IL CIELO INFRANTO

(The Shattered Sky)

Parte 4 (di 6): Un pugno di polvere

 

I will show you fear in a handful of dust.

(Ti mostrerò la paura in un pugno di polvere)

Thomas Stearns Eliot, The Waste Land

 

Riassunto

Epoch ha predetto che qualcuno tenterà di ucciderla per impossessarsi della Coscienza Cosmica…e la sua profezia si è avverata. L’Assassino si è rivelato essere Kronos di Titano, che per motivi ancora ignoti sta cercando di assumere il potere di Eternità. Dopo la morte di Epoch i Celestiali si sono preparati alla battaglia, mentre Uatu l’Osservatore ha spedito Quasar in cerca dell’aiuto di Lord Caos e Mastro Ordine, che l’hanno reso il nuovo Intermediario…

 

Quasar era ancora nel Nesso delle Realtà, e stava cercando di comprendere la sua nuova situazione.

-Mi sento così…così…non so neanche descriverlo !

-QUESTO PERCHE’ LA TUA LINGUA NON E’ ADATTA A DESCRIVERE LA SOMMA DEGLI OPPOSTI

-Capisco perché mi avete dato questo potere…ma non so come usarlo !

-pErcHé sEI La soMma dI ConoSCEnza eD IGNoranZa. BaSTerAi alLo sCopo.

-Se lo dite voi…Ditemi una cosa. Epoch può essere resuscitata ?

-PER NOI LA VITA E LA MORTE NON CONTANO

-noi Le oLTrepAssiamo e le compenetRiAMo

-ORA VAI…NON C’E’ TEMPO PER DISCUTERE

-Le pOtENze dEl MuLTivErSo sTanNo gDecidEndo Il da FArsi

-MA KRONOS DEVE ESSERE SCONFITTO AL PIU’ PRESTO

-o L’eQuiLibRio dElL’uNivErso sArà InFranTo

Quasar fece un Salto Quantico…più o meno. Non percorse semplicemente una distanza…divenne egli stesso la distanza, annullandola…ed il tutto gli pareva estremamente semplice.

-Questo potere degli opposti è una gran cosa, ma è faticosissimo da utilizzare. Qualunque cosa faccia, devo minimizzarne l’effetto opposto…devo abituarmici al più presto se voglio sopravvivere ad una battaglia con Kronos.

 

Kronos era soddisfatto. Finora il suo piano procedeva bene…ma la parte più difficile doveva ancora arrivare. Il Cubo Cosmico e la Coscienza Cosmica erano solo il primo passo…doveva accumulare ancora altro potere.

Ritornò nella sua dimensione natale, e con il Cubo Cosmico aumentò al massimo grado la sua Coscienza Cosmica. Ad Epoch sarebbero occorsi milioni di anni per raggiungere l’onniscienza quasi totale; Kronos accelerò il processo.

Se il suo corpo si era in passato espanso fino a raggiungere le dimensioni di un sistema solare, adesso la sua mente si espanse fino ai limiti dell’Universo. Contemplò ogni galassia, ogni stella, ogni pianeta, ogni luna…e quando ebbe osservato ed analizzato tutte le contro-mosse approntate dalle maggiori entità cosmiche, giudicandole inefficaci, si concentrò sull’individuazione di un particolare pianeta. Una volta là si accorse che i suoi maggiori nemici si erano già riuniti ed erano pronti ad attaccare.

Ridusse la sua massa per ottenere le loro dimensioni…le dimensioni di una piccola montagna. I Celestiali erano tutti schierati a fianco della loro arma più grande, Exitar lo Sterminatore.

-Dei dello Spazio…vi chiedo umilmente di riconsiderare la vostra decisione.

Nessuno dei Celestiali si mosse o parlò. Kronos di avvicinò ad Arishem il Giudice.

-Sommo Arishem, Capo della Quarta Coorte…la mia opera è votata solo alla preservazione del vostro operato. Voi avete creato la mia razza…voi avete creato gli Eterni. Nella vostra infinita saggezza avete creato l’opera perfetta…o quasi. Avete trascurato un aspetto, miei signori…la mortalità. Lasciatemi ovviare al vostro errore…

Kronos si chinò davanti ad Arishem, che sollevò la mano destra, mostrando le rune della formula che gli permette di giudicare i mondi. La mano era chiusa a pugno, con il solo pollice alzato e crepitante dell’energia della formula.

Arishem mostrò il pollice verso, e dalla mano si scatenò un’energia a cui nessun mondo era sopravvissuto. Quel pianeta senza nome non fece eccezione: l’energia livellò ogni superficie, per poi penetrare all’interno, facendo esplodere il pianeta. Gli enormi asteroidi che rimasero si frantumarono ulteriormente, e di un antico pianeta non rimaneva che polvere.

Nessuno dei Celestiali si era mosso…e nemmeno Kronos, giudicato indegno da Arishem.

-Speravo avreste collaborato, miei silenziosi signori…ma ora pare che dovrò costringervi.

 

Dimensione delle Manifestazioni. Quasar apparve con un lampo di luce ed ombra, senza aver fatto nessuna fatica.

-Suppongo che sia più facile arrivare qui se si è già una specie di manifestazione. Vediamo se riesco trovare qualche pezzo grosso…wow. C’è un’enorme quantità di energia in questa direzione…e con rilevamenti del genere non c’è dubbio su chi sia.

Quasar fece un semplice gesto con la mano e vicino a lui si aprì una porta. Una volta oltrepassata vide il Tribunale Vivente, enorme, seduto sul suo trono. Davanti a lui c’era Eternità…ed un essere che Quasar non aveva mai visto, ma che non poteva che essere che un Celestiale. Per la prima volta, Quasar riusciva a capire le parole di uno di essi.

-L’emergenza è tale che tutti i Celestiali sono stati richiamati, Tribunale. Persino io sono stato richiamato per la prima volta dopo eoni.

-COMPRENDO. QUAL E’ LA TUA RICHIESTA, SCATHAN ? [1]

-Per ordine di Colui Che E’ Sopra Tutti, richiedo l’eliminazione del potere di Kronos.

-I CELESTIALI SONO PARTE DI TE, ETERNITA’. RIFORMULA LA RICHIESTA ED EMETTERO’ LA MIA SENTENZA.

-Non ci sarà bisogno di sentenze. Anche Kronos è parte di me. Lo scontro che sta avvenendo in questo preciso istante non farà altro che trasferire il potere di una mia emanazione ad un’altra emanazione.

-Eternità, i Celestiali ti hanno servito bene per miliardi di anni.

-Davvero, Scathan ? Dimmi, i vostri esperimenti non hanno forse creato gli Eterni ? E l’unico essere che ha osato sfidarmi riuscendo a vincere, Thanos di Titano, non è forse un Eterno ? Nella vostra infinita essenza avreste dovuto prevedere questi sviluppi. Forse è tempo che l’ordine universale cambi.

-Eppure i piani di Kronos non si fermeranno ai Celestiali.

-Conosco bene i piani di Kronos, Scathan. Egli è una parte di me, dopotutto.

-NON HAI DUNQUE NESSUNA RICHIESTA, ETERNITA’ ?

-No, sommo Tribunale.

-COSI’ E’ DECISO. QUESTA UDIENZA E’ TERMINATA.

Il Tribunale Vivente scomparve, così come Eternità ed il Celestiale.

-Odio questi esseri metafisici…anche se per ora sono uno di loro. Allora, riflettiamo…Eternità è la personificazione dell’Universo. Se i piani di Kronos non lo preoccupano, forse non sono così universali come credevo. Beh, Eternità può anche fregarsene se qualche pianeta ci lascia le penne, ma io no, dannazione ! Kronos ed i Celestiali sono potentissimi…uno scontro tra di loro potrebbe anche distruggere la galassia. Allora, che faccio ? I Celestiali se ne fregheranno se parteciperò anch’io alla lotta…non esiterebbero a far fuori anche me per fermare Kronos. Almeno credo. Vorrei che Epoch fosse ancora viva…lei sapeva sempre come si sarebbero comportati esseri del genere. Tieni duro, Epoch…se ho ragione posso ancora salvarti. Quel Celestiale sembrava parecchio preoccupato…probabilmente i Celestiali non possono vincere. Ma non credo che Kronos sia così potente da sostenere uno scontro del genere facilmente…se riesco a beccarlo appena dopo la battaglia, forse sarà abbastanza debole da poter essere sconfitto. Devo solo sapere dov’è…e forse l’Osservatore può dirmelo.

 

Il primo colpo sferrato da  Kronos scagliò Arishem a diverse centinaia di chilometri di distanza. Eson il Ricercatore conficcò la sua immensa staffa nel petto di Kronos, ed iniziò ad emettere scariche esplosive di diversi miliardi di megatoni, intaccando a malapena la propria scorta di potere personale. Kronos aumentò le proprie dimensioni diventando nel contempo intangibile, ed evitando l’attacco di Eson ne afferrò la staffa, spaccandola in due. Gammenon il Raccoglitore lo attaccò col proprio “bastone di raccolta”, tentando di ridurre Kronos in atomi. Kronos concentrò la sua Coscienza Cosmica sulla staffa e la sabotò, facendola esplodere. Alle sue spalle, l’energia sulla fronte di Exitar aumentava sempre di più.

Oneg l’Esploratore e Hargen il Misuratore lo attaccarono simultaneamente su infiniti piani energetici, oltre che fisicamente, sferrando pugni in grado di abbattere le montagne.

Kronos usò per la prima volta il Cubo Cosmico, creando miliardi di scudi energetici per deviare i colpi. Nezarr il Calcolatore, conoscendo la scarsa abitudine di Kronos ad usare il Cubo, calcolò quali fossero le mosse più difficili da fermare e trasmise l’informazione agli altri Celestiali.

Jemiah l’Analizzatore destabilizzò l’orbita di vari pianeti e lune di quel sistema solare e ne deviò il corso per farli scontrare contro Kronos. Prevedendo questa mossa con la Coscienza Cosmica, Kronos aumentò al massimo le sue dimensioni, diventando grande quanto il sistema solare, per poi concentrarsi sul sole. Afferrò letteralmente la stella con le sue colossali mani e la scagliò contro i Celestiali. La stella si dissipava nel suo tragitto, ma dopo aver percorso pochi milioni di chilometri aveva già distrutto qualunque cosa in quel sistema…a parte i Celestiali.

Ziran l’Esaminatore deviò il tragitto della stella con un gesto, ed insieme a Hargen, Oneg e Nezarr si scagliò contro Kronos, che stava di nuovo riducendo le sue dimensioni, pensando:

“Sono troppo potenti per sconfiggerli solo grazie alla Coscienza Cosmica, e possono anticipare l’uso del Cubo…dannazione, se solo avessi avuto il Cubo che desideravo io ! Un Cubo con le proprietà dello Straniero sarebbe stato assolutamente imprevedibile…L’unica speranza è rivolgergli contro la loro stessa forza”.

Afferrò Oneg ed Hargen e sfruttando la loro rincorsa li fece scontrare l’uno contro l’altro. Assorbì la loro energia cinetica e la usò per allontanare gli altri due. Concentrò tutta la sua forza in un solo pungo contro Hargen, sfondando la sua armatura.

Il possente Celestiale adesso perdeva moltissima energia cosmica, energia assorbita di Kronos. La Coscienza Cosmica potenziata gli permise di comprendere come assorbire l’energia degli altri Celestiali…e così fece. Solo Ziran riuscì ad evitarlo, ma il surplus di energia diede a Kronos la possibilità di frantumare la sua armatura. Ovviamente tutti questi Celestiali sarebbero sopravvissuti: i loro veri corpi risiedevano nell’iperspazio e le armature erano solo un modo per interagire con il nostro universo. Kronos capì che era sì un vantaggio, ma anche una debolezza. Una volta compreso come, fu semplice chiedere al Cubo Cosmico di eliminare il collegamento tra le vere forme dei Celestiali e questo universo. Gammenon, Eson e Jemiah si frantumarono lentamente, mentre Tefral il Rilevatore lo attaccò alle spalle. Mentre lo teneva fermo, Exitar rilasciò la sua energia in una scarica di inimmaginabile potere. Tefral fu distrutto dal colpo, ma non Kronos, che sopravvisse. Il colpo gli aveva comunque fatto perdere la presa sul Cubo Cosmico, che fu afferrato da Arishem e ridotto in frantumi.

-Quella…quella scarica…quell’energia non proveniva da questo multiverso !

Kronos usò la sua Coscienza Cosmica per comprendere e vide che i Celestiali avevano infatti usato le energie residue dello Starbrand, trovate sul mondo dello Straniero, sul quale tempo prima era stato usato lo Starbrand. [2] Ma i Celestiali avevano rubato gli esemplari di quel pianeta tempo fa… Il che significava non solo che i Celestiali sapevano da molto tempo del suo piano, ma che molto probabilmente non erano i soli a saperlo. Ora non poteva concentrarsi su questo…senza il Cubo Cosmico non aveva nessuna possibilità di battere Arishem, Exitar e Colui Che E’ Sopra Tutti. Per sua fortuna però il suo scopo non era sconfiggere i Celestiali. Arishem ed Exitar si avvicinarono, pronti a disintegrarlo con la loro energia. Kronos si teleportò davanti a Colui Che E’ Sopra Tutti e conficcò una mano nella sua testa inumana.

Il Primo Celestiale tremò ed i suoi sudditi rimasero a guardare la scena, come se non sapessero come reagire.

-Riesco a sentirli…i pensieri di Colui Che E’ Sopra  Tutti ! Riesco a sentire le formule di Eternità…le formule della vita e della morte, il segreto dell’evoluzione celeste…riesco a sentire le istruzioni ultime che Eternità vi ha consegnato !

Con l’altra mano sfondò il petto del Celestiale e ne estrasse qualcosa.

-Ora…finalmente…ho assorbito anche il tuo potere, Celestiale !

Con un semplice gesto fece esplodere Exitar, mentre Arishem lo giudicava di nuovo indegno. Kronos afferrò la sua mano destra e la strinse fino a ridurla in frammenti. La formula della distruzione galleggiava davanti a lui nella sua complessa linearità…Kronos assorbì anche quelle e guardò i frutti del suo lavoro.

In tutto il sistema solare non restavano che pochi frammenti di pianeti e nuvole di plasma solare. Colui Che E’ Sopra Tutti giaceva immobile come una marionetta senza fili, Arishem cercava di ricreare la sua mano, e di tutti gli altri Celestiali maggiori non restavano che frammenti di armatura.

-Non mi avete lasciato scelta. Ora il mio piano inizierà sul serio.

 

Quasar riapparve nella Zona Blu della Luna, dove Uatu stava ancora osservando il gigantesco cadavere di Epoch.

-Quasar…vedo che il viaggio che ti ho fatto intraprendere non è stato infruttuoso.

-Che stai facendo ?

-Osservo.

-Non potevi riportare il suo corpo nell’ Eon-verso ? Non è…non è giusto che se ne stia qui…

-Sarebbe un’interferenza.

-Al diavolo. Lo farò io…

Aprì un varco per quella dimensione e vi spostò il corpo.

-Dunque, ho scoperto che Kronos si sta battendo contro i Celestiali. Se riesco a combatterlo dopo la battaglia forse posso vincere. Ma ho bisogno di te, Uatu…devo sapere dove si trova.

-Non posso dirtelo.

-Non ricominciare con questa storia dell’interferenza…adesso ho il potere di farti interferire, se proprio devo. Vorrei evitare, ma…

-Hai frainteso. Non posso dirtelo perché Kronos è ormai ben oltre i miei mezzi di acquisizione di conoscenza.

-Non c’è bisogno di saperlo, Uatu- disse una voce che proveniva dall’alto- sono qui.

Era Kronos, di nuovo nelle sue dimensioni abituali.

-Ti chiedo un’ultima volta di desistere dai tuoi piani, Kronos di Titano, qualunque essi siano.

-Ed io ti ordino ancora di non interferire, Uatu. Per questo sono qui.

-Ti ho sempre creduto un essere illuminato, Kronos…un cercatore di conoscenza, un pacifista, uno scienziato. Perché tanta morte e distruzione ?

-Basta parlare, Uatu !

Quasar decollò dalla superficie lunare ed arrivò abbastanza in alto da parlare con Kronos faccia a faccia.

 

-Arrenditi, Kronos, o te la vedrai con il potere dell’Intermediario.

-Molto interessante…la mia Coscienza Cosmica non riesce più ad analizzarti.

-La Coscienza Cosmica non è tua, era di Epoch !!

Lo colpì un pieno volto con una spada di forza quantica che non era solo energia, ma anche materia e spirito. Kronos non lo notò nemmeno.

Quasar assunse le stesse dimensioni di Kronos, creò un paio di nunchaku ed iniziò a combattere. Kronos non combatteva a livello fisico da decine di migliaia di anni, e Quasar lo mise a terra facilmente (si fa per dire, visto che non c’era un suolo su cui cadere).

Quasar usò il suo potere sugli opposti per aumentare e diminuire la massa di Kronos al tempo stesso…ma Kronos possedeva il potere di Colui Che E’ Sopra Tutti, e non era influenzato dagli opposti.

Afferrò Quasar per i polsi e ne ridusse le dimensioni fino a farlo tornare alla sua statura normale.

-Mi hai risparmiato molta fatica, Quasar…credevo di dover cercare io il potere dell’Intermediario.

La sua mano si richiuse con Quasar all’interno, ed il potere sugli opposti iniziò a defluire in lui.

Quando Kronos riaprì la mano, Quasar era tornato alla sua forma originaria, ed il titano lo trasportò di nuovo sulla superficie lunare.

-Mi dispiace, Quasar…non volevo arrivare a tanto.

-Perché fai tutto questo se detesti le tue azioni, Kronos, perché ?

 

-E’ molto semplice in verità, Osservatore. Tu conosci la mia storia…ero uno scienziato che fu catapultato oltre la divinità, e che perse interesse alla vita mortale. Ma mentre io mi concentravo sulla più alta esistenza dell’universo, un serpente crebbe nel paradiso che avevo creato: mio nipote Thanos. Egli decimò i miei discendenti. Fui costretto a creare Drax il Distruttore e a chiedere l’aiuto di Eon per fermarlo…e tornai alle mie meditazioni, cercando di avere una visione di Infinità, l’essere spazio-temporale per eccellenza. Fu allora che fui contattato da Maelstrom, e che involontariamente gli dissi come distruggere l’universo. Incuriosito da quello strano essere lo osservai, ed ammirai gli sforzi di Quasar per sconfiggerlo…sforzi che mi fecero vedere non solo Infinità, ma mi diedero il coraggio di affrontare Thanos, anche se egli aveva il temibile Guanto dell’Infinito. La mia attenzione era stata riportata sulla Terra…e ciò che vidi non mi piacque affatto. Gli esseri umani dominavano il pianeta, mentre gli Eterni erano confinati ad Olympia, in una sorta di esilio volontario. Molti Eterni avevano lasciato il pianeta sotto forma di Uni-Cervello, e mio figlio Zuras era stato assassinato dai Celestiali. Come potevo aver permesso un tale scempio ? Fu una rivelazione quasi trascendentale…avevo un enorme potere e non lo avevo mai usato per i miei figli. Dovevo riscattarmi ai loro occhi…fare loro un dono che avrebbe salvato la nostra società, tutte le società…

-Continui ad evitare l’argomento, Kronos. Qual è il tuo fine ultimo ?

-Voglio uccidere la Morte.

 

-Cosa !? Ma…ma è impossibile !!

-Impossibile, Quasar? Ho acquisito la Coscienza Cosmica e con essa prenderò il posto di Eternità, e poi il potere di Oblio ed Infinità…certo che è possibile.

-Mio dio…non riesco a crederci…

-Ma per prendere il posto di Eternità dovevo avere il potere delle sue emanazioni. Io ne ero già una…ma Epoch, i Celestiali, Caos ed Ordine erano troppo potenti per me. Decisi di creare un Cubo Cosmico che mi permettesse di prenderli alla sprovvista…un Cubo con il potere dello Straniero, l’incarnazione dell’inspiegabile. Per far sì che ciò fosse possibile e per spiazzare tutte le altre entità spinsi Kosmos e Kubik a creare l’Inesistente. Ma il Gran Maestro mi tradì…alleandosi con Mefisto. Fu prodotto un Cubo Cosmico normale…un Cubo che non era sufficiente. Dovevo avere una conoscenza assoluta dell’universo per vincere…la Coscienza Cosmica. Per questo mi alleai con la Suprema Intelligenza, dato che da solo non potevo uccidere Epoch, l’unico modo per ottenere la piena Coscienza Cosmica. [3]

-Qualcuno ti fermerà…il Tribunale Vivente, ad esempio…

-Egli non può votare contro di me. Io sono una parte di Eternità…punendo me, punirebbe l’intero universo, e per ora ha giudicato questo sforzo non necessario.

-Ed Eternità accetterebbe di farsi sostituire da te !?

-Eternità e Morte sono l’una l’opposto dell’altro, i propri peggiori nemici. Perché perdere una tale occasione? Non è forse il destino della vita, sconfiggere per sempre la morte ?

-Ma se Eternità sa tutto, forse lo sa anche la Signora della Morte…

-Certo che lo sa. Per questo permise al dio Seth di accumulare un grande potere, [4] così da avere un’arma per contrastarmi. Ma Seth è stato sconfitto, e a quanto pare la Morte è convinta di poter sopravvivere.

-Non credi che la gente dovrebbe sapere di una cosa del genere ? Pensa a tutta la gente ammalata…a quelli che sono sul punto di morire. Distruggendo la Morte li condanneresti a soffrire per sempre.

-Quale essere vivente non gioirebbe nel sapere che la sua vita non avrà mai fine? Bisognerà fare delle modifiche, certo… probabilmente dovrò rendere tutti i senzienti degli Eterni, dato che non potranno mangiare animali o vegetali… ma avrò abbastanza potere da farlo.

-E se non funzionasse ?

-Allora non cambierà niente. Tu sei il Protettore dell’Universo, Quasar. Perché perdere l’occasione di proteggerlo dalla più grande minaccia mai concepita ?

-Vita e morte sono due facce della stessa medaglia, Kronos di Titano.

-Allora diciamo che io posso separarle, Uatu.

-Ti obbligheremo a desistere.

Tutto il paesaggio lunare visibile improvvisamente pullulava di Osservatori, provenienti da tutto l’universo.

-La situazione è stata tale da farci sospendere il nostro voto. Desisti, Kronos di Titano.

-Mai.

Gli Osservatori si alzarono in volo e circondarono Kronos, attaccandolo su miriadi di piani fisici, mistici e mentali. Kronos li spazzò via con un gesto della mano.

Quasar volò verso di lui, le Bande Quantiche al massimo potere.

“Non so se Kronos può fare veramente quello che dice…ma  ha ucciso Epoch, non posso fidarmi di lui…e devo vendicarla ad ogni costo !”

Quasar scaricò tutta l’energia che poteva sul volto di Kronos, che non fu minimamente danneggiato e disse sospirando:

-Non lo avrei voluto, Quasar…ma non mi lascia altra scelta.

Lo colpì distrattamente con una mano, come se scacciasse una zanzara. Mentre Quasar si preparava ad attaccare di nuovo, dagli occhi di Kronos partì un raggio di energia che lo colpì in pieno.

Ci fu un’esplosione e le Bande Quantiche caddero a terra, mentre del Protettore dell’Universo non rimaneva che un pugno di polvere sparso nel vento solare.

 

Continua…

 

Nel prossimo numero

Mentre Quasar si trova faccia a faccia con Oblio, il piano di Kronos continua. La situazione continua a peggiorare, e Thanos rientra in gioco. Infine, l’apparizione di due personaggi che eravate sicuri di non rivedere più !

 

Note

 

[1] Scathan l’Approvatore è un Celestiale apparso solo in episodi inediti di Guardians of the Galaxy.

 

[2] Ecco spiegato il motivo per cui Gammenon raccolse il pianeta dello Straniero nel #3. La presenza dello Starbrand su quel pianeta è stata mostrata in episodi inediti di Quasar.

 

[3] Un buon riassunto dei Flashback dei #12-16.

 

[4] Come visto nei numeri 1-5 della serie Marvel IT di Thor.