Quasar #32

di Fabio Furlanetto

 

TEMPO3

 

“I computer sono inutili.

Possono soltanto dare risposte”

Pablo Picasso

 

 

Riassunto

Mentre Quasar sta cercando di rifarsi una vita sulla Terra, qualcosa ha distrutto un intero universo in meno di un giorno. Solo l’intervento dei Protettori dell’Universo ha evitato la distruzione del nostro, ma rimane ancora il mistero di che cosa possa provocare una cosa del genere.

 

 

Terra. New York, per la precisione. Appartamento di Lara Winters. E’ appena tornata a casa dopo un altro giorno come cameriera al Moonbucks. Non è esattamente il lavoro dei suoi sogni, ma almeno è abbastanza per guadagnarsi da vivere.

In realtà non ha mai avuto nessun sogno. Finito il liceo si è subito trovata un lavoro, poi un altro e un altro ancora. Avrà già cambiato almeno sette professioni. Non riesce mai a trovarne una che la soddisfi in pieno, perché non ha mai veramente deciso cosa vuole fare nella vita. E così, ha tirato avanti per anni. Da quando, a vent’anni, è riuscita a permettersi un appartamento, non ha mai trovato nessuno a casa quando ritornava. Finora.

-Wendell, sei in casa ?

-Sì, sono rientrato da poco. Ho fatto un salto a Lemuria per vedere come procede la ricostruzione.

-Sarebbe quella città di mutati che il tuo nemico ha raso al suolo ?

-Devianti, in realtà. Com’è andata oggi ?

-Insomma. Non è passata molta gente…Bob continua a sperare che tu ritorni. Ogni volta che tieni banco i clienti triplicano.

-Non sono un gran narratore, e solo nel primo giorno avevo quasi finito di raccontare tutte le mie avventure. E poi… non so se mi va di diventare la mascotte ufficiale del bar, se capisci cosa intendo.

-Le altre ragazze continuano a chiedermi di te…probabilmente gli verrebbe un colpo, se sapessero che ti sei trasferito qui.

-Dubito che lo sappiano anche i tuoi vicini, visto quanto poco mi faccio vedere e che non ho dovuto traslocare niente.

-Oh, scommetto che tutto il palazzo già sparla di me, dopo una settimana.

-Non credi…che stiamo correndo troppo, forse ?

-E che volevi fare, continuare a vivere nella Zona Quantica ? O prenderti un appartamento dove passeresti solo una volta alla settimana ? Eri tu a dire che la vita è troppo corta per eccetera eccetera eccetera, no ?

-Sì, eccetera eccetera.

-Beh ora pensa a togliere quella porta per la Zona Quantica…è da giorni che te lo devo ricordare. I tuoi amici dove sono ? Non dovevano passare in questi giorni ?

-Vediamo…Molecola è andato a soccorrere un cargo spaziale che era rimasto senza energia, Makkari ha scoperto che Sersi dava una festa ad Atene e non poteva assolutamente mancare, e di Nuvola non ho proprio idea.

-Hhhmmm. Non è che mi dispiaccia particolarmente.

-Gelosa ?

-Beh…credo di no…ma non mi piace particolarmente che tu te ne vada in giro con una praticamente nuda…

-L’ultima volta che abbiamo provato a convincerla a crearsi dei vestiti veri e propri, ci ha esposto credo un’ottantina di motivi per cui non ne ha bisogno. Ma comunque…ci incontriamo sempre durante il giorno, vorrei passare la sera in situazioni più…normali.

-Mi sembra comprensibile. Io vado a cucinare qualcosa, tu intanto vuoi deciderti a togliere quella porta ?

-Oh, non so. Mi sembra ci stia bene.

-Molto spiritoso – risponde facendogli una smorfia, poi cammina verso la cucina – Se vuoi delle serate normali non dovresti tenere quella porta no ? Insomma lavori semplicemente nello spazio, non è detto che tutta la tua vita debba essere assurda ! Per quanto a me un po’ meno routine non dispiacerebbe…

Mentre controlla cosa è rimasto nel frigorifero sente una mano metallica sulla schiena ed una voce nella sua testa.

[Mi scusi…]

-Aaaaaaahhh !

-Che succede !? – Wendell entra di corsa in cucina, le Bande Quantiche piene di energia. Lara corre verso di lui.

-U-u-un mostro !

-Non preoccuparti. Questo è soltanto Mr.S, il segretario personale di Epoch.

[Mi dispiace averla spaventata, miss Winters] – risponde empaticamene l’alieno con un occhio gigante al posto della testa ed un esoscheletro umanoide.

-Non è n-niente…

-Che ci fai qui, S ?

[Epoch richiede la tua presenza per riferirti alcune novità]

-Non può aspettare domani ?

[Lei sì. L’universo probabilmente no]

-Si tratta del fenomeno che abbiamo incontrato all’altro capo dell’universo !?

[Sì]

-Prenderò la…ehm, chiamata nel bagno. Ho appena eliminato la porta per la Zona. Torno subito, Lara.

Si allontana, lasciano la ragazza e mr. S da soli.

-Allora…ti fermi a cena ?

[Non ho bisogno di ingerire sostanze organiche, grazie]

-Uh…senti…forse te lo chiedono spesso ma…a che ti serve l’occhio ?

 

Per quanto prosaica, l’apparizione di Epoch nello specchio del bagno è almeno efficiente.

-Quasar, sono riuscita a sapere che il 37% del multiverso da te denominato “New Universe” ha cessato di esistere.

-Come hai fatto ? La Coscienza Cosmica non arriva tanto lontano.

-Sebbene ci troviamo davvero ai limiti del creato conosciuto, pare che il New Universe sia il multiverso più vicino a noi.

-Direi che ha senso. Se sono stato veramente il primo ad uscire dal Multiverso, come mi è stato detto, non poteva essere un caso che fossi capitato proprio lì.

-In ogni caso, molte civiltà ed entità hanno i mezzi per avvertire una cosa del genere. Ho anche scoperto che il fenomeno sta già inglobando multiversi minori che gravitano attorno al nostro.

-Nessun indizio su come possiamo fermarlo ?

-Temo che a questo punto sia impossibile. Ho elaborato i dati registrati dalle Bande Quantiche quando sono brevissimamente entrate in contatto con il fenomeno. Non è niente che abbia mai visto…sembra non possedere nessuna caratteristica che attribuiamo alle realtà note. Tuttavia, il fenomeno si alimenta da solo, ad un ritmo geometricamente crescente. Ogni forma di materia o energia vi entri in contatto sarà assimilata. Quando questo…qualcosa…entra in un universo, lo divora a ritmi sempre maggiori. Poi quella linea temporale assimila due linee temporali adiacenti. Ognuna di queste ne assimila altre due. Ognuna di quelle due, altre quattro. Fino a quando l’intero multiverso non sarà diventato il nulla.

-Ed ora che abbiamo respinto il primo tentativo di infettare questo universo…il fenomeno dove si trova ?

-All’esterno di questo multiverso, e verosimilmente lo sta a poco a poco circondando. La scala di riferimento è troppo vasta anche solo per poter pensare l’esistenza di una posizione precisa. Tuttavia è sufficiente che una minima quantità di questa energia entri in contatto con questo universo, e non ci sarà più nessun modo per invertire il processo di distruzione.

-Mi rifiuto di credere che un qualcosa in grado di distruggere interi universi nell’arco di un giorno non sia mai stato avvistato, o tenuto sotto controllo, o anche solo sentito nominare. E poi, di che si tratta ? E’ un’arma o una forza della natura ? O addirittura qualcosa di vivo ?

-Nessuna informazione disponibile in materia.

-Hai provato a chiedere…non so, ad Eternità, allo Straniero o ad altre entità ?

-Nessuno sa niente.

-Neanche il Tribunale Vivente ?

-Si rifiuta di concedere udienza.

-Abbiamo respinto il primo attacco con una fatica enorme. Non so se potremmo rifarlo…di sicuro non se verremo attaccati ripetutamente. E’ vitale scovare il maggior numero di informazioni possibili. Non si può affrontare un nemico sconosciuto che non sembra avere punti deboli.

-Forse c’è un modo per avere informazioni.

-Sarebbe ?

-Se questo fenomeno sarà sconfitto nel futuro, potremmo prendere da là le informazioni che ci servono.

-Odio dirtelo, Ep, ma mi sembra una pessima idea. Vuoi usare delle informazioni prese dal futuro ? Rischiamo di creare un gran bel paradosso temporale.

-Non necessariamente. Esiste una sorta di “campo neutro temporale” in cui potreste recarvi. Ho già contattato la C.I.T in passato, del resto.

-C.I.T ?

-Commissione per l’Invarianza Temporale, l’immane struttura trans-temporale che monitorizza e regola i viaggi nel tempo.

-E cosa ti fa credere che sappiano come sconfiggere questa…cosa ?

-Le banche dati della C.I.T sono le più vaste di tutti gli universi conosciuti. Se un fenomeno di questa entità si è mai verificato nella storia di qualunque universo sarà certamente nei loro archivi.

-Tanto vale provarci. Senti…perché li hai contattati, in passato ?

-Ho cercato di chiarire i paradossi temporali causati dal Guanto dell’Infinito. Avevano istituito una sotto-commissione per indagare, e sono stata interpellata.

-Non me ne hai mai parlato.

-Non l’ho ritenuto necessario. Ed inoltre, se la comprensione dei paradossi temporali causa così tanti problemi a me, non oso immaginare come possa vederli un essere umano.

-Beh grazie per avermi risparmiato un mal di testa, ma la prossima volta almeno accenna alla cosa.

-Posso richiedere un incontro per domani.

-Accetteranno così presto ?

-Si tratta di viaggiatori temporali, Quasar. Per loro potrebbe passare un anno dalla mia richiesta alla risposta, ma appariranno un secondo dopo la chiamata.

-Comodo. Facciamo alle nove di domani mattina…fai contattare gli altri da mr. S, ok ?

-D’accordo. A domani.

 

Il giorno dopo, alle nove meno tre minuti. L’Eon-verso.

-Dovevi esserci ieri sera, Quaze ! Non hai idea dello scherzo che io e Sersi abbiamo organizzato a Sprite…dovevi vedere la sua faccia ! Ancora un po’ ed avrebbe incenerito l’intera sala !

-Dovrò crederti sulla parola. Epoch, quanto ci mettono ad arrivare ?

-Centosessantun secondi. Cioè settantadue secondi in meno dell’ultima volta in cui ti ho risposto.

-Hai fretta di tornare indietro, Quaze ?

-Non mi piacciono i viaggi nel tempo, tutto qui.

-Io invece non vedo l’ora. E’ una cosa che non ho ancora fatto.

-Ci sarà da fidarsi di questa C.I.T, Quasar ?

-Non ne ho idea. I dati negli archivi dei Vendicatori e dei Fantastici Quattro sono estremamente vaghi. Tutto a posto con quel cargo, poi ?

-Sì, nessun problema. E’ bastato ricostruire gli elementi trans-uranici del loro motore.

-Avverto una distorsione dello spazio-tempo, Quasar. Stanno arrivando.

-Riesci a sentirli ? Mi sorprendi sempre di più, Nuvola.

-E’…positivo ?

Si sente un forte odore di ozono, mentre tre droidi massicci si materializzano.

-Squadra di recupero numero 494376 a base, destinazione raggiunta. Prego confermare.

-Salve, sono Quasar e questi sono…

-Non si avvicini – intima uno dei droidi, brandendo un pesante fucile – Stiamo attendendo la conferma.

-Confermato, squadra 494376. Portateli nella zona a tempo nullo.

-Ricevuto e confermato, base. Campo di trascinamento temporale attivato.

Il gruppo ed i droidi diventano trasparenti e scompaiono lentamente.

 

-Accidenti – si lascia sfuggire Quasar, davanti ad un hangar che potrebbe tranquillamente contenere New York. Navi di tutti i tipi attraccano e se ne vaano, senza il minimo rumore. Makkari e Molecola hanno l’espressione di bambini in una gelateria, il primo per la passione per ogni tipo di veicolo ed il secondo per pura curiosità scientifica. Nuvola, naturalmente, rimane impassibile.

I droidi fanno strada fino a quello che sembra una piccola dogana. Per mezz’ora danno credenziali ed identificano i visitatori, e poi procedono fino ad un ascensore in mezzo ad uno spiazzo. Una volta entrati, e constatato che era molto più spazioso all’interno che all’esterno, le porte si chiudono e si riaprono immediatamente.

Davanti a loro un corridoio interminabile, con porte su entrambi i lati. Un uomo basso in giacca e cravatta, con i capelli diradati sulle tempie ed un paio di baffi molto ben curati si presenta di fianco all’ascensore, mentre i droidi se ne vanno.

-Benvenuti al quadro dirigenziale della C.I.T. Io sono Mobius…incantato.

Ignora gli altri e prende la mano di Nuvola per baciarla, senza che lei capisca bene il significato del gesto.

-Ci siamo già visti da qualche parte, signor Mobius ? Ha un volto familiare. [1]

-Non vedo proprio quando. Perdoni la battuta. Allora, che ci fate qui ?

-Stiamo cercando delle informazioni.

-La C.I.T non è una biblioteca !

-E’ molto importante. Riguarda una minaccia che ha quasi distrutto l’universo…

-Da quale linea temporale venite ?

-Ehm…in realtà non…

-Terra 616 – risponde prontamente Makkari, al che Mobius alza gli occhi al cielo.

-Dovevo immaginarlo…nessuno ci dà tanti problemi quanto voi ! E naturalmente, proprio da voi doveva cominciare l’invasione di anti-realtà. Sono anni che propongo la cancellazione della vostra linea temporale… Ma ormai è fatta. Seguitemi.

Prende per braccio Nuvola ed iniziano a camminare per il corridoio, seguiti dagli altri.

-Il suo file di presentazione dev’essersi perso, mia cara, perché mi sarei certamente ricordato di un caso così delizioso come il suo.

-La natura di questo luogo mi sfugge. Dove è situato ?

-A metà strada tra la fine e l’inizio del tempo. Un po’ sopra la Spirale dei Mondi. Lo sa che la nostra organizzazione è la più vasta ed efficiente dell’intero multiverso?

-No, non…

-Dovrò farle fare una visita guidata, quando avrete avuto le vostre risposte.

-Uh, signor Mobius… - si intromette Makkari.

-Mobius e basta.

-Sì…cosa sono queste targhette sulle porte ? Io sapevo che le linee temporali fossero numerate diversamente…

-Ah ! La prego, non mi parli di quella storia. L’addetto alla vostra linea vi spiegherà tutto…il suo ufficio è qui vicino.

-Come facevi a sapere il numero della nostra linea temporale ? – chiede Quasar sottovoce a Makkari.

-Ho incontrato qualche mutante. E credimi, quelli ne sanno parecchio di queste cose.

-Ha detto che vi causiamo più problemi delle altre linee… - chiede Molecola – che intendeva ?

-Vi farò un esempio. Prendete questa linea… - apre una porta a caso: è un piccolo ufficio, in cui un uomo identico a Mobius sta lavorando su una scrivania con un paio di plichi.

-Direttore…

-Continui pure a lavorare, scusi il disturbo – chiude la porta ed apre quella di fianco, mostrando la stessa scena.

-Sono quasi tutte così. La media è di tre, quattro infrazioni temporali per linea. Le più complicate arrivano ad una ventina circa. Ora vi mostro l’ufficio incaricato alla vostra linea temporale…

Apre un’altra porta. Tutto l’ufficio è saturo di pile di fogli che arrivano fino al soffitto, e l’armadio sembra sul punto di scoppiare. L’uomo alla scrivania si alza in piedi; prima non si vedeva a causa del numero di fogli sul tavolo. Anche lui è identico a Mobius.

-Ecco la vostra linea temporale. Settecentoquarantanove infrazioni temporali note, con relativi ricorsi in appello.

 

-Direttore…

-Le presento alcuni indigeni della sua linea temporale. E’ autorizzato a dare loro tutte le informazioni in suo possesso. Buon lavoro…lei è la spina dorsale della Commissione – dice uscendo dalla stanza.

-La ringrazio, Direttore.

-Siete tutti uguali qui, signor…

-Mobius. Sì, la clonazione dei dirigenti è il metodo più efficiente. Allora, vediamo un po’…lasciatemi mettere in ordine… sedetevi pure, se trovate spazio !

Sposta le pratiche sulla sua scrivania per terra, mentre Quasar crea delle sedie.

-Dunque… - prende un foglio da una tasca della giacca e lo legge – Quasar, Makkari, Molecola e Nuvola della linea temporale 0257/9023-B, giusto ?  [2] Mi ero spedito un promemoria, domani.

-Come scusi !?

-Volevo dire che domani mi spedirò un promemoria per oggi, che ho appena ricevuto. Qui diciamo “Ricordare il passato non basta !”

-Veramente mi avevano detto che la nostra linea temporale si chiama Terra 616…

-Ah, quello ? E’ una vecchia storia. Un idiota si è inventato per scherzo che sarebbe stato introdotto un nuovo metodo per la classificazione delle linee temporali, con solo tre cifre. La storiella è circolata per mesi e qualcuno deve averla raccontata a dei visitatori, e la voce si è diffusa anche nel tempo lineare… Andiamo, davvero pensavate che esistessero soltanto 999 linee temporali ? E che avremmo catalogato degli universi usando il nome di un pianeta ?

-Già, non ha un gran senso. Senta, il suo lavoro qui qual è ?

-Devo catalogare tutte le infrazioni temporali della vostra linea.

-Si direbbe un lavoro…pesante…

-Oh, io mi diverto a catalogare. Ed ho parecchio più lavoro degli altri ! Insomma…vedete quella pila laggiù ? Quelle solo soltanto le infrazioni di Kang ed Immortus. Molte sono state cancellate nella Guerra del Destino…è descritta nella pila a fianco. La Sotto-Commissione per le Divergenze Asincrone vuole un rapporto completo su di lui tre mesi fa. E proprio dal punto in cui siete venuti voi ne sta combinando altre. Le infrazioni commesse da X-Men e mutanti vari occupano l’intero armadio. C’è di tutto, là. Salti nel proprio io passato, figli mandati nel futuro, figli che vengono da un futuro e se ne vanno in un altro, figli che viaggiano nel passato per diventare i propri padri. C’è un’intera Sotto-Sotto-Commissione dedicata soltanto ai figli di mutanti. Ed un’altra agli Askani. Ora sto catalogando le infrazioni dei Fantastici Quattro, poi toccherà a quelle del Dottor Destino, e devo ancora terminare il rapporto preliminare sul mutante che viaggia nella spirale per sei mesi fa. Ho da dedicarvi soltanto un’ora, nei prossimi cinque minuti.

I membri del gruppo si guardano ad occhi sgranati, non avendo capito assolutamente niente.

 

-Dunque…vediamo se riesco a trovare la pratica su di voi… - sposta fogli su fogli, fino a trovare una piccola busta.

-Ah, eccoci qua ! Allora…no no, aspettate…lei non è stato infettato da Ego, vero ?

-Uh…no…

-Ah già, che stupido ! Ho preso il fascicolo sulla 9023-A ! La B…dove ho messo la B…eccola ! Hhhmmm…c’è un bel casino, da voi. Vediamo…questa è su Kang…questa è sulle interferenze del futuro riguardo i marziani…qui c’è Zarrko…aaah, Quasar ! Eccola qui ! Solo cinque fogli, poteva andarle peggio. Sa in quale infrazione è appena incorso o sta per incorrere, per caso ?

-Di che parla ?

-Andiamo per esclusione. Ha già iniziato a saltare in vari momenti della propria vita ?

-Non che io sappia.

-Partecipato al Guanto dell’Infinito ?

-Tempo fa.

-Allora non è questo…dunque…che mi dice di Ethos ?

-Mai sentito nominare.

-Ripristino non autorizzato di una linea temporale ?

-No.

-Profezie su una minaccia futura ?

-Parecchie. Senta…noi siamo qui per avere notizie sul fenomeno che ha distrutto il New Universe…

-Ma perché non me l’ha detto subito !!!

Mette via il fascicolo ed estrae uno spesso plico da un cassetto.

-Invasione di anti-realtà ! Ci ho giusto lavorato tra cinque giorni ! Avete rischiato grosso, lo sapevate ? Avete perso quattro minuti !

-In che senso ?

-Quello che ho detto. Il vostro universo ha perso quattro minuti della propria vita, nell’attacco. Non è una cosa che capiti tutti i giorni. Che volete sapere ?

-Tutte le informazioni in vostro possesso.

-Hhhmmm, sarà difficile. E’ la Commissione per la Reintegrazione delle Anomalie Esterne a gestire la cosa. Potrei fare richiesta per un consulto…

-Quando ?

-Anche ieri. Potrei farvi ricevere… - prende un altro biglietto dalla tasca della giacca – Oh, tra una settimana mi sono informato che vi riceveranno tra pochi minuti. Posso accompagnarvi ?

 

Mobius si alza dalla scrivania ed apre la porta da cui è entrato il gruppo. Dall’altra parte, una scala mobile che sembra non finire mai, con a lato infinite porte.

-Ehi ! C’era un corridoio lì, quando siamo entrati ! Questo posto è peggio di un quadro di Escher…

Mentre la scala si muove, Quasar si avvicina a Mobius.

-Senta…il suo collega ha parlato di cancellare la nostra intera linea temporale…

-Oh, non dovete preoccuparvene. Avete ricevuto una proroga per vizio di forma nelle pratiche. Cose che capitano.

-Ma se viaggiate nel tempo, potreste decidere di cancellarci anche domani.

-Vuole un consiglio su come evitare la cancellazione ? Continuate ad infrangere le leggi temporali.

-Come !?

-La C.I.T non riesce proprio a starvi dietro. Su più di settecento infrazioni ne sono state risolte soltanto cinque. Ogni volta che entra in gioco un nuovo paradosso temporale, la Commissione mi ordina di rivedere tutte le pratiche correlate. Proroghe a non finire, quindi. La continuità della vostra linea è così complessa che eliminare un solo elemento complicherebbe tutti gli altri.

-Non mi sembra proprio un grande argomento in nostra difesa… - fa notare Molecola, guardato male dagli altri. Non è certo il caso di dare a questa gente altri motivi per eliminarli.

-Qui alla C.I.T diciamo “Se non è rotto, non aggiustarlo”. E per quanto possa essere incredibile, la vostra linea è infinitamente più stabile di molte altre.

-Ma come fate ad esaminare personalmente ogni singola linea temporale ? Non sono infinite ?

-Certo che lo sono. Infatti abbiamo un personale infinito…facciamo una piccola deviazione nella Sala della Cronometria. Da questa parte.

La scala mobile si ferma, e Mobius apre una delle porte. Dall’altra parte, uno spazio infinito colmo di uomini senza volto che lavorano su anonime scrivanie. Tutti in file perfette, tutti al lavoro senza mai alzare lo sguardo dai computer antiquati.

-Accidenti !! Ma quanti sono ?

-E’ impossibile saperlo. C’è un cronosservatore per ogni linea temporale; sono loro a registrare tutti gli eventi significativi, e se necessario a biforcare le linee temporali.

-E’ qui che si creano le divergenze, allora ?

-Solo alcune. La maggior parte delle divergenze sono naturali. Noi ne aggiungiamo solo alcune, per evitare che la linea principale diventi troppo pesante. Quasi tutte le linee temporali poi si esauriscono da sole, senza influire troppo su quella principale. Non vogliamo certo complicarci le cose da soli, creando sempre nuove linee da osservare !

-Sono vivi ?

-Non proprio. Sono esseri artificiali semi-senzienti. Ora però dobbiamo ritornare sulla nostra strada…

 

Pochi gradini più in su, oltre un’altra porta si entra in una sala enorme, dominata da un enorme tavolo, davanti ad una enorme clessidra stilizzata. Al tavolo, undici dirigenti identici a Mobius. A parlare è quello in posizione centrale.

-Dichiaro aperta la riunione straordinaria della Commissione per la Reintegrazione delle Anomalie Esterne. Signor Mobius, vuole identificare i visitatori ?

-Naturalmente, sottosegretario generale Mobius. Quasar, Makkari, Molecola e Nuvola della linea temporale 0257/9023-B.

-Sì, ho ricevuto la documentazione in materia – sfoglia l’ennesimo voluminoso pacco di carta – Siamo stati autorizzati a condividere con loro le nostre informazioni riguardo l’invasione di anti-realtà.

-Sottosegretario…

-Sottosegretario generale, prego, signor Quasar.

-Innanzitutto vorremmo avere spiegazioni sulla natura del fenomeno.

-E’ tutto nel fascicolo sul tavolo davanti a lei.

Quasar sfoglia velocemente le pagine, piene di informazioni dettagliatissime e per lui senza senso. Chiama Molecola, che alza le spalle nel cercare di comprendere il significato di tutti quei dati temporali.

-Con tutto il rispetto, sottosegretario generale, ma per noi questi dati non hanno senso. In parole povere…cosa intende per “anti-realtà” ?

-E’ molto…insolita come procedura, ma posso rispondere io – interviene un altro dirigente.

-Faccia pure, sottosegretario Mobius.

-La ringrazio, sottosegretario generale Mobius. Mi dica signor Quasar, ha un’idea di cosa sia l’antimateria ?

-Naturalmente.

-Ecco, l’anti-realtà può semplicisticamente essere considerato l’opposto della realtà, tanto quanto l’antimateria è l’opposto della materia. Generalmente ha origine in un antiverso.

-E’ stata questa…anti-realtà a cercare di invadere questo multiverso, e a distruggere il New Universe ?

-Apparentemente sì. Si è generata un’eruzione di anti-realtà poco al di fuori di questo multiverso…è al corrente della definizione di multiverso ?

-Più o meno.

-Cercherò di chiarirvi le idee, allora. Un multiverso è l’insieme di tutte le realtà divergenti e di tutte le dimensioni parallele ad un dato universo. Più semplicemente, il multiverso è un insieme di dimensioni e linee temporali con particolari caratteristiche di base, che ne permettono la coesistenza. [3] Esistono altri multiversi, il cui continuum forma il ben più vasto Omniverso.

-E questa anti-realtà distrugge i multiversi ?

-Apparentemente. Non avevamo mai teorizzato l’esistenza degli antiversi fino a quando non l’abbiamo identificata.

-Nessuna idea sulla sua provenienza, o su come evitare di essere distrutti ?

-E’ tutto descritto nel fascicolo sul tavolo, signor Quasar.

Dà un’occhiata all’altro fascicolo. Centinaia di descrizioni di prove, esperimenti ed osservazioni sulla natura del fenomeno. Solo poche parole su ognuna delle pagine dei risultati, tutte uguali: “Esito negativo”.

-Un attimo…questo intero fascicolo sta a significare che non sapete niente su questa “anti-realtà” !?

-Esattamente.

-Ma è pazzesco !

-Avete chiesto tutte le nostre informazioni. E le avete visionate.

-Ma non c’è scritto niente !

-Infatti non sappiamo niente. Il fenomeno non si è mai verificato in nessuna linea temporale, in nessun periodo passato, presente, futuro o retroattivo. Il problema è alla base: le nostre informazioni provenienti da oltre questo multiverso sono quasi inesistenti.

-E non possiamo rivolgerci a nessuno ?

I membri della Commissione confabulano per qualche minuto, si scambiano fascicoli e rilasciano firme.

-Occasionalmente acquisiamo informazioni da un agente esterno. Vi suggeriamo di chiedere a lui…il signor Mobius vi mostrerà la strada per arrivare alla sua postazione. La seduta è conclusa; ci riuniremo ancora l’altroieri per decidere quali linee temporali tagliare per ripristinare i quattro minuti persi finora.

 

Mobius accompagna il gruppo fuori dall’aula, dove ci sono due ascensori.

-Mi dispiace non esservi stato utile. Spero possiate trovare le informazioni che volete…dovete solo salire.

Il dirigente e stringe la mano ad ognuno, prima che la porta dell’ascensore si apra.

-La ringrazio, Mobius. Non si offenda, ma spero di non dover tornare.

Le porte dell’ascensore si chiudono.

-Finalmente ce ne andiamo ! Questo dev’essere il più grande manicomio dell’universo !

-Capisco che vuoi dire, Mak. Chissà perché hanno una tecnologia quasi illimitata e poi usino tutta questa roba del ventesimo secolo. Ora dove andiamo ?

I pulsanti dell’ascensore indicano, dal basso verso l’alto: - infinito, zero, pi greco, + infinito. Quasar esita un po’, poi preme “+ infinito”. L’ascensore inizia la sua corsa.

-Non è stato del tutto inutile, comunque. Saygé mi ha predetto l’incontro con sette esseri, e poi ha detto “Incontrerai molti di questi esseri in un lungo viaggio oltre il fiume principale…e lo concluderai recidendo uno dei rami”. Il fiume principale può indicare la nostra linea temporale, ed il recidere il ramo la distruzione di una di esse.

-Questa profezia inizia ad avere senso per la prima volta, sai Quaze ? Voglio dire…abbiamo identificato la minaccia, abbiamo trovato due di quelle sette persone e sembra che siamo sulla buona strada per trovare le altre.

-Perdonami, Quasar…- Molecola alza per la prima volta lo sguardo dalla pulsantiera – Se io sono veramente uno dei sette, ed il mio ruolo era aiutarvi a superare il primo attacco…ora che è avvenuto, io che ci faccio qui !?

-Beh, il fatto che tu abbia concluso la tua missione non vuol dire che tu non ci sia più utile. Finché vuoi restare, non ci sono problemi…di sicuro abbiamo bisogno di te.

-Capisco cosa provi – Nuvola mette una mano sulla spalla di Molecola, che si irrigidisce – Ho pensato una cosa simile, scoprendo che Epoch mi aveva scelta solo come contromisura contro Frost. Ma poi ho capito che le circostanze con cui questo gruppo è stato riunito non contano: abbiamo bisogno l’uno dell’altro, e finché ci aiuteremo riusciremo a funzionare.

-Gran bel discorso, bellezza – il commento è ovviamente di Makkari.

 

L’ascensore si ferma e le porte si aprono. Lo spettacolo davanti ai loro occhi è forse anche più sbalorditivo di quanto visto alla C.I.T: scaffali alti chilometri, colmi di materiale audiovisivo di tutti i tipi, controllati ed esaminati da schiere di piccoli robot volanti.

-Questa sì che è una biblioteca !!!

-Archivio, prego, signor Makkari.

Intenti ad ammirare il posto non si erano accorti di essere stati accolti appena arrivati. A tendere la mano è un umanoide dalla pelle verde, che indossa un paio di occhiali che oltre alle due lenti più grandi ne incorpora una dozzina di più piccole. I suoi occhi non si vedono. Diversi cavi metallici gli entrano nel collo e nella testa, ed ha tre microscopici auricolari per orecchio, ciascuno collegato ad un diverso congegno che porta legato in vita, pieno di pulsanti. Attorno a lui ruotano diversi robot che emettono lampi di luce verso i visitatori.

-Potete chiamarmi l’Archivista. Perdonate i miei robot, ma voglio tenere una documentazione fotografica dei vostri costumi.

-Sa perché siamo qui ?

-Oh sì, la C.I.T mi ha mandato un avviso un paio di giorni fa. Sapevo che prima o poi quei burocrati disordinati mi avrebbero chiesto qualcosa. Seguitemi, vi mostro il mio Archivio…ma prima, vi prego di indossare questi – un robot gli porta quattro paia di occhiali, simili ai suoi – registreranno l’incontro dal vostro punto di vista.

-In che rapporti è con la C.I.T ? – chiede Molecola mentre indossa gli occhiali.

-Mi lasciano registrare i loro dati, ogni tanto mi prestano addirittura qualche temposcopio. Gli ho detto migliaia di volte di potergli vendere qualche copia delle mie registrazioni, ma non vogliono darmi niente in cambio.

-Che cosa fate, qui ?

-In realtà ci sono soltanto io, qui. La mia coscienza è proiettata nella mente di ognuno di questi robot, simultaneamente. Quanto a cosa faccio…questa intera struttura, nonché la mia vita immortale, è dedicata all’osservazione, alla registrazione e alla cura delle registrazioni di tutti gli eventi interessanti dell’Omniverso.

-“Vita immortale ?”

-Naturalmente. Provengo dal vostro stesso Multiverso…sono un Antico dell’Universo. Sapete di che si tratta ?

-Ne ho incontrati parecchi.

-Mi dispiace, Quasar…temo di essere molto indietro nel guardare le sue imprese. Tuttavia capirà…in questo stesso momento sto guardando ed ascoltando più di quarantamila registrazioni, ma c’è ancora moltissimo materiale da visionare. Senza contare che ci sono registrazioni che non riguardo da millenni !

-E tutto questo…perché ?

-Perché mi piace farlo, e perché non ho mai fatto altro. Ora…andiamo verso la zona riservata al vostro Multiverso.

-A dire il vero siamo interessati a registrazioni più…esotiche.

-Davvero ? Quale Multiverso, allora ?

-Non lo sappiamo di sicuro, ma tutto parte da una “invasione di anti-realtà” avvenuta di recente.

-Interessante…devo ancora visionare il materiale recente. Faccio un attimo un controllo…

Si avvicina ad uno dei computer che si trovano ad ogni angolo. Il gruppo osserva interessato le migliaia di schermi che trasmettono le immaginic che l’Archivista sta guardando in quel momento. Includono le cose più disparate: da registrazioni su intere civiltà compresse in poche ore, a descrizioni dettagliatissime dei cambiamenti del design delle navi spaziali di oscuri popoli alieni, fino alle cose più banali della quotidianità degli esseri di tutto l’universo.

-Questo tipo considera interessante praticamente ogni cosa…

-Ecco qui, ho trovato ! Multiverso 1961, linea temporale 0257/9023-B186, codificato SVNA-Q23102. [4] Vediamo subito se è il vostro…

Apre quello che sembra un contenitore per videocassette e ne estrae quella che ne sembra la versione futuribile. La inserisce in un vano del computer, e sullo schermo appaiono le immagini della battaglia dei Protettori contro il fenomeno gravitazionale ai limiti dell’universo.

-Sì, è questo. Stiamo cercando di capire di cosa si trattasse e da dove provenga. La C.I.T ritiene si tratti di “anti-realtà”, ma non sa definire la cosa. E riguardo la provenienza, finora niente da fare.

-Naturalmente. La C.I.T se lo sogna un archivio come questo ! E nessun altro ha quella registrazione.

-Vuol dire che sa da dove proviene il fenomeno !?

-Certo. La registrazione che lo riguarda è la più antica e la più preziosa dell’intero Archivio. E’ inestimabile ! Seguitemi.

Ad un suo gesto, dal soffitto scenda un veicolo antigravitazionale, con abbastanza spazio per tutti. Si siede alla guida, anche se non c’è nessun vero comando. Passano di fianco ad immani scaffali, fino a perdita d’occhio.

-Archivista…quanto è grande questo posto ?

-Un paio di triliardi di chilometri quadrati…stiamo un po’ stretti, con tutto questo materiale.

-Dove ci troviamo, esattamente ? E dove stiamo andando ?

-Il Congresso delle Realtà mi ha prestato questo spazio, una volta promesso di non interferire mai con il normale evolversi degli eventi e bla bla bla…conoscete il resto immagino. Stiamo andando verso la parte dell’archivio che gestisce i multiversi estinti. Ora se volete scusarmi, ho molte cose da riguardare durante il viaggio…

Ci vuole poco più di un’ora prima di arrivare alla zona desiderata, in realtà identica a tutte le altre. L’Archivista si incammina verso quello che sembra un posto d’onore, a metà tra due dei colossali scaffali. In una teca posta sopra un piedistallo c’è un contenitore nero.

 

-Eccoci qui…la registrazione contenuta qui non è solo la più antica di tutto l’Archivio, ma è il più antico documento storico esistente. L’universo che ha fatto la registrazione si è estinto, così come i sei attraverso cui è passata da allora. In parole povere, risale a 47 miliardi di anni fa. L’età del vostro universo, circa 15 miliardi, è risibile in confronto.

-Sono molto curioso di vederla.

-Mi dispiace, ma non è possibile. Data l’età della registrazione, non oso guardarla troppe volte per paura di rovinare il segnale. Faccio passare almeno 500 milioni di anni tra una replica e l’altra, e ne mancano altri 80.

-Archivista, è di vitale importanza che…

-Non sento ragioni, spiacente. Per poterla vedere, dovreste darmi in cambio una registrazione di uguale valore.

-Questa è follia allo stato puro ! Se quella roba attaccherà ancora il multiverso andrà a farsi friggere, e allora addio registrazioni!

-Mi spiace. Non posso assolutamente farvela visionare.

-Figlio di… senti idiota, per tua informazione hai di fronte una nebulosa senziente, un tizio quasi onnipotente, il Protettore dell’Universo ed il qui presente Eterno. Se non ti decidi a darci quello che ci serve, dovremo costringerti con la forza.

-Ah sì ? Non sono senza difese. Ho armi in grado di disintegrare galassie premendo un bottone. Non vi darò la registrazione, a nessun costo.

-Ne va della vita di tutto il creato, Archivista. Non conta niente, per te ?

L’Archivista afferra Quasar per il costume e lo sbatte contro uno degli scaffali, circondato di energia cosmica.

-Non venirmi a parlare di vita !!! Mia moglie è morta otto miliardi di anni fa, il mio bis-bis-bis-bisnipote è meno che polvere, la stella del mio pianeta è esplosa e la mia galassia d’origine è disabitata da cento milioni di anni !!! Ho visto più cose di chiunque, in qualsiasi luogo e tempo, ho sacrificato la mia vita per la conoscenza ! Quindi non venirmi a parlare di vita: io non ne ho più una da talmente tanto tempo che non ricordo nemmeno cosa sia ! Ho perso la voglia di vivere da quando ho scoperto che il segreto dell’immortalità era rifugiarsi in un unico solo pensiero !

-Ascolta…non posso dire di capire cosa provi – Quasar si rialza in piedi – e non pretendo di capire come ragioni. Ma se la tua vita è in queste registrazioni…cosa ci ricaveresti nella loro distruzione, ed in quella di qualunque cosa tu possa reputare interessante ? Sei un Antico dell’Universo. Non puoi morire. Vuoi continuare a vivere senza registrazioni !?

-N-no…non potrei mai farlo. Mi avete convinto…vi lascerò guardare la registrazione. Ma qualcosa dovete darmi…

-Puoi leggere le nostre menti. Vedere le nostre vite con i nostri occhi.

-No, ho già delle registrazioni su di voi…

-Posso farti avere accesso alla Coscienza Cosmica di Epoch, allora. I dati di tutto l’universo.

-Ho già anche quelli. Deve essere qualcosa di…di…unico !

-Aspetta…se mi dai carta e penna posso pensarci io.

-Si spieghi, signor Makkari.

-Alla C.I.T ci hanno mostrato dei resoconti sull’anti-realtà. Li ho visti ed anche se non li ho capiti, posso ricopiarli di pari passo. Ho una memoria fotografica.

-Potrei integrare il tutto con le registrazioni che ho già dell’accaduto…non avrò più l’occasione di trovarne altre simili. Accetto!

 

Nell’ora successiva, recupera un apparecchio che sembra vecchio di secoli, e che probabilmente lo è. Gli dà una veloce pulita e poi lo smonta, per assicurarsi che funzioni.

-Non uso più questi formati obsoleti, ma la registrazione non ha abbastanza definizione per entrare nei nuovi standard. Così ho tenuto questo gioiellino da parte, lo impiegavo nella duplicazione. Non ne fanno più di così.

Apre con estrema cautela la teca ed inserisce il contenuto della scatola nera nell’apparecchio. Poi preme un pulsante.

Sullo schermo si vedono soltanto interferenze.

-Non può migliorarlo ?

-No, era già così quando l’ho ottenuto tre miliardi di anni fa. Dovete capire quanto sia miracoloso che questi dati siano arrivati fino a noi…devono essere stati ricopiati un numero infinito di volte, cambiando sistemi in continuazione, senza dimenticare l’usura e tutto il resto. Vado fiero di questo reperto: nessuno ne possiede una copia ed anche se ce l’avesse, sono l’unico ad avere la tecnologia adatta per riprodurlo. Ecco, inizia a vedersi qualcosa…

E’ l’inquadratura di uno spazio stellato, ma le stelle sono molto più concentrate di quanto sia normale. Anche la luce è molto strana. Poi si vede un gorgo gravitazionale identico a quello in cui si erano imbattuti.

-E tutto questo è successo nella notte dei tempi…con che cosa abbiamo a che fare ?

L’immagine diventa sempre più disturbata, e la scena cambia. Un altro gorgo. Quando anche queste scene sono finite, l’inquadratura passa su un colossale fronte di energia bianca, che cancella letteralmente lo spazio. Le immagini si susseguono, mostrando interi mondi annichiliti, astronavi che tentano inutilmente la fuga, alieni a malapena distinguibili come tali che lottano per sopravvivere. Tutto inutile. Ogni cosa, ogni essere è inglobato da quell’entità. C’è un disturbo che dura più a lungo degli altri, e poi l’inquadratura diventa del tutto bianca. Un essere quasi umanoide completamente nero appare, combattendo contro altri esseri più piccoli. La battaglia dura parecchio tempo, ed è l’essere nero a vincere. Sempre.

-Aspetta ! Puoi fermare qui ? – chiede Quasar.

L’Archivista preme un pulsante e l’immagine si ferma.

-Ingrandisci in questo punto – indica una piccola figura dorata, ai limiti dell’inquadratura. L’Archivista armeggia con i comandi dell’apparecchio, fino a quando non riesce ad inquadrarlo nitidamente.

La forma è molto diversa, ma riconoscibile. Un essere dalla pella dorata, con una testa a tre volti semicoperta da un lenzuolo.

-Mio dio…quello è il Tribunale Vivente ! Sembra così…piccolo, di fronte a quella cosa nera…

-Il Tribunale Vivente…? – chiede Nuvola con curiosità.

-Una specie di pacere tra le entità cosmiche, un giudice supremo che decide le sorti degli universi. L’ho incontrato parecchie volte. Il suo potere è spaventoso, ed in teoria nessuno dovrebbe superarlo. Ma qui sta combattendo insieme ad almeno due dozzine di entità simili, contro…questo.

-Come continua la registrazione ?

L’Archivista la fa ripartire. La battaglia continua, lasciando in vita solo due entità oltre al Tribunale. L’essere nero è ferito, più piccolo di prima: le sue dimensioni sono pari a quelle degli altri.

I suoi tre nemici si riuniscono ed uno di essi estrae quella che sembra una piccola sfera argentea. Emette una scarica di energia che lacera l’essere nero, facendolo a pezzi. Le entità si riuniscono e distruggono gli ultimi pezzi rimasti. L’ultima inquadratura è per la sfera d’argento, che fluttua in una specie di spazio grigio. Poi la registrazione si interrompe.

-Tutto qui ?

-Sì. Non c’è altro, queste sono le uniche informazioni sopravvissute dell’evento.

-Non riesco ad immaginare qualcosa per cui il potere del Tribunale non sia sufficiente. Ed è lo stesso fenomeno che abbiamo incontrato noi ?

-Su scala enormemente più limitata, ma analogo.

-Nessun indizio su cosa fosse quella sfera, o su come l’abbiano sconfitto ?

-No. La registrazione contiene solo immagini e limitate informazioni sul fenomeno. Ora scusate, ma devo chiedervi di andarvene…ho parecchie cose da rivedere, oggi.

 

Due ore dopo, nell’Eon-verso, i Protettori tornano a casa grazie ad uno dei teletrasporti dell’Archivista…con gran sollievo per non dover passare di nuovo dalla C.I.T.

-Quanto tempo siamo stati via, Epoch ?

-Sedici virgola tre ore. Avete scoperto qualcosa ?

-Troppo e niente. Epoch, è vitale contattare al più presto il Tribunale Vivente.

-Ci ho provato alle prime avvisaglie del fenomeno, ma non risponde. Nessuna entità l’ha visto o è riuscita a parlare con lui, da quando tutto è iniziato.

-Quasar…sbaglio o l’Archivista era…

-Sì Molecola, “Il saggio senza più voglia di vivere”. Siamo arrivati a tre, quindi.

-Rilassati, Quaze…ce ne mancano ancora quattro, no ?

-E’ proprio questo che mi preoccupa, Makkari. Più si concretizza la profezia di Saygé, più ci avviciniamo alla catastrofe.

 

Ai margini esterni della galassia, un’astronave sta facendo ritorno a casa. Il suo equipaggio appartiene ad una razza pacifica, che ha scoperto i viaggi spaziali solo qualche decennio fa. L’astronave è in missione di esplorazione, come tutte le navi krahliane del resto. Uno degli scienziati si avvicina al capo alveare, emettendo la vibrazione che corrisponde al suo nome. I krahliani comunicano con velocissimi sfregamenti delle zampe sul proprio corpo.

/Abbiamo rilevato un oggetto in movimento in questo settore, a sette dozzine di shephram di distanza/

/Una cometa ?/

/La velocità è simile, ma le dimensioni sono troppo limitate. Sembra viaggiare con un sistema di propulsione cinetica/

/Avviciniamoci, allora. Un sedicesimo di dozzina di shephram/

/L’oggetto ha cambiato direzione, capo alveare. Si dirige verso di noi/

/Ulteriori verifiche suggeriscono si tratti di un’entità biologica/

/Una forma di vita adattata allo spazio, forse ?/

/Improbabile. Sembrerebbe un vertebrato, un mammifero probabilmente. Arriverà alle nostre coordinate tra trentadue nezk/

L’essere si avvicina all’astronave, adattandosi alla sua velocità. Si apre un’iride nella nave, per rilasciare una sonda: l’essere accelera ed entra. Si guarda intorno, senza trovare nessuna struttura riconoscibile. Decide di farne una, afferrando un piccolo razzo e lanciandolo contro la parete meno spessa che trova. L’esplosione è più potente di quanto dovrebbe essere naturalmente, e l’essere riesce ad entrare nella parte abitabile della nave. Storce il naso per l’odore dell’atmosfera artificiale.

-Non esattamente aria di casa, ma almeno è un’atmosfera.

Fa freddo per lui, ma così come riusciva a sopravvivere nello spazio può farlo anche qui. Decine di krahliani sciamano nella stanza, aggrappandosi al suolo o al soffitto con le loro sottili otto zampe. Purtroppo per loro non hanno ancora sviluppato un traduttore universale, così lo straniero non è in grado di capire le loro intenzioni pacifiche.

-Ragni. Che schifo.

Si avvicina lentamente ad uno di loro, tendendo una mano. Il krahliano esita, poi allunga una zampa fino a toccare la mano.

Lo straniero l’afferra e con un movimento fulmineo glielo strappa. Il krahliano si contorce, nel fortissimo stridore emesso da tutti i suoi compagni. Si gettano contro lo straniero, soffocandolo.

Poi dalla sua posizione si agita un vortice di energia che ingloba tutti i krahliani, lacerandoli e strappando i loro tessuti. L’energia lo circonda completamente, aderendo alla sua pelle. Poi scompare, lasciando il posto ad un costume viola scuro.

-Ora sì che va meglio, mi ero stancato di stare nudo. Sembra ne sia uscito un tessuto molto resistente…alla faccia del Kevlar ! Ahahaha ! Ed ora vediamo di capire come far muovere questa nave nella direzione che desidero…

 

Continua…

 

 

 

Note

Ancora una volta un episodio un po’ più lungo del solito (cercherò di limitarmi in futuro, promesso), un numero di pausa per dare modo ai nostri personaggi di riprendersi dalla proporzione veramente cosmica delle azioni nel numero scorso. Ed anche un’occasione per di vedere l’organizzazione più fuori di testa del multiverso, per il semplice motivo che…è una -neanche troppo velata- parodia della Marvel, impegnata a gestire i mille problemi della continuity.

La C.I.T o T.V.A (Time Variance Authority) proviene dalla mente di Walt Simonson, che la introdusse nel suo mitico ciclo di Thor e che poi la riprese in una memorabile saga dei Fantastici Quattro, terminata nel numero 100 della loro testata attuale, all’epoca Star Comics.

Ma il suo compito non è solo quello di darci spiegazioni sulle linee temporali e l’aggancio per numerosi inside-joke: iniziamo a sapere qualcosa di più della minaccia che grava sulle teste del gruppo. Nel prossimo numero non solo questa minaccia avrà un nome, ma ne conosceremo anche le origini e l’estensione !

Infine, rimedio ad una dimenticanza degli ultimi numeri: Quasar e compagnia sono apparsi su Rangers #9-10, in un’avventura che si colloca poco tempo prima del #30.

 

 

 

 

[1] Piccolo inside-joke: Mobius ha le sembianze di Mark Gruenwald…

 

[2] A parte il B, è il numero dato da Simonson su Fantastici Quattro #97. Perché l’aggiunta ? Lo capirete dai successivi inside-joke

 

[3] O ancora più semplicemente, se non capite niente del discorso, la Marvel è un multiverso, la DC un altro, la Wildstorm un altro ancora eccetera

 

[4] Un non-premio assolutamente inutile a chi scopre il metodo di codifica !