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#86

di Fabio Furlanetto

 

OUTSIDER

 

 

Riassunto

Caradia ha dichiarato guerra agli Shi’ar; l’entrata in guerra di Kree e Skrull si avvicina, minacciando di dare inizio alla Guerra Universale. Helicon, l’immortale imperatore di Caradia, ha impegnato Epoch in uno scontro potenzialmente infinito contro il dio della morte Walker.

Mentre Molecola si impegna a mantenere bloccato l’esercito Shi’ar e Makkari guida la resistenza delle colonie di Caradia per intercettare le retrovie, Quasar si dirige alla capitale di Caradia per scontrarsi con Helicon.

In tutto questo, Nuvola ha scoperto di essere incinta del Sole e di essere sotto processo da parte del Tribunale Stellare, mentre uno strano visitatore chiamato Aeon osserva tutto dalla Zona Quantica.

 

 

Quartier generale S.W.O.R.D.

Abigail Brand è seduta alla sua scrivania. L’uniforme è impeccabile, gli stivali tirati a lucido, le armi caricate al massimo. Lei resta seduta.

La luce artificiale che illumina la base militare è più bassa del normale, e cupe luci rosse si accendono e spengono ritmicamente. Uomini, donne e alieni corrono alle proprie postazioni, pregando chissà quali divinità astratte che questa sia soltanto un’esercitazione.

Ogni schermo della base riporta soltanto due parole: Defcon Zero.

Abigail siede alla sua scrivania; davanti a lei c’è un minaccioso fascicolo che recita:

COSMIC TOP SECRET

Protocollo OVERDOOM

Leggere solo in caso di Defcon Zero

COSMIC TOP SECRET

Con crescente preoccupazione, Abigail apre il fascicolo ed inizia a leggere. Sapeva dell’esistenza di questo piano di emergenza da quando ha preso il comando dello SWORD, ma non poteva immaginare fino a che punto si spingesse la gravità della situazione.

Per approvare il passaggio allo stato Defcon Zero era necessario il consenso di due persone: una doveva essere il capo dello SHIELD o dello SWORD, l’altro il Segretario Generale delle Nazioni Unite. Per colpa della classificazione COSMIC TOP SECRET, tuttavia, il Segretario non ne era a conoscenza fino a pochi minuti prima di acconsentire.

Defcon Zero significa, in parole povere, guerra interstellare. Non era mai stato dichiarato fino a questo punto. La guerra Kree-Skrull o quella Kree-Shi’ar erano arrivate ad un microscopico passo dall’innescare un Defcon Zero, ma in quelle occasioni Nick Fury aveva preferito lasciar fare i super-eroi prima di lanciare un intero pianeta in una guerra che avrebbe perso.

Abigail Brand era della stessa idea, e per lo stesso motivo non aveva richiesto un Defcon Zero durante l’attacco dei marziani o l’invasione Z’Nox. Il motivo era semplice: Defcon Zero autorizzava SHIELD e SWORD a qualsiasi azione potesse garantire la sopravvivenza della Terra.

I due direttori sapevano benissimo di non poter combattere una guerra su due fronti, contro il nemico e contro chi si sarebbe inevitabilmente opposto alla presa di potere, ed entrambi ritenevano il Defcon Zero assolutamente inutile.

Eppure Abigail non aveva scelta. Per quanto lo odiasse, questa volta doveva eseguire il protocollo Overdoom.

-Agente Tre-Sei-Zero, diamo inizio all’operazione.

 

Zona Quantica

Nella sala comunicazioni, intanto, il misterioso Aeon osserva gli eventi che si succedono sugli schermi di energia. E’ fisicamente identico a Quasar, anche se indossa un costume molto simile a quello del primo Capitan Marvel, ma la sua espressione facciale è notevolmente diversa.

I suoi occhi sono mari ricolmi di stelle, quindi non è possibile capire quali dettagli stia fissando, ma è chiaro che è estremamente interessato a ciò che vede.

-Questa tecnologia è parecchio interessante. Ed è un prodotto del vostro “Quasar”, quindi?

<La sua costruzione lo è> risponde Mr.S <Ma gli schemi sono l’integrazione della tecnologia di numerose civiltà stellari>

-Vedo.

-E’ tutto quello che ti interessa? – chiede Lara Winters.

Aeon si volta distrattamente verso di lei, mantenendo l’aria inespressiva che ha avuto fin dal proprio arrivo.

-Questa struttura è in grado di tenere sotto stretto controllo le comunicazioni dell’intero universo; eppure, mi dite che Quasar non ha avuto modo di prevenire questa guerra.

-Non possiamo tenere sotto controllo tutto quanto...e poi, Epoch ha la Coscienza Cosmica.

-Vedo.

Lo straniero torna ad osservare gli schermi, senza dire nient’altro. Lara cerca di cogliere qualcosa nello sguardo di Mr.S, ma si accorge che è complicato visto che la sua testa è un occhio gigante.

Alla fine si decide a rompere il silenzio forzato, chiedendo:

-Beh, cosa stai vedendo?

-Molecola sta tentando di negoziare con i generali Shi’ar, ma sta solo prendendo tempo. Ha spostato una cintura di asteroidi tra la loro posizione e quella delle navi di Caradia, ma non appena svanirà l’effetto sorpresa le due armate si distruggeranno a vicenda. A meno che non sia lui stesso a farle cessare di esistere, cosa che dubito seriamente. Quasar è impegnato a farsi strada tra le difese della galassia di Caradia, invece di teleportarsi direttamente  nella sala del trono di Helicon.

-E Makkari?

-Si è appena incontrato con una donna di nome Lyas, una traditrice di Caradia che appoggia i movimenti di resistenza della Galassia Vortice. Il loro intento è seminare il caos tra le fila dell’esercito caradiano, sperando di dare agli Shi’ar la possibilità di vincere.

-Sembra una buona strategia...

-E’ una perdita di tempo – sentenzia Aeon – Molecola sarà ucciso nello scontro, insieme ad una larga parte delle truppe Shi’ar e caradiane. La ribellione nella Galassia Vortice sarà rapidamente sedata, ma nel frattempo Skrull e Kree saranno in piena guerra. Le quattro superpotenze saranno allora in guerra totale.

-Ma Quasar potrebbe ancora bloccare il comando di Helicon...ed Epoch potrebbe...

-Epoch sarà impegnata nello scontro contro Walker per i prossimi sette milioni di anni; Quasar ha effettivamente la possibilità di neutralizzare Helicon, ma per allora non avrà più le risorse necessarie per bloccarne l’esercito.

<Tutto sembra concordare con le visioni di Epoch>

-Naturalmente. E’ piuttosto semplice capirlo, quando si ha la Coscienza Cosmica...mi sorprende che non lo abbia detto ai Protettori, però.

<Ma tu come fai a sapere tutti questi dettagli? Nemmeno gli schermi quantici possono...>

-Perché nel mio universo ho ereditato la piena Coscienza Cosmica da Eon, dopo la sua morte.

-Questo significa che hai anche il suo potere...potrebbe essere l’unica speranza di bloccare sul nascere la Guerra Universale! – esulta Lara.

-Tecnicamente sì – concede Aeon, prima di voltarsi verso Lara e fissarla negli occhi – Se non fosse per un problema: ho cose molto più importanti di cui occuparmi.

Rapidamente come era apparso, Aeon svanisce con un semplice bagliore di luce bianchissima.

 

Nel vuoto intergalattico

*Il Tribunale Stellare è ora in seduta – annuncia una delle stelle supergiganti blu, migliaia di volte più grande e luminosa del Sole.

Non avrebbero dovuto esserci stelle in questo settore dello spazio: le galassie più vicine si trovano a milioni di anni-luce di distanza.

Decine di stelle di neutroni, tra le più vecchie dell’universo, sono disposte a cerchio attorno ai due condannati: Nuvola, ora nella forma nativa di nebulosa, e l’avatar del Sole.

-Un secondo, vostro onore...vorrei essere messa a conoscenza delle accuse – protesta Nuvola.

*Non credo saranno d’accordo – le sussurra il Sole; dato che non è stato possibile trasferirsi in questo settore senza distruggere la Terra, si tratta unicamente di un gigantesco umanoide di plasma incandescente che ne trasmette i pensieri e la personalità.

*Silenzio! Agli imputati non è concesso comunicare! – protesta la stella supergigante.

-Obiezione – dice una voce sconosciuta – Agli imputati è concessa una difesa.

Non è veramente una voce, ovviamente, ma un impulso gravitazionale sufficientemente potente da essere ascoltato anche su questa scala.

Data la quantità di interferenze, Nuvola deve concentrarsi per trovarne la fonte. E’ sconcertata dal riconoscerne le dimensioni: si tratta di un uomo, fisicamente identico a Quasar.

*Umano, soltanto alle stelle è concesso partecipare a questa udienza – risponde uno dei giudici del Tribunale.

Lo straniero controbatte cambiando le proprie dimensioni, arrivando ad un’altezza di poco superiore al diametro del Sole. Il simbolo sul suo petto, prima una semplice stella stilizzata, brilla ora con l’intensità di un vero corpo celeste.

-Secondo le vostre leggi, una “stella” è definita come “un essere che generi energia nel proprio nucleo tramite un processo di fusione nucleare”. In questa forma, temo proprio per voi di essere qualificabile come tale. Il mio nome è Aeon e chiedo di essere ammesso a questa udienza in qualità di difensore di Nuvola, del Sole e della loro progenie.

Se in questo momento Nuvola avesse una faccia, la bocca sarebbe spalancata per la sorpresa.

Dopo un confuso chiacchiericcio gravitazionale, il Tribunale Stellare è costretto ad ammettere:

*E’ una procedura insolita, ma Aeon è ammesso come avvocato della difesa.

 

Quartier generale S.W.O.R.D.

L’Agente Tre-Sei-Zero sogna da anni questo momento. Non la guerra intergalattica, sia chiaro.

Per anni ha sostenuto l’importanza di stabilire dei precisi protocolli da attuare in caso di Defcon Zero, ma finora l’opposizione di Nick Fury e della Direttrice Brand le ha impedito di attuare le proprie strategie.

Oggi è diverso: davanti a lei ci sono i quarantadue soldati d’elite dello  SWORD, nelle proprie uniformi verdi. L’addestramento e l’equipaggiamento di quegli uomini e quelle donne è costato miliardi di dollari ed anni di ricerche. Ed oggi potrà usarli.

Alle sue spalle, un portale interdimensionale alimentato dalle energie mentali di un Osservatore neonato sta rapidamente accumulando energia.

Non ha bisogno di dire niente ai suoi uomini: il collegamento telepatico trasmette le sue istruzioni e i suoi ricordi, senza bisogno di aggiungere altro.

Il portale si accende con una abbagliante luce gialla, e l’operazione Overdoom ha inizio.

L’Agente Tre-Sei-Zero entra nel portale, seguita dagli altri agenti d’elite dello SWORD, e tutto sembra finire in pochi secondi.

 

Zona Quantica

-Nessuna possibilità di contattare Quasar o Makkari? – chiede Lara; non vorrebbe trovarsi qui, osservando Mr.S interfacciarsi con i computer della Struttura.

<Temo sia impossibile, miss Winters; è probabile che Caradia stia in qualche modo disturbando le nostre comunicazioni>

-Questa è la parte peggiore della mia relazione con Wendell – si lamenta la donna – Da una parte non vorrei avere niente a che fare con queste cose, dall’altra detesto non sapere mai cosa sta succedendo nei momenti importanti.

Una delle pareti gialle si illumina all’improvviso, come se qualcuno avesse effettuato un Salto Quantico direttamente nella stanza.

Lara sorride, sperando si tratti del suo uomo...invece, dalla parete esce una pattuglia di uomini e donne in uniforme verde, armati fino ai denti di armi fantascientifiche.

-Tutti quanti a terra! Immediatamente! – ordina Tre-Sei-Zero, puntando la propria arma direttamente in mezzo all’occhio di Mr.S.

<La vostra presenza non è autorizzata; vi chiedo cortesemente di lasciare questa dimensione>

-Con l’autorità conferitami dallo SWORD e dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, dichiaro questa installazione proprietà della razza umana. Ora a terra o ti faccio saltare le cornee.

Lara obbedisce, mentre un’agente SWORD la immobilizza con un campo di forza che le impedisce di fare nulla. Altri due soldati afferrano Mr.S per l’esoscheletro.

<Come desidera. I sistemi di sicurezza vi teleporteranno sulla Terra da un istante all’altro>

-Ti piacerebbe – risponde uno degli agenti, colpendolo alla schiena con un coltello di energia disabilitando le funzioni motorie dell’esoscheletro.

Senza un sistema muscolare autonomo, Mr.S non può più restare in piedi e crolla immediatamente a terra.

<Come è possibile? Questa installazione include i più avanzati sistemi di sicurezza dell’universo!>

-Ed un computer pensato per essere controllato da un essere umano – risponde Tre-Sei-Zero – E che ho provveduto a sabotare durante la mia ultima visita.

<Questo...questo è notevolmente oltre la vostra giurisdizione...>

-Non preoccuparti, una volta rintracciato il tuo pianeta di origine ti faremo tornare a casa. Quanto a lei, miss Winters, la sua esistenza è stata cancellata da tutte le banche dati del pianeta...ma le posso assicurare che i suoi diritti civili saranno comunque tenuti in considerazione.

Nessuno dei due residenti della Struttura può dire niente, per colpa dei campi di forza. I soldati SWORD si sbrigano a dispiegarsi per tutto il piano abitativo, mentre la loro comandante in campo accarezza con la mano cibernetica la tastiera principale.

-Computer, annullare tutti i codici di comando e trasferire a me il controllo dell’intero sistema operativo. Codice di accesso: Robert Anson Heinlein.

-Procedura completata – risponde il computer della struttura.

L’Agente Tre-Sei-Zero sorride.

-Mostrami come funzionano le armi.

 

Nel vuoto intergalattico

*L’accusa è alto tradimento della Società delle Stelle Senzienti, per cui il Tribunale Stellare impone la pena di morte.

-Se uccidete il Sole, condannerete a morte miliardi di innocenti – protesta Nuvola – Persone che non hanno mai neanche sentito parlare di voi...

*Irrilevante; la nostra società ha prosperato per miliardi di anni prima della loro nascita soprattutto perché ai mortali non è mai stato concesso di conoscere il nostro status. Inoltre, si tratta solo di anticipare la loro fine di pochi miliardi di anni.

-Obiezione – risponde Aeon – Nuvola non è una stella senziente e non riconosce la vostra autorità; di conseguenza, non potete imporre su di lei le vostre leggi.

*Ma suo figlio è la progenie del Sole, e non deve essergli concesso di nascere.

-E potremmo sapere perché?

*I mortali sono già una considerevole minaccia per la nostra società. Numerosi imperi intergalattici hanno studiato armi capaci di uccidere una stella; siamo persino a conoscenza che uno dei mortali nati dal Sole, chiamato Thanos di Titano, ha persino tentato di distruggere tutte le stelle dell’universo.

-Avete paura che il figlio di Nuvola scelga di diventare un essere umano...e che con il suo doppio retaggio sia una minaccia ancora superiore – comprende Aeon.

*Obiezione, la nostra società ha bisogno di cambiamento! Non siamo cambiati per miliardi di anni, ma guardate cosa hanno fatto i terrestri in pochi millenni! – protestò il Sole.

*Le conseguenze di accoppiamenti indiscriminati tra stelle ed altri esseri senzienti sono semplicemente intollerabili; il Sole deve essere giustiziato, così come la sua famiglia.

-E se la custodia del figlio fosse affidata alle altre stelle senzienti? – propose Aeon.

-Hey, io non so neanche chi sei! – risponde Nuvola – Non ho niente da dire, in materia?

*La decisione del Tribunale Stellare è irremovibile ed il verdetto è pronto per essere annunciato.

-Ho almeno diritto ad un’ultima arringa?

*La difesa può procedere...rapidamente. Desideriamo concludere la faccenda il più presto possibile.

-Vedo.

Aeon si schiarisce la voce, metaforicamente parlando, e chiude gli occhi. La luce sul suo petto si sposta lentamente nella mano destra, iniziando ad illuminarsi ancora di più.

-Andate all’inferno. La difesa non ha altro da aggiungere.

Detto questo, Aeon scatena tutta l’energia nucleare che aveva accumulato in un’unica scarica diretta verso il Tribunale Stellare.

Una delle stelle più vecchie dell’intera creazione si spacca a metà per l’impatto, lanciando onde di plasma e materia superdensa nello spazio intergalattico.

Le tre stelle supergiganti circondano subito Aeon, rilasciando raggi laser abbastanza grandi da vaporizzare un sistema solare in un milionesimo di secondo.

Aeon scompare da quella dimensione prima di essere colpito, per poi ritornare alle spalle delle due stelle. Le sue dimensioni ora sono tali da permettergli di stringere due di quei colossali astri tra le mani, e di farli scontrare uno contro l’altro.

L’onda d’urto è più che sufficiente a spaccare le due stelle e ad estinguere il fuoco nucleare della terza.

*Hai idea di cosa hai fatto?! Questa azione verrà interpretata come una dichiarazione di guerra contro tutte le stelle dell’universo!!! – protesta il Sole.

Aeon riassume le proprie dimensioni umane; anche con tutto il suo considerevole potere, questa battaglia è stata enormemente debilitante.

-Vedo – risponde l’uomo.

Lo spazio circostante si è appena riempito di stelle, tante come al centro della più popolosa delle galassie. La quantità di energia necessaria per questo spostamento è incommensurabile, ma impallidisce rispetto a quello che le stelle stanno preparando: un singolo, rapido attacco da tutti i fronti e su tutto lo spettro elettromagnetico.

-Non abbiamo nessuna possibilità di sopravvivere ad uno scontro con tutte le stelle dell’universo – è costretta ad ammettere Nuvola.

-Lo so; spero solo che anche qualcun altro abbia il nostro stesso punto debole...

Ciò che segue sfugge a qualsiasi descrizione. Tra milioni di anni, gli scienziati di mille galassie si chiederanno quale fenomeno potesse aver generato una tale quantità di energia in un settore dello spazio così privo di ogni valore.

L’energia sufficiente per creare dal nulla una nuova galassia passa attraverso il portale interdimensionale generato da Aeon, lasciando pienamente illesi le tre entità bersaglio delle stelle.

*Spero che tu sia capace di rifarlo, perché le stelle sembrano ancora parecchio arrabbiate – nota il Sole, senza sperare troppo: Aeon è visibilmente esausto.

-Non ce n’è bisogno...abbiamo appena vinto – sorride Aeon.

Prima che le stelle possano muovere l’attacco successivo, lo spazio stesso si lacera. Persino il Tribunale Stellare deve farsi da parte all’ingresso delle due entità cosmiche che si avvicinano.

La manifestazione di Walker è a malapena visibile; tutto il suo potere non è stato sufficiente a reggere lo scontro.

-Io sono Epoch, Colei Che Attende, suprema protettrice della sacralità della vita. Per il potere conferitomi dal Tribunale Vivente e dall’Entità Suprema, vi ordino di cessare immediatamente questo attacco e di ritirare ogni accusa contro il Sole, Nuvola ed il loro figlio.

*Questo è inaccettabile; non hai autorità sulle stelle! – protesta il Tribunale Stellare.

-Anche le stelle sono esseri viventi, Tribunale Stellare. E’ stato decretato dal Tribunale Vivente, durante il caso Eternità contro Oblio, che gli esseri superiori debbano permettere alle stelle la possibilità di vivere. Allo stesso modo, nel caso Set contro Azatoth, ha proibito una guerra su scala universale tra entità superiori e mortali...cosa che le stelle sono, secondo gli standard cosmici. Ed infine, intendo citare il caso Eternità contro Thanos di Titano: è proibito anche solo tentare di uccidere più del 42% degli esseri viventi.

*Alla luce delle ultime testimonianze, il Tribunale Stellare ritira tutte le accuse mosse a Nuvola e a suo figlio. Al tempo stesso, condanniamo il Sole a non riprodursi ulteriormente.

-Una scelta saggia. Ora vi suggerisco di ritornare alle vostre galassie di origine; la vostra presenza in questa zona dell’universo viola gli Accordi del Big Bang.

Rapidamente come erano entrate in scena, le stelle si ritirano da questo settore immergendone il vuoto nella ben meno spettacolare luce dell’avatar del Sole.

-Peccato che il Tribunale Vivente non cerchi dei successori – sorride Aeon.

-Credo che tu abbia molto da spiegare, straniero.

-Ci sono cose più importanti da considerare...non abbiamo una guerra intergalattica da fermare? – si ricorda improvvisamente Nuvola.

-E’ necessario comunicare immediatamente con Quasar; mi è proibito intervenire personalmente per impedire un evento di tale portata.

-Vedo – è la risposta criptica di Aeon.

 

Caradia XXXVI, Galassia di Caradia Maggiore

40 milioni di anni-luce dalla Terra

Helicon Primo, Supremo Imperatore Divino della Federazione Imperiale di Caradia, ha aspettato questo momento per cinque miliardi di anni.

Per tutto questo tempo è stato il signore assoluto di più esseri viventi di quanti potesse contare, ed ha sfruttato fino in fondo ogni istante della propria posizione.

Ora, la consapevolezza che presto potrà mettere fine a tutto questo è infinitamente più appagante.

Helicon è un Antico dell’Universo: non può morire finché continua la propria più grande passione.

In questo caso, Helicon non può morire finché desidera governare il prossimo.

La Guerra Universale gli permetterà di raggiungere due scopi: sconfiggere ed umiliare definitivamente Quasar, e ridurre in cenere tutte le galassie conosciute così da poter ricominciare da capo per l’ennesima volta.

Seduto sul suo trono imperiale, nella sala imperiale del pianeta imperiale della galassia imperiale, i suoi occhi sono solo per lo schermo che traccia l’avvicinamento dell’energia quantica di Quasar.

Ignora le migliaia di richieste di aiuto da parte dei suoi generali, i rapporti sulle truppe dispiegate nella Galassia Vortice, e persino i canti di adorazione perpetua innalzati dai suoi sudditi al di fuori del palazzo.

Ha impiegato cinque miliardi di anni per studiare questo piano: può anche concedersi di non organizzare nei minimi dettagli le ultime fasi, ma per nessuna ragione si farà mancare lo scontro finale con il Protettore dell’Universo.

Quasar atterra finalmente sul tetto del palazzo. Dopo aver combattuto intere armate caradiane, improvvisamente i soldati hanno smesso di combatterlo e lo hanno lasciato passare.

Ora passa attraverso il soffitto, per atterrare direttamente nel punto nevralgico dell’intera Federazione Imperiale...di fronte ad Helicon.

-Mi hai lasciato passare. Dopo tutto quello che hai pianificato, mi hai semplicemente lasciato passare – nota Quasar, le bande quantiche ancora cariche di energia.

-Naturalmente. Non c’è alcun motivo per evitare quest’ultima chiacchierata, non trovi?

-Stai per scatenare una guerra molto oltre il tuo controllo, Helicon...se non ti fermi subito, rischi di distruggere la vita di milioni di mondi e di governare solo macerie e cavernicoli.

-Ed è quello che ho intenzione di fare...per un po’. Poi li guiderò per creare una nuova, potentissima potenza intergalattica...ci vorrà del tempo, lo riconosco. Mi ci sono voluti miliardi di anni per Caradia, ma ormai sono stanco. E’ ora di ricominciare da zero; un immortale deve tenersi impegnato, per non diventare pazzo.

-Tu sei già pazzo, Helicon. Non so quanto possa servire distruggerti per fermare la guerra...ma anche se non potessi fare nient’altro, non posso lasciare che tu te la cavi.

Helicon si alza dal proprio trono; i suoi occhi gialli risplendono sotto la corona imperiale, accerchiati da quel volto dalla pelle completamente nera su cui non sono visibili altri dettagli.

-Sei venuto ad uccidermi, così da mettere a posto la tua coscienza. Sfortunatamente per te, Quasar, temo che questa non sia un’opzione.

-Solo perché non puoi morire non significa che non ti si possa togliere di mezzo per moltissimo tempo – risponde il Protettore dell’Universo, le cui Bande Quantiche risplendono al massimo.

-Sono molte cose, Quasar...e non potresti cominciare a comprenderne la metà. Sono un immortale, è vero. Sono l’Imperatore di Caradia. Ma qui, su questo mondo...io sono un Dio.

Gli occhi di Helicon risplendono di una luce rossa, ed immediatamente le Bande Quantiche si spengono.

Quasar non ha il tempo di chiedersi cosa sia successo: Helicon muove una mano come per scacciare un moscerino, scaraventando il terrestre dall’altra parte della stanza.

Quasar cade a terra, gemendo per il dolore alla schiena. Helicon lo afferra per il collo e lo solleva da terra, fissandolo negli occhi.

-Cinquanta triliardi di sudditi mi considerano il signore assoluto della loro vita, Quasar. Sono il loro primo pensiero al risveglio e l’ultimo prima di addormentarsi; le preghiere innalzate al mio nome potrebbero spaccare in due il tuo risibile, piccolo pianeta. Hai la benché minima idea di quanta energia psichica ho assorbito negli ultimi tre miliardi di anni? Riesci ad immaginare quale forza mi garantisce la fede assoluta dei miei schiavi? Posso trattenere la mia rabbia divina abbastanza a lungo per immaginare una punizione abbastanza crudele per i tuoi crimini?

Quasar lotta con tutte le forze per rompere la stretta di Helicon, mentre la vista comincia ad annebbiarsi e le parole dell’immortale si fanno sempre più lontane.

-Posso essere clemente, Quasar. Riconosci la mia autorità assoluta su questa galassia ed implora il mio perdono, e forse ti permetterò di vivere abbastanza a lungo per vedere la fine del mio glorioso genocidio intergalattico.

Con tutta la forza che gli è rimasta in corpo, Quasar si costringe a restare cosciente...e sputa in faccia al Supremo Imperatore Divino.

-Tu...OSI!?!?

Helicon scaraventa Quasar contro il proprio trono, spezzandogli una costola. L’energia cosmica attorno all’immortale è ormai visibile, ma è nulla rispetto alla sua rabbia.

L’intero Palazzo Imperiale, dieci volte più grande delle catene montuose del mondo su cui è stato costruito, esplode sotto l’onda psichica generata da Helicon.

 

CONTINUA !!!