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#58

di Fabio Furlanetto

 

 

IL NUCLEO DELLE COSE

 

 

La mia vita è divisa fra politica ed equazioni. Per me le equazioni sono più importanti,

perché la politica è per il presente, ma un'equazione è per l'eternità.

Albert Einstein

 

 

Il nucleo spento di una stella morta. Se c’è un qualcosa di positivo in questo luogo, è che nessuno può sentirti parlare.

Nonostante mantenga il titolo di Colei che Attende, Epoch non possiede una grande riserva di pazienza. Per lei, la protettrice della vita, questo luogo di morte è quantomeno inospitale.

Anche se fisicamente non è qui, né altrove, lo Straniero rende noto il suo arrivo ai sensi cosmici della sua interlocutrice.

-Finalmente. Posso essere quasi immortale, ma non ho tutto il tempo dell’Universo.

-Sii grata per questo incontro, Epoch. Ho acconsentito solo per chiudere i conti…non amo particolarmente essere in debito con te o con i tuoi sottoposti mortali.

-Avrei potuto pretendere questo incontro, Straniero. Ho acconsentito ai tuoi modi furtivi solo per rispetto alla tua posizione di indispensabile outsider nella gerarchia cosmologica.

-Peccato. Speravo fosse perché avevi intuito quanto fosse grave la situazione.

-Sto cominciando a capirlo soltanto ora. Come mi avevi suggerito di fare, ho indagato su Drylon. E’ impossibile che informazioni così stupefacenti mi fossero semplicemente sfuggite. Posso concepire che qualcuno sia in grado di rendersi invisibile alla Coscienza Cosmica, ma per miliardi e miliardi di anni ?

-E’ da sempre il punto debole degli esseri concettuali, Epoch. Non percepiamo chi è inferiore a noi come una minaccia finché non è troppo tardi.

-Sono stanca degli enigmi, Straniero. Esiste una galassia, M33 o Galassia del Triangolo come è chiamata sulla Terra. E’ la terza più grande del cosiddetto Gruppo Locale. Pensavo di conoscere quella galassia, eppure ora scopro di non aver mai fatto caso a cosa vi accadesse all’interno. Da cinquecento anni è governata dal Direttorato Centrale, un misterioso governo che impedisce qualsiasi contatto con le altre galassie… un governo che ha persino un osservatore esterno al Consiglio di Selandiar.

-E nonostante questo…nessuno si ricorda del Direttorato Centrale finché non ne sente parlare. Di più…non puoi focalizzare la Coscienza Cosmica su quella galassia o sulla sua storia, ed i tuoi Protettori non hanno mai pensato di tenerla d’occhio come fanno per quasi tutto il resto del Gruppo Locale.

-Sai molte cose più di me sulla faccenda, Straniero. Qualcuno ha cancellato un’intera civiltà dalla conoscenza universale e fa sì che nessuno faccia troppo caso ad un’intera galassia. Per fare questo bisogna avere o un potere incommensurabile… o agganci molto in alto.

-Vedo che cominci a comprendere.

-Quanto in alto, Straniero ? Cosa è successo durante la guerra a Nemesi ?

-Hai fatto innervosire entità molto altolocate, Epoch. Non dimenticarti che il ritorno di Nemesi è in parte una tua responsabilità. Questo…più le difficoltà e le enormi perdite necessarie per fermarlo…più i danni ricevuti dalla faccenda dell’Assassino Cosmico… e il fatto che moltissimi non gradiscono immischiarsi nelle faccende mortali tanto come fai tu… ti hanno fatto perdere quasi tutto il prestigio che avevi. Questo è stato il colpo finale, anche se te ne stai accorgendo soltanto ora.

-Non può essere tutto… risale tutto a moltissimo tempo fa, non è così Straniero ? Hai parlato di mio padre, l’ultima volta…

-Mi hai chiesto quanto debbano essere alti i contatti di chi ha iniziato tutto questo. La mia risposta è…non molto. E’ sufficiente riunire gli esseri onniscienti dell’universo e corromperli affinché dimentichino. Per esempio…ipoteticamente parlando…se qualcuno avesse fatto un patto con Eon perché né lui né i suoi discendenti scoprissero mai nulla su chi ha causato la caduta di Drylon…

-Se questo è vero, Straniero, sarò totalmente inutile nella battaglia che sento avvicinarsi.

-Io facevo parte di quelle entità corrotte, Epoch. Ho visto un’infinità di cose che ho dimenticato per il bene dell’universo. Ho osservato i tuoi nemici, e se c’è una cosa che ho imparato in tutti questi eoni… è che non si può battere la UNION al suo stesso gioco. E’ tutto ciò che ho da dirti.

-Che razza di consiglio sarebbe !?

-Quello che farà la differenza tra la sopravvivenza dei tuoi Protettori e la loro disfatta, Epoch. Solo questo.

 

New York City, la città che non dorme mai. Lara Winters rientra in casa appoggiandosi alla porta per aprirla senza l’uso delle mani, impegnate a tenere in equilibrio tre voluminose borse della spesa. Quando una di queste cade, un alone di energia gialla la avvolge e la mantiene sospesa per aria.

-Un po’ limitato come uso per l’arma più potente dell’universo o sbaglio ? – chiede scherzosamente mentre cammina verso la cucina, seguita dalla borsa fluttuante.

-Una piccola rivincita per tutte le volte che ho salvato il multiverso e per quando non posso grattare un prurito al braccio – le risponde dal divano il suo ragazzo, Wendell Vaughn, picchiettando una delle armi aliene fissate ai suoi polsi.

-Sì, sì, intanto le borse le porto io…com’è che riesci a districarti nella politica interstellare, se ti dimentichi sempre di fare la spesa ?

-Non parlarmi di politica… le ultime settimane sono state un inferno. Abbiamo lavorato ininterrottamente per distruggere tutte le testate gravitazionali e quelle a nube bianca, ma abbiamo a malapena distrutto 15 milioni di testate sporche.

-Però almeno avete smesso di preoccuparvi di Selandiar, no ?

-Già, sembra che inizino ad accettare il fatto di non poter gestire Drylon…unicamente perché non gli abbiamo fatto sapere delle armi, scommetto.

-E sul pianeta come va ? Il loro Presidente…

-Reggente. Non è male, ma provaci tu a ripetere quaranta volte al giorno che non sei tu a capo del pianeta e che non deve chiederti ogni ora che cosa deve fare. Quando ripenso che è passato già un mese da quando abbiamo salvato quella gente…

-Beh, ma se a Xhantea…

-Drylon. Vogliono continuare a chiamarlo così, anche se sembra che sia solo un avamposto di Drylon…

-Se a Drylon vogliono metterti a capo del governo, perché non accetti ?

-C’è una bella differenza tra comprare un bar e gestire una razza aliena, Lara.

-Quand’è che si candida Makkari, allora ?

-Ha ! Temo che le donne del posto non gli piacciano abbastanza… non apprezza molto i tentacoli.

-Non lo facevo di vedute così ristrette.

-Infatti ha detto che comunque ci farà un pensierino…

Appoggiate le borse, Lara torna in salotto e stringe a sé Wendell, che le sorride.

-Ed è l’unico ? Non sei stato molto a casa negli ultimi tempi…

-Adesso è notte a Drylon, ed ho chiesto a Makkari di coprirmi se ci fossero problemi politici. Anche i Reggenti devono prendersi una pausa.

-Non hai appena detto che non vuoi fare il Reggente ?

-Ci sono dei vantaggi quando tutti pensano che sia tu il capo, anche se non lo sei.

-Per esempio, signor Vaughn ?

Wendell si avvicina per baciarla, e le Bande Quantiche si illuminano. Lui si avvicina, ma Lara lo allontana con una mano guardando le Bande.

-Stai lampeggiando.

-Lo so. Richiameranno.

-Probabilmente è una cosa importante…

-Ci penserà Mak allora.

-Preferisci che richiamino più tardi ?

-Sigh… Qui Quasar, che c’è ?

-Sono Molecola – risponde una voce proveniente dalle armi aliene – So che è tardi, ma potresti venire al nucleo ?

-Sono sulla Terra, Owen, chiedi a Makkari.

-Ci ho provato, ma il Reggente gli ha chiesto di approvare quello che verrà scritto del trasferimento nei libri di storia.

-Okay…puoi farmi un riassunto ?

-Uh…mi sa di no. E’ davvero importante, puoi venire subito ?

-Se aspettiamo domani esploderà l’universo ?

-Ah…non credo…anche se…

-Ti richiamo io, allora.

-Ma-

-Quasar, chiudo.

Wendell sorride, guardando in faccia la sua ragazza. Che non sta sorridendo.

-Beh, posso sempre trovare qualcuno con una macchina del tempo ed incontrarlo in orario…

-Io domani sono a casa, e preferirei che l’universo esistesse ancora.

-Okay, okay… Molecola, qui Quasar, sto arrivando. Ma vediamo di sbrigarci una volta tanto eh !?

 

Tre minuti dopo, al centro di Drylon. La piccola stella azzurra che è il suo nucleo riempie la grande stanza di una luce quasi spettrale.

-Allora, cosa c’è di così importante da non poterne parlare a 254 anni-luce di distanza ?

-Abbiamo risolto il mistero del nucleo energetico di Drylon – annuncia Nuvola prima ancora di salutare.

-Parte del mistero – chiarisce Molecola, schiarendosi poi la voce. Dalla sua faccia, è abbastanza chiaro che non dorme da almeno venti ore.

-Potrebbe essere almeno una base di partenza, Owen. Beh…stupitemi.

Nuvola scambia uno sguardo con Molecola, giusto per accordarsi su chi deve rispondere. Naturalmente, Molecola le fa segno di continuare. La nebulosa senziente mette le mani dietro la schiena e risponde con orgoglio:

-E’ un campo forzato.

-Vuoi dire un campo di forza ?

-No, intendo proprio un campo forzato. E’ l’unica spiegazione possibile, o un’opera del genere violerebbe quasi tutte le leggi della fisica.

-Mi fa piacere saperlo, Nuvola, ma che accidenti sarebbe un campo forzato ?

-Neanche io ne avevo mai sentito parlare – interviene Molecola – Ma abbiamo confrontato le nostre osservazioni ed abbiamo avanzato un’ipotesi…che poi Epoch ci ha confermato. Non avrei mai immaginato che qualcuno potesse andare oltre il livello teorico di…

-Cos’è quel nucleo !?

-Ah, ehm, è un sole in miniatura. Solo che non trae energia da reazioni nucleari come tutte le stelle; contiene una superparticella che assorbe energia dallo spazio e la utilizza per mantenere stabile la stella.

-Questo non mi dice un granché.

-E’ come, ecco, un campo di forza al rovescio. In un campo di forza, c’è una fonte che emana energia. In questo caso, però, la superparticella attrae energia, forzandola in un unico punto…da qui il nome.

-Non mi sembra questa gran cosa, sinceramente. E’ strano, okay, ma…

-Digli delle fasi assiali della discontinuità di accrescimento – suggerisce Nuvola.

Quasar la guarda per qualche secondo, con un’espressione estremamente confusa. Poi guarda di nuovo Molecola, sperando in una spiegazione un po’ più chiara.

-E’…complicato. Hai presente i buchi neri, no ? Attraggono materia, che però si concentra in un disco di accrescimento… un vortice che la trasporta fin dentro al buco nero. Con l’F2 accade praticamente…

-Aspetta, aspetta… il cosa !?

-Effe-due. Ci serviva un nome per la particella… sai, da forced field

-Continua.

-Stavo per dire che l’F2 si comporta come un buco nero che attrae energia. Attorno alla particella si forma un disco di accrescimento, ed è questo a mantenere le reazioni della stella. In un modo abbastanza complicato, questa energia inizia ad essere assorbita per poi scomparire…non abbiamo ancora capito come o dove, ma comunque lo fa in modo regolare. “Cadendo” nell’F2, l’energia emette due vibrazioni forti e due deboli, ad intervalli regolari. Secondo Nuvola, l’ultima vibrazione è sempre più debole, come se l’F2 perdesse energia con il tempo. In effetti, l’F2 è stato quasi tutto esaurito e la stella scomparirà tra poche centinaia di migliaia di anni.

-Ma Drylon ha diversi miliardi di anni… - riflette Quasar – Quindi era tutto calcolato ?

-Probabilmente no – gli risponde Nuvola – Negli ultimi cinque miliardi di anni Drylon si trovava in una piega spazio-temporale artificiale… l’F2 ha probabilmente prosciugato le ultime riserve di energia necessaria per mantenerlo in quello stato.

-Ma c’è dell’altro, giusto ?

-Certo. Innanzitutto, le vibrazioni spiegano le strane sensazioni che io e Molecola riceviamo dal nucleo. Ma vorrei ricordarti che Molecola si è dimostrato sensibile anche ad altri prodotti di Drylon…

-I missili – inizia a capire Quasar – Avete scoperto anche come funzionano i missili !?

-Non esattamente, ma è ormai chiaro che l’F2 è un’evoluzione della tecnologia che sta alla base dell’arsenale dryloniano. I miei sensi sono normalmente tarati su trasformazioni molecolari di livello cosmico, mentre Molecola è più in sintonia con le emissioni sub-atomiche. Per questo ha avvertito le vibrazioni dell’arsenale, notevolmente inferiori a quelle dell’F2.

-Wow. Certo avete scoperto parecchia roba in questi…

-Non abbiamo ancora finito – lo blocca Molecola – Abbiamo chiesto un’altra cosa ad Epoch. Avevamo scoperto che nei computer per il controllo del nucleo si trovano delle informazioni, no ? Dovevano avere a che fare con il nucleo. Allora mi è venuto in mente di chiedere ad Epoch di verificare che quelle informazioni non contenessero un’equazione simile a quella di una particella F2.

-E…?

-Avevamo ragione, Quasar. L’ultima informazione lasciata su Drylon è un’equazione che descrive il comportamento di una superparticella… stabile, a differenza dell’F2. Due vibrazioni forti e tre deboli… un’ipotetica particella senza massa ma in grado di assorbire quantità infinite di energia. Una particella F3, diciamo.

-Dov’è il problema ?

-Epoch è sparita subito dopo questa scoperta, dicendo di voler indagare sulla faccenda con la massima urgenza – gli risponde Nuvola.

-Ma perché ? Curiosità intellettuale a parte, abbiamo altri problemi adesso…

-Epoch aveva già osservato una particella F3, Quasar.

-Dove !?

-Quando la UNION ha attaccato Nemesi. Epoch non ha alcun dubbio.

-Cioè la UNION utilizza un’evoluzione della tecnologia dryloniana !?!?

-E’ probabile.

-E sicuramente hanno ancora armi tanto potenti da ferire esseri come Nemesi !

-Può darsi. Quantomeno sanno come costruirle.

-Quindi adesso che si fa ?

Nuvola e Molecola si guardano in faccia, per poi voltarsi nuovamente verso Quasar.

-Veramente, è per questo che abbiamo chiamato te…non ne abbiamo idea.

Quasar guarda una delle Bande Quantiche, facendovi apparire l’ora di New York.

-Ho idea che ci vorrà del tempo. Odio la politica e le equazioni !!!

 

 

CONTINUA…