CIO’ CHE E’ OLTRE

 

It is the heart always that sees, before the head can see.

(E’ sempre il cuore a vedere, prima che la testa possa vedere)

Thomas Carlyle

 

Riassunto

Epoch ha predetto che qualcuno tenterà di ucciderla per impossessarsi della Coscienza Cosmica. Lo Straniero ed il Gran Maestro hanno indetto una scommessa il cui premio sarà l’ultimo Cubo Cosmico dell’Universo, ma sono stati interrotti da Quasar.

 

Nella profondità dello spazio si trova un luogo che non è un luogo, una distesa di energia che fa parte della sua stessa infrastruttura. Questo luogo è grande e profondo quanto l’Universo ed è una fonte inesauribile di energia quantica. I pochi ad esserne a conoscenza la chiamano Zona Quantica.

Ad una breve ferita nel suo stesso tessuto seguì l’apparizione di un frammento di materia, il principale utilizzatore di quell’energia nel nostro universo: Quasar.

Il compito che si era appena assunto era titanico, anche se paragonato al compito di proteggere l’Universo da solo sembrava una cosa da niente.

Scoprire la causa dell’incomunicabilità tra la dimensione degli Arcani e la sua era una cosa che poteva iniziare al meglio in quel luogo, in posizione tangenziale rispetto ai passaggi tra gli universi. O almeno questo era quanto gli aveva detto Eon. Cosa significasse realmente non era importante, ora come ora.

 

Si trattava di identificare le peculiari energie del Cubo Cosmico.

Quando era il capo della sicurezza del Progetto Pegasus lo aveva analizzato e forse era ancora in grado di riconoscerlo.

Certo, all’epoca non aveva il pieno controllo delle Bande Quantiche e non era nemmeno il Protettore dell’Universo (era passato così tanto? E’ difficile rendersi conto del passare del tempo senza l’alternarsi di giorno e notte).

Avrebbe potuto chiedere ad Epoch di aiutarlo ma era ancora nervoso per la loro discussione e voleva dimostrare, più a se stesso che a lei, di essere in grado di cavarsela da solo.

Le energie che stava cercando erano molto simili al Potere Cosmico, ma decisamente più intense.

Non facevano propriamente parte dello spettro elettromagnetico e quindi le Bande non ne avevano direttamente il controllo ma potevano influenzarle.

 

Nonostante il suo fosse un buon piano non riusciva a rintracciare il Cubo.

Epoch gli aveva spiegato che i cubi cosmici si evolvono in esseri senzienti e che il Cubo Cosmico terrestre si era da qualche anno trasformato in un essere che si faceva chiamare Kubik.

Le ricerche continuarono per ore, senza che Quasar si accorgesse dello scorrere del tempo.

Forse a causa della vastità dello spazio in esame, forse per la mancanza di informazioni, forse per il desiderio dei Cubi Cosmici evoluti di farsi trovare, la ricerca fallì.

Eppure i suoi sforzi non erano stati del tutto vani. Sentì un richiamo, un’eco nelle registrazioni delle sue Bande che non poteva essere casuale.

Per qualche secondo le sue Bande comunicarono con qualcun altro ad un livello per lui incomprensibile, e quando il silenzioso colloquio giunse a termine nella Zona Quantica si aprì un’altra ferita, come una porta. Anche se poco sicuro di quello che era appena successo Quasar entrò nella fessura e svanì.

 

INTERLUDIO

 

Ad un universo o ad un passo di distanza, Epoch ed il Gran Maestro si trovavano faccia a faccia.

-La tua proposta è estremamente interessante, Antico. Noi non ci siamo mai incontrati, ma dai ricordi di mio padre vedo che non hai mai proposto a lui una sfida.

-Come certamente saprai una volta ho persino sfidato la Morte che, per motivi suoi, ha accettato la mia sfida.

Per alcuni secondi non si udirono più parole nell’Eon-verso, dove Epoch aveva portato il Gran Maestro.

-Nonostante la mia mente sia miliardi di volte più evoluta della tua, non riesco a leggere nella tua mente il motivo di questa tua decisione.

-Non ha importanza la potenza della mente. Conta vincere. Ti interessa la scommessa?

-E’ inevitabile che un avvenimento così insolito sia di mio  interesse, ma non c’è niente che tu possa fare che non sia già in mio potere.

-Il fatto che tu non possa leggere la mia mente dimostra il contrario.

-Allora parla, Antico. Perché dovrei accettare una tua scommessa?

-Perché se vincerai ti rivelerò l’identità del tuo assassino.

-Questo è impossibile.

 

-Tu credi? Come certamente saprai, uno dei poteri del collezionista è quello di prevedere il futuro, abilità che usa per predire sciagure cosmiche che rendono unici alcuni esemplari. A differenza della tua Coscienza Cosmica, questa sua abilità non dipende da nessuna entità cosmica. E dato che è ovvio che il tuo assassino sia quantomeno collegato ad una di esse, la precognizione del mio fratello Antico può fare quello che la tua Coscienza Cosmica non può.

-Una tesi affascinante. E quale sarebbe il mio pegno in caso di sconfitta?

-Le tue energie sono simili a quelle dello Straniero ma meno imprevedibili. Sarebbe molto più semplice utilizzare te al suo posto.

Il volto di Epoch non ebbe la minima reazione. La sua mente imperscrutabile analizzò tutte le scelte possibili, e finalmente diede la sua risposta.

-Esponi le tue condizioni.

 

FINE INTERLUDIO

 

Una volta oltrepassata la fenditura della Zona Quantica, Quasar si trovò in una piccola dimensione di cui non aveva mai sentito parlare. Apparentemente non esisteva materia in quel luogo ad eccezione di un piccolo masso vagante.

Sopra al masso, in posizione meditativa, c’era un uomo basso e gracile che indossava un costume verde e viola con diversi disegni di fulmini.

Quando Quasar atterrò sul piccolo masso vide che il volto dell’uomo era segnato da delle strane cicatrici, anch’esse a forma di piccoli fulmini.

 

L’uomo si alzò ed allungò le braccia come se si fosse appena svegliato. Chiese con una voce un po’ più acuta del normale:

-Se preferisci sederti, posso creare una sedia dalle molecole dell’atmosfera.

-Starò in piedi.

-Anch’io. Sono restato seduto immobile per dei mesi. Chi avrebbe mai detto che mi sarebbe mancato l’esercizio fisico!

-Senti, non è che non voglia far conversazione, ma avrei una certa fretta…

-Come ti chiami?

-Quasar.

-Cosa ci facevi in quella dimensione di energia? Sembri un super-eroe, a giudicare dal nome e dal costume.

-Anche tu.

-Io un super-eroe, ah! Questa sì che è buona. Hai mai sentito parlare di Molecola?

-Era un supercriminale. Saresti tu?

-In persona!

-Non si hanno notizie di te da tempo.

-Ho lasciato la Terra dopo la mia separazione con l’Arcano.

-Separazione? Non c’era niente di questo negli archivi dei Vendicatori.

L’espressione sul volto di Molecola passò istantaneamente da cordiale a rabbioso. Alzò una mano e il masso su cui si trovava prese la forma di una mano gigante che afferrò Quasar.

 

-Lo sapevo! Lo sapevo che un giorno avrebbero mandato qualcuno a cercarmi!

-Ma di che diavolo stai parlando?

-Dei Vendicatori! Volete riportarmi alla Volta, vero? Beh, dall’ultima volta sono migliorato!

La mano si deformò ulteriormente, creando dei piccoli tentacoli che tentarono di strangolare Quasar.

-Ah! Avrebbero dovuto mandare uno dei vecchi Vendicatori, come Thor o Capitan Marvel! E’ degradante essere cacciato dall’ultimo arrivato.

La costruzione di pietra espose in seguito ad un colpo di energia quantica. Quasar creò una gabbia intorno a Molecola ed una bolla intorno alla sua testa, facendogli mancare l’aria.

-Avresti dovuto aggiornarti, Molecola. Se ricordo bene gli archivi, tu puoi controllare solo la materia inorganica, non l’energia.

Molecola sorrise e la costruzione di energia quantica svanì.

-Avresti dovuto leggere più attentamente quegli archivi, o sapresti che sono molto più potente di prima. Ora posso creare io stesso la materia e controllare l’energia. Così!

 

Dalla sua mano uscì del vapore che riempì in poco tempo lo spazio intorno a loro. Quasar creò una turbina per eliminare il gas ma non ebbe nessun effetto: il gas si solidificò in una figura grottesca, più resistente dell’acciaio.

Usò una spada ma non riuscì a crearne una abbastanza affilata da danneggiarlo. Mentre parava i colpi creando diversi scudi intorno a sé capì di aver scelto la strategia sbagliata. Si trovava in un’altra dimensione ma le leggi dell’energia erano ancora le stesse, e quel luogo era pieno di energia elettromagnetica…energia che le Bande Quantiche erano in grado di controllare.

Assorbì tutta l’energia che poteva trattenere e la rilasciò sotto forma di un raggio abbastanza ampio e concentrato da ridurre in polvere quell’essere.

Molecola sembrò in difficoltà per un attimo, quanto bastava a Quasar per tentare di ragionare con lui.

 

-Credi davvero che sia qui per te, Molecola? Mi hai portato tu qui!

-Tu menti! Voi super-eroi avete sempre avuto paura di me…

-Questa si che è paranoia. Senti, a me non interessa che cosa vuoi fare. Non credo che tu sia più pericoloso ed anche se volessi non potrei costringerti a tornare sulla Terra. Io sono qui solo per cercare un Cubo Cosmico.

Molecola sembrò più calmo.

-Un Cubo? Questo spiega perché hai trovato le mie energie. Sono molto simili.

-In che senso?

-Da dove cominciare? Anni fa venni investito dalle energie della dimensione degli Arcani. Si tratta di esseri…

-So cosa sono, vai avanti.

-Dunque, le energie mi diedero il controllo assoluto delle molecole. Divenni un criminale ed il resto dovresti saperlo. In seguito, però, venni a sapere che il mio potere derivava da una parte di Cubo Cosmico, e che l’altra parte era l’Arcano. Kubik ed il Modellatore di Mondi, due ex Cubi Cosmici, ci unirono in un unico Cubo. Quando questi raggiunse la maturità e si trasformò in Kosmos, io ne fui espulso e tornai sulla Terra. Un paio di anni fa, però, decisi di lasciare il pianeta e di sviluppare al meglio i miei poteri.

 

-Interessante. Parlami di questo Kubik.

-Era il Cubo Cosmico creato dall’AIM e poi usato dal Teschio Rosso e da un tizio di nome Thanos, tra gli altri. Il Modellatore di Mondi, un altro ex Cubo, questa volta Skrull, lo fece maturare fino a farlo diventare un essere cosmico. Non so altro di lui, se non che da quando il Cubo che è nato dall’Arcano è diventato Kosmos ne è il mentore.

-Storia interessante. Vedi, io sto cercando Kubik perché mi spieghi come mai non si possono creare più Cubi Cosmici.

-Non ce n’è bisogno. Mi ci è voluto molto tempo ma ho scoperto qualcosa sulla dimensione degli Arcani. Dunque, il nostro universo è rappresentato da un essere di nome Eternità.

-L’ho incontrato.

-Sei proprio ferrato in esseri cosmici, eh?

-Lavoro per uno di loro.

-Gli Arcani provengono dall’esterno di Eternità, ma non hanno un unico rappresentante tra gli esseri cosmici. Questo ha fatto sì che fossero esclusi dalla gerarchia cosmica, così come accade ai Cubi Cosmici.

 

Quasar aveva ascoltato la spiegazione con grande interesse e si aspettava che questa proseguisse. Vedendo che la spiegazione era finita disse:

-Tutto qui? E perché non si possono più creare Cubi Cosmici?

-Temo di essere, ehm, troppo in basso nella scala cosmica per poterlo sapere. Forse il Tribunale Vivente, il giudice supremo di tutte le entità comiche, ha deciso di bandirli dalla nostra realtà…

-Il che spiegherebbe perché non riesco a trovar Kubik.

-Non è detto. Per esempio, io ho parlato di recente con il Modellatore di Mondi.

-Il Cubo Skull? Potrebbe saperne di più! Come faccio a contattarlo?

-Posso aprirti un passaggio per la sua dimensione.

 

Nel frattempo, nel nostro universo, il Gran Maestro aveva appena parlato con i suoi fratelli Antichi ed aveva annullato la scommessa con lo Straniero a causa dell’interferenza di Quasar.

Lo Straniero aveva accettato l’annullamento, a patto di poter osservare gli avvenimenti futuri.

Il Gran Maestro tornò a parlare con Epoch attraverso il suo riflesso.

-Prima di proporti la scommessa, Epoch, devo farti alcune domande. La tua Coscienza Cosmica funziona anche con le entità cosmiche?

-Sì, naturalmente. Esse sono il fondamento della realtà. A meno che esse non desiderino il contrario posso conoscere tutto di loro.

-Anche la loro origine?

-Sì.

-Sia di esseri un tempo fisici che di entità del tutto astratte?

-Sì.

-Ma non le conosci a priori, devi indagare.

-Sì.

-Molto bene. La sfida è una semplice domanda. Se risponderai esattamente, saprai chi è l’Assassino Cosmico. Se non lo farai, io avrò un Cubo Cosmico. L’unica clausola è che il tuo Protettore non sia informato di questa scommessa, e che tu cancelli le sue eventuali memorie nel caso glielo avessi già comunicato. Accetti le clausole?

-Quasar non è stato informato della scommessa. Accetto. Fammi la tua domanda.

-Molto bene.

Per la prima volta in miliardi di anni, il Gran Maestro si concesse il lusso di sorridere mentre faceva la sua domanda.

-Qual è l’origine dello Straniero?

 

Note

Quasar conosce bene il Cubo Cosmico perché era custodito al Progetto Pegasus quando ne era il capo della sicurezza (vedi Uomo Ragno Star Comics #129).

La relazione Molecola-Arcano-Cubi è stata spiegata su Fantastici Quattro #84.

Il Cubo Cosmico è apparso per la prima volta su Capitan America ed.Corno #8 , trasformandosi in Kubik in episodi inediti in Italia. La sua prima apparizione italiana in questa forma è Capitan America & I Vendicatori #69 .

Molecola e l’Arcano si sono separati dando vita a Kosmos su Fantastici Quattro #110.