Quasar #31

di Fabio Furlanetto

 

WORST CASE SCENARIO

 

Nessun viaggio è pericoloso per chi saluta dalla riva.

Dezhnev Senior

(Isaac Asimov, Destinazione Cervello)

 

 

Un lunedì mattina. Metà mondo si sveglia, pronto a ricominciare la settimana. Per la storia, questo sarà un giorno come tanti altri. Almeno, per la storia terrestre. Altrove, sarà ricordato diversamente.

New York, uno dei molti grattacieli. Uno senza molte particolarità. Lara Winters si sveglia e si rigira nel letto. Di fianco a lei, forse la maggior particolarità del palazzo, Wendell Vaughn, sta ancora dormendo. Ai polsi le Bande Quantiche, forse le più potenti armi dell’universo. Al momento sta osservando quella destra, appoggiata sul petto di Wendell, che si alza e si abbassa. Sta respirando molto velocemente e barbotta qualcosa. Sta avendo un incubo. Lara lo smuove con una mano, facendolo svegliare. Lui si siede sul letto.

-Tutto bene ? – gli chiede.

-Sì, ho soltanto avuto un incubo. Tutto a posto.

-Ti va di raccontarmelo ?

-Lo sto già dimenticando, ma c’era Deathurge…un mio vecchio nemico, l’incarnazione del desiderio di auto-distruzione.

-E che ha fatto ?

-Mi ha…mi ha detto di essere stato chiamato…non ricordo altro. Meglio non pensarci. Non c’è esattamente lui nei miei pensieri, stamattina…

-Adulatore – gli sorride mentre si riveste.

-Che hai intenzione di fare, oggi ? – si massaggia una mano. Gli sta facendo male.

-Non so come funziona nello spazio, ma io al lunedì vado a lavorare. Hai intenzione di accontentare i tuoi nuovi fan anche oggi?

-Devo ancora pensarci…Accidenti, che ha questa mano ? Inizia a…a…aaarrgh !

Si tiene la destra, piegandosi in due dal dolore. Lara corre verso di lui e, con fatica, si fa dare la mano. Sul palmo c’è un disegno, che da nero sta diventando rosso acceso. Sembra un disegno stilizzato di una stella.

-Lo…lo Starbrand…

-Che cos’è ? Che ti sta facendo !?

-Att…enta…

Sposta con fatica il braccio, mentre dalla mano fuoriesce un raggio di energia che va a colpire il muro. Il dolore alla mano diminuisce, e sul muro si forma un rettangolo giallo. Wendell e Lara si guardano perplessi, poi dalla porta esce una donna che cade a terra. Quasar si sbriga a farla alzare in piedi.

-Kayla !?

-Chi ?

-Ricordi quando ti ho detto della mia ex che è rimasta intrappolata in un altro universo con un tatuaggio alieno ? [1]

-Sssììì…?

-Lara, Kayla. Kayla, Lara.

-Sono…sulla Terra ? Quella vera ? – chiede Kayla, evidentemente sotto shock. La mano destra è sulla nuca, come se cercasse di frenare un’emorragia. Quasar le sposta la mano, e vede lo Starbrand sul collo, sotto i capelli. E’ rosso, come se fosse incandescente. Si guarda la mano: il marchio delle stelle è scomparso.

-Non preoccuparti, passerà – la rassicura, sperando sia vero. Poi la fa distendere sul letto.

-Che sta succedendo !?

-Vorrei saperlo ! Epoch, mi senti ?

In uno specchio appare il volto di Epoch. Inumano come al solito, ma questa volta c’è qualcos’altro. Terrore. E dolore.

-Ep, che ti succede !?

-E’…cominciato…

-Cosa !? Cosa è cominciato ?

-La Coscienza Cosmica…mi sta uccidendo…troppe…informazioni…troppe richieste…troppo…dolore…

-Calmati, Ep…respira profondamente, o fai qualcosa di simile almeno. Puoi dirmi come è cominciato ?

-E’ successo tutto…così in fretta…Stanno strappando il velo, Quasar…si sta squarciando…

-Sembra grave. Mak, riesci a sentirmi ?

-Ti sento – risponde una voce dalle Bande Quantiche.

-Sta succedendo un gran casino. Puoi raggiungermi ? Rintracciami anche gli altri.

-Nuvola è qui, arrivo entro trenta secondi.

-Credo si stia riprendendo, Wendell – lo chiama Lara, che aveva controllato lo stato di Kayla. Quest’ultima si alza, vede entrambi in biancheria intima e poi guarda Wendell negli occhi.

-Oh. Brutto momento ?

-Spiritosa. Che è successo ?

-Non ne ho idea ! Nell’altra Terra tutti i paraumani hanno iniziato a stare male, poi lo Starbrand è impazzito…

-Sai come sei arrivata qui ?

-No. Un minuto fa ero nell’altro universo.

Appena il tempo per sentire dei passi per le scale e Makkari è già nella stanza, insieme a Nuvola.

-Molecola arriva subito. Ehilà, Kayla ! Da quanto tempo !

Makkari guarda Lara e poi Quasar negli occhi. Kayla guarda Nuvola, Lara e poi ancora Quasar negli occhi. Quasar alza gli occhi al cielo.

-Oh. Ti sei portato dietro un po’ di amici, eh ?

-Ti sei ripresa ?

-Tra un po’ starò bene.

-Quaze, vorrei parlarti un attimo… - l’Eterno prende Quasar per un braccio, e si sposta dall’altra parte della stanza. Dà una veloce occhiata ai suoi boxer. Poi solleva un sopracciglio e sorride.

-Che avete fatto ieri sera ?

-Abbiamo solo parlato.

-Sì, come no.

-E tu e Nuvola, che avete fatto ieri sera ?

-Abbiamo solo parlato.

Quasar lo guarda con disapprovazione, e Makkari guarda in un punto a caso.

-Ok, è una balla. Ma anche la tua lo era, quindi siamo pari !

-Touché. Dov’è Molecola ?

-Sono qui – risponde l’interessato, apparendo all’improvviso. Poi si guarda intorno – Brutto momento ?

-Non ti ci mettere anche tu.

-Che hai fatto ieri sera ?

-Sono stato da Marsha.

-Ah. E che avete fatto ?

-Abbiamo solo parlato – Quasar e Makkari si guardano, sorridono ed alzano le spalle.

 

-Quasar, abbiamo poco tempo – torna a parlare Epoch, dallo specchio. Sembra stare un po’ meglio.

-Allora, si può sapere che sta succedendo ?

-Questo universo è sotto attacco. Una forza sconosciuta, dall’esterno.

-Attacco ? Che tipo di attacco ?

-Io…io non lo so. Ma lo sento.

-Anche io avverto un qualche squilibrio cosmico, Quasar – interviene Molecola.

-Anche io – concorda Nuvola.

-Ok. Allora sentite…

-Dovete sbrigarvi…l’attacco proviene dai limiti dell’universo…

-Aspetta…

-Le molecole sono tutte in subbuglio. E’ lontano, ma ne sentono gli effetti…

-Le nebulose stanno provando dolore…

-Aspettate un…

-E’ necessario intervenire, Quasar…un altro attacco è imminente…

-VOLETE ASPETTARE UN ATTIMO !?

Tutti si fermano ad osservare Quasar, che sbuffa.

-Prima di affrontare l’ennesima fine del mondo, posso almeno farmi una doccia ? Bene ! Nuvola, vai nell’Eon-verso e vedi se puoi aiutare Epoch a riprendersi. Molecola, indaga su cosa sta succedendo, non mi importa se devi chiedere ad ogni molecola ed atomo. Mak, torna nella Zona Quantica e controlla i segnalatori quantici. Lara…posso usare la doccia, vero ?

-Sì…certo…

-Un attimo, boss…come ci torno, nella Zona Quantica ?

-Hai ragione… - indica il muro da cui è uscita Kayla e poco più in là si forma una porta, che sembra non dare in nessun posto.

-Passa per di lì. Le sollecitazioni atomiche sono fortissime, ma puoi sopportarle. Non preoccuparti Lara, la rimuoverò quando sarà tutto finito.

-Non c’è…problema…

-Bene. Cercate di non farmi andare all’aria l’universo nei prossimi cinque minuti !

Ognuno se ne va a fare il proprio lavoro; l’immagine di Epoch scompare dallo specchio, e Lara si siede sul letto.

-E’ sempre così ?

-Una volta era peggio – risponde Kayla.

 

Cinque minuti dopo Quasar entra nella stanza mettendosi a posto il mantello. Anche Lara si era rivestita, naturalmente.

-Nessuna novità dagli altri ? – le chiede.

-Niente.

-E tu Kayla ? Come ti senti ?

-Meglio. Il dolore è passato, ma ho ancora lo Starbrand…o quello che ne rimane.

-Quanto tempo è passato da…

-Da quando sei venuto nel New Universe ? Quasi un anno.

-Non capirò mai il modo in cui passa il tempo in quell’universo assurdo. [2] Qui sono passati solo pochi mesi. Hai parlato di una specie di malattia dei paranormali…

-Non ne so molto; ieri hanno iniziato a sentirsi male, alcuni hanno perso i poteri e altri sono diminuiti.

-Ieri…vista la differenza di tempo, potrebbe essere cominciato anche stamattina, nel nostro universo – si dirige verso lo specchio – Novità, Epoch ?

L’immagine della custode cosmica appare all’istante.

-Molte, nessuna delle quali può essere definita positiva. C’è una concentrazione gravitazionale ai limiti dell’universo, la cui risonanza si sta facendo sentire in tutto il cosmo.

-Da qui non si direbbe.

-I cambiamenti sono ancora quasi impercettibili, ma aumentano sensibilmente.

-Nessun collegamento con questa storia dello Starbrand ?

-Nessuna a cui possa pensare.

-Allora verifichiamo. Kayla, il potere che ti è rimasto è sufficiente ad andare nel “New Universe” ?

-Non saprei…non ci ho mai provato. Quella Terra è stata trasportata in questo universo, quindi non ho mai avuto motivi per tornare là.

-Rilevo delle strane energie dal punto in cui sei apparsa. Pensi di poterle usare per…

-Non lo so, ci proverò.

Si concentra ed avvicina le mani. Lo Starbrand sul suo collo risplende, e sul muro appare di nuovo il portale.

-Non so per quanto potrò tenerlo aperto, sto finendo tutte le energie.

-Farò in fretta, allora – risponde volando attraverso il muro.

 

Dall’altra parte si aspetta di trovare un universo, per quanto privo di vita. Invece il nero che vede è di tutt’altra entità. Persino la luce delle Bande Quantiche è assorbita, ed il campo di forza si indebolisce ad una velocità impressionante. Cerca di rigenerarlo il più in fretta possibile, e passa ancora attraverso il portale, che scompare immediatamente dopo.

Le due donne si sbrigano a controllare la sua salute; è affaticato, ma sta bene.

-Non ho mai visto niente di simile…neanche quando sono entrato in un buco nero. Ancora un secondo e sarei rimasto là.

-Spero tu non abbia fretta di tornare, Wendell. Ho completamente esaurito il potere dello Starbrand…dopo anni di utilizzo, e tutte le volte che è stato ridotto, è naturale.

-“Anni”…wow. Non sono neanche due anni, ma chissà quanto ne è passato là.

-Quasar, la situazione sta peggiorando. Ritorna immediatamente alla Zona Quantica – era la voce di Makkari.

-Arrivo subito. Kayla, tu resta qui e…

-E’ più sicuro se porti anche lei, Quasar – interviene Epoch.

-D’accordo. Passa attraverso la porta, Kayla, arrivo subito – le dice dopo averla circondata con un campo di forza. Poi va da Lara, la bacia e la stringe per le spalle.

-Dev’essere strano per te, vero ? Alieni, nebulose senzienti, ex ragazze che ritornano da altri universi…

-Vivo a New York, Wendell. Sono abituata alle cose strane…anche se forse non così strane. Ognuno ha il suo lavoro… il mio è servire caffè, il tuo salvare l’universo.

-Ti adoro. Ci vediamo questa sera, se il mondo non sarà ancora finito – le dice baciandola, prima di andare verso la porta.

 

La Zona Quantica, nella struttura recentemente creata da Quasar come base. La sala centrale non è molto lontana. Dopo aver brevemente ospitato Uni-Cervelli e Devianti, è di nuovo silenziosa. Al centro del tavolo circolare, una sfera con l’immagine di Epoch.

-Le stazioni di ricevimento che hai creato in tutti i principali sistemi abitati dell’universo hanno già iniziato a chiedere soccorso. Molte fonti energetiche, specialmente quelle extradimensionali, si sono fermate. Alcune civiltà basano tutta la propria tecnologia su di esse.

-Ed ancora nessun indizio su cosa possa aver causato tutto questo ?

-Sì, purtroppo. Non ho individuato subito la fonte dato che raramente osservo i limiti fisici dell’Universo.

-Sarebbe a dire…?

-Qualcosa sta causando una massiccia produzione di gravitoni ai margini dell’universo; la fonte è appena oltre il fronte di creazione dello spazio-tempo.

-Credevo che lo spazio fosse infinito…

-Teoricamente, se si oltrepassasse il fronte di creazione ci si ritroverebbe all’altro capo esatto dell’universo, e quindi un ipotetico viaggio sarebbe infinito. Naturalmente stiamo soltanto parlando del lato quadridimensionale dello spazio; n-dimensionalmente, invece…

-Ok, ok, non mi serve sapere tutta la cosmologia. Quindi secondo te dovrei farmi un viaggio di milioni di anni-luce per…

-Diciotto miliardi di anni-luce, precisamente.

-Anche passando per la Zona Quantica mi ci vorrebbero settimane, se non mesi ! Ed una volta là che faccio ?

-Improvviseremo.

-Ecco la Epoch che conosco, finalmente…bentornata.

-In realtà, non mi muovo da questa dimensione da…

-Lascia perdere, non importa. Giusto il tempo di radunare il gruppo e partiamo…quanto tempo resta all’universo, se continua così ?

-Diciassette virgola dodici ore. Tuttavia, prevedo che il tempo si bloccherà tra sei virgola due ore.

-E’ così grave ?

-Oltre l’universo c’è una tale concentrazione di energia gravitazionale da attirare materia a milioni di anni-luce di distanza, e da rallentare la sua espansione.

-Sì, sembra grave. Che mi dici di Eternità ed Infinità ?

-Non sono riuscito a contattarli, e la Dimensione delle Manifestazioni è in pessimo stato. Suppongo tuttavia che siano feriti.

 

Un minuto dopo i “Protettori dell’Universo” sono riuniti, ed escono dalla struttura per entrare nella vasta Zona Quantica, la dimensione da cui nasce tutta l’energia potenziale dell’universo.

-Da non credere…sta succedendo anche qui. E’ come se avessero fatto un buco nello spazio, e questo stesse risucchiando tutto. Che avete scoperto ?

-Ho variato la vibrazione molecolare della cintura degli asteroidi, Quasar, dovrebbe fornire un qualche genere di protezione.

-Il Sole non risente ancora dell’accaduto, ma lo farà tra qualche ora. Le reazioni nucleari interne potrebbero fermarsi; le ho accelerate, fornendogli qualche ora in più di sopravvivenza.

-I novellini se la cavano alla grande, eh Quaze ? Ora tocca a te impressionarci. Portaci all’altro capo dell’universo.

-Sarà dura. Ho trovato il modo di rendere i miei Salti Quantici istantanei, ma su distanze molto minori. Dovremo arrivare fino a quel buco volando.

-Assomiglia al varco che portò qui l’Arcano.

-Io posso viaggiare più veloce della luce, Quasar. Tu qui non puoi farlo. Forse posso…

-Speriamo, Nuvola. Si va.

Nuvola ritorna al suo stato gassoso e circonda Makkari. Conosce cose molte più cose sulla corsa di lei. Poi si mette a correre, trascinando dietro di sé Quasar e Molecola, tramite una fune di energia quantica che ha legata alla vita.

-Whaaaaaaahoooooo ! Non ho mai corso così velocemente, è la cosa più bella del mondo !!! O forse la seconda.

Il vortice li attrae, accelerando la loro velocità. E’ come se qualcosa avesse aperto uno squarcio nel velo giallo della Zona Quantica. Mezz’ora dopo sono abbastanza vicini da tornare nello spazio normale con un Salto Quantico.

Lo spettacolo che gli si presenta al loro arrivo è terrificante. Il buco nello spazio non è visibile come quello nella Zona, ma non appena arrivano si sentono…diversi. Come trascinati da un’onda di spaventosa potenza, verso il nulla. Dall’altra parte, lo spazio è costellato di puntini luminosi: sono intere galassie, tutto l’universo osservabile è in lontananza. Tranne una singola galassia, ancora giovane, lontana anni luce ma ben visibile. La materia che si dirige verso il buco sembra sottile, ma è larga milioni di chilometri.

-Mio dio… - si lascia scappare Quasar, terrorizzato.

-Quasar, che possiamo fare contro una cosa del genere !?

-E’ come quando si avvicina una grande tempesta – commenta Makkari – Le nuvole nere che si avvicinano, i tuoni…anche se qui non c’è suono…persino quella sensazione illogica, quando anche se sai che non ti succederà niente senti il bisogno di tornare a casa…E c’è dell’altro. Come se stessi ascoltando diecimila gruppi metal a tutto volume…

-Calmati, Mak. Non facciamoci prendere dal panico. Epoch, ora che sono qui hai le idee più chiare ?

-Non molto. L’esatta natura del fenomeno continua a sfuggirmi. Ma ho appurato che, qualunque cosa sia, è lo stesso fenomeno che ha distrutto il New Universe.

-“Distrutto” !?

-Esattamente. L’intera dimensione è stata spazzata via, senza lasciare niente: non una molecola, non un erg di energia, persino lo spazio e il tempo sono stati divorati. Un intero universo, distrutto in meno di un giorno. Presto anche le linee temporali divergenti e le dimensioni parallele saranno divorate. In meno di un mese ingloberà un intero multiverso.

-Ed ora si sta dirigendo qui…La loro Terra è stata portata da noi, ma chissà che non ci fossero altri pianeti abitati… oppure quelle linee temporali…Quanta gente può essere morta ? Come può essere possibile, Epoch !?

-Non ne ho idea. Ma questo universo farà la stessa fine, se non agiamo in fretta.

-Che possiamo fare contro una cosa del genere ? Neanche con l’Assassino Cosmico l’universo è stato così vicino alla distruzione. E questa volta non sappiamo neanche con che cosa abbiamo a che fare.

-Tuttavia sappiamo cosa non è stato: la gravità. Non è stato facile da capire, neanche con la Coscienza Cosmica, ma questo fenomeno è sicuramente la creazione di un gigantesco portale dimensionale.

-Cioè in pratica qualcosa sta cercando di aprirsi un passaggio ?

-Esatto, Makkari.

-E come facciamo a richiuderlo ?

La risposta non arriva subito. Epoch deve pensare attentamente e soppesare qualunque possibile effetto derivante da un fenomeno sconosciuto. Non ci vuole molto.

-E’ necessario creare una grande concentrazione gravitazionale sufficiente a destabilizzarlo.

-Quanto grande ?

-Trecento miliardi di masse solari, a meno di quaranta anni-luce dal fenomeno, saranno sufficienti.

 

-Cosa !? E come dovrei farlo, secondo te !?

-Improvvisa.

-Non hai altre idee ?

-No.

-Non è la risposta che volevo. Va bene, continua a pensarci d’accordo ? E stavolta non venirmi a dire che hai cose più importanti da fare, perché sinceramente non vedo cosa possa mai esserci di più importante di questo.

-Continuerò a pensare – risponde chiudendo la comunicazione.

-Va bene. Molecola, sei tu il fisico nucleare qui. E’ una cosa fattibile ?

-Abbiamo un’intera galassia a disposizione, ma per prima cosa non possiamo spostarla; e poi servirebbe interamente concentrata in un solo punto, a quaranta anni-luce dal buco. Non so se possiamo farcela.

-Devo obiettare, Quasar – interviene Nuvola, l’unica a non essere turbata finora – Ci sono decine di nebulose ed ammassi stellari, in quella galassia. Per non parlare di possibili pianeti. E’ troppo giovane per ospitare già delle forme di vita, ma col tempo forse…

-Capisco dove vuoi arrivare, ma c’è in gioco tutto l’universo e forse anche di più. E non abbiamo altre alternative, sembra.

-Fermi tutti, un secondo…

-Non credevo ti avrei mai sentito pronunciare questa frase, Mak !

-Stiamo parlando di una scala completamente nuova. Insomma…qui non si tratta di creare un guantone da boxe gigante, o di fare qualche fulmine. Voi state parlando di spostare delle stelle, per la miseria !

-Posso farcela.

-Davvero, Molecola ? E che hai intenzione di fare, andare là e dire “Ciao, ti dispiacerebbe spostarti verso quel cataclisma ?”.

-Sì.

-E l’unica speranza dell’universo è che ti diano retta ? Andiamo bene…andiamo proprio bene…

 

Un Salto Quantico li porta nella galassia vicina. In realtà Quasar voleva arrivare molto più lontano, ma il buco aveva rallentato parte della sua spinta. Riappaiono di fronte ad un insieme di stelle, poco distanti l’una dall’altra. Quasar si crea una specie di visore che lo protegge dalla luce, troppo intensa per occhi umani. Gli altri non hanno di questi problemi.

-Questo può andare ? – chiede a Nuvola.

-Sì, questo ammasso stellare ha una massa diecimila volte superiore al Sole.

-Non è abbastanza. E poi non possiamo spostarlo…forse potrei aprire una fessura per la Zona e lasciare che la massa arrivi dove vogliamo, ma ci vorrebbe un’eternità…

-Non potremmo…comprimerlo ?

-Cioè ?

-Non sono un grande esperto di astronomia, ma se concentrassimo tutta questa massa in un unico punto forse…

-Un buco nero ! Ma certo ! Grande idea, Makkari…può funzionare ? – interviene Molecola, colto da un insolito entusiasmo.

-Prego ?

-Beh ecco…cercherò di spiegarmi. Quando una stella esplode, al termine della sua vita, fondamentalmente possono succedere due cose: può diventare un buco nero, che assorbe qualunque massa e radiazione, oppure una stella di neutroni. Un cucchiaio di materia presa da una stella da neutroni avrebbe la massa di una montagna. Se facciamo collassare tutte queste stelle in un buco nero, e poi io lo trasformo in una colossale stella di neutroni, potremmo avere…non so, cento miliardi di masse solari forse ! E se lo facessimo con altri ammassi…

-Fermo un secondo…forse possiamo far collassare tutte queste stelle. Ma sei sicuro di poter trasformare un buco nero in una stella di neutroni !?

-Non ci ho mai provato, se è questo che intendi. Ma sono sicuro di poterlo fare.

-Non per contraddirti, ma contro Ego ed i Celestiali non hai saputo fare molto…

-Beh certo, non potevo rischiare di distruggere la Terra facendo una cosa del genere ! Ma qui, nello spazio profondo, senza niente da danneggiare, non devo limitarmi. Pensaci, Quasar: è più difficile causare una valanga o fare una piramide con i fiocchi di neve ? Comandare quantità del genere è facilissimo. Certo, forse non obbediranno tutti gli atomi, ma su una scala simile non avrà importanza.

-E’ il piano più pazzesco che abbia mai sentito, ma non vedo altri sistemi.

-Un’operazione così vasta mi lascerà senza energie. E visto che dovrò farlo più di una volta, sarebbe molto più semplice se le stelle fossero un po’ più vicine.

-E che devo fare, creare un paio di pinze cosmiche ?

-Dovreste riuscire a trasformare almeno un paio delle stelle centrali in buchi neri.

-Hai detto niente…

-E’ in momenti come questo che mi sento assolutamente inutile, Quaze. Non posso fare altro che starmene qui a guardare.

-Ognuno ha il suo ruolo. Nessuno può essere utile in ogni situazione immaginabile.

-Questa chi l’ha detta, Capitan America ?

-Uh…a dire la verità l’ho inventata sul momento…ma Cap sarebbe stato d’accordo.

 

Quasar e Nuvola volano verso il centro dell’ammasso. Ognuno dei due sta riflettendo sul da farsi. Una volta scelte le due stelle più vicine al centro si separano.

Nuvola ritorna al suo stato gassoso, fiondandosi nella stella ed iniziando ad assorbire tutto l’idrogeno; una volta rimasto solo l’elio, la stella aumenterà il proprio volume; allora Nuvola rilascerà sia l’idrogeno che aveva preso che una parte che è dentro di lei.

Controlla totalmente la propria struttura, è già stata in contatto con altre stelle prima. Per Quasar è più difficile: solo creare una protezione dal calore e dalle radiazioni è molto faticoso. Ed è ancora soltanto sotto la superficie, con migliaia di gradi. La discesa verso il centro, quando il calore inizia a misurarsi in milioni di gradi, dura quasi un’ora. Si ritrova a pensare a Lara, poi scaccia il pensiero. Quando la protezione è al limite, Quasar apre un’apertura per la Zona Quantica, rilasciando energia quantica allo stato puro e rilasciandola nel nucleo della stella, che inizia una fissione nucleare dell’energia, o in qualunque modo la si voglia chiamare. Ricarica le Bande e fa un lungo respiro: dentro il campo di forza ci sono più di cinquanta gradi. Nel nucleo, più di venti milioni. Si avvicina quanto può al cuore della stella, prima che la densità sia tale da renderlo solido: poi fa un Salto Quantico, forse il più difficile che abbia mai tentato, portando con sé gran parte della massa, inoffensiva nella pacifica vastità della Zona. Ed infine, può tornare dai suoi compagni.

-Ditemi che ha funzionato, perché non penso di poterlo rifare.

-Avete avuto successo, tutti e due. Sto accelerando il processo di degenerazione.

-Come mai ?

-Ci vorrebbero anni, altrimenti. Ma meglio di così non si poteva fare.

 

Sono passate quasi tre ore dal loro arrivo ai margini dell’Universo; il buco si fa sempre più vicino. Senza preavviso tranne che per Molecola, le due stelle centrali esplodono. La materia espulsa si concentra in due punti, assumendo velocemente la caratteristica forma circolare di un buco nero. Le altre stelle sono destabilizzate, e si avvicinano lentamente ma inesorabilmente.

-Quanto tempo ci vorrà, Molecola ? Secondo Epoch il tempo si bloccherà tra tre ore e mezza.

-Sto facendo il possibile per velocizzare il tutto, ma non voglio affrettarmi troppo o non sarà abbastanza denso.

-Forse dovremo rifarlo con un altro ammasso, se non funziona, e non abbiamo tutto questo tempo. Fallo subito e basta.

-D’accordo.

Ruota le braccia e le stelle seguono i suoi movimenti, come se fossero soltanto giochi di luce. Le stelle roteano ed il buco nero si allarga, fino ad inglobarle e a formare un buco molto più grande, circondato da materia orbitante.

-E’…è la cosa più incredibile che abbia mai visto…

-Per una volta devo darti ragione, Quaze. E non ho neanche portato la telecamera !

-Riesci a pensare a quanto deve essere potente per fare una cosa del genere ? Neanche quando l’ho “arruolato” avrei mai detto che…E’ davvero incredibile…

-Ti devo le mie scuse. Non mi sono mai fidato di lui. Ringrazia quel Saygé da parte mia !

-Mak, credo che ci siamo. E’ questa la minaccia contro cui mi aveva avvertito ! “L’oscurità divorerà più di quanto tu possa capire, ed il gorgo si aprirà sotto di te”, mi disse…E ora…il New Universe scomparso, lasciando solo energia nera, e questo fenomeno…

-Beh, allora siamo sicuro che Molecola sia uno di quei tizi che ti ha detto dovrai incontrare per vincere. I tuoi sospetti si sono rivelati fondati, alla fine.

-Sì, ma finora abbiamo incontrato solo Molecola e Maelstrom, di questi esseri. E del secondo non sono neanche tanto sicuro.

-Vuoi dire che la vittoria deve ancora arrivare ? Secondo me invece significa che oggi sopravviveremo, così incontrerai gli altri. O almeno, io preferisco vederla così.

-Ho quasi finito, Quasar. Sto accelerando la rotazione, spero di riuscire a far collassare il buco nero entro venti minuti.

-Fai presto, dobbiamo guadagnare ogni secondo qui.

 

Tempo dopo, Molecola si trova davanti ad un cerchio roteante grande quanto un pianeta. Ora verrà la parte più difficile.

“Resta calmo, d’accordo ? Hai già trasformato un ammasso stellare in un buco nero, ora devi solo trasformarlo ancora. Richiudere il buco su se stesso, invertire il wormhole che porta al relativo buco bianco, collegarlo all’inizio ed invertire lo spin delle sue particelle. Facile a dirsi, ma se sbaglio potrebbe esplodere e distruggere tutta la galassia ! Gli altri hanno fiducia in me, Marsha ha fiducia in me, e tutto l’universo conta su di me ora. Non…devo…deluderlo”.

Gesticola per diversi minuti, senza che ci siano cambiamenti. Un po’ alla volta, il buco nero cambia leggermente forma, per poi scomparire del tutto. In realtà il buco c’è ancora, ma non la materia che vi orbitava attorno, ed il buco stesso è invisibile.

Quasar inizia a temere il peggio, ma poi all’improvviso appare una stella, molto più abbagliante dell’ammasso. L’attrazione gravitazionale è fortissima, e Makkari deve recuperare Molecola prima che cada nella stella; poi tocca a Quasar portarli a distanza di sicurezza.

-Tutto a posto ?

-Credo…di sì. Ce l’abbiamo fatta. Nuvola, quanto…

-Centosettanta miliardi di masse solari. Quasar, mentre Molecola creava la stella di neutroni ho pensato ad un metodo per spostarla, basato sul mio metodo di locomozione inter-stellare. Non ho il tempo di spiegare, quindi procederei subito se non hai obiezioni.

-D’accordo. Ma non portarlo nel punto stabilito, fermati prima…dieci anni-luce, almeno. Non vorrei che il gorgo lo divorasse prima che sia pronto il resto.

Nuvola inizia a volare in cerchio attorno alla stella, formando un disco che, spostandosi, la inghiotte. Poi il disco si chiude.

-D’accordo. Abbiamo due ore per rifarlo.

-Temo ci sia…un problema, Quasar…

-Sarebbe ?

-Sono esausto. Ho ancora abbastanza potere, ma il mio fisico non…resisterà ad un’altra cosa del genere.

-Non puoi crollare adesso, Molecola !

-Credimi, Quasar, non posso rifarlo senza morire. Credo…che lo farei lo stesso, se potessi almeno concludere, ma non arriverò alla fine.

-Siamo così vicini…così vicini…

-Ho un’idea, Quaze. Le mie energie sarebbero sufficienti a sostenerlo; dovrai farci una trasfusione.

-E non lo ucciderà ?

-Ucciderebbe un normale essere umano; il mio sangue gli brucerebbe il cuore. Ma sono sicuro che possa manipolarlo per renderlo compatibile ed evitare i rischi di rigetto.

-Non ho così tanto controllo sulle molecole organiche…

-Balle ! Hai appena creato un buco nero, puoi farlo eccome e lo sappiamo tutti e due ! Sei arrivato fino a qui, quindi tanto vale andare avanti. Il tempo sta scadendo. In tutti i sensi.

-E va bene, e va bene…lo farò. Prepara l’occorrente, Quasar.

Non ci vuole molto tempo. Un paio di aghi quantici ed un normalissimo tubo fanno il loro lavoro; è più difficile per Molecola, che si contorce dal dolore per qualche istante.

-Ecco fatto. Credo sia la prima trasfusione della storia nello spazio aperto. Come ti senti, Molecola ?

-Mi sento…mi sento pieno di vita ! Potrei toccare il cielo con un…ah…esempio sbagliato, credo. Riesco anche a pensare molto più chiaramente di prima…

-Il sangue dev’essere già arrivato al cervello. C’è qualche altro ammasso nelle vicinanze che faccia al caso nostro ?

-Sì, non molto distante. Seguitemi.

 

Poco dopo, ad un centinaio di anni-luce. Appena appaiono, si rendono conto di avere meno tempo del previsto: il gorgo sta continuando a risucchiare materia dalla galassia, questa volta non più solamente gas interstellare ma anche intere stelle.

Devono tornare immediatamente indietro, per non essere risucchiati.

-Così non va ! Con tutta quella massa…Epoch, riesci a sentirmi ?

-Ti sento – risponde dalle Bande Quantiche, ma il segnale è estremamente disturbato.

-Com’è la situazione dell’universo ?

-Non buona. Ho apportato le mie misure per ridurre i danni, e la maggior parte dei pianeti non si è nemmeno accorta di quanto sta accadendo. Ma dovete fare presto, tra due ore…

-Epoch, ho bisogno di tre informazioni, subito. Nuvola è arrivata a destinazione ?

-Sì. Si sta riprendendo, prima di tornare da te.

-Il nostro piano sta funzionando ? La stella di neutroni ha qualche effetto ?

-Sì, anche se minimi.

-Siamo ancora in tempo per rifarlo ?

-No. Il fenomeno ha risucchiato troppa massa perché trecento miliardi di masse solari siano sufficienti.

-Quante ne servono, adesso ?

-Settecento miliardi.

-Merda ! Non ce la faremo mai a trovare qualcosa di abbastanza grande !

-Quasar.

-Sì ?

-Intendevo dire che dovreste usare un quasar. Quasi Stellar Object, al centro di quella galassia. Il suo nucleo, una immane sorgente di onde radio. Ma dovrete assolutamente farcela entro due ore.

-Ci proveremo. Quasar, chiudo. Te la senti, Molecola ?

-No, ma non abbiamo altra scelta. Portaci là, io risparmierò un po’ di energia.

 

Persino Makkari e Molecola hanno bisogno di una protezione per gli occhi, di fronte a quella colossale sorgente di luce.

Le comunicazioni sono troppo disturbate perché si possa parlare, ma non ci sono molti dubbi sul da farsi. Molecola si da da fare. Il risucchio del gorgo e la rotazione naturale del quasar rendono tutto più semplice, ma è ancora uno sforzo enorme: si tratta di comandare una grandissima quantità di materia, ed i comandi sono molti complicati.

Ci vuole un’ora e mezza per far collassare il quasar, senza che nessuno riesca a vedere niente o a capire qualcosa. La tensione è tale che neanche gli importa, ora come ora. Molecola stringe i denti e procede a trasformare questo buco nero galattico in una stella di neutroni, il più in fretta possibile. Gli effetti del sangue di Makkari iniziano già a svanire, vanificati dalle modifiche necessarie per allontanare il rischio di rigetto. Ma riesce nel suo intento, soltanto venti minuti prima che il tempo si fermi.

Si sente svenire, ma Makkari è già pronto a sorreggerlo.

-Ce l’hai fatta, Molecola ! Abbiamo vinto !

-Non ancora, dobbiamo trasportarlo dal gorgo.

-Non è…necessario…- dice Molecola con il suo ultimo filo di voce – il gorgo…è già qui…

Accecati dal quasar prima e dalla stella poi non avevano visto il vortice avvicinarsi. Quasar porta tutti il più lontano possibile, sperando che Nuvola si sia già messa in salvo.

La stella di neutroni si contorce e viene trascinata nel gorgo. Quando vi entra, il risucchio diminuisce fino a svanire.

Quasar si sente il cuore sul punto di esplodere, ma almeno batte ancora. Si assicura che i suoi compagni stiano bene e che Nuvola sia al sicuro, prima di chiamare Epoch. Ed accorgendosi che lei lo stava già chiamando.

-Ha funzionato, Quasar. L’universo è salvo, le mie più sincere congratulazioni. A tutti voi.

-Già, congratulazioni.

La seconda voce non appartiene a nessuno dei Protettori dell’Universo. All’inizio Quasar non vede da chi provenga, ma poi si accorge che una parte di oscurità non proviene dallo spazio, ma da un uomo. O meglio da un essere che sembra un uomo.

-Deathurge ! Che ci fai qui !?

-Oggi avete tentato di mettere fine alla vostra esistenza, tutti e quattro. Peccato fosse per il bene dell’universo ma…beh, nessuno è perfetto.

-Sei tu il responsabile di…

-Tu non riesci davvero a comprendere in che cosa tu sia coinvolto, non è così ? Questo è stato il giorno più duro di tutto l’universo, anche se pochi altri saranno mai a conoscenza di quanto siano stati vicini a liberarsi delle proprie vite.

-Già, scommetto che ti dispiace.

-Non me ne dispiaccio, perché la fine è soltanto rimandata. E’ inevitabile. Vi attaccherà ancora, e non potrete più fermarlo.

-Chi ? Chi ci attaccherà ?

-Non so chi o cosa sia, ma ho avvertito il suo richiamo. Questo multiverso ha firmato la propria condanna a morte, si è avviato al suicidio ed è per questo che io sono qui, oggi. Avete solo rimandato la distruzione. Solo perché la scheggia impazzita che ha scelto involontariamente la morte era così lontana. Quando Krola ha aperto la fiala, ha aperto il peggior vaso di Pandora che il creato avesse da offrire.

-Di che cosa stai parlando ?

-Lo scoprirai. Ironico…da prima della mia esistenza è sempre esistito il veleno perché tutto l’esistente si suicidasse, e non l’ho mai saputo. Arrivederci, Quasar. Forse ci rivedremo quando ti avranno pugnalato alle spalle, chissà.

Il fantasma nero scompare nel nulla, lasciando solo interrogativi.

-Detesto quando fa così.

 

Quattro ore dopo, nella struttura della Zona Quantica. Ci è voluto molto tempo per riparare tutti i danni avvenuti nell’attacco, principalmente lavori di riparazione di vari impianti energetici dimensionali.

-Poteva andare peggio. Molto, molto peggio. Potevamo benissimo fare la fine del New Universe.

-A proposito, come sta la tua ex ?

-Ho portato Kayla da suo fratello Devon…l’avevano data per scomparsa, ormai. Non ho avuto il coraggio di mettermi a spiegare cosa sia successo. Ma tornerò a trovarla. Nuvola e Molecola ?

-Hanno visto giorni migliori, ma saranno come nuovi in un paio di giorni. Tu invece ?

-Esausto, ma vivo.

-Scommetto che la tua nuova ragazza ti tirerà su di morale…

-Non è la mia ragazza.

-Non ancora, forse. Ma state bene insieme.

-Per favore Mak, non ora. Epoch, hai trovato qualche risposta ?

-Nessuna. Tranne forse la sicurezza che ciò che avete affrontato non provenga da questo universo, o ne sarei senz’altro stata al corrente. Eternità ed Infinità si sono rifiutati di parlare con me, così come tutte le altre entità cosmiche. Ho notato una specie di nervosismo in loro, se ciò è concepibile.

-Tipico. Viene distrutto un universo in meno di un giorno ed il nostro rischia di fare lo stesso, e loro non rispondono. C’è altro, Epoch ?

-Non per il momento. Provvederò a chiedere delucidazioni a tutte le mie fonti di informazione esterne. Ora, se non vi dispiace, ho molto lavoro da fare. Ho trascurato molti compiti con questa distrazione – la sua immagine scompare dalla sfera.

-E’ tornata la solita Eppy per un giorno, ed ora ricomincia a fare la versione cosmica di una donna manager. Mi preoccupa sempre di più.

-Hai avuto abbastanza preoccupazioni per un giorno, Quaze. Và a rilassarti.

-Sai…per una volta, credo che non mi lamenterò.

 

Quella sera. Lara Winters rientra a casa dal lavoro, quando sente bussare alla finestra. Va ad aprire sapendo già di chi si tratta.

-Da quanto tempo sei lì ?

-Solo cinque minuti. Ti ho portato questi – Lara apre la finestra e prende in mano un mazzo di fiori, mentre Wendell entra.

-Non avresti dovuto, davvero…

-Ma volevo farlo.

-Com’è finita la fine del mondo di stamattina ?

-Non saprei. L’universo c’è ancora, ma non so per quanto. Qualcosa ha distrutto un intero universo in un giorno solo…ci è voluto l’impossibile per impedire a questo di seguirlo. Se dovesse tornare…non so cosa potremmo fare.

-Non credo di capire.

-Nemmeno io. Ma se c’è una cosa che ho imparato oggi, è di non dover sprecare la mia vita. Non si sa mai…quanto tempo può esserti rimasto.

La abbraccia e la bacia, cercando di dimenticare tutto quello che è successo. Sperando che duri per sempre.

 

Continua…

 

Nel prossimo numero:

Il gruppo indaga sul fenomeno che ha quasi distrutto l’universo, rischiando un gran mal di testa quando tenta di saperne di più dalla Commissione per l’Invarianza Temporale !

 

 

Note

Dopo aver preso un po’ di fiato nell’ultimo numero, siamo passati all’estremo opposto con l’episodio più cosmico della serie.

Abbiamo visto le potenzialità del gruppo, soprattutto dei suoi pesi massimi per eccellenza. In particolare, spero non ci saranno più dubbi sul fatto che Molecola è sì spaventosamente potente, ma che gran parte dell’entità dell’utilizzo dipende dal contesto.

La minaccia profetizzata da Saygé nel #22 si è fatta viva, anche se per ora non abbiamo nessun indizio di che cosa si tratti.

Ci vorrà un po’ per avere il quadro generale, nel frattempo vi ricordo la profezia:

L’oscurità divorerà più di quanto tu possa capire, ed il gorgo si aprirà sotto di te. Per sconfiggerla dovrai incontrare sette esseri…Un re che ha perso il suo regno. Un uomo che rifiuta il suo potere. Un gigante che si rifiuta di morire. Un eroe che ha scordato il suo giuramento. Una minaccia inaspettata. Un saggio senza più voglia di vivere. Una razza che vive di solo odio. Incontrerai molti di questi esseri in un lungo viaggio oltre il fiume principale…e lo concluderai recidendo uno dei rami

Per ora abbiamo scoperto il significato della prima parte ed abbiamo incontrato il secondo ed il terzo dei Sette (Molecola e Maelstrom rispettivamente). Ulteriori dettagli già dal prossimo numero !

 

 

 

[1] Per un resoconto un po’ più completo, vedere il #13 o www.quantumzone.org

 

[2] Infatti nel New Universe tra una storia e l’altra passava proprio un mese.