#53
MIRROR IMAGE
Il metodo migliore per predire il
futuro è inventarselo.
Alan Kay
Riassunto
I Protettori sono
stati avvertiti dell’esplosione estremamente anomala di una stella; mentre
salvavano una nave aliena sono stati catturati da uno strano vortice che li ha
sparsi ai quattro angoli del tempo, senza possibilità di comunicare o di
tornare indietro. Grazie all’aiuto di Ethos nel futuro e Uatu l’Osservatore nel
passato si sono diretti verso un unico punto nel tempo. Tutti tranne Quasar,
che deve ancora capire bene dove sia finito…
New York City, 16.42
Martedì 15 Settembre 29 d.F.
Mi chiamo Wendell Vaughn, noto più che altro come Quasar, ma al momento mi sembra di essere Michael J. Fox. Pochi minuti fa stavo indagando sul comportamento decisamente bizzarro di una stella sul punto di esplodere. Almeno pensavo fosse pochi minuti fa. Quando ho evitato per poco di essere investito da un’astronave ed ho cercato di capire dove mi trovavo, è diventato abbastanza chiaro che sono passati diversi anni.
Intercettando le comunicazioni ho capito di trovarmi in orbita intorno alla Terra, in un futuro in cui è a capo di un impero interstellare chiamato “Protettorato”.
Per qualche ragione, qualcosa impedisce alle Bande Quantiche di contattare i miei compagni di squadra. Mi chiedo se si siano persi anche loro nel tempo.
Non è la prima volta in cui viaggio nel tempo, ma è la prima in cui mi trovo completamente tagliato fuori dagli altri. Scoprire quando sono ha la priorità, così sono atterrato. Forse so come tornare indietro, ma devo avere un’idea di quanta strada dovrò fare.
Camminando per le strade di New York, non posso fare a meno di notare quanto assomigli tutto al presente. Ho visto un paio di auto volanti, più che altro incroci tra un’astronave e una monovolume, e c’è qualche grattacielo che non riconosco, ma è tutto. La gente per strada è indistinguibile da quella del mio tempo, certo escludendo gli Shi’ar ai carrelli per hot-dog ed i Kree a mendicare.
Qualcosa non quadra. Dall’esterno, il pianeta sembra enormemente avanzato. Ho visto una città sulla Luna e diverse basi spaziali. Ho dovuto bypassare un qualcosa di molto simile alla griglia energetica che ho costruito per i Vendicatori.
Credevo di essere finito in qualche futuro distante, ma sembra che sia molto più vicino del previsto.
Uscendo dal vicolo con la 64esima faccio scomparire il costume da Quasar e lo sostituisco con i miei abiti civili. A quanto sembra, i jeans non sono ancora passati di moda, per mia enorme fortuna.
La mia attenzione viene subito catturata dal grattacielo con un enorme 5 in cima, e dalla folla di dimostranti che si è radunata poco sotto. Alcuni di loro hanno la pelle blu ed hanno la testa in un casco trasparente pieno d’acqua; a quanto capisco passeggiando dall’altro lato della strada, chiedono l’abolizione dell’embargo ad Atlantide e Demonica. Dubito che qualcuno di loro si fermerà a spiegarmi i retroscena.
Alcune delle persone che incrocio si voltano a guardarmi, come se mi avessero riconosciuto, per poi ignorarmi di nuovo. Controllo che il maglione a collo alto stia coprendo la ferita sul collo…spero che la maggior parte dei viaggiatori nel tempo siano più previdenti di me, o l’universo è in grossi guai. E quando capita, io sono uno di quelli a cui tocca fare gli straordinari.
Rimango incuriosito da due adolescenti con degli ologrammi attorno alla testa, degli schermi piatti trasparenti. La versione futura di un cellulare, forse ? O di un walkman ? Se potessi sentire un po’ di notizie, potrei orientarmi meglio.
Grazie alle Bande, per fortuna, posso vedere le onde radio. Come mi aspetterei nel presente, le fonti sono innumerevoli. Immetto alcuni dati per una ricerca più selettiva, e passo un po’ il tempo ascoltando le lamentele sul tempo terrestre da uno Skrull che aspetta l’autobus.
Alla fine trovo qualcosa… una cabina telefonica con connessione Hypernet veloce, come dice la targhetta per metà illeggibile.
Entro, scoprendo che devo pagare per usarla. Da quanto ho sentito in orbita si usano ancora i dollari, ma dubito che i miei siano ancora validi. Non me ne voglia l’amministrazione pubblica, ma le Bande ci mettono un secondo a riprogrammare il sistema per farmi accedere. Ogni tanto capisco perché c’è chi si mette a fare il super-criminale.
Alcuni secondi dopo, il terminale si accende. Le pareti della cabina vengono ricoperte da ologrammi lucenti, che mostrano l’immagine della Terra avvolta da una bandiera simile al logo della Microsoft.
-Caricamento in corso… - dice una voce neutra, ma per nulla artificiale, emessa da un microscopico altoparlante.
“Ecco perché tutti gli altri usano la versione portatile, ci sta mettendo una vita” – riflette ansioso Quasar.
-Connessione alla rete
completata. Hypernet vi è offerto dalle Avanzate Idee Informatiche, “Il futuro
è adesso”. Componi A-I-I per le ultime novità sui nostri prodotti !!!
“Okay… fin qui è stato semplice. Ora vediamo, come funziona quest’affare ? C’è una tastiera, ma non riesco a capire come funziona il resto… qui ci sono cinque pagine a rotazione, come faccio a dirgli quale mi interessa ?”
-Aiuto. Selezionare Aiuto. Ho come l’impressione che non funzioni a voce, vero ?
Uno degli ologrammi è strutturato come una pagina di giornale. Il problema è come selezionarlo tra gli altri. Prova a toccarlo, ma la sua mano passa attraverso l’ologramma. Cerca un qualcosa di simile a un mouse, ma c’è solamente la tastiera.
“Ultimo tentativo… se non funziona dovrò entrare nel sistema e ci vorrà tempo.”
#NEWS# - appare su un altro ologramma dopo aver premuto i relativi tasti. La pagina di giornale viene visualizzata su tutti gli ologrammi; quello davanti a Quasar prende la forma di una moderna pagina web.
-Il servizio News
vi è offerto da Global Times, “Le notizie di oggi con l’impegno di ieri”. Prima
pagina. “Storia vecchia: Kang arrestato dai Warriors”. “Altra
risoluzione: Nuova Latveria sotto embargo ?”; “Spalla per la vita: il
Presidente Jones sosterrà Mace alla fine del mandato”. Economia: “Eroi in
ipoteca: Hammond in bancarotta ?”. Sport: “Verso il tracollo: quindici
sconfitte di fila per i Mets”. Continua a pagina 7, dopo la pubblicità. Stanco
di queste interruzioni ? Componi F-A-S-T per la connessione senza pubblicità;
solo 457 dollari all’attivazione !!!
“Così non concludo niente. Voglio solo sapere che anno è e come faccio a tornare indietro.”
#RICERCA#
-Selezionare campo
desiderato: Economia – Cultura – Sistemi solari – Divertimento – Attualità
– Hypernet – Arte – Sesso – Scienza – Medicina – Politica – Istruzione. Il
servizio ricerca vi è offerto dalla Fantastic Five Corporation: “Cinquant’anni
di esperienza”. Componi F-F-C per prenotare una visita al nostro Museo Negativo
!!!
#VIAGGIO NEL TEMPO#
-Risultati 1-5 di
circa 162.400.000. 1: “Time Travel the motion picture: immagini e cast della quadrilogia”. 2:
“Stephanie Spielberg’s Time Travel: interviste agli attori, curiosità e scene
tagliate”. 3: “Casello temporale: lista completa di tutti i viaggi nel tempo,
una spiegazione tecnica dei vari metodi e perché è illegale”. 4: “Come
costruirvi una macchina del tempo: tutte le istruzioni passo dopo passo”. 5:
“Dispersi nel tempo: interviste ai viaggiatori nel tempo, dal passato e dal
futuro”. Continuare ?
#4#
-Impossibile
visualizzare. Controllate di aver composto correttamente e di non avere
lasciato inserito il maiuscolo e ripetete.
#SELEzionare 4#
-Impossibile
visualizzare. Controllate di aver composto correttamente e di non avere
lasciato inserito il maiuscolo e ripetete.
Dopo alcuni minuti, Quasar nota il pulsante della tastiera con il simbolo di un cursore. Lo preme, sperando di trovare il modo di selezionare quello che gli interessa. Quando guarda l’ologramma, un piccolo cursore segue il suo sguardo. Non è semplicissimo tenerlo puntato sul numero 4 e provare a digitare i comandi. Dopo alcuni tentativi, digita “selezionare” e l’ologramma si apre.
-“Come costruirvi una macchina del tempo” è chiuso. Ai sensi della Risoluzione 16 dei Sistemi Uniti, qualunque mezzo meccanico o mistico per muoversi nel tempo viene considerato illegale. Per firmare la petizione a favore del viaggio nel tempo, digitate G-O-T-I-M-E
-“Sistemi Uniti” ? Credevo si chiamasse Protettorato.
#sistemi uniti#
-Benvenuto ai Sistemi
Uniti: “Il tuo angolo di universo”. Obiettivi – News – Organi principali –
Conferenze – Sistemi membri – Assemblea Generale – Segretario Generale –
Storia. Sistemi Uniti vi è offerto dalle Avanzate Idee Informatiche, una
divisione Avanzate Idee SpA.
#Storia#
-Sistemi Uniti è un’unica organizzazione interstellare formata
da 243 Sistemi sovrani. Fondato dopo la Seconda Guerra Skrull-Shi’ar per
mantenere la pace e la sicurezza interstellare, sviluppare relazioni pacifiche
tra i Sistemi amici e promuovere il progresso sociale, migliori condizioni di
vita e diritti dei senzienti. I Sistemi membri agiscono secondo i principi
dello Statuto dei Sistemi Uniti, un trattato interstellare che chiarisce
diritti e doveri dei membri della comunità galattica.
Nell’anno 1 p.F (prima
della Fondazione), i rappresentanti di 50 Sistemi si incontrarono a Rigel IV
alla Conferenza sulle Organizzazioni Interstellari, sotto l’egida del Consiglio
di Selandiar. Lo Statuto fu firmato il 26 Luglio 1 a.F dai rappresentanti di 50
Sistemi. La Terra (Sol-III), assente alla Conferenza, firmò successivamente e
divenne uno degli originali 51 Sistemi. I Sistemi Uniti divennero ufficialmente
attivi il 24 Ottobre 1 d.F. (dalla Fondazione).
#Ricerca#
-Selezionare campo
desiderato: Economia – Cultura – Sistemi solari – Divertim-
#Fondazione
Protettorato#
-Risultati 1-5 di 264.000. 1: “20 Settembre, Giorno della Fondazione: storia, personaggi ed eventi della nascita del Protettorato”
Prima ancora di sentire gli altri risultati della ricerca, Quasar seleziona il primo risultato.
“La tentazione di leggere tutto è forte, ma voglio solo cercare di capire in che anno sono. Se non altro ho resistito a fare una ricerca su me stesso… da quanto ne so questo probabilmente non è il vero futuro, ma solo uno dei molti possibili…ma non voglio scoprire niente di personale.
-Giorno della Fondazione vi è offerto dalle Duplicatrici Reilly: “Come l’originale”. Il 20 Settembre dell’Anno 1 d.F (Perché contiamo gli anni dall’1 e non dallo 0 ?) la Seconda Guerra Skrull-Shi’ar aveva raggiunto il Sistema Solare Terrestre. Grazie all’inatteso intervento di-
“Forse l’ho trovato…giuro che quando inventeranno questi cosi farò aggiungere delle istruzioni per l’uso…”
-Perché contiamo
gli anni dall’1 e non dallo 0 ? Alla sua fondazione, il Protettorato
comprendeva la popolazione di 17 razze con tradizioni diverse per il conteggio
degli anni. Di queste, solo 11 utilizzavano un conteggio del tempo che
includesse un “anno 0”, e naturalmente la lunghezza di un “anno” varia da
pianeta a pianeta. Fu scelto un Tempo Universale, in cui ogni anno equivale a
467 giorni terrestri, a partire da un ipotetico Anno Uno d.F (dalla
Fondazione), ma unicamente per le relazioni interplanetarie. Per sottolineare
l’inizio di una nuova era, i Sistemi Uniti nell’anno 3 decisero di istituire
retroattivamente un nuovo conteggio degli anni, in cui il 2014 d.C
corrispondeva all’ 1 d.F, mantenendo il calendario di 365 giorni all’anno.
“E’ bello sapere che la burocrazia e le macchine incomprensibili esisteranno ancora tra quarant’anni. Bene, per quanto sarebbe interessante scoprire dell’altro su questo tempo, farò meglio ad inventarmi qualcosa per tornare nel presente prima che…”
Qualcosa colpisce la cabina, deformandone la struttura; per fortuna di Quasar, il tubo di metallo che l’ha colpita non è stato così forte da sfasciarla.
-Ecco, lo sapevo di dovermi sbrigare prima che arrivassero i guai.
In mezzo alla strada, un uomo sta utilizzando gli otto tentacoli metallici che gli escono dai fianchi per lanciare in aria delle auto, verso qualcosa che Quasar non riesce a vedere. Anche se preferisce non farsi notare troppo, ed anche se probabilmente i newyorkesi sono ancora abituati a questo genere di cose, si prepara ad immobilizzare il super-criminale con un paio di corde di energia quantica. Sempre che sia un super-criminale…ne ha tutta l’aria, ma sarebbe il caso di evitare il solito combattimento-per-fraintendimento.
Non c’è motivo per preoccuparsi troppo, però, perché una delle auto viene intrappolata da una enorme ragnatela prima di colpire un negozio.
-Beh, sembra che le cose non siano molto cambiate…
Il criminale urla qualcosa che Quasar non capisce molto bene, dato il frastuono dell’auto che atterra a poca distanza dalla cabina Hypernet. Nello stesso momento, le Bande Quantiche si illuminano ripetutamente.
Dal tetto di fronte scende con un’acrobazia una donna in un costume completamente nero, salvo un simbolo bianco a forma di ragno sull’addome.
-Avevo sentito dire di incentivi per la rottamazione delle macchine che non volano, ma questo è ridicolo ! Ti sei dato al rinnovamento urbano, Doc ?
Il criminale si accorge del suo arrivo ed inizia a far vorticare le braccia metalliche nel tentativo di colpirla, ma la donna è abbastanza agile da evitare tutti i colpi.
Quando le braccia si radunano in un solo punto ed iniziano ad accumulare energia, lei le intrappola in una ragnatela e le torce alle spalle del nemico.
-Quella donna è un pericolo pubblico, proprio come dice il Weekly Bugle…probabilmente erano in combutta – commenta uno dei passanti. Poco dopo vede il biondo che poco prima era nella cabina scappare nel vicolo, ed uscirne volando verso l’alto avvolto da un lampo di luce gialla.
Negli strati più alti dell’atmosfera, la velocità di Quasar è sufficiente a creare una scia di fuoco a causa dell’attrito. Passa attraverso la griglia senza preoccuparsi troppo di far scattare degli allarmi; il segnale che ha ricevuto non gli dà modo di essere furtivo come l’ultima volta.
Più o meno a metà strada per la Luna dell’energia prende consistenza, iniziando a girare su se stessa ed emettere luce. All’arrivo di Quasar, il suo diametro è già di parecchie decine di metri, e la sua velocità rende il vortice simile ad un cono solido viola.
L’energia continua ad uscire, e Quasar fa non poca fatica per restare immobile. Ma è nulla rispetto al compito di costruire qualcosa in grado di fermare un oggetto che si muove migliaia di volte più veloce della luce. Ha appena finito di costruire una specie di rete, talmente fitta da sembrare un unico agglomerato informe di energia quantica, quando qualcosa esce dal vortice. Essendo più veloce della luce non c’è modo di vederlo, per definizione, ma ci sono pochi dubbi sulla sua identità.
Il vortice inizia a rallentare e scomparire, anche se Quasar non può vederlo dato che è impegnato ad inseguire l’oggetto diretto verso la Terra per fermarlo. Ci riesce dopo diversi chilometri, e quando fa scomparire il costrutto quantico ne vede uscire un Maelstrom molto frastornato.
-Chi avrebbe mai detto che il signore del movimento potesse soffrire di vertigini… Oh, no ! Cosa devo fare per liberarmi di te !?!?
-Di solito sono io a chiedermelo. Come hai fatto ad arrivare fino qui, Maelstrom ?
-Tu come hai fatto ? Potevo finire in qualunque tempo, e invece eccomi qui…
-Io sono arrivato dopo l’esplosione della stella, ma senza tutti questi effetti speciali. E poi sei stato tu a contattarmi !!!
-No…quando ho visto di non essere in grado di rallentare da solo ho chiesto aiuto, ma non a te. Immagino fossi tu a generare l’impulso tachionico che mi ha guidato qui.
-Di che stai parlando ?
-Sono finito nel passato di qualche mese, ed ho usato l’energia del nostro primo viaggio con l’Ottagono per fuggire nel tempo.
-Ah, sì. Dopo aver liberato il te stesso del passato.
-Come fai a saperlo !?
-Se non avessimo saputo che ti eri liberato solo grazie ad un esterno, credi che ti avremmo messo di nuovo nella stessa identica prigione ? Epoch mi ha detto tutto prima che ti lasciassimo venire con noi nella tua prima missione.
-Hhhmm. Quella puttana. Credevo che foste solo un branco di idioti buoni a nulla. Idioti che, secondo me…ah ecco, stavo giusto per dirlo.
Nello stesso punto in cui è appena scomparso il vortice si materializza un disco di energia, da cui escono i restanti tre Protettori: Nuvola, Molecola e Makkari.
-Se anche voi mi dite di aver convinto un essere cosmico a darvi un passaggio, io me ne torno subito a casa – dice subito l’Eterno.
-Io praticamente l’ho fatto. E state attenti la prossima volta, mi avete quasi fatto schiantare contro la Terra passandomi vicino nel flusso temporale.
-Sei una sagoma in qualunque tempo, Maely. Siamo a casa, Quaze ?
-Quasi. Una quarantina d’anni di ritardo.
-Anche tu ti sei fatto dare una mano da qualche pezzo grosso, eh ?
-Sono arrivato meno di un’ora fa, e ho speso quasi tutto il tempo a cercare di capire in che anno ero. Dove eravate finiti ? E come siete tornati ?
-Molecola e Makkari erano stati mandati miliardi di anni nel passato, io miliardi di anni nel futuro – risponde Nuvola – Li ho rintracciati grazie ad Ethos, e siamo arrivati qui grazie all’aiuto di Uatu in due diversi periodi della storia. In particolare, entrambi ci hanno fatto seguire un segnale tachionico che portava esattamente in questo periodo.
-Lo stesso segnale che ho captato io…solo esseri del calibro di Uatu o Galactus potrebbero arrivare a tanto – riflette Maelstrom.
-Allora forse dovremmo rintracciare il nostro benefattore – conclude Quasar – Adesso che so in che anno siamo potremmo fare da soli, ma servirebbero alcuni giorni per i calcoli. Ed è solo un qualcosa di teorico che ho registrato dopo il nostro viaggio nel 2119.
-Sembra strano aver fatto tutta questa strada solo per chiedere un passaggio – nota Molecola – Ma se siamo arrivati qui…cioè ora…cioè… comunque dev’essere per un motivo partic-
Molecola non finisce la frase, restando immobilizzato da un attimo all’altro. Anche gli altri si bloccano; persino le nuvole attorno alla nebulosa senziente e l’energia cinetica attorno a Maelstrom si fermano. Soltanto Quasar continua a muoversi, colpito dalla velocità con cui è successo tutto.
Analizza i suoi compagni di squadra con le Bande Quantiche, proprio mentre un’onda di energia rossa proveniente dal pianeta li raggiunge, facendoli scomparire in un battito di ciglia. L’energia scompare assieme a loro.
-Okay, forse non tutto è uguale a prima… questo non mi era mai capitato. Per fortuna questi bracciali non li porto per bellezza…
In pochi secondi, la traiettoria dell’onda viene calcolata e Quasar si precipita nuovamente verso la Terra, ignorando la griglia difensiva. Con sua sorpresa, non scatta nessun allarme.
Al suo arrivo, sui cieli di New York è comparsa un’enorme freccia di energia rossa, che punta direttamente sulla città. A questo punto, a Quasar non importa per nulla che qualcuno possa vederlo o individuarlo. Per tutto il volo, altre piccole frecce gli indicano la strada da seguire. Le indicazioni portando direttamente al palazzo dell’ONU…o meglio, a quello che quarant’anni prima era il palazzo dell’ONU. A parte le dimensioni, sembra lo stesso.
Quasar atterra davanti all’edificio, appena oltre la serie di bandiere olografiche. Davanti all’ingresso, due uomini in armature simili a quelle di Iron Man lo ignorano completamente. Sulla porta appare la scritta in rosso “Entra”.
Seguendo le istruzioni, Quasar si trova in un ingresso che sembra molto più grande di quanto non sembrasse da fuori. Ci sono cinque reception; davanti a quella centrale appare la scritta “Vai a sinistra. Ascensore”. Nessuno sembra notare la cosa, o l’arrivo inaspettato di un super-eroe.
Le istruzioni appaiono anche all’interno dell’ascensore, dicendo di andare all’ultimo piano. A questo punto, Quasar è decisamente irritato. Non gli piace essere preso in giro in questo modo, e per tutta la salita batte nervosamente il piede.
Arrivato, le porte si aprono e solo ora Quasar si accorge che l’ascensore è identico a quelli usati nel suo tempo. Si può anche diventare la capitale di un impero interstellare, ma certe cose non cambiano.
Una volta nel corridoio, sul pavimento appare la scritta “Tranquillo, non possono vederti”. Quasar non ne capisce il significato finché non vede tre persone camminare verso di lui. Quella centrale è un uomo biondo sulla cinquantina, in perfetta forma fisica. Il completo da uomo d’affari sembra gli sia stato cucito addosso. Alla sua sinistra, invece, un uomo calvo dalla pelle d’argento che indossa solo un paio di pantaloni neri ed una camicia abbottonata malamente. Alla sua destra, una donna dalla pelle dorata e capelli d’oro che scendono per tutta la schiena, in un tailleur rosso fuoco con una pesante cintura dorata.
-Non mi è sembrato particolarmente preoccupato dalla questione della proliferazione di licantropi Skrull; quando Intelligentsia mi chiederà se abbiamo una posizione ufficiale e non le potrò rispondere… - dice l’uomo d’argento, mentre i tre passano di fianco a Quasar.
-Meglio così, o si sarebbe messo in testa di intervenire. Ai vecchi tempi, lo avrei fatto anch’io… Signori, qualcuno ricorda quando eravamo solo dei super-eroi ?
-Mai stata. Ma se lo desidera, signor Segretario, potremmo organizzarle una visita al loro pianeta che casualmente preveda l’assistenza dei Vendicatori.
-Kismet, quando ti deciderai a chiamarmi Steve ?
I tre scompaiono nell’ascensore, lasciando Quasar con una strana sensazione, a cui aggiunge poi la considerazione che potrebbe essere tutto un’allucinazione particolarmente incomprensibile
Poi, però, davanti alla porta in fondo al corridoio appaiono una freccia e la scritta “Ti vuoi decidere ?”. E Quasar entra.
L’interno, di nuovo, è molto più grande di quanto si aspettasse. Una cupola di cemento di 80 metri di diametro, con un’ampia scrivania dall’altro lato rispetto alla porta; le pareti sono ricoperte di monitor olografici. Davanti ad uno di essi, un uomo biondo in abiti civili sta dando le spalle a Quasar.
-Siediti.
-Sei stato tu a…
-I tuoi amici sono al sicuro, nel tuo presente. Anche Maelstrom. Tra qualche minuto ti porterò da loro…ma prima siediti. Voglio fare due chiacchiere.
Quasar si avvicina alla scrivania, continuando a tenere d’occhio il padrone di casa. Incrocia le braccia, restando in piedi.
-Allora ? Cos’è questa storia ?
-Siediti.
Sulla scrivania, una sfera semitrasparente si solleva dal suo sostegno e si apre a metà. Ne fuoriesce un piccolo oggetto, un sasso grigio scuro squadrato, che vola direttamente nelle mani dell’uomo davanti allo schermo.
-Sto bene così.
-Credimi, ti conviene sederti.
L’uomo si volta e si avvicina alla scrivania. Quasar non lo riconosce, ma prima che si sieda legge la targhetta dorata sulla scrivania. Lo rilegge un paio di volte con sguardo incredulo. Guarda nuovamente il suo interlocutore, che sta sorridendo debolmente. Adesso che è più vicino, ne riconosce la faccia. E’ la sua.
Sorridendo debolmente, l’uomo si siede alla scrivania e sposta la targhetta col nome “Wendell E. Vaughn”.
E Quasar si siede.
Quasar ne esamina velocemente i tratti del viso. E’ della sua stessa età, se non poco più giovane. Continuando a rigirare il sasso tra le dita, prende la parola.
-Come guardarsi in uno specchio, eh ?
-Beh, forse sono l’unico super-eroe a cui non era ancora successo. Allora, come funziona ? Sei il mio doppio malvagio del futuro che ha conquistato l’universo ?
-Che hai scoperto, finora ?
-Siamo quarant’anni nel futuro… quarant’anni nel mio futuro, voglio dire nel mio presente…cioè…
-Vai avanti.
-La Terra è a capo di un qualcosa chiamato Protettorato, e fa parte della versione stellare delle Nazioni Unite. Si usano ancora gli ascensori, gli Skrull vendono hot-dog e scoprire in che anno sei è un grosso problema.
-Tu come ci sei arrivato ?
-Hypernet.
-Già, quei cosi li odio anch’io. Mi dispiace che tu abbia fatto tanta fatica, ma almeno non me la dovrò ricordare io.
-Ah, sì. Fammi indovinare, mi farai cancellare la memoria per evitare che non cambi la tua storia… voglio dire la nostra, o la mia, in somma quella storia.
-Beh, veramente no. E’ molto più semplice di così. Allora, ti va una lezione veloce di storia ? Immagino che Hypernet ti abbia solo confuso le idee.
-Più o meno.
-Allora… - il Quasar futuro si alza in piedi, lanciando all’altro il sasso. L’altro lo guarda brevemente, e senza trovarci nulla di interessante lo tiene in mano e continua ad ascoltare.
-Tanto per cominciare questa è una linea temporale alternativa rispetto alla tua. Quarant’anni fa, io e gli altri Protettori abbiamo fatto un viaggio per trovare il mezzo per sconfiggere Nemesi. Hai presente, no ?
-Ho fatto anch’io quel viaggio.
-Correzione. Tu hai iniziato quel viaggio. Le nostre storie si dividono quando hai ricevuto un biglietto che indicava l’esatta posizione dell’Arma. L’avete presa, avete combattuto Nemesi ed avete vinto solo grazie ad un intervento esterno. Poco dopo, siete stati proiettati ai quattro angoli del tempo. Giusto ?
-Sì, è andata così. Tu come…
-A noi è andata diversamente. Nessuno ci ha detto dove trovare l’Arma, e ci è voluto molto più tempo. L’abbiamo presa, però, ed abbiamo sconfitto Nemesi. Senza nessun intervento esterno…una cosa da manuale. Al ritorno siamo stati invischiati in…diciamo…alcune vicende politiche che ci hanno messo un bel po’ nei guai. Ne siamo usciti parecchio male, ed io mi sono ritrovato isolato in zone del multiverso che non mi sarei mai neanche sognato. Mi ci vollero dieci anni per ritornare a casa. Per fortuna, durante il viaggio accaddero degli eventi che mi diedero un potere di tutto rispetto. Al ritorno, dicevo, trovai la politica interstellare sull’orlo del tracollo, la Terra minacciata da un conflitto galattico, ed un qualcosa che tirava le fila di tutto standosene nell’ombra. Alla fine diedi un nome a quel qualcosa… UNION. Il pericolo maggiore chi mi si fosse mai presentato.
-Peggio di Nemesi ?
-Non immagini quanto. Certo, delle pulci al confronto…ma cosa non è una pulce al confronto di Nemesi ? C’erano loro dietro a tutto, compreso il mio esilio decennale. Qualcuno doveva fare qualcosa contro di loro. Mi rimboccai le maniche e distrussi ogni singola arma esistente nella galassia e negli imperi circostanti, costringendo poi i vari governanti a discutere tra di loro. Acconsentirono a formare una coalizione con la Terra, a patto che qualcuno provvedesse alla protezione dei loro sistemi solari, dato che non c’erano più armi di sorta. Accettai l’incarico di garantire questa protezione il 20 Settembre 2014, dando inizio di fatto al Protettorato.
-E la UNION ?
-Gli stiamo talmente addosso che non riescono quasi più a fare nulla, ma è una battaglia ancora in corso.
-In tutto questo cosa c’entro io, se non siamo proprio la stessa persona ?
Rigirandosi il sasso tra le dita, Quasar nota il simbolo t impresso in profondità. Lo nota soprattutto per i problemi con altri simboli geometrici che hanno avuto a che fare con la sconfitta di Nemesi, ma non si sofferma troppo sul problema.
-Ho dato un’occhiata a cosa ha fatto la UNION in altre linee temporali. Ho visto la tua, in cui saresti morto dopo essere stato scagliato alla fine del tempo da uno dei loro agenti. Allora ti ho preso e portato qui… già che c’ero ho recuperato gli altri Protettori, facilitandogli le cose anche se sarebbero tornati a casa comunque.
-Perché ?
-Oltre al dispiacere di vedere un me stesso che muore ? Per farti vedere tutto questo.
-Finora non mi ha detto niente di particolare…a parte che eviterò l’Hypernet. Tieni.
Il secondo Quasar si alza in piedi, lanciando il sasso al suo corrispettivo, che lo afferra al volo con la sinistra.
-Ora, se non ti dispiace, sarà il caso di tornare a casa…ho visto anche troppo, no ?
-Hai visto abbastanza.
Il Quasar del futuro si avvicina al suo io più giovane, mettendogli una mano sulla spalla. Sotto le maniche non porta le Bande Quantiche.
-La verità è che non ti ho solo salvato la vita…ho voluto anche farti vedere che tutto questo è possibile. L’umanità tra le stelle, la fine delle guerre, della fame… non è un’utopia, forse, ma è soltanto ad undici anni da te. Il nostro passato è diverso, forse, ma so quello che puoi fare. Devi solo evitare di agire come loro vogliono che tu faccia. Gli undici anni possono iniziare anche da domani. Questo è tutto quello che volevo dirti…oltre al fatto che non ti conviene puntare sui Mets per il prossimo secolo. Stammi bene, Quaze.
La mano sulla spalla di Quasar si illumina, e tutta la stanza viene illuminata da un bagliore quantico. Quando smette, il Quasar del futuro è da solo, a giocherellare con il sasso in mano.
-Okay…speriamo che basti anche questa volta…
Il presente
-Se anche voi mi dite di aver convinto un essere cosmico a
darvi un passaggio, io me ne torno subito a casa…
-Io praticamente l’ho fatto. E state attenti la prossima volta, mi avete quasi fatto schiantare contro la Terra passandomi vicino nel flusso temporale.
-Sei una sagoma in qualunque tempo, Maely. Siamo a casa, Quaze ?
Quasar strizza gli occhi, guardandosi intorno. Un portale energetico si sta chiudendo, a metà strada per la Luna.
-Ehilà ? Quaze ?
-Come hai detto, scusa ? Non ho…
-Quando cavolo siamo ?
-Non lo so. Aspetta un secondo…
Una veloce analisi con le Bande Quantiche basta ad intercettare le trasmissioni in onde radio. Trovare la frequenza giusta è questione di secondi.
-Sì, siamo nel presente. Un paio d’ore dopo essere scomparsi nel tempo. Perché voi ricordate di esservi persi nel tempo, vero !?
-Certo…ma stai bene, Quazester ?
-Stranamente, sì. Alla fine non mi ha cancellato la memoria.
-Anche tu ti sei fatto dare una mano da qualche pezzo grosso, eh ?
-Una specie, Mak…una specie.
Martedì 15
Settembre 29 d.F, 19.40
L’aria è ancora carica di energia quantica, che si disperde lentamente. Il biondo lancia in aria il sasso, riprendendolo nella discesa.
-Per quanto ancora hai intenzione di startene lì a gongolare ?
-Fino a quando non mi restituirai il mio ufficio – risponde la stessa identica voce, in fondo alla stanza.
-Figurati, non ti voglio rubare il posto. Tieni, riprenditelo.
Wendell Vaughn lancia il sasso fino in fondo alla stanza, dove viene afferrato dalla stessa identica mano.
-Sei stato bravo…non avevo sospettato niente.
-Sì, beh, ingannare le tue Bande non è stato un gioco da ragazzi. Avrò mal di testa per mesi per questo trucchetto.
Davanti allo schermo, la luce si distorce quando Wendell lascia il posto a Makkari, identico a come è nel presente.
-Quindi abbiamo finito, no ? Quel sassetto inquietante se ne può tornare sulla tua scrivania fino alla fine del tempo.
I due vecchi amici si avvicinano alla scrivania, dove il sasso viene appoggiato all’interno della sfera semitrasparente, galleggiando a mezz’aria.
-Quindi dici che non si accorgeranno del suggerimento che ti ho dato ?
-E’ questo il bello, Mak, tu non mi hai detto niente. Però è bastato a cancellare tutte le linee temporali in cui non ci accorgiamo della UNION finché non è troppo tardi. Risparmiando a tutti gli altri noi stessi i casini che abbiamo dovuto affrontare noi.
-Peccato non poterlo fare anche col nostro vero passato, ma funziona così. Quanto ci metterai…cioè…quanto ci metterà a capire tutto ?
-Molto poco. Non lo ha notato subito perché non gli hai dato tempo di pensarci, ma si ricorderà che non possono esistere versioni alternative di Nemesi. Arriverà a capire che i nostri tempi si devono ancora dividere, e quando sarà il momento… avendo visto il sasso, prenderà la scelta giusta. E lo farà in tutte le altre linee temporali che si genereranno da allora, escludendo questa per forza di cose.
-Incredibile, no Quaze ? Questo sassolino ha appena salvato l’universo…
-E lo farà ancora tra qualche settimana, per loro…è questo il bello. Anzi, per loro starà succedendo tutto adesso…
I due amici si guardano negli occhi, sorridono e si dicono la stessa cosa.
-Odio i viaggi nel tempo, sai ?
Il presente
Sospeso in mezzo al nulla, un uomo dai capelli rossi ed il simbolo ≡ tatuato su un sopracciglio metta una mano nella tasca dell’impermeabile e ne estrae un cellulare.
Dopo aver premuto un solo numero, comincia a parlare.
-Walker. Sono appena tornati. La flotta è in avvicinamento, procedo con la deviazione come da programma.
L’attimo successivo, davanti all’uomo appare un gigantesco asteroide di migliaia di chilometri di diametro. Si muove rapidamente verso l’orizzonte, costringendo una piccola flotta di astronavi a cambiare rotta. Alcune sono visibili dalla sua posizione, e sono pesantemente danneggiate.
-La flotta è stata dirottata su Drylon; l’operazione Acquisizione Ostile ha avuto inizio. Walker, chiudo.
L’uomo scompare senza lasciare traccia, e senza che nulla possa indicare il suo intervento.
CONTINUA…
Nel prossimo numero:
Parte l’ultima saga
spaziale di Quasar, in cui i Protettori avranno a che fare con una razza un po’
troppo fiduciosa ed il mistero di un antico pianeta perduto…
Note
Conclusione della mini-saga del viaggio nel tempo; saga che è stata, più che altro, un’occasione per prendere un po’ di respiro dopo la mega-trama di Nemesi ed un’occasione per esplorare i cliché del viaggio nel tempo marvelliano.
In particolare, tutto l’episodio è pieno di inside joke e riferimenti a questo inusuale futuro. Come nella tradizione della serie, però, niente avviene completamente per caso: se la UNION ha voluto mandare un avvertimento ai Protettori, qualcun altro ha voluto aiutarli il più possibile. Per capire l’importanza dei suggerimenti dati dal Quasar del futuro non dovrete aspettare che un paio di episodi…