#85
DEFCON ZERO
Zona Quantica
In questa dimensione
di energia potenziale esiste solo una struttura solida, che tecnicamente non ha
un nome. E’ la base operativa dei Protettori dell’Universo, attualmente
sparpagliati per il cosmo a fare il proprio dovere.
Un essere umano, o
almeno qualcosa che sembra tale, sta osservando i numerosi schermi che
riferiscono le informazioni di mezza dozzina di galassie. Indossa il costume
del primo Capitan Marvel ed un ampio mantello che
riflette un infinito campo stellato.
Uno degli schermi
mostra Quasar mentre combatte fianco a fianco con
Molecola contro uno strano essere dalla pelle cadaverica…Walker… una battaglia
apparentemente molto difficile. Lo straniero non sembra molto interessato allo
scontro, nemmeno quando Walker dimostra di poter
distruggere a piacimento qualsiasi costrutto delle bande quantiche e di essere
totalmente immune a qualsiasi trasmutazione da parte di Molecola. I suoi occhi
sono fissi su Quasar, il cui volto è esattamente identico al suo.
-Incredibile.
Un’altra linea temporale in cui Wendell Vaughn è il Protettore dell’Universo… e con le Bande
Quantiche di Capitan Marvel, addirittura.
Lo straniero si
volta verso gli unici altri senzienti ad occupare la struttura in questo
momento. Lara Winters lo osserva con un misto di
curiosità e di diffidenza, mentre l’espressione dell’alieno Mr.S
è indecifrabile visto che il suo occhio gigante non sembra mai muoversi.
-Mi dispiace di
avervi spaventati. Da dove vengo io nessun altro ha accesso alla Zona Quantica,
ed ho pensato fosse una trappola.
[Sa come è arrivato qui ?] – chiede
telepaticamente Mr.S.
-Non ne sono
sicuro…c’è stato uno scontro in qualche dimensione parallela,
ma ricordo solo una potentissima esplosione proprio di fronte a me.
Dovrò aspettare che la mia Coscienza Cosmica si riprenda per capirne qualcosa.
-Vuoi dire che non
c’è una Epoch dalle tue
parti, o un altro Eon ?
Lo straniero osserva
Lara con espressione neutra, ma è difficile a dirsi con quelle stelle al posto
delle pupille. Il tono della sua risposta è cordiale, ma alla donna resta il
dubbio di aver fatto una domanda poco gradita.
-Ricominciamo da
capo. Il mio nome è Aeon.
Galassia Shi’ar, settore 7201
Una raffica di
energie di morte disintegra uno scudo quantico, mentre una tempesta di oscure
energie arcane ruota attorno al buco nero dell’essere conosciuto come Walker.
Quasar può avvertire
la sua presenza a milioni di chilometri di distanza, conscio
che persino le Bande Quantiche non potrebbero mantenerlo in vita se si
avvicinasse di pochi metri.
-Niente di quello
che facciamo sembra avere effetto ! – si lamenta Molecola
mentre scaglia migliaia di tonnellate di asteroidi trasformati in
plutonio instabile contro il suo nemico.
La tormenta mistica
distrugge si limita ad agitarsi un po’, prima di ricominciare la propria marcia
distruttiva.
-Non riesco ad
individuare nessuna fonte di energia…quanto detesto
la magia ! – protesta Quasar.
-E’ quasi triste, sapete… - riflette Walker,
continuando a passeggiare tranquillamente nello spazio mentre
attorno a lui la tempesta cosmica continua ad allargarsi e a diventare sempre
più incontrollabile.
-Credo di essere il
tuo opposto, Quasar. Sono il Protettore della Morte. Pensavo che tu fossi il
mio esatto corrispettivo, ed invece scopro che sei solo un banale mortale un
po’ più fastidioso degli altri. Triste, davvero.
-Helicon deve essere così fiero del suo servo –
ribatte Quasar, mettendo tutto ciò che ha nel più spettacolare rilascio di
energia quantica di cui è capace. Una forza del genere potrebbe spegnere una
piccola stella… ma Walker è una personificazione
divina della morte. Nessuna luce potrebbe illuminare la sua oscurità, ed anche
questa piccola supernova si perde come una goccia nella
tempeste di morte che lo avvolge.
-Oh, l’Imperatore si
crede chissà chi, è vero. Ma sta per scoppiare una guerra che sfornerà triliardi su triliardi di
vittime…ed anche una galassia di scheletri può diventare stretta, sai.
La tempesta si ferma
rapidamente come si è fermata, radunando la propria potenza attorno alla mano
di Walker che sta indicando i due Protettori.
-Immagino che adesso
si spieghi la vantata “invincibilità” di Caradia.
Credi che ad Helicon piacerà
governare solo sui morti ? – chiede Quasar.
-Non è un mio
problema – risponde Walker preparandosi a cancellarli dall’universo.
Molecola mette le
mani avanti protestando, in un lampo di genio:
-Aspetta ! Se uccidi
tutti quanti, cosa ti
resterà da governare ?
-Tutto quanto –
risponde con fierezza Walker, ormai illuminato dall’onda di morte.
Molecola si volta
verso Quasar, alzando le spalle con espressione mortificata:
-Com’è che a me non danno mai retta ?
Il raggio emesso da
Walker raggiunge quasi istantaneamente il punto desiderato. Solo che invece di
due esseri umani si ritrova a colpire una gigantesca mano femminile dal colore
e dalla consistenza muschiosi.
-Quasar non è il tuo esatto opposto, Walker.
Io sì – si presenta Epoch, rilasciando tre raggi
oculari in direzione del dio galattico della morte.
Walker si protegge
con il suo bastone d’ebano, deviando il colpo verso uno dei pianeti divorati
dalle sue energie. Qualunque cosa fosse, anche da
questa distanza bastano pochi secondi per vedere l’atmosfera riformarsi quasi
da zero.
-Colei che Attende.
La dipartita di tuo padre è stata una grande soddisfazione per
-Vi consiglio di lasciare immediatamente
questo settore di spazio – suggerisce l’entità cosmica.
-Forse dovremmo
contattare il Tribunale Vivente…
-No, Quasar…Walker non si merita la giustizia
del Tribunale. La sua opera è un insulto alla vita…e le sue vittime richiedono
vendetta.
I due Protettori non
sono troppo convinti della decisione. Ma quando le due entità si scontrano
generando un’onda d’urto immensamente superiore a quella di qualsiasi fenomeno
astronomico conosciuto non resta molto da discutere.
Quasar afferra
Molecola ed esegue un Salto Quantico a cinque anni-luce di distanza, dove il
lampo dello scontro non è ancora visibile ma già si
sente la realtà incrinarsi pesantemente.
-Pensi che possa
farcela ? – chiede preoccupato Owen Reece.
-Credo ci siano
problemi più gravi al momento… - risponde Quasar.
Davanti a lui si sta
radunando una imponente flotta di navi Shi’ar, la più grande che abbia visto dai tempi della
guerra contro i Kree. Il primo pensiero di Quasar è
di allontanarli dallo scontro, quando si ricorda di un particolare:
-Caradia ! Gli Shi’ar hanno
perso molte navi nella ribellione Kree, se mandano
qui troppe navi non ne avranno abbastanza per
proteggere la frontiera…
-Credi sia questo il
piano di Helicon ? Divide et impera ? – chiede Molecola.
-Sembrerebbe il suo
stile. Tra le sue armate, il Grande Vuoto e Walker potrebbe già avere a
disposizione più carte di noi… ancora una sorpresa come questa e non ci sarà
più modo di evitare una guerra totale.
-Credi che Epoch possa perdere la battaglia, non è così ? Se lei perde e Walker è a piede libero e Caradia attacca sarà impossibile fermarla
! Cosa facciamo !?
Quasar fissa ancora
la flotta Shi’ar prima di rispondere. Non riesce a
credere di essere stato così presuntuoso da non pensare a questa eventualità… Helicon è un megalomane, ma non uno stupido. Non avrebbe
tentato di opporsi a Quasar se non avesse avuto a propria disposizione i mezzi
per bloccare ogni sua mossa.
Il tempo passato
come divinità lo ha reso forse così presuntuoso da credere di poter risolvere
tutto solo facendo sfoggio del suo potere ?
-Molecola, ritorna
alla frontiera Shi’ar ed impedisci agli eserciti di
fare fuoco…io cercherò di spiegare la situazione agli Shi’ar
e cercherò di aiutare Epoch.
-E che faccio se si mettono
a sparare ?
-Nessuno deve
sparare un solo colpo laggiù, Owen…mi sono spiegato !?
-S…sì…d’accordo,
Quasar.
Prima di attivare il
suo trasportatore, Molecola inizia a dubitare che persino Quasar sia così
ottimista da sperare in qualche possibilità di evitare uno scontro.
Galassia Kree
Makkari osserva orgoglioso il piccolo gruppo di
Giovani Dei trasportare in salvo centinaia di migliaia
di navi dei coloni Shi’ar lasciati indifesi di fronte
alle truppe Kree.
Strega Marina sta
creando un vortice d’acqua grande quanto un oceano per far salire in orbita
navi ormai prive di motore, Splice e Canto Mentale
usano i propri poteri mutaforma e di manipolazione
della materia per riparare i danni inferti dagli squadroni d’assalto, Acuto
emette un dolce canto silenzioso per teletrasportare
in salvo chi è rimasto sulla superficie… e l’Eterno non è sicuro di ricordarsi
come si chiamino il nero e l’indonesiana dai capelli lunghissimi, ma può vedere
in lontananza le loro energie tenere alla larga le poche forze bellicose pronte
a riprendersi il pianeta.
-Devo ammettere che
state cominciando a fare un buon lavoro di gruppo, Algebra.
-Calculus – lo corregge l’indiano.
-Quello che è. Qual
è la situazione ?
-Secondo quanto
riferito da Sognatrice, il 78,53% delle colonie Shi’ar
è stato abbandonato. Il 64,23% delle navi Shi’ar
stanno facendo rotta verso la galassia d’origine ed il 23,96% ha ricevuto
ordine di pattugliare i confini della Via Lattea per evitare un tentativo di
espansione. Come risultato solamente l’11,81% dell’esercito di occupazione ha
ancora una base di operazioni nella Galassia Kree… di
questi, l’11,79% occupa spazio rivendicato dall’Impero Kree.
-Almeno da queste
parti la smetteranno di combattere, per un po’ – sospira l’Eterno.
-Lo ritengo
improbabile, dato che ventisette virgola due minuti fa
-Immagino sia troppo
chiederti di darmi una buona notizia, vero ?
-Stiamo cominciando
a fare un buon lavoro di gruppo. Makkari, se non
interveniamo al più presto, esiste il 97,99% di probabilità che i Kree entrino in pieno conflitto
con gli Shi’ar entro i confini della Via Lattea.
Questo provocherà l’entrata in campo di numerose fazioni tra cui i Rigelliani, gli Aakon, i Badoon e…
-Quante vittime se
non interveniamo ?
-La stima più
ottimista supera i settecento miliardi…non ho avuto il coraggio di calcolare la
peggiore.
-E se intervenissimo ? Se bloccassimo l’armata Kree,
che possibilità avremmo di fermare tutto quanto ?
-Senza poter contare
su alcun aiuto esterno, più o meno direi il 12,82%. Il problema è che se
blocchiamo l’esercito Kree, gli Shi’ar
torneranno indietro per riconquistare il territorio perso. Se fermiamo gli Shi’ar, i Kree continueranno
l’avanzata verso
Makkari sbatte un pugno sul palmo di una mano,
infuriato per non avere a disposizione nulla da distruggere. Gli Eterni sono
invulnerabili quasi a tutto, ma non alla frustrazione.
-Maledizione ! Ci
sono troppi fronti da proteggere, troppe variabili… la situazione è troppo
complessa ormai, non c’è una sola catastrofe da evitare. Sembra ce ne siano a
centinaia, ormai…
Il bracciale
quantico di Makkari si illumina, vibrando con una
frequenza molto particolare. L’Eterno si meraviglia quando
riconosce quel codice di identificazione, ed è ancora stupefatto quando davanti
a lui si materializza l’ologramma giallo di una donna con grandi ali ed
uniforme militare caradiana.
-Lyas ? Non credevo avessi ancora il mio numero.
-Spero non sia troppo tardi per portarti
buone notizie, Makkari.
-Se vuoi dirmi che
l’Iniziato ti ha fatto il lavaggio del cervello, o che
-Non c’è molto tempo per parlare, Makkari, questa comunicazione potrebbe essere scoperta da
un momento all’altro. Sono su Evros… e a nome della Resistenza, chiedo ufficialmente un’alleanza
con i Protettori per cacciare Caradia dalla Galassia
Vortice. Siamo pronti a lanciare un assalto, ma abbiamo bisogno di voi.
-Dovrei cascarci
un’altra volta !? Mi stai chiedendo di abbandonare la
mia galassia d’origine e credere alla parola di una…
-Makkari ?
Riesci ancora a ricevermi ? Non sento più-
L’ologramma svanisce
istantaneamente, lasciando Makkari con una espressione di incredulità e, forse, di speranza.
-Allora, che cosa
facciamo ? Epoch e Quasar
non rispondono. A te la scelta, Makkari.
L’Eterno osserva le
stelle aliene di questa galassia, riflettendo brevemente sull’ingiustizia di
lasciare a chiunque il compito di quale galassia salvare… e fa la sua scelta.
-Quasar pensa di
poter tenere la guerra lontana dalla Via Lattea ancora un po’. Se blocchiamo
l’avanzata di Caradia colpendo le loro retrovie,
forse c’è ancora la possibilità di non farli entrare in guerra. Tutto è
iniziato nella Galassia Vortice, Calculus…me lo sento
nelle ossa: tutto finirà lì.
Quartier generale S.W.O.R.D.
Abigail Brand ha già riletto almeno una dozzina di
lettere il messaggio in codice, chiedendosi ogni volta se Nick
Fury si merita veramente di essere a conoscenza di
ciò che sta succedendo.
Una parte di lei è
grata all’uomo che, nonostante le profonde differenze di vedute, le ha permesso
di arrivare alla sua posizione…un’altra è ben conscia che nemmeno lo SHIELD,
nemmeno Nick potrebbe essere di qualsiasi aiuto in
una situazione come questa.
Sulla sua scrivania
c’è ancora l’ultima simulazione della Guerra Universale. Secondo ogni analisi,
secondo ogni previsione, non c’è il minimo dubbio: la razza umana non potrebbe
sopravvivere nel mezzo di uno scontro di tali dimensioni.
Il gioco ad incastri
è perfetto, deve ammetterlo. Caradia e gli Shi’ar si attaccheranno a vicenda, dando inizio ad una
guerra totale. Gli Skrull e i Kree
non potranno restare in disparte, vedendo nello scontro una possibilità di
restaurare l’antica potenza…o forse non faranno in tempo, forse saranno invasi
per la creazione di nuove teste di ponte.
Con tutta la sua
esperienza, con tutta la tecnologia dello SWORD,
La porta del suo ufficio
si apre improvvisamente, lasciando entrare l’Agente Speciale Tre-Sei-Zero visibilmente scossa.
Il fatto che quella donna possa essere così spaventata fa gelare il sangue di Abigail Brand.
-Direttrice, abbiamo
appena intercettato una comunicazione dal territorio Shi’ar:
il loro esercito è appena stato portato allo stato di guerra. Notizie simili
arrivano dagli avamposti Skrull e dai ribelli Kree…
-Caradia ? – chiede preoccupata
-Sono troppo
distanti per ricevere letture chiare, ma una cosa è sicura: gli Shi’ar stanno radunando le proprie forze. C’è una sola
spiegazione.
-Ci serve una
situazione globale, Tre-Sei-Zero.
Abbiamo modo di comunicare con i Protettori dell’Universo ?
-No, signora,
abbiamo perso ogni traccia della loro base operativa.
-Continuate a
provare. Non possiamo agire senza sapere le mosse di Caradia,
ma potremmo anticipare le loro mosse agli Shi’ar e
stipulare un accordo…
-Signora…se siamo al
punto in cui credo… questo non è il tempo di eroismi o di diplomazia. E’ il
momento di agire per evitare
-Vorrei avere la sua
certezza, Tre-Sei-Zero. Lo
vorrei davvero. Si rende conto del pericolo che corriamo ? Manipolare le onde
cerebrali dell’Osservatore neonato per nasconderci alla Coscienza Cosmica è un
conto, usare direttamente il suo potere
-Per quanto ne
sappiamo potrebbe già essere troppo tardi, signora. La
prego.
Abigail Brand riflette per un istante, soppesando le
opzioni inesistenti… pregando Nick e Makkari di perdonarla per ciò che sta facendo. Afferra il
dispositivo di comunicazione costantemente allacciato alla cintura verde,
premendo uno dei pochi pulsanti.
-Segretario
Generale, sono
A miliardi di anni-luce di distanza
L’Universo è un
posto piuttosto ripetitivo. La materia tende a raggrupparsi in stelle, le
stelle in galassie, le galassia in ammassi di
galassie, gli ammassi in lunghissimi filamenti che proseguono come colossali
mura.
Tra un filamento e
l’altro c’è la cosa più vicina al vuoto assoluto a cui
si possa arrivare secondo le locali leggi fisiche. Ed è in una di queste zone
vuote che Nuvola riprende i sensi.
Si trova nella sua
forma naturale, una nebulosa di idrogeno molecolare al cui interno si sta
lentamente sviluppando una piccola stella, ormai più grande di Giove.
-Dove mi trovo ? –
comunica tramite onde gravitazionali.
*In un luogo isolato*
- le risponde la figura semi-umanoide di plasma stellare, incarnazione del
Sole.
-Siamo molto lontani
dalle altre stelle, come…
*Non c’è molto tempo prima dell’inizio della seduta, Nuvola.
Innanzitutto…lo sai che sei incinta, vero ?*
-Sì, me lo hanno già
fatto notare. Mi hai portato qui solo per dirmi questo ?
*Non esattamente.
Nuvola, sono io il padre*
-…
Al centro del vuoto
intergalattico non c’è un sistema preciso per accorgersi del passare del tempo,
ed in questo momento Nuvola non ha un corpo vero e proprio. Nonostante questo,
è sicura di restare a bocca aperta per almeno un minuto.
-Fammi capire. Sono
incinta…del Sole ?
*So che hai pochi
milioni di anni, Nuvola, ma dovresti sapere cosa succede quando i campi
gravitazionali di una stella e di una nebulosa si incontrano…
-Non c’è bisogno di essere volgari, ho capito. Vuoi dire che è stata
una cosa volontaria
?
*Perché, per te non
lo è stato ?*
-Sì…cioè no…cioè,
non credevo di essere già…
*Te lo dicevo che
dimostravi al massimo cinquanta milioni di anni* -
scherza divertito l’avatar del Sole.
-Forse dovrei essere
arrabbiata con te. Sono passati mesi, e tu lo sapevi dall’inizio ? Hai molta più esperienza di me in queste cose !
*Ad essere sincero
non avevo mai…incontrato…una nebulosa. E visto che la tua mente è parzialmente umana, non sapevo come avresti
reagito…inoltre…*
Una luce abbagliante
riempie lo spazio vuoto. Nonostante non abbia gli occhi, Nuvola la trova così
possente da dover concentrare i propri sensi stellari altrove.
*Speravo di proteggerti
da loro*
Tre masse luminose
accerchiano i due viaggiatori. Sono stelle supergiganti blu, le più grandi e
luminose che possono esistere senza esplodere.
*Il Tribunale Stellare è ora in seduta* - annunciano.
Dodici masse
stellari si fanno spazio tra i tre colossali guardiani, facendo avvertire la
propria presenza più per il proprio immenso campo gravitazionale che per la
luminosità a dir poco risibile al cospetto delle stelle blu.
-Stelle di neutroni –
le riconosce Nuvola – Devono essere tra le più vecchie dell’Universo…
Uno degli atri
prende la parola, comunicando tramite onde radio ad alta energia. Nonostante la
scarsa abitudine a comunicare, il suo tono di voce non è dei più rassicuranti.
*Si apre il caso del Tribunale Stellare
contro il Sole, classe G2 di terza generazione della provincia della Via Lattea
del quarto superammasso
galattico del Grande Attrattore, per l’accusa di alto tradimento. Come si
dichiara l’imputato ?
Anche se affascinata
dall’imponente adunata di stelle senzienti, molte più di quante
ne avesse mai viste, Nuvola non può fare a meno di chiedere al Sole:
-Di cosa stanno
parlando ? Alto tradimento rispetto a cosa ?
*Alla società delle
stelle senzienti, la più antica civiltà del cosmo. Temono che io sia diventato
un pericolo per la sopravvivenza del loro modo di vivere, e se dovessero giudicarmi colpevole con ogni probabilità mi
condanneranno a morte per collasso gravitazionale.
-Allora dobbiamo
trovare un modo per farti assolvere,
*Lo so. Vostro
onore, mi dichiaro colpevole.
CONTINUA !