Quasar #27
ES
In my mind I must overcome the need to define
the solitary silence of a faceless crime
(Puretone, “Addicted to bass”)
Recatisi a Los Angeles per ritrovare Molecola, Quasar e Makkari si sono imbattuti in uno strano virus senziente che ha eluso ogni loro tentativo di indagine. Identificando con l’aiuto di Epoch un collegamento con un lontano pianeta, si sono recati là per indagare…solo per scoprire che non si trattava di un pianeta, ma di una parte del cadavere di Eon, “coltivato” in qualche modo dai Celestiali. Dopo aver liberato gli Uni-Cervelli intrappolati là ed aver distrutto il pianeta, resta l’interrogativo su cosa stessero facendo i Celestiali e a quali conseguenze questo possa portare…
Owen
Reece sta letteralmente camminando nel nulla. I suoi poteri creano attorno a
lui un’atmosfera respirabile e la riciclano continuamente, regolano la
pressione (o meglio, in questo caso, la creano) ed in generale provvedono alla
sua sopravvivenza… a volte è utile controllare mentalmente tutte le molecole, o
crearle in questo caso.
Davanti
a lui una distesa di luce riflessa che si estende fino a dove l’occhio può
arrivare. Ora l’aria creata dai suoi poteri si sta mescolando all’idrogeno e
all’elio della nebulosa di cui ha appena toccato i confini. Questa parte della
nebulosa è abbastanza densa da trasmettere i suoni, sebbene non con
l’efficienza dell’atmosfera terrestre.
-Vengo
dalla Terra. Desidero parlarti.
Nessuna
risposta. La frase viene ripetuta con un tono di voce più alto, senza risposta.
-Non
ho intenzione di farti del male ! Voglio solo farti una proposta…so che puoi
capirmi !
Il
gas si aggrega e si muove secondo curve prestabilite, generando onde sonore. La
voce che risponde è indescrivibile.
-Se sei un essere fisico, come fai a sopravvivere nello spazio ?
-Hhmmm…controllando
l’ambiente intorno a me con i miei poteri.
-Poteri ? Sei un super-eroe ?
-Beh…una volta avrei risposto subito di no, ma c’è chi lo pensa adesso, suppongo. Anche se devo ancora provarlo, ma penso… penso di potercela fare. Perché sai, io finora non…
-“Sì” era sufficiente.
-Oh. Scusa. Generalmente
non blatero tanto, ma quando sono nervoso inizio a parlare continuamente !
Quando sono terrorizzato invece non dico una parola…
-Parlavi di una proposta…
-Oh sì, scusa. So che sembrerà
assurdo ma…beh io sto parlando con una nebulosa senziente…Un’entità cosmica
crede che tu possa…ehm…aiutarla a proteggere l’universo.
-Una parte di me ha incontrato entità cosmiche…non ho
gradito particolarmente l’esperienza.
-Sì, Epoch mi ha detto…o
meglio mi ha fatto dire dal suo segretario…questo tizio pazzesco con un occhio
gigante al posto della testa…Insomma, so che non sei più come eri prima.
-Sembri notevolmente a disagio, da quanto ricordo
dell’atteggiamento standard degli umani. Desideri che assuma una forma fisica
umana ? Lo facevo spesso, un tempo.
-Penso che mi
faciliteresti molto le cose.
Tirò uno strano vento,
mentre i gas si addensavano in una forma dai chiari tratti femminili. I sensi
di Molecola avvertirono un mutamento a livello molecolare estremamente rapido.
Entro trenta secondi, in
mezzo al vuoto c’era una ragazza sui vent’anni, bionda. E completamente nuda.
Molecola voltò lo sguardo,
imbarazzatissimo, e balbettò qualcosa di incomprensibile.
-Questa forma ti turba
forse più della precedente ?
-Cosa ? No…è solo che…
-Se ti può facilitare le
cose, in passato ho assunto anche una forma maschile simile.
-No ! Non è questo il
problema…insomma, non potresti crearti anche dei vestiti ?
-Ora ricordo…per la tua
specie è disdicevole mostrare certe parti del corpo. Rimedierò…ricordo la
soluzione che adottavo.
Le sue mani si mossero
delicatamente lasciando fuoriuscire due nuvolette bianche. Una di esse le
circondò il bacino e l’altra le coprì il seno.
-Meglio ?
-Decisamente. Ora vogliamo
parlare della proposta…ehm…come posso chiamarti ?
-Ero conosciuta come
Nuvola, tra i terrestri.
La Zona Quantica. La
struttura costruita recentemente da Quasar come base per la difesa
dell’Universo…più precisamente, la sala centrale.
-Come ti sembra ?
-Spettacolare, Quaze…ma
non vorrei passarci troppo tempo, se capisci cosa intendo.
Una cupola di almeno venti
metri di diametro sormontava una stanza occupata quasi esclusivamente da un
lungo tavolo rettangolare con una quindicina di sedie.
-Allora, questo sarebbe il
Tavolo delle Riunioni ?
-Non siamo alla Base dei
Vendicatori, Makkari. Ho costruito questa struttura per tenerci eventuali
prigionieri o armi o qualunque altra cosa non vogliamo faccia troppi casini.
-L’idea di portare qui gli
Uni-Cervelli rapiti dai Celestiali prima di riportarli alle loro case è stata
geniale, Q-Z. Ma che ce ne facciamo di tutto il resto dello spazio ? O più
precisamente…a che diavolo serve questa stanza !?
-Non so…credevo potesse
servire. Sai…per fare piani e cose del genere. Vedi quella sfera al centro del
tavolo ? Epoch può collegarsi da lì e parlare.
-Hmm…
-Che c’è ?
-Quasar, come Protettore
dell’Universo saprai anche il fatto tuo, ma come arredatore fai semplicemente
schifo.
-Scommetto che hai anche incontrato
i più grandi decoratori d’interni della storia umana…
-Ma non ti costa una
quantità spropositata di energia e concentrazione, una struttura come questa ?
-Non cambiare argomento.
Comunque la risposta è no…questa è energia quantica presa dalla Zona stessa…non
ho fatto altro che cambiarne la struttura, da energia semplice a solida. Ma non
sarebbe stato un problema neanche all’esterno…se non è stato un problema creare
tutte quelle stazioni di ricevimento nell’universo, che vuoi che sia una base
come questa ?
-Capisco. Però tutto
questo giallo mi darà alla testa.
-Mi spiace…ho già reso il
tutto più scuro dei miei soliti costrutti, ma il colore naturale dell’energia
quantica è il giallo. E qui c’è energia quantica all’infinito, in tutte le
direzioni !
-Potresti farlo rotondo.
-Cosa ?
-Il tavolo. Come la Tavola
Rotonda…sarà banale, ma è un classico. E anche più pratico.
-Okay – bastò un leggero
movimento di mano per far scomparire il tavolo e farne apparire uno rotondo.
-Ora puoi mettere anche
delle finestre ?
-Certo. Ma sarebbero
finestre che danno su una distesa di giallo.
-Niente finestre. Allora,
come battezziamo questo posto ? Il Presidio dei Protettori ? La Base Quantica ?
Il…
-Non ci serve nessun
nome…è solo un posto dove mettere le cose.
-Il Ripostiglio Quantico ?
-E’ troppo pretendere che
tu sia serio per un secondo ?
-Vuoi che sia serio ? E va
bene, una domanda seria. A che ci serve questo posto, se solo tu puoi entrarci
?
-Ti avevo anticipato. Sto
studiando un sistema per fare entrare anche gli altri nella Zona Quantica…ma ci
vorrà tempo, mi sa.
-“Gli altri”…finora siamo
solo tu, io e Molecola. A proposito, dov’è adesso il nostro gioviale amico
ex-criminale ?
-Sta reclutando un altro
Protettore per conto di Epoch.
-Chi ?
-Non ne ho idea…Mr.S ha fatto
il misterioso. E di notizie di Epoch neanche a parlarne.
-Inizio a capire perché ti
sembra strana, ultimamente.
-Da una parte non mi
dispiace…voglio dire, per mesi ho avuto solo lei come unica compagnia…ma
ultimamente è cambiata. E’ diventata…arrogante.
-Epoch è un’entità cosmica
potenzialmente onnipotente e pressoché onnisciente, incaricata di proteggere la
vita dell’universo. Credo abbia i suoi buoni motivi per essere arrogante, no ?
-Hmm…due segnali dalle
stazioni di ricezione. Qualcuno mi ha contattato nella Galassia di Andromeda.
Farò un salto…tu intanto torna sulla Terra, c’era un segnale anche da lì.
-Peccato che Molecola si
stia perdendo tutto il divertimento…
-La sua proposta non mi
interessa, mr. Reece. Può tornare sul suo pianeta.
-Per quale motivo, scusa ?
-Non ho interesse a
proteggere il resto dell’universo.
-E cosa…ti interessa ? –
“sono cambiato” pensò Molecola “una volta non avrei aspettato un secondo per
filarmela. Ma accidenti…se voglio che gli altri si fidino e mi diano una
possibilità dovrò pur fare qualcosa di utile…”
-Sono una massa
protostellare di gas ionizzato di 70 miliardi di chilometri, mr. Reece. Tutto
ciò che mi interessa è condensare la mia massa e trasformarmi in una stella.
-Ci vorranno
migliaia…milioni di anni !
-Probabile.
-Nuvola, Epoch mi ha detto
che una volta eri con i Difensori…sei un’eroina ! Dovresti…
-Una parte di me era
Nuvola, sì. Ma era prima…della fusione.
-Una stella nelle tue
vicinanze è esplosa, destabilizzando un’altra nebulosa. Per forza di gravità vi
siete fusi, ed ora sei un essere diverso.
-Ci dev’essere qualcosa di
particolare in questa zona dell’universo. La Galassia Nera non è molto lontana,
in termini astronomici…una nebulosa oscura molto estesa e misteriosa. La
nebulosa che si è fusa con me non era ancora senziente, ma stava sviluppando
una coscienza di sé. L’evento è stato parecchio traumatico…sono letteralmente
un corpo astronomico diverso da quello che ero prima. Voglio concentrarmi su me
stessa, ora.
-Nuvola…capisco quello che
stai passando, in un certo senso. Anche io ho passato momenti
difficili…soprattutto dopo l’incidente che mi ha dato i poteri. Non ero molto a
posto neanche prima, ora lo so…Quando Marsha mi ha lasciato, per esempio, mi
sentivo distrutto. Ma l’ho superato, ed ho capito che la vita va avanti…e che
continuando a vivere si possono risolvere i problemi molto più facilmente che
non concentrandosi incessantemente su di essi.
-Quindi…dovrei impegnarmi
in altre attività, lasciando che siano gli eventi contingenti a farmi comprendere
la mia nuova situazione ?
-Esattamente. E da quel
che ho visto…credimi, non c’è niente che ti tenga occupato quanto proteggere
l’universo. Allora, che ne dici ? Dimostriamo a questi super-eroi come ce la
sappiamo cavare ?
“Quasar doveva proprio
avere fretta di andare su Andromeda, se non ha visto chi lo chiamava” pensò
Makkari, mentre controllava il complesso bracciale giallo che portava al polso
sinistro. L’aveva creato Quasar per tenersi in contatto e controllare le
comunicazioni…seguendo le istruzioni di Makkari stesso, genio della meccanica a
tempo perso.
Il segnale era stato
ricevuto dalla boa di segnalazione messa in orbita intorno alla Terra, ma
proveniva da un luogo ben noto: Oshkosh, Wisconsin. Il paese natale di Quasar.
Più precisamente il segnale era stato lanciato dalla madre di Quasar, Lisa
Vaughn.
Makkari si fermò davanti a
casa sua e stava per bussare, sperando che i vicini non dicessero niente di un
uomo in costume rosso che appare all’improvviso. Poi si ricordò che tempo prima
Quasar aveva deciso di non tenere più segreta la sua identità, quindi forse non
era poi così importante. Makkari bussò alla porta, e dopo pochi minuti una
donna di mezz’età gli aprì.
-Oh, salve. Deve averti
mandato mio figlio.
-C’è qualche emergenza,
signora Vaughn ?
-Mi chiami pure Lisa,
signor…Makkari, giusto ? Wendell mi ha parlato di lei. Non c’è nessuna
emergenza qui, ma…forse è meglio parlarne dentro.
Makkari si accomodò in
salotto, dando una veloce occhiata all’arredamento. Sì, Quasar aveva preso
dalla madre.
-Posso offrirle qualcosa ?
-Grazie, ma non ho bisogno
di mangiare o di bere…anche se ogni tanto mi piace farlo. Come ha fatto a
contattarci, Lisa ?
-Wendell mi aveva dato un
segnalatore quando avevo il cancro. [1] Deve essersi
dimenticato di disattivarlo.
-O forse voleva che
restaste in contatto.
-Non voglio farle perdere
tempo, Makkari…
-A dire la verità di tempo
ne ho parecchio, ma suppongo sia urgente. Di che si tratta ?
-Di mia figlia, Gayle. E’
scomparsa da tre giorni.
-Mi perdoni Lisa, ma non
mi sembra esattamente un lavoro da Protettore dell’Universo…
-Me ne rendo conto. La
polizia ormai si è convinta che sia scappata di casa, ma conosco mia figlia…le
deve essere successo qualcosa.
-E visto che Wendell è un
super-eroe, lei teme che un qualche supercriminale l’abbia rapita.
-O peggio.
-Capisco. Beh visto che
suo figlio è occupato al momento, posso provare io a ritrovarla…
Schizzò fuori dalla stanza
e vi rientrò dopo neanche due secondi.
-Niente da fare. Ho
setacciato tutta la città da cima a fondo…niente. I poteri di Quaze in effetti
potrebbero essere utili, se il caso è di portata più ampia… lo informerò –
premette un pulsante sul bracciale – Quaze, mi senti ? Dove sei ?
Una voce leggermente
disturbata rispose:
-C’è stata una catastrofe
naturale su un pianeta, qui…ho messo in salvo i nativi ed arginato la lava come
meglio potevo. Credo di aver finito…ti serve una mano, sulla Terra ?
-Forse no, ma è meglio che
tu venga…è una questione che ti riguarda.
-Sarò lì entro un quarto
d’ora.
Dopo una veloce
spiegazione e dopo aver rassicurato la madre, Quasar e Makkari volarono a
qualche migliaio di metri sopra Oshkosh.
-Quaze…scusa la domanda,
ma pensi che tua sorella sia davvero scappata di casa ?
-Chissà ? Con Gayle, tutto
è possibile. Ma per tre giorni…non mi sembra da lei.
-Che stai facendo ora ?
-Ho memorizzato nelle
Bande Quantiche la struttura genetica di Gayle, e cerco di rintracciarla.
-Whoa…
-Generalmente non sarei in
grado di fare una cosa del genere…il mio campo è l’energia, non la genetica. Ma
ho dei dati estremamente dettagliati, e non è impossibile.
-Non intendevo questo. Hai
analizzato la struttura genetica di tua sorella !? Non ti sembra un
po’…ecco…uhm…strano ?
-E’ un mondo strano,
Makkari. A volte servono precauzioni strane.
-Non parli molto di tua
sorella.
-Ci siamo un po’ persi di
vista negli anni…prima il divorzio dei miei, poi il mio addestramento allo
SHIELD e la carriera da super-eroe…preferisco non pensare troppo a quello che
mi lascio alle spalle.
-Che tipo è tua sorella ?
-Il tipo che non ama
prendersi troppo sul serio.
-L’esatto contrario di te.
-Non sei spiritoso.
-E’ carina ?
-Mak !
-E’ colpa mia se mi tieni
sempre impegnato e non mi presenti mai nessuna ?
-In cosa consisterebbe esattamente
questo compito di Protettori dell’Universo ?
-A dire la verità non ne
ho proprio idea. Per essere precisi l’unico Protettore dell’Universo è
Quasar…noi siamo i suoi aiutanti, in un certo senso. Anche io sono nuovo nel
giro, quindi non so bene quali siano i nostri compiti.
-Allora perché hai
accettato di farne parte ?
-Perché non mi restava
altro.
-Io non ho altro che me
stessa. Ho impiegato migliaia di anni per diventare senziente…in entrambe le
mie parti…Non credi che l’interazione con gli esseri umani possa diminuire
questa consapevolezza ?
-Bella domanda…dovresti
chiederlo ad un esperto…uno psichiatra, o un filosofo…io sono solo un
ex-scienziato.
-Suppongo che essere una
Protettrice non sia particolarmente diverso dall’essere una super-eroina.
-Credo di no. Quasar è un super-eroe, in fin dei conti.
Nuvola assunse una postura
ufficiale, quasi come se si mettesse sull’attenti.
-Ho deciso di accettare la
sua offerta, mr. Reece…ho intenzione di unirmi a voi.
-Bene ! Ora non ci resta
che andare. Ah…puoi separarti da…tutto questo ? – indicò genericamente la
nebulosa.
-Sì, posso…anche se la mia
coscienza seguirebbe questo corpo. Sarei poco…efficace.
-Questo è un bel problema.
Non puoi andare in giro come una nuvola di dimensioni astronomiche.
-Ora ho il completo
controllo sulla mia struttura. Mr.Reece, i suoi poteri sono in grado di
proteggerla da un collasso gravitazionale ?
-Non ci ho mai provato.
-Allora stia indietro, la
prego.
Molecola levitò il più
lontano possibile, mentre Nuvola apriva le braccia ed iniziava ad assorbire il
resto della nebulosa. Ad un osservatore esterno, sarebbe sembrato come se un
buco nero si fosse materializzato all’improvviso all’interno della nebulosa. Ci
volle quasi un’ora perché tutto il materiale si condensasse in un unico punto,
ma quando tutto fu finito nelle vicinanze non restò che il corpo della ragazza,
che volò verso Molecola. Non potevano parlare senza gas a trasmettere i
suoni…ma lei stava sorridendo. Molecola premette un paio di pulsanti sul
bracciale dorato che portava al polso…
Oshkosh, Wisconsin. Le
ricerche continuavano da un paio d’ore…
-Quaze, perché stiamo qui
ad analizzare tracce genetiche quando posso percorrere tutto il paese in poche
ore ?
-A meno che tu non riesca
ad andare alla velocità della luce, è praticamente impossibile setacciare tutto il paese. E’ grande. E poi non è detto che sia alla
luce del sole.
-Credi che qualche tuo
nemico l’abbia rapita ?
-Non mi viene in mente
nessuno che possa farlo…e poi sono stato lontano dalla Terra per mesi, sarebbe
un po’ strana come vendetta non trovi ?
-Sarà…ehi, perché non
chiedi ad Epoch di…
-Con il carattere che si
ritrova ultimamente ? Dovrei sorbirmi una ramanzina sulle responsabilità di un
Protettore dell’Universo e credimi, mi tormento già abbastanza da solo con
queste cose.
-Potresti chiedere ai
Vendicatori o ai Fantastici Quattro…
-…di ritrovare mia sorella
che è finita chissà dove ? Andiamo Mak, un po’ di pazienza. Hai più di
quattromila anni, riuscirai ad aspettare qualche minuto !
-Sono un Eterno, ma sai
come mi annoio facilmente.
-Trovata !
-Era ora ! Dove ?
-C’è una chiara scia che
porta dritta a New York.
-Perdonami ma…in che senso
?
-Ho individuato la traccia
genetica che cercavo, che persiste in linea retta fino a New York.
-Mi stupisci, Marvel Man !
Non sapevo potessi fare una cosa del genere.
-Qualcuno deve aver tarato
la scia sulla frequenza che uso in questi casi. Considerando che ho usato solo
un paio di volte questo tipo di indagine, di cui solo una sulla Terra…la cosa è
senz’altro voluta, e non è il caso di sottovalutare un tipo del genere.
-Il che significa che
qualcuno ha rapito tua sorella.
-Prossima fermata New York
!
-A chi arriva primo ?
-Non siamo un po’ troppo
vecchi per certe cose ?
-E allora ? Al via !
Cieli di New York. Makkari
fluttua a mezz’aria, in posa come se stesse mettendo i piedi su una scrivania
immaginaria.
-Sei in ritardo !
-Spiritoso.
-Allora, questa traccia
genetica ?
-Ci siamo quasi
sopra…ecco, quel grattacielo.
-Secondo me dovresti
prenderti una casa qui…tanto ci torniamo regolarmente !
-Non è una cattiva
idea…sono stanco di dormire in bozzoli quantici e nella struttura. Mak, ti
rendi conto che mia sorella è stata rapita e che è in pericolo di vita, e che
io sto qui a fare battute e a perder tempo ?
-Ed oggi non hai ancora
nominato nessuna minaccia cosmica che ci pende sulle teste ! Chi sei tu e che
ne hai fatto di Quasar ?
-Più che altro vorrei
sapere che ne ho fatto di Wendell Vaughn…ma ora basta chiacchiere !
Si avvicinarono
all’attico, ed osservarono dal vetro panoramico.
-Chiunque sia si tratta
bene.
-La traccia porta soltanto
qui…è una trappola, ovviamente. Ma non abbiamo scelta…dobbiamo entrare.
Un costrutto quantico
tagliò il vetro con una precisione da fare invidia al miglior ladro del mondo..
-Se abbiamo sbagliato
indirizzo mi scuserò più tardi.
-C’è qualcosa di strano in
questo posto…come un deja-vu…sento un’intelligenza molto estesa, ma non la
percepisco.
-Non capisco.
-Neanche io. Ma c’era qualcosa
qui, e forse è ancora vicina…si è solo spostata.
-La porta si sta aprendo !
-Vi stavo aspettando,
signori – disse un uomo sulla trentina in giacca e cravatta nere. Sorrideva –
se volete seguirmi…
Quasar e Makkari si
scambiarono un’occhiata perplessa e lo seguirono.
-Mi scusi, signore –
chiese Quasar mettendogli una mano sulla spalla – chi è lei ?
-Mi chiamo Frost. Sono
stato io a rapire sua sorella – il sorriso si ampliò.
Due manette di forza
quantica gli imprigionarono all’istante le mani, il corridoio fu chiuso da due
campi di forza dello stesso tipo di energia e Quasar prese Frost per la
camicia.
-Perché ? Cosa le hai
fatto ?
Frost si tolse le manette
con estrema calma.
-Volevo portarti qui. Tua
sorella sta bene, ed è in questo edificio. Se ci tieni a lei…ed indubbiamente è
così…non tentare trucchi strani.
-Chi sei ?
-Te l’ho già detto, mi
chiamo Frost. Sono un…imprenditore, in un certo senso.
-Come hai fatto a
toglierti quelle manette ?
-I tuoi poteri quantici
non hanno il minimo effetto su di me, Quasar. E neanche le sue capacità da
Eterno, signor Makkari.
-Come fai a conoscerci ?
Cosa vuoi da me ?
-Quante domande, e così
poco tempo. Vi conosco perché ho letto la vostra mente, e sto decidendo se
ucciderla o meno, mister Quasar.
Si incamminò di nuovo,
passando attraverso il campo come se non ci fosse.
-Che cosa vuol dire ?
Rispondi, Frost !
-Prego, entrate in questa
stanza – aprì una porta con fare galante, ma il solito sorriso sadico sulla
bocca.
Una volta entrati, Quasar
e Makkari videro una ragazza mora appesa al muro ai polsi e alle caviglie; il
muro sembrava aver mutato forma per trattenerla. Era svenuta.
-Gayle ! Cosa le hai
fatto, Frost !?
-Ho usato le mie
conoscenze all’A.I.M per rapirla e portarla qui, creando una traccia che ti
facesse arrivare qui. Ora sta dormendo… sta dormendo da giorni, a dire il vero.
Tua sorella è proprio carina sai ? Un po’ acerba forse, ma…
-Piantala di prendermi in
giro e dimmi cosa è successo, oppure…
-Oppure ? Andiamo, questa
voglio proprio sentirla…
-Oppure ti pentirai di
avermi provocato.
-Una minaccia. Che
originalità.
Quasar sferrò un pugno, ma
Frost lo bloccò all’istante con la mano. Iniziò a stringere, e le ossa di
Quasar iniziavano a risentirne. Makkari corse verso di lui più veloce dell’occhio
umano, ma gli occhi di Frost brillarono di luce viola e Makkari si bloccò a
mezz’aria.
-Ora che abbiamo finito le
presentazioni, è il caso di contrattare. D’accordo ?
-Tu…non…
Frost strinse di più il
pugno, e Quasar iniziò ad urlare di dolore. Poi lasciò la mano.
-Lo prendo come un sì.
-Posso uccidere tua
sorella in migliaia di modi che non immagini neanche, Quasar. Posso ridurre in
atomi il tuo amico e torturare la tua mente finché non sarai più in grado di
premere un interruttore. Quindi non provare nemmeno a pensare di fare qualcosa.
-Non riesco ad usare le
Bande Quantiche…né a muovermi…
-Ho un dono, Quasar. Beh
non proprio un dono…me lo sono guadagnato. Ho la conoscenza assoluta. Sei
familiare con il concetto, no ? Conosco ogni cosa. Posso dirti chi era il tuo
compagno di banco in prima elementare, se mi va. Oltre alla conoscenza ho anche
altri doni, però…non pensare neanche che io te li riveli. Tanto tra non molto
ti ucciderò, probabilmente.
-Vuoi smetterla di
blaterare ed arrivare al punto ?
-Ma certo. Scusa la mia
mancanza di ospitalità, ma l’unica persona con cui parlo da qualche tempo non
ha la minima idea di cosa sia una battuta…inoltre, mi è rimasta poca pazienza.
-Quaze, conosci questo
tizio ?
-La conversazione è tra me
ed il signor Vaughn, se non le dispiace – schioccò le dita e Makkari cadde a
peso morto. Quasar continuava a non potersi muovere.
-Non preoccuparti, è
ancora vivo…è solo incosciente. Cosa stavo dicendo ? Ah sì…Vedi neanche la
conoscenza assoluta è sufficiente, quando si fanno piani ambiziosi. Ed io ne ho
parecchi in atto, in questo momento.
-Per fare cosa ?
-Voglio altro
potere…molto, molto di più. Vedi, le mie visioni mi hanno guidato verso Capitan
Marvel, ed ho speso davvero un sacco di energie per quel piano. Anche tenere
qui te non è uno scherzo…quei gingilli che hai ai polsi sono una gran cosa, eh?
Continuano a contrastarmi anche adesso. Per questo le voglio.
-Tutto questo casino per
avere le Bande Quantiche ? Sei senza dubbio il nemico più pianificatore che
abbia incontrato.
-Paragonato a Maelstrom,
Thanos e Kronos ? Ne sono lusingato.
-Stai usando dei poteri
magici, non è così ? Non ho controllo sulle tue energie, non c’è altra
spiegazione.
-Poteri sovrannaturali,
scientifici, metafisici, divini…c’è davvero una differenza, o sono solo molte
facce della stessa, complessa medaglia ?
-Devo prenderlo come un sì
?
-Fai come ti pare. Ora
togliti quelle Bande, da bravo…
-Non sei così bravo come
pensi, nel leggere le menti. Le Bande Quantiche non possono essere rimosse fino
alla mia morte.
-Allora ti ucciderò…mi
basta fermare il tuo cuore. Sarà sufficiente.
-Solo chi ne è degno può
usarle.
-A meno che non sia in
grado di alterarle a suo piacimento.
Quasar deglutì. Era sicuro
che Frost stesse bluffando…ma non del tutto.
-Se vuoi uccidermi, fallo.
Piantala di temporeggiare, cosa vuoi dimostrare ? Di essere potente e temuto ?
-Non mi servono queste
cose.
-Allora non cercarle !
Uccidimi pure, Frost…credi che le Bande Quantiche ti renderanno più potente ? Epoch
avvertirà subito la mia morte, ed avviserà tutti i super-eroi del
pianeta…dell’universo forse ! Non durerai un minuto, credimi.
-Epoch, eh ? Non sono
ancora al suo livello. E la conosco molto poco. Forse sono stato
avventato…dovrei permetterti la partecipazione alla prossima lotta, dopotutto.
-Di che parli ?
-Conoscenza assoluta. Del
passato, del presente e del futuro, anche se il futuro è molto complesso da
apprendere. Hhhmm… sai una cosa ? Ho perso abbastanza tempo. Vedi, gli
avvenimenti futuri devono accadere secondo una scaletta molto precisa, o non
avrò gli effetti che desidero. Credevo che la tua visita al cadavere di Eon
bastasse, ma hai ancora qualcosina da fare.
-Cosa hai a che fare con i
Celestiali ?
-Con loro nulla. Con ciò
che sta per succedere, tutto. Non dovevo neanche cominciare, forse…sapevo come
sarebbe andata a finire. Ma volevo cambiare il finale…non hai idea di quanto
sia frustrante sapere ogni cosa !
-Dannazione, Frost !
Stiamo parlando a vanvera da troppo ! Che hai intenzione di fare ?
-Sono come il regista di
uno spettacolo teatrale, Quasar. Il mondo è il mio palcoscenico, voi siete gli
attori, e tutto ciò che voglio è incassare i soldi pagati dal pubblico. Diciamo
che queste erano le prove.
-Cosa…stai facendo…adesso
?
-Entro nella tua mente e
cancello questo incontro. Non te lo aspettavi, vero ? Dovevo tentare di
ucciderti, di conquistare il mondo…qualunque cosa, eh ? Invece no. Lo
spettacolo si chiude con un nulla di fatto, con tu che fai visita a tua madre e
non ricordi niente della mia esistenza.
Frost schioccò le dita e
la realtà non ebbe senso per un singolo istante. Era sufficiente per cancellare
tutto.
Poche ore prima, ad
Oshkosh, Quasar lasciava la sua vecchia casa, salutando la madre e la sorella
mentre decollava.
-Un cent per i tuoi
pensieri, Quaze.
-Non riesco a fare a meno
di scacciare una strana sensazione…
-Anch’io, sai ? Mi sento
il cervello intorpidito.
-Forse non è niente ma…non
possiamo sottovalutare niente, nel nostro lavoro. Epoch, riesci a sentirmi ?
-Ti sento, Quasar – gli
rispose l’entità.
-Finalmente riesco a
trovarti ! Ep, ho un presentimento. Rilevi qualcosa di strano nel mio cervello
o in quello di Makkari ?
-No, niente di anormale.
C’è qualche problema ?
-Forse è solo stress.
-Molecola è alla base con
la nuova Protettrice. Recatevi lì per incontrarla.
-Ok. Quasar, chiudo.
-Protettrice ? Le cose si
fanno interessanti…
Pochi istanti dopo,
nell’Eon-verso, Mr.S si avvicina ad Epoch.
[Epoch, tu hai percepito
l’alterazione della realtà creata da Frost. Perché…]
-Purtroppo alcuni
avvenimenti non possono essere rimandati, §§>§. Ho cose più importanti a cui
pensare, in questo momento… torna ai compiti che ti ho assegnato.
[Come desideri] – “disse”
empaticamente, mentre tornava alle sue mansioni.
{Stiamo arrivando ad un
punto cruciale} pensò Mr.S {La mia missione inizierà presto. Spero soltanto di
esserne all’altezza…}
Quella stessa sera, in
quello stesso anonimo attico nello stesso anonimo grattacielo di New York. Frost
entrò nella stanza dove il suo misterioso alleato dimorava da troppo tempo,
ormai.
-Ti sono mancato ?
-E'
stato pericoloso. E' difficile coprire l'uso dei tuoi poteri a questa portata.
Non li controlli del tutto.
-Non ha importanza. E’
arrivato il momento di farti uscire dalla gabbia, amico mio.
-Finalmente
avrò la mia vendetta, allora...l'interminabile attesa è finita.
-Sono stati solo pochi
mesi…oh certo, dimenticavo. Non sei abituato a vedere il tempo su un pianeta,
vero ?
-Sono
stanco delle tue chiacchiere irrilevanti, Frost. Stanco di questa palla di
fango, stanco di limitarmi. I Celestiali stanno per attaccarmi, e questa
propaggine che mantengo sulla Terra sta iniziando a costare troppa energia.
-Andiamo, puoi farcela.
Tra poco ti farò divorare Los Angeles, cosa vuoi di più ?
-La
Terra.
-Beh, si può fare.
-Che
cerchino pure di distruggermi...divorerò la Terra e ne farò un nuovo me stesso,
e non potranno fare più niente. Sradicherò l'infestazione che opprime i miei
potenziali fratelli planetari.
-Mi mancherà il caro
vecchio pianeta azzurro…hai trovato la tua anima gemella infine, Ego ?
-Il
tempo delle parole è finito. E' arrivato il momento di agire.
-Come controbattere ad un
Pianeta Vivente ? Qua i tentacoli, socio !
Continua…
Note
Un saluto ai lettori di
Capitan Marvel, che avranno fatto un salto in questa serie nel tentativo di
capire qualcosa su Frost ^_^ ; spero che la serie vi piaccia abbastanza da
recuperare anche i numeri passati, ma se così non fosse questi non sono
essenziali per la comprensione del crossover.
Diamo il benvenuto a
Nuvola, nuovo membro del cast regolare. Nel caso non la conosciate e ne
vogliate sapere (o vedere) qualcosa di più date un’occhiata qui , ma sappiate
che terrò conto delle sue precedenti apparizioni fino ad un certo punto…Sarà un
personaggio praticamente nuovo, all’altezza delle sue origini “astronomiche”…
non si limiterà di sicuro a trasformarsi in una nuvola !
Vi ricordo infine che
l’apparizione di Frost è successiva al #8 di Villains.