QUASAR #15
di
Fabio Furlanetto
MOONLIGHT
BLUES
Space
may be the final frontier
Epoch ha predetto che qualcuno tenterà di ucciderla per
impossessarsi della Coscienza Cosmica. Recentemente Quasar si è recato nel New
Universe per fermare Thanos, che si era impossessato del potentissimo
Starbrand. Thanos è riuscito nel suo intento ed ha cercato di prendere il posto
di Oblio, per essere all’altezza della Morte. Quasar ed una nuova entità
astratta, l’Inesistente, sono riusciti a fermarlo, e Quasar ha iniziato a
riprendere fiducia in se stesso. Epoch però non gli ha detto che il suo
assassinio è più vicino che mai…
Quasar superò l’atmosfera
ed in pochi secondi la Luna occupava tutto il suo spazio visivo.
-E’ incredibile quante
cose siano successe di recente. Sono tornato nel Sistema Solare meno di una
settimana fa e non ho nemmeno finito le mie indagini…Epoch, ci sei?
-Sono sempre nell’
Eon-Verso, Quasar, e sono costantemente interfacciata con le tue Bande
Quantiche.
-Mi bastava un sì. Tutto a
posto durante il mio periodo di riposo?
-Non abbiamo avuto
contatti per ventidue ore, Quasar. In questo lasso di tempo non è accaduto
niente di cosmicamente rilevante in questa galassia.
-Meno male. Avevo bisogno
di staccare un po’, dopo tutto quello che è successo con Thanos e
l’Inesistente.
-Mi avevi comunicato la
tua preoccupazione per le condizioni di salute di tua madre.
-Da quando è guarita dal
suo cancro è in buona forma, ma la vedo molto saltuariamente. Allora, notizie
sull’Assassino Cosmico?
-No.
-Finora ho seguito
l’informazione di Deathurge [1] , secondo cui l’Assassino
ha la stessa origine di Maelstrom, ma ho fatto un buco nell’acqua. Mi sa che
dovrò seguire la pista che mi ha dato lo Straniero. Mentore mi ha consigliato
di controllare Urano, Titano e la Luna. Il primo è ancora disabitato ed il
secondo è sotto controllo. Sto usando le Bande Quantiche per analizzare la
Luna, ma finora ho trovato solo la base spaziale gestita dallo S.H.I.E.L.D.
-C’è un ulteriore luogo
abitato da vita senziente sulla Luna.
-Tu dici? Io non rilevo
niente…
-I segnali sono oltre la
tua portata. Sto parlando della dimora dell’Osservatore assegnato alla Terra.
Nell’emisfero della Luna
non visibile dalla Terra esiste un luogo adatto alla vita. Questo luogo, noto
con il nome di Zona Blu, fu creato migliaia di anni fa dagli Skrull ed in
seguito abitato dai Kree e dagli Inumani. Milioni di anni prima, senza che gli
Skrull lo sapessero, qualcun altro scelse quel luogo come dimora: Uatu degli
Osservatori.
Quasar atterrò davanti
alla futuribile costruzione che era la sua dimora. Era già entrato una volta,
ma allora era invitato e c’era un passaggio aperto. Questa volta, quando tentò
di entrare non trovò più la porta. Tutta la struttura era stranamente uniforme
e levigata. All’improvviso su quella superficie riflettente apparve il
gigantesco volto di Uatu.
-Cosa ti porta qui,
Protettore?
-Ehm, salve…potrei entrare
per parlare?
-Io non parlo. Io osservo.
-Si tratta di una
questione cosmica molto importante.
-Ho giurato di non interferire
mai nelle questioni dell’universo.
-Non prendermi in giro,
Osservatore. Sappiamo entrambi che se la situazione è troppo grave sei
autorizzato ad entrare in gioco. E poi se non ricordo male una volta ho salvato
un miliardo di tuoi simili. [2] Potrai concedermi
un’udienza, no?
Il volto scomparve e
Quasar si ritrovò all’improvviso in un’enorme sala, al cospetto di Uatu.
-Bel posto. Hai cambiato
l’arredamento dall’ultima volta che sono stato qui?
-Esponi la tua questione,
Quasar.
-Molto bene. Immagino che
tu sappia che Epoch sta per essere uccisa da un Assassino Cosmico…
-Sì.
-Bene. Da quel che so di
entità cosmiche direi che tu ed Epoch siete dalla stessa parte, quindi…
-Ti sbagli. Epoch
parteggia per la parte positiva dell’esistenza, mentre gli Osservatori sono
neutrali.
-Ma hai salvato più volte
l’universo…
-Perché altrimenti non ci
sarebbe niente da osservare.
-Se l’Assassino Cosmico
uccidesse Epoch rimarrebbe ben poco da osservare.
-Eon è stato ucciso e
l’universo è ancora osservabile.
-Ma non lo sarebbe se non
l’avessi fermato. Senti, non ti sto chiedendo di fermare l’Assassino. Voglio
solo sapere chi è…
-Una tale interferenza
sarebbe impossibile anche se sapessi l’identità dell’Assassino.
-Tu…tu non lo sai?
-L’Assassino ucciderà
Epoch nel futuro. Io osservo il presente.
-Secondo lo Straniero
l’Assassino è originario di questo sistema solare. L’avrai certamente
osservato…
-Io ho osservato ogni
essere vivente di questo sistema solare, ma non posso dire quale sia il suo
futuro.
-Okay, vediamo di metterla
in un altro modo. Tu sai chi è in grado di…
-Cerchi di fuorviarmi,
Quasar? La mia mente è infinitamente più avanzata della tua. Posso sapere
quello che pensi prima che sia tu stesso a pensarlo.
-Non ricominciare con il
tuo delirio di onnipotenza, Osservatore. Ho incontrato e sconfitto abbastanza
cosiddette divinità.
Non mi impressioni
minimamente. Ora ascoltami: secondo Deathurge questo Assassino ha la stessa
origine di Maelstrom. Ora dimmi: c’è qualcuno che ha questa origine?
-L’origine di ogni essere
vivente è irripetibile.
-Allora l’Assassino è
forse Maelstrom redivivo?
-La sua morte faceva parte
di un patto tra le maggiori divinità cosmiche. Egli non può essere resuscitato.
-Meglio così. Andiamo
Osservatore, se nemmeno tu puoi dirmi chi è…
-Epoch possiede una
conoscenza dell’universo molto più profonda di me. Se lei non è in grado di
identificare il proprio assassino, nemmeno io posso.
-Allora secondo te chi…
Quasar non terminò la
frase perché le sue Bande lanciarono un segnale d’allarme.
-Uh-Oh. Sto rilevando
massicce quantità di energia cosmica…Energia cosmica che ho già rilevato
qualche giorno fa. Mi dispiace Osservatore, finiremo la chiacchierata più
tardi. Qual è l’uscita?
Uatu mosse a malapena un
dito e Quasar si ritrovò in orbita.
-Comodo. Farebbe comodo
anche a me un potere del genere. Allora, vediamo cosa trovo…Niente. L’energia è
generalizzata su tutta la superficie lunare. Dov’è l’Uni-Cervello? Quelle erano
le sue energie…
Le Bande diedero ancora il
segnale d’allarme.
-Che cavolo succede
adesso? Hhmmm…una nave ha superato la boa di segnalazione che ho messo
nell’orbita di Nettuno. Okay, adesso cosa controllo prima? Ci vorranno diversi
minuti prima che quella nave arrivi sulla Terra. Ma che succede se non risolvo
per tempo il problema sulla Luna? Forse è solo un malinteso…mi ci vorranno
pochi minuti per controllare.
Mentre eseguiva un Salto
Quantico, Quasar constatò che fino a pochi giorni prima avrebbe chiesto il
consiglio di Epoch.
“Incredibile quanto ci si
possa complicare la vita” pensò“ per risolvere i miei problemi bastava smettere
di auto-commiserarsi”.
Una volta ritornato nello
spazio reale vide che la nave non poteva essere una grande minaccia. Non era
certo un esperto di tecnologia aliena, ma tutti quei mesi nello spazio gli avevano
insegnato diverse cose. La nave era decisamente malandata, e le insegne Kree si
vedevano a malapena. Trasmise un messaggio via radio alla nave.
-Sono il Protettore
dell’Universo e in particolare di questo sistema solare. Ditemi chi siete e che
intenzioni avete.
Dalla nave arrivò un
segnale di risposta, prontamente tradotto dalle Bande Quantiche. Solo da poco
era riuscito ad utilizzare quella funzione.
-Sono il Capitano
Neh-Vahrr della nave spaziale del sacro Impero Kree Stokra. [3]
Siamo giunti qui inseguendo un cubo di materia organica.
-Il cubo deviante. Non può
essere una coincidenza. Beh il cubo è scomparso ed in questo sistema non avete
una grande reputazione. Vi consiglio caldamente di andarvene.
-Io invece consiglio a te
di arrenderti, Protettore.
-Ma per favore. Siete solo
una nave a pezzi…
Mentre parlava analizzava
la nave, e all’improvviso notò la presenza di molte altri astronavi.
Erano a pochi milioni di
chilometri dalla boa e non erano stati rilevati. Però per arrivare lì avevano
dovuto attraversare la boa dell’orbita di Plutone…e non li aveva rilevati.
Le altre navi sarebbero
arrivate entro pochi minuti. Quasar sabotò i motori della nave e si avvicinò
alla flotta, scoprendo che si trattava di quindici navi.
Nel frattempo analizzò
anche i dati della boa sulla Luna: non c’era più traccia dell’energia cosmica.
Le astronavi erano ben
armate e si batterono duramente, ma la battaglia durò ben poco. Quasar schivò
tutti i colpi e gli bastarono due o tre colpi per nave per mettere fuori uso
motori ed armi.
Si collegò a tutte le navi
e disse:
-Allora, vediamo di
mettere le cose in chiaro: i Kree non sono i benvenuti in questo sistema
solare. Fareste meglio a ricostruire il vostro impero, senza cercare di
conquistare un pianeta che ha già dimostrato più volte di non essere
conquistabile.
“Tutti i discorsi di
Capitan America hanno funzionato, pare: non mi rispondono neanche” pensò.
Per l’ennesima volta quel
giorno Quasar fu preso di sorpresa: i Kree erano usciti dalle navi e volavano
verso di lui senza tute spaziali. Non riuscendo a capacitarsene non capì la
gravità della situazione e non si protesse dalle decine di raggi che i Kree gli
stavano sparando.
Creò un’armatura ed entrò
in battaglia. I Kree si battevano valorosamente anche in assenza di gravità. Non
avevano dei campi di forza o delle tute di sopravvivenza, erano proprio
semplicemente usciti nello spazio.
Troppo concentrato sulle
analisi Quasar fu colpito più volte alla testa e l’armatura svanì. Tutti i Kree
lo accerchiarono e Quasar si trovò sotto l’attacco di centinaia di Kree.
L’energia cosmica riempiva lo spazio attorno a loro. Finalmente si ricordò dove
aveva già visto queste capacità di combattimento: negli Eterni.
Creò un campo di forza
quantico che aderisse alla sua pelle e poi lo espanse in una sfera. Non avrebbe
retto a lungo, ma serviva solo per fare un Salto Quantico senza conseguenza
disastrose sui Kree. Una volta a debita distanza intercettò tutta l’energia
cosmica che poteva dai loro corpi e la assorbì nelle Bande. Privati del loro
sostentamento i Kree iniziarono a soffocare nel vuoto. Quasar non perse tempo e
creò intorno ad ognuno di loro una bolla di forza quantica. Li lasciò lì per
pochi secondi: con un Salto Quantico tornò nell’orbita terrestre. Creò
un’enorme bolla quantica con all’interno sufficiente aria e ritornò dai Kree.
Dopo avergli dato di nuovo la possibilità di respirare raggruppò tutti i
Capitani.
-Allora, si può sapere che
ci fate qui? E come fate ad avere questi poteri?
-Poteri? Un attimo fa ero
sulla mia nave a combattere, ed ora mi trovo qui…
-Vorresti dire che non
ricordi niente dopo la battaglia?
-No.
-E voi altri?
Tutti dettero la stessa
versione, anche se qualcuno aggiunse diversi insulti.
-Lasciamo perdere i
poteri, allora…a parte il tizio del cubo, voi che ci fate qui?
-Siamo stati chiamati in
soccorso dal nostro signore.
-Il vostro signore?
Chi…oh, no…e va bene ragazzi, il vostro signore tra poco avrà i suoi bei
problemi. Ora si torna ad Hala…
Mise le bolle all’interno
delle navi e le raggruppò tutte, legandole tutte con un filamento di forza
quantica legato alle Bande. Fece un Salto Quantico, aprendo la fessura per la
Zona Quantica più grande che avesse mai creato. Qualche secondo dopo (era
riuscito a rendere i suoi viaggi attraverso al Zona quasi istantanei, ma per
distanze astronomicamente brevi e per masse normali) riapparve nell’orbita di
Hala, l’ex capitale del defunto Impero Kree.
Dopo aver contattato le
autorità Shi’ar, responsabili dei Kree, ricaricò le Bande e fece un ultimo
Salto Quantico per la Luna.
Una volta tornato analizzò
subito la superficie lunare in cerca dell’energia cosmica. Un’indagine
approfondita rilevò una scia che portava dall’orbita terrestre alla Luna, una
scia che stava quasi per svanire. La scia che portava ai confini del Sistema
Solare era invece molto più recente. Con uno sforzo maggiore avrebbe potuto
rilevare il punto focale delle trasmissioni, ma non era necessario.
Si diresse verso la parte
della Zona Blu occupata dalla stazione. Non ebbe alcun problema ad entrare con
la sua identicard di Vendicatore, ma gli sembrò strano che l’intero processo
fosse automatico. Una volta all’interno capì che la situazione era molto più
grave di quanto pensasse: tutti all’interno della stazione erano immobili come
statue. Tra i corridoi regnava il silenzio più assoluto e si udivano solo i
rumori dei macchinari.
Anche se non era mai stato
lì, Quasar sapeva esattamente dove dirigersi: le letture erano estremamente
chiare.
Superò diversi sistemi di
sicurezza, sempre senza incontrare anima viva…o almeno nessuna sveglia. Alla
fine arrivò davanti all’ultima porta, ma il suo status di Vendicatore di
riserva non era sufficiente ad entrare. Abbatté la porta con un ariete: due
paratie in lega di titanio ed adamantio secondario ne presero il posto. Creò
una bolla quantica intorno a sé ed una nell’altra stanza e facendo un Salto.
Davanti a lui c’era una vasca cilindrica alta tre metri.
All’interno c’era il
mostruoso volto della Suprema Intelligenza.
-Intelligenza…dobbiamo
parlare.
-Non avrei mai pensato di
rivederti così presto, Quasar, anche se l’ultima volta ti ho solo intravisto in
quella marea di eroi. [4]
-Di che diavolo parli? Ci
siamo visti una volta sola…e fu poco prima che ti uccidessero.
-Ricordo bene. Tu fosti
tra i Vendicatori che volevano risparmiarmi. Come vedi alla fine sono
sopravvissuto comunque.
-Ricordo di aver letto
negli archivi dei Vendicatori che eri qui, ma non ricordo come sei risorto…Non
che importi. Allora, che stavi combinando con quelle navi Kree? E non provare a
dirmi che non ne sai niente.
-Al contrario, ho
intenzione di dirti tutto. Forse non lo sai, ma gli umani non sono stati
l’unica razza ad essere manipolata dai Celestiali.
-Che c’entrano adesso i
Celestiali?
La bocca della mostruosità
verde sembrò formare un sorriso, mentre dal fondo della vasca salivano sempre
meno bolle.
-Millenni fa uno dei
diversi pianeti dell’ Impero Kree fu visitato dai Celestiali. Essi crearono una
razza ben distinta di Eterni Kree. I tentativi di creare dei Devianti Kree
furono del tutto vani. A quanto pare il codice genetico Kree non era
compatibile con le manipolazioni che interessavano ai Celestiali. Arishem
giudicò quel pianeta indegno e lo rase al suolo. Solo pochi Eterni Kree
sopravvissero, ed attualmente solo uno è in vita. [5]
-E tu ti sei messo a
giocare al Celestiale rubando le energie dell’Uni-Cervello…
-Nonostante tutti i miei
sforzi in tal senso, il codice genetico Kree è ancora molto inferiore a quello
umano.
-Sforzi? Genocidi, semmai.
Hai ucciso migliaia di tuoi sudditi per migliorare i superstiti.
-Le energie
dell’Uni-Cervello si sono dimostrate adatte alla manipolazione del codice
genetico Kree, ma non in misura permanente.
-Ed il cubo Deviante? Che
cosa ne hai fatto?
-Non deve interessarti. La
tua utilità nel mio piano era solo di collaudare l’efficienza del sistema di
potenziamento. Ora posso passare alla fase due.
-Fase due?
-Io non sono veramente
qui, Quasar. Anche se la protezione delle Bande Quantiche al controllo mentale
è impressionante, come scoprii con vari tuoi predecessori così non è per le
illusioni.
-Stai bluffando. Le mie
Bande Quantiche leggono la tua presenza, e non puoi sopravvivere senza questi
macchinari.
-Non potevo sopravvivere. E sto falsando l’interpretazione del
tuo cervello dei dati delle tue preziose Bande Quantiche. Addio, Quasar. Grazie
per la collaborazione.
Tutta la vasca contenente
la Suprema Intelligenza svanì, come tutti i cavi collegati ad essa.
-Maledizione ! Mi sono
fatto fregare come un novellino. Okay Wendell, calmati. E’ un enorme cespo di
lattuga che fluttua in un acquario, non può andarsene in giro inosservato. Ora
che se ne è andato non credo che falsi più le mie letture, ma continuo a non
trovarlo. Un momento ! E se invece fosse qui e mi facesse credere che è sparito
? Potrei chiedere a Epoch se…no. Voglio risolvere il caso da solo. Che razza di
protettore sarei se non riuscissi a portare a termine almeno un problema da
solo? Allora…non riesco a trovarlo. Non rilevo tracce di astronavi o di
teletrasporti, e non può muoversi da solo. L’unica soluzione è che abbia fatto
un salto dimensionale…
Analizzò la stanza più
volte su vari spettri ed alla fine trovò ciò che cercava.
-Bingo ! Questo è
decisamente un salto dimensionale. Non so come abbia fatto…le energie degli
Eterni non ne sono in grado, e figuriamoci quelle Devianti. Purtroppo neanche
le Bande Quantiche possono e…un momento. Ho già visto questa configurazione
dimensionale. Sono sicuro di essere già stato in questa dimensione.
Assorbì parte del residuo
dimensionale e si diresse oltre la base. Non poteva fare un Salto all’interno
senza distruggere metà della base, ma poteva farlo nel resto della Zona Blu.
Una volta effettuato il
Salto si trovò in un luogo dall’aspetto decisamente organico. Fin dove arrivava
lo sguardo non vedeva altro che materia organica simile al muschio ma più
solida.
-Mio dio…questo è
l’Eon-Verso !
Nella sua dimora Uatu,
figlio di Ikor, stava osservando le azioni del Protettore in uno dei suoi
numerosi schermi. Avrebbe voluto dirgli fin dall’inizio che nella stanza non
c’era nessuna Suprema Intelligenza. Avrebbe voluto dirgli fin da subito che il
passaggio dimensionale aperto dalla Suprema Intelligenza portava direttamente
all’Eon-Verso, e che ormai il corpo di Epoch era cresciuto fino ad assumere le
dimensioni di un piccolo grattacielo.
Avrebbe potuto dirgli
questo ed altro…ma lui è l’Osservatore. Non può interferire. Nemmeno negli
eventi che segnano l’inizio della fine di tutto. Eppure in rari casi la sua
razza gli aveva permesso di interferire.
Il suo volto quasi
infantile fece trasparire i suoi dubbi, che ebbero fine quando richiamò
l’Eletto.
Epoch sapeva. Sapeva che
la Suprema Intelligenza era entrata nel suo corpo. Fino ad un istante prima
aveva seguito le sue azioni solo inconsciamente, dato che la Coscienza Cosmica
le permette di intuire anche solo a livello inconscio la posizione di qualunque
cosa. Ma la sua mente era impegnata e non aveva fatto caso a quel particolare.
Epoch si stava concentrando sul suo assassinio. Ancora non voleva dire niente a
Quasar: si stava comportando con un’efficienza che aveva perduto da tempo. Poi
sentì che anche lui era entrato nel suo corpo. Sicuramente lui si sarebbe
meravigliato delle sue attuali dimensioni.
Anzi, sapeva che era meravigliato. Dalla sua nascita era
cresciuta a ritmi normali, quasi umani. Avrebbe impegnato miliardi di anni a
raggiungere la statura del suo defunto padre…come aveva fatto lui, del resto.
Ma l’universo attuale era un universo diverso da quello che era quando Eon
aveva la sua età. Era necessario crescere subito, e così aveva fatto. Ormai la
sua mole si duplicava ogni settimana, e presto si sarebbe decuplicata. Era
necessario crescere.
Si concentrò ancora sul
momento del suo assassinio. Era sulla Luna, e c’era Quasar con lei…e qualcun
altro, molto più alto di lui. Ancora non riusciva a vedere il suo assassino…se
lo guardava vedeva solo le stelle.
Ma Quasar la stava
chiamando. Si interfacciò alle Bande Quantiche, continuando a seguire i passi
della Suprema Intelligenza.
Nel prossimo numero
Il Cielo Infranto Parte 1,
con l’attacco della Suprema Intelligenza ed il posizionamento delle pedine per
l’uccisione di Epoch !
Note
[2]
controllare Marvel Collection #6 per credere !
[3]
intravista nel #11 all’inseguimento
del cubo Deviante
[4] un
riferimento ad Avengers Forever