IL CIELO INFRANTO
(The Shattered Sky)
Quid nunc caelum roat?
(E se il cielo cadesse?)
Terenzio, “Herodotors
Timorcum Enos”
Epoch ha predetto che qualcuno tenterà di ucciderla per impossessarsi della Coscienza Cosmica. Quasar è riuscito a scoprire che l’Assassino Cosmico ha avuto origine nel Sistema Solare e che ha qualcosa in comune con Maelstrom. Indagando sulla Luna ha scoperto un piano della Suprema Intelligenza per potenziare i Kree, ma non è riuscito ad impedirle di raggiungere Epoch.
-Andiamo
male. Andiamo molto, molto male qui…
Pochi
secondi prima Quasar si trovava nella Zona Blu della Luna, sulle tracce della
Suprema Intelligenza. Dopo aver trovato il passaggio dimensionale che aveva usatosi
era ritrovato in un luogo molto simile ad uno in cui si era trovato anni
prima…e non gli piaceva pensare di ripetere l’esperienza. Si trovava
all’interno di una massa organica muschiosa.
-E’
identico al corpo di Eon…credo di essere dentro Epoch. Non sapevo che fosse già
così grande…meglio chiamarla. Mi senti, Epoch? Sono Quasar.
Non
ci fu bisogno di guardare in una delle gemme delle Bande per vedere il volto
della giovane entità cosmica. Una delle “pareti” prese la forma del suo volto.
-Lo
so. Posso sentirti anche senza le Bande Quantiche.
-Immaginavo.
Vorrei far conversazione, ma c’è una specie di incrocio tra il mago di Oz ed
una lattuga che se ne va in giro nel tuo corpo e non mi dispiacerebbe fermarla.
-Se
ti riferisci alla Suprema Intelligenza sono ben conscia della sua presenza al
mio interno, ma non sono in grado di fermarla.
-Come?
-I
miei poteri all’interno del mio stesso corpo sono limitati. Se cercassi di
fermarla potrei ferire gravemente me stessa.
-Capisco.
Allora, dove si trova?
-Sedici
metri al di sopra della tua posizione attuale.
-Okay.
Dimmi una cosa, Epoch…posso rischiare di usare i miei poteri qui dentro? Non
vorrei fare troppi danni…
-Sarebbe
opportuno non creare campi energetici particolarmente carichi. La Suprema
Intelligenza si sta avvicinando al mio sistema nervoso centrale.
-Ricevuto
Ep. Guidami, volare dentro queste specie di tunnel è un’impresa. Che sta
facendo la S.I ?
-Sta
sondando i miei percorsi sinaptici.
-Non
può farti niente, dico bene? Con i suoi poteri mentali, almeno.
-La
Suprema Intelligenza ha la potenza mentale di un’intera razza. Io posso
accedere a tutte le menti dell’universo. I suoi attacchi mentali sono del tutto
inefficienti.
-Ed
i suoi nuovi poteri?
-Del
tutto imprevedibili.
-Hhmm…mi
chiedo che cosa voglia fare. Se volesse ucciderti l’avrebbe già fatto, no?
-Forse.
-“Forse”? Non è la risposta che mi aspettavo, Epoch.
-Sto
ancora analizzando la situazione. E’ molto complessa.
-Non
dirlo a me…
La
Suprema Intelligenza era affascinata. Non aveva mai visto una mente talmente
complessa ma lineare allo stesso tempo. Aveva sentito la conversazione tra
Quasar ed Epoch, e dava ragione all’entità cosmica: i suoi poteri mentali erano
nulla in confronto. In uno scontro diretto il vincitore sarebbe stato ovvio.
Quasar
si stava avvicinando. Tentò ancora di controllare la sua mente, ma le Bande
Quantiche interferirono nel processo. Usò i suoi nuovi poteri per colpirlo con
una scarica di energia cosmica, ma le Bande assorbirono il colpo senza
problemi. La Suprema Intelligenza era nuova a quei poteri, mentre Quasar
indossava le Bande da diversi anni ormai. Continuarono a combattere per diversi
minuti. Quasar si batteva con valore, ma il suo avversario era in grado di
leggerne facilmente i pensieri ed anticiparne le mosse.
La
sua vasca di contenimento galleggiava nell’aria, sostenuta da una nuvola di
energia cosmica. Quasar assorbì la parte d’energia che serviva a farla levitare
e la Suprema Intelligenza cadde ingloriosamente a terra. Quasar la imprigionò in
una prigione di forza quantica.
-Stavolta
non hai nessuna Nega-Bomba, vero?
-I
miei complimenti, Quasar. Non credevo che fosse possibile per te difenderti,
attaccare ed escogitare una strategia. Sarai un’ottima aggiunta alle menti che
sono me.
-Parla
pure quanto vuoi, Intelligenza…questa volta non mi freghi. Adesso mi dici che
volevi fare e te ne torni dritta dritta sulla Luna…
-Cosa
volevo fare? Ma quello che ho sempre voluto, naturalmente…migliorare la razza
Kree. I Celestiali non furono in grado di potenziare il codice genetico della
mia razza, ma io ho questi mezzi. Trasformerò la mia razza in una razza di dei.
-Sì,
come no…e poi se non funziona li stermini di nuovo? Sono stato nel tuo impero
dopo il tuo massacro, Intelligenza. Non ti permetterò di rifarlo.
Una
voce conosciuta parlò alle sue spalle.
-Ora
basta, figliolo…hai vinto, non infierire.
Quasar
si voltò e vide un uomo simile a lui, più vecchio, con una barba bionda e degli
occhiali.
-Papà?
Ma…ma tu sei morto !
-Andiamo,
Wendell…dopo aver incontrato la Morte e la vita personificate credi ancora che
si tratti di concetti assoluti ?
-Non
è possibile. Tu sei morto, ne sono sicuro.
-Mi
hai già incontrato dopo la mia morte…fui evocato da Eon, ricordi? [1] Sono stato evocato nello stesso modo dalla Suprema
Intelligenza.
-Cosa?
Guardò
l’essere mostruoso che aveva appena imprigionato. Possibile che…?
-Mettiamo
che sia vero. Perché?
-Per
dissuaderti dal fermarlo. Tutto ciò che vuole fare è ricreare un popolo,
Wendell…un popolo morto. Io ho incontrato alcuni dei morti Kree, e tutto ciò
che desiderano è che il loro impero viva.
-Papà,
questo è un mostro! Un essere che ha ucciso il suo stesso popolo !
-Solo per migliorarlo. Non ha intenzione di uccidere Epoch, Wendell…vuole solo
delle informazioni. Lascialo fare.
-Chi
mi dice che tu sia mio padre?
-Devi
fidarti, figliolo…a volte bisogna avere fede.
-Sì…capisco…
Creò
delle catene di forza quantica e con esse legò suo padre.
-Wendell,
che cosa stai facendo?
-Ci
ero quasi cascato, Intelligenza. Ma mio padre non mi avrebbe mai detto una cosa
del genere. Lui è stato uno scienziato puro fino alla morte…ed oltre.
“Gilbert
Vaughn” si trasformò in una rappresentazione del volto della Suprema
Intelligenza.
-L’illusione
era perfetta, ma non ho potuto accedere ai tuoi ricordi in maniera del tutto
accurata.
-Farmi
incontrario mio padre è stato un colpo basso, Intelligenza. Sei fortunato che
io non abbia cambiato idea dall’ultima volta che ci siamo visti, ed ancora non
voglio ucciderti. Ma sappi che vorrei proprio farlo.
-Risparmia
le frasi a effetto, Protettore…questo inganno serviva solo a farmi prendere
tempo.
All’improvviso
tutta la materia organica che componeva lo spazio in cui si trovavano iniziò a
tremare, e poco dopo si udì un urlo di dolore che faceva gelare il sangue, un
urlo di dolore della vita stessa.
-Che
stai facendo? Che hai fatto ad Epoch?
-Io
non sono niente per lei, ma il bisturi può fare più danni della spada. Alcuni
interventi mirati nel suo cervello hanno fatto cessare l’afflusso di sangue al
suo cervello. O almeno la sua versione del sangue.
Tutto
il corpo di Epoch fu percorso da un lampo e ben presto tutto ciò che si poteva
vedere brillava più del sole, fino a scomparire. Quasar e la Suprema
Intelligenza rimasero soli all’interno dell’ Eon-Verso, ormai vuoto.
In
una galassia a milioni di anni-luce, Eson avvertì il grido d’aiuto di Epoch.
Raggiunse il resto della Coorte, che si trovava ad un chilometro di distanza (pochi passi per lui). Colui Che E’
Sopra Tutti stava osservando l’operato
di Jemiah, Ziran e Gammenon. Eson riferì ciò che aveva rilevato, ma il
gigantesco leader dei Celestiali non si mosse nemmeno.
Ai
due si unì Nezarr il Calcolatore. Anche lui rimase immobile davanti al capo
supremo dei Celestiali, per poi incamminarsi verso i suoi simili. Eson restò
come in ascolto di comandi incomprensibili e tornò sui suoi passi, riprendendo
la sua posizione.
Ziran
il Verificatore si voltò verso Nezarr e dalle sue mani fuoriuscì dell’energia
viola, afferrata ed osservata da Nezarr. Jemiah l’Analizzatore fece lo stesso,
ricevendo ripetutamente energia dalla staffa di Gammenon il Raccoglitore.
Quando
il processo fu terminato Gammenon porse la staffa al Primo Celestiale e da essa
fuoriuscì un’energia che formava una grande sfera cangiante. Il Primo
Celestiale la afferrò e questa scomparve per poi riapparire in un’altra
galassia, riportando sul pianeta dello Straniero tutti gli esemplari che erano
stati raccolti. [2] Nezarr porse la mano destra
a Ziran, con il palmo rivolto verso l’alto. Su di essa brillava una energia che
formava uno strano disegno. Ziran l’analizzò per qualche secondo prima che
Nezarr la porgesse al suo superiore.
Il
capo dei Celestiali avvicinò la sua mano e con un bagliore l’energia passò
dalla mano di Nezarr a quella di Colui Che E’ Sopra Tutti.
Nella
Zona Blu della Luna lo spettacolo fu impressionante: il gigantesco corpo di
Epoch apparve all’improvviso e cadde in uno dei vari crateri, alzando un’enorme
nuvola di polvere. Sfortunatamente gli unici occhi ad osservare la scena erano
quelli di Uatu, che non mostrò il minimo interesse. Epoch riconosceva quel
luogo. Riconosceva ogni punto dell’Universo, ma quello in particolare. Quello
era il luogo della sua visione. Quello era il luogo in cui sarebbe morta.
-Che
cavolo è successo? Che fine ha fatto Epoch?
-E’
tornata nel nostro universo. Cerca di nascondersi da me.
La
Suprema intelligenza emise un colpo di energia cosmica e la prigione creata da
Quasar andò in pezzi.
-Non
credere di andare da qualche parte, Intelligenza. Ora che non devo più
preoccuparmi per Epoch possiamo combattere.
-Proprio
ora dovresti preoccuparti maggiormente per Epoch. Anche con i poteri assorbiti
dal cubo Deviante, anche trovandomi nel suo cervello, non sono in grado di avere
da Epoch quello che voglio.
-Che
cosa vuoi da Epoch, Intelligenza? Hai già dimostrato di essere in grado di
trasformare i Kree in Eterni.
-I
cambiamenti da me apportati sono insufficienti. Per comprendere appieno le
applicazioni di questo sistema di accelerazione evolutiva devo comparare
tecnologia genetica Kree, Eterna, Deviante e Celestiale. Anche se possiedo le
capacità mentali di milioni di menti Kree si tratta di un compito titanico. Ho
bisogno di elevare la mia conoscenza dell’Universo.
-Tu
vuoi la Coscienza Cosmica.
-Esattamente.
Mi dispiace Quasar…stai per rimanere disoccupato.
Scomparve
in un lampo di energia verde, ma stavolta Quasar sapeva dove trovarla.
-Tu
eri nella mia visione, Uatu…eri tu vicino a Quasar. Hai intenzione di aiutarmi?
Uatu
non disse nulla.
-Lo
temevo. Sento che il momento del mio assassinio si sta avvicinando…
Vicino
ad Epoch ci fu un’esplosione di luce verde che preannunciò l’arrivo della
Suprema Intelligenza. Poco dopo un altro lampo segnò l’arrivo di Quasar.
-La
tua massa è troppo grande per permetterti un trasporto dimensionale del genere
così presto, Epoch, e soffri ancora per il mio attacco mentale.
-Tu…tu
sei il mio Assassino?
-Mi
dispiace Epoch, ma ucciderti è l’unico modo per entrare in possesso della
Coscienza Cosmica.
-Come
fai a saperlo?
FLASHBACK
Due
giorni prima la Suprema Intelligenza era del tutto ignara del proprio futuro.
Era all’interno della propria vasca di contenimento, nella base lunare. Come
sempre stava meditando sui suoi piani a lungo termine, mentre avvertì di non
essere più sola.
-Chiunque
tu sia, straniero, sappi che non sono indifeso.
-Lo
so. Conosco bene le tue capacità.
-Affascinante.
Non solo non riesco ad identificarti, ma nemmeno a comprendere da dove proviene
la tua voce. Sembra provenire da ogni punto della stanza.
-Solo
tu puoi sentirmi. E’ una semplice…precauzione.
-Desideri
la privacy, come me. Parla, straniero. Non ho orecchie per sentirti, ma dimmi
ciò che vuoi.
-Sarò
sincero. Ho bisogno di te, ed anche se non mi fido sono costretto a richiedere
il tuo aiuto.
-Fai
bene a non fidarti. Ma sappi che nemmeno io non mi fido di ciò che non posso
controllare.
-Voglio
darti una possibilità, Suprema Intelligenza…la possibilità di ricreare, anzi di
potenziare il tuo impero.
-Lodevole
scopo. Come?
-Accelerando
l’evoluzione della tua razza. Facendoli diventare superiori ai terrestri.
-Sono
interessato. Continua.
-Posso
darti accesso ad energie in grado di trasformare un codice genetico in uno
simile a quello degli Eterni.
-Le
energie dell’Uni-Cervello e del cubo Deviante.
-Li
conosci?
-La
battaglia tra loro e l’entità cosmica nota come Epoch si è svolta non lontano
da qui, in termini astronomici.
-Capisco.
Le loro energie si sono indebolite, ma sono ancora in grado di donartele.Con
esse potrai evolvere il tuo popolo.
-E
cosa richiedi in cambio per un tale favore?
-Devo
uccidere Epoch, ma non posso farlo in uno scontro diretto. Tu inizierai
l’assalto, portandola in questa dimensione ed indebolendola.
-Conosco
poco di quell’entità, ma so che il mio potere non è all’altezza di questo
compito.
-Ti
potenzierò con le energie del cubo Deviante. Sei costituito in parte da parti
organiche artificiali, e queste possono essere influenzate dal cubo.
-Quindi
tu mi daresti l’energia ed io dovrei aiutarti ad uccidere Epoch. E poi sarò
libero di fare ciò che voglio?
-Sì.
-Non
so chi sei, ma capisco che un tempo possedevi una mente mortale. Come capisco
che non fai tutto questo per vendetta, per sete di sangue o per potere.
-I
miei motivi sono solo miei. Non ti chiedo un’alleanza, solo uno scambio.
L’energia in cambio dell’attacco ad Epoch.
-Perché
la vuoi uccidere?
-Ho
bisogno della Coscienza Cosmica. Solo chi uccide il suo legittimo possessore
può entrarne in possesso.
-Coscienza
Cosmica…che concetto interessante…
-Quando
combatterai contro Epoch non provare ad appropriartene. Se così fosse
diventerai tu la mia vittima.
-Molto
bene, Assassino. Accetto la tua proposta, ma voglio sapere chi sei.
-Molto
bene. Ti permetterò di percepire la mia forma…
All’improvviso
la Suprema Intelligenza fu inondata dai dati sensoriali. La sua mente venne in
contatto con quella dell’Assassino e una volta compresa la sua identità,
persino la sua mente fu intimorita.
L’attacco finale della Suprema Intelligenza ! Thanos ! Mefisto ! La rivelazione dell’identità del vero Assassino Cosmico !
Note
Ha inizio la saga più importante di questi primi 25 numeri, e sicuramente la più lunga (sei episodi più un epilogo ed il prologo dell’ultimo numero !). Vedrete risolte praticamente tutte le sottotrame accumulate finora e svelati alcuni misteri.
La saga ha anche richiesto una massiccia prenotazione di personaggi, dato che era impossibile per qualsiasi entità ignorare gli eventi che stanno per verificarsi.
[1] successe in All American Comics #45, quando Quasar era in fin di vita