Quasar #35

di Fabio Furlanetto

 

IL DESTINO E’ NEI DETTAGLI

 

             Se la corrente ti sta portando dove vuoi andare, non discutere”

Dezhnev Senior”

(Isaac Asimov, “Destinazione cervello”)

 

 

 

New York, come al solito. Un normale grattacielo, abitato da una persona che di normale ha solo l’apparenza. E’ seduto ad una scrivania a leggere documenti, ed ha appena lasciato una tazza di caffè.

Solo che la scrivania fluttua a trenta centimetri dal pavimento, i piedi sono appoggiati ad un tavolinetto di energia quantica e la tazzina composta dalla stessa sostanza si è appena volatilizzata.

Il rumore di una chiave che apre una porta lo distrae e lo fa atterrare. Pochi secondi dopo Lara Winters entra nell’ufficio.

-Wendell ?

-Sono qui. Già di ritorno ?

Si alza e le da un bacio, approfittandone per sgranchirsi un po’ e per aggiustare le maniche della tuta, alzate per far spazio alle Bande Quantiche.

-Facevo solo mezza giornata oggi, lo sai. Allora, come ti trovi nel tuo nuovo ufficio ?

-Niente a che vedere con quello che avevo al Four Freedoms Plaza, ma del resto non è che debba farci granché.

-A giudicare dalla pila di documenti non si direbbe.

-Lo ammetto, gestire un bar è una cosa leggermente più complessa di quanto pensassi. Ma mi aiuta a distrarmi un po’ e a non pensare.

-Sicuro di non voler parlare di quello che è successo due giorni fa ? Sei scomparso da un momento all’altro e non avevi una bella cera quando sei ritornato !

-Vorrei tanto, ma ho promesso di non dire niente in proposito. Siamo stati in un posto poco piacevole ed abbiamo portato indietro qualcuno di ancor meno piacevole. E sembra che tra poco dovremo fare un viaggio ancora meno allettante.

-A proposito del viaggio…che farai con il bar ?

-Sono solo il proprietario, non il barista, potrà fare a meno di me per un paio di settimane o giù di lì. Sei sicura di non voler…

-Ne abbiamo già parlato, non voglio occuparmene io. Non voglio ottenere un lavoro solo grazie alla nostra relazione.

-Però io in fondo ho ottenuto il mio così… D’accordo, la pianto, non ricominciare con quello sguardo.

-Davvero sicuro di non voler parlare di tutta questa faccenda di Nemesi e della tua misteriosa scomparsa ?

-Faccio ancora fatica a capacitarmi di come possa essere scomparso il 75% di un multiverso, o a pensare alla scala di potere a cui andiamo incontro. Dopo aver ottenuto le Bande mi capitava di fare incubi in cui, volando, mi schiantavo contro un aereo e uccidevo centinaia di persone. Ora che abbiamo contro qualcosa in grado di divorare un intero universo in un giorno soltanto… beh…-

La Banda sinistra lampeggia velocemente, emettendo anche un forte segnale sonoro.

-L’universo chiama. Spero di essere di ritorno per cena.

Un bacio, un istantaneo cambio d’abiti ed un volo nello spazio esterno dopo, Quasar entra nella Zona Quantica e ritorna in servizio.

 

Il viaggio per arrivare alla struttura che funge da base operativa dura poco meno di un minuto, eppure è sufficiente per sentire come estranea la presenza della nave di Victor Von Doom.

Ad una delle numerose entrate incrocia Makkari. Per la prima volta da settimane non sta sorridendo.

-Non hai una gran bella cera.

-Tu sei riuscito a dormire, stanotte ?

-Con un po’ di fatica.

-Io no. Sono stato tutto il tempo a fare da balia ad un dittatore del futuro di nostra conoscenza.

-Credevo non ti servisse molto sonno.

-Prova a seguirlo mentre progetta strategie e calcola le probabilità di uscirne vivi, vedrai quanto sonno ti servirà dopo.

Si incamminano con passo veloce verso la parte centrale della struttura. La tensione è palpabile.

-Si è inserito nella rete dei segnalatori ed ha cominciato a fare una lista dei diecimila segnali che l’attacco di Nemesi ha lasciato nel tessuto della realtà. Poi ha collegato la sua armatura ai sensori temporali improvvisati da Molecola, li ha riprogettati da cima a fondo e si è mandato dei dati nel passato, dicendo che è così che sapeva della nostra posizione. Ed ha cominciato a modificare delle sonde e a spedirle in lungo e in largo per tutta la Zona. Io quello non lo sopporto proprio.

-Tutto questo sotto la supervisione tua e di Nuvola, che dovevate evitare di fargli prendere iniziative ?

-Dovendoci anche sorbire le sue critiche su come facciamo il nostro lavoro. Ci siamo trovati proprio un bell’alleato, Quaze.

-Mi hai chiamato per questo ?

-Magari. Dice di avere pronta la strategia finale, e voleva andare a prendere la seconda arma che vuole usare contro Nemesi, da solo, senza neanche dirci di cosa si tratta.

-A proposito di armi…

Fa una piccola deviazione per entrare nella stanza più sigillata di tutta la struttura, creata apposta nel caso dovesse contenere qualcosa di estremamente pericoloso. In questo momento contiene il Nullificatore Assoluto preso nel futuro, custodito da Molecola.

-Scoperto qualcosa sul giocattolo più distruttivo dell’universo ?

-Solo che è la cosa più tecnologicamente avanzata che abbia visto in vita mia. Sfido che è grande quanto una pistola, sono arrivato al livello sub-atomico e ci sono meccanismi più complessi di quelli che servirebbero per scaraventare la Terra nel Sole.

-Già, ho visto una volta di cosa è capace quell’affarino. E’ probabile che dovremo partire presto, ma preferirei tu restassi qui a fargli la guardia.

-Nessun problema. Spero solo che facciate presto, mi rende un po’ nervoso stargli vicino.

I due escono e dopo pochi passi sono già all’entrata della stanza di Destino.

-Era la stessa persona che abbiamo visto devastare una galassia ? Quel coso dev’essere roba forte per innervosirlo !

-Capisco la sua sensazione. Ce l’ho da quando abbiamo incontrato questo Destino.

 

A differenza di tutte le altre stanze della struttura, poco più che quattro mura gialle, quella occupata da Destino trasuda tecnologia. Non c’è angolo che non sia stato immerso nella nanotecnologia e non sia stato trasformato in una macchina efficientissima. Destino è al lavoro su uno schermo orizzontale.

-Allora ? Cos’è questa storia del viaggio, vuoi lasciare la nostra pensione a cinque stelle ?

-Se c’è una cosa che non ho mai sopportato sono le battute infantili fatte per superare il proprio nervosismo, Quasar.

-Mi hanno detto che ti sei dato parecchio da fare qui, anche più di quanto avessimo concordato.

-A differenza di altri, non mi faccio distrarre o frenare da futili banalità quotidiane quando è in gioco il destino dell’universo.

-Scusa tanto se ho una vita. Quello sarebbe il piano di battaglia ?

-Sì. Useremo la mia nave, opportunamente modificata in questi due giorni, per rintracciare i limiti esterni di Nemesi. Poi tu creerai un campo di forza che lo blocchi temporaneamente. Molecola si lascerà inghiottire, mantenendo uno scudo attorno a sé per non morire, ed azionerà il Nullificatore Assoluto. Una volta attirata l’attenzione di Nemesi, disattiveremo il campo di forza ed io penserò ad annullare la sua intelligenza. Infine sarà compito di Nuvola crearci un varco per uscire nuovamente dalla sua massa, e la nave ci riporterà indietro.

-Ferma, ferma…questo piano è assurdo ! Ci sono un milione di cose che possono non funzionare ! Primo, non sono sicuro di poter bloccare una forza del genere. Secondo, non è detto che Molecola possa sopravvivere ed azionare il Nullificatore, anzi non sappiamo neanche se avrà effetto. Terzo, come diavolo pensi di poter annullare la sua mente !?

-L’arma che intendo recuperare sarà in grado di assorbirla e custodirla, lontano dall’antirealtà.

-Io ancora non ho capito perché non ci limitiamo a seguire le istruzioni delle entità cosmiche, Quaze. Non dovremmo recuperare il congegno che già una volta ha sconfitto Nemesi ?

-Recuperandolo da un viaggio con poche possibilità di sopravvivenza ?

-Perché, il tuo piano ne ha di più ?

-Se è uno dei Sette non lo abbiamo incontrato per caso, Mak.

-Forse il suo compito è di farci capire che l’unico modo per vincere è fare come dicono loro !

-Per quanto sembri strano…il piano di Destino prevede meno vittime. Non mi importa se quelle saremo noi.

-Ogni istante sprecato significa altre vittime, Quasar. Propongo di recuperare la seconda arma immediatamente.

-E va bene, ma prova a farci uno scherzo come quello dell’ultima volta e ti ritroverai nel 2099 prima di rendertene conto.

 

L'astronave è piccola e angusta, progettata per essere controllata da una sola persona. Si allontana per la Zona Quantica, navigando tra i flussi energetici come se  fossero onde. Non c'è il minimo sussulto, e soltanto un piccolo schermo mostra l'esterno.

Makkari sta curiosando per la nave, affascinato da questa tecnologia del futuro. Quasar invece entra nella cabina di controllo, dove Destino siede come un re.

-Devo ammettere che continui a sorprendermi, Destino.

-Non mi aspetto che tu comprenda i miei motivi.

-Invece dovresti. Sei soltanto un ospite in questo tempo, e vorrei saperne le ragioni. La tua storia sul fatto che vuoi morire non regge.

-Per quale motivo ?

-Continui a fare piani, a migliorare le tue macchine, a fare osservazioni su come dovremmo comportarci...

-Ho costruito...imperi dal nulla, ho vinto ogni genere di nemico e superato ogni...limite...che potesse essere imposto alla forza di volontà. L'incapacità di arrendermi è la mia più grande forza, ma anche la mia maggiore debolezza.

-Continuo a non capire. Vuoi morire e allo stesso tempo vuoi andare avanti...

-Non mi aspetto che altri possano capirlo. Non ho mai chiesto comprensione, Quasar. fiducia, né ammirazione, né aiuto. Pretendo solo obbedienza.

-L'obbedienza si guadagna, non si pretende con la forza.

-E' chiaro che non hai mai avuto a che fare con la politica.

-Io proprio non ti capisco, davvero. Tutta questa fatica a trovare un nemico invincibile quando avresti potuto ricostruire il tuo mondo !

-Sei mai stato solo, Quasar ?

La domanda è così inaspettata da coglierlo di sorpresa. Osserva gli occhi del dittatore, del mostro, del super-criminale...e per la prima volta da quando l'ha incontrato, sono gli occhi di un essere umano.

-Sì. Ho vagato nello spazio per un sacco di tempo.

-Allora sai come ci si sente ad avere il peso del mondo sulle spalle. Immagina di averci convissuto per tutta la tua vita, di aver combattuto per ciò che ritenevi giusto... ed esserti ritrovato con niente. Di esserti trovato di fronte ad una situazione che non avresti mai potuto ribaltare, alla consapevolezza di non poter tornare indietro e riparare ai tuoi errori. Immagina di aver avuto degli ideali, di averli calpestati ed aver scoperto che nemmeno questo è abbastanza per andare avanti. Immagina di aver avuto uno scopo, una sola ragione di vivere che ti ha fatto andare avanti nonostante tutto, e che questa sia stata strappata davanti ai tuoi occhi perché tu soffrissi e sapessi che era colpa tua. Immagina di essere solo e di non avere più niente, Quasar, tranne un odio divampante che ha divorato la tua anima senza lasciare niente. Immagina di non avere più la forza né di andare avanti, né di dire "basta". Pensi di poter immaginare tutto questo ? Pensi di potermi giudicare?

-Io...

-Sono fermamente convinto che un'anima vada guadagnata sul campo. Non voglio spegnermi lentamente, io sono Destino...altro da tutto ciò che esiste, diverso da tutti coloro che sono nati prima e dopo di me.

-Credo di aver capito. Non posso dire di essere pienamente d'accordo ma...rispetto quello che vuoi fare.

-C'è un'ultima cosa, prima di completare il viaggio.

Si apre una minuscola apertura nell'avambraccio, e le dita guantate d'acciaio estraggono una microscopica tessera. La porge a Quasar.

-Il tempo scorre come un fiume impetuoso, e può essere deviato se se ne conoscono le leggi. Ti prego, consegna questo datachip alla mia controparte di questo tempo. Sarà in grado di codificarlo e, forse, le sciagure del mio tempo potranno essere evitate.

-Perché non glielo...cioè, te lo...perché non ci pensi tu ?

-La fiducia non è mai stata il mio forte, specialmente con i doppioni. Inoltre non potrei sopportare la vista di una Latveria ancora viva...per lo stesso motivo non ho messo piede sul pianeta, finora.

-D'accordo. In qualche modo gliela farò avere.

Prende il microscopico frammento del futuro e lo ripone nella cintura, mentre lascia dubbioso la stanza.

Destino torna ai controlli e si siede nuovamente, azionando lo spostamento dimensionale. Nei suoi occhi non c'è più spazio per l'umanità.

"Povero ingenuo. E' bastato fingere di scendere al suo livello e le sottili droghe sintetiche che ho disperso nell'aria l'hanno reso estremamente malleabile, nonostante l'attenuazione dell'effetto da parte delle Bande. I progetti di Destino sono di Destino e suoi soltanto"

 

La nave cade in un abisso dimensionale senza fondo, riemergendo in una fittissima coltre di nubi. Prima ancora di sapere dove si trovano, Quasar e Makkari escono insieme al loro improvvisato capo.

-Quaze, non per discutere le tue doti di leader ma...ti rendi conto che abbiamo seguito ogni minima indicazione di Destino !?

-Sa quello che fa, non preoccuparti.

-Già, perché dovrei ? C'è solo un pazzo assetato di potere che ci scarrozza in giro per il multiverso dicendo di voler morire.

-Siamo pronti per agire. Ho localizzato l'arma...ora è il momento di far perdere le nostre tracce.

Sofisticati microcircuiti azionano un programma predefinito, e la distesa infinita di nuvole lascia spazio ad un crogiolo di colori degno del più ardito dei quadri futuristi. Le leggi della prospettiva vengono infrante a piè sospinto, o forse si tratta semplicemente di allucinazioni. Persino la mente dell'Eterno non è in grado di star dietro all'inesauribile cascata di immagini senza senso.

-Il lavoro dei folli spesso supera le aspettative dei sani, non trovate ?

-Che cos'è questa roba !?

-Irrealtà Virtuale. La fusione di più universi probabilistici, tenuti insieme da un circolo ridondante di equazioni binarie. Alterare la realtà in un tale caos non avrebbe più effetti del gettare acqua fredda nel mare in tempesta.

-Ma insomma, che stiamo cercando !? Destino ? Non riesco più a vederlo, Quaze !

-Destino...dobbiamo...fare come dice lui...

-Oh, grandioso, davvero grandioso. Ha drogato Quaze e non me ne sono nemmeno accorto ! Ci credo che ti andava bene qualsiasi cosa suggerisse di fare. Come abbiamo fatto a farci raggirare così facilmente !?

-Ingenuità, fede assoluta e molta arroganza. Le stesse ragioni della caduta di più e più nazioni nel corso dei secoli.

-Già di ritorno !?

-Controllo io questo programma, e dato che ha sovrascritto le mutevoli leggi fisiche di questa dimensione, controllo anche essa.

-Che hai fatto a Quasar ? E dove accidenti sei ?

-Il tuo cosiddetto capo è stato reso più rispettoso dell'autorità altrui. Quanto alla mia posizione...eccomi.

Il programma smette di funzionare, facendo ritornare le nuvole. Destino è di fianco a Makkari, e tiene in mano un cubo semitrasparente.

-Il Cubo Cosmico !!!

-Non temere, Makkari di Olympia...non desidero usarlo contro di te, specialmente dato che attualmente è inagibile. Ora, se volessi rendere nota la tua utilità e trasportare l'attuale Protettore dell'Universo all'interno della mia nave, lasceremo la dimensione per evitare l'ira del Modellatore di Mondi.

 

Mezz'ora dopo, la Zona Quantica. Quasar fa scomparire la tazza da caffè, ormai vuota, e si alza in piedi con fare incerto.

-Tutto a posto ?

-Mi sento come se avessi dato fondo alla scorta universale di vodka, ma a parte questo l'effetto della droga è passato. Che è successo, Mak ?

-Non ti piacerà.

-Non c'è assolutamente niente della situazione attuale che mi piaccia. Tanto vale aggiungere l'ultimo tassello.

Pochi secondi dopo, Destino contempla il Cubo Cosmico fluttuare nella stanza di energia quantica solidificata, e ne ammira i mille riflessi. Alle sue spalle una porta viene spalancata con forza, ma lui non si volta nemmeno. Quasar, Makkari, Molecola e Nuvola entrano con fare minaccioso. E’ Quasar a parlare.

-Allontanati immediatamente da lì.

-Deduco che questo grossolano esempio di teatralità spicciola debba servire ad impressionarmi.

-Deduci che la tua armatura può essere disattivata dalla madre di tutti gli impulsi elettromagnetici, che il Cubo potrebbe essere a mille chilometri di distanza mentre tu sbatti le ciglia, che la tua armatura potrebbe essere trasmutata in cartone e che potresti essere imprigionato in una prigione quantica da qui al tuo tempo. Sei in gamba, lo ammetto, ma non hai trucchi alla nostra portata.

-Hhmmm. Sembra che io non abbia scampo. Fate il vostro lavoro dunque… “eroi”.

Allarga le braccia, disattivando i sistemi offensivi dell’armatura. Quasar alza un braccio ed il gioiello dorato sul suo polso emana una forte luce…e basta. Non riesce più a muoversi neanche di un millimetro. Anche Makkari e Molecola, già pronti a disarmare Destino il più velocemente possibile, sono paralizzati. Nuvola li osserva con curiosità.

-Sareste sorpresi da quanti sistemi per controllare la mente umana saranno inventati nei prossimi cento anni. Attualmente siete paralizzati da un insieme di gas psicotropici, segnali ipnotici subliminali e onde radio a bassa frequenza. Non potete alzare un dito su di me. Una variante di un trucco utilizzato molto tempo fa contro un certo altro gruppo di quattro eroi. Anche se, in realtà, trovare il modo per far funzionare questo trucco su di un Eterno ha richiesto uno studio particolarmente laborioso.

Cammina molto lentamente tra i corpi paralizzati, verso Nuvola.

-Ovviamente, nessuno è stato in grado di inventare un sistema per paralizzare la mente di una nebulosa.

-Lasciali andare.

-So di non avere molte speranze in un confronto diretto con te. Sebbene sia convinto che esista un modo per sconfiggerti, non ho intenzione di trovarlo. Perché tu non hai intenzione di fermarmi, non è così ? Tu non possiedi l’innato sospetto che è tipico della razza umana. Tu sai che faccio questo solo per fermare Nemesi, la più grande minaccia mai esistita.

Non è possibile leggere nessuna emozione sul volto di Nuvola, ma i suoi occhi fissano con convinzione quelli di Destino.

-Cosa prevedi di fare ?

-Portare avanti il piano, con il vostro aiuto. Che questo sia volontario o meno non ha importanza.

-Non abbiamo bisogno di te.

-A quanto pare l’umanità ti è stata insegnata più che bene. Voglio farti notare una cosa, Nuvola. In due giorni ho concluso un’operazione per cui voi avreste sprecato almeno due mesi. Voi non potete permettervi di perdere, non in questa occasione.

-D’accordo. Libera gli altri, e ti aiuteremo.

-Sapevo l’avresti vista in questo modo.

Senza che ci sia nessun ordine visibile, i tre umani tornano a muoversi. Quasar si sbriga a creare una barriera che impedisca l’accesso al Cubo Cosmico.

-E’ totalmente inutile, Quasar. Si tratta del Cubo Cosmico difettoso custodito dal Modellatore di Mondi. Dopo essere stato sfruttato da Kronos per tentare di uccidere la Morte, non funziona più.

-Se è difettoso come pensi di usarlo ?

-Il Cubo è una struttura creata appositamente per contenere un’intelligenza energetica super-dimensionale. Intendo usarla in modo analogo per intrappolare la mente di Nemesi. Ora riprendetevi, partiremo alle diciassette zero zero locali.

Esce dalla stanza, senza guardarsi indietro. Gli sguardi dei Protettori dell’Universo si incrociano più volte.

-Un’ultima cosa… Chiedo scusa per aver reso evidenti le falle nel vostro modus operandi, minato la vostra fiducia reciproca ed avervi fatto fare la figura dei buffoni. Non era mia intenzione, ma si è rivelato…necessario.

 

Ore 17.25, anche se il sistema di riferimento non ha più molta importanza. L’astronave di Destino attraversa il vortice dimensionale che porta a quel poco che è rimasto del New Universe, il cui 97% è stato divorato da Nemesi nell’ultimo mese.

Il gruppo è riunito nella piccola stiva, completamente vuota. Non si sono detti una parola da quando sono partiti. Makkari tenta di rompere il ghiaccio.

-Non doveva essere incredibilmente complicato andare nel New Universe ? Com’è che Destino aveva già pronto un sistema di guida per farlo ?

-Che importa. Lui era comunque un passo avanti – taglia corto Quasar.

-Ehi, che ti prende ? Non te la sarai presa perché ci hanno controllato mentalmente, vero ? Sarà successo un milione di volte !

-No, me la sono presa perché siamo degli idioti. Se avessimo fatto il nostro lavoro come si deve non ci troveremmo in questa situazione.

-Non c’era modo per sapere che-

-Non è una scusa, Molecola !!! Avremmo dovuto sapere prima di Nemesi, avremmo dovuto occuparci del Cubo Cosmico, non ci saremmo dovuti fidare di Destino e tantomeno aiutarlo a prendere il Nullificatore Assoluto e dargli accesso alla nostra base !

-Ho…sbagliato ? – chiede con insolita cautela Nuvola.

-No, credo di no. Avevamo già deciso di allearci a Destino, ma per la miseria…non così !

-Novità da Epoch o da mr. S ?

-Niente. Altre due cose di cui ci saremmo dovuti occupare prima, invece di perdere tempo. Mi chiedono di salvare il creato e io che faccio ? Compro il bar della mia ragazza per evitare che venga chiuso !

Quasar si dirige verso la porta. Non l’hanno mai visto così, di solito è la personificazione della calma. Batte un pugno sul muro e si appoggia.

-Quando tutto questo sarà finito, se torneremo indietro vivi, è ora di cambiare. Non si può più giocare con le regole di prima. Anzi, non si può più giocare e basta. Non ce lo possiamo più permettere. Basta fare i bravi ragazzi.

-Quaze, io-

La nave sobbalza, facendo lampeggiare le luci per qualche istante. Da un altoparlante nascosto esce una voce decisa.

-Recatevi immediatamente nella cabina di controllo. Abbiamo rintracciato Nemesi.

 

Il piccolo schermo non rende giustizia all’immensità del fenomeno che si trovano davanti. Una gigantesca massa nera, ma al tempo stesso debolmente luminosa, che si avvicina allo spazio divorandolo in brevissimi lampi bianchi.

-Quella sì che è un’onda alta…

-Così è questo Nemesi. Non si riescono a vedere i suoi confini.

-Perché ha già occupato le linee temporali adiacenti a questa. Ha ormai divorati miliardi di universi, e questo li raggiungerà presto.

-Quanto possiamo resistere se ci prende ?

-Non possiamo. Non c’è assolutamente niente che possa fermare la sua avanzata. Si ciba persino del tempo e dello spazio.

-Non dicevi che dovevo creare una barriera ?

-Precisamente. Nemesi può cibarsi della tua energia quantica, ed è su questo che conto. Dovrai creare un campo di forza solido che ci circondi, dal diametro di almeno un milione di chilometri, e continuare a renderlo sempre più spesso. Lui continuerà a divorarlo, e troverà sempre più energia da divorare.

-Mi esaurirò molto prima di lui. La mia scorta di energia non è infinita.

-Lo so. Molecola…prendi il Nullificatore Assoluto ed avvicinati ai limiti del campo di forza. Crea una falla, aziona il Nullificatore e lancialo dall’altra parte.

-Uh…sbaglio o nessuno che l’abbia azionato è mai riuscito a sopravvivere ?

-Io l’ho usato una volta, e sono ancora vivo.

-E come hai fatto, Quasar ?

-Beh…ehm…sono morto e resuscitato.

-Ancora !? Quaze, si può sapere quante volte sei già morto ?

-Almeno cinque. Ma mai per più di ventiquattro ore.

-E’ molto meno del tempo che ci rimane. Forza, è tempo di agire.

Quasar e Molecola volano fuori dalla nave, allontanandosi di qualche decina di metri.

-Puoi farlo davvero ?

-Non lo so. Speriamo. Tu pensi di poter azionare quel coso e restare vivo ?

-Speriamo.

-Senti…la prossima volta che incontriamo un tiranno del futuro che dice di avere un piano infallibile…

-Sì…?

-Legami e imbavagliami. Preparati…si va.

Stringe i pugni con forza e le Bande Quantiche si azionano, rilasciando una quantità sproporzionata di energia. In lontananza inizia a crearsi un leggero velo giallo, che si allarga a vista d’occhio fino a formare una sfera luminosa che copre la vista dello spazio e della mostruosa onda nera.

-Ecco fatto. Ora devo solo renderla più spessa…cooosì…perfetto. Eccolo che arriva. Ti conviene iniziare a pregare.

-Sono agnostico.

-Anch’io. Speriamo di sbagliarci, perché ci servirà un grosso aiuto tra poco.

 

C’è un rombo di tuono assordante, un rumore simile allo sfregamento e le pareti della nave iniziano a tremare. Sulla bolla iniziano ad apparire delle chiazze nere, che si propagano all’interno.

-Dannazione, sta passando ! Devo renderla ancora più spessa !

Le chiazze scompaiono, impegnate a divorare sempre più energia. Nemesi guadagna velocemente terreno, ed ha già circondato la bolla divorando tutto il resto di quell’universo. Tutti i muscoli del corpo di Quasar sono tesi, e la concentrazione è al massimo per poter contrastare un’energia così terrificante.

-Ce la fai ?

-Penso…di poter reggere…ancora un po’…vai con il Nullificatore

-Aspetta ! Sta entrando ! – urla via radio indicando un piccolo tentacolo di materia nera che passa attraverso la bolla, ingigantendosi a vista d’occhio. La bolla si richiude su di esso, diventando più spessa e diminuendo lo spazio all’interno.

-Fatto ! Ora...preparati…

-Se apri una falla adesso rischi di non poterlo più tenere fuori !

-Non c’è altra scelta…vai !

Molecola vola velocissimo verso l’esterno, dove una minuscola apertura si apre mostrando lo spazio nero.

“Adesso !”

Un piccolo, fatidico pulsante viene premuto. Prima che il Nullificatore entri in funzione, è già stato scagliato oltre la bolla. L’energia quantica la richiude.

-Ce l’abbiamo fatta ! Adesso sta tutto a Destino !

 

Nella nave, dove le scosse diventano sempre più forti e molti strumenti smettono di funzionare. Destino tiene in mano il Cubo Cosmico, ed il suo respiro diventa più veloce.

-Dovrebbe mancare pochissimo.

-Che succederà adesso ?

-Il Nullificatore dovrebbe aver già distrutto gran parte della massa di Nemesi nelle vicinanze. Proietterà la sua coscienza qui dentro ed io la imprigionerò.

-Proiettare la sua coscienza ? E come ?

-Nell’unico modo possibile. Sfondando la barriera ed entrando qui.

-E noi come sopravviveremo ?

-Non lo faremo.

-Cosa !?

-Questo è un viaggio di sola andata, Makkari. Non esiste via di fuga.

-Ma…hai detto che Nuvola ci avrebbe potuto riportare indietro…

-Ho mentito. Siamo circondati su tutti i fronti da centinaia di anni-luce di antirealtà. Nemmeno i Salti Quantici possono farci uscire di qui, perché si estende su tutte e quattro le dimensioni.

-Ma senza mente, Nemesi…

-…non potrà più espandersi, ma ingloberà comunque questa risibile porzione di spazio. Se non sarà Nemesi sarà il Nullificatore. Moriremo per salvare il creato dalla nemesi suprema.

-Figlio di puttana ! Questo non ce l’avevi detto !

Un pugno superveloce viene bloccato da Destino, i cui riflessi sono potenziati dall’armatura. Makkari rinuncia e vola all’esterno della nave.

Nuvola fissa Destino con disapprovazione.

-Hai mentito.

-Avrebbero accettato di unirsi a me, sapendo di poter morire ?

-Sì.

-Permettimi di dubitarne. Non mi aspetto che tu capisca, ma ho appena sigillato il mio destino. Permettimi di assaporare la mia vittoria definitiva…e la morte… come più mi aggrada.

-Qualcosa non va.

-Come hai detto !?

-La pressione di Nemesi è uniforme su tutta la sfera quantica. Non si sta concentrando su un solo punto. Se fosse stato ferito, non sarebbe possibile. Ed avremmo dovuto avvertire le conseguenze dell’attivazione del Nullificatore Assoluto.

-Questo…può solo significare…che…

-Nemesi ha assorbito il potere del Nullificatore Assoluto, così come ha fatto con il resto di questo universo. Il nostro attacco è stato totalmente inutile.

-No…questo non è…possibile !

 

La bolla viene intaccata uniformemente da crepe nere, che si diffondono a grande velocità.

-Quasar, dobbiamo andarcene !

-No…posso ancora…fermarlo…

-Quaze ! – lo chiama Makkari, appena giunto sul posto – Destino ci ha mentito ! Non c’è modo di fuggire !

-Ormai non ha più importanza. Nemesi sta per passare.

-No…non…passerà…

-Dobbiamo trovare un altro modo per andarcene ! Se restiamo qui siamo morti !

-Ho detto…che non…passerà…

Le Bande Quantiche si illuminano di una luce bianchissima, accecante. Anche la bolla quantica passa dal giallo al bianco luminoso, richiudendosi attorno alle crepe.

-NON…PASSERA’ !

-Quasar, tutto questo è inutile ! Non puoi reggere all’infinito !

-Tornate dentro – annuncia una voce via radio – Stando attenti a non far crollare la barriera.

Makkari e Molecola volano dentro portando con se Quasar, per non fargli perdere la concentrazione.

-Sei contento, adesso che puoi morire !?

-Il sarcasmo è del tutto inappropriato. Temo di aver fatto…un errore di valutazione.

-Già, trascurabile !!!

-Adesso ascoltami, Destino. Può anche non importartene niente se tu muori, o se ci porti con te. Ma voglio che tu ti ricordi di una cosa: hai condannato a morire non solo noi, ma tutti gli esseri viventi che siano mai esistiti da qualunque parte. Senza di noi, non ci sarà nessuno a fermare Nemesi; le entità dovrebbero rifare tutto da capo e non c’è tempo. Assorbito questo multiverso, Nemesi ne assorbirà un altro. E un altro ancora. E un altro ancora. Poi tornerà ad attaccare il nostro, con tutta la sua intelligenza ripristinata ed abbastanza potere per fermare il Tribunale Vivente. Dopodiché, assorbirà tutto il resto. Sai perché mi dispiace proprio non essere riuscito a fermarlo, Destino !? Perché se lo avessimo fatto, ti avrei sbattuto nelle segrete del tuo castello ed avrei gettato la chiave !!!

-Non era questo…quello che volevo succedesse. Quale ironia. Stringo nella mano il Cubo Cosmico, l’arma più terrificante che sia mai stata creata, ed esso è inutile senza una mente a guidarlo. So che questo non è consolante, Quasar…ma se fosse esistito un modo per vincere Nemesi senza causare la morte di altri, l’avrei fatto. Ma purtroppo non esiste alcun modo per salvarvi. Nemmeno a costo della mia vita. Nemmeno…-

C’è una debole luce all’interno della nave, in netto contrasto con il buio che sta penetrando oltre il campo di forza.

-Nemesi sta arrivando ! Siamo…ehi, che succede al Cubo ?

Dall’artefatto cosmico fuoriesce una luce purissima, che si avvinghia attorno all’armatura di Destino. Non è facile sorprenderlo, eppure in questo istante sotto la maschera osserva con la bocca spalancata.

-Sta…sta operando ! Il Cubo Cosmico funziona di nuovo !

-Cosa !?

-Non resta che una cosa da fare. Qualcuno deve rimanere in vita, per poter fermare Nemesi…

Destino inizia a diventare trasparente, mentre Nemesi si avvicina sempre di più alla nave. Osserva i quattro, ancora pronti a combattere nonostante non ci sia più nessuna probabilità di vittoria. Quanto tempo è passato da quando ha provato lo stesso sentimento ? Da quanto tempo è già morto ?

-No. Io ho già fatto la mia parte. Adesso tocca ad altri. Quasar !

Lancia il Cubo Cosmico verso di lui, che lo afferra al volo.

-Destino…cosa…

-Ascoltami per l’ultima volta: Nemesi è una forza della natura, come un ciclone. Non è possibile fermarlo con la forza perché possiede infinitamente più potere di ogni altra cosa. Ma se il ciclone avesse una mente sarebbe possibile fuorviarlo…diverrebbe umano, e quindi vulnerabile !

-Che stai cercando di dirmi ?

-Abbiamo attaccato troppo presto. Dovete lasciare che Nemesi assorba altri universi e che diventi autocosciente…solo allora sarà possibile sconfiggerlo ! Una forza della natura non commette errori, ma un essere pensante sì !

-Ma moriranno miliardi di innocenti !

-Se sconfiggerete Nemesi salverete miliardi di universi ! E’ l’unico modo ! Portate avanti la battaglia per me. Morirò come ho sempre vissuto…nel tentativo di raddrizzare i miei stessi torti ! Questo è il mio destino !

-No, aspetta ! Non…

I quattro scompaiono nel giro di pochissimi istanti. Senza più Quasar a tenere intatto il campo di forza, Nemesi si apre la strada fino a circondare la nave.

Victor Von Doom, a pochi centimetri dalla morte, mentre la sua armatura viene lacerata da un mostro grande quanto un universo, pronuncia le sue ultime parole.

-Non ho paura di te.

L’enorme onda nera lo investe, distruggendo ed inglobando tutto ciò che si trova sul suo cammino. Poi regna il silenzio eterno.

 

La Zona Quantica. I Protettori dell’Universo ricompaiono, scampati ad un pericolo insormontabile.

-Cosa è successo ? Come abbiamo fatto a tornare ?

-Destino ha…riacceso il Cubo…e ci ha fatto tornare a casa.

-E come ha fatto ?

-Non lo so…forse… Il Cubo era difettoso perché creato senza immaginazione. Senza una coscienza. Senza forza di volontà. Credo…credo sia stata la forza di volontà di Destino a riattivarlo.

-Nemesi è ancora illeso. E’ stato tutto inutile.

-Allora perché Destino era uno dei Sette ?

-Non ne sono sicuro…

Il Cubo Cosmico si accende ancora della stessa luce abbagliante che aveva emesso sulla nave. I presenti distolgono lo sguardo, e quando lo osservano di nuovo lo vedono completamente vuoto, come un semplice cubo di vetro.

-Si è prosciugato. Non ha più energia. Però…forse l’idea di Destino di usarlo per imprigionare Nemesi può funzionare. Forse era questo il motivo per cui ci era stato predetto l’incontro con lui.

-Non può essersi prosciugato solo per portarci qui. Come vorrei essere riuscito a capirci qualcosa di più…

-Ti capisco. Ma spetterà a qualcun altro comprendere, quando gli consegnerò questo.

Estrae dalla cintura il datachip consegnatogli da Destino. L’ultimo lascito del suo tempo.

-Hhhmmm…strano.

-Cosa ?

-E’ leggermente cambiato. Non era così quando me lo ha consegnato. Chissà come mai…

 

Apre gli occhi, sorprendendosi di averli.

-Cosa ? Ma…come…

Si guarda intorno. In qualche modo il luogo gli è familiare, ma non riesce ad identificarlo. Non ricorda nemmeno come è arrivato lì. Poi una vecchia porta si apre. Ne esce una giovane donna dai capelli rossi, con un’ampia giacca di pelle e pantaloni aderenti.

-Scusa il disturbo, ma pensavo volessi dare un’occhiata agli ultimi rilevamenti.

-Fortune !?

-Sicuro di stare bene, Destino ?

-Ma il Cubo…Nemesi…Herod

-Dannazione, un’altra volta. Avevo detto a Cavo di controllare il lavoro di Duke Stratosphere sui nanoidi del tuo cervello…

-Cavo…è ancora vivo ?

-Inizio a preoccuparmi. Meglio chiamare la sicurezza, prima di un’altra crisi psicotica.

Si allontana, ma Destino la afferra per un braccio fermandola con decisione.

-Aspetta. Cosa è successo ? Come hai fatto a salvarti dalla necrotossificazione di Latveria ?

-Destino…è stato il Makhelastan ad essere necrotossificato, non Latveria.

-Sono tornato indietro nel tempo. La data…ho bisogno di sapere la data.

-Mi stai facendo male…

-La data !

-21 Dicembre 2099.

-Non è…possibile. Il pianeta dovrebbe essere già sommerso dalle acque, e…non ricordo gli avvenimenti dell’ultimo mese.

-E’ da quando sei nel 2099 che hai problemi di memoria.

-Non è questo. E’…Non ha importanza. Controllerò i rilevamenti più tardi, Fortune. Lasciami solo.

-Con piacere.

La donna esce dalla stanza, e Destino si incammina verso la finestra. Ora riconosce il posto. E capisce cosa è successo. All’ultimo secondo, ha deciso di non voler morire. La sua forza di volontà è stata tale da attivare il Cubo Cosmico a distanza…e a ricreare il suo tempo. Latveria non è mai stata distrutta. Il mondo non è mai stato sommerso dalle acque. Ed ora si trova…lì. Ed inizia a scordare parte della sua conoscenza del futuro.

Ma avrà tutto il tempo per scoprire cosa ha fatto nel mese che non ricorda. Le mani dietro la schiena, un lieve sorriso sulla bocca ed uno sguardo rivolto verso il cielo, davanti alla finestra della Sala Ovale…Victor Von Doom, di nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America… attende il domani, pronto a superare i propri limiti ancora una volta.

 

La Zona Quantica. La struttura che funge da base per i Protettori dell’Universo. In un’ampia stanza, totalmente vuota, ora c’è una statua dorata.

Rappresenta un uomo che indossa una pesante armatura, che si erge fiero con le braccia conserte ad osservare la sua opera.

Quattro esseri la stanno osservando, in un silenzio quasi religioso. I loro corpi, anche se rilassati, non riescono a trattenere appieno la tensione.

-Non so se gli sarebbe piaciuta – commenta Makkari.

-Tu credi ? – chiede Molecola.

-Già, ne avrebbe voluta una alta almeno cinquemila metri, per essere paragonabile al suo ego.

La battuta alleggerisce un po’ la situazione, facendo sorridere persino Nuvola. Poi il volto di Quasar torna ad essere determinato.

-Il chip…? – chiede Makkari.

-L’ho consegnato all’Ambasciata Latveriana. Per quanto non mi piaccia la cosa, glielo dovevo.

-Ancora deciso a fare come voleva lui ?

-Hai visto con che cosa abbiamo a che fare. E’ l’unica speranza. Siamo pronti ?

-Sì – è la laconica risposta di Nuvola, che tiene il Cubo Cosmico prosciugato tra le mani, circondato da nuvole colorate – La controffensiva a Nemesi può cominciare. La Zona Quantica può essere fortificata adesso.

-Prepariamoci allora. Lasciamolo riposare, adesso.

Le porte si riaprono ed i quattro escono, determinati a cambiare. Solo Molecola si volta per riguardare la statua e la sua targa, prima di andarsene.

VICTOR VON DOOM

(?-2119)

MORTO ADEMPIENDO IL SUO DESTINO

PER SALVARE L’UNIVERSO

 

Quello che un tempo veniva definito New Universe. Ora è una distesa infinita di antirealtà, un inesauribile oceano nero. Non c’è più lo spazio, non c’è più il tempo, non c’è niente se non il nulla. In questa immobilità eterna, per un periodo infinitesimale di tempo emerge l’ombra di un pensiero.

*…nnnnmmmeesisss…*

Poi il torpore dell’oscurità ricaccia il pensiero negli ineffabili flussi di coscienza. Una mente diversa da qualunque altra è quasi pronta a rinascere.

 

 

 

 

Note

Velocemente come era apparso, Destino lascia la serie dopo due episodi veramente intensi. Il gioco è stato portato ad un nuovo livello, ed i Protettori dovranno adattarsi alla situazione se vogliono sopravvivere.

Naturalmente questa non è l’ultima volta che vedremo Destino 2099 in Marvel IT. Le conseguenze della consegna del microchip le vedrete in Ultimate Doom #9, ultimo episodio della serie…a cui potrebbe tranquillamente seguire una miniserie o uno one-shot, chissà.

A partire dal prossimo numero, una serie di episodi (passando per un tie-in di Inferno2 ) che chiariranno una volta per tutte la situazione di Epoch e di Maelstrom, cambiando gli equilibri della serie.