IL CIELO INFRANTO
(The Shattered Sky)
Nothing
ever goes according to plan
Epoch
ha predetto che qualcuno tenterà di ucciderla per impossessarsi della Coscienza
Cosmica. Indagando sulla Luna Quasar ha incontrato la Suprema Intelligenza, che
ha bisogno di ucciderla per poter potenziare i Kree.
Il
vero Assassino Cosmico, però, ha calcolato tutto ed è pronto a colpire quando
Epoch e Quasar meno se lo aspettano…
Quasar
possedeva le Bande Quantiche da vari anni ormai, ed era abituato alla
difficoltà di abituare gli occhi ai cambiamenti di luce che avvengono quando si
esce dalla Zona Quantica. Era normale non comprendere subito dove ci si
trovasse. In tutti questi anni, però, non aveva mai visto uno spettacolo così
terrificante all’uscita da un Salto Quantico.
L’enorme
corpo di Epoch era ricoperto dalla polvere della superficie lunare che aveva
sollevato. La Suprema Intelligenza fluttuava davanti a lei, carica di energia
rubata al cubo deviante. Poco lontano Uatu l’Osservatore osservava la scena,
con solo un accenno di preoccupazione sul suo volto.
La
Suprema Intelligenza lanciò un raggio energetico diretto al gigantesco occhio
di Epoch, venendo fermato da uno schermo invisibile. Anche se fortemente
indebolita, Epoch riusciva ancora a difendersi.
Quasar
rimase immobile per un attimo. La Suprema Intelligenza era l’Assassino Cosmico?
Ed allora gli indizi che aveva raccolto durante tutto quel tempo? Capì che non poteva
permettersi di pensarci adesso: lo schermo di Epoch si stava indebolendo.
Proiettò uno schermo che sostituisse quello di Epoch e volò davanti alla
Suprema Intelligenza, intrappolandola in una sfera di forza quantica.
-Tutto
a posto, Epoch?
-Le
mie funzioni vitali sono relativamente stabili. Lontana dall’Eon-Verso, però,
le mia capacità di guarigione sono inferiori.
-Non
preoccuparti, la Suprema Intelligenza è sotto controllo. Piuttosto…è lui
l’Assassino?
La
sfera andò in mille pezzi a causa della pressione energetica esercitata dalla
Suprema Intelligenza e le Bande Quantiche iniziarono a perdere energia.
L’energia contenuta nelle Bande Quantiche, se rilasciata in un solo colpo
incontrollato, avrebbe potuto ferire gravemente Epoch. Quasar volò oltre l’atmosfera
artificiale della Zona Blu per tentare di riprendere il controllo.
-Bene,
Epoch…dove eravamo rimasti?
-Okay,
questa volta sono veramente nei guai. La Suprema Intelligenza ha disallineato
il collegamento tra le Bande ed il mio sistema nervoso. Questi dannati affari
non la smettono di emettere energia…se continuano così si aprirà un varco per
la Zona Quantica, e non servirà nessun Assassino. Devo riuscire a
controllarle di nuovo…
Sulla
superficie lunare, intanto, la Suprema Intelligenza stava attaccando Epoch da
varie posizioni. Epoch passò all’attacco scaricando una frazione dell’energia
cosmica contenuta nel suo corpo, ma il suo nemico era in grado di schivarne i
colpi. Dal corpo di Epoch si generò un tentacolo che colpì il suolo, lanciando
frammenti lunari grandi quanto un uomo contro la Suprema Intelligenza.
-Dovrai
fare meglio di così, Epoch. L’emorragia energetica che hai subito non ti
permette di usare i tuoi poteri cosmici, ed anche se potente il tuo corpo non è
all’altezza delle mie energie.
-Sei
poco più di una seccatura per me, Intelligenza. Nient’altro che un computer
psionico ibrido con un grande ego.
Nell’orbita
lunare si formò un’immensa macchia di luce che si allargava lentamente. Erano
le energie quantiche rilasciate dalle Bande. Non influenzate dalla gravità, le
energie quantiche restavano immobili, ma un qualunque oggetto che ne fosse
venuto in contatto sarebbe stato annichilito. La quantità di energia duplicava
ogni volta che le Bande allargavano il passaggio per la Zona Quantica.
-Dannazione!
Non riesco più a dargli ordini…e senza il ricambio d’ossigeno l’aria che ho in
questo campo di forza non durerà a lungo. Avanti Wendell, pensa…Le Bande
Quantiche sono un accesso ad una dimensione di energia, in grado di variarne il
grado di assimilazione e l’utilizzo. Sono collegate al mio sistema nervoso ma
non fisicamente…dev’esserci una specie di contatto mentale. Se l’ordine è
abbastanza chiaro dovrebbero riceverlo comunque…avanti, stupidi bracciali, non
ho tempo per questo ! Sto iniziando a finire l’aria…non può finire così !
Forza, basta energia ! Basta !!!
Le
sette gemme sulle Bande Quantiche smisero di brillare per qualche secondo.
Quasar sentì letteralmente una ventata d’aria fresca all’interno del campo di
forza e poté respirare di nuovo ossigeno.
L’energia
ora si estendeva per oltre trentasei chilometri cubici. Le Bande l’assorbirono
in pochi secondi, ridistribuendola all’infinito contenitore che è la Zona
Quantica.
-Forse
posso usare questa roba…
Raccolse
un po’ di energia e tornò sulla Luna. Epoch stava generando migliaia di
minuscoli tentacoli che afferravano la vasca che conteneva la Suprema
Intelligenza, ma non erano abbastanza resistenti. Una volta tornato sul posto
Quasar rilasciò parte dell’energia quantica pura sulla Suprema Intelligenza,
che interruppe il suo attacco.
L’energia
distrusse rapidamente le difese del computer vivente, che cadde ingloriosamente
a terra.
-Non
mi è piaciuto lo scherzo che mi hai giocato, Intelligenza.
La
Suprema Intelligenza rispose con un potente attacco mentale. Le già portentose
difese mentali delle Bande Quantiche furono ulteriormente potenziate da Epoch,
ed il colpo non ebbe il minimo effetto.
-Hai
consumato tutte le tue energie ed i tuoi poteri mentali non mi fanno paura,
Intelligenza. Ora stai calmo o spargerò il tuo cervello annacquato per tutto il
cratere.
-Chi
stai cercando di convincere, Quasar? Me o te stesso? Tu hai paura. Sai che non
mi arrenderò e che la battaglia è tutt’altro che finita.
-E
tu chi cerchi di convincere? Non mi freghi, Intelligenza. Tu non sei
l’Assassino Cosmico. Lo Straniero mi ha detto che le sue origini sono sulla
Terra, ma tu sei stato creato dai Kree. Per Deathurge è collegato a Maelstrom,
e tu non lo sei.
-E
quali motivi avrebbero avuto queste due entità per dirti la verità?
-Non
lo so, ma il mio istinto mi dice che tu non sei l’Assassino. Ci sono già
cascato una volta. Maelstrom mi fece credere che l’Assassino fosse la Presenza.
Ma tu non sei Maelstrom. Non gli vai nemmeno vicino. L’ho capito quando hai
sterminato i Kree: i tuoi piani non sono mai diretti, ma a lunga scadenza.
-Mio
ingenuo avversario, pensi davvero che il mio sia un piano affrettato?
Epoch
emise un grido di dolore ancora più acuto del precedente; dai suoi occhi iniziò
a fuoriuscire del sangue. Le appendici alla sua base si mossero in modo
disordinato, ancorandosi al terreno. Lo sguardo di Uatu si fece ancora più
torvo.
-Che
le stai facendo !?
-Tu
non sei Mar-Vell, Quasar. Non gli vai nemmeno vicino.
Altrove,
in un luogo che è anche un’idea, un grande muro di fiamme segnò l’arrivo di un
visitatore. Le fiamme erano proporzionali al dolore del visitatore…ma anche di
Mefisto, il signore di quel regno. Richiamare quell’anima gli era costato molta
fatica, e le sue parole erano state sapientemente architettate. Il visitatore
si guardò intorno e a differenza di tutti gli altri abitanti di quella
dimensione non ne fu spaventato. Quel posto gli piaceva.
-Benvenuto
nel mio regno, Thanos di Titano. “Lasciate ogni speranza voi ch’entrate”.
-Sfortunatamente
il tempo non ti ha reso più saggio, Mefisto. Portarmi qui contro la mia volontà
è stato un grande errore.
-Normalmente
ti farei scuoiare e ti immergerei nel sale per queste parole, titano.
Sfortunatamente gli eventi non ci permettono di divertirci.
-Dimmi
che cosa vuoi, Mefisto, e come sono arrivato qui.
-E’
molto semplice. Sei morto.
-Mi
credi stupido, Mefisto? Tu non sei la morte. Nessuno lo sa meglio di me.
-Se
la Morte avesse voluto la tua anima nera, tutta la mia potenza non avrebbe
potuto dissuaderla. Ma ella non ti vuole, ed ho potuto catturare la tua anima.
Non posso possedere anime che non mi si donino volontariamente o che non siano
malvagie, ma ho potuto trattenere la tua. La causa della tua morte, dovuta alle
energie metafisiche dell’Inesistente, ha rafforzato la mia presa.
-Io
sono un Eterno. Non posso morire se non sono disintegrato, e questo non è
successo.
-Vero,
ed il tuo corpo si è già ricostruito, recuperato dai tuoi meccanismi
automatici. Ma io ho catturato la tua anima.
-Se
è la mia anima che vuoi dovrai combattere, Mefisto. Ma ti conosco troppo bene,
sei troppo codardo per sfidarmi, anche nella tua dimensione. La forza di
volontà di Thanos di Titano non è seconda a quella di nessuno.
-Dovresti
smetterla di parlare in terza persona. Molto bene,Thanos,verrò al dunque. Se
vuoi essere restituito al tuo corpo tu…
Thanos
scoppiò in una risata di sfida, una risata che fece provare alle anime
possedute da Mefisto un attimo di sollievo. Su Mefisto ebbe l’effetto contrario,
ma Thanos non gli lasciò il tempo di controbattere.
-Sei
ridicolo, Mefisto ! Lo zimbello degli dei ultraterreni. Tu vuoi qualcosa, vero?
E non sei in grado di ottenerlo da solo. Credi di spaventarmi, parlandomi dei
tuoi patti con la Morte e mostrandomi tutte le anime che hai torturato? Io ho
abbracciato la Morte, Mefisto. Tu non sei altro che uno scarto metafisico.
-Come
osi, titano? Non permetto a nessuno di parlarmi in questo modo !!
-Che
cosa vuoi, Mefisto? Sarò io a condurre la trattazione.
-Tu
non sei degno di fiducia, Thanos ! Non onorasti il nostro ultimo patto !
-Questo
dialogo non mi diverte più, signore delle menzogne. Dimmi cosa vuoi.
-Epoch
sta per essere uccisa. Mancano pochi minuti alla sua morte.
-Dovresti
gioire.
-Epoch
sarà uccisa da un Assassino Cosmico, Thanos. Ma questo non sarà che il primo
passo.
-E
chi sarebbe questo Assassino?
-Non
lo so, ma egli sta per entrare in azione. I suoi piani sono estremamente
pericolosi per me.
-Come
fai a saperlo?
-Ho
convocato l’anima del Gran Maestro. E’ stato un suo alleato e mi ha rivelato i
suoi piani, ma non la sua identità. Credo volesse avere una carta vincente da
usare in seguito.
-E
cosa vuoi da me?
-Non
posso uscire dal mio regno. Ben presto sarà abbastanza potente da fermarmi. Ma
egli farà un passo falso. Tralascerà un dettaglio che potrebbe portare alla sua
rovina.
-Mi
stai annoiando, Mefisto. Io non ho niente da guadagnare nel salvarti. Anzi, mi
unirò al sospiro di sollievo dell’universo, alla tua morte.
-Mi
deridi, Thanos? Una volta conosciuto il suo fine ultimo, certamente mi
pregherai di dirtelo. Ti rivelerò il suo errore e tu mi aiuterai, perché questo
compito può riavvicinarti alla Morte. Qual è la tua risposta, Thanos di Titano?
Thanos
era incerto. Non si fidava di Mefisto, ma di sicuro neanche Mefisto si fidava
di lui. Aveva fatto molta strada da quando amava la Morte…aveva trovato delle
nuove ragioni per vivere. Ma riottenere l’amore della Morte…
-Molto
bene, Mefisto, accetto il compito. Qual è il fine ultimo dell’Assassino
Cosmico?
Epoch
gridava ancora, e dai suoi tre occhi uscivano litri su litri di sangue.
-Epoch
può avere poteri mentali maggiori dei miei, Quasar, ma non è la potenza che
conta. Conta vincere. Ho attivato i suoi poteri mentali: Epoch ora è collegata
a tutte le menti dell’universo simultaneamente, e non riesce a staccarsene.
Quello che vedi è l’equivalente cosmico di un’embolia. Ed ora, senza il
potenziamento della tua padrona, la tua mente è indifesa dai miei attacchi. Ti
renderò parte di me, Quasar.
Improvvisamente
due gigantesche mani di energia solida afferrarono la Suprema Intelligenza e
iniziarono a stringerla. Sulla superficie della vasca di contenimento si
formarono le prime crepe.
-Che
succede? La tua mente è protetta da una forza esterna ! Non posso controllarti
!
-Ringrazia
il mio amico Osservatore. A quanto pare non hai contato lui.
-Non
è possibile ! Un Osservatore non può interferire !
-Può,
anche se a malincuore. L’Eletto mi ha autorizzato a diminuire le possibilità di
morte di Epoch.
Dalle
crepe fuoriuscì del liquido, che cadde lentamente a terra confondendosi con il
sangue versato da Epoch. La figlia di Eon smise di gridare.
-Hai
sopravvalutato il tuo potere, Suprema Intelligenza…e ti sei dimostrato indegno
del tuo nome.
-Tutto
a posto, Epoch?
-No.
Le mie funzioni vitali sono scese al 74%, ma guarirò entro poche ore.
Sfortunatamente dovrò aspettare circa sei ore prima di essere in grado di
tornare nell’Eon-Verso.
-Non
preoccuparti, la Suprema Intelligenza non può più far niente. L’unica cosa che
impedisce a quel liquido di fuoriuscire è la mia prigione quantica. Epoch, che
mi dici degli addetti della stazione? Si muovono di nuovo?
-Non
sono più immobilizzati dall’inizio dell’attacco.
-Perfetto.
Allora, Intelligenza…sono più sicuro che mai che tu non sia l’Assassino. Però
mi piacerebbe proprio sapere cos’hai da dire in materia…
-Niente
che ti riguardi.
-Sì,
come no. Sai cosa credo, Epoch? Che fosse un alleato dell’Assassino.
Probabilmente doveva distrarti per permettergli di attaccare.
-E’
un’ipotesi plausibile.
-Mi
dispiace per te, Intelligenza, ma il vostro piano è fallito. Ho posizionato una
boa di segnalazione in orbita. Se arrivasse qualcuno lo saprei all’istante.
-Affascinante.
-Cosa?
-Che
dopo essere diventato il Protettore dell’Universo ed aver vissuto nello spazio
per così tanto tempo, la tua percezione sia ancora decisamente…umana.
-Parla
chiaro, Intelligenza.
-L’Assassino
è in grado di nascondersi dalla Coscienza Cosmica. Credi che possa essere
individuato da una misera boa energetica?
-Senti
un po’…
-Quasar,
non c’è tempo per questo.
-Che
c’è adesso ?
-La
minaccia del mio Assassino non è ancora stata sventata. Sento ancora la mia
morte.
La
Suprema Intelligenza sorrise e guardò verso l’alto.
-Cosa
!? Ma ho fermato l’Intelligenza…come fa a…
-Non lo so.
-Osservatore,
che ne sai di tutto questo?
Uatu
non disse nulla. Guardò verso l’alto. Anche Quasar alzò lo sguardo. Epoch
mormorò poche parole:
-Il
mio assassino…il volto tra le stelle…
Una mano si mosse e dal cielo cadde una colonna di energia pura che colpì Epoch. I suoi spasmi frantumarono le poche rocce rimaste intatte, ed il sangue versato evaporò in un attimo.
I suoi occhi umani guardarono verso il cielo, mentre l’altro occhio era chiuso per sempre.
La Suprema Intelligenza e Uatu riuscirono quasi a sentire l’immenso fiume di informazioni che fuoriusciva da Epoch…la Coscienza Cosmica, la conoscenza assoluta dell’universo, stava cambiando proprietario. Quasar non riuscì a dire una parola. Nel cielo si stagliava l’immensa figura Kronos di Titano, solo un riflesso nell’infinita polvere di stelle. L’Assassino Cosmico.
Nel prossimo numero
La lotta disperata di Quasar ! La spiegazione degli indizi sull’identità dell’Assassino ! Il coinvolgimento dei Celestiali, di Caos ed Ordine e del Modellatore di Mondi !