Quasar #26

IL COSMO NEL MIO GIARDINO

 

Don't go around saying the world owes you a living;

the world owes you nothing;

it was here first.

Mark Twain

 

Riassunto:

Dopo aver sconfitto l’Assassino Cosmico ed aver salvato Epoch, Quasar è tornato sulla Terra, dove ha incontrato due sue vecchie conoscenze, Origine ed Inessere. Coinvolto nella loro millenaria faida di creazione, Quasar è stato catapultato all’esterno dell’universo, dove ha appreso dell’esistenza dei Creatori, prima che questa scoperta fosse cancellata dalla sua mente. Secondo una profezia di Saygé, tuttavia, una nuova minaccia si preannuncia all’orizzonte…

 

Tredici chilometri sopra New York. Il Protettore dell’Universo sta pensando, quasi incurante della propria posizione (dopo anni passati nel vuoto dello spazio, era quasi naturale per lui).

A lui si avvicina un vecchio compagno d’avventure recentemente ritrovato: Makkari degli Eterni, l’uomo più veloce del mondo, sta usando le proprie capacità mentali per volare verso di lui. Non era esattamente il suo sistema di viaggiare preferito, ma a quell’altezza non poteva certo correre.

-Ehilà, Quaze…- esordì con la sua classica distorsione del nome in codice dell’amico – Tutto a posto ?

-Credo di sì, perché ?

-Non è esattamente normale per un umano starsene…così, a pensare. Credevo avessi superato quello che ti era successo dopo lo scontro con Origine ed Inessere… io non ho neanche capito perché continuiamo a ricordarcelo…

-A dire la verità non ricordo dove sono stato quando mi hanno…”colpito”, non trovo una definizione migliore…ero solo confuso, ma credo mi sia passato.

-Sei turbato per la storia delle torri gemelle, vero ?

Quasar sembrò sorpreso dalla domanda:

-Hai usato la tua telepatia ?

-No, ho usato il mio buonsenso. Sì, ho del buonsenso, prima che tu me lo dica.

-Beh…scoprire che mentre ero a spasso per l’universo qualcuno ha abbattuto il World Trade Center…

-A parte che non eri “a spasso”, ma a salvare l’universo…poco tempo prima, una bomba umana aveva sterminato i marziani…

-Non è la stessa cosa…

-No, certo che no. “Gli umani trovano più facile piangere la perdita di un uomo che di un milione”.

-Chi l’ha detto ?

-Spock.

-Mak, non è il momento per fare battute. Non è una cosa facile ma penso di averlo accettato…non posso salvare tutti.

-Allora qual è il problema ?

-Che ne ho parlato con Epoch. Mi ha detto che cosmicamente parlando, lo sterminio marziano non ha la minima importanza.

-E allora ? Sai che la sua mente è diversa dalla nostra, e che in fondo ha ragione…

-Sì, ma Epoch è la preservatrice della vita di questo universo. Questo suo disinteresse per la vita sta iniziando a preoccuparsi.

-Hhhmmm. Come sta la tua amica a tre occhi ?

-E’ questo il punto: non ne ho idea. Dalla sua rinascita è…strana, non so come definirlo altrimenti. Non mi piace che mi tenga all’oscuro del suo piano di sviluppo del proprio ruolo. Vuole diventare più attiva.

-Era ora, lasciatelo dire.

-Beh, adesso lasciamo stare questi problemi. Dove hai lasciato Molecola ?

-A Central Park, dov’era prima. Sei ancora certo di volerlo come aiutante Protettore ? Tutto quello che hai è una vaga profezia !

-Preferisco tenere sott’occhio un tipo così potente. A proposito…non lo rilevo più a Central Park…ma credo di sapere dov’è andato.

 

Los Angeles, California. Quasar e Makkari decelerano fino a fermarsi.

-Sì, la traccia molecolare lasciata da Molecola è inconfondibile.

-Che ci fa a Los Angeles ? Non mi pare il tipo che apprezza i piaceri della vita…

-Sicuramente meno di te, eh ? Molecola aveva detto di essere stato qui, appena prima di rintracciarci a New York.

-Già, è vero, con Capitan Marvel. Ho sentito parlare di Rick Jones, spero di incontrarlo…mi sembra un tipo a posto.

-Come fai a sapere di Rick Jones e Capitan Marvel ?

-Il fatto che si cambiano di posto è finito sui giornali, poco tempo fa. [1] Allora, riesci a trovare il nostro amico ?

-Non trovo nessuno dei tre. Le Nega-Bande non sono nei paraggi, ne sono certo…Genis dev’essere andato da qualche altra parte. Tracce di dispositivi di occultamento…ci sono state alcune astronavi qui, di recente. [2]

-E Molecola ?

-Curioso…è nel sottosuolo, trecento metri circa.

-Scommetto che ci arrivo prima di te !

Makkari schizzò via più veloce di quanto l’occhio potesse vedere, rintracciando telepaticamente Molecola. Una volta sopra il punto in cui lo avvertiva (un magazzino semivuoto), si trovò davanti una trivella di forza quantica.

-Ehi, ero arrivato prima io !

-Ci metteresti una vita a scavare fino a quella profondità, anche a super-velocità – il pavimento crollò presto, mostrando un lungo tunnel al di sotto.

-Molecola deve aver usato i suoi poteri per ricostruire il pavimento, ma si è tenuto il tunnel per risalire.

-C’è qualcosa di strano in questo posto, Quasar…sento come una presenza…

-Virus multipli…ovunque. Per fortuna io sono protetto dalle Bande Quantiche ed il tuo sistema immunitario è impenetrabile…

-Non sono virus nocivi…anzi, sono del tutto inerti.

-Forza, andiamo giù…voglio proprio sapere perché Molecola è tornato qui, e cosa sono questi virus !

 

Sceso il tunnel in meno di un secondo, trovarono Molecola imprigionato da cinque strani tentacoli, evidentemente di origine organica, che fuoriuscivano dal terreno.

Quasar creò delle forbici giganti per tagliarli (non era molto originale, ma aveva poco tempo per pensare all’originalità), ma questi ricrebbero all’istante.

-Quaze, sembra che Molecola sia stato messo fuori gioco da un qualche tipo di controllo mentale…e quel qualcosa mi impedisce di leggergli la mente.

-Portalo in superficie e cerca di farlo riprendere. Io conterrò questi…cosi.

-Agli ordini signore !

Quasar tagliò ancora i tentacoli e nel decimo di secondo che intercorse prima della loro ricrescita, Makkari prese Molecola e corse in superficie, così veloce da vincere la forza di gravità. Era molto più divertente della levitazione.

“Qualunque cosa siano questi tentacoli, sono chiaramente intelligenti e collegati a quel virus inerte. Rilevo un qualche tipo di comunicazione telepatica… non posso analizzarla, ma ne sono al sicuro grazie ai sistemi di sicurezza mentali delle Bande. Mi viene in mente il trucchetto che ho usato sulla Suprema Intelligenza…”

Le Bande iniziarono a generare la stessa frequenza anti-psichica che proteggeva Quasar dal controllo mentale. I tentacoli smisero di dimenarsi e si ridussero a materia inerte.

 

-Dove hai spedito quegli affari ?

-Nello spazio. Allora Molecola, che ci facevi qui ?

-Io…volevo parlare con Capitan Marvel…chiedergli cosa ne pensava della tua proposta di diventare un Protettore dell’Universo. Non l’ho trovato, ma ho rilevato questi…quello che sono.

-Hai idea del motivo del loro attacco ?

-Credo volessero solo difendersi. Quasar…credo sia una sorta di infezione. Questa materia inerte era sparsa su tutta Los Angeles, quando sono tornato… credo che si attivi con un comando mentale a distanza e che si trasformi nella materia di quei tentacoli.

-Allora che facciamo ? La eliminiamo da LA ?

-Non è possibile, signor Makkari. La materia inerte è mimetizzata a tal punto da essere indistinguibile da quella ordinaria…non c’è modo di eliminarla.

-Ma possiamo risalire alla fonte. Makkari, riesci ad individuare la fonte del segnale ? Dei tre sei l’unico a poter percepire l’energia mentale abbastanza chiaramente.

-Ci ho provato ma niente da fare. Secondo me l’unica nostra conoscenza in grado di farcela è Epoch.

 

-Chi è Epoch ?

-E’…lungo da spiegare, Molecola. Ti basti sapere che è un’entità cosmica incaricata di salvaguardare la vita, e che è in pratica il mio capo.

-E’ stata lei a dirti…di arruolare me ?

-Arruolare è un po’ esagerato. Comunque…non abbiamo il tempo di parlarne adesso. Epoch, mi senti ? Ho bisogno di un’informazione.

[Epoch è molto occupata al momento, Quasar] – “disse” telepaticamente il segretario personale di Epoch, apparso senza preavviso.

-Chi è ‘sto tizio, Quaezy ?

-Makkari, Molecola…vi presento Mr.S, segretario personale di Epoch.

[Il mio nome è §§>§, ma temo non sia pronunciabile dal vostro apparato fonatorio]

-Epoch non mi sembra il tipo da prendersi un segretario, Quaze…a che le serve, se è quasi onnisciente ?

[L’onniscienza non comporta anche l’ubiquità, Makkari. Epoch è impegnata a stabilire un trattato di pace nella galassia Seyfert-489]

-Mi sembra un coinvolgimento politico…Epoch non era contraria a queste cose, temendo di influire troppo sullo sviluppo delle società ?

[Epoch ha cambiato idea. Necessiti di aiuto, Quasar ?]

-Sì. Vorrei sapere che cos’è la materia inerte di questa città.

Mr.S digitò alcune cose sul suo apparecchio portatile che aveva sempre in mano.

[Ho richiesto i dati ad Epoch, ma non riconosce la materia]

-Beh forse se ci si concentrasse, invece di fare mille cose in contemporanea…

-Calmati, Quasar. Se Epoch potesse concentrarsi di più, sono certo che lo farebbe.

[Un’ottima analisi. Probabilmente la riconoscerebbe se fosse in attività, ma da inerte non è diversa dalla materia ordinaria]

-Allora vediamo…puoi rintracciare l’origine dei comandi mentali che la animavano ?

[Strano…ricevevo tre segnali, quando uno è scomparso. Non riesco ad isolarlo, ma proveniva sicuramente da questo pianeta]

-Hanno capito che li avevamo visti ed hanno spostato il punto di trasmissione. Dammi una delle coordinate degli altri punti…

[Via Lattea, coordinate galattiche 849.274.22.34]

-Un pianeta ?

[Sì]

-Sotto quale governo ?

[E’ “spazio di nessuno”, fuori dai confini di tutte le razze in grado di viaggiare nello spazio]

-Okay, andiamo a vedere di cosa si tratta…

 

Quasar creò delle bolle di impenetrabile forza quantica attorno a Makkari e Molecola, e decollò. Gli ci vollero quasi dieci minuti per uscire dall’atmosfera…era capace di velocità molto superiori, ma avrebbe causato gravi danni all’ambiente.

-Siamo oltre l’atmosfera terrestre, gente. Adesso posso darci dentro…ventimila chilometri orari, in aumento – disse con tono divertito Quasar, la sua voce udibile agli altri grazie al sottile collegamento con le bolle.

-Ti diverti, Quaze ?

-Da matti, Makkari. Cinquecento chilometri al secondo…cinquemila…

-Felice di vedere che ti piace il tuo lavoro, Quasar.

-Scusate…come facciamo ad arrivare così lontano ? Dovremo viaggiare più veloce della luce…e allora perché non siamo già a quella velocità, se ne sei in grado ?

-Aspetto di essere un po’ lontano dalla Terra per effettuare un Salto Quantico, Molecola. Non voglio mandare fuori orbita la rete satellitare terrestre, specie con un Salto con un punto di arrivo così lontano e dei passeggeri. Centomila chilometri al secondo…duecentomila…

-Benvenuto nel gruppo, Molecola. Salviamo l’universo sei giorni a settimana e il settimo ci riposiamo.

-Trecentomila chilometri al secondo…ok, ho superato la Luna. Si va.

Si aprì un piccolo squarcio nel tessuto spazio-temporale, segnalato da un enorme bagliore dalla forma simile al simbolo sul petto di Quasar. Per qualche secondo tutto ciò che si vedeva era una distesa uniforme di giallo, e poi ancora la stessa sensazione di trascinamento del Salto Quantico.

 

-Ecco fatto…ad un milione di chilometri dalla destinazione.

-Incredibile…molto più efficiente della dislocazione dimensionale che uso io per viaggiare nello spazio !

-Come investigatore non sei niente male, Quaze…Sherlock sarebbe fiero di te !

-Non vorrai dirmi che hai incontrato anche lui ?

-Sicuro. Ero il suo assistente.

-Mak, ogni tanto ho come l’impressione che tu mi prenda in giro con tutte queste presunte conoscenze storiche…

-Moi ? Gli Eterni non mentono !

-Scusate… - si intromise Molecola – quando arriveremo a destinazione, Quasar ?

-Una trentina di secondi, andando ad un decimo della velocità della luce.

-Devo chiedere ad Epoch se posso avere anche io un paio di gingilli come quelli…mi piacerebbe correre a quella velocità…

-Sto sondando il pianeta. E’ l’unico di questo sistema solare. Ho dei dati molto interessanti…sembra grosso quanto Marte, più o meno…rilevo fonti di energia molto potenti sulla superficie, in almeno due dozzine di punti. Nessuna comunicazione radio o simili. Riesci a sentire quel segnale mentale, Mak ?

-Ti ricordo che la mia specialità non è la telepatia…non sento niente.

-Io sento qualcosa invece, Quasar…le fonti di energia che avevi rilevato. Mai visti livelli di energia simili…molto strano…

-Beh, è inutile restare qui a rifletterci. Tanto vale andarci.

 

Trenta secondi dopo, il bizzarro trio atterrò sulla superficie del pianeta. La prima cosa che notarono fu la quasi totale assenza di atmosfera.

-Questo posto è parecchio strano, Quaze…interamente ricoperto da una vegetazione molto bizzarra…

-Già, sembra muschio…

-Non credo sia niente di simile alla vegetazione terrestre, Quasar. Questi sono tessuti viventi, ma di un tipo che non ho mai visto prima…c’è del carbonio, ma anche silicio, magnesio, arsenico, rubidio, ed un paio di elementi che non riconosco… fanno tutti parte della sua chimica di base.

-La consistenza è diversa ma mi ricorda parecchio…oddio…

-Che c’è ?

-Mi è venuto un sospetto…meglio controllare più approfonditamente…

-E’ molto diverso dal virus che abbiamo visto sulla Terra, di questo sono sicuro…

-Non ci posso credere ! Mak, ho già visto un tipo di tessuto come questo !

-Dove ?

-In Eon ed Epoch !!

-Cosa !?

-Materia in avanzato stato di decomposizione…santo cielo, questo è un pezzo del cadavere di Eon !

-Un intero pianeta !?

-Eon era grande quanto la galassia, ma viveva in un’altra dimensione…ho già avuto a che fare con il suo cadavere, quando rischiò di soffocare l’intera New York…ma io ed Epoch avevamo bruciato tutta la materia di Eon uscita in questo universo, e lei aveva fatto collassare la parte di Eon-verso che conteneva il resto ! [3]

-Allora cosa ci fa qui ?

-Penso abbia a che fare con quei picchi di energia…separiamoci e diamo un’occhiata.

 

Correre su una superficie così accidentata non era il massimo per Makkari, ma la gravità ridotta rispetto a quella terrestre era un vantaggio. Ovviamente non poteva coprire l’intera superficie planetaria (sempre che si possa definire tale), nemmeno in queste condizioni. Secondo Quasar c’erano delle potenti fonti di energia…improbabile che provenissero da Eon. Eppure non era impossibile…se le sue dimensioni erano davvero di ordine galattico, i segnali del sistema nervoso centrale avrebbero impiegato millenni a raggiungere tutte le parti del suo corpo. In parole povere, gran parte del corpo non era ancora stato informato della morte cerebrale di Eon. Eppure un essere così grande non poteva avere un solo sistema nervoso…forse Eon aveva miliardi di cervelli, che però pensavano all’unisono e che erano morti all’unisono…

Rinunciò a pensarci, sia perché in quanto Eterno le caratteristiche della morte gli erano poco chiare, sia perché non era nel suo carattere pensare a cose simili.

“Incredibile…Sto correndo su un cadavere grande la metà della Terra, dall’altra parte della Galassia, e mi preoccupo di pensare a come sia morto ! Non vorrei aver frequentato troppo Ikaris…Un attimo, cos’è quella protuberanza all’orizzonte ? Una specie di collina, forse ?”. Appena fu più vicino capì di cosa si trattava, e frenò così velocemente da incendiare il terreno.

 

“Okay stiamo calmi” pensò Owen Reece alias Molecola. Odiava quel posto…le molecole organiche non erano affar suo, e tutto in quel posto era organico. Non c’era aria, il che rendeva il viaggio di Molecola poco agevole perché non aveva materia da manipolare. Eppure erano già passati anni da quando aveva imparato a manipolare anche quelle…aveva salvato l’Universo combattendo contro l’Arcano, accidenti ! Era stato parte di un Cubo Cosmico !

Eppure adesso era diverso. Il potere quasi divino che aveva imparato a gestire stava scomparendo, stava tornando a livelli più modesti. Restava uno degli esseri viventi più potenti della galassia, questo sì, ma non era più invincibile come prima e questo aveva riportato alla luce il suo senso di inadeguatezza. E proprio ora Quasar voleva che lui proteggesse l’Universo !

Non era mai stato un’uomo d’azione…no, decisamente non lo era. Era uno scienziato, una volta…esaminava i fatti e notava le incongruenze. E questo caso ne aveva parecchie.

Secondo quanto detto da Quasar, Eon era un essere vivente ora deceduto, grande quanto la Galassia, che viveva in un’altra dimensione. Che ci faceva lì quella parte di cadavere ? Qualcuno o qualcosa doveva aver aperto un portale per quella dimensione, e quella materia era fluita all’esterno. Era l’unica soluzione possibile: sotto di loro non c’era nessun pianeta precedentemente esistente. La materia doveva essere arrivata nello spazio e, raggiunta una certa massa, si era aggregata fino ad assumere la forma sferica tipica dei pianeti. A prescindere dalla funzione di quella materia nel corpo di Eon (era un organo forse, ma quale ? Probabilmente un organo senza un corrispettivo in un corpo umano), la sua forma era troppo regolare. Gran parte della superficie era stata adeguatamente trattata e regolata…mentre lo notava, una macchia rossa lo afferrò e lo portò via.

 

-Makkari, che è successo ? Sembra che tu abbia visto un fantasma ! – disse Quasar quando l’amico gli apparve davanti, portando con sé un confuso Molecola.

-No…gli dei, Quasar ! Gli dei dello spazio sono qui !

-Vuoi dire…i Celestiali ? Ancora !? Sta iniziando a diventare monotono…

-Era Hargen, Quasar…Hargen il Misuratore !

-Mak, capisco che probabilmente tutti gli Eterni studiano i nomi dei Celestiali all’asilo…ma qual è Hargen ?

-Sì…sì scusa, hai ragione. Hargen è quello verde.

-Quello con la staffa ?

-Quello è Eson. L’altro.

-Sei un po’ più calmo, adesso ?

-Devi cercare di capire cosa rappresentano i Celestiali per noi Eterni…insomma, ti inculcano per migliaia di anni il fatto che hanno creato Eterni, Devianti, Umani e Mutanti, ti ricordano che un giorno torneranno per giudicare il mondo…ti raccontano di quando Zortren nella Seconda Coorte fu…

-Ho capito il quadro generale, Makkari. Non dev’essere facile incontrare di persona gli dei della tua religione…

-Non è questo il punto, Quasar – il suo amico notò subito che Makkari non aveva storpiato il suo nome, questa volta – io non ci ho mai creduto più di tanto. I Celestiali sono venuti e se ne sono andati…credevo di aver dimenticato quelle stupide leggende, credevo di averlo superato…invece no.

-Ehm…scusate se interrompo ma…che ci fanno i Celestiali con il cadavere di Eon ?

-Ottima domanda. Tu resta qui, Makkari…io e Molecola andiamo a vedere che succede.

-Non ci penso neanche Quaze…vengo anch’io !

 

Questa volta l’esplorazione venne fatta dall’alto. Sulla superficie c’erano ventisei Celestiali, tutti molto più grandi del solito (del resto degli esseri così potenti possono variare le proprie dimensioni a piacimento) che stavano…”coltivando” la superficie, non esiste definizione più accurata.

C’era un Celestiale chino a terra che estraeva parti di organi grandi quanto un isolato, per passarle ad un altro che usava un apparecchio impossibilmente complicato per fonderle assieme; un terzo Celestiale seminava il tutto su migliaia di chilometri quadrati. Un altro regolava il clima locale, creando aria dove necessario, sintetizzando acqua e lanciando scariche di energia al suolo. Le gigantesche orme dei Celestiali erano così numerose da abbassare il livello del suolo di sette metri rispetto alle zone deserte.

-Dio, mi viene da vomitare – notò Quasar alla fine dell’esplorazione.

-Sì, ti capisco – convenne Molecola.

-E’ in momenti come questi che sono felice di non essere umano, ragazzi – concluse Makkari.

-Ancora non capisco cosa vogliano fare…stanno letteralmente coltivando Eon, per quanto suoni assurdo dirlo.

-Si direbbe materia prima per i loro esperimenti, Quasar – si intromise timidamente Molecola.

-Lo immaginavo, ma sono esperimenti oltre la mia comprensione. Alcuni analizzano soltanto il suolo, altri lo trattano, altri raccolgono cose dal terreno…

-Non dimentichiamo che devono essere stati loro a portare qui questa materia, Quaze.

-Un secondo…sentite queste vibrazioni nel terreno ? Se ci fosse atmosfera il rumore sarebbe assordante…

-Sono passi, Quaze.

-Credevo ci fossimo allontanati dai Celestiali…

-Sembra che uno di loro si stia avvicinando…

 

L’osservazione era come minimo superflua. Il Celestiale era visibile da centinaia di metri. La sua armatura era di un viola spento, con varie decorazioni più scure. Sulla sua testa non c’era niente che assomigliasse lontanamente ad un viso umano… era solo un casco a righe verticali, circondato da tre anelli. Sulla schiena aveva un complicato impianto che sporgeva dalla spalla sinistra.

-Tefral…il Rilevatore.

-Credi che sia qui per noi ? Che ci abbia…ehm…rilevato ?

-E’ possibile. Non siamo una minaccia per loro, quindi finora non ci hanno nemmeno notato…non più di quanto noi noteremmo una mosca che ci ronza attorno. Ma forse siamo abbastanza interessanti da essere controllati più da vicino.

-Certo che si sono ripresi benissimo dallo scontro con Kronos…

-Quaze… - il tono di Makkari era seccato – ti dispiacerebbe evitare l’argomento, d’ora in avanti ?

-Scusa. Come non detto.

Kronos era pur sempre un Eterno…anzi di più, era un eroe per i suoi simili. Era il loro padre spirituale, colui che aveva rinnegato la guerra per creare una società perfetta…peccato fosse andata a finire molto male, per lui.

-Va bene, mi sono stancato di stare qui a guardarmi intorno. Che vogliano o no, mi ascolteranno…

Quasar si alzò in volo, raggiunse Tefral e si fermò davanti alla sua testa. Anche il gigante si fermò.

-So che puoi sentirmi anche se non c’è aria a trasmettere i suoni. Sono il Protettore di questo Universo, e quello che state coltivando era il mio mentore. Voglio che cessiate gli esperimenti e che mi diciate di cosa si tratta.

Tefral non si mosse per qualche istante, poi proseguì a camminare ignorando Quasar.

-E’ ridicolo, Quaze ! Non puoi dare ordini ai Celestiali !

-Forse no, ma posso costringerli ad ascoltarmi !

Un breve istante di concentrazione e le Bande Quantiche materializzarono una gigantesca mazza da baseball, che Quasar scagliò contro la testa di Tefral.

-Allora, vuoi ascoltarmi o no ?

Nessuna risposta e nessun cambiamento d’andatura.

-Okay, adesso mi sono veramente stufato di te, razza di Transformer troppo cresciuto ! Sono il Protettore dell’Universo, per la miseria, e non sarò ignorato !

Makkari e Molecola osservarono stupiti la creazione di un costrutto d’energia grande il triplo del Celestiale, una sorta di colossale accetta che Quasar fece cadere con tutta la forza che poteva esercitare.

L’accetta colpì a terra, conficcandosi nel cadavere di Eon; si aprì un crepaccio lungo quasi sette chilometri e largo trecento metri. L’onda d’urto fece due volte il giro del pianeta prima di fermarsi. Non avevano mai visto Quasar usare le Bande in modo così distruttivo. Peccato che il suo bersaglio fosse Tefral, e che lo avesse mancato nonostante la vicinanza.

-Come ho fatto a mancarlo !?  - si chiedeva Quasar mentre l’accetta scompariva lentamente - Era proprio sotto la lama ! Un’illusione forse ? Una distorsione spaziale ?

Se non altro, l’azione aveva avuto l’effetto di far fermare Tefral. Il Rilevatore alzò lentamente la mano sinistra, che seppur aperta indicava chiaramente Quasar…

 

Makkari volò verso di lui più veloce del suono (non ci fu nessun boom sonico per la mancanza di atmosfera) e lo portò via.

Il crepaccio che si era aperto si richiuse velocemente, mandando vibrazioni così forti da sbilanciare la discesa di Makkari, che insieme a Quasar cadde a terra. Il Celestiale era ancora fermo.

-Quaze, questa è stata un’inutile bravata ! Cosa speravi di fare !? Non si può ferire un Celestiale !

-Grazie per l’interessamento Makkari, ma fino a prova contraria io sono quello calmo e riflessivo e tu la testa calda.

-Beh un attimo fa non sembrava proprio !

-Tutto a posto ? – chiese Molecola, appena corso sul posto – Credevo che il Celestiale ti avrebbe ucciso per averlo ferito…

-Ferito ?

Dalla schiena di Tefral fuoriusciva dell’energia cosmica, dal classico aspetto circondato da grosse bolle nere. Una minima parte dell’armatura era stata tagliata via, ma ora il buco si stava richiudendo.

-Wow…dev’essere stato un colpo potentissimo per ferirlo, Quaze ! Sapevo che Thor era in grado di ferire un Celestiale ma… beh, ecco…non pensavo che…

-Non mi interessa dimostrare chi è il più forte tra i due, Makkari. Volevo attirare la sua attenzione e ce l’ho fatta.

-Non è neanche girato verso di noi, Quasar. Ed i Celestiali non parlano, ricordi ?

-Già…vorrei però capire che cosa… - le Bande Quantiche brillarono per un istante – un secondo ! Qualcosa sta atterrando sul pianeta, a qualche centinaio di chilometri da qui…andiamo !

-Voliamo di qua, corriamo di là…ma voi due non state mai fermi ?

 

Una volta sul posto…

-Wow…non offenderti, caro il mio Protettore, ma questo crepaccio è più grande del tuo !

-Molto spiritoso Makkari…è più del doppio del Grand Canyon, e profondo almeno dieci volte tanto…

-Là in alto…due Celestiali ! E portano qualcosa…

-Li riconosci Mak ?

-Non li ho mai visti…ma sono certo che siano pochi i Celestiali ad essere atterrati sulla Terra. E non tutti erano stati chiamati con un nome o con una funzione…

-Per me possono chiamarsi anche Groucho e Harpo, se è per questo. Quando saranno più vicini vedremo cosa stanno… oddio… Mak, è quello che penso io ?

-Direi di sì…per Zuras, quello è un Uni-Cervello !

-Un cosa ? – chiese Molecola.

-La fusione di una collettività di Eterni…una coscienza collettiva dal potere superiore alla somma delle parti.

-Non credo sia l’Uni-Cervello terrestre, Quaze. Credo che lo sentirei.

-Fatemi indovinare…adesso inseguiremo quei cosi, giusto ?

-Giusto – risposero all’unisono Quasar e Makkari.

 

I Celestiali si muovono sempre molto lentamente. Forse a causa della loro mole, forse per dare maggiore spessore alle proprie azioni…chissà. Praticamente ogni azione dei Celestiali è misteriosa ed incomprensibile. Ci volle più di mezz’ora per arrivare sul fondo del canyon, ma le dimensioni di chi vi era all’interno erano sufficienti a farli identificare già molto prima.

Il canyon era molto più largo sul fondo che sulla superficie, abbastanza perché ben tre Celestiali stessero attorno ad una… pianta, non c’è un termine propriamente adatto.

-Non ho mai visto una cosa così grande, Quasar…siamo cento metri sopra di loro e non riesco ad averli interamente nel campo visivo !

-E’ una…pianta…con delle specie di frutti…stanno coltivando questa roba dal cadavere di Eon ? E’ disgustoso…

-Quelli sono Nezarr il Calcolatore, Ziran l’Esaminatore e non riconosco il terzo.

-“Esaminatore”…”Calcolatore”…dev’essere il centro dell’esperimento. Le mie letture dei “frutti” sono incomprensibili… meglio chiamare Epoch. Riesci a sentimi, Eppy?

-Ti sento – disse una voce vagamente femminile proveniente da una delle Bande – è uno spettacolo affascinante ed indecente allo stesso tempo, Quasar.

-Ep, è come sembra ? I Celestiali fanno esperimenti sul cadavere di Eon ?

-Non sembra un esperimento, Quasar. Credo piuttosto che lo stiano usando come pura materia prima per creare…qualcosa.

-Questo non va conto la sorta di legge marziale stabilita recentemente dal Tribunale Vivente ?

-La sentenza non riguardava entità cosmiche decedute, né sub-entità come gli Uni-Cervelli.

-Parli al plurale…ce ne sono altri nelle vicinanze ?

-Se per “vicinanze” intendi quella parte di mio padre…sì. I Celestiali hanno radunato 23 Uni-Cervelli, escludendo quello appena recuperato.

-Epoch, l’Uni-Cervello terrestre è tra questi ?

-Sì, Makkari. L’Uni-Cervello terrestre ed il Cubo Deviante…una forma primitiva di Uni-Cervello…sono sul “pianeta”.

-Dove !? E cosa ci stanno facendo ?

-Ci siete passati davanti, a novantadue chilometri sud dalla vostra posizione…un Celestiale si è mantenuto invisibile insieme agli Uni-Cervelli. Quanto al loro uso…non ne ho idea. I Celestiali stanno chiaramente recuperando materiale genetico da numerose fonti, per creare qualcosa.

-Fa parte del loro solito programma di evoluzione o è qualcosa come un’arma, Epoch ?

-Ottima domanda Quasar, alla quale non posso rispondere. Sospetti qualcosa ?

-Non proprio…è una sensazione. Saygé mi ha predetto una sorta di catastrofe cosmica, ed i Celestiali sembrano prepararsi ad una guerra…Due delle profezie di Saygé potrebbero riferirsi ai Celestiali…”una minaccia inaspettata” e “un gigante che si rifiuta di morire”. Forse anche “una razza che vive di solo odio”. Mi ha parlato di “recidere il ramo principale” per vincere la catastrofe, ed ecco una pianta colossale…

-Non hai prove, Quasar.

-Vero. Ma ho come idea che stiamo per trovarci in mezzo a qualcosa di proporzioni a dir poco bibliche…

 

Poco dopo…

-Sei sicuro che il posto sia questo ?

-Novantadue chilometri sud, come ha detto Epoch.

-Ma non c’è niente qui. Sono ancora invisibili…e prima che tu me lo chieda, non avverto nessuna manipolazione.

-Non offenderti Mak, ma sei un Eterno…credo che i Celestiali sappiano come annullare le tue sonde mentali.

-Touché. Ma hanno superato anche le protezioni mentali delle Bande Quantiche…

-Mi proteggono dal controllo mentale, non dalle illusioni…e a dire la verità, ogni tanto mi hanno anche controllato mentalmente… ma credo di poter riuscire comunque a creare un segnale di disturbo. Hai detto che ci considerano pulci, quindi non credo ci fermeranno.

Le gemme sulle Bande Quantiche iniziarono a lampeggiare, prima in successione casuale, poi con un certo ritmo. L’aria davanti a loro sembrò vibrare, e lentamente apparve un Celestiale immobile davanti a 23 Uni-Cervelli che fluttuavano in un campo di energia blu.

-Dei dello spazio ! Epoch aveva ragione ! Dobbiamo portarli via di qui, Quasar…

-Non so Mak…non mi sembra che gli stiano facendo del male.

-Forse no, ma sono prigionieri…sento le loro onde mentali, Quaze. Vogliono libertà.

-Quell’energia che li tiene fermi è energia psichica molto concentrata…non ho controllo su di essa. Non ho idea di come portarli via…e niente ci dice che i Celestiali non se li riprendano subito !

-Fammi provare…identificare l’Uni-Cervello terrestre è uno scherzo, visto che ne ho anche fatto parte in passato.

Makkari volò fino ad un particolare Cervello, che a Quasar e Molecola sembra identico agli altri; non si preoccupò neanche di passare di fianco ad un Celestiale. Restò lì vicino per quasi dieci minuti, prima che i Cervelli si raggruppassero…

-Sta succedendo qualcosa. Cercano di liberarsi…il Celestiale non sembra neanche accorgersene !

L’energia blu si dissipò lentamente, e gli Uni-Cervelli scapparono verso l’orbita. Makkari tornò da Quasar…

-Sono riuscito a raggiungere la sua coscienza, ma gli esperimenti dei Celestiali sono stati un vero shock…molti di loro non saranno in grado di tornare ai loro pianeti d’origine.

-Mi inventerò qualcosa…non sei riuscito a sapere niente dei piani dei Celestiali, o a farti dire qualcosa su quei virus inerti ?

-Niente da fare sui Celestiali. Ma mi hanno detto che qui c’era anche un campione di quei virus…hanno detto che sono una forma di vita, ma non sanno di cosa si tratti, né del perché i Celestiali abbiano portato via quel campione.

-Allora qui non abbiamo più niente da fare, giusto ?

-Sbagliato, Molecola. Voi andatevene e radunate gli Uni-Cervelli…e fate particolare attenzione al Cubo Deviante.

-Tu che devi fare qui, Quaze ?

-Vendicare un vecchio amico. Andate.

 

Sul “pianeta” adesso erano rimasti solo Quasar e i Celestiali. Nessuno di questi lo notò minimamente, mentre si faceva strada verso il basso, creando una colossale trivella davanti a se.

La materia sembrava molto omogenea, dove i Celestiali non erano intervenuti. Chiaramente non era un organo…forse erano solo tessuti inerti, magari la semplice pelle di Eon. Ma era comunque sbagliato. Più scendeva, più la temperatura aumentava a causa della pressione, fino a quando non arrivò ad un piccolo nucleo fuso. Si fermò.

“Avevamo chiuso tutti i portali all’Eon-Verso che Eon stava ancora usando al momento della morte. Abbiamo bruciato i resti. La sua dimensione è collassata e si è distrutta. Rispetto alla quantità distrutta, questa è una parte davvero minima…ma è ancora una parte di Eon. Non posso permettere che la sua memoria sia profanata in questo modo…anche se l’essenza di Eon non è più qui. L’ho incontrato quando ero morto…sembra strano pensarlo…ma non ricordo granché dell’esperienza, come se non fossi in grado di percepire realtà simili da vivo. Eon era il protettore della vita dell’universo, ed amava la vita sopra ogni cosa…non posso sopportare l’idea che i Celestiali sfruttino il suo corpo per creare un’arma, o anche solo per studiarlo. Eon meritava più di questo. So che probabilmente state leggendo la mia mente…non mi importa. Devo farlo. Addio per sempre, Eon”.

Lasciò che dalle Bande fuoriuscisse energia quantica allo stato puro. La quantità necessaria per distruggere il planetoide avrebbe danneggiato la sua stella, e Quasar non sapeva quali conseguenze potesse avere, quindi preferì non rischiare. Lasciò semplicemente che la reazione dell’energia con la materia del nucleo facesse aumentare la sua pressione interna, facendolo così scoppiare. Creò anche dei costrutti di energia per assicurarsi lo scoppio.

E lo scoppio ci fu eccome: parti di Eon furono proiettate verso l’orbita più interna di quel sistema solare.

 

-Wow, Quaze…non pensavo potessi fare una cosa del genere !

-Finora non mi era servito…e spero proprio di non doverlo rifare.

-Guardate…i Celestiali se ne vanno ! Non ricostruiscono il pianeta !

-Volano semplicemente via…non gli importava proprio niente di Eon, adesso andranno a cercarsi altre cose su cui sperimentare…

-Un secondo Quaze…Guarda quel Celestiale. Si sta portando via i frutti di quell’albero ! Dovevano aver quasi concluso l’esperimento… Strano, uno dei frutti ha un colore diverso…

-Sono troppo lontani per la mia limitata visione umana, Mak.

-E adesso ?

-Adesso mi assicurerò che tutti questi frammenti di Eon finiscano in quella stella. Bruceranno e sarò sicuro che nessuno sfrutti più Eon.

-E gli Uni-Cervelli ?

-Ho creato una struttura di recente, nella Zona Quantica…sapevo che mi sarebbe servita. Porterò lì i Cervelli, in attesa che guariscano. E li terrò d’occhio… non posso rischiare di portarli sulla Terra, anche perché so che la Suprema Intelligenza sarebbe troppo interessata a loro.

-Ed i Celestiali ? Li lasciamo andare così ?

-Non potremmo fare niente per fermarli. E poi ho la sensazione che li rivedremo presto…

-Che cosa staranno cercando di creare con quei “frutti” ? Se è un’arma, chi sarebbe così pazzo da combattere i Celestiali ?

-Ho una domanda migliore, Mak. Se il loro nemico è sulla Terra, come i virus sembrano dimostrare…che conseguenze avrà una battaglia di tali dimensioni ? Ho l’impressione che la profezia di Saygé si stia per avverare…

 

Continua…

 

 

 

Note

E così i Celestiali sono tornati, misteriosi come non mai e pronti ad uno scontro. Ma chi può essere così pazzo da affrontare esseri del genere ? Lo saprete nel prossimo numero, prologo del crossover con Capitan Marvel: “Di dei e d’altro”.

Nel caso vogliate sapere qualcosa di più sui Celestiali, date un’occhiata qui !

 

 

 

 

[1] E’ successo dopo Capitan Marvel #4

 

[2] Capitan Marvel è nello spazio, in questo momento. Controllate i #8-9 della sua serie Marvel IT per credere !

 

[3] Un insieme di ciò che è successo in All American Comics #28-29 ed in alcuni fuoriscena.