Quasar #28
Di
Dei e d’altro
Parte
1: EGO
Il principio della saggezza
è chiamare le cose con il loro nome
(proverbio cinese)
Da diverso tempo, un misterioso uomo di nome Frost porta avanti piani misteriosi a Los Angeles, grazie anche all’aiuto di un essere alieno. Mentre Capitan Marvel, super-eroe di LA, era nello spazio, Quasar ed i Protettori hanno trovato una traccia che porta dall’essere alieno a degli strani esperimenti dei Celestiali.
Mentre
Molecola ha reclutato una nuova alleata, la nebulosa senziente Nuvola, Quasar è
stato catturato da Frost, che aveva rapito sua sorella Gayle
per metterlo in trappola. Frost ha studiato Quasar ed infine ha cancellato
dalla realtà il loro incontro; Epoch se ne è accorta,
ma per motivi ancora non chiari ha deciso di non rivelarlo. Nel frattempo Frost
dà inizio al suo piano, rivelando l’identità del suo alleato: Ego, il Pianeta
Vivente !!!
La
Zona Quantica, dove Quasar ha recentemente costruito una base per il suo lavoro
di Protettore dell’Universo.
Porta
con sé il fido amico Makkari, Uomo Più Veloce della
Terra nonché Eterno, attraverso un Salto Quantico.
Una
volta entrato nella struttura, per prima cosa controlla gli Uni-Cervelli che
sta “ospitando” in attesa di ritrovare le loro case; dopodiché si reca nella
sala centrale, dove lo aspetta Molecola con la loro nuova compagna di squadra,
nonché Mr. S, l’alieno segretario personale di Epoch.
-Piacere
di fare la tua conoscenza, Quasar – dice la ragazza bionda, completamente nuda
e coperta solo da nuvole bianche nei punti più…sensibili
alla morale terrestre – Il mio nome è Nuvola.
Quasar
si avvicina per stringerle la mano e ricambiare il saluto, ma è battuto in
anticipo da Makkari che si piazza immediatamente di
fianco a lei, una mano sulle spalle.
-Non
credo che ci abbiano ancora presentati, mia cara. Il mio nome è Makkari, degli Eterni di Olympia. Dove l’hai scovata,
Molecola ?
-Ai
confini più esterni della galassia. A dire la verità è stata Epoch a trovarla.
-Mi
rimangio tutto quello che ho detto sulla tua protetta, Quasar…la
sua Coscienza Cosmica funziona alla perfezione. Da quale pianeta vieni, Nuvola
?
-Da
nessuno. Sono una massa protostellare di gas ionizzato,
Makkari degli Eterni di Olympia.
-Solo
Makkari, per gli amici…
-Molecola
non è stato particolarmente chiaro riguardo i termini del nostro lavoro come
Protettori, Quasar. Speravo che tu potessi darmi delle spiegazioni.
-Vorrei
tanto Nuvola, ma ho questo compito da anni ormai e devo ancora capire cosa
debba fare esattamente un Protettore dell’Universo.
-“Nuvola”
non è un po’ limitante come nome, per una nebulosa ? Potresti farti chiamare
“Nebula”…
-Non
credo sia la scelta migliore, Mak [1].
Dimmi, Nebula…ecco…tu sei una nebulosa senziente, se
ho capito bene…
-E’
esatto.
-Cosa
sai fare ?
-In
che senso ?
-Insomma,
quali sono i tuoi poteri. Devo saperlo se ho bisogno di contare su di te in una
battaglia.
-Prima
della mia trasformazione ero solo in grado di trasformarmi in una nuvola e di
emettere scariche elettriche molto limitate. Ora…suppongo
non ci siano molti limiti a ciò che posso fare. Posso richiamare a piacimento
il resto della mia massa dalla micro-dimensione che
coesiste con questo corpo, e controllarla atomo per atomo.
-Hhhmmm…non è proprio il massimo come informazione, ma ci lavoreremo sopra. Mak, falle fare un giro della struttura. Mr. S, vorrei
parlare con Epoch.
[E’
molto impegnata] “disse” l’alieno con un enorme occhio al posto della testa.
-Fammi
parlare con lei, S.
[Chiederò
il suo permesso] digitò qualcosa sull’apparecchio portatile che aveva sempre
con se [Ha acconsentito.]
Al
centro della stanza apparve un’immagine di Epoch,
sospesa a mezz’aria. Dalla conformazione aliena del suo volto era impossibile
dedurre un qualsiasi stato d’animo.
-C’è
qualche problema, Quasar ?
-Vorrei
farti alcune domande su Nuvola.
-Essa
è perfettamente in grado di aiutarti nei tuoi compiti di Protettore
dell’Universo, limitando la mia attenzione ai tuoi casi.
-Aspetta…stai dicendo che l’hai nominata mia alleata per non sprecare il tuo tempo
con me !?
-La
Coscienza Cosmica mi mostra chiaramente che è adatta.
-Lo
sai che neanche la Coscienza Cosmica è infallibile, Eppy.
-Sai
che preferisco essere chiamata Epoch, Quasar. Potrai
metterla all’opera presto…sento qualcosa di strano
nella città terrestre di Los Angeles.
-A
proposito, volevo chiederti…- l’immagine scomparve
improvvisamente – L’equivalente cosmico di sbattere il telefono in faccia, eh ?
Ho idea che io ed Epoch dovremo farci una luuuunga chiacchierata, prima o poi…
-Quasar,
mi è sembrato di sentire Epoch parlare di Los Angeles…- chiese timidamente Molecola.
-Sì,
ma non è stata per niente chiara. Anche se immagino avrà a che fare con quel
fenomeno su cui abbiamo investigato.
-Torniamo
sulla Terra, quindi ?
-Sì.
Mi chiedevo, Molecola…o preferisci che ti chiami per
nome ?
-No…Molecola va benissimo, Quasar.
-Beh
io sono Wendell, se preferissi un nome meno formale.
Non sono abituato a fare il capo…imparerò strada
facendo, spero. Senti…è da un po’ che mi chiedo se
esiste un sistema per far andare e venire anche voi dalla Zona Quantica.
-Per
me non c’è problema, sono diventato abbastanza esperto con i viaggi
dimensionali. Ho anche programmato il bracciale per ricevere il radiofaro che
hai installato nella struttura.per poterla
rintracciare più facilmente. Credo che Nuvola sia in grado di fare lo stesso,
con un po’ di pratica.
-Non
ho avuto il tempo di dirtelo, Molecola, ma hai superato le mie aspettative.
-Cercherò
di essere…all’altezza, allora…
-Sarà
meglio andare a Los Angeles, adesso…mi dispiace per Makkari, ma dovrà rimandare la chiacchierata con Nuvola.
Los
Angeles, California. Genis-Vell è in piedi sopra il tetto
dell’appartamento di Rick Jones, e sta cercando di capire cosa non vada nella
sua Coscienza Cosmica. Solo ieri è tornato da un viaggio che gli ha rivelato
non solo l’origine delle Nega-Bande, ma anche la
società degli Eterni Kree…cioè che si avvicina di più
ad una eredità culturale per lui. Ormai agisce in questa città da diverso
tempo, e crede di conoscerla bene. E’ facile, quando si ha un senso extra che
ti rende pienamente consapevole di ciò che ti circonda. Ora però, Los Angeles è…strana. Non trova un termine migliore. E’ come se
qualcosa riflettesse la sua Coscienza Cosmica, rimandando segnali normali.
-Trovato
niente ? – gli chiede Rick Jones, l’uomo con cui è legato a livello
molecolare, dalla Zona Negativa.
-Niente
di specifico, no.
-Posso
sapere cosa stai cercando, esattamente ? E’ da settimane che ti comporti in
modo strano…continui a dire che qualcosa non va. Ha a
che fare con Frost ?
-Ha
detto di avere la “conoscenza assoluta”…e sappiamo
che ha già aggirato a piacimento la Coscienza Cosmica. Finchè
riguardava solo lui era una cosa di relativa importanza, ma adesso sta
influenzando l’intera città. I suoi poteri stanno crescendo…
per fortuna l’hanno fatto anche i miei.
-Frost è il classico nemico che gestisce tutto dietro le quinte, Marv. Vedrai, salterà fuori nello scontro finale, dopo che
gli avrai fatto saltare tutti i piani che ha architettato.
-Rick, a volte credo che tu abbia troppa esperienza per il tuo stesso bene.
Non solo non abbiamo sventato uno solo dei suoi piani, ma non siamo nemmeno
riusciti a capire il nesso !
-Senti,
è inutile continuare a concentrarsi se sai che non funziona. Direi che è ora di
chiedere aiuto, non trovi ?
-Contro una minaccia che non
conosco ? Senza prove ?
-Non
sarebbe certo la prima volta.
-E
chi hai intenzione di contattare ?
-Non
so, magari il dottor Strange o…perché
le Bande lampeggiano ?
-Qualcuno
sta cercando di contattarmi.
Genis si alzò in volo, per essere abbastanza lontano dal palazzo, e poi
partì a tutta velocità verso l’atmosfera superiore.
Là
incontrò due persone che conosceva abbastanza bene, oltre a due sconosciuti: un
uomo in costume rosso ed una donna seminuda coperta di nuvole.
-Avrei
dovuto riconoscere la tua firma energetica, Quasar. Cosa vi porta qui ?
-Ci
siamo imbattuti in uno strano fenomeno a Los Angeles, ma tu non c’eri. Abbiamo
seguito quella che sembrava una falsa pista e siamo tornati per parlarne.
Conosci già Molecola…questi sono Makkari
degli Eterni e Nuvola.
-Non
bastavano gli Eterni Kree…com’è che ultimamente
incontri solo donne nude, Marv ?
-Siete…un gruppo ?
-Una
specie. Diciamo che sono i miei assistenti. C’è un posto un po’ più comodo dove
possiamo parlare ?
-L’appartamento
di Rick è proprio qui sotto.
-Vedo
già l’avviso di sfratto…
Il
gruppo si fermò davanti all’appartamento; Genis
iniziò ad aprire una finestra, ma Molecola notò qualcosa di diverso.
-Il
buco nel muro non era diverso, l’ultima volta ? Che è successo ?
-L’hanno
riparato e poi un Eterno Kree mi ci ha lanciato attraverso…lunga storia. [3]
“Eterno
Kree ?” si domandò Makkari.
-Potrei
sistemarlo…
-Ci
penseremo dopo. E’ una cosa piuttosto urgente, Genis.
Il
gruppo entrò attraverso il buco e si sistemò come poteva; Makkari
curiosò per tutto il tempo tra i souvenir del mondo dei super-eroi di cui
l’appartamento era pieno. Dopo una lunga e strana spiegazione…
-Vediamo
se ho capito bene…Molecola ha scoperto una sorta di
virus alieno in città, e seguendo la traccia siete arrivati ad una parte del
cadavere di Eon, su cui dei Celestiali stavano
facendo strani esperimenti ?
-In
breve, sì.
-E
neanche Epoch è riuscita a capire di cosa trattasse ?
Questo spiega perché la mia Coscienza Cosmica limitata [2]
non è servita a niente !!! Sono settimane ormai che cerco di venire a capo di
questa strana sensazione. Ma se non ci riesce un essere praticamente
onnisciente come Epoch, abbiamo poche speranze…
-Io
so di cosa si tratta.
Era
stata Nuvola a parlare; era seduta a
gambe incrociate sul divano, poco distante da Genis.
Aveva cercato di non guardarla troppo, ma era stato un tentativo davvero
patetico.
-Come
?
-Questa
città è infestata da elementi che non si trovano in questa parte della
Galassia, ma che io conosco bene.
-Pensi
di poter rintracciare la fonte del segnale ?
-Quale
segnale, Molecola ?
-Devo
averlo tralasciato nel mio resoconto…qualcosa comanda
quei “virus”, da oltre il pianeta.
-Non
sono in…sintonia…con l’energia psichica. Se potessi
avere accesso a quel tipo di…
-Rick, credi che sia possibile usare le Nega-Bande ? Potremmo mettere in pratica quello che ci hanno detto sul loro potenziale…
-Vorrei
ricordarti che ci hanno anche detto che si azionano oltre una certa soglia. Se
le emissioni sono impercettibili come sembra…
-Queste emissioni saranno anche minuscole, ma se ho ragione Frost sta usando qualcosa di molto simile. E dati gli effetti, deve essere diffuso su tutta la città…
-“Frost
?”- dissero all’unisono Quasar e Makkari, che poi si
guardarono incuriositi.
-Lo
conoscete, per caso ?
-Non
ricordo…ma ho la netta sensazione di aver già sentito
quel nome…
Nuvola
si alzò in piedi e si avvicinò a Genis, che si mise
comodo sulla sedia, a disagio. Lei gli prese le mani ed iniziò a guardare con
grande interesse le Nega-Bande, accarezzandole.
-Non
ho mai visto una conformazione molecolare simile…sono
meravigliose…
-Ehm…grazie…
-Marv ? Ehi, Marv ! Guarda che la sua testa è più
in alto di dove stai guardando tu !!! Marv ?
-Non sono io quello sposato.
-E’…è
un male, essere sposati ? – chiese lei, come se conoscesse il termine ma non ne
ricordasse il significato.
-A volte sì e a volte no, suppongo. Pensi…ehm…pensi che si possa intercettare questo…questo segnale ?
-Disse
lui, cambiando argomento…
-Avevi
ragione…siamo in qualche modo immersi in un campo psionico di grande potenza.
-Marv, non ti è sembrato di sentire una chiave girare nella porta ?
La
porta in effetti si aprì, e dopo qualche secondo nella stanza arrivò Marlo, la moglie di Rick. Una delle pochissime mogli che
non si sorprende quando si trova in salotto tre super-eroi, un ex
super-criminale ed una donna praticamente nuda.
Quasar,
Makkari e Molecola accennano un brevissimo “Salve”,
quasi comico data la situazione.
Genis si alza in piedi di scatto, facendo cadere a terra Nuvola. Per fortuna
il suo volto è coperto da un campo stellato, o Marlo
scoprirebbe che anche i Kree arrossiscono.
-Ehm…ciao Marlo…questi sono Quasar, Makkari, Molecola e questa…questa
è Nuvola.
-Scusate…dovrei parlare un attimo con Capitan Marvel, e vi lascio al vostro lavoro –
si avvicinò all’eroe e, poco eroicamente, lo prese per un orecchio e lo portò
nell’altra stanza. Gli altri cercavano di far finta di niente, mentre Nuvola
era molto confusa.
Dopo
qualche veloce ramanzina sul provarci con una ragazzina mezza nuda mentre Rick
sta guardando, il gruppo uscì dall’appartamento per salire sul tetto.
Un
lavoro di squadra tra Makkari e Nuvola raccolse tutta
l’energia psionica accumulabile nelle Nega-Bande. Senza successo.
-Niente
da fare…bisogna superare una certa soglia perché le
Bande possano gestire un particolare tipo di energia, e a quanto pare non lo
stiamo facendo.
-Non
è necessario – spiegò Nuvola – ho trovato una debolissima traccia.
-Così
all’improvviso ? Dopo tutta questa ricerca ? Un po’ forzata come coincidenza –
notò Quasar.
-Se
ci vogliono in trappola, che facciano pure. Ne ho abbastanza di questa attesa
!!!
-Anche
io. La traccia porta da qualche parte, Nuvola ?
-Sì,
non molto lontano dal luogo in cui sono nata.
-Allora
partiamo subito. Makkari, Molecola, voi restate qui.
-Come
sarebbe a dire !? – protestò l’Eterno.
-C’è
una potenziale minaccia, abbastanza in gamba da aggirare le nostre indagini per
settimane. Non voglio che Los Angeles resti senza una protezione. I Vendicatori
della Costa Ovest sono fuori in missione…ho
controllato mentre venivamo.
-Puoi
lasciar qui Capitan Marvel.
-Molecola
è stato il primo a trovare quel…beh, qualunque cosa sia…e tu sei immune, a quanto sembra. E sei più efficiente
sulla Terra che nello spazio.
-Ma
io non…
-Non
voglio ordinartelo, Mak, perché non sono veramente il
capo. Ma è la soluzione migliore, non si tratta di sminuire le tue capacità.
-D’accordo,
resteremo.
Quasar,
Capitan Marvel e Nuvola volarono verso lo spazio esterno. Genis
si avvicinò leggermente a Quasar per parlargli (tramite onde radio, visto che
nello spazio il suono non si trasmette).
-Posso
farti una domanda…personale, Quasar ?
-Certo.
-Come
riesci a stare in squadra con Nuvola e a restare impassibile ?
-A dire
la verità siamo in squadra soltanto da oggi…ma
comunque non credere che io non sia attratto dal suo aspetto quanto te.
-Era
così ovvio ?
-E
non hai visto come si è comportato Makkari. Diciamo
soltanto che mi concentro sul lavoro, quando è possibile.
-Vita
solitaria quella da Protettore, eh ?
-Congratulazioni
per la discrezione, Marv…
-A
dire la verità…sì, lo è. Dovrei staccare più spesso e
rilassarmi.
-E’
strano…quando ci siamo conosciuti non potevamo
vederci, mentre adesso chiacchieriamo come vecchi amici.
-Si
cresce.
-Ho
le coordinate galattiche, Quasar. 849.174.21.37
-Basteranno
un paio di secondi.
Quasar
prese per mano Genis e Nuvola, e fece un Salto
Quantico per riapparire quasi dall’altra parte della Galassia.
La
prima cosa che lo colpì, al loro arrivo, fu la totale mancanza di stelle.
-Che
strano…non siamo ancora oltre la Via Lattea. Qui
dovrebbero esserci milioni di stelle.
-C’erano.
Siamo all’interno della cosiddetta Galassia Nera…a
meno di cinquemila anni-luce dal luogo in cui sono nata, in entrambe le mie
nebulose originali.
-Galassia
Nera…è stata distrutta tempo fa dai Celestiali, non è
così ? Non possono essere coinvolti solo per caso.
-Come
ha fatto una porzione così ampia di spazio a scomparire senza che nessuno sulla
Terra lo scoprisse ?
-La
Galassia Nera non è visibile dalla Terra, così come la nebulosa che ero un
tempo. Il piano galattico ne impedisce la visione. Ma anche se fossero state
visibili, la loro luce impiega migliaia di anni per arrivare sulla Terra…la vedreste ancora.
-Rilevi
qualcosa, Quasar ? Con così poca luce, le Nega-Bande
non funzionano a massimo regime.
-Un
oggetto di circa 6700 km di diametro…un planetoide, forse…a pochi milioni di chilometri. Non c’è altro nel
raggio di svariati anni-luce, quindi suppongo sia quella la fonte.
New
York, un anonimo attico in un anonimo grattacielo. La solita stanza con vista
panoramica, da cui in questo momento si sta decidendo la sorte del pianeta.
Frost sta sorseggiando del vino, mentre l’essere alieno si agita; la sua
materia di questo anti-corpo si sta lentamente decomponendo.
-Stanno arrivando, Frost...mi hanno individuato ! Avevi
detto che non sarebbe successo !
-Come
avrei potuto prevederlo, secondo te ?
-Hai detto di avere la conoscenza assoluta ! Hai detto
che niente ci avrebbe ostacolato !
-Sulla
prima cosa hai ragione. Sulla seconda…beh…ho mentito.
-Tu...osi...cercare di ingannare me !? Il Pianeta
Vivente, la più grande intelligenza di tutto l'infinito, ciò che è stato la
prima forma di vita e che sarà l'ultima !?
-Non ho “cercato” di ingannarti, Ego. Ti ho fregato alla grande. Ma non preoccuparti…fa tutto parte del Piano A. Ora passiamo alle cose serie…stai per diventare l’Alieno che Divorò Los Angeles, vecchio mio.
Schioccò le dita e scomparve in un lampo di luce viola per riapparire su di un palazzo a Los Angeles, con al suo fianco l’alieno.
-La strada per il potere assoluto comincia adesso, Ego. Puoi concentrarti su due cose allo stesso tempo ?
-Prepara le tue macchine, Frost...quei microbi
moriranno facilmente.
-Merda – fu il commento di Quasar quando il pianeta fu in vista. Erano ancora a centinaia di migliaia di chilometri di distanza, ma si vedeva già chiaramente l’enorme volto di Ego, grande quanto un continente, ed i tentacoli che si agitavano in tutte le direzioni.
-Ego !? Abbiamo contro il Pianeta Vivente !?!? Questa è la prima volta in cui sono contento di dover stare in un’altra dimensione !
-Quasar, non possiamo combattere contro Ego. Quell’essere è al livello di Galactus…anzi, peggio. Galactus distrugge i pianeti per sopravvivere; Ego è…malvagio.
-Non
ho intenzione di tornare indietro dopo tutto questo. Ci abbiamo messo
un’eternità ad arrivare a questo punto, quindi tanto vale cominciare. Strano…ho già sentito questa frase, ma non riesco a
ricordare quando… [4]
-Microbi ! - urlò Ego nella mente degli eroi, con un’intensità
tale da rischiare di danneggiare qualche neurone. Solo per muovere quella bocca
colossale (chissà per quale motivo lo faceva) era necessaria più energia che per
spostare l’Himalaya. Dai suoi occhi fuoriuscirono due raggi di energia; Quasar
si sbrigò a spostare i suoi alleati nello spazio tra i due raggi, che era
moltissimo date le dimensioni del volto.
-E
se provassimo a chiedergli cosa vuole ?
-Ho come l’impressione che non ci ascolterebbe. Quasar, sappiamo entrambi che ad Ego basta un colpo di striscio per ucciderci; se andassimo sulla superficie ? Sarà restio ad usare una tale forza su se stesso…
-Ottima
idea, Marvel !
Il
trio atterrò sulla superficie, dall’altra parte rispetto alla faccia. Appena il
tempo di prendere il fiato, prima che il terreno fosse scosso da scosse
sismiche proveniente da tutte le direzioni. Il terreno, della stessa sostanza
gelatinosa ma molto solida del resto del pianeta, si condensò davanti a loro e
creò un busto umanoide di oltre mille metri d’altezza, il cui volto aveva le
fattezze di Ego.
-Aspetta, Ego ! Vogliamo soltanto parlare !
-Non avete niente che possa interessarmi !
I suoi pugni colpirono il terreno, aprendo un enorme crepaccio. Dal corpo di Nuvola uscì un colpo energetico che squarciò a metà il petto del simil-Ego, che cadde a pezzi.
-Come…
-Raffica
di plasma.
-Non
servirà a molto…tutto quello che vediamo è Ego !
Il
pianeta gli dette ragione: il terreno mutò ancora forma, creando centinaia di
milioni di anti-corpi dall’aspetto umanoide, identici a quello che sulla Terra
stava parlando con Frost. Nello stesso istante si alzò un uragano, che colpiva
solo quella particolare zona, e si scatenò una tempesta come mai si è vista o
si vedrà sulla Terra.
-Nuvola,
cerca di bloccare quei fulmini ! Marvel, cerca di alzarti in volo !
Genis obbedì, anche se qualche centinaio di anti-corpi gli rimase attaccato.
Quasar creò due grandi cilindri e fece fuoco con le Bande Quantiche: la massima
energia disponibile, su tutto lo spettro elettromagnetico ed anche un po’
oltre. Gli anticorpi furono spazzati via, ridotti a frammenti molecolari…che Ego riassorbì all’istante. Genis si liberò di alcuni anti-corpi; Quasar creò una
corazza attorno a lui e la espanse al massimo, respingendoli.
-Così
non funziona, Quasar ! Non possiamo combattere un numero infinito di attacchi
da ogni direzione !!!
-Ego
! Sono Quasar, Protettore dell’Universo ! Non siamo qui per farti del male,
vogliamo solo delle informazioni su un fenomeno che coinvolge la Terra !
Sul
terreno si formò una faccia di Ego, dall’espressione decisamente
adirata: non riusciva più a sopportarli. Era nel suo istinto respingere le
infezioni, e non sopportava una sconfitta o un ritardo. Quasar fu colpito
all’improvviso da due raggi oculari, e fece a malapena in tempo a creare uno
scudo quantico per respingerli, con estrema fatica.
Dall’aria
si formarono centinaia di minuscole mani, che afferrarono i polsi di Genis.
-Marv, attento !
-Ho un intero dannatissimo pianeta contro di me, Rick…non mi sei d’aiuto, così ! Come è stato sconfitto Ego, in passato ?
-So che Thor riuscì a superare il suo controllo sugli
elementi atmosferici e ferirlo…tutte le altre volte
si è praticamente sconfitto da solo, a parte quando fu coinvolto Galactus. Aspetta ! I FQ lo distrussero facendo esplodere
il suo cervello, al centro del pianeta !
-Grande. Come faccio a far esplodere un pianeta ?
Quasar si concentrò per un attimo, richiamando il pieno potere di tutte e sette le gemme incastonate sulle Bande Quantiche.
Con grande sforzo, materializzò un martello pneumatico di forza quantica e lo diresse verso Ego. Colpì il terreno, causando ad Ego il più grande mal di testa della sua storia mentre penetrava attraverso il suo mantello.
-Quasar,
ho un’idea ! – gli urlò Genis, mentre distruggeva le
mani di Ego con un colpo fotonico.
-Sto
cercando di spaccare a metà un pianeta, Marvel !! Che sia importante !!!
Il
dolore era tremendo; le Bande Quantiche si stavano surriscaldando, ed i nervi
erano al massimo della tensione per la concentrazione che gli serviva.
-Dobbiamo
andare al centro del pianeta, per sconfiggere Ego !
-Sono
al limite e riesco a malapena a farmi notare da lui, Marvel !
-Ho
avuto un’idea migliore, Marv…vai nello spazio e
portati dietro Nuvola !
Genis esitò per un po’. Non avrebbe mai lasciato un altro guerriero a combattere da solo, fuggendo…ma era una battaglia persa, e salvare la pelle era la cosa più importante.
Rick
si spiegò durante il viaggio. Una volta di fronte al volto spaventoso di Ego…
-Ascolta,
Nuvola…puoi richiamare qui tutta la tua massa
stellare ?
-Sì.
-Bene.
Voglio che tu lo faccia ed attacchi Ego. Quando lui risponderà, io intercetterà
l’attacco…va bene ?
-Non
sono tenuta ad obbedirti…e non ci tengo ad uccidere
un essere così simile a me come Ego…ma credo che i
miei doveri come Protettrice mi obblighino a farlo. Stai indietro.
Nuvola
allargò le braccia e dal suo esile corpo, nel giro di un minuto, fuoriuscì gas
con infinite gradazioni di colore, in tutte le direzioni visibili, che circondò
Ego. Lo spazio di un sistema solare era ora occupato da una nebulosa ed un
pianeta, che stavano per scontrarsi.
-Cos'è questo ? Frost, non mi avevi avvertito !
La nebulosa attaccò Ego, che sembrò colpito da un potente acido. Quasar fece appena in tempo a nascondersi nella lava, che per Ego era sangue.
-Aaaarrgggghhh !!!
Ego rispose con un raggio oculare, ben più potente di quanto aveva usato finora; sufficiente a spazzare via metà della nebulosa.
Genis si mise in messo ad uno dei due raggi, mentre Nuvola spostò la sua
massa per evitare l’altro.
Il
colpo proiettò Genis indietro di molti chilometri, ma
sostenne il colpo fino a fermarsi; con un tale potere, la soglia di attivazione
delle Nega-Bande era ampiamente superato.
L’energia
si raccolse in una grande sfera davanti a lui, che si divise in due e fu
lentamente assorbita dalle Nega-Bande.
Poi
Genis rilasciò l’energia in un solo colpo di
spaventosa potenza, diretto proprio nella bocca di Ego.
-SI’
! Mangiati questo, pianeta del c%&zo !
La superficie di Ego fu deturpata dall’esplosione dell’intera faccia; frammenti di Ego fluttuavano nello spazio, mentre Nuvola concentrava di nuovo tutta la sua massa in un corpo umano e Genis riprendeva fiato.
-Questa volta ce la siamo proprio vista brutta, eh Rick ?
-Immagino che adesso possiamo credere a quanto ci hanno detto sul potere delle Nega-Bande.
-Abbiamo vinto ! Abbiamo vinto ! – Genis abbracciò Nuvola, che continuava a guardare Ego.
-Abbiamo fallito.
-Cosa vuoi…oh, no…
Il volto di Ego si stava già ricostruendo: della lava colava nel gigantesco cratere, che riprese la forma di un volto.
-Voi...voi microbi...mi avete ferito !
Attorno ai suoi occhi si accumulò sempre più energia cosmica, sempre di più fino a quando non esplose in un altro raggio ottico. Non ci fu tempo per bloccarlo, e Genis pensò che dopotutto era un buon giorno, per morire. Chiuse gli occhi, e quando gli riaprì aveva una gigantesca mano di un metallo blu davanti.
Non fu semplice capire subito di cosa si trattasse, da quella prospettiva. Quando il gigante si spostò, fu chiaro che si trattava di un Celestiale. E non di uno qualunque: Colui che E’ Sopra Tutti, il più potente Celestiale di tutti.
-Non è possibile…ma in quanti hanno a che fare con questo caso !? Era solo un virus sulla Terra, dannazione !
Da
tutte le direzioni, a perdita d’occhio, arrivavano dozzine su dozzine di
Celestiali. Con le loro staffe, bastoni e congegni incomprensibili attaccarono
Ego su ogni fronte. Il Pianeta Vivente
lanciava scariche all’impazzata, afferrava Celestiali con i suoi tentacoli che
venivano poi regolarmente distrutti.
-No ! No ! Andatevene !
-Questa non è più una battaglia per occhi mortali, Rick…dobbiamo andarcene di qui, e subito ! I Celestiali non scherzano !
-Dobbiamo
recuperare Quasar, prima.
-Giusto.
Dovrei poterlo localizzare…
A
Los Angeles, intanto…
-Mi hanno raggiunto prima che avessi i mezzi per
distruggerli, Frost ! Non mi hai consegnato il potere che mi avevi promesso !
-Non preoccuparti…questo è solo un diversivo.
-Per il tuo "diversivo" potrei anche...no, è
inconcepibile. Io non posso cessare di esistere.
-Finchè esisterà anche solo una tua molecola la tua mente sarà intatta, lo
sappiamo entrambi. E’ arrivato il momento di iniziare l’assorbimento della
Terra, Ego…le macchine del Pensatore sono in
funzione. Il brodo genetico derivato dai tuoi anti-corpi è in fermento. Le mie
risorse di alterazione della realtà sono al massimo della loro potenza. [5] E’ il momento, Ego !
-Sì...è ora.
L’intera città tremò leggermente. Non che sia una novità a Los Angeles, dati i terremoti. Ma raramente durante un terremoto dal terreno escono delle specie di rampicanti alieni, che divorano tutta la materia che incontrano.
Makkari e Molecola capiscono subito la situazione e si precipitano in strada
per salvare i cittadini.
-Avrò assorbito l'intera città tra due giorni, Frost.
Una volta creata questo organo, questa palla di fango che pretende di essere un
pianeta cadrà entro una rivoluzione.
-Bene.
Nel frattempo, come procede la lotta con i Celestiali ?
-Sono Ego. Non posso perdere.
-Sì
certo, come no. In realtà io so già come andrà a finire la battaglia, ma non
voglio toglierti il divertimento. L’importante è che assorbirai il pianeta.
“E
che io assorbirò il tuo potere, idiota” – aggiunse pensando.
-Noi
due siamo proprio una bella squadra, sai Ego ?
Genis ritornò al punto in cui aveva lasciato Quasar, schivando giganti in armatura
e tentacoli planetari grazie alla Coscienza Cosmica. Il terreno era in continuo
mutamento, ogni minima risorsa di Ego era finalizzata alla battaglia.
Ritrovò
Quasar bloccato da dei tentacoli, che bruciò con relativa facilità dato il poco
interesse che aveva Ego.
Quasar
era conciato piuttosto male, dopo la batosta che aveva preso; aveva anche usato
tutte le risorse delle Bande Quantiche a sua disposizione.
-Tutto
a posto, ora ?
-Per
quanto possibile, sì. Chi sta vincendo ?
-I
Celestiali, a prima vista. Cosa credi che vogliano da Ego ?
-Non
ne ho la minima idea, ma deve esserci una connessione con gli esperimenti che
gli ho visto condurre di recente. Questa situazione non mi piace per niente !
Uffff…una volta tanto mi piacerebbe combattere un
super-criminale da quattro soldi, o almeno uno al mio livello…..
-Ti
assicuro che non è poi questa gran cosa.
-Aspetta…i Celestiali si stanno ritirando ? Perché !?
-Ne
è rimasto uno – fece notare Nuvola, indicando un Celestiale dall’armatura rossa
che fluttuava davanti al volto di Ego.
-Quello
è Arishem, il Giudice ! Sta per decidere se Ego
merita di continuare ad esistere !
Il
gigante allungò il braccio destro, il pugno chiuso con solo il pollice fuori,
in orizzontale. Pollice verso avrebbe significato la totale distruzione del
pianeta.
-Fai quello che devi, Arishem ! Non mi impedirete di
sabotare i vostri piani e di superarvi !
-Ma di che sta parlando ?
Il
pollice iniziò a muoversi verso il basso, mentre Ego radunava le ultime risorse
di energia cosmica negli occhi…
-Oh,
meeeerda…
CONTINUA SU CAPITAN MARVEL
#10
Le
radici di questo crossover risalgono addirittura a Capitan Marvel #2, con le
azioni dietro le quinte di Frost. Quelle che sembravano azioni isolate si sono
rivelate parte di uno dei tre piani di questo misterioso personaggio, di cui
scoprirete le origini poco dopo la conclusione del crossover.
Anche
se è il principale, questo è il secondo piano di Frost: il primo, il
“Piano C”, si è sviluppato su Villains e si è
concluso con il #8.
[1]
“Nebula” significa “nebulosa” in inglese, ma è anche il nome
della pirata spaziale incontrata da Quasar nel #2
[2] Vi ricordo che la relazione tra la Coscienza Cosmica di Genis e quella di Epoch è stata
spiegata in Capitan Marvel #3 (Marvel IT)
[3] Per la precisione, Capitan Marvel #8-9 (Marvel IT)
[5] Per le macchine del Pensatore, vedi Capitan Marvel #4. Per il
“brodo genetico” di Ego, il #6.