Quasar #37
HELL MADE EASY
Un
tie-in di Inferno2
“There was a point to this story,
but it has temporarily escaped the chronicler's
mind.”
Douglas Adams, “So Long and Thanks For All the Fish”
-Ti dispiace se parlo io ?
*No, figurati. E’ da tempo
che non ascolto qualcuno.
-Io invece non parlo da tempo con qualcuno in grado di capirmi veramente.
*Penso abbia a che fare col fatto che stiamo
conversando tramite onde gravitazionali.
-Non sapevo avessi il senso
dell’umorismo.
*Le mie conversazioni sono molto rare e molto veloci,
e di solito gli interlocutori non sono molto interessanti. Ho dovuto imparare a
rendere le conversazioni stimolanti, anche solo per me
stesso.
-Pensi che io
sia…interessante ?
*Oh, senza dubbio. Mi ricordi un po’ mia madre, anche
se non l’ho mai conosciuta.
-Non dovevo essere io a
parlare ?
*Scusa.
-E poi, i terrestri troverebbero molto ambigua la frase.
*Se sapessero che ho una
mente e che posso parlare, la cosa passerebbe in secondo piano.
-Si vede che non conosci bene
i terrestri.
*E’ normale, dopotutto. Abitano a molti milioni di
chilometri. E poi sono…strani.
-Vuoi sentire la mia storia o
vuoi continuare ad interrompere ?
*Considerando che un elettrone ci metterebbe più tempo
a fare un giro completo attorno al nucleo, rispetto a quanto è durata questa
conversazione, non dovresti essere così impaziente.
-Posso cominciare ?
*Sono in ricezione, Nuvola.
Tre ore prima, da qualche
parte nel Nuovo Messico.
Un uomo molto alto, due metri
e dodici, stringe i pugni ed alza un vento di energia
cinetica attorno a sé. Di fianco a lui, a dieci metri di distanza, un uomo molto più basso con delle strane cicatrici in faccia, ed un
costume verde e viola, attorno a cui il vento non sta soffiando.
Dall’altra parte, un uomo in
costume rosso, decisamente più normale secondo gli
standard visivi umani. Se non lo si guarda dal punto
di vista genetico, ovviamente.
Davanti al
gigante, a mezz’aria, una donna bionda completamente nuda, con delle nuvole
bianche attorno al seno e al bacino.
Di fianco a lei, un uomo biondo con i capelli lunghi stringe i pugni, facendo
brillare di energia i due bracciali dorati che ha ai
polsi. E’ lui a parlare.
-Se hai ancora un minimo di
buon senso in quel cervello bacato, dovresti intuire che non hai possibilità di
vittoria contro noi quattro.
-Oh, andiamo, Quasar… stai
per affrontare il tuo peggior nemico, appena tornato dalla morte, e non trovi
nient’altro di meglio da dire ?
*Il gigante è Maelstrom,
vero ?
-Lo conosci
?
*Una volta ha cercato di far collassare
l’Universo in un buco nero. Sono cose che difficilmente ci si lascia sfuggire.
Non sapevo fosse tornato in vita.
-Non molto tempo fa ha preso
possesso del corpo di un Celestiale ed ha raso al suolo Phoenix per mostrarmi la
sofferenza umana. Sono cose che difficilmente ci si lascia sfuggire, non credi ?
*Ma guarda, non è una cometa quella che sta entrando
nel sistema solare ?
-Non cambiare argomento. Come
mai non ti sei accorto di quella faccenda con i Celestiali ?
*Prima di prendere questa forma umana eri una nebulosa
senziente, Nuvola. Sai anche meglio di me che il tempo per
questi esseri passa molto più velocemente che per noi.
-Però ad alcune cose hai
fatto attenzione e ad altre no. Pigrizia ?
*Non stavi raccontando una storia ?
Con uno sforzo veramente
minimo Maelstrom ridistribuisce l’energia cinetica
del pianeta, nella fattispecie dando alle rocce una velocità di quaranta volte
quella del suono, e facendo scendere a zero la velocità di rotazione terrestre
in un’area molto limitata. Gli effetti pratici sono che Quasar e Nuvola vengono scagliati lontano a più di undici chilometri al
secondo, mentre Makkari e Molecola sono raggiunti da
tonnellate di roccia prima di poterle anche solo vedere.
-Immagino che sia questo che si intende per movimentare
una festa.
-E poi ti metti a criticare le battute degli altri ? –
gli risponde Makkari, rispetto a cui le rocce si sono
mosse con la lentezza di una lumaca. Sfortunatamente per lui, ogni singola
cellula del corpo di Maelstrom ora è una batteria psicocinetica, il che significa che l’ultima arma da usare
è la velocità.
Makkari si ritrova a correre cinquanta
volte più veloce, con una traiettoria diversa dalla precedente che, guardacaso, lo porta direttamente a scontrarsi con
Molecola. Ordinare alle rocce di disintegrarsi era stato un gioco da ragazzi,
ma fare la stessa cosa con un compagno di squadra è da
evitare.
-Con questa
quante sconfitte consecutive
fanno, nell’arco di una giornata ? Voi due fareste meglio a lasciar perdere.
-Vogliamo invece parlare di
quante volte io ho sconfitto te ?
Centinaia di dardi di energia quantica si bloccano ad un metro da Maelstrom, senza che si sia mosso. Una gabbia di pareti
quantiche spesse un metro si materializza dal nulla
attorno a lui.
-Preferisci che elenchi le
nostre battaglie, Quasar ? Come preferisci…
La gabbia inizia a vibrare e
ad emettere strani rumori; le Bande Quantiche danno ancora più energia al
costrutto, ma senza effetti visibili.
-La prima volta ti ho tagliato le mani usando un coltello da cucina. Bei tempi,
eh ?
Quella che avrebbe
dovuto essere una prigione cade in mille pezzi, come se fosse stata
fatta con del banale vetro. I frammenti scompaiono nel nulla.
-La seconda
volta hai dovuto uccidere Eon.
Le Bande Quantiche rilasciano
una potentissima scarica di energia elettromagnetica,
creano due mura che si avvicinano nel tentativo di schiacciare Maelstrom ed una maschera sigillata attorno alla sua testa.
Le mura fanno la stessa fine
della gabbia, l’energia viene deviata e distrugge cinque
ettari di deserto in un’immane esplosione, ed anche senza poter respirare Maelstrom parla senza problemi facendo vibrare le molecole
dell’aria con il tuo timbro di voce.
-La terza mi hai buttato in un buco nero e siamo stati entrambi salvati
da delle entità cosmiche, e la quarta hai imbrogliato affermando di avere più
influenza di me su Anomalia. Ma a parte questo… devo ammettere che sono state delle grandi battaglie davvero.
*Tu che stavi facendo, nel frattempo
?
-Osservavo e pianificavo.
*Senza intervenire.
-Ammetto di non aver dato
molto peso a Maelstrom. Del resto, avevamo scoperto
da meno di un mese che un’entità sta per divorare tutti i multiversi.
*Oh sì, Nemesi. Me ne hanno parlato. Brutta faccenda.
-La parte
più strana è che per capire l’entità del pericolo di Nemesi…
*Aspetta. L’entità di un’entità ?
-Non è quello che ho detto ?
*Dovrò insegnarti il senso dell’umorismo. Vai avanti.
-In ogni caso, è dovuto
morire il Dottor Destino del futuro per farci capire che dovevamo cambiare.
*Cambiare come ?
-Non lo so. Ho notato che i
terrestri hanno un innato bisogno di cambiamento, ma non sanno né come attuarlo
né cosa dovrebbero diventare.
*Tu lo sai ?
-No. Ma
effettivamente anche io sento questo bisogno. Forse Maelstrom
ha raggiunto il suo scopo, forse è l’aver lavorato con i Protettori, non so.
*Comunque, stavi dicendo ?
-In poche parole, non pensavo
che il mio aiuto fosse indispensabile nella battaglia, così ho aspettato.
-Ma come cavolo fai a respirare !? – urla Quasar mentre colpisce Maelstrom con un guanto di energia
quantica. Maelstrom incassa il colpo, che ha solo
dato più energia alle sue cellule.
-Semplicemente non sto
respirando. Questo nuovo corpo ha moltissime nuove funzioni, sai ? A partire dalla più ovvia.
Avvicina semplicemente il
palmo della mano a Quasar, ma lo spostamento d’aria è terrificante: ha
trasferito così tanta energia cinetica da scagliare Quasar, quindici metri cubi
d’aria e tre di terra ai limiti dell’atmosfera.
La spessa nube di polvere si
dirada, ancora mossa dal forte vento sollevato. Makkari
tenta un attacco alla massima velocità, usando la sua limitata telecinesi per evitare il boom sonico. Maelstrom
lo ferma a mezz’aria con un dito.
-Sta diventando parecchio
monotono. Stai fermo per un po’.
Le costole si spezzano in quindici
punti per una, la spina dorsale viene distorta,
diversi organi interni subiscono una pesante emorragia facendogli sputare
sangue, la pressione sanguigna nella testa si triplica, e la temperatura delle
gambe aumenta fino a farle bruciare. Tutto in meno di cinque
secondi, fin troppo anche per un Eterno.
Quasar si lancia in soccorso
dell’amico, senza considerare che così si mette ancora più in balia di Maelstrom, che lo afferra (in realtà afferra la sua
velocità, se è un concetto definibile) e lo scaglia ripetutamente a terra,
assicurandosi che i danni siano il più estesi
possibile.
Molecola si concentra e
ritorna a vedere il mondo dal punto di vista molecolare. Più specificamente si
concentra sul corpo di Maelstrom, sperando di poter effettuare qualche modifica che lo renda privo di sensi.
“Santo…quell’uomo
non ha più niente di lontanamente umano !” pensa “Non ho
mai visto un DNA così complesso. Non che ne abbia
visti molti, ma questo è indescrivibile. Anche la
chimica e l’anatomia interna sono assurde… non scherzava dicendo di poter
respirare qualunque cosa, di poter sospendere le sue funzioni corporee senza
danni e di avere una pelle quasi indistruttibile. Aveva ragione anche sulle sue
cellule. Invece dei mitocondri ci sono degli organi cellulari mai visti, credo
siano quelli a dargli il controllo sull’energia cinetica. Ma non sono un
biologo, non saprei che modifiche fare… se solo potessi contattare
Epoch, con la sua quasi onniscienza saprebbe dirmi
cosa fare…”
*Epoch ? Voi lavorate per Epoch ?
-Tecnicamente no, non
riceviamo denaro per i nostri servizi, ma in senso lato sì. La conosci ?
*Ci ho parlato solo una volta, ma conoscevo
molto bene suo padre Eon. Forse il più grande dei
senzienti che abbia mai incontrato in tutta la mia esistenza.
-Vorrei poter dire lo stesso di Epoch, ma non la vedo da
settimane. In quanto custode della vita nell’universo
è molto impegnata.
*Lo avevo immaginato, dal tuo racconto. A proposito,
come facevi a sapere cosa pensava Molecola ?
-Come ti ho
detto, stavo osservando la battaglia. Anzi, in quell’istante
stavo soccorrendo Makkari e tenevo sotto controllo il
tentativo di Molecola di tenerlo impegnato.
*Sì, ma come facevi a leggergli i pensieri ? Io
non potrei farlo.
-Lo faccio
molto di rado, è deleterio per le mie reti ioniche mentali. Ma come fai
a dire di non saperlo fare ? Ci hai mai provato ?
*Ora che mi ci fai pensare, no. Non ho mai avuto l’occasione di doverlo fare.
-Ti capisco. Neanche io lo
sapevo, prima di dover trovare le tracce psichiche di Ego
sulla Terra.
*Ego il Pianeta Vivente ?
Quello sbruffone pieno di se è stato sulla Terra ?
-Una parte
di lui.
*Mi chiedo perché mia sorella non me l’abbia detto.
Sarei corso in suo aiuto, come l’ultima volta.
-Tua sorella ? L’avrei considerata tua figlia, più che altro.
*So che definizioni simili sono assurde nel nostro
caso, ma pensaci un attimo. Non siamo nati entrambi dagli atomi della nebulosa
originaria ? Non ci siamo entrambi aggregati per forza
di gravità partendo dallo stesso corpo celeste originario ?
-Credo di capire. Comunque,
stiamo ad arrivare al motivo per cui sono venuta qui.
Accade mentre Molecola cerca
di capire come funzionino gli accumulatori cinetici, Nuvola porta in salvo un Makkari in pessime condizioni, e Maelstrom
sta facendo affondare Quasar diversi metri nel deserto.
Tutti e cinque si fermano.
Qualcosa nelle loro menti scatta, senza che loro se ne accorgano
a livello cosciente. Come se fosse appena stata infranta una barriera che
nessuno di loro sapeva di possedere.
Maelstrom è il primo a reagire, anche se solo con un mutamento
dei livelli di agenti chimici nel suo cervello.
Probabilmente non sarebbe successo niente, neanche se il suo organismo non
producesse di continuo stimolanti e droghe varie. Del
resto, quanto può impazzire uno psicopatico ?
Makkari cerca di liberarsi da Nuvola, che lo sta portando in
volo. Non è molto difficile, dato che il fenomeno sta disfacendo
tutte le modifiche che ha fatto per rendere i suoi livelli di percezione più
simili a quelli degli esseri umani… un lavoro per cui ha impiegato mesi.
Passata la momentanea
confusione, Maelstrom si guarda intorno e nota che
tutti i Protettori dell’Universo sono fermi.
-Beh, che vi prende ? Non stavamo combattendo ?
La terra trema, scagliando
raggi di luce gialla verso il cielo. Maelstrom riesce
a bloccare quelli vicini a lui, ma alle loro estremità appaiono dei grossi
fucili di energia gialla. Sparano, ed anche i
proiettili rimangono sospesi a metà. Vibrano esattamente come la gabbia di energia di prima, ma invece di dissolversi cambiano
semplicemente forma. Con sua enorme sorpresa, Maelstrom
viene attraversato da almeno quindici raggi laser ad
alta intensità.
Il terreno esplode,
rilasciando un uomo in costume rosso e blu scuro con un mantello stellato.
Risplende di energia, specialmente attorno ai polsi, e
sorride in modo molto strano.
-No. Ora stiamo combattendo.
*Ma esattamente cos’era quel fenomeno ?
-Dovresti riuscire a sentirlo
anche adesso, sulla Terra. Una radicale alterazione degli equilibri mentali dei
terrestri.
*Cioè l’umanità è impazzita di colpo
?
-Esattamente. Ha avuto tutto origine a New York, e si era appena espanso a tutto il
mondo.
*Tu come lo sai ? E perché ha
influenzato anche te ?
-Sto raccontando io o no ?
*Sì, ma non sei per niente brava a farlo. Parli di
cose che mi devi ancora spiegare, fai riferimenti al passato senza
approfondire, e le tue descrizioni non sono molto accurate.
-Non volevi sentire la storia ?
*Sì, ma se non ti sbrighi a finirla non
farai in tempo a salvare i tuoi compagni. Ci hai messo un intero nanosecondo
per arrivare a questo punto !!!
-Forse è perché continui ad
interrompermi, o magari sono ancora un po’ pazza. Posso continuare ?
*D’accordo, ma vieni al punto. Avrò anche tutto il
tempo dell’universo a disposizione, ma non significa che non possa
avere fretta.
Maelstrom è a terra e sta già guarendo dalle ferite. Il terreno
sotto di lui si trasforma in aria, facendolo cadere ed atterrare malamente; poi viene afferrato da un’enorme mano di pietra,
che inizia a stritolarlo. Prima che possa assorbire il
movimento della pietra, viene investito da un corpo ricoperto di energia
gialla, che manda in frantumi la pietra e, più in generale, gli causa molto
dolore.
Quasar si ferma e diminuisce
l’intensità del campo di forza.
-Ancora con il trucco della
mano ? Ma non sai fare niente di meglio, Molecola ?
-E tu non sai fare niente di
meglio che volargli contro ad una velocità che non fa in tempo a controllare ?
Quasar atterra proprio
davanti a Molecola, che ha ancora un occhio nero dopo il suo primo scontro con Maelstrom.
-Mi chiedo perché ti ho
voluto nella squadra ! Non sai fare nient’altro che
lamentarti e spostare qualche stella !
-Magari se tu mi dessi qualche ordine sensato, invece di provare a
fare tutto da solo e non concludere niente, forse… ma
che sto dicendo ?
-Non lo so, anche io non sono
sicuro di aver voluto dire quello che-
Entrambi vengono
scossi da qualcosa, chiudono con tutta la loro forza gli occhi e si toccano le
tempie, come se qualcosa fosse appena entrato nei loro cervelli.
-Come stavo dicendo…questo è
il mio arcinemico, stronzo !
Spinge Molecola con
l’equivalente quantico di un blocco di cemento, facendolo volare via. Maelstrom si sta rialzando ed inizia a creare un blocco
cinetico per imprigionare Quasar. Ma prima che se ne accorga,
sotto di loro si è formata una piattaforma di energia solida e sono già a metà
strada per lo spazio esterno.
Molecola toglie la polvere
dal costume, illeso, e gli vola dietro.
*Non ho ben capito quello che è successo.
-Iniziavano a rigettare l’effetto,
così un paio di demoni li hanno posseduti per tenerli
così.
*Demoni ? Ho l’impressione che tu stia
saltando ancora un altro pezzo.
-Non ne so molto. Credo che
il fenomeno abbia a che fare con la magia, e nessuno di noi è minimamente ferrato
in questioni del genere. Comunque, degli esseri
sovrannaturali sono entrati nelle loro teste ed hanno fatto sì che il loro lato
negativo continuasse a restare esposto.
*Lo hanno fatto anche con te e Makkari ?
-No, penso non mi abbiano
riconosciuto come essere umano. E
le difese mentali degli Eterni forse avrebbero reso la possessione molto
difficile.
*A proposito, che stavi facendo ?
-Ero molto…confusa. Imitare
un cervello umano è la cosa più complicata che abbia mai fatto, ma solo allora
mi sono resa conto di quanto può essere pericoloso per me. Sono diventata
dipendente da questi schemi di pensiero, e la mia capacità di pensare era compromessa. Tuttavia, ero abbastanza lucida da capire
di dover seguire gli altri per capire cosa stesse
succedendo.
*E Makkari
?
-Non ero
abbastanza lucida da portarlo con me, così l’ho abbandonato. Non l’ha presa bene.
Tra le macerie dello scontro,
Makkari si rialza cercando di non sentire il dolore
delle ferite, che iniziano giù a guarire.
-Bastardi…tutti e tre…andarsene
nello spazio e lasciarmi qui in queste condizioni…ora gli faccio vedere io cosa
sono capace di fare…
Prima con fatica, poi con una
certa eleganza, Makkari si mette a correre. Pazzo o
sano di mente, è quello che ha fatto per tutta la sua lunghissima vita, e
niente può sostituirlo. Si mette a correre senza una meta precisa, e prima
ancora di capire da che parte sta andando ha già infranto il muro del suono.
Corre sempre di più, senza neanche vedere le città che attraversa
come un uragano in miniatura. Percorse dall’energia cosmica, le sue ferite
guariscono ad una ad una, ed entro qualche minuto è
già tornato in forma. In un lampo di lucidità, o meglio di una follia più
comprensibile, trova una direzione.
Nel frattempo, Nuvola
raggiunge i suoi compagni di squadra poco oltre l’atmosfera terrestre.
*No aspetta, che succede a Makkari ?
-Ci arriverò.
*Non è così che si racconta una storia ! Hai iniziato a parlarmi di lui, ora
devi andare avanti. E’ troppo presto per dirmi degli altri !
-Come fai a dirlo ?
*Con tutte le storie che hanno inventato su di me, un
minimo l’ho imparato. Persino i trattati scientifici
erano più interessanti.
-D’accordo, passerò a parlarti di Makkari
allora.
*Non metterti a descrivere tutto. Hai delle
informazioni così frammentarie che le rappresentazioni matematiche che mi hai
fatto non rendono decisamente giustizia; in forma di
dialogo sono molto più stimolanti, a mio parere.
-Non esageravi
sull’eventualità di una tua impazienza.
*Allora, Makkari ?
-Si è diretto a New York.
*Per rintracciare la fonte della follia di massa ? Era rinsavito, allora.
-Non proprio. A quanto ho
capito, questo fenomeno porta in superficie le caratteristiche del
comportamento umano che sono state inibite dalle loro stesse menti. Per Quasar,
si è trattato del suo desiderio di poter rispondere a tono a Maelstrom e potersi vendicare per tutto quello che gli ha
fatto. Per Molecola, si è trattato dell’insofferenza
derivante dall’essere trattato come il membro meno capace del gruppo, mentre è
forse il più potente. Per Makkari, si è
trattato di sentimenti e desideri che aveva represso per non ferire i suoi
amici mortali.
*Come sai tutte queste cose ?
E che effetto ha avuto su di te ?
-Se tu mi lasciassi raccontare…
*Me lo dirai dopo, d’accordo. Ma
dimmi di Makkari adesso.
-Si è recato a New York, come
dicevo, ed ha rintracciato Lara Winters.
*Chi ?
-Una terrestre con cui Quasar
ha una relazione.
*Che tipo di relazione ?
-I terrestri tendono a non
specificarlo nelle conversazioni, per motivi che ignoro. Tendono ad identificare
ogni tipo di relazione con un termine, ma molto stranamente quando la relazione
è contemporaneamente di tipo personale, sessuale e sociale si
identifica solo come “una relazione”. Oppure viene
usata la locuzione “stanno insieme”, cosa che è vera solo per una parte del
loro tempo attivo.
*I terrestri sono degli esserini
molto strani.
-Sicuramente. In ogni caso,
almeno nella cultura di riferimento, questa relazione è esclusiva. Ogni
violazione di questa esclusività viene vista molto
negativamente. Ho dedotto che sia per questo che,
nonostante Makkari avesse dei desideri inconsci nei
confronti del corpo di Lara, cosa che una mente Eterna non può non sapere… a
quanto mi dicono, almeno… per non ferire l’amico, Makkari
non l’abbia rivelato.
*Mi pare molto complicato.
-Lo so. Ma
sono terrestri, quindi non mi sorprende molto.
*Continui a non dirmi cosa ha fatto Makkari, mentre tutto il resto l’hai raccontato più
facilmente. Se tu fossi terrestre, penserei che ad essere ferita
sia stata tu, e così cerchi delle scuse.
-Ma io non sono terrestre. Makkari
ha trovato Lara in casa, dove era andata dopo aver deciso di lasciare il suo
lavoro al Moonbuck ed aver lanciato quindici
bicchieri oltre la vetrina.
*Capisci che intendo ? Giri
attorno alla questione.
-Makkari e Lara hanno avuto un
rapporto sessuale. Mi sento poco… a mio… agio… a descrivere la situazione…
*Sì, sì. Comunque, sono
andati contro l’esclusività di cui parlavi prima ?
-Sì. Considerando lo stretto
legame di amicizia tra Makkari
e Quasar, ha provato un profondo senso di colpa ed ha usato la sua limitata
telepatia per cancellare i ricordi dell’evento dalla mente di Lara.
*Questo come lo sai ?
-Non siamo ancora arrivati a
quel punto della storia. Non trovi strano questo tratto dei terrestri ? Gli strani rapporti che hanno tra di
loro ?
*In un certo senso li capisco.
-Che vuoi dire ?
*Che anche io in passato ho provato qualcosa di simile
al desiderio di una compagna. Chissà, forse se ti avessi
incontrata qualche miliardo di anni fa…
-Non credo di capire.
*Per le nebulose dev’essere
diverso, certo, ma tu hai assunto forma umana.
-Nel tentativo di
sperimentare l’umanità il più possibile, ho reso questo corpo simulato il più umano possibile. Ho persino mantenuto dei desideri sessuali,
ed ho anche sperimentato l’atto fisico, per quanto non sia sicura di capire in
pieno l’importanza che vi danno. Potrebbe dipendere dal fatto che, per evitare
tutte le complicazioni che ti ho spiegato prima, ho
focalizzato queste caratteristiche esclusivamente su Makkari.
Ha apprezzato l’idea.
*Mi chiedo se non sia vagamente possibile che anche tu
sia stata ferita da una violazione dell’esclusività.
-Non sarebbe possibile. Non
senza che io me ne accorga.
*Penso che mi metterò ad osservare i terrestri con più
costanza, d’ora in avanti. Ci sono ancora moltissime cose da capire.
-Quindi posso continuare con
la mia storia ?
*Purché le descrizioni siano brevi. Credo che la
parte migliore sia già finita.
Poco oltre l’atmosfera
terrestre Quasar, Molecola e Maelstrom si muovono
senza problemi nel vuoto. Per Maelstrom è anche più
facile manipolare il movimento, in queste condizioni, non dovendo avere a che
fare con la gravità o l’aria. Per Quasar, naturalmente, non esiste campo di
battaglia migliore.
E’ Molecola ad avere più
problemi in queste condizioni, avendo pochissima materia da sfruttare. Può
emettere scariche di energia, ma non è particolarmente
ferrato in questo campo e per Maelstrom è uno scherzo
evitarle, specialmente ora che è senza peso.
Non c’è tempo per scambiarsi
battute o per schernire l’avversario, anche perché Maelstrom
non può ricevere le onde radio e per ovvi motivi non può neanche sentire le
parole degli altri due.
Quasar lancia armi di tutti i
tipi contro Maelstrom. Pur
sapendo che non hanno effetto, non è sufficientemente lucido per trovare altre
strategie; cose che capitano, quando sei in preda alla rabbia.
Nuvola si avvicina, ma il
motivo per cui pensava di dover intervenire ora le
sfugge. Che senso può avere per un corpo celeste una insulsa
battaglia tra tre uomini che hanno perso la sanità mentale ? Così resta ad
osservare, immobile, più che altro perché non ha motivo per fare altro.
Questo fino a quando Quasar
esegue un Salto Quantico portando se stesso, Molecola e Maelstrom
nella Zona Quantica.
-Purtroppo non so dove li abbia portati il Salto.
*Non è un grosso problema. Questo lo so già.
-Come !?
*Mi ha detto tutto quanto Io. Non ci parlo spesso, ma
se c’è qualcuno in grado di dirmi cosa succede laggiù è Io. Se non fosse stato
per lei... o per esso, o essa per quel che importa…
neanche avrei saputo che c’era stata della vita su Ganimede, perché nessun
altro me ne voleva parlare. Lo so, sono cose stupide, ma in qualche modo
bisogna far passare il tempo. Le rivoluzioni sono molto lunghe, e in molti
nemmeno sanno parlare.
-E che cosa è successo ?
*Ecco, forse qualche dettaglio può non essere esatto,
ma più o meno è andata così…
Lo spazio si curva su se
stesso, aprendo per un istante una finestra su una distesa infinita di energia, per poi ritornare alla normalità dopo aver
lasciato andare i quattro. Un Salto di miliardi di chilometri, annullando le distanze.
-Che ci facciamo qui !? – urla via radio Molecola, che non
ha fatto molti viaggi spaziali in fondo.
-Non ti ho invitato io,
quindi stai da parte mentre qui ci pensa un professionista – gli risponde
Quasar, già intento a colpire Maelstrom da tutti e sei i lati possibili nello spazio esterno.
Continuando ad attaccarlo
fisicamente, però, Quasar non ha fatto altro che ricaricare il corpo di Maelstrom con molta energia cinetica. Quanto basta per
allontanare il Protettore dell’Universo ed assorbire tutta l’energia possibile,
principalmente l’energia cinetica della rivoluzione dei satelliti di Giove.
-Non…non pensavo che potesse
assorbire così tanta energia !
“Tutta questione di quanta se
ne è accumulata” pensa Maelstrom
“Tutto nell’universo ha un qualche
tipo di movimento. Se si è in grado di controllarlo, non c’è limite a quello
che si può fare ! Peccato che loro
non possano sentirmi, però”.
Le modifiche genetiche prese in prestito dai Celestiali stessi si rendono utili,
quando tra le cellule scorre potente un fiume di energia, attingendo ad una
fonte praticamente illimitata. Arrivate al massimo regime, le
cellule trasferiscono l’energia cinetica attraverso lo spazio.
Se fosse
completamente in sé, Quasar avrebbe capito cosa sta cercando di fare e lo avrebbe
già fermato, una volta capito come attaccarlo senza usare energia cinetica. Ma ora, tutto quello a cui riesce a pensare è a quanto Maelstrom ha provocato un’emorragia cerebrale a suo padre,
e tutto per minare la sua efficienza come Protettore. In qualche modo è
riuscito ad accettare la morte di Eon
come facente parte dello schema delle cose, ma suo padre è morto quasi senza
motivo.
Forse non era il miglior
padre del mondo, anzi in diverse occasioni è arrivato ad odiarlo, ma non
meritava di morire.
Sa che dovrebbe provare una
rabbia incontenibile per Maelstrom, e che dovrebbe
volere la stessa fine per lui. Sa che dovrebbe, ma non è così. Prova rabbia
verso se stesso, per non essere riuscito a fermare il suo nemico, ma non riesce
ad odiarlo.
Senza più la rabbia di cui si
stava nutrendo, il demone non può più sopportare la lontananza dalla Terra. Si
dissolve nel nulla, o fa quello che fa un demone quando muore. Per Quasar è
come se fosse reduce da una sbornia.
Una sbornia dopo la quale ci
si ritrova con un pazzo che sta per scagliarti contro un uragano formato con la
materia della Grande Macchia Rossa di Giove.
Alcuni gas già riempiono lo
spazio tra i due, tanto da poter permettere una frammentaria conversazione, per quanto distorta.
-La battaglia non è più divertente,
sai ? Verranno a prendermi tra poco, quindi temo dovrò ucciderti subito e senza piani complicati. Ma del
resto, quando puoi spostare i pianeti, che bisogno hai
di un piano ?
Si prepara a lanciare il
vortice, senza ulteriori ritardi. Purtroppo per lui,
il ritardo che ha già accumulato è più che sufficiente per Quasar.
Mentre la gigantesca massa gassosa si avvicina, fa un Salto
Quantico e scompare. Lo spostamento gravitazionale, quello che gli ha sempre
fatto evitare di fare una cosa del genere sulla Terra, inghiotte tutto quanto e
lo porta nell’immensa vastità della Zona Quantica.
-Non è possibile !!! – urla Maelstrom, sentendo a
malapena la propria voce nel vapore cosmico rimasto.
-Oh, andiamo – dice una voce alle
sue spalle – Stai per affrontare il tuo peggior nemico, e non hai niente di
meglio da dire ?
A pochi metri da Maelstrom, Quasar rilascia energia quantica pura. Praticamente niente può restare intatto, una volta venuto in
contatto con essa. E come Maelstrom capisce subito,
l’energia cinetica ha ben poca influenza su di essa.
Con un certo grado di difficoltà, Quasar la organizza in una bolla che circonda
completamente il suo nemico.
“Non avrei mai pensato di
usare in questo modo l’energia della Zona Quant-“
I suoi pensieri vengono interrotti quando dei macigni colpiscono il suo
campo di forza. Si volta, vedendo Molecola attorniato
da innumerevoli frammenti di roccia ed altri composti pesanti, presi dai
satelliti di Giove.
-Anche io posso muovere i
pianeti, se voglio !
Scaglia alcune rocce contro
Quasar, che riesce a bloccarne alcune e a schivarne altre, fino ad arrivare
davanti a Molecola. Le cicatrici sulla sua faccia emanano energia, tanta è la
rabbia che ha in sé.
-Owen, aspetta !!! Non è così che
devi usare i tuoi poteri !
-Che stai dicendo ? Vuoi sempre tu tutta la gloria, eh ?
-Senti, quando sei entrato
nel gruppo hai ammesso di non aver mai voluto i tuoi poteri, e di non sapere
cosa farci. Ora hai visto quanto possono essere utili agli altri, con tutto
quello che hai fatto. Sei un membro del gruppo, adesso, e noi contiamo su di
te. Non hai proprio motivo di essere arrabbiato, ora. Non credi ?-
La rabbia e l’energia
spariscono dal suo volto, rimpiazzate da un’espressione molto confusa.
-Sì, hai ragione. Non so cosa
mi avesse preso – risponde guardandosi intorno, ed i
massi ritornano sui propri satelliti di origine.
-Io forse sì, mi sono trovato
in situazioni simili in passato. Ma ora non importa.
Non ci resta che sbattere Maelstrom nella prigione
più profonda che riusciamo a trovare e rintracciare gli altri.
Dall’interno della bolla
quantica, Maelstrom applaude sarcasticamente.
-Ma che bella scenetta. Sono contento che siate tornati
in voi, perché non volevo assolutamente perdermi lo spettacolo.
-Di che stai parlando ?
-Dei rinforzi. Non ti ho
detto che ho conoscenze molto, molto in alto,
ultimamente ?
Non molto distante, lo spazio
si deforma in un modo familiare. La bolla quantica svanisce, ed un umanoide in
una tuta di energia gialla si avvicina. Lo spazio si
deforma ancora, e ancora e ancora. Vengono effettuati
decine di Salti Quantici, che rilasciano sempre più soldati.
-Ma che succede !?
-Non preoccuparti, è solo il
passaggio che mi aveva promesso Ens.
Attorno a Quasar e Molecola
si forma una prigione di energia quantica solida, e
prima che possano capire cosa stia succedendo viene effettuato un Salto
Quantico di massa, portando tutti quanti oltre questa dimensione.
*Ecco, è tutto.
-Allora sono nella Zona
Quantica ! Ecco perché non riuscivo a trovarli, nel
Sistema Solare !
*E senza entrarci non li avresti trovati neanche nella
Zona. Ho avvertito dei cambiamenti là.
-Sì, l’abbiamo rinforzata
usando un Cubo Cosmico senza energia. Non può più esaurire i desideri, ma come
catalizzatore di energie e sistema di calcolo è senza
pari.
*Hai visto che la storia
poteva essere raccontata molto più in fretta ? Tu ci hai messo ben cinque
nanosecondi, e tutto per raccontarmi di una scaramuccia di pochi minuti e di Makkari che è andato a New York per soddisfare dei bisogni
fisici che non mi hai neanche spiegato bene.
-Mi dispiace. Evidentemente
non sono portata per la narrazione.
*Oh, non importa. In ogni caso c’è solo un’ultima cosa
che mi devi spiegare, cioè come facevi a sapere quello
che ha fatto Makkari.
-Lo farò, ma il più in fretta
possibile. In teoria nessuno a parte noi dovrebbe
avere accesso alla Zona Quantica e chiunque sia in grado di entrarci con una
tale facilità non può essere sottovalutato.
*Ora sei tu l’impaziente ?
Nuvola è immobile, mentre Quasar
effettua il suo Salto Quantico. Ora è sola, e non vede
perché dovrebbe essere altrimenti. Lo shock per la sua mente è stato tale da
riportare la sua rete neurale a quando era una semplice nebulosa senziente,
senza aspirazioni di umanità.
Osserva il sistema solare,
intensamente e con tutti i suoi sensi, per ore, senza trovarci niente di
neanche lontanamente interessante. Tranne una cosa.
Curva lo spazio in un modo
molto simile a quello usato da Quasar, riapparendo poco distante dalla
superficie del Sole.
-E’ questo che sarei dovuta
diventare, non l’imitazione di un essere umano. Il mio destino era di dare vita
a una stella.
*Non sei troppo giovane per pensare
una cosa del genere ?
-Chi sta parlando ?
*Ti dispiace davvero tanto avere una forma umana ? Allora perché l’hai assunta ?
-Non capisco di cosa stai-
Una mano metallica si
appoggia sulla sua spalla nuda. Anche senza guardare,
riconosce a chi appartiene. E se non lo sapesse, le
basterebbe girarsi per vedere un alieno con un grande occhio al posto della
testa, ed un esoscheletro meccanico simile ad un umanoide.
-§§>§ ?
[Pensavo preferissi il nome
Mr. S, come i tuoi compagni di squadra. Anche se, ora
che ci penso, mentre per loro la pronuncia del mio nome è impossibile, tu non
hai limitazioni del genere]
-Perché sei qui ?
[Perché a
differenza degli altri, l’effetto della Cappa delle Ombre che ha scatenato
questo secondo Inferno non diminuisce con la distanza dal pianeta d’origine. Dovrò intervenire personalmente per farti tornare
come prima]
-Tu sei il segretario
personale di Epoch. E’ stata
lei a mandarti ?
[Non
esattamente, come non era stata lei a mandarvi a Los Angeles. Questa è una questione che devo sistemare da solo,
purtroppo]
-Come puoi sopravvivere a
così poca distanza dal Sole ? Il calore è-
[Ininfluente, credimi. Sto
ripristinando la tua rete neurale, così da restituirti la sanità mentale. Come
ti senti ?]
-Rispetto a cosa ?
[Credo che tu sia tornata
normale]
*Un concetto molto strano, considerando sia la fonte
sia il destinatario.
-Da dove viene questa voce ?
[Non è una voce, non più di
quanto lo sia la mia o la tua. Qui siamo ben oltre
l’ambiente umano]
*Quasi non ti riconoscevo, sai ?
[Io invece
non potevo fare altro che capire subito chi stesse parlando. Anche se non credevo tu
sapessi già di me]
*Come hai appena ricordato, qui siamo ben oltre
l’ambiente umano. Io vedo il tempo in un modo che nemmeno tu puoi immaginare.
[Comprendo. Ti chiedo, tuttavia, di non rivelare niente su di me. Potresti
vanificare tutti i miei sforzi]
*Posso conoscere poco i terrestri, ma certe cose sono
su una scala troppo grande perché io non le veda. Il tuo segreto è al sicuro
con me. Come potrebbe essere altrimenti ? Molti di
quelli che parlano con me non hanno mai parlato con altri e mai lo faranno.
Mr. S scompare esattamente come era comparso. Purtroppo nessuno dei presenti sa come.
-Non credevo potessi parlare,
specialmente a questa distanza.
*Oh, la distanza è ideale. Tu sei una nebulosa
senziente, non è così ? Mi piacerebbe sapere come sei
arrivata fino qui.
-Potrei fartelo sapere.
*Mi farebbe un enorme piacere.
-Ti dispiace se parlo io ?
*No, figurati. E’ da tempo
che non ascolto qualcuno.
-E questo è tutto. Non tutto quello che è successo,
forse, ma tutto quel che si sa.
*Una storia molto interessante. Sì, decisamente…o
non mi sarei fermato un intero secondo per ascoltarla. Ti sono debitore.
-No, lo sono
io… mi ha fatto molto bene parlarne, ha limitato i danni. Credo che
anche a Makkari farebbe molto bene parlare di quello
che è successo, specialmente considerando la… fragile natura della mente umana,
anche se Eterna.
*Sai, quella è l’unica scena che non mi hai descritto.
-Quale ?
*Quella che riguarda Makkari. Sei stata
molto, molto vaga. Riservata, quasi.
-Non credo…che lui vorrebbe
che ne parlassi.
*Se gli dicessi che lo hai
fatto, considererebbe senz’altro questa conversazione come un’allucinazione
prodotta dalla tua temporanea follia.
-Forse. Ma preferisco non
parlarne comunque.
*Sei molto più umana di
quanto ammetti, Nuvola.
-Lo considero un complimento.
*Infatti voleva esserlo. Adesso te ne
andrai, immagino.
-Temo di sì. Mi ha fatto
piacere parlare con te, ma devo aiutare i miei…colleghi.
*Stavi per dire “amici”, non è così
?
-Dev’essere stata l’interferenza delle correnti cosmiche a farti capire
così.
*Certo, certo. In ogni caso, quando hai qualche
centesimo di secondo, torna a trovarmi.
-Ci conto. Alla prossima
volta, allora.
*Non mi muoverò di qui. Non l’ho mai fatto, perché
dovrei cominciare a farlo ora ?
Poco distante dalla
superficie del Sole, Nuvola scompare in una piega dello spazio-tempo, per
riapparire in orbita attorno alla Terra.
Il Sole, nel frattempo,
emette qualche fiammata e torna a fare quello che ha sempre fatto, qualunque
cosa sia. E ricomincia ad aspettare.
*Ah, se l’avessi incontrata quando ero più giovane…
Nel prossimo numero:
Makkari e Nuvola affrontano
le conseguenze di ciò che è successo dietro le quinte, Quasar e Molecola si
ritrovano prigionieri di un mondo molto strano, Maelstrom
è al settimo cielo per avere quasi tutto quello che desidera… E mr. S ? E Epoch
? Che c’entrano loro in questa faccenda, e soprattutto chi accidenti sarebbe questo Ens a cui tutti
accennano ?
Note
Se state pensando che sia una storia assurda, sono perfettamente d’accordo con
voi; e la citazione non si riferisce solo al dialogo tra i due corpi celesti.
Negli ultimi numeri Nuvola è rimasta un po’ in disparte, e a voler ben vedere
ha ricevuto l’attenzione che merita solo nell’Annual
#2, quindi non deve sorprendervi che questo episodio sia in gran parte Nuvola-centrico (qualsiasi riferimento al suo interlocutore
è totalmente volontario).