Quasar #32
TEMPO3
“I computer sono inutili.
Possono soltanto dare risposte”
Pablo Picasso
Mentre
Quasar sta cercando di rifarsi una vita sulla Terra, qualcosa ha distrutto un
intero universo in meno di un giorno. Solo l’intervento dei Protettori
dell’Universo ha evitato la distruzione del nostro, ma rimane ancora il mistero
di che cosa possa provocare una cosa del genere.
Terra.
New York, per la precisione. Appartamento di Lara Winters. E’ appena tornata a
casa dopo un altro giorno come cameriera al Moonbucks. Non è esattamente il
lavoro dei suoi sogni, ma almeno è abbastanza per guadagnarsi da vivere.
In
realtà non ha mai avuto nessun sogno. Finito il liceo si è subito trovata un lavoro,
poi un altro e un altro ancora. Avrà già cambiato almeno sette professioni. Non
riesce mai a trovarne una che la soddisfi in pieno, perché non ha mai veramente
deciso cosa vuole fare nella vita. E così, ha tirato avanti per anni. Da
quando, a vent’anni, è riuscita a permettersi un appartamento, non ha mai
trovato nessuno a casa quando ritornava. Finora.
-Wendell,
sei in casa ?
-Sì,
sono rientrato da poco. Ho fatto un salto a Lemuria per vedere come procede la
ricostruzione.
-Sarebbe
quella città di mutati che il tuo nemico ha raso al suolo ?
-Devianti,
in realtà. Com’è andata oggi ?
-Insomma.
Non è passata molta gente…Bob continua a sperare che tu ritorni. Ogni volta che
tieni banco i clienti triplicano.
-Non
sono un gran narratore, e solo nel primo giorno avevo quasi finito di
raccontare tutte le mie avventure. E poi… non so se mi va di diventare la
mascotte ufficiale del bar, se capisci cosa intendo.
-Le
altre ragazze continuano a chiedermi di te…probabilmente gli verrebbe un colpo,
se sapessero che ti sei trasferito qui.
-Dubito
che lo sappiano anche i tuoi vicini, visto quanto poco mi faccio vedere e che
non ho dovuto traslocare niente.
-Oh,
scommetto che tutto il palazzo già sparla di me, dopo una settimana.
-Non
credi…che stiamo correndo troppo, forse ?
-E
che volevi fare, continuare a vivere nella Zona Quantica ? O prenderti un
appartamento dove passeresti solo una volta alla settimana ? Eri tu a dire che
la vita è troppo corta per eccetera eccetera eccetera, no ?
-Sì,
eccetera eccetera.
-Beh
ora pensa a togliere quella porta per la Zona Quantica…è da giorni che te lo
devo ricordare. I tuoi amici dove sono ? Non dovevano passare in questi giorni
?
-Vediamo…Molecola
è andato a soccorrere un cargo spaziale che era rimasto senza energia, Makkari ha
scoperto che Sersi dava una festa ad Atene e non poteva assolutamente mancare,
e di Nuvola non ho proprio idea.
-Hhhmmm.
Non è che mi dispiaccia particolarmente.
-Gelosa
?
-Beh…credo
di no…ma non mi piace particolarmente che tu te ne vada in giro con una
praticamente nuda…
-L’ultima
volta che abbiamo provato a convincerla a crearsi dei vestiti veri e propri, ci
ha esposto credo un’ottantina di motivi per cui non ne ha bisogno. Ma
comunque…ci incontriamo sempre durante il giorno, vorrei passare la sera in
situazioni più…normali.
-Mi
sembra comprensibile. Io vado a cucinare qualcosa, tu intanto vuoi deciderti a
togliere quella porta ?
-Oh, non so. Mi sembra ci stia bene.
-Molto
spiritoso – risponde facendogli una smorfia, poi cammina verso la cucina – Se
vuoi delle serate normali non dovresti tenere quella porta no ? Insomma lavori
semplicemente nello spazio, non è detto che tutta la tua vita debba essere
assurda ! Per quanto a me un po’ meno routine non dispiacerebbe…
Mentre
controlla cosa è rimasto nel frigorifero sente una mano metallica sulla schiena
ed una voce nella sua testa.
[Mi
scusi…]
-Aaaaaaahhh
!
-Che
succede !? – Wendell entra di corsa in cucina, le Bande Quantiche piene di
energia. Lara corre verso di lui.
-U-u-un
mostro !
-Non
preoccuparti. Questo è soltanto Mr.S, il segretario personale di Epoch.
[Mi
dispiace averla spaventata, miss Winters] – risponde empaticamene l’alieno con
un occhio gigante al posto della testa ed un esoscheletro umanoide.
-Non
è n-niente…
-Che
ci fai qui, S ?
[Epoch
richiede la tua presenza per riferirti alcune novità]
-Non
può aspettare domani ?
[Lei
sì. L’universo probabilmente no]
-Si
tratta del fenomeno che abbiamo incontrato all’altro capo dell’universo !?
[Sì]
-Prenderò
la…ehm, chiamata nel bagno. Ho appena eliminato la porta per la Zona. Torno
subito, Lara.
Si
allontana, lasciano la ragazza e mr. S da soli.
-Allora…ti
fermi a cena ?
[Non
ho bisogno di ingerire sostanze organiche, grazie]
-Uh…senti…forse
te lo chiedono spesso ma…a che ti serve l’occhio ?
Per
quanto prosaica, l’apparizione di Epoch nello specchio del bagno è almeno
efficiente.
-Quasar,
sono riuscita a sapere che il 37% del multiverso da te denominato “New
Universe” ha cessato di esistere.
-Come
hai fatto ? La Coscienza Cosmica non arriva tanto lontano.
-Sebbene
ci troviamo davvero ai limiti del creato conosciuto, pare che il New Universe
sia il multiverso più vicino a noi.
-Direi
che ha senso. Se sono stato veramente il primo ad uscire dal Multiverso, come
mi è stato detto, non poteva essere un caso che fossi capitato proprio lì.
-In
ogni caso, molte civiltà ed entità hanno i mezzi per avvertire una cosa del
genere. Ho anche scoperto che il fenomeno sta già inglobando multiversi minori
che gravitano attorno al nostro.
-Nessun
indizio su come possiamo fermarlo ?
-Temo
che a questo punto sia impossibile. Ho elaborato i dati registrati dalle Bande
Quantiche quando sono brevissimamente entrate in contatto con il fenomeno. Non
è niente che abbia mai visto…sembra non possedere nessuna caratteristica che
attribuiamo alle realtà note. Tuttavia, il fenomeno si alimenta da solo, ad un
ritmo geometricamente crescente. Ogni forma di materia o energia vi entri in
contatto sarà assimilata. Quando questo…qualcosa…entra in un universo, lo
divora a ritmi sempre maggiori. Poi quella linea temporale assimila due linee
temporali adiacenti. Ognuna di queste ne assimila altre due. Ognuna di quelle
due, altre quattro. Fino a quando l’intero multiverso non sarà diventato il
nulla.
-Ed
ora che abbiamo respinto il primo tentativo di infettare questo universo…il
fenomeno dove si trova ?
-All’esterno
di questo multiverso, e verosimilmente lo sta a poco a poco circondando. La
scala di riferimento è troppo vasta anche solo per poter pensare l’esistenza di
una posizione precisa. Tuttavia è sufficiente che una minima quantità di questa
energia entri in contatto con questo universo, e non ci sarà più nessun modo
per invertire il processo di distruzione.
-Mi
rifiuto di credere che un qualcosa in grado di distruggere interi universi
nell’arco di un giorno non sia mai stato avvistato, o tenuto sotto controllo, o
anche solo sentito nominare. E poi, di che si tratta ? E’ un’arma o una forza
della natura ? O addirittura qualcosa di vivo ?
-Nessuna
informazione disponibile in materia.
-Hai
provato a chiedere…non so, ad Eternità, allo Straniero o ad altre entità ?
-Nessuno
sa niente.
-Neanche
il Tribunale Vivente ?
-Si
rifiuta di concedere udienza.
-Abbiamo
respinto il primo attacco con una fatica enorme. Non so se potremmo rifarlo…di
sicuro non se verremo attaccati ripetutamente. E’ vitale scovare il
maggior numero di informazioni possibili. Non si può affrontare un nemico
sconosciuto che non sembra avere punti deboli.
-Forse
c’è un modo per avere informazioni.
-Sarebbe
?
-Se
questo fenomeno sarà sconfitto nel futuro, potremmo prendere da là le
informazioni che ci servono.
-Odio
dirtelo, Ep, ma mi sembra una pessima idea. Vuoi usare delle informazioni prese
dal futuro ? Rischiamo di creare un gran bel paradosso temporale.
-Non
necessariamente. Esiste una sorta di “campo neutro temporale” in cui potreste
recarvi. Ho già contattato la C.I.T in passato, del resto.
-C.I.T
?
-Commissione
per l’Invarianza Temporale, l’immane struttura trans-temporale che monitorizza
e regola i viaggi nel tempo.
-E
cosa ti fa credere che sappiano come sconfiggere questa…cosa ?
-Le
banche dati della C.I.T sono le più vaste di tutti gli universi conosciuti. Se
un fenomeno di questa entità si è mai verificato nella storia di qualunque
universo sarà certamente nei loro archivi.
-Tanto
vale provarci. Senti…perché li hai contattati, in passato ?
-Ho
cercato di chiarire i paradossi temporali causati dal Guanto dell’Infinito.
Avevano istituito una sotto-commissione per indagare, e sono stata
interpellata.
-Non
me ne hai mai parlato.
-Non
l’ho ritenuto necessario. Ed inoltre, se la comprensione dei paradossi
temporali causa così tanti problemi a me, non oso immaginare come possa vederli
un essere umano.
-Beh
grazie per avermi risparmiato un mal di testa, ma la prossima volta almeno
accenna alla cosa.
-Posso
richiedere un incontro per domani.
-Accetteranno
così presto ?
-Si
tratta di viaggiatori temporali, Quasar. Per loro potrebbe passare un anno
dalla mia richiesta alla risposta, ma appariranno un secondo dopo la chiamata.
-Comodo.
Facciamo alle nove di domani mattina…fai contattare gli altri da mr. S, ok ?
-D’accordo. A domani.
Il
giorno dopo, alle nove meno tre minuti. L’Eon-verso.
-Dovevi
esserci ieri sera, Quaze ! Non hai idea dello scherzo che io e Sersi abbiamo
organizzato a Sprite…dovevi vedere la sua faccia ! Ancora un po’ ed avrebbe
incenerito l’intera sala !
-Dovrò
crederti sulla parola. Epoch, quanto ci mettono ad arrivare ?
-Centosessantun
secondi. Cioè settantadue secondi in meno dell’ultima volta in cui ti ho
risposto.
-Hai
fretta di tornare indietro, Quaze ?
-Non
mi piacciono i viaggi nel tempo, tutto qui.
-Io
invece non vedo l’ora. E’ una cosa che non ho ancora fatto.
-Ci
sarà da fidarsi di questa C.I.T, Quasar ?
-Non
ne ho idea. I dati negli archivi dei Vendicatori e dei Fantastici Quattro sono
estremamente vaghi. Tutto a posto con quel cargo, poi ?
-Sì,
nessun problema. E’ bastato ricostruire gli elementi trans-uranici del loro
motore.
-Avverto
una distorsione dello spazio-tempo, Quasar. Stanno arrivando.
-Riesci
a sentirli ? Mi sorprendi sempre di più, Nuvola.
-E’…positivo
?
Si
sente un forte odore di ozono, mentre tre droidi massicci si materializzano.
-Squadra
di recupero numero 494376 a base, destinazione raggiunta. Prego confermare.
-Salve,
sono Quasar e questi sono…
-Non
si avvicini – intima uno dei droidi, brandendo un pesante fucile – Stiamo
attendendo la conferma.
-Confermato,
squadra 494376. Portateli nella zona a tempo nullo.
-Ricevuto
e confermato, base. Campo di trascinamento temporale attivato.
Il
gruppo ed i droidi diventano trasparenti e scompaiono lentamente.
-Accidenti
– si lascia sfuggire Quasar, davanti ad un hangar che potrebbe tranquillamente
contenere New York. Navi di tutti i tipi attraccano e se ne vaano, senza il
minimo rumore. Makkari e Molecola hanno l’espressione di bambini in una
gelateria, il primo per la passione per ogni tipo di veicolo ed il secondo per
pura curiosità scientifica. Nuvola, naturalmente, rimane impassibile.
I
droidi fanno strada fino a quello che sembra una piccola dogana. Per mezz’ora
danno credenziali ed identificano i visitatori, e poi procedono fino ad un
ascensore in mezzo ad uno spiazzo. Una volta entrati, e constatato che era
molto più spazioso all’interno che all’esterno, le porte si chiudono e si
riaprono immediatamente.
Davanti
a loro un corridoio interminabile, con porte su entrambi i lati. Un uomo basso
in giacca e cravatta, con i capelli diradati sulle tempie ed un paio di baffi
molto ben curati si presenta di fianco all’ascensore, mentre i droidi se ne
vanno.
-Benvenuti
al quadro dirigenziale della C.I.T. Io sono Mobius…incantato.
Ignora
gli altri e prende la mano di Nuvola per baciarla, senza che lei capisca bene
il significato del gesto.
-Ci
siamo già visti da qualche parte, signor Mobius ? Ha un volto familiare. [1]
-Non
vedo proprio quando. Perdoni la battuta. Allora, che ci fate qui ?
-Stiamo
cercando delle informazioni.
-La
C.I.T non è una biblioteca !
-E’
molto importante. Riguarda una minaccia che ha quasi distrutto l’universo…
-Da
quale linea temporale venite ?
-Ehm…in
realtà non…
-Terra
616 – risponde prontamente Makkari, al che Mobius alza gli occhi al cielo.
-Dovevo
immaginarlo…nessuno ci dà tanti problemi quanto voi ! E naturalmente, proprio
da voi doveva cominciare l’invasione di anti-realtà. Sono anni che propongo la
cancellazione della vostra linea temporale… Ma ormai è fatta. Seguitemi.
Prende
per braccio Nuvola ed iniziano a camminare per il corridoio, seguiti dagli
altri.
-Il
suo file di presentazione dev’essersi perso, mia cara, perché mi sarei
certamente ricordato di un caso così delizioso come il suo.
-La
natura di questo luogo mi sfugge. Dove è situato ?
-A
metà strada tra la fine e l’inizio del tempo. Un po’ sopra la Spirale dei Mondi.
Lo sa che la nostra organizzazione è la più vasta ed efficiente dell’intero
multiverso?
-No,
non…
-Dovrò
farle fare una visita guidata, quando avrete avuto le vostre risposte.
-Uh,
signor Mobius… - si intromette Makkari.
-Mobius
e basta.
-Sì…cosa
sono queste targhette sulle porte ? Io sapevo che le linee temporali fossero
numerate diversamente…
-Ah
! La prego, non mi parli di quella storia. L’addetto alla vostra linea vi
spiegherà tutto…il suo ufficio è qui vicino.
-Come
facevi a sapere il numero della nostra linea temporale ? – chiede Quasar
sottovoce a Makkari.
-Ho
incontrato qualche mutante. E credimi, quelli ne sanno parecchio di queste
cose.
-Ha
detto che vi causiamo più problemi delle altre linee… - chiede Molecola – che
intendeva ?
-Vi
farò un esempio. Prendete questa linea… - apre una porta a caso: è un piccolo
ufficio, in cui un uomo identico a Mobius sta lavorando su una scrivania con un
paio di plichi.
-Direttore…
-Continui
pure a lavorare, scusi il disturbo – chiude la porta ed apre quella di fianco,
mostrando la stessa scena.
-Sono
quasi tutte così. La media è di tre, quattro infrazioni temporali per linea. Le
più complicate arrivano ad una ventina circa. Ora vi mostro l’ufficio
incaricato alla vostra linea temporale…
Apre
un’altra porta. Tutto l’ufficio è saturo di pile di fogli che arrivano fino al
soffitto, e l’armadio sembra sul punto di scoppiare. L’uomo alla scrivania si
alza in piedi; prima non si vedeva a causa del numero di fogli sul tavolo.
Anche lui è identico a Mobius.
-Ecco
la vostra linea temporale. Settecentoquarantanove infrazioni temporali note,
con relativi ricorsi in appello.
-Direttore…
-Le
presento alcuni indigeni della sua linea temporale. E’ autorizzato a dare loro
tutte le informazioni in suo possesso. Buon lavoro…lei è la spina dorsale della
Commissione – dice uscendo dalla stanza.
-La
ringrazio, Direttore.
-Siete
tutti uguali qui, signor…
-Mobius.
Sì, la clonazione dei dirigenti è il metodo più efficiente. Allora, vediamo un
po’…lasciatemi mettere in ordine… sedetevi pure, se trovate spazio !
Sposta
le pratiche sulla sua scrivania per terra, mentre Quasar crea delle sedie.
-Dunque…
- prende un foglio da una tasca della giacca e lo legge – Quasar, Makkari,
Molecola e Nuvola della linea temporale 0257/9023-B, giusto ? [2] Mi ero spedito un
promemoria, domani.
-Come
scusi !?
-Volevo
dire che domani mi spedirò un promemoria per oggi, che ho appena ricevuto. Qui
diciamo “Ricordare il passato non basta !”
-Veramente
mi avevano detto che la nostra linea temporale si chiama Terra 616…
-Ah,
quello ? E’ una vecchia storia. Un idiota si è inventato per scherzo che
sarebbe stato introdotto un nuovo metodo per la classificazione delle linee
temporali, con solo tre cifre. La storiella è circolata per mesi e qualcuno
deve averla raccontata a dei visitatori, e la voce si è diffusa anche nel tempo
lineare… Andiamo, davvero pensavate che esistessero soltanto 999 linee
temporali ? E che avremmo catalogato degli universi usando il nome di un
pianeta ?
-Già,
non ha un gran senso. Senta, il suo lavoro qui qual è ?
-Devo
catalogare tutte le infrazioni temporali della vostra linea.
-Si
direbbe un lavoro…pesante…
-Oh,
io mi diverto a catalogare. Ed ho parecchio più lavoro degli altri !
Insomma…vedete quella pila laggiù ? Quelle solo soltanto le infrazioni di Kang
ed Immortus. Molte sono state cancellate nella Guerra del Destino…è descritta
nella pila a fianco. La Sotto-Commissione per le Divergenze Asincrone vuole un
rapporto completo su di lui tre mesi fa. E proprio dal punto in cui siete
venuti voi ne sta combinando altre. Le infrazioni commesse da X-Men e mutanti
vari occupano l’intero armadio. C’è di tutto, là. Salti nel proprio io passato,
figli mandati nel futuro, figli che vengono da un futuro e se ne vanno in un
altro, figli che viaggiano nel passato per diventare i propri padri. C’è un’intera
Sotto-Sotto-Commissione dedicata soltanto ai figli di mutanti. Ed un’altra agli
Askani. Ora sto catalogando le infrazioni dei Fantastici Quattro, poi toccherà
a quelle del Dottor Destino, e devo ancora terminare il rapporto preliminare
sul mutante che viaggia nella spirale per sei mesi fa. Ho da dedicarvi soltanto
un’ora, nei prossimi cinque minuti.
I
membri del gruppo si guardano ad occhi sgranati, non avendo capito
assolutamente niente.
-Dunque…vediamo
se riesco a trovare la pratica su di voi… - sposta fogli su fogli, fino a
trovare una piccola busta.
-Ah,
eccoci qua ! Allora…no no, aspettate…lei non è stato infettato da Ego, vero ?
-Uh…no…
-Ah
già, che stupido ! Ho preso il fascicolo sulla 9023-A ! La B…dove ho messo la
B…eccola ! Hhhmmm…c’è un bel casino, da voi. Vediamo…questa è su Kang…questa è
sulle interferenze del futuro riguardo i marziani…qui c’è Zarrko…aaah, Quasar !
Eccola qui ! Solo cinque fogli, poteva andarle peggio. Sa in quale infrazione è
appena incorso o sta per incorrere, per caso ?
-Di
che parla ?
-Andiamo
per esclusione. Ha già iniziato a saltare in vari momenti della propria vita ?
-Non
che io sappia.
-Partecipato
al Guanto dell’Infinito ?
-Tempo
fa.
-Allora
non è questo…dunque…che mi dice di Ethos ?
-Mai
sentito nominare.
-Ripristino
non autorizzato di una linea temporale ?
-No.
-Profezie
su una minaccia futura ?
-Parecchie.
Senta…noi siamo qui per avere notizie sul fenomeno che ha distrutto il New
Universe…
-Ma
perché non me l’ha detto subito !!!
Mette
via il fascicolo ed estrae uno spesso plico da un cassetto.
-Invasione
di anti-realtà ! Ci ho giusto lavorato tra cinque giorni ! Avete rischiato
grosso, lo sapevate ? Avete perso quattro minuti !
-In
che senso ?
-Quello
che ho detto. Il vostro universo ha perso quattro minuti della propria vita,
nell’attacco. Non è una cosa che capiti tutti i giorni. Che volete sapere ?
-Tutte
le informazioni in vostro possesso.
-Hhhmmm,
sarà difficile. E’ la Commissione per la Reintegrazione delle Anomalie Esterne
a gestire la cosa. Potrei fare richiesta per un consulto…
-Quando
?
-Anche
ieri. Potrei farvi ricevere… - prende un altro biglietto dalla tasca della
giacca – Oh, tra una settimana mi sono informato che vi riceveranno tra pochi
minuti. Posso accompagnarvi ?
Mobius
si alza dalla scrivania ed apre la porta da cui è entrato il gruppo. Dall’altra
parte, una scala mobile che sembra non finire mai, con a lato infinite porte.
-Ehi
! C’era un corridoio lì, quando siamo entrati ! Questo posto è peggio di un
quadro di Escher…
Mentre
la scala si muove, Quasar si avvicina a Mobius.
-Senta…il
suo collega ha parlato di cancellare la nostra intera linea temporale…
-Oh,
non dovete preoccuparvene. Avete ricevuto una proroga per vizio di forma nelle
pratiche. Cose che capitano.
-Ma
se viaggiate nel tempo, potreste decidere di cancellarci anche domani.
-Vuole
un consiglio su come evitare la cancellazione ? Continuate ad infrangere le
leggi temporali.
-Come
!?
-La
C.I.T non riesce proprio a starvi dietro. Su più di settecento infrazioni ne
sono state risolte soltanto cinque. Ogni volta che entra in gioco un nuovo
paradosso temporale, la Commissione mi ordina di rivedere tutte le pratiche
correlate. Proroghe a non finire, quindi. La continuità della vostra linea è
così complessa che eliminare un solo elemento complicherebbe tutti gli altri.
-Non
mi sembra proprio un grande argomento in nostra difesa… - fa notare Molecola,
guardato male dagli altri. Non è certo il caso di dare a questa gente altri
motivi per eliminarli.
-Qui
alla C.I.T diciamo “Se non è rotto, non aggiustarlo”. E per quanto possa essere
incredibile, la vostra linea è infinitamente più stabile di molte altre.
-Ma
come fate ad esaminare personalmente ogni singola linea temporale ? Non sono
infinite ?
-Certo
che lo sono. Infatti abbiamo un personale infinito…facciamo una piccola
deviazione nella Sala della Cronometria. Da questa parte.
La
scala mobile si ferma, e Mobius apre una delle porte. Dall’altra parte, uno
spazio infinito colmo di uomini senza volto che lavorano su anonime scrivanie.
Tutti in file perfette, tutti al lavoro senza mai alzare lo sguardo dai
computer antiquati.
-Accidenti
!! Ma quanti sono ?
-E’
impossibile saperlo. C’è un cronosservatore per ogni linea temporale; sono loro
a registrare tutti gli eventi significativi, e se necessario a biforcare le
linee temporali.
-E’
qui che si creano le divergenze, allora ?
-Solo
alcune. La maggior parte delle divergenze sono naturali. Noi ne aggiungiamo
solo alcune, per evitare che la linea principale diventi troppo pesante. Quasi
tutte le linee temporali poi si esauriscono da sole, senza influire troppo su
quella principale. Non vogliamo certo complicarci le cose da soli, creando
sempre nuove linee da osservare !
-Sono
vivi ?
-Non
proprio. Sono esseri artificiali semi-senzienti. Ora però dobbiamo ritornare
sulla nostra strada…
Pochi
gradini più in su, oltre un’altra porta si entra in una sala enorme, dominata
da un enorme tavolo, davanti ad una enorme clessidra stilizzata. Al tavolo,
undici dirigenti identici a Mobius. A parlare è quello in posizione centrale.
-Dichiaro
aperta la riunione straordinaria della Commissione per la Reintegrazione delle
Anomalie Esterne. Signor Mobius, vuole identificare i visitatori ?
-Naturalmente,
sottosegretario generale Mobius. Quasar, Makkari, Molecola e Nuvola della linea
temporale 0257/9023-B.
-Sì,
ho ricevuto la documentazione in materia – sfoglia l’ennesimo voluminoso pacco
di carta – Siamo stati autorizzati a condividere con loro le nostre
informazioni riguardo l’invasione di anti-realtà.
-Sottosegretario…
-Sottosegretario
generale, prego, signor Quasar.
-Innanzitutto
vorremmo avere spiegazioni sulla natura del fenomeno.
-E’
tutto nel fascicolo sul tavolo davanti a lei.
Quasar
sfoglia velocemente le pagine, piene di informazioni dettagliatissime e per lui
senza senso. Chiama Molecola, che alza le spalle nel cercare di comprendere il
significato di tutti quei dati temporali.
-Con
tutto il rispetto, sottosegretario generale, ma per noi questi dati non hanno
senso. In parole povere…cosa intende per “anti-realtà” ?
-E’
molto…insolita come procedura, ma posso rispondere io – interviene un altro
dirigente.
-Faccia
pure, sottosegretario Mobius.
-La
ringrazio, sottosegretario generale Mobius. Mi dica signor Quasar, ha un’idea
di cosa sia l’antimateria ?
-Naturalmente.
-Ecco,
l’anti-realtà può semplicisticamente essere considerato l’opposto della realtà,
tanto quanto l’antimateria è l’opposto della materia. Generalmente ha origine
in un antiverso.
-E’
stata questa…anti-realtà a cercare di invadere questo multiverso, e a
distruggere il New Universe ?
-Apparentemente
sì. Si è generata un’eruzione di anti-realtà poco al di fuori di questo
multiverso…è al corrente della definizione di multiverso ?
-Più
o meno.
-Cercherò
di chiarirvi le idee, allora. Un multiverso è l’insieme di tutte le realtà
divergenti e di tutte le dimensioni parallele ad un dato universo. Più
semplicemente, il multiverso è un insieme di dimensioni e linee temporali con
particolari caratteristiche di base, che ne permettono la coesistenza. [3] Esistono altri multiversi, il cui continuum forma il ben
più vasto Omniverso.
-E
questa anti-realtà distrugge i multiversi ?
-Apparentemente.
Non avevamo mai teorizzato l’esistenza degli antiversi fino a quando non
l’abbiamo identificata.
-Nessuna
idea sulla sua provenienza, o su come evitare di essere distrutti ?
-E’
tutto descritto nel fascicolo sul tavolo, signor Quasar.
Dà
un’occhiata all’altro fascicolo. Centinaia di descrizioni di prove, esperimenti
ed osservazioni sulla natura del fenomeno. Solo poche parole su ognuna delle
pagine dei risultati, tutte uguali: “Esito negativo”.
-Un
attimo…questo intero fascicolo sta a significare che non sapete niente su
questa “anti-realtà” !?
-Esattamente.
-Ma
è pazzesco !
-Avete
chiesto tutte le nostre informazioni. E le avete visionate.
-Ma
non c’è scritto niente !
-Infatti
non sappiamo niente. Il fenomeno non si è mai verificato in nessuna
linea temporale, in nessun periodo passato, presente, futuro o retroattivo. Il
problema è alla base: le nostre informazioni provenienti da oltre questo
multiverso sono quasi inesistenti.
-E
non possiamo rivolgerci a nessuno ?
I
membri della Commissione confabulano per qualche minuto, si scambiano fascicoli
e rilasciano firme.
-Occasionalmente
acquisiamo informazioni da un agente esterno. Vi suggeriamo di chiedere a
lui…il signor Mobius vi mostrerà la strada per arrivare alla sua postazione. La
seduta è conclusa; ci riuniremo ancora l’altroieri per decidere quali linee
temporali tagliare per ripristinare i quattro minuti persi finora.
Mobius
accompagna il gruppo fuori dall’aula, dove ci sono due ascensori.
-Mi
dispiace non esservi stato utile. Spero possiate trovare le informazioni che
volete…dovete solo salire.
Il
dirigente e stringe la mano ad ognuno, prima che la porta dell’ascensore si
apra.
-La
ringrazio, Mobius. Non si offenda, ma spero di non dover tornare.
Le
porte dell’ascensore si chiudono.
-Finalmente
ce ne andiamo ! Questo dev’essere il più grande manicomio dell’universo !
-Capisco
che vuoi dire, Mak. Chissà perché hanno una tecnologia quasi illimitata e poi
usino tutta questa roba del ventesimo secolo. Ora dove andiamo ?
I pulsanti dell’ascensore indicano, dal basso verso l’alto: - infinito, zero, pi greco, + infinito. Quasar esita un po’, poi preme “+ infinito”. L’ascensore inizia la sua corsa.
-Non è stato del tutto inutile, comunque. Saygé mi
ha predetto l’incontro con sette esseri, e poi ha detto “Incontrerai molti di questi
esseri in un lungo viaggio oltre il fiume principale…e lo concluderai recidendo
uno dei rami”. Il fiume principale può indicare la nostra linea temporale, ed il
recidere il ramo la distruzione di una di esse.
-Questa
profezia inizia ad avere senso per la prima volta, sai Quaze ? Voglio
dire…abbiamo identificato la minaccia, abbiamo trovato due di quelle sette
persone e sembra che siamo sulla buona strada per trovare le altre.
-Perdonami,
Quasar…- Molecola alza per la prima volta lo sguardo dalla pulsantiera – Se io
sono veramente uno dei sette, ed il mio ruolo era aiutarvi a superare il primo
attacco…ora che è avvenuto, io che ci faccio qui !?
-Beh,
il fatto che tu abbia concluso la tua missione non vuol dire che tu non ci sia
più utile. Finché vuoi restare, non ci sono problemi…di sicuro abbiamo bisogno
di te.
-Capisco
cosa provi – Nuvola mette una mano sulla spalla di Molecola, che si irrigidisce
– Ho pensato una cosa simile, scoprendo che Epoch mi aveva scelta solo come
contromisura contro Frost. Ma poi ho capito che le circostanze con cui questo
gruppo è stato riunito non contano: abbiamo bisogno l’uno dell’altro, e finché
ci aiuteremo riusciremo a funzionare.
-Gran
bel discorso, bellezza – il commento è ovviamente di Makkari.
L’ascensore
si ferma e le porte si aprono. Lo spettacolo davanti ai loro occhi è forse
anche più sbalorditivo di quanto visto alla C.I.T: scaffali alti chilometri,
colmi di materiale audiovisivo di tutti i tipi, controllati ed esaminati da
schiere di piccoli robot volanti.
-Questa
sì che è una biblioteca !!!
-Archivio,
prego, signor Makkari.
Intenti
ad ammirare il posto non si erano accorti di essere stati accolti appena
arrivati. A tendere la mano è un umanoide dalla pelle verde, che indossa un
paio di occhiali che oltre alle due lenti più grandi ne incorpora una dozzina
di più piccole. I suoi occhi non si vedono. Diversi cavi metallici gli entrano
nel collo e nella testa, ed ha tre microscopici auricolari per orecchio,
ciascuno collegato ad un diverso congegno che porta legato in vita, pieno di
pulsanti. Attorno a lui ruotano diversi robot che emettono lampi di luce verso
i visitatori.
-Potete
chiamarmi l’Archivista. Perdonate i miei robot, ma voglio tenere una
documentazione fotografica dei vostri costumi.
-Sa
perché siamo qui ?
-Oh
sì, la C.I.T mi ha mandato un avviso un paio di giorni fa. Sapevo che prima o
poi quei burocrati disordinati mi avrebbero chiesto qualcosa. Seguitemi, vi
mostro il mio Archivio…ma prima, vi prego di indossare questi – un robot gli
porta quattro paia di occhiali, simili ai suoi – registreranno l’incontro dal
vostro punto di vista.
-In
che rapporti è con la C.I.T ? – chiede Molecola mentre indossa gli occhiali.
-Mi
lasciano registrare i loro dati, ogni tanto mi prestano addirittura qualche
temposcopio. Gli ho detto migliaia di volte di potergli vendere qualche copia
delle mie registrazioni, ma non vogliono darmi niente in cambio.
-Che
cosa fate, qui ?
-In
realtà ci sono soltanto io, qui. La mia coscienza è proiettata nella mente di
ognuno di questi robot, simultaneamente. Quanto a cosa faccio…questa intera
struttura, nonché la mia vita immortale, è dedicata all’osservazione, alla
registrazione e alla cura delle registrazioni di tutti gli eventi interessanti
dell’Omniverso.
-“Vita
immortale ?”
-Naturalmente.
Provengo dal vostro stesso Multiverso…sono un Antico dell’Universo. Sapete di
che si tratta ?
-Ne
ho incontrati parecchi.
-Mi
dispiace, Quasar…temo di essere molto indietro nel guardare le sue imprese.
Tuttavia capirà…in questo stesso momento sto guardando ed ascoltando più di
quarantamila registrazioni, ma c’è ancora moltissimo materiale da visionare.
Senza contare che ci sono registrazioni che non riguardo da millenni !
-E
tutto questo…perché ?
-Perché
mi piace farlo, e perché non ho mai fatto altro. Ora…andiamo verso la zona
riservata al vostro Multiverso.
-A
dire il vero siamo interessati a registrazioni più…esotiche.
-Davvero
? Quale Multiverso, allora ?
-Non
lo sappiamo di sicuro, ma tutto parte da una “invasione di anti-realtà”
avvenuta di recente.
-Interessante…devo
ancora visionare il materiale recente. Faccio un attimo un controllo…
Si
avvicina ad uno dei computer che si trovano ad ogni angolo. Il gruppo osserva
interessato le migliaia di schermi che trasmettono le immaginic che
l’Archivista sta guardando in quel momento. Includono le cose più disparate: da
registrazioni su intere civiltà compresse in poche ore, a descrizioni
dettagliatissime dei cambiamenti del design delle navi spaziali di oscuri
popoli alieni, fino alle cose più banali della quotidianità degli esseri di
tutto l’universo.
-Questo
tipo considera interessante praticamente ogni cosa…
-Ecco
qui, ho trovato ! Multiverso 1961, linea temporale 0257/9023-B186, codificato
SVNA-Q23102. [4] Vediamo subito se è il vostro…
Apre
quello che sembra un contenitore per videocassette e ne estrae quella che ne
sembra la versione futuribile. La inserisce in un vano del computer, e sullo
schermo appaiono le immagini della battaglia dei Protettori contro il fenomeno
gravitazionale ai limiti dell’universo.
-Sì,
è questo. Stiamo cercando di capire di cosa si trattasse e da dove provenga. La
C.I.T ritiene si tratti di “anti-realtà”, ma non sa definire la cosa. E riguardo
la provenienza, finora niente da fare.
-Naturalmente.
La C.I.T se lo sogna un archivio come questo ! E nessun altro ha quella
registrazione.
-Vuol
dire che sa da dove proviene il fenomeno !?
-Certo.
La registrazione che lo riguarda è la più antica e la più preziosa dell’intero
Archivio. E’ inestimabile ! Seguitemi.
Ad
un suo gesto, dal soffitto scenda un veicolo antigravitazionale, con abbastanza
spazio per tutti. Si siede alla guida, anche se non c’è nessun vero comando.
Passano di fianco ad immani scaffali, fino a perdita d’occhio.
-Archivista…quanto
è grande questo posto ?
-Un
paio di triliardi di chilometri quadrati…stiamo un po’ stretti, con tutto
questo materiale.
-Dove
ci troviamo, esattamente ? E dove stiamo andando ?
-Il
Congresso delle Realtà mi ha prestato questo spazio, una volta promesso di non
interferire mai con il normale evolversi degli eventi e bla bla bla…conoscete
il resto immagino. Stiamo andando verso la parte dell’archivio che gestisce i
multiversi estinti. Ora se volete scusarmi, ho molte cose da riguardare durante
il viaggio…
Ci
vuole poco più di un’ora prima di arrivare alla zona desiderata, in realtà
identica a tutte le altre. L’Archivista si incammina verso quello che sembra un
posto d’onore, a metà tra due dei colossali scaffali. In una teca posta sopra
un piedistallo c’è un contenitore nero.
-Eccoci
qui…la registrazione contenuta qui non è solo la più antica di tutto
l’Archivio, ma è il più antico documento storico esistente. L’universo che ha
fatto la registrazione si è estinto, così come i sei attraverso cui è passata
da allora. In parole povere, risale a 47 miliardi di anni fa. L’età del vostro
universo, circa 15 miliardi, è risibile in confronto.
-Sono
molto curioso di vederla.
-Mi
dispiace, ma non è possibile. Data l’età della registrazione, non oso guardarla
troppe volte per paura di rovinare il segnale. Faccio passare almeno 500
milioni di anni tra una replica e l’altra, e ne mancano altri 80.
-Archivista,
è di vitale importanza che…
-Non
sento ragioni, spiacente. Per poterla vedere, dovreste darmi in cambio una
registrazione di uguale valore.
-Questa
è follia allo stato puro ! Se quella roba attaccherà ancora il multiverso andrà
a farsi friggere, e allora addio registrazioni!
-Mi
spiace. Non posso assolutamente farvela visionare.
-Figlio
di… senti idiota, per tua informazione hai di fronte una nebulosa senziente, un
tizio quasi onnipotente, il Protettore dell’Universo ed il qui presente Eterno.
Se non ti decidi a darci quello che ci serve, dovremo costringerti con la
forza.
-Ah
sì ? Non sono senza difese. Ho armi in grado di disintegrare galassie premendo
un bottone. Non vi darò la registrazione, a nessun costo.
-Ne
va della vita di tutto il creato, Archivista. Non conta niente, per te ?
L’Archivista
afferra Quasar per il costume e lo sbatte contro uno degli scaffali, circondato
di energia cosmica.
-Non venirmi a parlare di vita !!! Mia moglie è morta otto miliardi di anni fa, il mio bis-bis-bis-bisnipote è meno che polvere, la stella del mio pianeta è esplosa e la mia galassia d’origine è disabitata da cento milioni di anni !!! Ho visto più cose di chiunque, in qualsiasi luogo e tempo, ho sacrificato la mia vita per la conoscenza ! Quindi non venirmi a parlare di vita: io non ne ho più una da talmente tanto tempo che non ricordo nemmeno cosa sia ! Ho perso la voglia di vivere da quando ho scoperto che il segreto dell’immortalità era rifugiarsi in un unico solo pensiero !
-Ascolta…non
posso dire di capire cosa provi – Quasar si rialza in piedi – e non pretendo di
capire come ragioni. Ma se la tua vita è in queste registrazioni…cosa ci
ricaveresti nella loro distruzione, ed in quella di qualunque cosa tu possa
reputare interessante ? Sei un Antico dell’Universo. Non puoi morire. Vuoi
continuare a vivere senza registrazioni !?
-N-no…non
potrei mai farlo. Mi avete convinto…vi lascerò guardare la registrazione. Ma
qualcosa dovete darmi…
-Puoi
leggere le nostre menti. Vedere le nostre vite con i nostri occhi.
-No,
ho già delle registrazioni su di voi…
-Posso
farti avere accesso alla Coscienza Cosmica di Epoch, allora. I dati di tutto
l’universo.
-Ho
già anche quelli. Deve essere qualcosa di…di…unico !
-Aspetta…se
mi dai carta e penna posso pensarci io.
-Si
spieghi, signor Makkari.
-Alla
C.I.T ci hanno mostrato dei resoconti sull’anti-realtà. Li ho visti ed anche se
non li ho capiti, posso ricopiarli di pari passo. Ho una memoria fotografica.
-Potrei
integrare il tutto con le registrazioni che ho già dell’accaduto…non avrò più
l’occasione di trovarne altre simili. Accetto!
Nell’ora
successiva, recupera un apparecchio che sembra vecchio di secoli, e che
probabilmente lo è. Gli dà una veloce pulita e poi lo smonta, per assicurarsi
che funzioni.
-Non
uso più questi formati obsoleti, ma la registrazione non ha abbastanza
definizione per entrare nei nuovi standard. Così ho tenuto questo gioiellino da
parte, lo impiegavo nella duplicazione. Non ne fanno più di così.
Apre
con estrema cautela la teca ed inserisce il contenuto della scatola nera
nell’apparecchio. Poi preme un pulsante.
Sullo
schermo si vedono soltanto interferenze.
-Non
può migliorarlo ?
-No,
era già così quando l’ho ottenuto tre miliardi di anni fa. Dovete capire quanto
sia miracoloso che questi dati siano arrivati fino a noi…devono essere stati ricopiati
un numero infinito di volte, cambiando sistemi in continuazione, senza
dimenticare l’usura e tutto il resto. Vado fiero di questo reperto: nessuno ne
possiede una copia ed anche se ce l’avesse, sono l’unico ad avere la tecnologia
adatta per riprodurlo. Ecco, inizia a vedersi qualcosa…
E’
l’inquadratura di uno spazio stellato, ma le stelle sono molto più concentrate
di quanto sia normale. Anche la luce è molto strana. Poi si vede un gorgo
gravitazionale identico a quello in cui si erano imbattuti.
-E
tutto questo è successo nella notte dei tempi…con che cosa abbiamo a che fare ?
L’immagine
diventa sempre più disturbata, e la scena cambia. Un altro gorgo. Quando anche
queste scene sono finite, l’inquadratura passa su un colossale fronte di
energia bianca, che cancella letteralmente lo spazio. Le immagini si
susseguono, mostrando interi mondi annichiliti, astronavi che tentano
inutilmente la fuga, alieni a malapena distinguibili come tali che lottano per
sopravvivere. Tutto inutile. Ogni cosa, ogni essere è inglobato da
quell’entità. C’è un disturbo che dura più a lungo degli altri, e poi
l’inquadratura diventa del tutto bianca. Un essere quasi umanoide completamente
nero appare, combattendo contro altri esseri più piccoli. La battaglia dura
parecchio tempo, ed è l’essere nero a vincere. Sempre.
-Aspetta
! Puoi fermare qui ? – chiede Quasar.
L’Archivista
preme un pulsante e l’immagine si ferma.
-Ingrandisci
in questo punto – indica una piccola figura dorata, ai limiti
dell’inquadratura. L’Archivista armeggia con i comandi dell’apparecchio, fino a
quando non riesce ad inquadrarlo nitidamente.
La
forma è molto diversa, ma riconoscibile. Un essere dalla pella dorata, con una
testa a tre volti semicoperta da un lenzuolo.
-Mio
dio…quello è il Tribunale Vivente ! Sembra così…piccolo, di fronte a quella
cosa nera…
-Il
Tribunale Vivente…? – chiede Nuvola con curiosità.
-Una
specie di pacere tra le entità cosmiche, un giudice supremo che decide le sorti
degli universi. L’ho incontrato parecchie volte. Il suo potere è spaventoso, ed
in teoria nessuno dovrebbe superarlo. Ma qui sta combattendo insieme ad
almeno due dozzine di entità simili, contro…questo.
-Come
continua la registrazione ?
L’Archivista
la fa ripartire. La battaglia continua, lasciando in vita solo due entità oltre
al Tribunale. L’essere nero è ferito, più piccolo di prima: le sue dimensioni
sono pari a quelle degli altri.
I
suoi tre nemici si riuniscono ed uno di essi estrae quella che sembra una
piccola sfera argentea. Emette una scarica di energia che lacera l’essere nero,
facendolo a pezzi. Le entità si riuniscono e distruggono gli ultimi pezzi
rimasti. L’ultima inquadratura è per la sfera d’argento, che fluttua in una
specie di spazio grigio. Poi la registrazione si interrompe.
-Tutto
qui ?
-Sì.
Non c’è altro, queste sono le uniche informazioni sopravvissute dell’evento.
-Non
riesco ad immaginare qualcosa per cui il potere del Tribunale non sia
sufficiente. Ed è lo stesso fenomeno che abbiamo incontrato noi ?
-Su
scala enormemente più limitata, ma analogo.
-Nessun
indizio su cosa fosse quella sfera, o su come l’abbiano sconfitto ?
-No.
La registrazione contiene solo immagini e limitate informazioni sul fenomeno.
Ora scusate, ma devo chiedervi di andarvene…ho parecchie cose da rivedere,
oggi.
Due
ore dopo, nell’Eon-verso, i Protettori tornano a casa grazie ad uno dei
teletrasporti dell’Archivista…con gran sollievo per non dover passare di nuovo
dalla C.I.T.
-Quanto
tempo siamo stati via, Epoch ?
-Sedici
virgola tre ore. Avete scoperto qualcosa ?
-Troppo
e niente. Epoch, è vitale contattare al più presto il Tribunale Vivente.
-Ci
ho provato alle prime avvisaglie del fenomeno, ma non risponde. Nessuna entità
l’ha visto o è riuscita a parlare con lui, da quando tutto è iniziato.
-Quasar…sbaglio
o l’Archivista era…
-Sì
Molecola, “Il saggio senza più voglia di vivere”. Siamo arrivati a tre, quindi.
-Rilassati,
Quaze…ce ne mancano ancora quattro, no ?
-E’
proprio questo che mi preoccupa, Makkari. Più si concretizza la profezia di
Saygé, più ci avviciniamo alla catastrofe.
Ai
margini esterni della galassia, un’astronave sta facendo ritorno a casa. Il suo
equipaggio appartiene ad una razza pacifica, che ha scoperto i viaggi spaziali
solo qualche decennio fa. L’astronave è in missione di esplorazione, come tutte
le navi krahliane del resto. Uno degli scienziati si avvicina al capo alveare,
emettendo la vibrazione che corrisponde al suo nome. I krahliani comunicano con
velocissimi sfregamenti delle zampe sul proprio corpo.
/Abbiamo
rilevato un oggetto in movimento in questo settore, a sette dozzine di shephram
di distanza/
/Una
cometa ?/
/La
velocità è simile, ma le dimensioni sono troppo limitate. Sembra viaggiare con
un sistema di propulsione cinetica/
/Avviciniamoci,
allora. Un sedicesimo di dozzina di shephram/
/L’oggetto
ha cambiato direzione, capo alveare. Si dirige verso di noi/
/Ulteriori
verifiche suggeriscono si tratti di un’entità biologica/
/Una
forma di vita adattata allo spazio, forse ?/
/Improbabile.
Sembrerebbe un vertebrato, un mammifero probabilmente. Arriverà alle nostre
coordinate tra trentadue nezk/
L’essere
si avvicina all’astronave, adattandosi alla sua velocità. Si apre un’iride
nella nave, per rilasciare una sonda: l’essere accelera ed entra. Si guarda
intorno, senza trovare nessuna struttura riconoscibile. Decide di farne una,
afferrando un piccolo razzo e lanciandolo contro la parete meno spessa che
trova. L’esplosione è più potente di quanto dovrebbe essere naturalmente, e
l’essere riesce ad entrare nella parte abitabile della nave. Storce il naso per
l’odore dell’atmosfera artificiale.
-Non
esattamente aria di casa, ma almeno è un’atmosfera.
Fa
freddo per lui, ma così come riusciva a sopravvivere nello spazio può farlo
anche qui. Decine di krahliani sciamano nella stanza, aggrappandosi al suolo o
al soffitto con le loro sottili otto zampe. Purtroppo per loro non hanno ancora
sviluppato un traduttore universale, così lo straniero non è in grado di capire
le loro intenzioni pacifiche.
-Ragni.
Che schifo.
Si
avvicina lentamente ad uno di loro, tendendo una mano. Il krahliano esita, poi
allunga una zampa fino a toccare la mano.
Lo
straniero l’afferra e con un movimento fulmineo glielo strappa. Il krahliano si
contorce, nel fortissimo stridore emesso da tutti i suoi compagni. Si gettano
contro lo straniero, soffocandolo.
Poi
dalla sua posizione si agita un vortice di energia che ingloba tutti i
krahliani, lacerandoli e strappando i loro tessuti. L’energia lo circonda
completamente, aderendo alla sua pelle. Poi scompare, lasciando il posto ad un
costume viola scuro.
-Ora
sì che va meglio, mi ero stancato di stare nudo. Sembra ne sia uscito un
tessuto molto resistente…alla faccia del Kevlar ! Ahahaha ! Ed ora vediamo di
capire come far muovere questa nave nella direzione che desidero…
Ancora
una volta un episodio un po’ più lungo del solito (cercherò di limitarmi in
futuro, promesso), un numero di pausa per dare modo ai nostri personaggi di
riprendersi dalla proporzione veramente cosmica delle azioni nel numero scorso.
Ed anche un’occasione per di vedere l’organizzazione più fuori di testa del
multiverso, per il semplice motivo che…è una -neanche troppo velata- parodia
della Marvel, impegnata a gestire i mille problemi della continuity.
La
C.I.T o T.V.A (Time Variance Authority) proviene dalla mente di Walt Simonson,
che la introdusse nel suo mitico ciclo di Thor e che poi la riprese in una
memorabile saga dei Fantastici Quattro, terminata nel numero 100 della loro
testata attuale, all’epoca Star Comics.
Ma
il suo compito non è solo quello di darci spiegazioni sulle linee temporali e l’aggancio
per numerosi inside-joke: iniziamo a sapere qualcosa di più della minaccia che
grava sulle teste del gruppo. Nel prossimo numero non solo questa minaccia avrà
un nome, ma ne conosceremo anche le origini e l’estensione !
Infine,
rimedio ad una dimenticanza degli ultimi numeri: Quasar e compagnia sono
apparsi su Rangers #9-10, in un’avventura che si colloca poco tempo prima del
#30.
[1] Piccolo inside-joke: Mobius ha le sembianze di Mark Gruenwald…
[2] A parte il B, è il numero dato da Simonson su Fantastici
Quattro #97. Perché l’aggiunta ? Lo capirete dai successivi inside-joke
[3] O ancora più semplicemente, se non capite niente del discorso,
la Marvel è un multiverso, la DC un altro, la Wildstorm un altro ancora
eccetera
[4] Un non-premio assolutamente inutile a chi
scopre il metodo di codifica !