LA GUERRA DEGLI DEI

Parte 3 (di 3): Blitzkrieg

 

Credo che non ci si possa fidare

del potere, indipendentemente

da chi lo controlla.

Sir William Jones

 

Riassunto

Epoch ha predetto che qualcuno tenterà di ucciderla per impossessarsi della Coscienza Cosmica.

Una volta tornato sulla Terra, Quasar è stato contattato dal suo vecchio alleato Makkari e si è recato ad Olympia. Poco dopo, la città è stata attaccata dai Devianti in un piano orchestrato da Ghaur. Nel frattempo, Lemuria è stata attaccata da Thanos, che dopo aver sconfitto Quasar e Ghaur si è teleportato a Olympia, dove ha iniziato il suo attacco…

 

Il titano alzò brevemente lo sguardo e vedendo il nuovo avversario emise dagli occhi due minuscoli raggi rossi. Quasar sollevò istintivamente uno scudo, ma i raggi lo oltrepassarono ferendolo ad una spalla. Il dolore gli fece perdere la concentrazione e cadde a terra dai dieci metri di altezza a cui si trovava, perdendo conoscenza.

-Ah! Il sedicente Protettore dell’Universo non è stato nemmeno in grado di difendere se stesso!

Generò un potente fronte d’onda energetico che colpì con forza spaventosa la folla di Eterni che lo circondava. Molti scapparono, mentre i più potenti gli si schieravano davanti.

-Avete utilizzato la vostra carne da cannone, eh? E’ solo per la nostra parentela che non li ho uccisi…per ora.

-Noi non siamo della stessa razza, demonio.

-Sei sprezzante quanto mi hanno detto, Ikaris. Mi hanno anche detto che sei l’Eterno più forte…

Senza alcun preavviso emise dal braccio una scarica concussiva del diametro di tre metri, che colpì Ikaris in pieno. L’Eterno Polare fu spinto oltre l’orizzonte emettendo una scia di fumo.

-Ma quello sono io.

 

Karkas arrivò alle sue spalle e lo colpì con le sue mani enormi, senza che Thanos quasi se ne accorgesse. Thanos sorrise e lo colpì al ventre con un pugno. La sua mano penetrò all’interno del suo intestino e si accese di forza cosmica. Karkas urlò per il dolore atroce ed in sua difesa accorsero Ransak e Thena.

Thanos estrasse la mano dal deviante e la caricò di energia, che fece evaporare il sangue su di essa. Ransak evitò tutti i colpi di Thanos e lo colpì alla gola con il suo bastone. Thanos lo afferrò e lo spezzò in due, mentre Thena che era volata sopra di lui trasmutò il terreno in lava.

Thanos colpì Ransak semplicemente muovendo il braccio con la massima naturalezza, beandosi del rumore delle costole rotte del deviante dall’aspetto umano, e levitando al di sopra della lava.

Ikaris volò verso di lui alla velocità del suono e lo colpì tanto forte da farlo cadere nella lava. Thena la ritrasmutò in terra ma questa esplose con forza tale da far tremare tutti i palazzi della città.

 

-Arrenditi, Titano! Un’aberrazione non può sconfiggere degli dei !

Gli occhi di Thanos si incendiarono di fuoco stellare mentre colpiva ripetutamente Ikaris alla faccia e allo stomaco. L’Eterno non faceva in tempo a rispondere agli attacchi.

Mentre Quasar iniziava a riprendere conoscenza Makkari separò Ikaris dal suo nemico mentre le palpebre di Thanos si chiudevano per una frazione di secondo.

Thena raccolse tutta l’energia cosmica che il suo corpo conteneva e la indirizzò mentalmente verso Thanos.

-Dei? Voi non siete altro che una manipolazione genetica, non siete che cuccioli. Siete un esperimento fallito da degli dei che non vi considerano nemmeno.

-Non è vero! Noi siamo la realizzazione dei piani dei Celestiali!

Thanos sorrise ed afferrò metà della lancia spezzata di Ransak, lanciandola verso Thena.

Makkari non fece in tempo a prenderla e la lancia si conficcò nel cuore di Thena.

-Se voi siete la massima realizzazione dei Celestiali, perché io sono più potente?

 

L’insulto diede ad Ikaris l’impeto necessario a continuare lo scontro: attaccò Thanos con un raggio termico proveniente dagli occhi.

Thena partecipò all’attacco con il più potente colpo mentale che riuscì a proiettare, indebolita dallo sforzo di curare le proprie ferite. Ripresosi dall’attacco iniziale, Phastos caricò il suo martello di energia cosmica e lo usò per amplificarla in un attacco concussivo.

Sprite usò i suoi poteri di trasmutazione per trasformare l’aria intorno al Titano in acido.

Makkari afferrò tutti gli oggetti acuminati che l’attacco di Thanos aveva seminato e li lanciò verso di lui alla velocità del suono.

Nel punto focale di cinque attacchi di natura diversa, Thanos rise. Era una risata che raggelava l’animo, una risata che convinse Quasar a fare qualcosa per sbloccare la situazione. Evidentemente la forza di Thanos era decisamente superiore a quella degli Eterni, ed aveva dimostrato di essere persino più forte delle Bande Quantiche. Quasar non poteva che essere in soggezione: Thanos non era un nemico, era una forza della natura.

 

Thanos si liberò di due dei suoi attaccanti afferrando Ikaris per il cranio ed impedendogli di colpirlo con i suoi raggi oculari e lo scagliò contro Sprite. Mentre lo faceva, notò che si trovava in mezzo a due linee parallele di energia gialla. Sentì un rumore alle sue spalle ma non fece in tempo a vedere il treno di forza quantica costruito da Quasar.

Il colpo fu tremendo: la traiettoria del treno arrivava oltre il confini di Olympia. Quasar non perse tempo e volò verso il punto di arrivo di Thanos, che una volta resosi conto dell’accaduto aveva distrutto il treno con un solo colpo energetico.

La sua prima idea fu di bombardare Thanos con tutte le energie dello spettro elettromagnetico contemporaneamente, ma temeva che potesse assorbirle. Decise di restare sull’attacco fisico, meno imprevedibile.

Creò un enorme martello di forza quantica e lo abbatté su Thanos. Non gli diede il tempo di rispondere all’attacco creando decine di spade che proiettò verso di lui. Thanos stava iniziando a perdere la pazienza.

Alzò le braccia al cielo e rilasciò un’onda di forza cosmica da cui Quasar si schermò con uno scudo di forza quantica. La difesa dall’imponente attacco lo impegnava al punto di non potersi distrarre pensando alla prossima mossa.

 

-Quasar- disse Epoch tramite le Bande Quantiche- ti avverto che la produzione di energia da parte di Thanos supera la capacità di defletterla del tuo scudo.

A denti stretti, il suo protettore rispose:

-Lo sto…notando…che faccio adesso ?!? E dove sono gli Eterni?

-Non posso rispondere ad entrambe le domande: ho bisogno di tempo per adattare i miei sensi cosmici.

-Ed allora adattali ! Come cavolo mi tiro fuori da questo stallo senza crepare?

 

INTERLUDIO

Due giorni prima, a sedici anni-luce di distanza dalla Terra, il Capitano Neh-Vahrr della nave Kree Stokra fu chiamato urgentemente in plancia.

-Signore, i sensori a corto raggio hanno identificato un blocco di materia sconosciuta.

-Andiamo avanti, tenente. Da quando l’Impero è caduto questa non è più una nave da esplorazione. Stiamo solo cercando una nuova casa.

-Ma signore, il blocco sembra composto da materia organica.

-Nello spazio esterno?

-Non solo, signore…le letture indicano una somiglianza al codice genetico Skrull.

-Me lo mostri sul visore principale.

Il visore si illuminò a fatica, data la mancanza di manutenzione nell’ultimo anno e mezzo. L’immagine mostrava un grosso cubo di materia argentea, immobile.

-Signore, i sensori registrano un impulso di risonanza quantica diretto verso l’oggetto.

-Da dove proviene?

-Da sette Kefram di distanza, signore…dal pianeta Sol III.

-La Terra ? Forse i distruttori dell’Impero sono coinvolti !

Poco dopo, il cubo si mosse autonomamente raggiungendo la velocità della luce e superandola. Al suo seguito, ad una velocità inferiore, c’era la nave Kree.

FINE INTERLUDIO

 

Quasar eseguì un salto quantico, aprendo una spaccatura nell’atmosfera terrestre. Generalmente evitava di farlo per non rischiare gravi danni ambientali, ma questa era un’eccezione. Il risucchio sbilanciò Thanos quel tanto che bastava a Quasar per tornare dallo spazio esterno in cui era riapparso. Non fece in tempo a tornare, però. In orbita intorno alla Terra c’era un enorme massa organica dorata, dall’aspetto simile ad un cervello.

Ad Olympia, Thanos raggiunse gli Eterni che stavano guardando stupefatti il cielo.

-L’Uni-Cervello…l’unione di tutti gli Eterni che hanno lasciato Olympia…Non era più ritornato…

-Se fossi in voi aspetterei ad inginocchiarmi al vostro dio. Non è tornato per aiutarvi.

-Cosa sai tu del ritorno dell’ Uni-Cervello, Titano?

-Molte cose. Per esempio so che non è per sua decisione che si trova qui. Dopo essermi ripreso dalla mia ultima sconfitta mi sono rifugiato sulla Terra per recuperare le forze. Mentre tornavo, ho incontrato l’Uni-Cervello nel suo cammino…ed ho deciso di approntare delle contro-misure.

Quasar atterrò in mezzo agli Eterni in gran fretta, molto agitato.

 

-Immagino che voi sappiate cosa sono quelle cose…

-Quello è l’Uni-Cervello, il…un momento, che cos’altro hai visto?

-Una specie di gigantesco cubo che si dirigeva verso il Cervello…

Thanos scoppiò a ridere, mentre gli Eterni fremevano per il confronto.

-Che cosa sai dei Devianti, Quasar?

-Sono un esperimento genetico dei Celestiali. Quella cosa ha a che fare con i Devianti?

-Quel cubo è i Devianti. In un impulsivo esempio di arroganza, gli Eterni hanno trasformato molti Devianti in un cubo di materia solida, in seguito spedito nello spazio dall’Uni-Cervello.

-Sei stato tu a richiamarlo?

-Ghaur aveva intuito una connessione tra l’Uni-Cervello e il cubo, e possedeva uno strumento creato dai Celestiali in grado di richiamarlo.

Sforzandosi di non pensare al fatto che stava discutendo con l’essere più pericoloso dell’universo, Quasar gli chiese:

-Un secondo. Chi ha spedito qui l’Uni-Cervello e perché?

-Chiedilo ad Epoch. Forse lei sa chi è stato, ma a me non importa.

-Allora perché sei qui?

-Perché voglio l’opportunità di dimostrare la mia superiorità agli Eterni.

-Puoi mandarli via?

-Suppongo di sì. Ma trovo più stimolante osservare il loro scontro.

-Scontro? Due esseri del genere potrebbero distruggere la Terra !

-Come ho detto, un avvenimento stimolante.

Quasar stava per iniziare nuovamente uno scontro, ma fu bloccato da una chiamata di Epoch.

-Non c’è tempo per questo, Quasar. Le due entità si stanno scontrando!

-Non finisce qui, Thanos. Te lo assicuro.

 

Pochi secondi dopo fu nello spazio, dove assistette ad uno spettacolo terrificante. I due giganteschi aggregati organici si stavano combattendo con una varietà tale di colpi energetici da suscitare stupore persino in chi aveva visto l’Oblio.

Piccole navi dello SHIELD li attaccavano, suscitando meno preoccupazioni di uno sciame di moscerini.

-Okay Epoch, questa volta è tosta. Come li fermo?

-Le due entità non stanno modificando la loro posizione.

-Volevo dire, come faccio a farli smettere?

-Non saprei. La quantità di energia gestita da entrambi è notevolmente superiore a quella delle Bande Quantiche.

-Non posso trasportarli nella Zona Quantica?

-Creare un portale di tali dimensioni necessiterebbe di troppo tempo. E non è detto che non possano ritornare.

-Sarà meglio chiamare i Vendicatori o i Fantastici Quattro.

-Sarebbe inutile. I Vendicatori al momento non possono raggiungere lo spazio perché sono impegnati in…

-E i FQ?

-Non sono presenti in questa dimensione. Sappi però che diversi para-umani stanno contrastando i danni inflitti al pianeta.

-Danni?

-Le energie scatenate stanno seriamente minando l’equilibrio atmosferico e magmatico del pianeta, causando disastri naturali di lieve entità, soprattutto terremoti. Ciononostante, la loro intensità crescerà esponenzialmente.

 

-Non posso stare qui a far niente mentre fanno tutto a pezzi! Forza Epoch, dimmi che devo fare! Hai accesso a tutte le informazioni dell’Universo…

-Ma non tutte simultaneamente. Ci vuole tempo per osservare tutti i dati.

-Ep, questo è qualcosa che non posso gestire da solo! Ci sono cose che vanno oltre le mie possibilità! Potresti intervenire di persona…

-Sono restia a…

-Non me ne frega niente! Esci dalla tua dimensione e ferma quei due cosi, ora !! Non mi importa se le altre entità cosmiche non sono d’accordo! Che motivi hai per non partecipare?

-Principalmente la mia partecipazione potrebbe aiutare l’Assassino. E poi sei tu a dover proteggere l’Universo.

-E se io non posso? Non puoi mettere tutte le responsabilità dell’Universo sulle mie spalle, Epoch! Dannazione, ti sto dando la mia vita! Devi fare qualcosa, ora !!

Le Bande Quantiche brillarono e davanti a lui si aprì uno squarcio nella nostra dimensione. Il vero corpo fisico di Epoch, alto più di quaranta metri, vi passò attraverso. Quasar si rese conto per la prima volta che quello che vedeva nell’Eon-verso era solo una sua rappresentazione.

-Occupati di Thanos. Io terminerò la battaglia.

Quasar esitò un secondo prima di ritornare ad Olympia. Epoch attaccò i due contendenti circondandoli con parte della sua massa organica, incurante dei loro attacchi energetici.

Era la prima volta che la vedeva come un alleato sul campo e non dietro le quinte.

 

Una volta atterrato ad Olympia, osservò sconcertato Thanos troneggiante in mezzo ai corpi svenuti degli Eterni. Il Titano lo guardava con un bagliore di morte negli occhi.

“Ci siamo” pensò “questa è la battaglia finale tra noi due. Questo è per te, Mar-Vell !”

Quasar si diresse verso di lui, schivandone i colpi energetici.  Muovendosi più veloce del suono riuscì ad arrivargli davanti senza essere stato colpito nemmeno una volta. Caricò le Bande di energia e la scaricò tutta in un unico colpo che investì Thanos come un tifone.

Il colpo lo fece volare trecento metri più in là, dove colpì ed abbatté una grande costruzione di cui Quasar non poteva capire l’uso.

 

Thanos non aspettò a riprendere la battaglia e con un solo colpo ridusse in cenere le tonnellate di macerie. Quasar ricaricò istantaneamente le Bande Quantiche.

-Combatti finché vuoi, Quasar! Questo è il giorno in cui gli dei sono stati soppiantati !

-Oh, ma stà zitto…

Questa volta Thanos non fu preso di sorpresa: il suo colpo andò a segno e distrusse l’armatura di forza quantica di Quasar. Iniziava a sentire la fatica delle Bande nel riciclare l’energia ad un ritmo simile. La sua unica consolazione era il pensiero che anche Thanos si stesse stancando. Quasar creò una camera stagna intorno a Thanos e ne aumentò la pressione fino a trenta atmosfere. Nella sua mente le bande lanciarono un grido stridulo per lo sforzo necessario a racimolare energia dalla Zona Quantica a quella velocità e senza scorte di energia pronte.

Prima che Thanos distruggesse la camera, Quasar usò le su ultime energie per lanciare un colpo che penetrasse il terreno fino al mantello terrestre. Sulle pareti esterne della camera iniziarono  formarsi delle crepe e con un ultimo sforzo mentale Quasar la restrinse e la lanciò nel buco che aveva appena creato.

 

Cadde a terra sulle ginocchia: lo sforzo era stato tremendo, ma aveva finalmente sconfitto il suo nemico più potente. Non fece in tempo a tirare un sospiro di sollievo, però, dato che dal buco uscì un colpo energetico e poco dopo anche Thanos.

Il Titano era visibilmente provato dallo scontro: la sua uniforme era stata parzialmente bruciata dalla lava fusa e la sua fronte era madida di sudore.

I due si fissarono per un istante, recuperando le forze per ricominciare la difficile battaglia.

All’improvviso, un lampo dal cielo illuminò tutta Olympia. Era come se da ogni punto provenisse una luce accecante. Quasar creò una fascia intorno ai suoi occhi, mentre Thanos lo colpì con un leggero pugno. Incapace di usare l’energia quantica, Quasar cadde svenuto.

-Ti sei dimostrato un valido avversario, Quasar. Sfortunatamente per te, la possessione del potere di Galactus ha affinato i miei sensi cosmici ed ho previsto l’attacco di Epoch.

 

Con un piccolo sforzo mentale riaggiustò la sua uniforme e constatò che Epoch aveva avuto successo: non c’era più traccia dell’Uni-Cervello e del cubo deviante.

Il fatto che Epoch avesse assunto un ruolo più attivo lo preoccupava. Avrebbe potuto diventare un problema serio. Come anche Quasar.

Si avvicinò al corpo svenuto del Protettore dell’Universo, intento ad esaminare ed eliminare il meccanismo che impediva alle Bande di essere rimosse fino alla sua morte.

Mentre lo esaminava con i suoi sensi cosmici recentemente acquisiti, avvertì la compresenza di un segno di un potere molto, molto più grande.

Afferrò la mano destra di Quasar e sorrise. La sua mano gigantesca si illuminò di luce bianca. Quando il bagliore ebbe fine, si tolse il guanto e vide che sulla sua mano c’era una lievissima linea nera. Sorridendo e con un tetro bagliore negli occhi disse “Teletrasporto azionati” e svanì immediatamente.

 

Pochi minuti dopo Makkari svegliò Quasar.

-Tutto okay, Quaze?

-Dov’è Thanos?

-E’ sparito. Ed anche il Cervello ed il cubo.

-Immagino di potermi considerare fortunato ad essere vivo. Come hai fatto, Epoch?

Non ci fu risposta. Probabilmente Epoch era troppo debole per interfacciarsi costantemente alle Bande. Si collegò alla sua firma energetica, aprendo un canale con l’Eon-verso.

-Epoch, ci sei? Epoch?

Non ci fu risposta.

 

Altrove, nel nuovo rifugio di Thanos, il titano appoggiò la mano su di un apparecchio analizzatore. Collegato al pannello su cui aveva appoggiato la mano c’era la sfera che aveva rubato a Tyrant. Sentì un formicolio familiare alla mano mentre l’analizzatore toccava alcuni punti energetici fondamentali. Lentamente sentì che il processo non era più controllato dai suoi apparecchi ma che stava procedendo da solo.

Quando tutto fu finito si guardò la mano. Su di essa appariva un piccolo tatuaggio nero, l’ombra di un potere molto più grande.

Il tatuaggio formava il disegno di una stella…il disegno dello Starbrand.

 

Continua…

 

Nel prossimo numero

Una colossale riunione cosmica, una nuova entità ed il primo flashback sull’Assassino Cosmico