#72

di Fabio Furlanetto

 

CINQUE PICCOLI PROTETTORI

 

Galassia Vortice, a trenta milioni di anni-luce dalla Terra.

Il pianeta Evros, capitale di un impero interstellare le cui fondazione risale a centinaia di migliaia di anni fa. Un impero altamente civilizzato, tecnologicamente e socialmente all’altezza dei più grandi imperi galattici delle galassie vicine.

Solo la sua collocazione geopoliticamente difficile ha impedito ad Evros di diventare una potenza in grado di rivaleggiare con gli Skrull o gli Shi’ar.

Oggi, milioni di evrosiani sono in rivolta per la completa cessazione delle attività commerciali. Tutte le rotte interstellari sono state distrutte da quello che viene considerato un attacco da parte del rivale impero di Krasia. Nessuno può spiegare loro che cosa sia successo, perché le comunicazioni sono nel caos più totale.

In circostanze particolari, Evros si è in passato affidato alla propria potentissima organizzazione militare. Peccato che ogni singola arma dell’Esarcato sia stata completamente disintegrata da Quasar poche settimane fa.

A qualsiasi livello, su tutti i pianeti…dalla capitale ai centri organizzativi alle ultime colonie…regna l’anarchia più totale, unita alla completa distruzione dell’economia.

Miliardi di evrosiani sciamano sui propri pianeti reclamando cibo, giustizia ed inneggiando alla distruzione del vero responsabile del crollo della loro civiltà…il terrestre chiamato Quasar.

 

Pianeta Lampyria, all’ombra di un gigantesco faro che sostiene il simbolo di Quasar.

La Protettrice dell’Universo vola a bassa quota, parlando con un uomo avvolto da un mantello rosso che cammina a pochi centimetri dal suolo.

-Quanto grave ? – chiede Quasar.

-Quattrocento milioni di morti nelle prime sei ore – risponde la sua protetta – Solo per le supernove. Tra pochi giorni le radiazioni faranno salire il numero a dieci volte tanto, per non parlare di quante vittime causeranno le guerre civili e la carestia.

-Posso occuparmi io di entrambe. Tu unisciti agli altri per rintracciare Maelstrom…c’è lui dietro a tutto questo, me lo sento nelle ossa !

-Signore, se posso permettermi…come sistemerà le cose ?

-Onestamente non ne sono troppo sicuro. Quanti abitanti ha questa galassia…tre, quattro triliardi ? Non posso occuparmi di tutti. Cercherò di calmare le acque finché non avremo preso Maelstrom, e poi vedremo cosa fare.

-Credo che l’unica soluzione sia prendere il controllo dei due imperi, signore. Allo stato attuale ci vorranno decenni perché le loro società si riassestino, e nel frattempo…

-Mi sembrava di averti ordinato di unirti ai Protettori.

-Ma i sopravvissuti hanno bisogno della sua…

-Vai.

Lyas scompare in un lampo di luce rossa, e Quasar si ritrova a fissare il panorama di Lampyria con occhi diversi.

-Ho già salvato questa galassia tre volte. Solo io sono stanco della guerra ?

 

Zona Quantica, dove tutta l’energia dell’universo nasce e ritorna all’infinito.

Molecola indica con una bacchetta alcune stelle in una mappa della Galassia Vortice, disegnando una linea segmentata che attraversa l’intero corpo celeste.

-Forse ho trovato una pista. Qualcosa ha rubato gran parte dell’idrogeno contenuto in queste stelle, e lo ha fatto senza essere rilevato da nessuno strumento. Ma forse ci hanno lasciato una traccia…

-Sì, qualche dozzina di stelle esplose. Rintracciarli sarà difficile – nota con tono insolitamente sarcastico Makkari, con le braccia incrociate e la schiena appoggiata a un muro di energia solida.

-Per quanto sia assurdo sì, è una cosa difficile. La massiccia quantità di radiazioni rilasciata ha cancellato ogni traccia di ciò che ha causato le esplosioni…o così pensavamo. Nuvola ?

-Secondo la nostra comprensione dell’universo, negli ultimi giorni questa galassia ha perso circa 74mila trilioni di trilioni di tonnellate.

-Come si fa a nascondere una cosa del genere !? – si meraviglia Lyas.

-Sono solo 37 stelle di media grandezza, una quantità irrisoria per una galassia – specifica la nebulosa senziente.

-Tutto molto interessante ma cerchiamo di venire al punto, okay ? – incita l’Eterno, poco incline alle lunghe dissertazioni.

-Chiunque abbia rubato tutta quella massa non è stato in grado di nasconderne interamente l’energia gravitazionale. In sostanza c’è un gruppo di stelle vicine al centro della galassia che pesano un po’ più di quanto dovrebbero…dovrebbe essere quello che cerchiamo.

-Qualcosa ancora non quadra. Come ha fatto Maelstrom a mettere le mani su qualcosa di così…

-Cosmico ? – chiede Nuvola alzando un sopracciglio.

-Sì, lo so che forse non siamo le persone più adatte per discuterne ma…

-Come “persone” ? – obietta la nebulosa appoggiando le mani sui fianchi coperti da nuvole bianche.

-Non è il momento, Nuvola. Diciamo che Maelstrom ha messo le mani su qualche tecnologia, o super-essere o fonte di potere, in grado di fare una cosa del genere. Davvero si lascerebbe scappare un indizio del genere ? Sa perfettamente che Nuvola può conoscere il peso di ogni singola stella di questa galassia semplicemente chiedendolo ! E come sapeva che Quasar non lo avrebbe rintracciato? Secondo me, tutto questo puzza di trappola bella e buona.

-A quanto mi avete detto, Maelstrom ha una grande esperienza nell’aggirare esseri onniscienti – si intromette Lyas.

-Ed ha anche la pessima abitudine di provare ad assassinarli, e più di una volta ci è riuscito. Chi ci dice che non sia tutto un piano per assassinare capitan quazester ?

-Comunque non abbiamo molta scelta – conclude Molecola – Questo è il nostro unico indizio. Se l’aggressore può far scoppiare dozzine di stelle sotto il nostro naso, l’unico altro modo per rintracciarlo è aspettare altre supernove.

-Perché lo definisci “l’aggressore” ? E’ Maelstrom, secondo Quasar.

-Solo perché condivido alcune parti della missione di Quasar non significa che debba seguire la sua parola come se fosse legge… - replica l’ex supercriminale con tono insolitamente cinico.

-Se la sua parola fosse legge non avremmo questo disastro tra le mani.

-Non abbiamo tempo per le discussioni ideologiche – li interrompe Nuvola.

-Da quando !? – conclude Makkari, prima che tutti i Protettori si dirigano verso la più vicina uscita per l’Universo materiale.

 

L’Inferno, se fosse un pianeta.

Seduto sul suo trono di ossa, Maelstrom avverte l’avvicinarsi dei Protettori annunciato da una leggera interferenza nel moto cinetico dell’atmosfera.

E sorride.

-Direi che ci siamo. Quegli idioti non hanno la minima idea di cosa li aspetta, vero ?

Ad essere interrogato è uno specchio che il terrestre ha posizionato di fronte al trono. Ma l’immagine riflessa non è esattamente la sua. Le assomiglia, ma è un negativo pieno di riflessi stellari…

-Non essere timido, Entropia. Tutto questo è quasi tutto merito tuo, no ? Quasar verrà distrutto. E per mostrare a lui e ai suoi alleati che il centro non può reggere e consegnarti su un piatto d’argento l’intera creazione, mi aspetto che anche tu rispetti i termini dell’accordo e mi renda il dominio assoluto della Via Lattea…cosa di poco conto rispetto a quello che ti farò guadagnare.

-Porta a termine il tuo compito ed avrai ciò che ti meriti - gli risponde una voce tonante che si perde nell’eco dello specchio che esplode.

-Speravo in un qualcosa di un po’ meno criptico, ma è incoraggiante. Tutti al proprio posto !!!

 

In orbita attorno all’Inferno, quattro Protettori dell’Universo emergono da un unico Salto Quantico. Sotto i loro occhi l’atmosfera tormentata di quello che un tempo era chiaramente un pianeta abitato e prospero.

-Dieci a uno che questo posto non è sulla Guida Galattica – scherza Makkari, già pronto a fare un giro di ricognizione.

-Qualcosa non va – sottolinea Nuvola portandosi una mano alla testa – Siamo…tagliati fuori dal resto della Galassia. Di solito riesco a sentire la presenza delle altre stelle come un ronzio di fondo ma…qualcosa non…

La nebulosa senziente, nella sua forma di donna terrestre, si piega in posizione fetale tenendo stretto il ventre. Sul suo volto una chiara espressione di dolore, mentre le nuvole che ricoprono parti del suo corpo si fanno più calde e agitate.

-Nuvola ! Che succede !? – si preoccupa l’Eterno, avvicinandosi.

-Instabilità…gravitazionale…sto per…

Senza altri preavvisi, il corpo di Nuvola rilascia un’onda di plasma surriscaldato che colpisce in pieno i Protettori. Se non fosse per la velocità di Makkari e la capacità di Molecola e Lyas di usare i propri poteri per schermarsi, sarebbero stati vaporizzati. Ed ovviamente è l’Eterno il primo a controllare lo stato di Nuvola, ancora piegata in due dal dolore incurante della fiammata appena rilasciata.

-Wheow ! Ho sempre detto che avevi un corpo bollente ma…tutto bene !?

-Ce la fai…a fare una domanda…più stupida ?

-Adesso anche Nuvola ha il senso dell’umorismo. E’ finita, l’Universo è spacciato – alza gli occhi al cielo l’Eterno.

Diversamente da lui, Molecola è tutt’altro che a suo agio al momento.

-Come fai ad essere così calmo !? Potrebbe essere un attacco !!!

-Sto eseguendo un esame dell’area – riferisce Lyas guardando una delle Bande Quantiche – A parte il fatto che questo sistema stellare ha una massa dozzine di volte superiore a quella che dovrebbe avere, non rilevo niente di…MISSILE !!!

Uno scudo di energia quantica gialla sembra formarsi dal nulla, tra i Protettori e il pianeta. Un microsecondo prima che sia effettivamente solido, qualcosa che si muove alla velocità della luce lo supera e curva per tornare all’attacco.

-E’ un velocista ! – capisce Makkari, parlando però troppo velocemente perché gli altri possano sentirlo. Non ha abbastanza tempo e spazio per accelerare alla velocità del nemico, che lo investe in pieno trascinandolo in una traiettoria verso il Sole locale.

Ci vuole qualche istante perché veda il volto dell’assalitore. A parte il costume e gli occhi blu, è la sua esatta copia.

-Sorpreso ?

 

I due sosia sono già parecchio lontani quando gli altri Protettori si accorgono dell’avvenuto. Tutto quello che hanno capito è che un oggetto in grado di muoversi alla velocità della luce ha colpito Makkari con la massima forza.

-Ci stavano aspettando ! E’ una trappola, e ci siamo caduti in pieno ! – capisce Lyas, preparandosi a volare verso Makkari.

-Ce ne avete messo di tempo a capirlo !

Una figura alata, una sorta di versione distorta e demoniaca della stessa Lyas, le blocca la strada apparendo grazie a un Salto Quantico blu che non genera la minima perturbazione gravitazionale.

La Protettrice dell’Universo reagisce con una potente scarica di energia, e lo stesso fa Nuvola nonostante sia ancora in agonia.

Il doppelganger risponde riparandosi con un semplice campo di forza, e creando una gigantesca mano artigliata di energia solida che scaraventa Molecola verso l’atmosfera.

Solo ora Lyas si rende conto che il suo doppio indossa una replica delle Bande Quantiche…blu.

-Che cosa sei !? Cosa avete fatto alle stelle !?

Mentre fa le domande, le bande quantiche originali scaricano tutta la loro potenza contro il bersaglio blu…ogni colpo potrebbe generare abbastanza energia da sostentare l’intero genere umano per diversi mesi.

Poco distante dall’attacco brutale, Nuvola stringe i denti ed esercita tutto l’autocontrollo di cui è capace concentrando tutte le proprie forze in un unico, astronomico rilascio di elettricità. Qualcosa nel suo bersaglio non quadra, ma i suoi sensi sembrano annebbiati dal dolore di origine ancora sconosciuta.

Le due Protettrici cessano presto il proprio attacco, più che convinte che nessuna forza possa resistere ad un simile sfoggio di pura forza bruta.

Ed hanno ragione: il campo di forza che circondava il doppelganger svanisce in mille cocci di vetro che evaporano nel nulla. Al suo interno, una fragile figura alata sorride… prima di ridursi in polvere.

-Abbiamo vinto ? – si domanda Lyas.

-Ma per piacere !

La vera Falena appare con un Salto Quantico tra le due nemiche, brandendo una spada di energia solida tra le mani. Senza esitare, con un unico fendente taglia l’aria immaginaria che la divide dalla vera Protettrice. L’arma è così affilata da tagliare nettamente la soffice carne lampyriana, effettivamente tagliando metà avambraccio delle mani di Lyas.

Chi dice che nello spazio non si possono sentire le urla non è mai stato mutilato.

Nuvola cerca di intervenire, ma le affilate ali di metallo blu di Falena la colpiscono in piena faccia. Se fosse umana, l’impatto le ridurrebbe il cervello in poltiglia invece di farle semplicemente sanguinare gas interstellare.

-Che delusione ! Non mi aspettavo nemmeno che cadeste veramente nel trucco del sosia di energia quantica !

Le Bande Quantiche, ancora ancorate alle mani di Lyas, roteano nell’orbita del pianeta-Inferno. Falena cerca di afferrarle, ma queste si muovono da sole volando verso Lyas ed avvolgendola in un campo di forza protettivo.

-Credevo di averti tolto quegli affari !

-Sono mie di diritto fino alla mia morte – risponde la Protettrice di Lampyria, allo stremo delle forze ma ancora determinata.

-Allora dovrò tagliare anche parti più vitali.

-Prima devi prendermi – risponde Lyas, che troppo esausta per eseguire un Salto Quantico vola verso l’esterno del sistema solare…inseguita dal suo doppelganger.

Ancora in preda al dolore, Nuvola cerca di inseguirle…senza riuscire a muoversi dall’orbita.

Non nella direzione desiderata, almeno, visto che inizia a precipitare a velocità allarmante.

-Questa è più di una imboscata, è un attacco chirurgico…cosa mi hanno fatto ?

 

Sistema solare interno. Da lontano potrebbe sembrare un raggio di luce dal comportamento molto strano, vista la sua traiettoria indecisa. Ad un esame più ravvicinato, invece, si vedrebbero due figure pressoché identiche ma di colori diversi dimenarsi per cercare di colpirsi a vicenda e potersi scrollare l’altro di dosso.

Tutto questo in un mortale abbraccio che li sta portando, ad un’inezia sotto i 300.000 km/s, verso una stella di tipo G dalla superficie di cinquemila gradi.

-Beh, visto che non hai trovato un costume migliore, ce l’avrai almeno un nome no ? – chiede l’Eterno di Olympia.

-Makkari – risponde lentamente.

-Spiacente, già occupato !

-Non per molto…con un po’ di pazienza…

Combattere nello spazio aperto è una delle poche arti in cui Makkari non si è cimentato spesso nel corso della sua vita millenaria. Le basi sono sempre le stesse, ma con una differenza fondamentale…nello spazio non esiste l’attrito.

Se fossero sulla terraferma, Makkari si sarebbe sbarazzato del suo assalitore da milioni di chilometri. Ma nello spazio niente si ferma senza una spinta contraria, ed è difficile

concentrare la propria telecinesi mentre si sta per essere uccisi e si è in rotta di collisione con una stella.

Sparare raggi oculari disintegratori è molto più efficace, specialmente se hai capito che il tuo avversario non è vivo. Ma questo richiede ancora più concentrazione ed una quantità immensamente superiore di energia…parlare a vanvera, invece…

-Allora, che hai intenzione di fare ? Prendere il mio nome, la mia vita eccetera eccetera ?

-Non proprio. Sono uno di quei cosi metafisici che vivono delle tue insicurezze e vogliono solo rompere le palle.

-Ma se mi uccidi, non avrai più ragione di esistere vero ? Senza di me non sarai il contraltare di nessuno, e non…

-Non puoi far bere stronzate simili a un essere cosmico ! Questo non è “Star Trek” !

La stella è talmente vicina, ormai, che il solo stress gravitazionale sarebbe sufficiente a sbriciolare una piccola luna. A meno che non possiate muovervi alla velocità della luce e non abbiate dei sensi energetici di portata cosmica che vi permettano di cavalcare le ondate gravitazionali.

Per fortuna Makkari ha entrambe ed una propensione a fare cose incredibilmente rischiose, quindi riesce non solo a restare integro (la quasi totale indistruttibilità aiuta) ma a sfruttare l’assist gravitazionale per cambiare la propria traiettoria.

L’attrazione del Sole è chiaramente troppo grande sia per volare via che per eseguire un Salto Quantico. Ma non per fare qualcosa di indicibilmente rischioso e assurdo…

-Ehi, Doppel ! Mai lanciato sassi su uno stagno ?

-Vuoi correre su una stella !?

-Perché no ? E’ divertente !

Muovendosi così velocemente da non permettere al calore di vaporizzarlo né alla gravità di attrarlo più del necessario, Makkari corre sulla superficie della stella evitando le colossali fuoriuscite di plasma incandescente. Oltre al fatto che si sta effettivamente divertendo un mondo e che questo sarà un grande aneddoto in futuro, il suo piano consiste nel distruggere la forma energetica del doppelganger sottoponendolo alla quantità di radiazioni di questa zona.

Quando si volta per vedere che cosa sia successo al doppione, non lo vede né avverte la sua presenza. Chiaramente non può fermarsi per verificarlo…mai come nella sua vita, adesso fermarsi equivarrebbe a morire.

-Sapevo che lo avrei fregato ! Niente si muove più velocemente della luce !

-Sbagliato.

Makkari sbatte contro il petto del suo doppio, decelerando dalla velocità della luce a qualcosa di molto più modesto. Rimbalza sulla superficie stellare, che gli ustiona gravemente la schiena e gli procura un dolore impensabile. Anche gli Eterni hanno dei limiti…ma questo doppio…

-Sono fatto di energia, ricordi ? Il che significa che ho una massa solo se lo voglio, e posso avere un’accelerazione maggiore della tua. E che potrei sopravvivere in ambienti come questo per molto tempo. La tua fisiologia, al contrario, sembra un po’ difettosa…

Makkari corre via, finendo proprio in mezzo ad un muro di fiamme atomiche. Non ha spazio per aggirarlo e non può frenare, quindi non ha altra scelta che gettarvisi contro.

Quando arriva dall’altra parte, ancora miracolosamente vivo, lo aspetta l’altro Makkari.

-Non preoccuparti. Sarà una cosa veloce.

Il clone energetico afferra la testa di Makkari con entrambe le mani, e la preme contro la superficie solare. Makkari combatte fino allo stremo, ma cinquemila gradi sono cinquemila gradi. Non si può uccidere un Eterno a meno che non si disperdano i suoi atomi…cosa che il suo doppio ha appena fatto.

 

Atmosfera esterna dell’Inferno. Un miscuglio di zolfo, acido solforico e uranio. Forse è l’estrema tossicità dell’aria che sveglia Molecola. Il suo potere lo ha protetto anche mentre era privo di sensi, trasmutando l’aria immonda in ossigeno e riducendo l’attrito con le molecole durante la discesa.

Nonostante sia quindi illeso, quando riprende conoscenza e si rende conto di stare precipitando sulla superficie di un mondo alieno, è comprensibilmente agitato.

Urla come un disperato per quasi dieci secondi prima di ricordarsi di essere padrone assoluto della materia e di ordinare alle molecole d’aria di sostenerlo.

-Odio…questo…lavoro. Molecola a Quasar ! Abbiamo un’emergenza di livello alfa, omega, qualunque sia il codice siamo messi malissimo ! Molecola a Quasar…

-Ah ! Niente invasioni di campo !

La voce attira l’attenzione di Molecola, ma non ce ne sarebbe stato bisogno. Anche nel suo stato di panico, nemmeno Owen Reece potrebbe ignorare la vista di un’intera catena montuosa che gli viene scagliata addosso come una salva di missili.

-Merdamerdamerda disintegrare no troppa massa pensa pensa uranio no troppi neutroni…

Il vento sollevato dalle montagne si scansa prima di colpirlo, senza sforzo. Molecola ha il tempo di un ultimo respiro prima di fissare intensamente la catena montuosa e sussurrare:

-Alogeno.

Le montagne si contraggono su se stesse, diminuendo drasticamente le proprie dimensioni e colorandosi di un color argento molto sbiadito. Restano così per pochi istanti, sospese per aria, prima di svanire semplicemente nel nulla.

Il doppelganger di Molecola, una sua versione più giovane avvolta da energia cosmica blu, è rimasto a bocca aperta.

-Come…questo è…

-Astato – precisa Molecola rimettendo in ordine il costume – Il più instabile degli elementi naturali. Ho preso tutto l’ossigeno e il silicio delle montagne e l’ho trasmutato in Astato-218; un secondo dopo era già tutto decaduto naturalmente in radon e bismuto. La cosa più difficile è stata sfruttare la produzione di anti-neutrini per…

-Cosa credi che sia questa, una lezione di scienze !?

Un vulcano erutta prepotentemente rocce fuse in direzione di Molecola, ignorando semplicemente la gravità. Un rapido comando mentale ne abbassa drasticamente la temperatura, ma il piano del doppelganger era tutt’altro: il magma si trasforma prima in idrogeno, aumentando la propria velocità ed apparendo innocuo, per poi solidificarsi in un grande pugno di titanio.

Non c’è abbastanza tempo per aggirare il controllo molecolare dell’avversario, né per scappare, né per fare altro che solidificare istantaneamente le molecole d’aria formando uno scudo trasparente pressoché indistruttibile.

L’onda d’urto è comunque sufficiente a stordire Molecola, immediatamente sotto attacco da una schiera di gas letali. In qualunque modo Maelstrom sia riuscito a duplicare il suo potere, questa marionetta sembra usarlo con la stessa naturalezza…se non forse di più. E non sembra avere scrupoli ad usare l’intero pianeta come arma.

-Vediamo come te la cavi senza più materie prime ! – lo schernisce Molecola, volando verso lo spazio esterno.

Il bracciale quantico non riceve alcun segnale, il che significa probabilmente che tutte le comunicazioni sono state bloccate…e che è solo. Ma Owen Reece ha passato tutta la sua vita a combattere se stesso, in un certo senso, quindi ha parecchia esperienza nel sopravvivere a queste divergenze di opinioni.

“Direi proprio che non mi ha seguito” pensa fermandosi al limite dell’atmosfera guardandosi indietro ma continuando a salire “Creare materia dal nulla è un bel po’ complicato, e non può avere i miei poteri da così tanto tempo da…Blu. Energia blu. Dove ho già visto questo tipo di…aaah !!!”

Superata l’atmosfera e guardando davanti a sé, Molecola capisce che il suo imitatore ha molta più immaginazione dell’originale. Il sole ha appena rilasciato una potentissima scarica di plasma stellare in rotta di collisione con il pianeta, e chiaramente non è una coincidenza.

-Molecola a chiunque possa sentirmi ! Abbiamo scariche stellari in arrivo, e a quanto vedo una probabile supernova ! Qualunque cosa vogliano fare, stanno pensando davvero in grande qui…

-Parli da solo ?

Molecola si volta di scatto, solidificando un’enorme lama metallica diretta contro il proprio avversario…e che si volatilizza a contatto con la sua aura blu.

-Carino il trucco dell’astato, ma sono un po’ deluso. Tu eri l’unico ad aver già avuto a che fare con noi…

-Di cosa stai parlando ?

-Sulla Terra…mi sono già fatto un giro con i poteri della tua donna, ricordi ?

Ad un gesto del doppelganger, una fiammata di energia cosmica si dirige verso Molecola. Sente il potere dell’avversario fare presa sulla materia del suo corpo, e deve concentrarsi al massimo per evitare che la trasmuti.

-Mi ricordo di te…il tuo potere ha dei limiti. Sono io il signore della materia…

-Ricordi anche l’ultima volta che ho cercato di entrare nella tua testa ?

A sottolineare le sue parole, un potente attacco mentale che fa perdere la concentrazione a Molecola in un momento cruciale. Mentre cerca di difendersi dall’attacco, infatti, le sue molecole cambiano improvvisamente forma e, in pochi istanti, il suo corpo si è trasformato in pietra.

Senza più il suo potere a farsi beffe della gravità, Molecola precipita al suolo incenerito dall’immenso attrito.

-Uomo Molecola a Maelstrom, il sole è pronto a esplodere.

 

Diverse decine di chilometri più in basso, in un continente diverso. Al centro di un enorme cratere da cui si solleva una colonna di fumo grande quanto il New England, una donna nuda apre gli occhi.

Si alza in piedi con difficoltà…il terreno è accidentato, e trema sotto ogni suo più piccolo movimento. I suoi sensi sono annebbiati, e si sente debole come non è mai stata.

Ai confini del cratere vede un essere umano, o qualcosa che gli assomiglia molto, saltare tra le zolle dissestate e avvicinarsi saltellando.

-Ricevuto, Uomo Molecola. Sto arrivando. Nuvola, non ci avevo mai pensato ma sei semplicemente deliziosa.

La colonna di fumo ruota su se stessa generando un vento fortissimo che basterebbe a far crollare una montagna, prima di disperdersi. La nebulosa senziente non viene minimamente scossa dalla brezza, e nemmeno l’uomo che si sta avvicinando.

-Dico sul serio. Ne approfitterei per stuprarti, se quella meraviglia fosse un corpo invece di un ammasso di idrogeno ionizzato.

-Và all’inferno, Maelstrom.

Una scarica di energia fuoriesce dagli occhi della donna, ma il gigante di due metri e dodici scaccia via il colpo con un distratto movimento del palmo della mano come se fosse una zanzara fastidiosa.

-Ci sono già stato. E’ più noioso di quanto dicono. Non potevi proprio fare a meno di rovinare il mio bel piano, vero ? Tutta la mia fatica a pensare a un piano d’attacco fatto su misura per te, e tu mi crolli così…

-Che cosa mi hai fatto ?

-Eh…credici o no, un bel niente. Un effetto collaterale della clonazione, forse. O della mancanza di feedback delle altre stelle. Sarebbe interessante da studiare, se tu dovessi restare viva fino a domani.

-Non ho intenzione di starti a sentire, io…

Nuvola fa appena un passo in direzione dell’avversario, perdendo l’equilibrio e cadendo a terra. Affonda nel terreno fino alle spalle, e si sforza per rimettersi in piedi.

-Fai attenzione, Nuvola, al momento pesi quanto una catena montuosa. Curioso, non trovi ? Nella tua vera forma il tuo peso rivaleggia con l’intero pianeta, anche se devo ammettere che ti sei tenuta in forma. Direi che stai perdendo alcune delle tue capacità più spettacolari, come controllare a piacimento la tua massa ad esempio. Un vero peccato, sarebbe stato un bello scontro…

Stringendo un pugno, Maelstrom rilascia un piccolo vortice di energia cinetica pura che avvolge il corpo di Nuvola e la solleva molto lentamente fino a quando non si trova in verticale, con le braccia allargate.

-Perché stai facendo questo, Maelstrom ? Credevo fossimo alleati ormai. Hai rischiato la vita per salvare l’Universo in più occasioni, rinunciando anche ad alcune occasioni per fuggire.

-Vuoi dire contro Nemesi ? Sì, bel momento per scappare. Tutta la creazione stava per essere distrutta, che potevo fare ? Sono un nichilista, non un imbecille.

-Non si può “clonare” una nebulosa. Come hai fatto a creare un mio doppio ?

-Il pianeta verrà vaporizzato tra cinque minuti, ci sono altre cose che preferirei fare nel frattempo…dovrebbe piacerti…

Dal pugno di Maelstrom si forma una lama di energia cinetica solidificata, che conficca con forza nel ventre di Nuvola. Con sua grande sorpresa, la donna urla di dolore.

-Per esempio, che sta succedendo tra le tue budella.

Le mani del terrestre afferrano i lembi della ferita e fanno forza per allargarla. Se Nuvola fosse veramente umana, Maelstrom l’avrebbe appena sviscerata. Invece di sangue e organi, però, quello che ha scoperto è un complesso sistema di riflussi di gas ad alta energia.

Maelstrom infila una mano nella ferita, e la estrae avvolta da una tenue nebbia bianca che esamina con molta attenzione. Perché le urla della donna non lo disturbino troppo, crea cineticamente un’area di vuoto attorno alla bocca di Nuvola.

-Interessante…davvero, davvero interessante…onestamente, Nuvola, tu sei l’ultima da cui me lo sarei aspettato. E’ un fenomeno semplicemente affascinante, ma abbiamo poco tempo. Ti faccio una proposta… se accetti di essere la mia schiava e cavia personale, ti lascerò scappare da questa galassia condannata a morte. Ci stai ?

Il vuoto attorno alla bocca scompare, e Nuvola ha smesso di gridare…anche se non di provare dolore. Prova a dire qualcosa, ma sente le forze che l’abbandonano. L’ultima cosa che riesce a fare è muovere la mano destra, muovendola verso Maelstrom e chiudendo le dita a pugno. Tranne il dito medio.

-Per usare un’espressione Eterna…Maelstrom…ficcati la tua galassia su per il culo.

-Vacca insolente !!!

Maelstrom colpisce Nuvola con uno schiaffo energeticamente potenziato, così che lei possa sentirlo nonostante la massa colossale. Poi l’ibrido Inumano/Deviante guarda verso l’alto, dove il cielo si sta rapidamente infiammando, e fa un passo indietro.

-La scelta è tua. Muori soffrendo atrocemente, Nuvola. E’ stato bello.

Il terrestre scompare in un lampo di luce blu elettrico, ed il campo di energia cinetica che sosteneva Nuvola scompare.

Il fronte esterno della supernova colpisce il pianeta-Inferno, muovendosi poco al di sotto della velocità della luce con temperature di decine di migliaia di gradi.

Pochi secondi dopo, tutto ciò che resta dell’intero corpo celeste è una nuvola di rocce vaporizzate.

 

Ai confini di questo sistema stellare condannato, Lyas lotta con tutte le sue forze per restare cosciente. In grembo stringe le Bande Quantiche e le sue mani amputate, e sta volando in un labirinto di trappole di energia quantica solidificata…blu.

“Perché non riesco a contattare Quasar ? Perché non ascolta le mie preghiere !?” pensa, quando qualcosa afferra con forza una delle sue ali.

Si lascia scappare un urlo quando il filo spinato le si stringe attorno, ma non osa perdere la concentrazione. Senza concentrazione non può controllare le Bande Quantiche in queste condizioni, e senza Bande Quantiche non può sopravvivere nello spazio esterno.

-E’ stata una corsa interessante, ragazzina, ma ho un lavoro da fare sai ?

Nelle sue mani si solidifica un’ascia di energia, e caricando con forza colpisce con forza la Protettrice…o almeno ci prova.

-Anche io – dice Quasar, apparso dal nulla tra l’arma e la ragazza. Sta tenendo ferma l’ascia con due dita, per quanta forza impieghi il doppelganger.

-Tu che cavolo vuoi !?

-Sono il Dio della Protezione, e lei lavora per me. Fai tu i conti.

L’ascia si disintegra, e catene di energia rossa avvolgono con forza il doppelganger. Mentre lei si dimena cercando di liberarsi, Quasar con un gesto fa scomparire Lyas in un posto più sicuro.

-E adesso parliamo. Cosa sei, e dov’è Maelstrom ?

-Hai presente…hhnng…le energie della UNION ? Il campo forzato che assorbe energia dall’intero universo, la fonte di energia…hhnnnn… infinita e perpetua ?

-Sì, l’energia divina di cui adesso sono l’incarnazione. E che è molto più potente di te, quindi piantala di cercare di liberarti e rispondimi. Che…cosa…sei ?

-Energia divina…nnnngh…proprio come te, solo su uno spettro…nnnhaaahhh…diametralmente opposto, dannate catene !!!

-Sì, noto la somiglianza. Qualcuno ha dato a Maelstrom accesso al mio stesso tipo di energia divina !? Ma perché ?

Sotto gli occhi di Quasar, la stella più vicina esplode violentemente. Mentre emana il suo carico di plasma stellare, scariche blu dello stesso materiale convergono verso il sole da ogni direzione. Colonne di diverse masse solari, troppo veloci per essere fermate.

-Che sta succedendo !?

-Se hai abbastanza energia, puoi fare tutto. Anche creare il doppelganger di una nebulosa senziente, farle assorbire la massa di 37 stelle e farla scagliare contro una stella di neutroni.

-E’ una follia ! In questo modo trasformerà l’intero sistema solare in un gigantesco buco nero !

-Conosci modi migliori per uccidere una galassia ? – chiede il clone.

-Perché !? Maelstrom non si è mai interessato a questa galassia ! Non c’è niente che gli interessi e non ha niente da ricavarci ! Perché distruggerla ?

-Perché…tu…la stai proteggendo. Solo per questo.

Le catene brillano intensamente, e Falena esplode in un caleidoscopio di sfumature del rosso sotto gli occhi di Quasar.

 

Dall’altra parte del buco nero appena formatosi. Maelstrom osserva il suo operato, sorridendo. Al suo fianco, l’Uomo Molecola si gratta la testa.

-Era proprio necessario sacrificare Nebbia ? Potevo trasformarlo da solo in un buco nero !

-Forse, ma non di quelle dimensioni. Mi serviva qualcosa che fosse ingestibile persino per Quasar nel suo stato attuale…una vera e propria catastrofe galattica.

-Avresti potuto mandare me ! Adesso sono io il signore della materia di questo universo…lo avrei fatto secco !

-No, perché mi serviva che tu morissi dopo aver eliminato il vero Molecola. Adesso non mi servi più, però…da quanto tempo, Quasar.

-Ma che…

Una lancia di energia rossa attraversa la testa dell’Uomo Molecola, che cerca di voltarsi ma finisce con il disintegrarsi immediatamente. L’artefice dell’attacco è ovviamente Quasar, Colui che Agisce, apparso in tutta la sua gloria divina avvolto dal suo mantello rosso.

Maelstrom si volta fissandolo negli occhi. Quasar non apre bocca.

-Allora ? Niente da dire ? Devi ammetterlo, ho fatto tesoro del tempo passato con il tuo gruppo. Se tu non mi avessi fatto lavorare con gli altri a così stretto contatto non avrei mai avuto la possibilità di ammazzarli uno per uno… peccato tu abbia messo in salvo la bambina. Ho un debole per strappare le ali agli insetti, lo sai.

Quasar incrocia le braccia, storce leggermente le labbra e si avvicina con sguardo minaccioso. Maelstrom allarga il suo sorrisetto.

-E adesso sei fottuto, “Quaze”. Fottuto su scala cosmica. Lo vedi quel buco nero ? L’ho fatto potenziare da Entropia in persona. Scoprirai che per impedirne la crescita c’è bisogno di una quantità di energia considerevolmente superiore alla tua. Oh, sono sicuro che c’è un modo per fermarlo…hai fermato Nemesi, che cazzo. E c’è sicuramente un sistema per fermare la guerra civile galattica. Ma entrambe ? Da solo ? Oh, non credo proprio. I tuoi amati Protettori sono morti. I popoli che proteggevi ormai ti odiano a morte e ti incolpano della guerra…il che, lo sai, in fondo è vero. Chi ti resta ? I Vendicatori ? Warlock ? Epoch ? Voglio proprio vedere come li convincerai ad aiutarti ! Guarda in faccia alla realtà, Quasar, sei diventato tu il cattivo. Chi ti aiuterà adesso, eh ?

Quasar non risponde. Il silenzio dura quasi dieci secondi, e Maelstrom si spazientisce.

-Allora ? Dì qualcosa !!!

-Guardati alle spalle.

-Oh, per favore, so che ti ho reso disperato ma…

Una scarica di plasma energetico colpisce Maelstrom alle spalle, perforandogli in petto. Il colpo investe anche Quasar, ovviamente illeso, ma provoca parecchio dolore all’ibrido.

-Questo…fa…male…chi…

-Ricordi la “vacca insolente” ? – chiede Nuvola, alle sue spalle – Non avrai veramente creduto che bastasse una supernova per uccidermi, spero.

Maelstrom afferra Quasar per il mantello, trascinandolo verso di se.

-Sei spacciato, lo sai vero !? Ti ho mutilato, ammazzato, crocefisso, sterminato popoli e ucciso i tuoi cari ma non sono mai riuscito a spezzarti…questa volta è diverso ! Ne uscirai anche questa volta, ne sono certo…non mi aspetto di meno da te. Ma sei finito, capisci ? Finito ! Quando sarai al capolinea capirai di aver sputato su tutto quello in cui credevi ! Pregherai di poter diventare come me, allora ! Chi sarà il gran vincitore allora, eh ? Allora ? Pretendo una risposta !!!

-Cessa. Di. Esistere.

Avviene in un attimo. Ogni molecola, atomo, quark, particella elementare, energia mentale e spirituale…qualsiasi cosa possiate considerare come Maelstrom, a qualunque livello, scompare. Non viene trasformata in sottoprodotti, o semplicemente distrutta. Da un momento all’altro, semplicemente non c’è più. Da nessuna parte.

-Quasar ? Non credo di sentirmi molto bene – è costretta ad ammettere Nuvola. Se ci fosse il terreno, crollerebbe a terra.

Quasar la afferra, prendendola tra le sue braccia e guardando in direzione del buco nero.

-Nemmeno io, Nuvola. Nemmeno io.

Un lampo rosso, e i due Protettori scompaiono dall’universo.

 

CONTINUA

 

Nel prossimo numero:

Makkari e Molecola sono morti, ma la cosa è un po’ diversa per i Protettori. Nel frattempo, tutto il resto peggiora. Veramente tutto.