#75

di Fabio Furlanetto

 

MACERIE DI UN SOGNO

 

In una dimensione nascosta tra le pieghe della realtà fisica, sopra l’inconscio collettivo. Il corpo di un essere alieno, erede del più grande fardello dell’universo, dorme un sonno senza sogni avvolto da catene di concetti.

Al suo interno c’è una mente umana. Una persona senza nulla di particolare… una semplice cameriera di New York, Lara Winters.

Con una particolarità: è la donna del più potente dio del cosmo, Wendell Vaughn alias Quasar, che le sta davanti. Fino a pochi mesi fa anche lui era un “normale essere umano”, nonostante la peculiare professione di Protettore dell’intero Universo.

-Epoch, che cosa hai fatto ?

-Mi dispiace – confessa la vera proprietaria di quel corpo alieno, Epoch, il cui spirito in forma femminile troneggia sul corpo nella vasta nullità dell’Eon-verso.

Gli altri tre Protettori…Makkari, Molecola e Nuvola…osservano il loro amico e capo, cercando di capirne la reazione. La sua espressione è un misto di rabbia e impassibilità.

-Lara è morta davanti ai miei occhi pochi minuti fa – risponde Quasar tendendo una mano verso il corpo incatenato.

-Lascia che ti spieghi…

-Si è suicidata…perché Maelstrom mi togliesse il potere. Si è uccisa guardandomi negli occhi e dicendo che lo faceva per il bene dell’universo…che l’avevo fatta impazzire…eppure, Lara è qui dentro. Ancora viva. Com’è possibile, Epoch ?

-Sono desolata, Quasar, ma è stato necessario. Il tuo colpo di stato cosmico non mi ha lasciato altra scelta; il tuo unico punto debole era il fatto che tu e Lara condividevate lo stesso corpo, la stessa mente…la stessa anima. Sono stata costretta ad effettuare uno scambio. Era indispensabile che io sopravvivessi e che tu ricevessi una guida all’uso del tuo nuovo potere, non importa quanto sottile.

-Abbiamo vissuto insieme per mesi. Nella stessa mente. Eri sempre tu, Epoch ? Hai continuato a fingere di essere Lara ?

-Come ho detto, era necessario. La crescita incontrollata delle energie divine rischiava di distruggere l’esistenza. Ho provato a convincerti ad abbandonare il potere, ma tu non mi hai dato ascolto. C’era una sola, unica possibilità. Tu e Lara dividevate il potere in parti uguali, e nel caso uno dei due fosse morto io avrei ereditato il resto. E’ necessario che tu comprenda, Quasar. L’unico modo per salvare l’Universo era toglierti il potere. L’unico modo per toglierti il potere era che tu credessi che Lara morisse. E perché questo fosse possibile…avrei dovuto essere assolutamente…

-Come hai fatto a mentirmi così !? – grida Quasar, lasciando uscire una frazione dell’energia divina rossa ed ingrandendo le proprie dimensioni fino ad incrociare lo sguardo di Epoch da pari a pari.

-Non la sta prendendo bene – nota preoccupato Molecola.

-L’Universo doveva…

-Quante volte ho salvato l’Universo !? – chiede l’ex Protettore puntando il dito contro l’ex mentore.

-Quasar…

-Ho detto quante volte !?

-Quarantadue.

-E quante volte ti ho mentito ?

Epoch, Colei che Attende…erede della conoscenza di tutta la storia dell’universo…è costretta ad abbassare lo sguardo.

-Zero.

-Hai idea di quello che hai fatto ? Hai idea di come mi senta ora ? Hai…mi hai costretto a…Maelstrom aveva ragione. Mi hai fatto sputare su tutto quello in cui credevo, ed è stato tutto quanto inutile. Perché non me l’hai almeno detto !? Tutti questi sotterfugi !!! Perché non mi hai detto solo “Quasar, il potere che stai usando rischia di distruggere l’esistenza se continui a usarlo”. L’avrei accettato !!! Mi sarei fatto da parte ! Ma questo…

-Non ero sicura avresti capito. Ho preferito un approccio più personale, per non turbare troppo la tua integrità. La tua mente era molto fragile, dopo la trasformazione.

-Oddio, questo è…questo è troppo. Secondo te mi stavi facendo un favore !?

-Ehm – li interrompe Makkari, sul palmo della mano di Epoch come gli altri Protettori. Una formica al loro cospetto, ma riescono a sentirlo.

-Credevo che ci fosse dell’energia che stava per distruggere l’universo ? Sapete, tutta la storia dell’energia rossa che sta per sovraccaricare l’esistenza ?

-Il problema è stato…ridimensionato – spiega EpochL’energia blu è estinta, grazie agli sforzi di Maelstrom ed Entropia. E tutta l’energia rossa è racchiusa in Quasar; a meno che non venga nuovamente utilizzata su scala cosmica, ci vorrebbero milioni di anni perché ritorni ad essere una minaccia. Resterà solo l’energia gialla della Zona Quantica, la più stabile.

-Cioè siamo al punto di partenza ? Come se non fosse successo niente…così, all’improvviso ? – protesta Molecola.

-Tutto quanto inutile. Una perdita di tempo…nient’altro… - riflette Quasar ad alta voce.

 

Il silenzio che segue è assolutamente impossibile da rompere. Quasar torna alle proprie dimensioni originali, all’ombra del corpo esanime di Epoch. Solleva le mani in posa quasi teatrale, ed inizia a radunare le proprie energie in un piccolo bozzolo che continua a crescere.

-Che cosa sta facendo ? – chiede Nuvola.

-Sta creando della materia…composti organici – chiarisce Molecola.

-La resuscita – conclude Epoch.

L’energia rossa prende la forma di una donna, che assume un volto familiare. Indossa persino gli stessi abiti che Lara aveva prima di scomparire a Drylon.

Epoch riduce le proprie dimensioni, ed insieme agli altri Protettori si avvicina a Quasar…pur rimanendo a qualche metro di distanza.

-Quasar…vorrei essere certa che tu abbia capito che…

-Stà zitta.

-Uhmmmm – li interrompe ancora Makkari, che stranamente sembra essere il meno preparato agli eventi - Quaze, prima che tu faccia quello che devi fare, sai, finché hai ancora abbastanza energia per farlo…ecco…io e Owen siamo morti, ricordi ?

-Come ? Credevo che avessimo già riavuto i nostri corpi ? – si meraviglia il terrestre, guardandosi le mani. Sembrano reali…

-Questi sono solo i vostri spiriti. In questa dimensione non c’è differenza tra pensiero e materia. Dovrebbe essere semplice recuperare le vostre forme e…

-Sì, sì. Ecco – si sbriga a rispondere Quasar, lanciando un’occhiata nella loro direzione.

Un breve lampo rosso nei suoi occhi, un alone dello stesso colore nell’aria, e nient’altro.

-Tutto qui ? Siamo vivi come prima e basta ? Le resurrezioni sono noiose…

-Un secondo – chiede ancora Molecola – Mi hai anche ridato i poteri, vero ? Dovrebbe essere impossibile a meno che tu non sia potente come-

-Non credo che tu voglia veramente una risposta – lo ferma Nuvola appoggiandogli una mano sulla spalla.

Quasar passa una mano tra i capelli castani del corpo di Lara, immobile in piedi, ancora priva di vita. Il vuoto claustrofobico dell’Eon-verso amplifica la lentezza della situazione, ed i Protettori stanno facendo molta più fatica a riconoscere questo Quasar rispetto al dio senza meta degli ultimi tempi.

-Se devi prepararti in qualche modo, fallo. Non vedo l’ora di aver finito – riprende finalmente a parlare.

-Cosa hai intenzione di fare ? – chiede Epoch.

-Ne ho abbastanza di essere un dio.

Un semplice gesto in direzione del corpo privo di conoscenza di Epoch, e le catene di energia grandi quanto città esplodono in una miriade di frammenti che evaporano nel nulla.

Una piccola, quasi invisibile scintilla di luce scappa dal corpo alieno e ritorna all’interno del corpo di Lara, che inizia a respirare lentamente pur continuando a tenere gli occhi chiusi.

Lo spirito di Epoch entra all’interno del proprio corpo, passando attraverso le proprie spoglie immortali.

I suoi tre occhi eterni si aprono, e la sua bocca pronuncia solo due parole:

-E’ finita.

 

Uno squarcio si apre al di sopra del cielo inesistente, proiettando una luce bianca ultraterrena. La realtà viene cancellata da pennellate di bianco che cancellano ogni cosa mondana.

Quasar aumenta le proprie dimensioni fino a superare persino quelle di Epoch, proprio mentre nella vastità del bianco appare qualcosa di ancora più puro e glorioso.

Un gigante dalla pelle dorata, seduto regalmente su un trono di idee. La sua testa a tre facce levita poco al di sopra del corpo.

Il Tribunale Vivente è in seduta.

-WENDELL VAUGHN DELLA TERRA, COLUI CHE AGISCE. QUESTA CORTE E’ DEL PARERE CHE TU FOSSI GIA’ A CONOSCENZA DELLE CONSEGUENZE CHE LE TUE ULTIME AZIONI AVREBBERO COMPORTATO.

-Sei venuto a licenziarmi.

-SECONDO L’ULTIMA SENTENZA DI QUESTA CORTE, ERI STATO NOMINATO SUCCESSORE DI EPOCH COME MISURA PER PRESERVARE L’INTEGRITA’ COSMICA SCOSSA DAGLI AVVENIMENTI DEGLI ULTIMI MILLENNI. IL RITORNO DI EPOCH FA SI’ CHE NON SIANO PIU’ NECESSARIE MISURE COERCITIVE PER RIPRISTINARE LO STATUS QUO UNIVERSALE. PERTANTO, QUESTA CORTE TI SOLLEVA DAL TUO INCARICO ED ANNULLA OGNI PRIVILEGIO IN TUO POSSESSO.

-Confido che non ci saranno misure punitive nei confronti di Quasar ? – chiede Epoch, con un filo di speranza nella voce.

-NONOSTANTE LE NUMEROSE RICHIESTE IN TAL SENSO DA PARTE DELLA MAGGIOR PARTE DELLE ENTITA’ CONCETTUALI, NON VE NE E’ REALE MOTIVO PERCHE’ SENZA LA CARICA QUASAR NON PUO’ PIU’ ESSERE CONSIDERATO CONCETTUALMENTE PERICOLOSO.

-Tu sapevi tutto, vero ? – cerca di interromperlo Quasar.

Il Tribunale Vivente continua a parlare come se lui non esistesse.

-INFINE EPOCH, QUESTA CORTE TI RESTITUISCE LA PIENA COSCIENZA COSMICA E CONFERMA LA TUA POSIZIONE DI DIFENSORE DELLA VITA, DEL LIBERO ARBITRIO, DELLA…

-Sto parlando con te !!!

Quasar cresce ancora di dimensioni, fino a diventare pari al Tribunale Vivente. Lo afferra per le spalle dorate e lo scuote, ma l’entità resta immobile come una statua.

-Allora !?

-NULLA PUO’ SFUGGIRE ALLO SGUARDO DI QUESTA CORTE. SI E’ TRATTATO DI UN AZZARDO CALCOLATO PER-

-Stronzate !!!!

Se la precedente interruzione da parte di Quasar aveva turbato i presenti, tutti – perfino Epochsussultano quando Quasar colpisce la testa del Tribunale con un pugno alla mascella, riducendola in cocci di vetro.

-Schifoso ipocrita doppiogiochista !!! Potevi mettere tutto a posto da solo senza fare la minima fatica ! Tutti i tuoi discorsi su come salvare l’universo… hai sempre avuto il potere di fare tutto, più di chiunque altro, e non hai mai alzato un dito ! Tu non agisci mai, ti limiti a pontificare e manipolare !

In un angolo di questa dimensione, piccolo quanto un atomo rispetto ai giocatori in gioco, Molecola sussurra a Nuvola:

-Sbaglio o Quasar ha appena spaccato la testa all’essere più onnipotente in circolazione ?

-Può aver danneggiato solo una sua manifestazione – specifica la nebulosa senziente.

-Oh. Allora come mai non si è ancora rimesso a posto ?

-Credo che gli stia dando ragione – risponde Makkari con il tono più serio di cui sia capace.

 

Tra le mani del gigante seduto sul trono stellare, i cocci di vetro dorato si ricompongono in una testa che l’essere cosmico riposiziona al proprio posto come se nulla fosse.

-SEBBENE UN COMPORTAMENTO SIMILE NON SIA ALL’ALTEZZA DI UN ESSERE DEL TUO RANGO, WENDELL VAUGHN DELLA TERRA, NON VERRAI GIUDICATO PER QUESTO ATTACCO. CIONONOSTANTE, CHE NON SI RIPETA.

-Dipenderà tutto dalla tua sentenza su di me. Hai sempre tu tutte le carte in mano, ma non aspettarti che segua alla lettera ogni tuo ordine.

-NON AVRAI MOLTA SCELTA. ALLA LUCE DELLA LORO INTRINSECA PERICOLOSITA’, TRA 169 ORE LE LEGGI UNIVERSALI NON PERMETTERANNO PIU’ L’ESISTENZA DI ENERGIA DIVINA OLTRE LO SPETTRO GIALLO.

-In sostanza, non sarà più legale possedere o utilizzare energia divina ?

-LE ENERGIE ROSSE E BLU CESSERANNO COMPLETAMENTE DI ESISTERE E SARA’ FISICAMENTE IMPOSSIBILE GENERARNE DI NUOVE.

-E sarà più facile eliminarle, perché ci ho pensato io a raggrupparle…mi fai schifo.

-LA QUESTIONE E’ IRRILEVANTE. SFUGGIRE ALLA SENTENZA TI SARA’ IMPOSSIBILE; LA MIA GIURISDIZIONE COPRE QUALSIASI TEMPO E REALTA’ TU POSSA RAGGIUNGERE. SAREBBE STATO PREFERIBILE SEQUESTRARE IMMEDIATAMENTE TUTTE LE ENERGIE IN TUO POSSESSO, MA ALLA LUCE DELLE NOSTRE PASSATE COLLABORAZIONI HO PREFERIO DONARTI ABBASTANZA TEMPO DA RIPARARE AI TUOI ERRORI E PREPARARTI AL DEPOTENZIAMENTO.

-Come ti pare. Hai finito ? Torna dal tuo capo, e riferiscigli il mio messaggio: sta facendo un pessimo lavoro.

-RIFERIRO’ ALL’ENTITA’ SUPREMA. QUESTA UDIENZA STRAORDINARIA E’ TERMINATA.

 

Il gigante divino scompare, e anche Quasar ritorna alle proprie dimensioni. L’irrealtà estrema dell’Eon-verso sembra ormai banale dopo l’udienza, e Quasar resta in silenzio per qualche secondo prima di lasciarsi scappare una risata nervosa di fianco al corpo addormentato della sua donna.

-Eh…scusate, è tutto così…assurdo…

-Quaze ?

-Sto bene, Mak, tranquillo. Okay…169 ore. Una settimana. Ho una settimana di tempo per salvare quello che posso di questo disastro… poi tornerò ad essere un semplice mortale. Sarebbe stato più semplice se quel bastardo mi avesse tolto direttamente tutto quanto…

-Cerchiamo di fare le cose con calma una volta tanto – interviene Makkari – Caricare a testa bassa è stata l’origine di tutto…

-Sarei lieta di mettere la Coscienza Cosmica al tuo servizio, Quasar – prosegue Epoch.

-Non ho la più pallida idea su cosa fare, onestamente…ho impiegato mesi a studiare la situazione della Galassia Vortice e non sono riuscito a sistemare niente.

-Il tuo ultimo intervento ha modificato le menti dei senzienti dell’intera galassia perché smettessero di combattere e si mettessero al lavoro per la ricostruzione; in altre parole hai messo fine alla crisi – analizza Nuvola.

-Nell’unico modo in cui non volevo farlo, negando il libero arbitrio… e c’è ancora molto lavoro da fare per eliminare le cause della guerra, dobbiamo adottare soluzioni a lungo termine e…

-Continuo a suggerire l’uso della Coscienza Cosmica.

-Ed io continuo ad ignorarti.

-Quasar. Tra sette giorni le energie che gli stanno impedendo di continuare la guerra svaniranno, ma tra sette giorni avranno già ricostruito tutto e non si ricorderanno neanche più perché erano arrabbiati…hai già fatto fin troppo. Cercare di ottenere di più provocherebbe altri danni in un circolo vizioso.

-Sì…sì, forse hai ragione Nuvola.

-Non è stato un fallimento totale. Secondo la Coscienza Cosmica, gli imperi di Evros e Krasia resteranno in pace per secoli dopo aver scoperto la collaborazione pacifica ispirata dai tuoi interventi dittatoriali.

-Epoch, se sento un’altra volta le parole “Coscienza Cosmica” giuro che distruggo l’Universo.

Come una bambina sgridata da un genitore, Epoch non risponde in segno di rispetto…continuando ad essere assolutamente certa di avere ragione.

-E ora andiamo…ho un paio di cose da fare prima di restituirti la poltrona.

 

Nella Zona Quantica, un lampo di energia rossa illumina le macerie gialle sparse ovunque. La base operativa dei Protettori dell’Universo, distrutta dal propagarsi dell’energia divina.

-Spero che tu non abbia intenzione di cancellare l’incarico di Protettore – chiede Quasar.

-Non vedo perché dovrei. Il lavoro svolto in cinque miliardi di anni si è dimostrato ottimo, non ho ragioni per ristrutturarlo.

-“Ottimo”. Il tuo problema, Epoch, è che sei nata così. Vivi tra gli dei dell’universo, e non sai cosa contiene. Comunque, questo non sarà più un mio problema…

-Ti licenzi !? – chiede sorpreso Molecola, che ha sempre pensato che “Quasar” e “Protettore dell’Universo” fossero sinonimi.

-Tecnicamente parlando…Quasar ha cessato di essere il Protettore con la propria resurrezione a Drylon. Non vedo motivi per non…

-Non voglio più essere il Protettore – chiarisce Quasar – Ma non significa che non ce ne sia bisogno. E’ sempre stato Eon a scegliere la linea di successione, ma con il tuo permesso vorrei usare un metodo diverso per selezionare il mio successore. Almeno questo me lo devi.

-Naturalmente. Ma preferirei continuare ad avere te come…

-Aspetta e spera. Nuvola, ti dispiace…

La nebulosa senziente richiama a sé le Bande Quantiche, lasciate nella dimensione di materia, e le porge al compagno di squadra. Il suo cuore stellare ha un sussulto inaspettato.

-Grazie. Voglio che sia tu a scegliere il prossimo Protettore dell’Universo…Makkari.

-Che cosa !? – protesta l’Eterno alla vista dei bracciali dorati che Quasar gli sta porgendo – Non se ne parla neanche ! Come si fa a scegliere un candidato per una cosa del genere !? Dovrei avere la Coscienza Cosoops, ecco, l’Universo è condannato.

-EhehMak…ho incontrato eroi e dei, la morte e l’universo stesso, ma tu sei l’unica persona che abbia mai incontrato ad aver capito i mortali. Non riesco a pensare a nessuno migliore di te per questo compito.

-Ma…Quaze… - continua a protestare, pur accettando di prendere in mano le Bande. Sono calde, pulsanti dell’energia dell’universo.

-Una scelta molto saggia, Quasar. Accetto che sia Makkari a nominare il tuo successore.

-Grazie. Ora…non prendete questo come un addio, ma ho bisogno di stare da solo per un po’. Dovrò riabituarmi alla mia vecchia vita e riprendere tutto da dove l’avevo lasciato… compresa Lara. Non sarà facile farle accettare la situazione…

-Significa che sciogliamo il gruppo ?

-No, Owen, tranquillo. Mi prendo solo una pausa…dio, forse Makkari ha ragione: l’universo sta per finire.

-Con te che ti prendi una vacanza !? Non riesco a pensare a nulla di peggio ! Fuggite, presto !!! – interviene Makkari.

In qualsiasi altra circostanza, i Protettori si metterebbero a ridere. Forse persino Nuvola. Oggi accennano un sorriso, e sono tristi.

-Direi che è tutto. Makkari… ricordati, hai tutto il tempo del mondo per fare la tua scelta.

-Immagino che una delle clausole sia non scegliere te, vero ?

-Provaci e mi prendo un’altra vacanza. Molecola…mi raccomando, cerca di restare più sano di mente di me con quel potere.

-Ci…ci proverò – risponde il terrestre, commosso.

-Epoch…per quel che può valere…mi dispiace che sia finita così.

-Posso assicurarti, Quasar, che non è finita…e che sono altrettanto dispiaciuta.

-Ci credo. Nuvola, vorrei parlarti in privato se non ti dispiace. Gente…ci si vede tra qualche mese.

I due Protettori scompaiono con uno scoppio di energia rossa, lasciando il silenzio tra le macerie di energia solida. Molecola tira su con il naso e si asciuga una lacrima, e Makkari si sfrega le mani.

-Okay, ricominciamo a mettere a posto questa baracca ?

 

Spazio intergalattico. La zona può vuota e solitaria dell’universo, a milioni di anni-luce da qualsiasi cosa. Nuvola può avvertire il gelo dello zero assoluto e la lontananza di tutte le altre stelle, e si ritrova a tremare.

-Ci serve un po’ di intimità per questa cosa – si scusa Quasar.

-Cosa…volevi dirmi ?

-So qual è l’origine del tuo disturbo gravitazionale. Perché non riesci più a controllare i tuoi poteri…come adesso.

-La Zona Quantica non era abbastanza “intima” ? – chiede Nuvola incrociando le braccia e battendo i denti dal freddo. In effetti, questa situazione non dovrebbe causarle il benché minimo disturbo, ma sta malissimo.

-Non ero del tutto sicuro che avresti voluto farlo sapere agli altri. Ecco, va meglio ?

Il simbolo sul petto di Quasar si accende di luce, riscaldando l’aria inesistente. Nuvola sembra effettivamente trarne giovamento.

-Molto. Allora, sto morendo ?

-No ! Voglio dire, è una situazione abbastanza complicata, ma ne puoi uscire senza problemi. In effetti non è che ne possa essere sicuro, ma….

-Arriva al punto.

-Okay… quanto pesi, Nuvola ?

Se c’è una cosa che non immaginereste mai fare ad una nebulosa, è rispondere a una domanda restando a bocca aperta per svariati secondi.

-No, sul serio. Rispondi.

-Settanta quadrilioni di quadrilioni di tonnellate.

-Già. Più di trenta volte il Sole, Nuvola. Dovresti generare una quantità incredibile di energia gravitazionale, ma nella tua vera forma sei una nuvola così vasta e rarefatta che…

-Quasar, conosco la mia anatomia. Posso controllare a piacimento la mia gravità. Hai un’idea del perché un’anomalia gravitazionale stia lentamente distruggendo il mio sistema interno, o questo è un complesso rituale umano che non comprendo ?

-Potevi controllare la tua gravità, Nuvola. Adesso, una piccola parte di te sta concentrando in un unico punto sempre più massa… sbilanciando completamente tutta la tua struttura interna; puoi sentirne gli effetti anche se il fenomeno è troppo ristretto perché tu capisca di cosa si tratti.

-Se conosci l’origine dell’anomalia, eliminala.

-Non…non credo sia veramente quello che vuoi, Nuvola…

-Perché ? Se l’anomalia cresce, assorbirà sempre più massa. La pressione gravitazionale farà iniziare un processo di fusione che…resterà…stabile… no, non è possibile. Ti stai sicuramente sbagliando. Occorrono decine milioni di anni perché una cosa del genere possa accadere. Sono troppo giovane per trasformarmi in una stella.

-Lo credevo anch’io. Ma…ecco, è un po’ imbarazzante…il tuo gas stellare e l’energia gravitazionale di un’altra stella si stanno combinando e…

-Sono…incinta ?

-Congratulazioni. Vuoi sapere la classe spettrale, o preferisci che sia una sorpresa ?

 

New York City, Terra.

Lara Winters apre gli occhi. Si trova distesa su una superficie morbida, e si sente intorpidita come se avesse dormito troppo a lungo.

-Wendell ? – chiama.

-Sono qui – risponde il suo uomo passandole una mano tra i capelli. Lara capisce di essere sdraiata sul divano del proprio appartamento, ma per qualche ragione fa fatica ad orientarsi.

-Ha funzionato ? Abbiamo vinto ? – chiede.

-Dovresti prendere le cose con un po’ più di calma…

-Senti chi parla. Allora, abbiamo fermato la Risposta ? La galassia è salva ? Cavolo, morivo dalla voglia di dirlo…

-Sì, la galassia è salva – risponde Wendell con voce spezzata.

Lara si mette a sedere, e vede che Quasar è in costume. E sta piangendo.

-Che è…oh, aspetta. Siamo morti, vero ? Avevi detto che c’era un unico modo per fermare l’esplosione di Drylon…e che sarebbe significato…

-Sì, siamo morti. Ma poi siamo tornati come sempre – risponde l’ex Protettore asciugandosi gli occhi – Ma è…è un po’ complicata. Dimmelo se vado troppo di fretta, ma è giusto che tu sappia tutto quanto. Sono passati quattro mesi da Drylon, e ne sono successe di cose.

-Per esempio ? – chiede la donna, scettica.

-Appena tornato in vita, mi sono ritrovato con parecchio potere tra le mani. Troppo. Per qualche tempo sono riuscito a contenermi, sicuro che avrei solo combinato disastri… ma nel frattempo potevo vedere tutte le sciagure che avvenivano nel cosmo, e gli esseri onnipotenti che non facevano niente. Quando vidi che Epoch stava per permettere un genocidio solo perché sarebbe tornato utile tra migliaia di anni…non ce l’ho più fatta. Ho fatto un colpo di stato cosmico, prendendo il suo ruolo e imprigionandola.

-O…okay…meno male che sono già seduta.

-Sono andato avanti per mesi, facendo l’impossibile per fare dell’universo un posto migliore fregandomene del “grande destino”. Poi tutto mi è crollato addosso. Ho perso il controllo del potere, portando in rovina un’intera galassia…e quanto è peggio, ho costretto Epoch ad un colpo molto basso per rimettere tutto a posto. Per quattro mesi…ho creduto che lei fosse te. La sua illusione era incredibilmente reale, volta interamente a farmi credere che tu ti fossi suicidata perché…perché non potevi reggere il modo in cui ti trattavo. Rinchiusa in una dimensione immaginaria…senza contatti esterni…senza che nessuno si ricordasse della tua esistenza.

-Ed era vero ?

-Dio, sì, era tutto vero. Ero così sicuro di sapere cosa stavo facendo… per metterci al sicuro, avevo cancellato da tutta la Terra il ricordo delle nostre vite. A parte una manciata di super-eroi, nessuno si ricorda di noi. Quando ho scoperto tutto…ho lasciato. Ho deciso di non essere più un dio. Il Tribunale Vivente mi ha dato sette giorni… ancora sette giorni di onnipotenza, dopodiché tornerò normale.

-E’…è un bel po’ di roba da mandar giù. Ci hai cancellato dal mondo ?

-Temevo che qualcuno facesse del male alle persone che amavo per arrivare a me. Ho sputato su tutto ciò in cui credevo e non è servito a niente. Ho ucciso Maelstrom con le mie stesse mani. Ho sterminato un’intera razza di parassiti galattici. Ho fermato una guerra interstellare al prezzo della libertà. Ho causato solo…dolore, morte e distruzione…e non è servito a niente…assolutamente a niente…

Quasar piange, pur cercando con tutte le sue forze di non farlo. Lara si alza in piedi, cammina verso il suo uomo e lo abbraccia.

-Quante persone hai salvato ?

-Lara…non capisci…ho causato così tante morti che…

-Capisco tutto. Capisco che non sei perfetto, né come persona né come dio, ma che cerchi di fare la differenza. Hai ucciso tanta gente…intere galassie, forse. Ma hai anche salvato l’Universo mentre lo facevi ?

-Due…due o tre volte… - singhiozza Quasar.

-Anche se tu avessi ucciso un’intera galassia, ne hai salvate a miliardi. Non è quello che volevi. Non è un universo perfetto, e tu non lo proteggi nel modo perfetto. Niente è perfetto… neanche tu. Ma io ti amo lo stesso.

I due amanti si baciano come se il tempo non fosse mai passato, finché Quasar non si fa coraggio e si allontana.

-Non è ancora finita. La prima ora è scaduta, ma ho ancora sette giorni di onnipotenza. E adesso, qualunque cosa facessi non farebbe che altri danni.

-Ma non riesci a non fare niente, vero ? Non sei mai riuscito a restare con le mani in mano.

-Esatto. Tutte le entità mi stanno guardando a vista, qualunque cosa facessi tutto tornerebbe come prima. Se trasformassi la Terra in un paradiso, probabilmente la incenerirebbero un secondo dopo lo scadere della settimana. Sembra quasi una legge divina: qualunque cosa capiti, non capita mai niente alla Terra.

-Tu cosa vorresti fare ? – chiede Lara.

-Vorrei…vorrei dimostrare che abbiamo vinto. E’ tutto una grande scommessa, una grande battaglia... Ci sono forze nell’universo che esistono solo per mantenere lo status quo. Solo per assicurarsi che l’universo resti imperfetto. Ora so che non posso rimettere tutto a posto da solo, ma se potessi…se potessi…

-Vorresti dimostrare che chiunque può fare la differenza, vero ?

-Sì. Siamo morti per dimostrare che non moriremo solo perché hanno deciso che siamo inferiori. E lo rifarei ancora.

-Vuoi distruggere la UNION – comprende finalmente Lara.

- – risponde Quasar – E’ una cosa troppo grande per i Protettori. Ma ora sono abbastanza potente da sradicarli per sempre da questo universo. Non ho il minimo dubbio sul fatto che sia giusto distruggerli…ma…ero sicuro anche con gli Infestatori.

-Potresti morire – nota Lara, allontanandosi per guardare fuori dalla finestra.

-Sì.

-E’ una missione suicida contro un nemico invincibile… solo per mandare un messaggio di speranza.

-Sì. Hai ragione, sono ancora pazzo…

Lara blocca una lacrima, e si volta nuovamente verso Wendell guardandolo negli occhi.

-Significa così tanto per te ?

-Non immagini quanto – risponde il dio, il fuoco rosso negli occhi.

-Allora vai – risponde Lara, abbracciandolo e baciandolo di nuovo. Mentre si stringono, la carne si fa energia rossa e scompare nel nulla…lasciando Lara ad abbracciare solo aria.

 

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QUASAR ANNUAL #3

“E il settimo giorno…”

 

 

Su Quasar #76: COSMIC TOP SECRET