LA MENTE
CHE SOGNO’ IL MONDO
Parte 2
(di 3): Dormire, sognare…
e qui è l’incaglio: che sogni
sopravvengano
dopo che ci si strappa dal
tumulto
della vita mortale…
Amleto, Atto Terzo, Scena
prima
Riassunto
Epoch
ha predetto che qualcuno tenterà di ucciderla per impossessarsi della Coscienza
Cosmica. Tornato sulla Terra, Quasar si è scontrato con Thanos, che lo ha
sconfitto ed ha assorbito la frazione dello Starbrand che Quasar possedeva. In
cerca di Epoch, di cui aveva perso i contatti, Quasar assiste ad un processo
cosmico di una nuova entità, l’Inesistente. Il Tribunale Vivente ha annullato
le sue precedenti sentenze, permettendo a Thanos di penetrare nel New Universe,
da cui proviene lo Starbrand…
Epoch e Quasar erano ancora nella Dimensione delle
Manifestazioni, nonostante la fretta di Quasar di lasciare quel luogo.
-Si può sapere perché siamo ancora qui, Ep?
-La mia Coscienza Cosmica mi informa di tutti gli
avvenimenti dell’Universo, ma è inefficace al di fuori di esso. Se come hai
suggerito il mio assassino è un’entità cosmica, solo in questa particolare
dimensione posso controllare tutte le manifestazioni utilizzate, siano esse
utilizzate nel nostro universo o in altri.
-Io invece sono meno ottimista di te, Ep. Se l’assassino è
un’entità, questo è il luogo più pericoloso di tutti.
-Il luogo in cui mi trovo non ha importanza. L’Assassino è
probabilmente in grado di raggiungermi in qualsiasi dimensione io mi trovi.
-Incoraggiante. Specialmente considerando che non so dove
siano i principali indiziati, Thanos e l’Inesistente.
-Credevo avessi escluso Thanos come candidato.
-Non completamente. Sarà comunque il caso di investigare.
Esattamente quali passate sentenze sono state annullate?
-Tutte quelle che prevedevano un intervento attivo del
Tribunale.
-Quindi anche quella del…Uh-oh. Epoch, riesci ad avvertire
la barriera del New Universe?
-Non comprendo a quale universo tu ti stia riferendo,
Quasar. Non hai mai usato questa definizione.
-L’universo da cui proviene lo Starbrand. E’ un modo come un
altro per chiamarlo, e visto che è il primo universo che abbiamo scoperto fuori
dal multiverso…allora, la barriera del Tribunale ?
-No, la sentenza l’ha dissolta. Stai insinuando che Thanos
si sia recato là? Potrebbe essere in relazione con la scomparsa del tuo
frammento di Starbrand. [1]
-Che cosa ?!?
-Il tuo frammento è stato rimosso durante la mia battaglia
con l’Uni-Cervello.
-Dannazione, Epoch, dovresti dirmi cose del genere! A
quest’ora Thanos potrebbe già essere là…
-Non saprei. Sebbene la barriera non esista più, la mia
Coscienza Cosmica ancora non riesce ad analizzare quel mondo a causa della sua
differenza di fase dimensionale.
-Non mi interessa, Epoch, devo andare là.
-Non puoi. Si tratta ancora di un altro universo oltre le
possibilità delle Bande Quantiche.
-Siamo nella Dimensione delle Manifestazioni, Ep.
Dev’esserci qualcuno che possa portarmici…
-Nessuno si metterebbe contro il Tribunale. E nessuna entità
cosmica ha giurisdizione in quell’universo.
-So che è una cosa anomala, ma…Un momento ! Forse qualcuno
può portarmici…
Quasar chiese ad Epoch di tornare nel suo universo e si
diresse in un altro punto della dimensione. In quel punto c’era una strana
entità, dalla forma simile ad un incrocio tra un serpente ed un ippocampo. Si
muoveva velocemente e la sua voce mutava ad ogni istante.
-Anomalia, ho bisogno del tuo aiuto.
-Non ti aiuterò,
usurpatore.
-Immaginavo che ce l’avessi ancora con me per aver invocato
il tuo nome senza il tuo permesso [2] , ma devo recarmi
nel New Universe. Puoi portarmici?
-Perché vuoi recarti là?
-Devo recuperare lo Starbrand.
-Uhmm. Lo Starbrand non può essere
separato del tutto dal suo portatore.
-Lo so, ma credo che possa essere l’arma usata dall’Assassino
Cosmico…
-Ti aiuterò, ma solo se mi porterai lo Starbrand.
-Perché?
-Lo Starbrand è un’anomalia cosmica, in quanto unica fonte di potere
trascendentale del proprio universo. Nato come manifestazione dell’assenza di
entità cosmiche nel proprio universo, alla sua massima potenza potrebbe
rivaleggiare con il Guanto dell’Infinito. La mia attuale posizione
nell’universo potrebbe essere usurpata dall’attuale maggiore anomalia,
l’Inesistente. Lo Starbrand riaffermerebbe la mia posizione.
-Come sai queste cose?
-Io e lo Starbrand siamo stati creati dal potere supremo
dell’Omniverso per bilanciare le incongruenze metafisiche dei nostri universi.
-Ma lo Starbrand non è che una minima frazione del suo
potere originario.
-Il potere dello
Starbrand non può essere limitato per sempre dalla sua creazione.
-La sua creazione?
-Ciò che tu chiami New Universe è stato creato dallo
Starbrand ed è il frutto del sogno del suo primo possessore. Egli intendeva
creare un universo che si basasse sulla sua interpretazione di “universo
plausibile”. Ora il suo potere è al
minimo, ma lo Starbrand rifiuta ancora di svegliarsi. La diminuzione dei suoi
poteri è voluta dallo Starbrand stesso.
-Non vedo proprio perché dovrei crederti, Anomalia, ma non vedo
perché non accettare i tuoi termini. Ti consegnerò lo Starbrand se mi
trasporterai nel New Universe.
-Molto bene. Posso trasmettere alle tue Bande Quantiche una frazione del
mio potere, ma il trasporto potrà essere effettuato una volta sola, o perderà
il suo carattere anomalo.
Quasar effettuò il salto quantico più della sua vita e si
ritrovò a circa trecentomila chilometri dalla Terra, ma non la Terra che
conosceva.
Anni prima, durante una missione per l’Osservatore, Quasar
finì in una dimensione totalmente diversa dalla sua. In questo universo, nel
luglio del 1986 accadde un cataclisma cosmico noto come Evento Bianco, che donò
poteri a diverse persone. Per ritornare nel nostro universo Quasar dovette
trovare lo Starbrand, la maggiore fonte di potere di quell’universo e causa
dell’Evento Bianco. [3] Una volta tornato, Quasar trasmise
involontariamente lo Starbrand alla sua segretaria Kayla Ballantine. Dopo varie
vicissitudini il pianeta Terra di quell’universo fu trasportato nel nostro
universo dallo Straniero, che lo mise in orbita al suo mondo. Il Tribunale
Vivente giudicò lo Starbrand troppo pericoloso e spostò quel mondo in un’altra
galassia, creando una barriera che rendesse impossibili eventuali interferenze.
Finora. [4]
Quasar non constatò grosse differenze tra quella Terra e la
sua. L’ultima volta che c’era stato, le conseguenze della distruzione di
Pittsburgh erano ancora pesanti.
Arrivato sopra New York constatò che la popolazione era
decisamente aumentata dall’ultima volta. Si ricordò che il tempo passava in
modo diverso in quella strana dimensione: mentre per lui era passato al massimo
un anno e mezzo, per quel pianeta erano passati quasi cinque anni. [5] Come facesse il tempo a scorrere ancora in quell’assurdo
modo non aveva importanza per il momento: aveva ben altro a cui pensare.
Individuò subito la posizione di Thanos. Stava combattendo
contro gli ultimi sei del defunto DP7.
Thanos era arrivato a New York circa un’ora prima. Aveva
individuato le piene energie dello Starbrand in città, ma non riusciva ad essere
più preciso. Era sicuro che la sua sola presenza avrebbe portato lo Starbrand
allo scoperto. Ma la gente di quella New York era forse anche più abituata ai
mostri della New York del suo universo, e nessuno fece niente. Irritato, Thanos
iniziò a lanciare varie scariche distruttive abbattendo alcune vecchie
abitazioni.
Il primo paranormale ad arrivare sul posto fu il superveloce
Jeff Walters alias Blur. Thanos gli chiese se era lo Starbrand e non ottenendo
alcuna risposta lanciò una scarica d’energia a terra, sbilanciandolo.
La figura sfocata di Blur si mise in movimento colpendo
ripetutamente Thanos, che non sentì nemmeno i suoi pugni. Sollevò semplicemente
un braccio bloccando la sua traiettoria. Per Blur fu come sbattere contro un
muro, e perse conoscenza.
Thanos attese l’arrivo degli altri paranormali. Arrivarono
Dave Landers e Stephanie Harrington, alias Mastodonte e Glitter.
-Dove si è nascosto questo tipo finora?
-Sono qui in cerca dello Starbrand. Se me lo consegnerete vi
risparmierò la morte.
-Risparmia questo !
Si scagliò contro Thanos. Non aveva mai incontrato qualcuno
della sua stazza, ma Thanos era molto più forte di quanto sembrava. Dopo aver
sopportato almeno una dozzina di pungi colpì Mastodonte con un dito. Il gigante
cadde a terra e Glitter gli si avvicinò. Le scintille che le brillavano intorno
aumentarono d’intensità e le curò in pochi secondi la mascella rotta del
compagno ferito.
Il suo corpo si illuminò di luce e lei colpì Thanos con un
calcio alla testa, con il solo risultato di rompersi un paio di ossa. Una volta
a terra si curò con i propri poteri.
-Ah ! Se avessi saputo che i protettori di questo universo
erano così deboli, lo avrei conquistato tempo fa.
-Sul serio, faccia viola ?
Capitan Manhattan si abbatté contro di lui aumentando la
propria massa tramite il suo potere sulla gravità. Thanos lo colpì con una
scarica di energia concussiva e fu attaccato da uno sciame di minuscoli uomini
di energia oscura creati da Randy O’Brien alias Anti-Corpo.
Thanos cercò di colpirli di nuovo ma scivolò a causa
dell’intervento dei poteri di Charlotte Beck alias Frizione. Fu in quel momento
che arrivò Quasar.
Thanos rilasciò un potente fronte d’onda che livellò un
intero isolato…e rise.
Il campo di forza di Capitan Manhattan protesse Anti-Corpo e
Frizione, che svenne per il contraccolpo, mentre Quasar avvolse i feriti in una
bolla quantica e li portò al sicuro.
-Molto bene. Ora che sapete di non potermi sconfiggere,
portatemi dallo Starbrand.
La risposta di Capitan Manhattan fu un colpo diretto in
faccia a Thanos.
-Voi due siete guerrieri migliori di quanto avessi
immaginato.
Afferrò alcuni Anti-Corpi e li ridusse a semplice poltiglia,
mentre Quasar lo colpì alle spalle con un colpo energetico. Non era il genere
di attacchi che amava fare, ma conosceva fin troppo bene la forza di Thanos.
Capitan Manhattan approfittò della distrazione
dell’avversario ed annullò la forza di gravità che manteneva Thanos attaccato
al suolo, proiettandolo nella stratosfera.
-Questo dovrebbe averlo fermato. Quasar, immagino che quel
tizio venisse dal tuo universo…
-Purtroppo sì. Sei molto migliorato nell’uso dei tuoi
poteri, Capitano.
-Ho passato questi anni ad esercitarmi…anni in cui tu non
sei invecchiato, noto.
-Beh, da noi il tempo passa in modo diverso.
Vari Anti-Corpi volarono all’inseguimento di Thanos, mentre
Quasar chiese a Capitan Manhattan:
-Capitano, Thanos è qui per impossessarsi dello Starbrand.
Dov’è Kayla?
-Sono qui, Wendell.
Quasar si voltò ed alla sue spalle vide la sua ex segretaria
e ragazza. Corse verso di lei e l’abbraccio; lei non era minimamente
invecchiata.
-Mi…mi sei mancata, Kayla.
-Anche tu, Wendell. Credevo che non potessi più tornare…
-Diciamo che ho fatto un’eccezione.
-Temo che dovrete salutarvi più tardi. Thanos sta scendendo di
nuovo, e stavolta non riesco ad usare il mio potere su di lui.
Thanos atterrò come una meteora, creando un grosso cratere.
Tutti gli Anti-Corpi lo accerchiarono e si prepararono a colpirlo, ma Thanos
era decisamente furioso. Emise un raggio dagli occhi e con due o tre colpi li
ridusse in polvere.
Emerse dal cratere e fu colpito da una potente scarica di
energia proveniente da Kayla.
-Credevo che avessi solo una frazione dello Starbrand…
-Sì, ma sono riuscita ad attingere alle sue energie.
Thanos avanzò inesorabile. Kayla non era in grado di
calibrare i suoi poteri in modo da impedirgli di deviarne l’energia e i colpi
di Capitan Manhattan non erano abbastanza forti. Quasar creò varie spade e con
esse cercò di ferire Thanos, che avanzava ancora.
Normalmente gli si sarebbe avvicinato e lo avrebbe
trasportato nella Zona Quantica, ma da lì non poteva farlo. Si accorse solo ora
che i suoi colpi si facevano sempre più deboli.
“Che idiota che sono! Anomalia ha detto che questo è ancora
un altro universo, e come la prima volta non posso attingere energia dalla Zona
Quantica !! Esaurirò di sicuro le poche energie immagazzinate nelle Bande,
prima di sconfiggere Thanos. Devo escogitare qualcosa…”
Thanos arrivò di fronte a loro e diede un pungo a Capitan
Manhattan, che incapace di proteggersi con un campo di forza cadde a terra.
-Tu sei la detentrice dello Starbrand…lo sento. Il tuo
potere appartiene a
me !!
Quasar creò una cintura di forza quantica attorno alla vita
di Thanos e volò verso lo spazio. Thanos ruppe facilmente la costruzione di
energia e ricadde a terra, dove Kayla tentò un ultimo disperato tentativo di
difesa.
Quasar ritornò a terra il più velocemente possibile, ma
Thanos si voltò verso di lui e lo colpì con la scarica più potente che poteva
generare. Esaurite le energie nel costruire uno scudo adatto, Quasar cadde da
cinque metri d’altezza.
Kayla smise di difendersi. Era fin troppo chiaro che non
aveva un potere sufficiente a fermare Thanos.
-Perché sei qui ? Perché vuoi lo Starbrand?
-E’ molto semplice, terrestre. Ho sempre desiderato una cosa
sola nella mia esistenza…l’approvazione della Morte. Ora lei non mi vuole più,
ma con questo marchio delle stelle posso convincerla ad amarmi.
-Sei pazzo.
-Al contrario. Sono l’unico sano amante della Morte dell’Universo.
Lei si ritrasse ma Thanos la afferrò per un braccio. Le
sollevò i lunghi capelli, scoprendo sulla nuca il simbolo dello Starbrand. Si
tolse il guanto destro ed osservò il proprio marchio.
-Stupefacente, non trovi? Che un tale potere si manifesti come
un misero tatuaggio.
I due marchi si sovrapposero e si illuminarono per un
istante, mentre il potere si trasferiva.
-Come hai fatto? Lo Starbrand non si può rubare, ma solo
trasferire…
-Io sono Thanos. Ed ora- la sua mano emise un bagliore
accecante- sono di nuovo onnipotente !
-Hai solo il 90% del mio potere, il resto è rimasto con me.
Ed è solo una frazione di ciò che era…
-Nelle giuste mani questo misero tatuaggio è la porta per la
vera fonte del potere dello Starbrand. Ed ora, donna, Thanos di Titano ti
saluta, e ti ringrazia per averlo reso signore di tutto ciò che è e che non è
più.
Toccò il palmo della sua mano e scomparve. Kayla si diresse
verso Quasar e guarì le sue ferite con i resti dello Starbrand.
-Kayla…cosa…cosa è successo?
-Ho perso. Thanos ha preso lo Starbrand.
-Devo…devo seguirlo…
-Sei sicuro di poterlo fermare?
-No. Ma ci devo provare. E’ il mio lavoro.
-Sei ancora il Protettore dell’Universo, vero?
-Sì.
-E come va la ditta? Tu e Ken…
-La ditta è…la ditta va bene, Kayla. Ken ti saluta. Ascolta
Kayla, io non…non so se riuscirò a tornare. Non è stato semplice venire qui.
Puoi tornare indietro con me, se vuoi…
-Wendell, io…sono cinque anni che vivo qui, e mi sono
rifatta una vita. Non posso lasciare i miei amici…ed anche con solo una
frazione dello Starbrand posso ancora aiutare questo pianeta. Ho riparato i
danni fatti dalla distruzione di Pittsburgh…non posso andarmene, non ancora. Ma
spero che un giorno…
L’abbracciò e le disse all’orecchio:
-Non importa, capisco.
La baciò e lei ricambiò con passione. Lui la strinse forte e
quando la lasciò le disse mentre si alzava in volo:
-Ti tirerò fuori di qui, Kayla…qualunque cosa ci voglia.
Ripartì in volo e quando fu oltre l’orbita lunare effettuò
un Salto Quantico.
FLASHBACK
Sei mesi prima, Kubik stava osservando la Via Lattea in
forma incorporea. Le sue dimensioni erano di molto superiori a quelle di una
stella, ma la sua massa era così bassa da essere del tutto intangibile. In
quella forma non si aspettava di ricevere visite, ma un altro essere gli si
avvicinò nella stessa forma incorporea.
-Posso avere un po’ del tuo tempo, Kubik ?
-Naturalmente. Per me il tempo è privo di significato, una
condizione che di certo comprendi.
-Perché stai osservando questa galassia?
-Ho scelto la mia galassia d’origine perché essa è
fondamentale nello schema delle cose. Cerco la conoscenza. Io sono onnipotente,
ma non ancora onnisciente. Ho sublimato la mia necessità di esaudire i desideri
altrui desiderando di conoscere.
-Onnipotente? So che ci sono esseri ben più potenti di te.
-Riconosco solo il Tribunale Vivente come mio superiore.
-Devo contraddirti. Le quattro maggiori entità cosmiche sono
tue superiori.
-Solo nella gerarchia cosmica, non di fatto.
Improvvisamente apparve anche Kosmos, attuale manifestazione
di ciò che fu l’Arcano.
-So che cosa pensi, visitatore, ma in realtà noi siamo più
potenti di Eternità e dei suoi simili. Io stessa, nella mia precedente
incarnazione, ho ucciso la Morte.
-Uccidere la morte…una contraddizione in termini, no? Non si
può uccidere la morte senza modificare la vita. E poi credevo che tu avessi
solo ucciso la sua manifestazione.
-Dove vuoi arrivare?
-Se voi siete le entità più potenti dell’universo, perché
non avete il posto che vi spetta di diritto nel cosmo?
-Noi siamo stati creati dagli Arcani, esseri estranei ad
Eternità e mal voluti dalle altre entità.
-Una condizione spiacevole. Nel corso degli eoni, le attuali
entità si sono dimostrate inadatte a rappresentare l’universo. La costituzione
stessa dell’universo appare in continua contraddizione.
-Vero, ma noi non possiamo opporci al Tribunale.
-Forse, ma potete opporvi ad Eternità.
-E come?
-Chiudendo il passaggio tra la dimensione degli Arcani ed
Eternità. Costituendo un nuovo universo che sia legittimato dal Tribunale.
-Proposta affascinante, ma Eternità è tutto ciò che è.
-Allora forse dovreste creare ciò che non è…dovreste creare
l’inesistente.
Continua…
Note
[1] Avvenuta per opera di Thanos nel numero 11, anche
se Quasar non ne è a conoscenza
[2] Anomalia ce l’ha ancora
con Quasar per essersi dichiarato una sua incarnazione in All American Comics
#47
[3] Tutte cose scoperte nel
corso degli anni nelle testate del New Universe, in paricolare Starbran e DP7
[4] Tutto questo è successo
in numeri di Quasar inediti in Italia.
[5] Infatti le storie del New Universe
accadevano in tempo reale: tra una storia e l’altra passava veramente un mese