#52 - Don’t let me get me
Il futuro, secondo alcuni scienziati,
sarà esattamente come il passato,
solo molto più costoso.
John Sladek
Riassunto
I Protettori sono
stati avvertiti dell’esplosione estremamente anomala di una stella; mentre
salvavano una nave aliena sono stati catturati da uno strano vortice che li ha
sparsi ai quattro angoli del tempo, senza possibilità di comunicare o di
tornare indietro. Tutti sospettano l’intervento di qualcosa di estremamente
pericoloso…
Da qualche parte, nel tempo
Quasar apre gli occhi e, quando la testa ha smesso di girargli ed il suo stomaco di ribellarsi, avverte qualcosa alla base della collo. Non è la sua ferita, è un segnale preprogrammato. Significa “togliti subito di lì”, e le Bande Quantiche hanno tutte le ragioni di urlarglielo: dopo aver eseguito un Salto Quantico di qualche migliaio di metri appena si vede passare davanti un’enorme nave da carico, troppo veloce per fare in tempo a spostarsi.
Dopo aver cercato inutilmente la propria posizione tra le stelle, Quasar avverte che la nave si è fermata e lo sta analizzando. Date le probabilità di trovarsi in territorio nemico preferisce spostarsi nella Zona Quantica.
Quando il bagliore del Salto scompare, però, non si trova davanti un mare di energia quantica, ma soltanto le stelle di prima. Come se fosse semplicemente rimbalzato sulla superficie della Zona.
La prima cosa da fare, ovviamente, è cercare di contattare Epoch o gli altri Protettori. Stranamente, le Bande rifiutano di eseguire l’ordine.
“O il viaggio le ha danneggiate in qualche modo o c’è qualcosa di molto strano… non riconoscono le mie frequenze. In queste condizioni non è il caso di fare un Salto a lunga distanza per tornare sulla Terra, quindi vediamo di dare un’occhiata in giro prima. Wow… mai vista una rete di comunicazione così fitta. Ripetitori iperspaziali… cancelli stellari… tonnellate di tracce ioniche… Nemmeno su Hala erano così ben organizzati. O sono finito lontano dalle solite galassie, oppure sono in mezzo a qualche impero che non conosco. Vediamo se scopro qualcosa cercando tra le comunicazioni”.
~~siglia pertanto
l’utilizzo delle rotte con scalo a Rigel e Barnard 954; il servizio sarà
presto~~~ue giorni al 20 Settembre, avete già deciso cosa farete ? Sentiamo i
nostr~~~ la tensione sulla Contro-Terra IV; il ministro Neramani ha espresso
preoccupazione per la “risposta poco decisa” del Segretario Generale Rogers. Le
ultime notizie dopo i messaggi~~~su zeta-alfa-quattro. Possibile breccia nella
griglia supermagnetica, passo~~~fferta irripetibile ! Terra, tutto compreso, a
solo 499.999 dollari e 95 centesimi ! Non perdete l’occasione di visitare la
capitale del Protettorato con il nostro teletrasporto last-minute ! Sconti
comitiva per le province esterne e gli universi parall~~~ na, Sol. Sono le ore
18, 29 minuti e 50 secondi. New Attilan, Luna, Sol. Sono le ore 18 e 30 minuti
del 15 Settembre 29.
19 Febbraio
3.007.418.134
Camminando sulla superficie del Sole, Nuvola non può fare a meno di pensare a quanto sia cambiata negli ultimi mesi. Prima che assumesse stabilmente una forma umana, tre giorni e tre miliardi di anni erano più o meno lo stesso concetto.
*Sappi che sono
estremamente contrario alla tua scelta di venire qui.
-Le cose sono cambiate così tanto da non permettermi nemmeno la visita a un vecchio amico, o alla Terra ?
*Per noi può fare poca
differenza, forse, ma non voglio che tu riporti informazioni su un futuro così
lontano ai tuoi compagni di squadra.
-Tu hai fatto lo stesso quando ci hai incontrato, Ethos.
*No. Io vi ho fatto
sapere solo che dopo milioni di anni Epoch avrebbe dato vita ad Ens, che a sua
volta avrebbe dato vita a me. Questo e la morte di mia madre sono tutto ciò che
vi ho raccontato. I danni sono stati minimi, ed intendo farli restare tali.
-Peccato. Avrei voluto sapere cosa è successo ai pianeti più interni ed esterni del Sistema Solare, perché c’è una seconda Terra, e perché il Sole non mi sta parlando.
*Le cose sono cambiate, Nuvola, come hai detto tu. Così tanto da non permettere nemmeno ai miei agenti di incontrarti.
-“Agenti” ? Esistono ancora dei Protettori ?
*Questo è quello che è successo a te e agli altri: siete stati fatti orbitare attorno ad una stella con una gravità superpotenziata, entrando in un vortice temporale che è stato separato in cinque parti. La destinazione nel tempo era casuale; quella nello spazio ben definita nella magnetosfera solare.
-Non ti avevo fatto questa domanda, ma come preferisci. Puoi restituirci al nostro tempo ?
*Facilmente, ma devo mantenere al minimo la mia interferenza. Ho identificato l’uscita temporale più lontana dalla tua; ti farò arrivare lì, e starà a voi recuperare gli altri con i vostri mezzi.
-Se così deve essere. Quale sarà la mia destinazione ?
*Otto miliardi e diciassette milioni di anni nel passato… alla formazione del sistema solare. Sto generando un percorso tachionico per la posizione di Molecola. Tu orbiterai attorno al Sole alla massima velocità che ti è concessa; riceverai la spinta gravitazionale necessaria da lui. Dovrete basarvi su altri percorsi tachionici per percorrere i restanti cinque miliardi di anni per tornare al vostro tempo.
-Bene. Ha poco senso salutarci, Ethos, dato che a quanto mi hai detto ci rivedremo presto.
*Prima di quanto
immagini, in un certo senso.
-Avrei preferito salutare anche te – aggiunge mentre si alza in volo, guardando la superficie solare – Grazie, e saluta la me stessa di questo tempo.
Nuvola è già oltre l’orizzonte alla fine della frase, ed in pochi minuti è già una vaga linea che si può vedere a malapena attorno al Sole. Svanisce piano piano, mentre continua la sua corsa in un altro tempo.
*Non ha nemmeno notato
che il suo Sole aveva molto più idrogeno di quanto avrebbe dovuto.
*Se ne è accorta, fidati – risponde una voce di onde gravitazionali.
*Dì la verità… eri nervosa di incontrarla, vero ?
*Sicuramente ora mi sento meglio, sì. Mi dispiace solo che il Sole originale non sia più tra noi. Gli sarebbe piaciuto rivederla.
*Quel periodo della
tua vita ti manca, Nuvola ?
*Un po’, Ethos. Giusto un po’.
La vastità senza tempo della Zona Quantica
Pochi secondi prima, Maelstrom stava osservando i demoni sciamare sopra New York durante la crisi mondiale chiamata Inferno2. Poi, le manette quantiche si sono attivate ed è stato allontanato dal pianeta alla velocità della luce. Infine, un Salto Quantico.
“Accidenti a te, Quasar !!!” pensa “Anche senza la griglia a fermarmi, non posso andare sulla Terra. Deve averlo programmato nell’eventualità che, in qualche modo, riuscissi ad aggirarla. E non posso andarmene, perché i comandi per i Salti sono disabilitati. Qui sono l’unico pezzo di materia, mi troveranno subito se non faccio qualcosa. Con tutta l’energia cinetica che ho assorbito durante il viaggio, ci dovrà pure…ah, sì”
Un vortice viola circonda il gigante di due metri, fino a quando non se ne è completamente ricoperto. L’energia gira sempre più velocemente ed inizia a vibrare; lentamente, scompare dalla vista.
“Funziona ! Posso mimare la vibrazione temporale che ho assorbito, muovendomi tra un millisecondo e l’altro. Non potrò restare così a lungo, quindi mi conviene trovare un modo per scappare. Riflettiamo… in questo periodo, Epoch è posseduta da Ens. Posso sperare di… No. Mi ha già fregato l’altra volta. E nella struttura i Protettori non hanno della tecnologia che possa portarmi fuori dalla Zona Quantica. Però…tra qualche settimana costruiranno l’Ottagono. Potrei usarlo per andare da qualche parte mentre loro sono impegnati a viaggiare tra i multiversi. Ma dovrei restare invisibile fino ad allora, e non mi basterà l’energia. A meno che…io non aumenti le vibrazioni fino ad essere sbalzato dal flusso temporale, arrivando direttamente in quel periodo. Sembra presa da un fumetto, ma può funzionare, forse…”
-Però, insomma, fa riflettere no ? Nonostante tutte le cose assurde che ci capitano, possiamo ancora trovare qualcosa di nuovo e sconosciuto.
-Questo discorso ha una qualche ragione d’essere o è un vago tentativo di descrivere una sensazione ?
-La seconda.
-Tutto questo perché stai attraversando un “periodo filosofico”, come lo chiamerebbe Makkari ?
-Credo di sì.
-Capisco.
-Davvero ?
-No. Volevo solo essere cortese.
L’energia che circonda l’ottagono viene smossa da un leggero vento, e per un attimo la piccola luce contenuta al suo interno lampeggia.
-Cos’è stato ? Ho sentito… - tenta di definire a parole Molecola, non trovando un corrispettivo adatto a quanto i suoi “sensi” molecolari gli hanno appena riferito.
-Probabilmente solo una fluttuazione energetica. L’avevamo previsto.
-Sarà…io continuo a fidarmi poco di una macchina costruita seguendo i progetti di quel Destino del futuro… Dev’essere la situazione, ho i nervi a fior di pelle per quanto sono tesi Quasar e Makkari.
-Oltre a questo dovresti percepire anche la materializzazione di quattro individui all’interno della struttura, senza che gli allarmi si siano attivati.
-Potrebbe essere collegato alla fluttuazione. Andiamo a vedere, anche se Makkari sarà sul posto da ore ormai.
I due Protettori si allontanano di qualche centinaio di metri dall’ottagono, fino a quando Nuvola non si ferma e si volta.
-Che c’è ? – chiede il suo compagno di squadra.
-Mi è sembrato di vedere un’ombra. Niente di importante.
Nuvola e Molecola si allontanano rapidamente, e le vibrazioni dell’ombra rallentano per un po’.
“Temevo non se ne andassero più” pensa Maelstrom “Sono arrivato troppo presto…devono ancora partire. Ora sono in guai grossi. Ho usato molta energia per arrivare qui, e devo mantenere le vibrazioni molto alte per evitare che mi vedano. Non ne avrò abbastanza per il viaggio di ritorno, se resto qui troppo a lungo. Devo assolutamente accedere a qualche forma di energia cinetica. Pensa, Maelstrom…sei stato rinchiuso all’interno della struttura…ah, sì. La gravità artificiale… c’è un nucleo di materia quantica a velocissima rotazione. Posso assorbire un po’ della sua velocità. Sarà dura non farmi notare, ma sono a corto di opzioni qui”
Invisibile ed intangibile, Maelstrom sorvola la superficie esterna della struttura per trovare il punto meno sorvegliato. Vede Makkari conversare con un troll che riconosce come uno dei membri della Guardia dell’Infinito… devono essere loro i quattro visitatori. Non gliene avevano parlato durante la prigionia.
Vola dall’altra parte della struttura, passando attraverso i sistemi di sicurezza che non lo riconoscono. Devono ancora essere tarati su di lui, per fortuna.
Scendendo, attraversa i comandi del sistema di sicurezza, fermandosi un attimo quando vede Molecola discutere con un alieno dalla pelle verde.
-Ci sono solo tre fini per i prigionieri Skrull. O vengono sottoposti ad un lavaggio del cervello per diventare soldati, o vengono studiati e poi uccisi quando si è scoperto tutto di loro, o vengono uccisi direttamente.
-Quindi è andata bene anche a Maelstrom.
-Probabilmente.
I pensieri dello Skrull vengono interrotti da Molecola, che si guarda nervosamente (anche più del solito) intorno.
-L’hai sentito ?
-Cosa ?
-Una vibrazione molecolare. E’ durata un attimo, come se qualcosa fosse apparso e scomparso in un istante.
-Non ho avvertito nulla. E qui intorno non c’è niente di invisibile…se ci fosse, lo vedrei.
-Se fosse stato qualcosa, sarebbe stato rilevato dai sistemi interni o da Epoch. Forse è stata qualche fluttuazione casuale del flusso quantico, o una cosa del genere.
-Già, forse…
“Sono stato imprudente” pensa Maelstrom “Meglio continuare il tragitto senza altre deviazioni”.
Il suo viaggio continua, facendogli attraversare diversi piani che non riconosce. Entra nella sala computer principale, pensando parecchie maledizioni quando vede che nella stanza ci sono Nuvola e Dragoluna. Anche se avrebbe preferito altrimenti, deve assicurarsi che il nucleo non sia sotto controllo prima di assorbirne l’energia…
-Ci sono…parti del mio cervello…che preferisco non mostrare.
-Come tutti… - Dragoluna non termina la frase, guardandosi attorno sia con gli occhi che con la mente.
-Oltre ai Protettori e alla Guardia, c’è qualcun altro qui dentro ?
-Solo Epoch e Maelstrom, attualmente.
-Maelstrom ?
-Credevo lo avessi già incontrato, e che sapessi della sua recente rinascita.
-Se è per questo avrei anche un paio di conti in sospeso con lui… e naturalmente la Guardia sapeva delle sue imprese a Phoenix. Perché è qui ?
-E’ nostro prigioniero.
-Hhhmmm. Non facevo Quasar abbastanza intelligente da fare una cosa del genere. Dove si trova ?
-Erebo, al centro della struttura.
-Troppo lontano. Ho sentito qualcos’altro, ma di altrettanto familiare… c’era qualcuno, qui.
-Ho notato solo qualche sfasamento delle onde luminose, ma avrei visto un essere vivente. Farò controllare a Epoch a incontro terminato. Abbiamo finito con l’analisi, quindi suggerisco di tornare sulla superficie esterna.
Maelstrom continua a guardare gli schermi dei computer. Il nucleo è incluso tra i controlli di routine…qualunque differenza significativa nella sua velocità verrebbe subito notata, e si troverebbe davanti Protettori e Guardia dell’Infinito.
“Maledizione !!! Adesso che faccio !?”
9 Marzo
5.008.421.762 a.C.
Owen Reece alias Molecola sta guardando il gigantesco vortice di gas davanti a lui. Anche se dista diversi miliardi di chilometri occupa ancora gran parte della sua visuale. Si passa una mano sulla faccia per far sparire la barba di tre giorni che gli è cresciuta da quando è arrivato qui. Ogni singola molecola tolta dalla sua faccia si riduce a particelle subatomiche.
-Puoi anche dirmelo se è una precauzione inutile – dice all’alieno alle sue spalle.
E’ alto diversi metri ed estremamente magro, con una testa calva leggermente sproporzionata rispetto al corpo secondo i canoni umani. Ed i suoi occhi privi di pupille non sembrano rivolgersi mai verso Molecola.
-Sai, tutto questo mi ricorda la prima volta che ci siamo incontrati e tu… forse non dovrei dirtelo, comunque sono finito a passare diversi mesi nella più completa solitudine. Con i miei poteri posso sopravvivere nello spazio senza troppi problemi, anche se non è propriamente comodo. Però hai davvero un sacco di tempo per pensare. Se tu non mi avessi isolato forse avrei, non lo so, distrutto il mondo o simili. E’ dal un bel po’ che non ci incontriamo, sai ? Voglio dire, dal mio punto di vista. Dal tuo non ci vedremo prima di un bel po’. Non è che ti va di dirmi quando ci rivedremo, eh ? No. Comunque io ho la netta sensazione che tu sia Uatu, e non un altro Osservatore qualsiasi. Forse in qualche modo riconosco la tua energia o simili. Ora, tu sei assegnato alla Terra, mentre qui c’è solo un sistema solare in formazione. Tra questo ed il fatto che non posso contattare nessuno dei miei compagni di squadra, io immagino di aver viaggiato nel tempo. Puoi fermarmi, se mi sbaglio.-
Uatu è così immobile da far dubitare che sia un essere vivente anziché una statua.
-Immagino ci sia un motivo se vi chiamano Osservatori e non Ascoltatori, eh ? Senti, siccome il discorso “se resto qui rischio di interferire con la storia” non è abbastanza, potresti dirmi da che parte è il tuo pianeta natale, così vedo cosa ne pensano gli altri ? Riflettici, qui si sta formando un sistema solare, basta che uno ci sputi dentro e potrebbe uscirne un pianeta in meno. Nemmeno un indizio su come tornare a casa ?
Molecola ha l’impressione che Uatu abbia appena storto la bocca, ma ha ben altro a cui fare caso: qualcosa ha generato un’energia incredibile al centro della nebulosa, molto più potente del Sole che si sta formando.
Potrebbe benissimo trattarsi di un fenomeno naturale per questo periodo, ma la curiosità ha il sopravvento e Molecola si avvicina rapidamente. Non è molto difficile, data la scia di gas che si porta dietro l’oggetto. Ad una distanza più ragionevole, lo identifica come una figura umanoide di idrogeno ionizzato.
-Nuvola ?
*Un secondo… velocità troppo alta… devo riposarmi prima di… ricostruire un corpo…
-Come hai fatto ad arrivare qui ? E dov’è “qui” ? E dove sono gli altri ? E-
*Ho detto…un secondo.
L’idrogeno diventa ben presto una nuvola biancastra dalla vaga forma umana, su cui si delineano a poco a poco dei tratti femminili. Mentre parla, le nuvole si ricoprono di carne.
-Siamo stati dispersi in punti casuali del tempo. Io sono finita miliardi di anni nel futuro, e solo grazie ad Ethos sono arrivata qui. Che, per rispondere alla seconda domanda, è il sistema solare terrestre in formazione, cinque miliardi di anni nel passato.
-Lo sapevo che avevo ragione – mormora Molecola guardando nella direzione di Uatu – Sai anche dove sono gli altri ?
-Purtroppo no. Ethos voleva evitare di interferire troppo.
-Mi ricorda qualcuno… magari tu riesci a convincerlo. Non sono neanche sicuro che si sia accorto che sono qui.
-A me sembra sinceramente interessato alla situazione.
Infatti Uatu è appena apparso alle loro spalle, con un’espressione meno neutrale del solito sul volto.
-Osservatore… in qualche modo faremo ritorno al nostro tempo, te lo assicuro. Senza la tua collaborazione, però, interferiremo pesantemente con il corso della storia.
Se siano queste parole a smuovere Uatu, o se avesse già deciso e stesse solo aspettando l’arrivo di Nuvola, non sarà mai chiarito. Tutto quello che i due Protettori sanno è che al suo fianco si forma un cerchio dorato di energia, e che Uatu torna a fissare la formazione del sistema solare.
La vastità senza tempo della Zona Quantica
Erebo. Maelstrom si vede all’interno della gabbia di energia quantica… nutrito dall’energia cinetica strettamente necessaria. Si avvicina con cautela, facendo diminuire la vibrazione temporale.
-So che sei qui – gli dice il Maelstrom in gabbia – Ti ho sentito muoverti. Le onde gravitazionali che emani arrivano fino a qui. Le sento solo perché fanno tremare leggermente questi – alza quanto può le mani per mostrare le grandi catene che gli stringono i polsi – ma le ho sentite.
Maelstrom…quello invisibile…riflette. Adesso capisce meglio quello che è successo l’ultima volta.
-Fammi uscire di qui.
Appare qualcosa, un’immagine sfocata su tutto lo spettro elettromagnetico. Anche la gabbia inizia a tremare lentamente, per poi accelerare quando si sente una voce incredibilmente distorta.
-Perché dovrei farlo ?
“Devo stare al gioco” pensa Maelstrom dopo aver parlato. In fondo, ricorda cosa ha detto quando era nella gabbia.
-Sono stato un dio. Potrei esserlo ancora, e molto più generoso delle altre volte.
-Mi uccideresti alla prima occasione.
-Come fai ad esserne sicuro ?
“Perché è l’unica cosa che faremmo, imbecille… ma parlo davvero così !?”
-Come si arriva alla Terra da qui ?
-Oh, questa è una domanda. Io rispondo alle domande solo se ci guadagno qualcosa.
-Non posso darti niente. Non posso neanche toccarti, quindi non fare l’idiota. Dimmi solo come arrivare sulla Terra.
-Se tu mi liberassi, prenderei le Bande Quantiche e uscire dalla Zona Quantica sarebbe fin troppo facile.
-Scordatelo ! Se lo fai, io sono fottuto. Non c’è un altro modo per recuperare da qui uno dei moduli di comunicazione interdimensionale ?
-Dovrebbe essere un segreto. Chi ti manda ? Zola ? L’Evoluzionario ? Nessuno di quelli che sa può arrivare fin qui.
-Devo provare in un altro modo. Se solo avessi a disposizione un po’ di energia…
-Io posso fornirtene quanta ne vuoi, se mi liberi.
-Come se mi servisse a qualcosa. Se resto qui mi troveranno di sicuro, e… però stanno per partire… quindi l’impulso potrebbe… sì. Preparati a ricevere una bella scorta di energia cinetica, crea subito un campo nullo e non lo abbassare per nessun motivo. Mi hai capito bene ?
-Sì.
Sfruttando tutte le riserve di energia cinetica di cui dispone, recuperate durante il viaggio nel tempo, Maelstrom lancia un colpo di energia cinetica che entra in risonanza con quello del Maelstrom prigioniero, e la gabbia si spezza. Le catene vengono distrutte nello stesso modo.
-Fatta. Ora sali e non ti fermare. Se funziona, è fatta anche stavolta.
La superficie della struttura. L’ottagono è ben visibile nonostante le possenti folate di vento che genera, quanto basta per smuovere persino la sempre immobile energia della Zona Quantica.
Maelstrom si allontana per posizionarsi in un punto favorevole…dovrà assorbire una quantità spaventosa di energia. Per sincronizzarsi, guarda la sua controparte, che ora sta parlando con Epoch.
-Mi farai passare ?
-Hai ucciso mio padre e il suo unico amico. Cospirato insieme a mia figlia. Ucciso migliaia di innocenti solo per il gusto di farlo.
-Allora ?
-Vai. Se possibile, cerca di non tornare.
Maelstrom si alza in volo, accelerando verso l’ottagono. La corrente contraria rallenta di molto la sua corsa, ma ben presto è oltre l’orizzonte
Il Maelstrom attuale viene distratto dal suono emesso dalle manette quantiche… un impulso tachionico, proveniente da un altro punto temporale.
“In mancanza di meglio, cercherò di seguirlo…”
-Che aspetti ? Vai anche tu. Vai, prima che cambi idea – gli dice Epoch, sconvolgendo non poco Maelstrom. Ma non c’è tempo per nulla, prima della partenza.
Se fosse possibile udire l’esplosione generata dall’ottagono, si resterebbe sorpresi da quanto possa sembrare limitata anche se assordante. Non c’è frazione energetica della Zona Quantica che non venga colpita dall’onda d’urto. Dura per una trentina di secondi, poi tutto torna lentamente allo stato immutabile che ha sempre avuto.
Non c’è più traccia di nessuno dei due Maelstrom, entrambi impegnati in viaggi impossibili.
4 Gennaio
2.107.169.705 a.C
Makkari sta iniziando a capire perché, tra miliardi di anni, il paesaggio lunare verrà definito “magnifica desolazione”. Certo, per allora non ci saranno più vulcani attivi e fiumi di lava, ma anche adesso il panorama non è consolante.
“Andiamo male… senza l’assistenza del bracciale quantico non posso raggiungere la velocità della luce, ed il massimo che sono riuscito a fare è guadagnare abbastanza energia per raggiungere la Luna. Non sono sicurissimo di poter sopravvivere miliardi di anni…l’Eterno più vecchio che conosco ne aveva a malapena un milione. Andiamo, testa pelata, dovrai pure essere da qualche parte… la Zona Blu non è stata costruita, certo, ma gli Osservatori sono parecchio abitudinari”
Makkari si concentra di meno sul paesaggio e di più sulla sua telepatia, cercando di individuare un altro cervello. Individuare quello di un Osservatore dovrebbe essere facile, a patto che non si stia nascondendo.
*Lo so che puoi sentirmi, Uatu ! Probabilmente mi hai già letto la mente e hai scoperto che vengo dal futuro… o forse non vuoi scoprire troppe cose su di te. Beh, te lo dico io… sono stato spedito qui in una sorta di vortice temporale. Se non mi dai una mano sarò costretto a restarmene sulla Terra…e tu non vuoi qualcuno che interferisca con la storia per così tanto tempo, vero ?*
-Ho già sentito la tua storia, Eterno.
Non solo Uatu è appena apparso dal nulla davanti a Makkari, ma lo ha anche immobilizzato nonostante volasse a migliaia di chilometri orari.
-Solo il fatto che mi abbiate mostrato che su questo pianeta si evolverà la vostra razza…e che sarà visitato dai Celestiali… è imperdonabile. Altre interferenze non saranno tollerate.
Al fianco dell’Osservatore si materializza un cerchio di energia dorata, dal quale spuntano Nuvola e Molecola.
-Giuro che non mi lamenterò più dei Salti Quantici, dopo questo – mormora Molecola.
-Ehi, dove eravate finiti voi due ?
-Non c’è tempo per le discussioni…dovete andarvene immediatamente. State già interferendo troppo.
-E’ quello che vorremmo anche noi, Uatu, ma non sappiamo dove andare. Potresti…
-Qualcuno sta cercando di contattarvi utilizzando un segnale tachionico. Sareste in grado di raggiungerlo da soli, ma avreste bisogno di attingere ad una qualche fonta di energia esterna… solo gli esseri cosmici hanno accesso ad energie simili. Ed interferireste ulteriormente.
Per un attimo sembra quasi che Uatu sospiri. Poi, chiuso il primo portale, ne crea un altro alla sua sinistra.
-Grazie per il passaggio…ti porteremo qualcosa, nel presente – dice Makkari mentre gli altri due oltrepassano il portale – Magari un bello shampoo anti-caduta.
Anche l’Eterno scompare nel tempo, e Uatu torna ad osservare la Terra.
-Questa è davvero l’ultima volta che interferisco.
Il presente.
Nel nucleo di una stella morta da centinaia di milioni di anni. Come accadrà al Sole tra diversi miliardi di anni, questa stella ha esaurito il carburante ed ora non è alto che una massa inerte in lento spegnimento. E’ probabile che l’Universo finisca molto tempo prima della scomparsa definitiva di questa “nana nera”.
Questa stella non ha mai ospitato alcun tipo di pianeta, né è inclusa nei confini di un qualche impero stellare, si trova in una galassia come tante altre ed è, probabilmente, uno dei posti più irrilevanti della storia cosmica. Almeno, all’apparenza è così.
-E’ abbastanza appartato, per te ? Sarebbe difficile trovare un posto più impensabile di questo per un incontro segreto.
-Sarà a malapena sufficiente, Epoch.
-I nostri precedenti incontri sono stati all’insegna della più rigida formalità tra entità cosmiche. Questo è oltre qualunque protocollo. Hai paura di qualcosa, Straniero?
-La detentrice del sapere cosmico che chiede all’incarnazione dell’inspiegabile delle spiegazioni sul suo comportamento. Quale ironia.
-Hai riassunto perfettamente la situazione. Io posso sapere tutto… tranne ciò che non può essere conosciuto, che ricade sotto la tua giurisdizione.
-Hai paura di qualcosa, Epoch ?
-I miei Protettori hanno incontrato qualcuno che ha detto di far parte di un qualcosa chiamato UNION. Ho consultato la Coscienza Cosmica, toccato tutte le menti dell’universo, esplorato le profondità dello scibile universale. E non ho scoperto nulla.
-Tu hai creduto di aver guardato ovunque, Epoch. Ma il tuo sguardo è scivolato davanti a loro. E continuerà a farlo.
-Noi siamo Entità Cosmiche, Straniero. Occupiamo il più alto livello di esistenza concepibile. Abbiamo appena sconfitto un essere in grado di minacciare l’Entità Suprema in persona. Io sono Colei che Attende e voglio sapere chi è stato ad aiutarci.
-Sei ancora giovane, Epoch. Non comprendi appieno la situazione attuale. Il multiverso è andato troppo vicino al disfacimento, troppo spesso. Se intervenissimo ancora… faremmo il nostro ultimo errore.
-Voglio solo sapere, Straniero. Nulla di più. Insomma, di che cosa stiamo parlando ? Nuove entità cosmiche ? Esseri di un altro livello di esistenza ? O cosa ?
-Non posso risponderti.
-Sei indistruttibile per la tua stessa natura, Straniero. Di che cosa hai paura ? Sono più potenti delle entità ?
-Il più debole di noi potrebbe distruggerli in un nanosecondo.
-E allora perché non posso sapere cos’è la UNION ?
-Tuo padre ha mai avuto paura di Maelstrom ?
-No.
-Eon avrebbe potuto distruggerlo con poco meno di un pensiero. Eppure è stato assassinato. E a Maelstrom è stato concesso di tornare. Perché così doveva essere. Se l’universo non vuole risponderti, Epoch, è inutile alzare la voce.
-E’ assurdo. Hai accettato di parlarmi, Straniero. Non hai nulla di concreto da dirmi ?
-Sì. Un consiglio… lascia perdere.
-Cosa ?
-Non insistere. Sai già molto di più di quanto dovrebbe esserti concesso. Non sei ad un livello abbastanza alto da guardare ciò che ti interessa vedere… non resisteresti senza intervenire in qualche modo.
-Dammi una sola ragione per cui dovrei fare quello che mi chiedi, Straniero. Una sola.
-Tuo padre l’ha fatto.
-Mio padre ha fatto cosa, Straniero ? Possiedo tutti i suoi ricordi.
-No, non tutti. Se vuoi indagare su qualcosa…comincia sul perché non ricordi nulla di Drylon.
-Che cosa significa ?
-Lo scoprirai presto…
Epoch vorrebbe fare altre domande, sapere altre cose…ma tutto ciò che resta ad ascoltare i suoi lamenti è una stella morta.
CONTINUA…
Nel prossimo numero:
La conclusione del
viaggio nel tempo
Note
Si chiude il cerchio della liberazione di Maelstrom, con una breve incursione (letteralmente) nel numero 40, di cui riconoscerete varie scene riprese di pari passo.