LA GUERRA DEGLI DEI
Credo che
non ci si possa fidare
del potere,
indipendentemente
da chi lo
controlla.
Sir William
Jones
Epoch ha predetto che qualcuno tenterà di ucciderla per
impossessarsi della Coscienza Cosmica.
Una volta tornato sulla Terra, Quasar è stato contattato
dal suo vecchio alleato Makkari e si è recato ad Olympia. Poco dopo, la città è
stata attaccata dai Devianti in un piano orchestrato da Ghaur. Nel frattempo,
Lemuria è stata attaccata da Thanos, che dopo aver sconfitto Quasar e Ghaur si
è teleportato a Olympia, dove ha iniziato il suo attacco…
Il titano alzò brevemente
lo sguardo e vedendo il nuovo avversario emise dagli occhi due minuscoli raggi
rossi. Quasar sollevò istintivamente uno scudo, ma i raggi lo oltrepassarono
ferendolo ad una spalla. Il dolore gli fece perdere la concentrazione e cadde a
terra dai dieci metri di altezza a cui si trovava, perdendo conoscenza.
-Ah! Il sedicente
Protettore dell’Universo non è stato nemmeno in grado di difendere se stesso!
Generò un potente fronte d’onda
energetico che colpì con forza spaventosa la folla di Eterni che lo circondava.
Molti scapparono, mentre i più potenti gli si schieravano davanti.
-Avete utilizzato la
vostra carne da cannone, eh? E’ solo per la nostra parentela che non li ho
uccisi…per ora.
-Noi non siamo della
stessa razza, demonio.
-Sei sprezzante quanto mi
hanno detto, Ikaris. Mi hanno anche detto che sei l’Eterno più forte…
Senza alcun preavviso
emise dal braccio una scarica concussiva del diametro di tre metri, che colpì
Ikaris in pieno. L’Eterno Polare fu spinto oltre l’orizzonte emettendo una scia
di fumo.
-Ma quello sono io.
Karkas arrivò alle sue
spalle e lo colpì con le sue mani enormi, senza che Thanos quasi se ne
accorgesse. Thanos sorrise e lo colpì al ventre con un pugno. La sua mano
penetrò all’interno del suo intestino e si accese di forza cosmica. Karkas urlò
per il dolore atroce ed in sua difesa accorsero Ransak e Thena.
Thanos estrasse la mano
dal deviante e la caricò di energia, che fece evaporare il sangue su di essa.
Ransak evitò tutti i colpi di Thanos e lo colpì alla gola con il suo bastone.
Thanos lo afferrò e lo spezzò in due, mentre Thena che era volata sopra di lui
trasmutò il terreno in lava.
Thanos colpì Ransak
semplicemente muovendo il braccio con la massima naturalezza, beandosi del
rumore delle costole rotte del deviante dall’aspetto umano, e levitando al di
sopra della lava.
Ikaris volò verso di lui
alla velocità del suono e lo colpì tanto forte da farlo cadere nella lava.
Thena la ritrasmutò in terra ma questa esplose con forza tale da far tremare
tutti i palazzi della città.
-Arrenditi, Titano!
Un’aberrazione non può sconfiggere degli dei !
Gli occhi di Thanos si
incendiarono di fuoco stellare mentre colpiva ripetutamente Ikaris alla faccia
e allo stomaco. L’Eterno non faceva in tempo a rispondere agli attacchi.
Mentre Quasar iniziava a
riprendere conoscenza Makkari separò Ikaris dal suo nemico mentre le palpebre
di Thanos si chiudevano per una frazione di secondo.
Thena raccolse tutta
l’energia cosmica che il suo corpo conteneva e la indirizzò mentalmente verso
Thanos.
-Dei? Voi non siete altro
che una manipolazione genetica, non siete che cuccioli. Siete un esperimento
fallito da degli dei che non vi considerano nemmeno.
-Non è vero! Noi siamo la
realizzazione dei piani dei Celestiali!
Thanos sorrise ed afferrò
metà della lancia spezzata di Ransak, lanciandola verso Thena.
Makkari non fece in tempo
a prenderla e la lancia si conficcò nel cuore di Thena.
-Se voi siete la massima
realizzazione dei Celestiali, perché io sono più potente?
L’insulto diede ad Ikaris
l’impeto necessario a continuare lo scontro: attaccò Thanos con un raggio
termico proveniente dagli occhi.
Thena partecipò
all’attacco con il più potente colpo mentale che riuscì a proiettare, indebolita
dallo sforzo di curare le proprie ferite. Ripresosi dall’attacco iniziale,
Phastos caricò il suo martello di energia cosmica e lo usò per amplificarla in
un attacco concussivo.
Sprite usò i suoi poteri
di trasmutazione per trasformare l’aria intorno al Titano in acido.
Makkari afferrò tutti gli
oggetti acuminati che l’attacco di Thanos aveva seminato e li lanciò verso di
lui alla velocità del suono.
Nel punto focale di
cinque attacchi di natura diversa, Thanos rise. Era una risata che raggelava l’animo,
una risata che convinse Quasar a fare qualcosa per sbloccare la situazione.
Evidentemente la forza di Thanos era decisamente superiore a quella degli
Eterni, ed aveva dimostrato di essere persino più forte delle Bande Quantiche.
Quasar non poteva che essere in soggezione: Thanos non era un nemico, era una
forza della natura.
Thanos si liberò di due
dei suoi attaccanti afferrando Ikaris per il cranio ed impedendogli di colpirlo
con i suoi raggi oculari e lo scagliò contro Sprite. Mentre lo faceva, notò che
si trovava in mezzo a due linee parallele di energia gialla. Sentì un rumore
alle sue spalle ma non fece in tempo a vedere il treno di forza quantica
costruito da Quasar.
Il colpo fu tremendo: la traiettoria
del treno arrivava oltre il confini di Olympia. Quasar non perse tempo e volò
verso il punto di arrivo di Thanos, che una volta resosi conto dell’accaduto
aveva distrutto il treno con un solo colpo energetico.
La sua prima idea fu di
bombardare Thanos con tutte le energie dello spettro elettromagnetico
contemporaneamente, ma temeva che potesse assorbirle. Decise di restare
sull’attacco fisico, meno imprevedibile.
Creò un enorme martello
di forza quantica e lo abbatté su Thanos. Non gli diede il tempo di rispondere
all’attacco creando decine di spade che proiettò verso di lui. Thanos stava
iniziando a perdere la pazienza.
Alzò le braccia al cielo
e rilasciò un’onda di forza cosmica da cui Quasar si schermò con uno scudo di
forza quantica. La difesa dall’imponente attacco lo impegnava al punto di non
potersi distrarre pensando alla prossima mossa.
-Quasar- disse Epoch
tramite le Bande Quantiche- ti avverto che la produzione di energia da parte di
Thanos supera la capacità di defletterla del tuo scudo.
A denti stretti, il suo
protettore rispose:
-Lo sto…notando…che
faccio adesso ?!? E dove sono gli Eterni?
-Non posso rispondere ad
entrambe le domande: ho bisogno di tempo per adattare i miei sensi cosmici.
-Ed allora adattali !
Come cavolo mi tiro fuori da questo stallo senza crepare?
INTERLUDIO
Due giorni prima, a
sedici anni-luce di distanza dalla Terra, il Capitano Neh-Vahrr della nave Kree
Stokra fu chiamato urgentemente in plancia.
-Signore, i sensori a
corto raggio hanno identificato un blocco di materia sconosciuta.
-Andiamo avanti, tenente.
Da quando l’Impero è caduto questa non è più una nave da esplorazione. Stiamo
solo cercando una nuova casa.
-Ma signore, il blocco
sembra composto da materia organica.
-Nello spazio esterno?
-Non solo, signore…le
letture indicano una somiglianza al codice genetico Skrull.
-Me lo mostri sul visore
principale.
Il visore si illuminò a
fatica, data la mancanza di manutenzione nell’ultimo anno e mezzo. L’immagine
mostrava un grosso cubo di materia argentea, immobile.
-Signore, i sensori
registrano un impulso di risonanza quantica diretto verso l’oggetto.
-Da dove proviene?
-Da sette Kefram di
distanza, signore…dal pianeta Sol III.
-La Terra ? Forse i
distruttori dell’Impero sono coinvolti !
Poco dopo, il cubo si mosse
autonomamente raggiungendo la velocità della luce e superandola. Al suo
seguito, ad una velocità inferiore, c’era la nave Kree.
FINE INTERLUDIO
Quasar eseguì un salto
quantico, aprendo una spaccatura nell’atmosfera terrestre. Generalmente evitava
di farlo per non rischiare gravi danni ambientali, ma questa era un’eccezione.
Il risucchio sbilanciò Thanos quel tanto che bastava a Quasar per tornare dallo
spazio esterno in cui era riapparso. Non fece in tempo a tornare, però. In
orbita intorno alla Terra c’era un enorme massa organica dorata, dall’aspetto
simile ad un cervello.
Ad Olympia, Thanos
raggiunse gli Eterni che stavano guardando stupefatti il cielo.
-L’Uni-Cervello…l’unione
di tutti gli Eterni che hanno lasciato Olympia…Non era più ritornato…
-Se fossi in voi
aspetterei ad inginocchiarmi al vostro dio. Non è tornato per aiutarvi.
-Cosa sai tu del ritorno
dell’ Uni-Cervello, Titano?
-Molte cose. Per esempio
so che non è per sua decisione che si trova qui. Dopo essermi ripreso dalla mia
ultima sconfitta mi sono rifugiato sulla Terra per recuperare le forze. Mentre
tornavo, ho incontrato l’Uni-Cervello nel suo cammino…ed ho deciso di
approntare delle contro-misure.
Quasar atterrò in mezzo
agli Eterni in gran fretta, molto agitato.
-Immagino che voi
sappiate cosa sono quelle cose…
-Quello è l’Uni-Cervello,
il…un momento, che cos’altro hai visto?
-Una specie di gigantesco
cubo che si dirigeva verso il Cervello…
Thanos scoppiò a ridere,
mentre gli Eterni fremevano per il confronto.
-Che cosa sai dei Devianti,
Quasar?
-Sono un esperimento
genetico dei Celestiali. Quella cosa ha a che fare con i Devianti?
-Quel cubo è i Devianti. In un impulsivo esempio di arroganza,
gli Eterni hanno trasformato molti Devianti in un cubo di materia solida, in
seguito spedito nello spazio dall’Uni-Cervello.
-Sei stato tu a
richiamarlo?
-Ghaur aveva intuito una
connessione tra l’Uni-Cervello e il cubo, e possedeva uno strumento creato dai
Celestiali in grado di richiamarlo.
Sforzandosi di non
pensare al fatto che stava discutendo con l’essere più pericoloso
dell’universo, Quasar gli chiese:
-Un secondo. Chi ha
spedito qui l’Uni-Cervello e perché?
-Chiedilo ad Epoch. Forse
lei sa chi è stato, ma a me non importa.
-Allora perché sei qui?
-Perché voglio
l’opportunità di dimostrare la mia superiorità agli Eterni.
-Puoi mandarli via?
-Suppongo di sì. Ma trovo
più stimolante osservare il loro scontro.
-Scontro? Due esseri del
genere potrebbero distruggere la Terra !
-Come ho detto, un
avvenimento stimolante.
Quasar stava per iniziare
nuovamente uno scontro, ma fu bloccato da una chiamata di Epoch.
-Non c’è tempo per
questo, Quasar. Le due entità si stanno scontrando!
-Non finisce qui, Thanos.
Te lo assicuro.
Pochi secondi dopo fu
nello spazio, dove assistette ad uno spettacolo terrificante. I due giganteschi
aggregati organici si stavano combattendo con una varietà tale di colpi
energetici da suscitare stupore persino in chi aveva visto l’Oblio.
Piccole navi dello SHIELD
li attaccavano, suscitando meno preoccupazioni di uno sciame di moscerini.
-Okay Epoch, questa volta
è tosta. Come li fermo?
-Le due entità non stanno
modificando la loro posizione.
-Volevo dire, come faccio
a farli smettere?
-Non saprei. La quantità
di energia gestita da entrambi è notevolmente superiore a quella delle Bande
Quantiche.
-Non posso trasportarli
nella Zona Quantica?
-Creare un portale di
tali dimensioni necessiterebbe di troppo tempo. E non è detto che non possano
ritornare.
-Sarà meglio chiamare i
Vendicatori o i Fantastici Quattro.
-Sarebbe inutile. I
Vendicatori al momento non possono raggiungere lo spazio perché sono impegnati
in…
-E i FQ?
-Non sono presenti in
questa dimensione. Sappi però che diversi para-umani stanno contrastando i danni
inflitti al pianeta.
-Danni?
-Le energie scatenate
stanno seriamente minando l’equilibrio atmosferico e magmatico del pianeta,
causando disastri naturali di lieve entità, soprattutto terremoti.
Ciononostante, la loro intensità crescerà esponenzialmente.
-Non posso stare qui a
far niente mentre fanno tutto a pezzi! Forza Epoch, dimmi che devo fare! Hai
accesso a tutte le informazioni dell’Universo…
-Ma non tutte
simultaneamente. Ci vuole tempo per osservare tutti i dati.
-Ep, questo è qualcosa
che non posso gestire da solo! Ci sono cose che vanno oltre le mie possibilità!
Potresti intervenire di persona…
-Sono restia a…
-Non me ne frega niente!
Esci dalla tua dimensione e ferma quei due cosi, ora !! Non mi importa se le altre entità cosmiche non
sono d’accordo! Che motivi hai per non partecipare?
-Principalmente la mia
partecipazione potrebbe aiutare l’Assassino. E poi sei tu a dover proteggere
l’Universo.
-E se io non posso? Non
puoi mettere tutte le responsabilità dell’Universo sulle mie spalle, Epoch! Dannazione,
ti sto dando la mia vita! Devi fare
qualcosa, ora !!
Le Bande Quantiche
brillarono e davanti a lui si aprì uno squarcio nella nostra dimensione. Il
vero corpo fisico di Epoch, alto più di quaranta metri, vi passò attraverso.
Quasar si rese conto per la prima volta che quello che vedeva nell’Eon-verso
era solo una sua rappresentazione.
-Occupati di Thanos. Io
terminerò la battaglia.
Quasar esitò un secondo
prima di ritornare ad Olympia. Epoch attaccò i due contendenti circondandoli
con parte della sua massa organica, incurante dei loro attacchi energetici.
Era la prima volta che la
vedeva come un alleato sul campo e non dietro le quinte.
Una volta atterrato ad
Olympia, osservò sconcertato Thanos troneggiante in mezzo ai corpi svenuti
degli Eterni. Il Titano lo guardava con un bagliore di morte negli occhi.
“Ci siamo” pensò “questa
è la battaglia finale tra noi due. Questo è per te, Mar-Vell !”
Quasar si diresse verso
di lui, schivandone i colpi energetici.
Muovendosi più veloce del suono riuscì ad arrivargli davanti senza
essere stato colpito nemmeno una volta. Caricò le Bande di energia e la scaricò
tutta in un unico colpo che investì Thanos come un tifone.
Il colpo lo fece volare trecento
metri più in là, dove colpì ed abbatté una grande costruzione di cui Quasar non
poteva capire l’uso.
Thanos non aspettò a
riprendere la battaglia e con un solo colpo ridusse in cenere le tonnellate di
macerie. Quasar ricaricò istantaneamente le Bande Quantiche.
-Combatti finché vuoi,
Quasar! Questo è il giorno in cui gli dei sono stati soppiantati !
-Oh, ma stà zitto…
Questa volta Thanos non
fu preso di sorpresa: il suo colpo andò a segno e distrusse l’armatura di forza
quantica di Quasar. Iniziava a sentire la fatica delle Bande nel riciclare
l’energia ad un ritmo simile. La sua unica consolazione era il pensiero che
anche Thanos si stesse stancando. Quasar creò una camera stagna intorno a
Thanos e ne aumentò la pressione fino a trenta atmosfere. Nella sua mente le
bande lanciarono un grido stridulo per lo sforzo necessario a racimolare
energia dalla Zona Quantica a quella velocità e senza scorte di energia pronte.
Prima che Thanos
distruggesse la camera, Quasar usò le su ultime energie per lanciare un colpo
che penetrasse il terreno fino al mantello terrestre. Sulle pareti esterne
della camera iniziarono formarsi delle
crepe e con un ultimo sforzo mentale Quasar la restrinse e la lanciò nel buco
che aveva appena creato.
Cadde a terra sulle
ginocchia: lo sforzo era stato tremendo, ma aveva finalmente sconfitto il suo
nemico più potente. Non fece in tempo a tirare un sospiro di sollievo, però,
dato che dal buco uscì un colpo energetico e poco dopo anche Thanos.
Il Titano era
visibilmente provato dallo scontro: la sua uniforme era stata parzialmente
bruciata dalla lava fusa e la sua fronte era madida di sudore.
I due si fissarono per un
istante, recuperando le forze per ricominciare la difficile battaglia.
All’improvviso, un lampo
dal cielo illuminò tutta Olympia. Era come se da ogni punto provenisse una luce
accecante. Quasar creò una fascia intorno ai suoi occhi, mentre Thanos lo colpì
con un leggero pugno. Incapace di usare l’energia quantica, Quasar cadde
svenuto.
-Ti sei dimostrato un
valido avversario, Quasar. Sfortunatamente per te, la possessione del potere di
Galactus ha affinato i miei sensi cosmici ed ho previsto l’attacco di Epoch.
Con un piccolo sforzo
mentale riaggiustò la sua uniforme e constatò che Epoch aveva avuto successo:
non c’era più traccia dell’Uni-Cervello e del cubo deviante.
Il fatto che Epoch avesse
assunto un ruolo più attivo lo preoccupava. Avrebbe potuto diventare un
problema serio. Come anche Quasar.
Si avvicinò al corpo
svenuto del Protettore dell’Universo, intento ad esaminare ed eliminare il
meccanismo che impediva alle Bande di essere rimosse fino alla sua morte.
Mentre lo esaminava con i
suoi sensi cosmici recentemente acquisiti, avvertì la compresenza di un segno
di un potere molto, molto più grande.
Afferrò la mano destra di
Quasar e sorrise. La sua mano gigantesca si illuminò di luce bianca. Quando il
bagliore ebbe fine, si tolse il guanto e vide che sulla sua mano c’era una
lievissima linea nera. Sorridendo e con un tetro bagliore negli occhi disse
“Teletrasporto azionati” e svanì immediatamente.
Pochi minuti dopo Makkari
svegliò Quasar.
-Tutto okay, Quaze?
-Dov’è Thanos?
-E’ sparito. Ed anche il
Cervello ed il cubo.
-Immagino di potermi
considerare fortunato ad essere vivo. Come hai fatto, Epoch?
Non ci fu risposta.
Probabilmente Epoch era troppo debole per interfacciarsi costantemente alle
Bande. Si collegò alla sua firma energetica, aprendo un canale con l’Eon-verso.
-Epoch, ci sei? Epoch?
Non ci fu risposta.
Altrove, nel nuovo rifugio
di Thanos, il titano appoggiò la mano su di un apparecchio analizzatore.
Collegato al pannello su cui aveva appoggiato la mano c’era la sfera che aveva
rubato a Tyrant. Sentì un formicolio familiare alla mano mentre l’analizzatore
toccava alcuni punti energetici fondamentali. Lentamente sentì che il processo
non era più controllato dai suoi apparecchi ma che stava procedendo da solo.
Quando tutto fu finito si
guardò la mano. Su di essa appariva un piccolo tatuaggio nero, l’ombra di un
potere molto più grande.
Il tatuaggio formava il
disegno di una stella…il disegno dello Starbrand.
Continua…
Nel prossimo numero
Una colossale riunione
cosmica, una nuova entità ed il primo flashback sull’Assassino Cosmico