#62

di Fabio Furlanetto

 

MOTORE MORTALE

(Mortal Engine)

Parte 2: Sia questa l’ultima battaglia

 

Il mondo è pieno di cose ovvie di cui nessuno si accorge mai.

Sherlock Holmes

(Arthur Conan Doyle, “Il mastino dei Baskerville”)

 

 

Mi sveglio per la luce, anche se ho gli occhi chiusi. Sento una superficie priva di calore sotto di me, ma non è fredda. Non sento le vibrazioni di calore delle molecole… è energia solida. Devo essere nella Zona Quantica.

Sento una voce, o meglio la avverto. Qualcuno mi sta parlando, anche se non sento niente. Ma so che mi sta chiedendo se mi sento bene.

Apro gli occhi, cercando di focalizzare qualcosa nonostante la luce diffusa. Quando ci riesco, focalizzo un occhio grande quanto un cocomero.

Mi lascio scappare un urlo e cerco di sollevarmi, ma solo il braccio destro appoggia su qualcosa. E sento una strana sensazione alla spalla sinistra.

[Mi dispiace averla spaventata] mi tranquillizza l’occhio, voglio dire Mr.S nel suo esoscheletro in forma umana.

-Dove sono ? Cos’è successo ? Dov’è il mio braccio !?!?

Buffo come le domande importanti vengano sempre fatte per ultime.

 

Inizio a riprendere un po’ della mia lucidità. Sono chiaramente nella Zona Quantica, all’interno della struttura senza nome che usiamo come base. Sono seduto su un tavolo di energia quantica, indosso solo metà del mio costume, ed il mio braccio sinistro è scomparso.

[Secondo Makkari, il suo braccio sinistro ora si trova in una dimensione parallela a questa, ridotto ad atomi vaganti nello spazio siderale]

-Prude.

[Non immaginavo che i suoi poteri le permettessero di avvertire sensazioni così dettagliate a distanze così ampie…]

-No, voglio dire che ho una specie di sensazione fantasma.

[Ah, sì, mi pare che sia una cosa comune ai vertebrati che perdono uno pseudopode. Anche se ho scarsa esperienza in materia mi sembra che la stia prendendo molto bene]

-Sono stato discorporato, Wolverine ha fatto a fettine i miei organi interni, e per cinque minuti sono stato un gigantesco cubo. Perdere un braccio è roba da tutti i giorni al confronto.

[Non sono sicuro di comprendere]

-Nemmeno io. Dove sono gli altri ?

[A combattere la Risposta]

-Chi ? Oh… l’androide che mi ha strappato il braccio, immagino. Se quella è la risposta ai nostri interrogativi su Drylon, forse ci conveniva vivere nel dubbio…

[Se posso essere indiscreto, Molecola…]

-Dimmi.

[Non ho ben compreso il perché della vostra fissazione per Drylon. Epoch non vi ha dato nessun ordine diretto al riguardo, gli xhanteani non vi hanno chiesto di interferire, ed avete scatenato una rappresaglia della UNION. Se questa è la risposta, perché impegnarvi così tanto ?]

Sto per rispondergli, quando mi rendo conto di non avere nessuna risposta chiara. Mr. S è un empate naturale, mi hanno spiegato… per lui emozioni e parole sono la stessa cosa. E’ la prima volta che ci penso ma…vuol dire che agisce in base a quello che provo. Mi stavo chiedendo la stessa cosa.

Ma non c’è una risposta.

-Esco. Dove hai messo il resto del mio costume ?

[Eccolo. Era necessario rimuoverlo per migliorare la sutura temporanea di Maelstrom]

Mi porge la parte superiore del costume e lo prendo in mano…anche se istintivamente cerco di usare entrambe le mani. Come la prima volta in cui l’ho indossato, penso che non è un granché. Lo strappo è netto, ma progressivo… l’intreccio molecolare è stato completamente stravolto con insolita…Maelstrom ?

-Maelstrom !?

[Così mi ha riferito Makkari. Ha detto molte cose, molto rapidamente…]

-Maelstrom !?!?

[No, Makkari ha detto molte cose. Mi ha anche espressamente ordinato di non lasciarti fino alla tua guarigione]

-E cosa dovrei fare ? In questa dimensione ci sono solo energia potenziale, energia quantica ed energia solida.

[Non credo che esista molto di più nell’universo, quindi dove altro potresti andare ?]

Scendo dal tavolo, scoprendo che le mie gambe non hanno quasi più forza. Devo aver perso una spaventosa quantità di sangue. Le molecole d’aria mi sostengono, appoggiandosi alle mie gambe come un rivestimento elastico. Potrei sforzarmi per non barcollare, ma Mr. S può ascoltare le mie emozioni quindi sarebbe inutile.

Le molecole di tessuto si richiudono, formando una meravigliosa trama finemente intrecciata.

Sulla faccia sento il rilassante tepore delle mie nove cicatrici. Anche il mio potere cerca di consolarmi. A volte credo di sentirlo parlare…

-Mi serve un bracciale quantico. Tu ne hai uno, vero ?

[Makkari mi ha anche detto di impedirti di unirti alla battaglia]

-Lo so. Dammi il bracciale, S.

[Obbedisco ad Epoch e ad Epoch soltanto]

-Epoch ti ha ordinato di trattenermi ?

[Non è questo il punto…]

-Epoch è la custode della vita, S. Epoch è la vita. Il libero arbitrio. La libertà. Puoi sentire le mie emozioni…non posso neanche immaginare cosa tu riesca a vedere di lei.

[E’ pericoloso]

-Lo so. Dammi il bracciale, S. Non farmi nascondere.

Con estrema agilità manuale, Mr. S apre un compartimento del suo esoscheletro e ne estrae una versione compatta dei nostri bracciali quantici. Quando lo prendo in mano, riconosce il mio codice genetico e riprende il design di un orologio. Istintivamente cerco di metterlo al braccio sinistro… e con una frustrante sensazione di impotenza, chiedo all’aria di aiutarmi a metterlo al polso destro.

[Non mi hai risposto. Perché Drylon ?]

-Non è stata una mia idea…

[Lo hai detto tu, Molecola, posso ascoltare le tue emozioni. Non mentirmi. Perché Drylon ?]

-Non…non lo so. Avevamo sotto gli occhi il più grande mistero della storia… Perché uno scala una montagna ? La cima non è tanto diversa dalla valle.

[Cos’è una montagna ?]

Sorrido, ricordandomi che proviene da un mondo gassoso. Anche noi sembriamo così ingenui ad Epoch ?

-Stammi bene, S. Tieni d’occhio il posto.

 

Il bracciale mi trascina di nuovo alla materia, all’universo in cui sono nato. Nell’istante in cui vi rimetto piede, avverto il chiacchiericcio delle molecole che mi circondano. Sono nello spazio profondo; non avendo nessun altro con cui parlare, tendono ad assillarmi.

Mi dispiace sempre lasciare la Zona Quantica. L’energia è così silenziosa. Così calma.

Penso di lanciare una ricerca degli altri Protettori, ma di solito inserisco i comandi digitandoli. Ma con il bracciale sul polso destro, non ho più delle dita che arrivino ai comandi. Buffo, mi sto rendendo conto solo adesso in che situazione sono.

Meglio così. Mi da un po’ di tempo. La vita con i Protettori è così frenetica che non riesco quasi mai ad avere un minuto per pensare. Penso sia normale… Quasar è uno stakanovista cronico, Makkari l’incubo di un produttore di caffè, e probabilmente Nuvola in un secondo può pensare quanto facciamo noi altri quattro in una vita intera.

Mi piace smettere di pensare. Strano rifletterci sopra. Sono stato così solo per tutta la mia vita da detestare la mia compagnia. Forse è per questo che mi sono innamorato di Marsha, l’unica a cui piace starmi intorno.

Oddio, Marsha ! Darà di matto per questa cosa !!! Come faccio a spiegarle che ho perso un braccio senza farla sbraitare contro Epoch !? Già si lamenta sempre perché sono sempre fuori casa ! E se faccio arrabbiare Epoch e lei mi caccia dal gruppo ? Oddio oddio oddio… no, aspetta, calma.

Respiro, respiro, respiro.

Non sei più al liceo, nessuno ti ficcherà la testa nel water se pensi qualcosa di stupido. Calma, adesso tu potresti ficcare l’intero Sistema Solare nel water, respira.

Perché dovevo mettermi a pensare !? Troppo stanco per tagliare fuori il fiume di parole cosmico che passa per la mia testa…

No, non aggiungo un terzo sole ! E quella pulsar resta dove sta ! Mi state facendo esplodere il cervello ! Aria, ricordati di continuare a riciclare l’aria… sistema la pressione, sei nello spazio non vorrai mica esplodere…

Ho detto che resta dov’è !!!!

E’ come essere tornati ai primi tempi… quando mi accorsi di poter comandare le molecole… ma negli anni sono diventato molto più potente, e adesso non ho abbastanza forza per tagliare fuori quello che non mi serve…

Stavo cucinando ! Ho fatto bollire l’acqua con lo sguardo, quando mi sono accorto del potere… come ho fatto a ritrovarmi con un intero universo che mi parla !?

Basta basta basta ! Ogni molecola mi chiede qualcosa… ogni atomo mi mostra come ristrutturare il cosmo… Le cicatrici stanno bruciando !

Il potere ! Lo sento ! Percorre il mio corpo, collegando gli atomi dell’universo… mi sto perdendo…troppe cose possibili… troppo potere…. Non penso più…

ZITTI ! TUTTI QUANTI !

Lo so anch’io che sono onnipotente !!! So di non avere limiti ! So cos’è questo potere ! So che chiunque altro lo userebbe di più ! Per questo solo io posso sopportare tutto questo !!!

Le particelle del mio corpo sono un tutt’unico con il resto dell’universo…ma io sono io…ho lottato tutta la vita per avere una mia identità… sono onnipotente ma non posso usare tutto il potere… non voglio essere tutto, io sono io ! IO SONO MOLECOLA !

E ADESSO ! UNIVERSO ! SI TORNA A GIOCARE ALLE MIE REGOLE ! TU E IO, SBRUFFONE ! TE LA SENTI !?

Se potessero, le molecole verserebbero una goccia di sudore e farebbero finta di niente.

 

Riapro gli occhi, senza averli mai chiusi, nella Zona Quantica. Ho zittito l’universo ? O mi sono solo ritirato in un posticino tranquillo ?

Non importa. Il potere è sempre lì. Ma ha smesso di ridere di me. Tutti hanno smesso. E quella pulsar è un po’ più grande di prima, così imparano a rompermi le scatole.

Prendo fiato. E penso, senza avere più paura di farlo.

Il potere non si è mai ribellato così. Voleva dirmi qualcosa ? Ho visto un gorgo di particelle… risucchiate da qualcosa di incredibilmente più elementare…

Ma se pensa davvero… è ostile ? Ho paura. E molta. Fatico da sempre per avere il controllo, e se il potere si ribellasse… solo la fede in me stesso mi ha fermato.

Fede ? Qualcosa si accende nella mia testa, e non sono più le cicatrici…

Penso. Voglio farlo, con tutto me stesso.

Le particelle F2, il cuore di Drylon e della Risposta. “Forced Field”… assorbono qualunque cosa, un gorgo di particelle come quello in cui mi sono trovato.

Ma non era un vero gorgo. Era una colossale voragine mentale…no, la mente non c’entra. Era qualcosa di più elementare.

“Non credo che esista molto di più nell’universo”. Hanno già una particella in grado di assorbire energia infinita. Cosa vogliono di più ? Materia, energia e pensiero sono la stessa cosa. Io lo so bene. Allora perché continuo a mantenere il controllo ?

Fede. Può essere così semplice ?

Volevano costruire degli Dei. La Risposta è un Dio mancato…alimentato ad F2. C’è un passo successivo, ma non lo avevamo mai capito… cosa c’è di più elementare dell’energia ?

Conosco gente in grado di spostare i pianeti con il pensiero. Anche io posso. Solo potere ? C’è sempre qualcosa di più elementare…

Ho capito. Una particella così elementare da essere puro pensiero…ma una particella perfetta può diventare reale ed il suo potere… il mio impallidisce…

Così semplice. Così elementare. Ed è sempre stata sotto il naso di tutti.

Forced Faith Field”. Campo di fede forzata. F3.

Muove gli Dei. Gli permette di esistere. Di modificare la realtà con il pensiero. E Drylon è stata distrutta perché troppo vicina allo scoprire il segreto.

La Risposta è un Dio mancato, alimentato da F2. Anche Drylon è alimentato da F2.

La UNION vuole attivare un motore divino costruito da Drylon miliardi di anni fa… se la Risposta arriva a Drylon, diventerà onnipotente. Molto più di me.

Aspetto un cenno d’assenso dall’universo, ma resto da solo ad osservare il vuoto.

 

Il bracciale ha rintracciato i segnali degli altri Protettori…ora posso raggiungerli. Ma perché ? Non sono neanche troppo sicuro di cosa ci faccio, in questo gruppo.

Ma mi permette di non pensare. Mi hanno dato così tanto, ed ho sempre saputo di poter fare molto di più per loro. Posso sconfiggere la Risposta ?

E’ un super-androide che assorbe energia dalle stelle, e mi ha già strappato un braccio. Sta per evolversi in un Dio…mentre io forse lo sono già.

Ho ragione ? Cerca un modo per attingere potere dall’idea della distruzione ? Posso bloccarlo ?

C’è un solo modo per saperlo. Per smettere di pensarci.

Il bracciale si attiva, e per un istante mi trovo in due posti allo stesso tempo. Un attimo, sono nel nulla. Quello dopo, sono all’inferno.

Posso vederlo come nessun altro può fare… un buco nero che divora l’essenza stessa dello spazio. La Risposta.

Si muove a velocità impossibili, impegnato ad uno scontro tra le frazioni di secondo. Makkari è immobile, al confronto.

Quasar gli sta scaricando addosso tutto quello che ha, ma l’energia quantica è inevitabilmente risucchiata.

Maelstrom si contorce dal dolore, a malapena vivo. Ma è troppo testardo per morire, anche se solo l’odio sta tenendo insieme le sue ossa.

Non riesco a vedere né Nuvola né Epoch… e provo un brivido lungo la schiena. Nemmeno io potrei batterle.

-Molecola ! Mettiti in salvo… cerca aiuto ! – mi urla Makkari tramite onde radio, distraendosi per un trilionesimo di secondo. Per la Risposta, un’eternità.

Quasar e Makkari sono respinti da un campo di forza a dir poco titanico, e si ritirano.

Maelstrom carica a testa bassa, e la Risposta si prepara ad ucciderlo. Posso quasi sentirlo ridere. Anzi, ridono entrambi. Altrettanto pazzi.

-Fermo – gli ordino, volando davanti a lui. Cerco di trattenerlo col braccio sinistro, quando mi ricordo di non averlo. Questa faccenda inizia a diventare quasi fastidiosa…

-Cosa ti fa credere che voglia darti retta ? – mi chiede, spavaldo. Posso sentire la fatica che gli costa restare in vita.

-Sfioralo e sei morto.

-Credi che faccia mettere i piedi in testa da quel robot preistorico !? Dimentichi chi ti ha salvato, piccoletto ?

-Fai quello che vuoi, Maelstrom, come sempre. Ma la Risposta…è un mio problema.

Per un attimo mi guarda sorpreso, quasi spaventato. Poi sorride.

-Da dove hai tirato fuori questo caratterino, tappo ?

-Ho ricominciato a pensare…

 

La Risposta si stufa delle chiacchiere, e mi guarda negli occhi. E’ sufficiente. Non so se sia vivo…ma in lui sento qualcosa. Più dell’energia. Più del pensiero.

Avevo ragione ! Tutto è collegato. Posso fare qualunque cosa. Ed ho intenzione di prenderlo a calci in culo da qui a Drylon !!!!

I suoi occhi scatenano tutta l’energia della Galassia, ed io sono sulla traiettoria di tiro. Sento il campo forzato che dà vita al suo potere… forse la stessa cosa che dà vita a tutto il resto. Energia…la seconda cosa più elementare dell’esistenza.

Sta cercando la prima… le idee. Sta cercando di diventare la Distruzione. Sento i raggi che si avvicinano, sento l’universo. Ma non sta parlando.

Aspetta i miei ordini. Io sento la speranza degli altri…speranza in me.

Lui può essere la Distruzione, se vuole. Noi siamo la barriera difensiva dell’universo, e non passerà.

Alzo una mano e vi concentro tutto il mio potere, tutta la mia volontà, tutto ciò che sono. Con la rabbia di una vita senza risposte.

E i raggi tornano indietro.

Lo sento tremare dall’interno… il suo motore inizia a perdere colpi. Ha trovato qualcosa in grado di tenergli testa.

La Risposta è investita da due raggi di energia infinita, che lo trapassano da parte a parte lasciando due buchi ben definiti. Un terzo nel suo orgoglio.

-Impressionante – mormora Maelstrom, con totale sorpresa.

-Non so se posso rifarlo…non so se sono degno del potere – ammetto – ma almeno adesso siamo pari.

-Sta per tornare all’attacco.

-Quanto tempo credi che servirà agli altri per riprendersi ?

-Troppo. Ti sei perso una battaglia spettacolare…ma abbiamo in serbo un po’ di sorprese. Dobbiamo ancora lasciar fare alle ragazze.

-Si sta riprendendo. Torniamo all’attacco ?

-Potevo ucciderti per avermi fermato – confessa. So che è la pura verità. Non c’è rimorso per lui, né rabbia per me.

-Probabilmente.

-E tu non ti sei spostato. Inizio a rivalutarti.

-Mi rispetti per averti tenuto testa per tutto questo tempo ?

-No, ti lascio fare perché sei più stupido di un virus e quindi non sei una minaccia.

Sorrido. Glielo lascio pensare. Non voglio sprecare l’occasione… forse non ci sarà più molto da sorridere, adesso.

-Forza… voglio smettere di pensare per i prossimi dieci round. L’universo mi dà il mal di testa.

 

CONTINUA…

 

 

Note

Riflettori puntati sul componente più forte e riluttante dei Protettori: Molecola. Fin dalla sua prima apparizione (o quasi), il caro Owen Reece si è messo in risalto per la più grande contraddizione del suo potere: se questo tizio può controllare le molecole e fare praticamente tutto, come mai non combina un cavolo !? E soprattutto, come si fa a scrivere di qualcuno che può fare tutto ? Non è stato affatto semplice scriverlo all’interno di una serie regolare, nonostante i nemici di tutto rispetto. Molecola è anche stato il membro dei Protettori su cui ci si è concentrati di meno, ed ho voluto usare quest’ultima occasione per pareggiare un po’ i conti (anche perché non ha passato un buon quarto d’ora nell’ultimo numero !)

Su Quasar #63, invece, riflettori puntati sull’affascinante Nuvola e sulla battaglia che avviene dietro le quinte di questa storia.