuvola ?
-Ho
fatto qualcosa di analogo creando questo corpo, ma a livelli neanche lontamente
paragonabili.
-Ora
abbiamo risposto al “cosa”. La domanda ora è…”perché” ? Un altro esperimento ?
Sulla
scena arrivò un Celestiale dall’armatura rossa, che prese i frutti e li inserì
in un apparecchio che aveva sulla spalla.
Uno
ad uno i Celestiali lasciarono la Galassia Nera…ma solo il Celestiale Rosso
andò dalla parte opposta.
-Propongo
di seguirlo, gente.
-Uh…credo
sia meglio che io torni sulla Terra, Quasar. Los Angeles è la mia città e se
c’è qualcosa che non quadra…
-Mi
farebbe comodo il tuo aiuto, ma tutto sommato anche a LA. Ti riporterò indietro
con un Salto Quantico e poi tornerò qui. Nuvola, segui il Celestiale rosso nel
frattempo.
Un
veloce Salto Quantico dopo…
-Mi
sorprendi, Marv. Ero sicuro di dover litigare, per farti tornare indietro. E’
strano che tu…rinunci a una battaglia…
-Non ho rinunciato a una battaglia, Rick…ho solo riconosciuto la priorità.
-Ammettilo,
LA sta iniziando a piacerti.
-Beh…diciamo
che mi piace abbastanza da non volerla vedere distrutta.
-Il
che è più di quanto possano dire molti suoi abitanti…
Una
volta sopra la città, non fu difficile scoprire cosa fosse successo.
-Ego
sta cercando di divorare Los Angeles !
-Complimenti,
Einstein.
-Hai deciso di smettere con “Marv” ?
-No,
era solo…un momento…hai fatto una battuta, Marv !?
-Beh…sì. Com’era ?
-Penosa,
ma se non altro è un inizio…
Dopo un altro Salto Quantico, Quasar si ritrovò in prossimità di un pianeta completamente deserto…ai margini della Galassia Nera. Il segnale di Nuvola proveniva da lì. Non fu difficile individuare le energie del Celestiale Rosso, ma una volta sul posto si accorse che non era solo: c’erano altri tre Celestiali.
Atterrò con cautela vicino a Nebula, che osservava la scena da una rupe. Su quel pianeta c’erano almeno quarantacinque gradi sotto lo zero…eppure lei riusciva a stare nuda, coperta solo da poche nuvolette.
-Che è successo ?
-Il Celestiale rosso ha incontrato altri due Celestiali in orbita e sono scesi qui.
-Dove li aspettava quel Celestiale blu scuro ?
-Esatttamente.
Il Celestiale Rosso estrasse i frutti dal marchingegno con la mano sinistra. Passò la mano destra sopra di loro, ed un qualche tipo di energia ne uscì, per poi legarsi intorno alla mano. Poi avvicinò la mano al volto dell’unico Celestiale che non si era ancora mosso, e l’energia entrò dentro il suo casco. Nei suoi occhi (o quello che c’era dietro il casco) si accese molto lentamente una luce.
-Epoch, riesci a sentirmi ?
-Sì.
-Cosa sai dirmi di questi Celestiali ?
-Non conosco i loro nomi e funzioni. So però che il Celestiale rosso ha creato il Celestiale blu a partire dalla Galassia Nera.
-Cioè !?
-Quello che ho detto. La Galassia Nera è stata spazzata via per creare questo Celestiale della Galassia Nera.
-Cosa ha a che fare questo con i loro ultimi esperimenti ? E chi sono gli altri due ?
-Probabilmente assistenti di un qualche tipo del Celestiale rosso. Quasar…avverto un grande scompenso nelle energie del Celestiale della Galassia…
-Chiamiamolo Celestiale Nero. Che intendi con “scompensi” ?
Intorno alle mani del Celestiale Nero si concentrò sempre più energia cosmica, ed il gigante si sposò come se stesse cercando di capire dove si trovasse. Poi guardò verso l’alto e si udì un suono inaspettato.
-Sta…sta…ridendo ?
-Capitan
Marvel sta tornando, Frost.
-Cosa !? Dovrebbe essere ancora nella Galassia Nera !
-Ah ! Lo sapevo che avrebbe trovato il modo di fregarvi…così imparate a mettervi contro uno con la Coscienza Cosmica !
-Mi hai
ingannato per l'ultima volta, Frost...
-Non capisco come sia successo !
La melma viola si trasformò in una forma umanoide, che scattò verso Frost; Marlo lo schivò per un soffio.
-Fermati, idiota ! Siamo alleati, ricordi ?
-Io sono Ego.
Non posso avere alleati. Io sono tutto.
-Lo eri.
Gli occhi di Frost brillarono di luce viola, e sulla sua fronte sembrò apparire per un istante una specie di gioiello. Attorno a lui la realtà perse di qualunque significato per un istante; era impossibile vedere cosa stesse succedendo, mentre tutte le leggi della prospettiva impazzivano. Quando tutto finì…un periodo di tempo incomprensibile dopo…l’umanoide di Ego era a terra.
-Riesci…a combattere contro un tipo così !? Ma chi sei ?
-Sono Frost.
-Non
sopravvalutarti, Frost ! Tu non sei altro che un uomo...mentre io sono un
pianeta !
-Tu eri un pianeta, ora sei solo una massa di vomito spaziale che imperversa per le strade di Los Angeles.
Ego schizzò addosso a Frost, avvolgendolo completamente e tentando di divorarlo a livello cellulare. Frost cercò di ribellarsi, ma ogni suo tentativo di alterare la realtà falliva. Fu costretto a teleportarsi via, insieme a Marlo, sul tetto di un palazzo a caso.
-Non ti è mai venuta l’idea di aver puntato un tantino in alto, Frost ?
Ai margini della Galassia Nera, intanto, il Celestiale Nero diede un pugno in faccia al Celestiale Rosso, facendolo cadere; la polvere che si alzò fu tanta da far vedere a malapena che il gigante lanciava due potenti colpi contro gli altri due.
-Che diavolo…Epoch, che sta succedendo !?
-Non ne ho idea. Ma sento la presenza di un grande pericolo.
Il Celestiale Nero si chinò a terra e staccò la testa di uno dei due aiutanti, lanciandola poi il più lontano possibile.
-Sì, avevo anche io la stessa impressione.
Il Celestiale Nero guardò verso Quasar, ora che erano alla stessa altezza. E fece un’altra risatina. Il Celestiale Rosso si alzò, ma il suo avversario lo indicò con una mano e da essa fuoriuscì un vortice di energia di spaventosa potenza.
L’altro aiutante cercò di colpire il Celestiale Nero, che si difese con uno scudo di energia impenetrabile. I due Celestiali si guardarono per un istante e decollarono, lasciando il pianeta. L’altro Celestiale messo a terra avrebbe fatto lo stesso da lì a poco, dopo essersi ricostruito.
-Non credevo fosse possibile !! Tre Celestiali…in ritirata !
-Che deliziosa ironia, non trovi ? – era stato il Celestiale Nero a parlare, con un tono poderoso.
-Quella voce…io la conosco, ma…non può…
-Oh, sì che posso. Non ti avevo detto, Quasar, che in
un modo o nell’altro ci saremmo rivisti ?
-Maelstrom !?
-In energia, armatura e divinità, mio arcinemico. Che
ne dici se rivivo i vecchi tempi…uccidendoti ?
CONTINUA SU QUASAR #29
Note
Prima di tutto invito chi non abbia ancora letto i numero 27 e 28 di Quasar a rimediare, altrimenti non capirete quasi niente della saga (ho fatto il possibile nel riassunto iniziale, ma non è decisamente la stessa cosa !)
La reazione della maggior parte di voi al finale sarà stata “Maelstrom chi !?”. Si tratta della vera e propria nemesi di Quasar, l’uomo che ha ucciso Eon…potete trovare la sua storia qui , se vi interessa.
E se credete che la cosa influirà poco su questo crossover…vi sbagliate di grosso ! Da questo punto tutto cambia, con l’introduzione di un nuovo fattore imprevedibile (come se prima fossero pochi !).
Non perdete Quasar #29, dove finalmente si scontreranno Frost e Capitan Marvel !