Capitan Marvel #11

di Fabio Furlanetto

 

Di Dei e d’altro

Parte 4:

IL NEMICO DEL MIO NEMICO

 

CONTINUA DA QUASAR #29

 

Riassunto

I Celestiali ed Ego il Pianeta Vivente sono in guerra per motivi ancora ignoti. Quasar e Capitan Marvel sono stati coinvolti in tutto questo dal misterioso Frost, alleato di Ego. Il piano di Frost si è incrinato quando Epoch ha nominato Nuvola come Protettrice dell’Universo, ed è completamente fallito quando Maelstrom, nemesi di Quasar, è apparentemente resuscitato all’interno di un Celestiale. Frost è fuggito dopo uno scontro con Capitan Marvel, Ego è tenuto in uno stallo precario da una cupola eretta sopra Los Angeles, e Maelstrom dopo aver raso al suolo Lemuria e provocato un potente terremoto in Arizona si sta ora dirigento verso i Monti Diablo per risvegliare il Celestiale Dormiente, esiliato migliaia di anni fa per un crimine innominabile.  Quasar e Capitan Marvel si trovano così presi nel mezzo tra due minacce di portata planetaria, con il possibile arrivo di una terza…

 

 

La mano di Maelstrom, il Celestiale Nero, sovrastava i corpi svenuti di Capitan Marvel, Molecola e Nuvola. Rick Jones osservava la scena dalla Zona Negativa, per quanto fosse possibile capire: il Celestiale era così grande che non era semplice capire subito cosa stesse facendo: a cento metri di distanza, senza alzare la testa non si vedevano nemmeno le ginocchia.

Fece appena in tempo a vedere un bagliore di energia, prima che le zone disabitate dei confini dell’Arizona lascessero il posto ad un campo stellato.

-Okay, io rinuncio ufficialmente a capirci qualcosa.

-Uhhnn…cosa…Rick, dove siamo !?

-Sei tu quello con la Coscienza Cosmica, no ? O sei troppo occupato a focalizzarla sulla donna nuda coperta solo di nuvole che Quasar ti ha affibbiato ?

-E’ una punta di gelosia quella che avverto nella tua voce ?

-Questo è l’Eon-Verso. Io sono Epoch – la voce vagamente femminile proveniva da tutte le direzioni.

-La capoccia di Quasar.

-Sei stata tu a portarci qui ?

-Sì. Nella vostra dimensione sareste morti.

-Apprezzo la differenza, grazie.

Anche Molecola e Nuvola iniziavano lentamente a riprendere conoscenza; Genis si chiese quanto potesse essere potente Maelstrom, per mettere fuori gioco così facilmente una nebulosa senziente.

-Dov’è Maelstrom adesso ?

-A due chilometri dal punto in cui avete lasciato la vostra dimensione.

-Epoch, quando ci siamo visti l’ultima volta [1] avevi detto che sarei stato io a chiedere il tuo aiuto. Ti riferivi a questo momento ?

-…Sì – la risposta non era stata data immediatamente, come le altre volte.

-Che posto è questo ? – Molecola si guardò in giro con un’espressione piena di curiosità.

-Siete nell’Eon-Verso, dimensione da me occupata al 90%. Io sono Epoch, Owen Reece.

-Ma se questa dimensione è così piccola…come mai si vedono così tante stelle ? Non dovrebbe essercene nessuna !

-Una domanda da vero scienziato, Molecola.

-Perché le dimensioni psichedeliche hanno sempre uno sfondo.

-Una risposta da vero idiota, Rick – sussurò Genis. Poi riprese a parlare con un tono di voce normale – Epoch, siete tu e Quasar gli esperti in entità cosmiche. Che possiamo fare contro Maelstrom ?

-Potete… - altra lunga pausa – Mi dispiace, ma non posso rispondervi.

Un altro bagliore trasportò tutti e tre di nuovo in Arizona. Giusto il tempo di ambientarsi di nuovo e rilevare la posizione di Maelstrom e decollarono.

-Rick, è una mia impressione o Epoch è sempre più strana ?

-Sii più specifico: più strana di un fungo cosmico onnisciente con tre occhi, di un nerd onnipotente, di una nebulosa senziente seminuda o di uno con la faccia stellata che parla con un amico in un universo negativo ?

-Più strana di un terrestre che per mascherare il proprio senso di inadeguatezza usa l’umorismo.

-Quindi esattamente come te, a parte la faccenda del “terrestre”.

-……ti odio.

-Almeno non hai ancora cercato di uccidermi.

-Non tentarmi, Rick.

 

A poche centinaia di metri, Quasar e Makkari stavano raggiungendo i propri alleati.

-Siamo partiti sulla Terra, siamo andati nella Galassia Nera, poi a Los Angeles, poi in Arizona, ora in California… Il lavoro di Protettore dell’Universo è sempre così movimentato, Quazester ?

-No. Ogni tanto è più movimentato.

-Dì un po’, com’è che ti basta incontrare Capitan Marvel un paio di giorni per diventare spiritoso, quando io ti conosco da anni e non riesco mai a farti fare una battuta ?

-Perché dare soddisfazioni a Capitan Marvel non mi dà fastidio.

-Ehi, che fine hanno fatto gli Eterni che avevi riportato sulla Terra ?

-Tutti k.o ma ancora vivi. Ho contattato Olympia, si sono offerti di riprenderli con sé e di aiutarci se la battaglia degenerasse.

-Scusa, ma la battaglia non è già degenerata !?

-Non chiedermi di capire gli Eterni. Tu sei uno di loro, dovresti dirmelo tu.

-Riesco a malapena a capire me stesso, figuriamoci Ikaris.

-Mak, potrei dire lo stesso di te e di quasi tutti quelli che conosco.

-Sì, ma io ho dovuto sopportare Ikaris per tremila anni !

Maelstrom era in vista, ormai…non che la cosa fosse un passo avanti: era visibile a chilometri di distanza. Il rumore dei suoi passi scuoteva il terreno, coprendo anche la sua potente voce. Continuava a parlare da solo, nonostante nessuno lo stesse ascoltando; era forse l’espandersi della sua mente, che superava i propri limiti precedenti?

-Una guerra tra Ego ed i Celestiali non ha senso. Ego dovrebbe essere completo in sé e per sé, come tutti i pianeti… solo i loro abitanti sono guidati dal desiderio di esplorazione e conoscenza. Invece i Celestiali non si interessano mai ai pianeti, ma ai loro abitanti. Ma dato che Ego è il proprio unico abitante…come vedranno i Celestiali la cosa ? Lo scopo dei Celestiali è l’evoluzione degli esseri viventi, ma come può un pianeta evolversi ? Ovviamente gli dei sono pazzi. Il che è sicuramente un vantaggio, per chi sa cogliere al volo le occasioni come me.

 

-Quasar, sei tornato finalmente. Non hai portato con te i Rangers ?

-Ho pensato fossero più utili altrove, Genis.

-Se lo dici tu. Ora che facciamo ? Tra poco Maelstrom arriverà al confine con la California, dove le forze militari terrestri progettano di fermarlo.

-Sarà una strage !

-Quasar, credo dovremmo usare a nostro vantaggio la situazione che Epoch ci ha donato.

-Che intendi, Molecola ?

-Maelstrom ci crede morti; non potremmo sfruttare questo a nostro vantaggio ?

-Buona idea. Molecola, credi di poter scaraventare Maelstrom nello spazio ?

-Dipende da quanto saremo veloci e dal controllo che ha del proprio potere.

-Proviamoci. Io e Makkari cercheremo di distarlo; tu scaraventalo nello spazio. Capitan Marvel, sei l’unico con una minima possibilità di coprirgli le spalle. Nuvola, io e te lo attaccheremo una volta nello spazio; spero di poterlo scaraventare nel Sole.

-D’accordo, mi sembra un buon piano.

-Non funzionerà.

-Che c’è, Rick ?

-Secondo me sa già che siete ancora vivi. Se ha il potere di un Celestiale si sarà accorto che eravate nell’Eon-verso, ed appena vi avvicinerete vi individuerà.

-Che dice ?

-Che Maelstrom sa sicuramente che siamo vivi. Cosa proponi ?

-Fate spostare tutti i militari sul suo passo, facciamolo arrivare ai monti Diablo.

-Sei impazzito !? E fargli risvegliare il Celestiale Dormiente ?

-Non mi pare che questo Maelstrom sia pappa e ciccia con i Celestiali; questo Dormiente probabilmente non vorrà farselo alleato. Da quel che ho visto ai Celestiali interessiamo quanto delle formiche ad un pic-nic.

-Cos’è un “pic-nic” ?

-Genis, non abbiamo molto tempo. Cosa propone Rick ?

-Dice che il Celestiale Dormiente si ribellerà e sconfiggerà Maelstrom.

-E questo in base a cosa lo dice ?

-Intuito, penso. Ho imparato che i suoi suggerimenti più strani sono i più sensati.

-Beh, io ho imparato a non puntare tutto sull’intuito. Proveremo lo stesso a fermarlo; se non funziona e Rick ha ragione, Maelstrom sarà fermato comunque.

-Sono d’accordo, preferisco combattere che continuare a seguirlo e basta. Meglio togliere i soldati, però.

-Perfetto; intercetterò le loro trasmissioni con le Bande Quantiche e…

-Quasar, se permetti…credo di potermene occupare in minor tempo.

-Beh…ok…

Molecola chiuse gli occhi per un attimo, e li riaprì sorridendo.

-Ecco fatto. Adesso sono a qualche chilometro di distanza.

-Però…devo dire che avere degli aiutanti fa comodo, a volte…

 

Quasar e Makkari volarono davanti a Maelstrom, cercando di attirarne l’attenzione.

-Ehi, Maely ! Non preferiresti fare una capatina ai Caraibi ?

-Mi ricordo di te. Non ti avevo già ucciso tempo fa ?

Quasar lo colpì con un gancio destro, ricoperto di un guanto alto trecento metri. Maelstrom lo indicò con un dito, e Quasar si trasformò in un raggio di luce diretto verso il cielo.

-Che gli hai fatto, bastardo mezzo-sangue Deviante !?

-Silenzio. Non mi diverti più.

Makkari cadde a terra come se pesasse centinaia di tonnellate, ed il terreno iniziò a tremare. Maelstrom si voltò, osservando Molecola ricoperto di energia cosmica.

-Ah, il semidio mancato. Fai del tuo meglio: non funzionerà.

Le molecole sotto il gigante obbedirono al loro padrone, sollevandosi verso l’alto incontrando il campo di forza personale di Maelstrom, che le annichilì. Centinaia di tonnellate di terreno si alzarono a mezz’aria, lasciando il Celestiale in piena forma.

Il mantello terrestre si squarciò, scatenando una fiammata di lava incandescente; il campo di forza bloccò anche questa.

-Patetico.

I suoi occhi si illuminarono di luce, e Molecola scomparve in un lampo di luce.

-Tocca a noi, Nuvola ! Forza !

-Io…io…provvedo a Quasar.

Anche Nuvola scomparve nel cielo. Tutti i Protettori dell’Universo erano fuori gioco, adesso.

-Uh-oh…

-Sai, inizio a non sopportarli proprio più questi tizi…

Genis volò via alla massima velocità, sperando che Maelstrom lo inseguisse; invece continuava a camminare in linea retta verso i monti Diablo.

 

Los Angeles, California. Ego occupava ormai l’80% delle strade della città, incurante dei suoi abitanti e degli eroi che tentavano inutilmente di rallentarlo. La sua materia aliena restava ancorata al terreno, di cui aveva ancora bisogno per il proprio nutrimento. L’unica eccezione era l’appartamento di Rick Jones: delle specie di rampicanti entravano attraverso il buco nel muro, fino a riformare una faccia che stava parlando con Marlo Jones.

-Quindi…vuoi divorare la Terra ?

-No, voglio assorbirla per sostituirmi a lei.

-Quindi tutti noi terrestri moriremo ?

-Sì. Il pensiero non sembra turbarti quanto i tuoi simili.

-A dire la verità sono già morta, una volta…Sei proprio sicuro di voler uccidere tutti ?

-Sì. I terrestri saranno assorbiti come tutta la materia di questo pianeta.

-Uh. E poi che hai intenzione di fare ?

-Combattere i Celestiali e Colui Che E' Sopra Tutti.

-Vuoi dire il Dalai Lama ? E perché ?

-Eoni fa, i Celestiali atterrarono sulla mia superficie. Ero il primo pianeta visitato da loro a comprendere le loro azioni, e a resistergli attivamente. Desideravo soltanto privacy, ero in pace con me stesso e non volevo evolvermi. Ma loro volevano violentare il mio essere con i loro esperimenti genetici.

Li attaccai e loro...mi ferirono. Nessuno mi aveva mai ferito, prima: era la prima sensazione di dolore della mia vita. Terminarono i loro esperimenti e lasciarono la mia superficie, per non fare più ritorno. Questo evento mi mise in guardia contro tutti gli stranieri, e per questo uccisi ogni singolo essere vivente che entrasse in contatto con me.

-Forse avresti dovuto trovarti uno psicanalista per pianeti…hai covato un po’ di rancore, eh ?

-In seguito entrai in contatto con i terrestri, ed imparai ad odiarli come mai abbia mai odiato i Celestiali stessi. Seppi quanto fossero importanti gli esperimenti dei Celestiali, specialmente sulla Terra, e devisi di rovinarli per vendicarmi di entrambi. A questo scopo mandai un mio Anti-Corpo in avanscoperta, e fui contattato da Frost che mi promise un'alleanza vantaggiosa.

-Senti, posso anche capire che tu ce l’abbia con questi Celestiali, ma che ti hanno fatto i terrestri !?

-Mi hanno...umiliato.

-Sì, ma non tutti ! Non credi di dover risparmiare gli innocenti ?

-No. Sono solo agglomerati di molecole.

-Anche io ? Abbiamo parlato per ore ! Scommetto che non avevi mai parlato con nessuno senza tentare di ucciderlo.

-Sì...è vero.

-Secondo me non sei malvagio, solo incompreso. Senti, ci sono molti esseri umani che come me non vogliono farti del male… cavolo, a chi verrebbe in mente di litigare con un pianeta !? E poi che pianeta sarebbe la tua nuova Terra senza abitanti ?

-Hai...hai ragione. Forse dovrei riconsiderare le esperienze che mi hanno portato a questa guerra.

-Forse parlarne ti farebbe bene…E mentre lo fai non vuoi uccidere nessuno, vero ? Io e la Terra siamo…ehm…vecchie amiche.

-Non lo so...fatico a seguirti...

-Ti fidi di me ?

-Non puoi essere un pericolo per Ego il Pianeta Vivente.

-Allora potresti ritrarre un po’ quella tua materia ? Voglio dire, se salta fuori che non vuoi divorare il pianeta ti sarà utile, no ?

-Hai ragione...ho arrestato la mia crescita.

-Perfetto. Puoi sfogarti, adesso.

-Beh...tutto è iniziato cinque miliardi di anni fa...

 

Sulla Luna, Quasar si rialza con un mal di testa a dir poco galattico. Sotto di lui le rocce si sono sgretolate, anzi guardandosi intorno scopre di aver appena creato un nuovo cratere lunare.

“Grande…il Cratere Vaughn. Meno male che ho alzato appena in tempo un campo di forza…”

*Tutto bene ?* “disse” telepaticamente Nuvola, ai margini del cratere.

*Sono ancora vivo. Come fai ?*

*Come faccio cosa ?*

*A respirare. Hai un corpo umano dopotutto*

*Non respiro. Ma se ne avessi bisogno potrei trasformare parte di me in ossigeno. Cosa ti ha fatto Maelstrom ?*

*Mi ha spinto, in pratica. Mi ha accelerato fino alla velocità della luce…così, senza sforzo. Se non avessi deviato la mia traiettoria per finire qui, ora sarei a metà strada per Marte. Schiantarsi contro un satellite…che modo di frenare, eh ? A volte adoro questo lavoro*

*Prima di ritornare vorrei farti una domanda, Quasar. Quello che ha detto Epoch nella Galassia Nera era vero ? Mi ha scelto solo per fermare Frost ?*

*Credo di sì*

*Allora forse dovrei andarmene, se il mio compito è stato portato a termine*

*Nuvola, io sono stato nominato Protettore per fermare Maelstrom. Ma sono ancora qui*

*Maelstrom deve ancora essere fermato, infatti*

*Touché. Senti, forse non sarà un discorso da intrepido capo ma non ho tempo per tranquillizzarti. Se sei qui soltanto per portare a termine una missione e basta, puoi anche andartene. Se questo universo significa qualcosa per te, e sei pronta a morire per esso, allora torna con me sulla Terra. Mi troverai impegnato in una missione impossibile*

 

Maelstrom aveva già passato il confine della California, ed era già molto oltre la Valle della Morte. Per fortuna (o per risparmiarsi complicazioni ?) la sua traiettoria non toccava Las Vegas o qualunque altra città, grande o piccola che fosse.

Genis colpiva continuamente Maelstrom con i suoi colpi migliori, ma iniziava a stancarsi seriamente. Il gigante aveva capito che il mezzo Kree non lo avrebbe mai fermato senza un colpo Celestiale da assorbire.

-Rick, non so per quanto potrò andare avanti ! Sto quasi esaurendo le mie riserve di energia fotonica !

-Forse posso aiutarti io.

-Molecola ? Makkari ? Ma non eravate…

-Ha aumentato la mia massa di diverse tonnellate, ma l’ho fregato riducendo la mia densità. A te come sta andando, CapMarv?

-Ti ho già detto di non chiamarmi così. Puoi aiutarmi, Molecola ?

Le sue mani si illuminarono di luce bianca e le appoggiò sulle Nega-Bande, che si rigenerarono.

-Per fortuna posso ancora controllare limitatamente l’energia. Mi aveva trasformato in onde FM, ma mi sono reintegrato. Ho anche riparato il buco nel mantello che avevo fatto.

-Inizio a capire perché Quasar se lo porta dietro: a fare le pulizie è un maestro !

-Parlando di Quasar, eccolo che ritorna.

-Dove hai lasciato Nuvola, Quizar ?

-Credo non verrà. Genis, chiedi scusa a Rick da parte mia…aveva ragione, come al solito.

-Dovrei entrare in politica. Anzi…ripensandoci, proprio per questo non mi farebbero mai entrare !

-Si sta già avvicinando a Fresno…cavolo, cammina lentamente ma ha il passo talmente lungo che sta attraversando centinaia di chilometri nel giro di ore ! Sarà al Monte Diablo in poco più di mezz’ora, di questo passo !

-E non siamo riusciti a rallentarlo, Quaze.

-Di questo passo finiremo per farci ammazzare sul serio. A meno che uno di voi non abbia il numero del cercapersone di Galactus, ci conviene farlo arrivare dal Celestiale Dormiente.

-Non è pericoloso ?

-Finora Maelstrom si è limitato, e non ha attraversato nessun centro abitato.

-Causa un terremoto in Arizon e rade al suolo Lemuria…e si sta ancora limitando ?

-Maelstrom ha quasi distrutto l’Universo quando aveva un potere molto più limitato. Abbiamo visto cosa è in grado di fare con il minimo sforzo. Tanto vale contare sul Dormiente.

-Quaze, è una follia ! Maelstrom non comprende neanche il proprio potere, mentre posso assicurarti che il C.D. è parecchio più esperto !

-Da quanto mi hai detto, Makkari, il Dormiente si è ribellato ad un’intera schiera di Celestiali. Non credo si alleerà così facilmente con Maelstrom.

-Prima di tutto, non dovremmo semplificare a tal punto i Celestiali da pretendere di capire come pensino. Secondo: mettiamo che il C.D fermi Maelstrom…noi come fermiamo il C.D !?

-Mi sta venendo un’emicrania a cercare di stargli dietro…

-Io invece credo di aver capito, Rick. Lasciamogli fare quello che vuole, se è davvero l’ultima speranza che abbiamo.

-Abbiamo mezz’ora di tempo per organizzarci…

 

Alle pendici del monte Diablo, California. Venticinque minuti dopo, in una piccola e malfornita base militare.

Due agenti in uniforme S.H.I.E.L.D stanno montando di guardia.

-Secondo te perché ci hanno assegnato a questo posto, Jeff ?

-Non lo so, ma dobbiamo aver fatto qualcosa di tremendo nelle nostre vite precedenti per meritarci questo.

-Andiamo, non è poi tanto male…

-Siamo qui da due anni, Chuck. Due anni passati a fare da guardia a una montagna, per la miseria ! Non è per questo che mi sono arruolato !
-Non è proprio come quegli incarichi in cui ti danno le macchine volanti, certo, ma facciamo il nostro dovere.

-Sì, dev’essere stato un crimine terribile, per fare un lavoro così noioso insieme ad uno così noioso.

-L’agente Vasquez mi ha raccontato che c’è una leggenda su di un gigante sepolto qui sotto, per punizione.

-Ma per piacere, Chuck…non si mettono di guardia degli agenti S.H.I.E.L.D solo per una leggenda ! Io ho sentito dire che nella montagna c’è una base Skrull.

-Naah. Se fosse vero non avrebbero trasferito quasi tutti altrove, dopo la Guerra dei Mondi. Sai che dicono su quel gigante, Jeff ? Dicono che un giorno si sveglierà e sarà la fine del mondo !

-Sì, come no. Scommetto che se ci fosse la fine del mondo sarebbe a New York. Sai quanti agenti sono assegnati a New York ?

-In città qualcuno ha detto che una volta sono venuti qui i Vendicatori ed hanno visto un gigante.

-Chuck, per l’amor del cielo piantala con questa storia del gigante ! E’ tutta una…ehi, che succede ? Un terremoto ?

-No, sono più scosse…come dei passi…

-Non ricominciare con il gigante, ti prego. Sarà soltanto il solito…terremoto…californiano…oddio, quello è…

-Il fucile, Jeff ! Carica il fucile !

-Ci serviranno dei…fucili più grossi…

Un gigante in armatura blu scuro si stava avvicinando con passo lento, apparendo all’orizzonte e rivelando sempre di più la propria statura. La base fu subito messa in allarme e le armi pesanti furono caricate il più in fretta possibile, ma il gigante era proprio davanti alla montagna adesso. E parlava, anche.

-Umani…persino qui, nel luogo che per i Devianti è il più sacro al mondo. Bene bene…vediamo un po’ che faccia ha il loro dio…

Avvicinò una mano alla roccia ma un fulmine lo colpì alla schiena; tutta la zona era coperta di nuvole, che si ammassarono e si scurirono. Al fulmine ne seguì un altro, e un altro ancora. La loro potenza si decuplicava di volta in volta.

-Ah…la nebulosa senziente. Non ha imparato la lezione, sembra…

Alzò una mano, fino a toccare gli strati più bassi delle nuvole. Ne afferrò una parte e strinse il pugno, che si caricò di energie innoninabili. Abbassò il braccio e quando aprì la mano, sul palmo c’era una ragazza bionda nuda. Nuvola.

-Mi hai…strappata al resto della mia massa…

-Sei più umana di quanto pensassi, Nuvola. Sei anche altrettanto stupida.

Chiuse il pugno, da cui uscì soltanto della polvere colorata. Nuvola era ancora viva, ma la sua mente era stata separata dal resto della nebulosa. Era stato…doloroso.

-Sono qui per te, o Dormiente. Il sogno è finito !

Con un gesto delle braccia squarciò letteralmente in due la montagna, rivelando l’enorme porta in materiali alieni. Provò a fare lo stesso per entrare, ma la porta resistette. Allora scatenò le energie del Celestiale in raggi dalle mani, come se stesse usando la fiamma ossidrica per aprire una cassaforte. Fu sufficiente per aprire un buco da cui la sua mano potesse passare. E mise dentro la mano.

-Io ti chiamo al risveglio, Celestiale Dormiente ! Risvegliati Tiamut, il più temuto tra gli Dei dello Spazio !

La montagna fu scossa dall’interno. La porta si ridusse in frantumi, ed un gigante in armatura nera e dorata ne fuoriuscì.

Ma questo non era che un guscio vuoto, nient’altro che l’armatura di ciò che era stato Tiamut. La fiamma vitale non bruciava più al suo interno. Maelstrom gli concese parte delle proprio energie, come una sorta di defibrillatore cosmico, ma Tiamut non si muoveva.

-Ma certo…prima di imprigionarti per il tuo imperdonabile crimine, i Celestiali asportarono la tua essenza cosmica e la confinarono in una fiala. Ma da allora sei rientrato in possesso della tua mente, non è così ? Sei tornato a vivere, in passato ! Fai appello alla tua mente, Tiamut, e raggiungimi su questo piano per vendicarti !

 

Quello che Maelstrom non sapeva era che durante il suo sonno Tiamut aveva realmente sognato. La sua mente titanica aveva viaggiato per inimmaginabili piani astrali, in cerca della strada per il ritorno. Aveva trovato una realtà creata da un altro essere con un potere paragonabile al suo…Franklin Richards. La mente onirica del Celestiale Dormiente si era ricreata in quella realtà, entrando nel sogno e tentando di controllarlo. Ma quella realtà e quel Celestiale erano solo una pallida e frettolosa copia della verità. Quel Tiamut fu sconfitto e parte della sua essenza imprigionata dalla sua simile Ashema.

Ma come si può intrappolare la mente di un sogno ? Come si può mettere a freno l’immaginazione di un dio i cui sogni manipolano l’universo ? Tiamut era ora cosciente di cosa accadesse nel mondo dei non dormienti. Bastò il più piccolo barlume di veglia per reclamare la propria mente, strappando ad Ashema il frammento di coscienza che gli aveva rubato.

Una forza che non metteva piede su questa terra da più di diecimila anni si svegliò all’interno del Celestiale Dormiente.

-Tu…vivi ! Sono riuscito nel mio intento !

 

-Credi davvero che possa funzionare, Quaze ?

-Siamo ancora invisibili…grazie ai miei poteri sullo spettro elettromagnetico e a quelli di Genis sulla luce.

-Come ha fatto a non vederci, se è un Celestiale ?

-Era troppo concentrato e pieno di sé per badare a delle pulci come noi.

-Avrà davvero resuscitato il C.D ?

-Ormai non mi stupisco più di niente. Forza, è il nostro momento.

Il gruppo tornò ad essere visibile, posizionandosi a metà tra Maelstrom e Tiamut.

-Che ci fate voi qui !? Non vi ho sconfitti abbastanza duramente, forse ?

-Voglio parlare con voi due. Maelstrom, che diavolo credi di fare a risvegliare il Celestiale Dormiente ?

-Non ascoltare questo sedicente eroe, o Dormiente. Dimmi, quale crimine potrebbe mai esserti valso l’esilio dai tuoi simili ? Non credo che tu abbia tentato di sabotare i misteriosi piani degli Dei dello Spazio. Penso piuttosto che tu abbia cercato di prendere il comando della Seconda Coorte.

-Un Celestiale non ragiona così, Maely ! Mi sembra piuttosto una cosa da…te !

-Ho detto di fare silenzio, Eterno. Anche tu disprezzi queste patetiche creazioni dei tuoi simili, non è così ? Noi siamo dei, Tiamut. Questo mondo ci appartiene, poiché abbiamo creato le forme di vita che lo abitano.

-No ! Ascoltami, Celestiale Dormiente o qualunque sia il tuo nome…non stai parlando con uno dei tuoi simili, ma con una persona che in passato ha cercato di far collassare l’universo per potersi fondere con esso. I Celestiali hanno lavorato per milioni di anni sull’evoluzione, non posso credere che tu sia poi così diverso, che a te non importi niente della Terra.

-Piccolo insolente…ti dimostrerò di essere degno del potere !

Sollevò una mano carica di energia cosmica, pronto a disintegrare Quasar. Il Celestiale Dormiente afferrò il suo braccio e lo bloccò. Fissò Maelstrom con i suoi due enormi ed inumani occhi gialli.

-Che cosa…esigo una spiegazione per questo, Tiamut ! Che importanza hanno questi insetti per te ? Che importanza ha per te questa palla di fango ? Rispondimi, dannazione !

Il Celestiale Dormiente non rispose e non si mosse.

-Maelstrom, non hai capito ? Puoi anche aver rubato il potere di un Celestiale, ma per loro sei ancora meno di niente !

-Non tentare di confondermi !

-Allora secondo te perché non c’è qui una Schiera per fermarti ? Se sei davvero così pericoloso per loro, perché non ti stanno considerando ?

-Io sono importante ! Sono resuscitato infrangendo una legge cosmica, ho rubato l’onnipotenza ed ho tutta l’intenzione di distruggere i loro piani !

-Perché ? Non ne hai motivo !

 -Perché, “Capitan Marvel” ? Perché un gigante alieno mi grida continuamente nella testa di rimediare agli errori dei Celestiali, perché disprezzo infinitamente il destino che il mio essere mezzo Deviante mi ha riservato, perché voglio stringere tra le mani il cuore di questo pianeta e fargli provare lo stesso dolore che ho provato io ! Questo è un motivo abbastanza valido per te, forse !?

-Puoi essere alto quanto una montagna, ma sei un piccolo uomo che non capisce cosa sta cercando di fare, che accecato dal passato non comprende cosa sta facendo. Ora basta, Maelstrom. E’ durata abbastanza.

-No…no ! Stai cercando di confondermi, come l’ultima volta ! Io sono onnipotente !

-Anche io sono stato onnipotente, Maelstrom…e non sono riuscito a combinare niente. Certe cose è meglio lasciarle agli dei, credimi.

-La tua mente è un libro aperto per me, Owen Reece alias Molecola…

Vedo come tu rifiuti il potere perché hai sempre temuto gli altri.

Vedo Makkari che cerca di differenziarsi dagli altri Eterni perché teme di morire dentro dopo aver vissuto così a lungo.

Vedo Quasar che si assume la responsabilità del potere perché cresciuto con un senso di colpa per la separazione dei genitori.

Vedo Genis-Vell che tenta di essere all’altezza del padre perché si sente una pallida copia.

Vedo Rick Jones passare da un’avventura all’altra nel tentativo di dare un senso alla propria vita.

Posso vedere all’interno delle vostre anime ed analizzare perché siete come siete ora…pensate davvero che io non sia in grado di vedere dentro me stesso ? Pensate che non conosca ogni singolo aspetto della mia anima nera, ed i motivi per cui sono ciò che sono ? So quello che sono e lo accetto. Non ho dubbi su di me.

-Il Maelstrom che conosci è morto. Non sei altro che un insieme di ricordi confusi e di sensazioni dimenticate. Hai detto tu stesso di non credere di avere un’anima, non è così ? Allora cosa sta animando il Celestiale Nero ? Chi ha veramente il controllo, Maelstrom ?

-No…no ! Io devo sapere…io devo sapere !

Si liberò la mano ed afferrò la testa del Celestiale Dormiente, entrando in comunione con la sua mente colossale. Bastò un secondo. Lasciò la presa, portando le mani tremanti alla propria testa.

-Non avevo…compreso ! Noi non siamo…noi non siamo niente per loro, sanno a malapena della nostra presenza… abbiamo sempre pensato di vedere uno schema nelle loro azioni, ma non li abbiamo mai capiti. Pensavamo che il Celestiale Dormiente fosse stato esiliato qui…ma se fosse una sua scelta ? Cosa può esserci di così importante su questo pianeta, da giustificare una cosa del genere ? Che scopo ha il Rettificatore, se non è Tiamut l’errore da correggere ? Che utilità ha l’umanità per i Celestiali ? Perché mi hanno fatto ritornare ? Non capisco…non riesco a capire ! Vedo le loro menti e sono inafferrabili ! Qualcuno mi spieghi…qualcuno mi spieghi !

Il Celestiale Nero alzò gli occhi al cielo ed emise un raggio di luce, diretto verso lo spazio.

-No…no ! Non può finire in questo modo ! Ti prego Ens, aiutami ! Non lasciarmi morire di nuovo !

Il raggio di luce si fermò.

-Wow. Mai visto un mal di testa così.

 

Il Rettificatore era di nuovo in sé. Indicò la montagna ed il Celestiale Dormiente abbassò leggermente la testa, tornando sui suoi passi. Rientrò nella cripta della montagna e la porta si ricompose in un batter d’occhio. Anche la montagna tornò ad essere integra. Il Rettificatore si girò ed iniziò a camminare di nuovo, quando Makkari si piegò in due dal dolore tenendosi la testa. Quasar lo sorresse.

-Che succede, Mak ?

-Un’onda mentale…di potenza spaventosa. Mi ha parlato, Quasar…il Celestiale Dormiente mi ha parlato ! E’ stato solo un sussurro, ma è stato talmente forte da…da…non so se posso descriverlo a un non-Eterno.

-Che ti ha detto ?

-Ha detto…ha detto “Il giudizio non è ancora concluso”. Non capisci, Quaze ? I Celestiali non hanno ancora finito di giudicare il pianeta ! Credevamo che la Quarta Coorte ci avesse ritenuto meritevoli di continuare ad esistere…ma non è così. Hanno solo rimandato il giudizio. E un giorno…forse tra un anno, forse tra altri mille…torneranno per giudicarci, definitivamente.

-Non vorrei interrompervi, ma il Celestiale Nero sta decollando !

-Meglio seguirlo…ce la fai a volare, Mak ?

-Preferirei non provarci subito.

-Noi lo seguiamo, tu intanto pensa a Nuvola…cerca di capire se si è ripresa.

 

La piccola base militare S.H.I.E.L.D, alle pendici del monte Diablo.

-Se ne sono andati, Jeff !

-Che accidenti era !? Mi è sembrato di vedere delle persone, sulla montagna…

-Probabilmente erano super-eroi. Hai visto che roba ? C’era davvero un gigante, sotto la montagna !

-E c’è un altro gigante, in giro…

-Ti sei ricreduto su questo lavoro, Jeff ?

-Col cavolo ! Dovremo firmare centinaia di dichiarazioni, per spiegare cos’è successo ! E ci faranno restare di guardia giorno e notte, dopo questo !

-Beh…però è stato eccitante, no ?

-Chuck, chiudi il becco per una volta in vita tua.

 

-Sembra che Rick avesse ragione dopotutto, Genis.

-Già, di solito è così.

-Vorrei ricordarvi che non abbiamo ancora finito. Ego sta ancora divorando LA, se ve ne siete dimenticati !

-Credo che non sia più un grosso problema, Rick.

-E perché ?

-Scommetto che questo Celestiale Nero sta andando a fermarlo. E’ iniziato tutto a Los Angeles, giusto ? E tutto finirà a Los Angeles.

-Spero che tu abbia ragione.

-Abbiamo appena rischiato il mondo su una tua intuizione, Rick…è così difficile credere che una delle mie possa funzionare, adesso ?

-E’ proprio perché hai detto che andrà tutto bene che mi sto preoccupando !

 

Il Celestiale Nero si fermò sopra Los Angeles, come previsto. Molecola fece scomparire la cupola che aveva creato per fermare Ego…non che al momento fosse necessario. Delle migliaia di tonnellate di materiale alieno non c’era più traccia.

-Che è successo !? Dov’è finito Ego ?

-Forse ci hanno pensato i Vendicatori della Costa Ovest…

-Con tutta la pubblicità che gli hanno fatto, sarebbe anche ora che servano a qualcosa…cavolo, noi abbiamo salvato il mondo almeno tre volte oggi e non finiremo neanche al telegiornale !

-La Coscienza Cosmica funziona ancora, finalmente ! Ora che non c’è più Frost a rifletterla, so dove si trova Ego.

-Dove ?

-Davanti a casa tua.

-Stai scherzando, vero !? No certo che non scherzi, perché sarebbe divertente…

Dalla città decollò…qualcosa, in insieme confuso di sostanze organiche mai viste sul pianeta. Era ciò che restava del Pianeta Vivente. La massa informe divenne una sfera di dieci metri di diametro, con un volto quasi umano ed un tentacolo che tratteneva una giovane donna terrestre.

-Marlo !? Che c’entra adesso Marlo con Ego !?!?

-Sapevo che mi avreste rintracciato anche qui ! Posso avere solo una minima parte del mio potere, ma posso ancora sconfiggerti !

-Ego, lasciami andare ! Non avevi deciso di dimenticarli !?
-Ho cambiato idea.

-Forse hai parlato un po’ troppo con me…

Un paio di forbici di energia quantica tagliarono il tentacolo, mentre gli occhi di Ego si caricavano di energia cosmica e le mani del Celestiale si avvicinavano. Un colpo mentale deconcentrò Quasar, che non riuscì ad afferrare Marlo.

Mentre Ego usava le sue ultime energie contro il Celestiale Nero, Marlo cadeva al sicuro su di un materasso creato al volo da Molecola.

Il Celestiale Nero ignorò totalmente le energie di Ego, schiacciandolo con entrambe le mani come se fosse stato una mosca stupidamente ferma davanti a lui. Poi separò le mani, su cui erano rimasti soltanto una cinquantina di chili del Pianeta Vivente.

Sulle mani si concentrò dell’energia, ed Ego si ricompose come massa informe, che volò immediatamente nello spazio.

Il Rettificatore, ancora senza nome, scomparve nel cielo.

 

Genis portò Quasar a terra, mentre si stava ancora riprendendo; Molecola fece scendere lentamente anche Marlo a qualche chilometro dalla città.

-Allora…è finita.

-Ma cosa ha fatto il Rettificatore ? Qual era il suo ruolo in tutta questa faccenda ?

-Distruggere Ego, forse.

-O forse curarlo da quello che gli avevano fatto.

Tutti si girarono verso Marlo con una faccia indescrivibile.

-Beh…è quello che mi ha detto lui ! Magari si sono pentiti di averlo spaventato e volevano curarlo…o forse lo hanno migliorato davvero, chi lo sa…

-Marlo…come mai Ego ti aveva presa in ostaggio, e come mai si è ritirato ?

-L’ho convinto io.

-Tu !? – chiesero all’unisono Genis, Rick, Quasar e Makkari – E come ?

-Abbiamo solo…parlato. Avete mai provato a chiedergli cosa volesse, invece di combattere ?

-A dire la verità ci abbiamo provato, ma ha tentato di ucciderci.

-Merito del fascino femminile, allora !

-Non riesco a crederci…Marlo ha sconfitto Ego !!!

-Rilevo qualcosa in avvicinamento, gente… - disse Quasar guardando nelle Bande Quantiche.

-Ego ?

-No, ha una firma energetica molto diversa. Credo sia mandato dal Rettificatore.

Una piccola sfera blu scese velocemente dal cielo, fermandosi proprio di fronte al punto in cui gli eroi si erano fermati a riposarsi dopo una giornata interminabile.

-Non rilevo assolutamente niente…Molecola ?

-Non è né materia né energia, Quasar. L’unico motivo per cui non posso dirti che non esiste è che lo sto toccando.

-Che significa ? Credevo che il Rettificatore avesse terminato il suo compito…

-Andiamo gente, se c’è una cosa che ho capito oggi – Genis si avvicinò alla sfera – è  che è le risposte arrivano da sole, appena smetti di pensarci !

-Quindi dev’essere molto facile avere le risposte, per te…

-Senti Rick, un’altra parola e…

Si appoggiò alla sfera con una mano, e fu rimpiazzato da un vortice di energia. Quando si dissipò, al suo posto c’era Rick Jones…la sfera era scomparsa, e sul terreno c’era Genis-Vell. Separato fisicamente da Rick.

-Ma che…Marv !?

-Rick !?

Entrambi provarono a sbattere le proprie Nega-Bande l’una contro l’altra…senza alcun effetto.

-Beh, sembra che stavolta debba darti ragione, Marv…A volte basta non pensare al problema, e questo si risolve ! – disse Rick mentre correva ad abbracciare Marlo.

 

Mezz’ora dopo, dopo numerose strette di mano, Quasar e Molecola lasciarono Los Angeles.

-Quasar, ho le informazioni che avevi richiesto – era stata una voce proveniente dalle Bande Quantiche a parlare.

-Dimmi, Epoch. Come mai così tanto tempo ?

-Ero impegnata…una richiesta d’aiuto dell’ultimo momento. Ho scoperto una limitata documentazione su Menoch l’Assemblatore.

-Il Celestiale Rosso, quello che ha creato il Rettificatore ?

-Sì. I perduti Eterni di Crymalia l’hanno incontrato. Nei loro testi sostengono che quest’essere era noto per aver creato un altro pseudo-Celestiale, come parte di un complesso ed in parte inspiegato esperimento.

-“Pseudo”…vuoi dire che il Rettificatore non era un vero Celestiale ?

-No. Era solo un esperimento, o forse una nuova forma di vita. Del resto Maelstrom non avrebbe potuto in nessun modo sovrastare la mente di un Celestiale, come provato dalla sua disfatta.

-Epoch, sei riuscita a capire il senso di tutto questo ? Che volevano fare i Celestiali ? Abbiamo visto che tutti si sono solo intromessi…Frost, Maelstrom, Ego stesso…

-Posso soltanto dirti, Quasar, che nessuno può presumere di comprendere le motivazioni di dei e d’altri esseri simili.

 

Ai margini della Galassia Nera. Un pianeta disabitato, continuamente raggelato da forti venti. Le orme dei Celestiali sono già state cancellate. A terra giace un enorme frutto rosso, ricoperto di polvere e pronto a marcire.

Una piccola increspatura si forma sulla spessa pellicola che lo ricopre. Poi un’altra. E un’altra ancora, fino a quando non sono cinque. Qualcosa spinge disperatamente dall’interno, e dal frutto fuoriesce prima una mano e poi un braccio.

Due mani allargano il buco. Materiale organico si sparge su quel pianeta dimenticato da tutti. Dopo qualche istante è calpestato. Un uomo alto due metri e dieci, nudo eppure incurante del clima gelido, si guarda le mani ed osserva il paesaggio.

-Sono…tornato ! SONO TORNATO ! – urla al cielo stellato, quasi si aspettasse una risposta. E poi ride. Una risata di compiacimento e di sfida. Maelstrom è tornato, di nuovo integro nel corpo e nella mente.

Poco prima era un dio. Lo sarà di nuovo.

 

 

Fine ?

 

 

Nel prossimo numero:

Rick e Genis sono stati finalmente separati, e sono liberi di vivere la propria vita… ma la loro alleanza è davvero finita ?

 

 

Note

Ed eccoci arrivati alla fine. Parecchie trame hanno trovato la loro conclusione, altre sono state introdotte ed altre ancora soltanto accennate. Nel corso della saga abbiamo scoperto le motivazioni di Frost, di Ego e di Maelstrom…ma quelle dei Celestiali ancora ci sfuggono. E probabilmente lo faranno per sempre. Il loro giudizio è ancora inespresso, le loro origini ancora misteriose, per non parlare delle loro enigmatiche azioni. Dopo questa lunga serie di apparizioni, gli Dei dello Spazio lasciano entrambe le serie per molto tempo. Rivedrete brevemente il Celestiale Nero ed Ego su Thor, in una sorta di epilogo di questa saga. Su Frost sapremo tutti nei prossimi numeri di Capitan Marvel, mentre Maelstrom lo rivedrete naturalmente in Quasar, che riparte idealmente da zero nel #30.

 

 

 

 

[1] Vedi il #3