IL CIELO INFRANTO

(The Shattered Sky)

Parte 2 (di 6): Le stelle come polvere

 

Nothing ever goes according to plan

 

Riassunto

Epoch ha predetto che qualcuno tenterà di ucciderla per impossessarsi della Coscienza Cosmica. Indagando sulla Luna Quasar ha incontrato la Suprema Intelligenza, che ha bisogno di ucciderla per poter potenziare i Kree.

Il vero Assassino Cosmico, però, ha calcolato tutto ed è pronto a colpire quando Epoch e Quasar meno se lo aspettano…

 

Quasar possedeva le Bande Quantiche da vari anni ormai, ed era abituato alla difficoltà di abituare gli occhi ai cambiamenti di luce che avvengono quando si esce dalla Zona Quantica. Era normale non comprendere subito dove ci si trovasse. In tutti questi anni, però, non aveva mai visto uno spettacolo così terrificante all’uscita da un Salto Quantico.

L’enorme corpo di Epoch era ricoperto dalla polvere della superficie lunare che aveva sollevato. La Suprema Intelligenza fluttuava davanti a lei, carica di energia rubata al cubo deviante. Poco lontano Uatu l’Osservatore osservava la scena, con solo un accenno di preoccupazione sul suo volto.

La Suprema Intelligenza lanciò un raggio energetico diretto al gigantesco occhio di Epoch, venendo fermato da uno schermo invisibile. Anche se fortemente indebolita, Epoch riusciva ancora a difendersi.

Quasar rimase immobile per un attimo. La Suprema Intelligenza era l’Assassino Cosmico? Ed allora gli indizi che aveva raccolto durante tutto quel tempo? Capì che non poteva permettersi di pensarci adesso: lo schermo di Epoch si stava indebolendo. Proiettò uno schermo che sostituisse quello di Epoch e volò davanti alla Suprema Intelligenza, intrappolandola in una sfera di forza quantica.

-Tutto a posto, Epoch?

-Le mie funzioni vitali sono relativamente stabili. Lontana dall’Eon-Verso, però, le mia capacità di guarigione sono inferiori.

-Non preoccuparti, la Suprema Intelligenza è sotto controllo. Piuttosto…è lui l’Assassino?

La sfera andò in mille pezzi a causa della pressione energetica esercitata dalla Suprema Intelligenza e le Bande Quantiche iniziarono a perdere energia. L’energia contenuta nelle Bande Quantiche, se rilasciata in un solo colpo incontrollato, avrebbe potuto ferire gravemente Epoch. Quasar volò oltre l’atmosfera artificiale della Zona Blu per tentare di riprendere il controllo.

-Bene, Epoch…dove eravamo rimasti?

 

-Okay, questa volta sono veramente nei guai. La Suprema Intelligenza ha disallineato il collegamento tra le Bande ed il mio sistema nervoso. Questi dannati affari non la smettono di emettere energia…se continuano così si aprirà un varco per la Zona Quantica, e non servirà nessun Assassino. Devo riuscire a controllarle di nuovo…

Sulla superficie lunare, intanto, la Suprema Intelligenza stava attaccando Epoch da varie posizioni. Epoch passò all’attacco scaricando una frazione dell’energia cosmica contenuta nel suo corpo, ma il suo nemico era in grado di schivarne i colpi. Dal corpo di Epoch si generò un tentacolo che colpì il suolo, lanciando frammenti lunari grandi quanto un uomo contro la Suprema Intelligenza.

-Dovrai fare meglio di così, Epoch. L’emorragia energetica che hai subito non ti permette di usare i tuoi poteri cosmici, ed anche se potente il tuo corpo non è all’altezza delle mie energie.

-Sei poco più di una seccatura per me, Intelligenza. Nient’altro che un computer psionico ibrido con un grande ego.

 

Nell’orbita lunare si formò un’immensa macchia di luce che si allargava lentamente. Erano le energie quantiche rilasciate dalle Bande. Non influenzate dalla gravità, le energie quantiche restavano immobili, ma un qualunque oggetto che ne fosse venuto in contatto sarebbe stato annichilito. La quantità di energia duplicava ogni volta che le Bande allargavano il passaggio per la Zona Quantica.

-Dannazione! Non riesco più a dargli ordini…e senza il ricambio d’ossigeno l’aria che ho in questo campo di forza non durerà a lungo. Avanti Wendell, pensa…Le Bande Quantiche sono un accesso ad una dimensione di energia, in grado di variarne il grado di assimilazione e l’utilizzo. Sono collegate al mio sistema nervoso ma non fisicamente…dev’esserci una specie di contatto mentale. Se l’ordine è abbastanza chiaro dovrebbero riceverlo comunque…avanti, stupidi bracciali, non ho tempo per questo ! Sto iniziando a finire l’aria…non può finire così ! Forza, basta energia ! Basta !!!

Le sette gemme sulle Bande Quantiche smisero di brillare per qualche secondo. Quasar sentì letteralmente una ventata d’aria fresca all’interno del campo di forza e poté respirare di nuovo ossigeno.

L’energia ora si estendeva per oltre trentasei chilometri cubici. Le Bande l’assorbirono in pochi secondi, ridistribuendola all’infinito contenitore che è la Zona Quantica.

-Forse posso usare questa roba…

Raccolse un po’ di energia e tornò sulla Luna. Epoch stava generando migliaia di minuscoli tentacoli che afferravano la vasca che conteneva la Suprema Intelligenza, ma non erano abbastanza resistenti. Una volta tornato sul posto Quasar rilasciò parte dell’energia quantica pura sulla Suprema Intelligenza, che interruppe il suo attacco.

L’energia distrusse rapidamente le difese del computer vivente, che cadde ingloriosamente a terra.

-Non mi è piaciuto lo scherzo che mi hai giocato, Intelligenza.

La Suprema Intelligenza rispose con un potente attacco mentale. Le già portentose difese mentali delle Bande Quantiche furono ulteriormente potenziate da Epoch, ed il colpo non ebbe il minimo effetto.

-Hai consumato tutte le tue energie ed i tuoi poteri mentali non mi fanno paura, Intelligenza. Ora stai calmo o spargerò il tuo cervello annacquato per tutto il cratere.

-Chi stai cercando di convincere, Quasar? Me o te stesso? Tu hai paura. Sai che non mi arrenderò e che la battaglia è tutt’altro che finita.

-E tu chi cerchi di convincere? Non mi freghi, Intelligenza. Tu non sei l’Assassino Cosmico. Lo Straniero mi ha detto che le sue origini sono sulla Terra, ma tu sei stato creato dai Kree. Per Deathurge è collegato a Maelstrom, e tu non lo sei.

-E quali motivi avrebbero avuto queste due entità per dirti la verità?

-Non lo so, ma il mio istinto mi dice che tu non sei l’Assassino. Ci sono già cascato una volta. Maelstrom mi fece credere che l’Assassino fosse la Presenza. Ma tu non sei Maelstrom. Non gli vai nemmeno vicino. L’ho capito quando hai sterminato i Kree: i tuoi piani non sono mai diretti, ma a lunga scadenza.

-Mio ingenuo avversario, pensi davvero che il mio sia un piano affrettato?

Epoch emise un grido di dolore ancora più acuto del precedente; dai suoi occhi iniziò a fuoriuscire del sangue. Le appendici alla sua base si mossero in modo disordinato, ancorandosi al terreno. Lo sguardo di Uatu si fece ancora più torvo.

-Che le stai facendo !?

-Tu non sei Mar-Vell, Quasar. Non gli vai nemmeno vicino.

 

Altrove, in un luogo che è anche un’idea, un grande muro di fiamme segnò l’arrivo di un visitatore. Le fiamme erano proporzionali al dolore del visitatore…ma anche di Mefisto, il signore di quel regno. Richiamare quell’anima gli era costato molta fatica, e le sue parole erano state sapientemente architettate. Il visitatore si guardò intorno e a differenza di tutti gli altri abitanti di quella dimensione non ne fu spaventato. Quel posto gli piaceva.

-Benvenuto nel mio regno, Thanos di Titano. “Lasciate ogni speranza voi ch’entrate”.

-Sfortunatamente il tempo non ti ha reso più saggio, Mefisto. Portarmi qui contro la mia volontà è stato un grande errore.

-Normalmente ti farei scuoiare e ti immergerei nel sale per queste parole, titano. Sfortunatamente gli eventi non ci permettono di divertirci.

-Dimmi che cosa vuoi, Mefisto, e come sono arrivato qui.

-E’ molto semplice. Sei morto.

-Mi credi stupido, Mefisto? Tu non sei la morte. Nessuno lo sa meglio di me.

-Se la Morte avesse voluto la tua anima nera, tutta la mia potenza non avrebbe potuto dissuaderla. Ma ella non ti vuole, ed ho potuto catturare la tua anima. Non posso possedere anime che non mi si donino volontariamente o che non siano malvagie, ma ho potuto trattenere la tua. La causa della tua morte, dovuta alle energie metafisiche dell’Inesistente, ha rafforzato la mia presa.

-Io sono un Eterno. Non posso morire se non sono disintegrato, e questo non è successo.

-Vero, ed il tuo corpo si è già ricostruito, recuperato dai tuoi meccanismi automatici. Ma io ho catturato la tua anima.

-Se è la mia anima che vuoi dovrai combattere, Mefisto. Ma ti conosco troppo bene, sei troppo codardo per sfidarmi, anche nella tua dimensione. La forza di volontà di Thanos di Titano non è seconda a quella di nessuno.

-Dovresti smetterla di parlare in terza persona. Molto bene,Thanos,verrò al dunque. Se vuoi essere restituito al tuo corpo tu…

Thanos scoppiò in una risata di sfida, una risata che fece provare alle anime possedute da Mefisto un attimo di sollievo. Su Mefisto ebbe l’effetto contrario, ma Thanos non gli lasciò il tempo di controbattere.

-Sei ridicolo, Mefisto ! Lo zimbello degli dei ultraterreni. Tu vuoi qualcosa, vero? E non sei in grado di ottenerlo da solo. Credi di spaventarmi, parlandomi dei tuoi patti con la Morte e mostrandomi tutte le anime che hai torturato? Io ho abbracciato la Morte, Mefisto. Tu non sei altro che uno scarto metafisico.

-Come osi, titano? Non permetto a nessuno di parlarmi in questo modo !!

-Che cosa vuoi, Mefisto? Sarò io a condurre la trattazione.

-Tu non sei degno di fiducia, Thanos ! Non onorasti il nostro ultimo patto !

-Questo dialogo non mi diverte più, signore delle menzogne. Dimmi cosa vuoi.

-Epoch sta per essere uccisa. Mancano pochi minuti alla sua morte.

-Dovresti gioire.

-Epoch sarà uccisa da un Assassino Cosmico, Thanos. Ma questo non sarà che il primo passo.

-E chi sarebbe questo Assassino?

-Non lo so, ma egli sta per entrare in azione. I suoi piani sono estremamente pericolosi per me.

-Come fai a saperlo?

-Ho convocato l’anima del Gran Maestro. E’ stato un suo alleato e mi ha rivelato i suoi piani, ma non la sua identità. Credo volesse avere una carta vincente da usare in seguito.

-E cosa vuoi da me?

-Non posso uscire dal mio regno. Ben presto sarà abbastanza potente da fermarmi. Ma egli farà un passo falso. Tralascerà un dettaglio che potrebbe portare alla sua rovina.

-Mi stai annoiando, Mefisto. Io non ho niente da guadagnare nel salvarti. Anzi, mi unirò al sospiro di sollievo dell’universo, alla tua morte.

-Mi deridi, Thanos? Una volta conosciuto il suo fine ultimo, certamente mi pregherai di dirtelo. Ti rivelerò il suo errore e tu mi aiuterai, perché questo compito può riavvicinarti alla Morte. Qual è la tua risposta, Thanos di Titano?

Thanos era incerto. Non si fidava di Mefisto, ma di sicuro neanche Mefisto si fidava di lui. Aveva fatto molta strada da quando amava la Morte…aveva trovato delle nuove ragioni per vivere. Ma riottenere l’amore della Morte…

-Molto bene, Mefisto, accetto il compito. Qual è il fine ultimo dell’Assassino Cosmico?

 

Epoch gridava ancora, e dai suoi tre occhi uscivano litri su litri di sangue.

-Epoch può avere poteri mentali maggiori dei miei, Quasar, ma non è la potenza che conta. Conta vincere. Ho attivato i suoi poteri mentali: Epoch ora è collegata a tutte le menti dell’universo simultaneamente, e non riesce a staccarsene. Quello che vedi è l’equivalente cosmico di un’embolia. Ed ora, senza il potenziamento della tua padrona, la tua mente è indifesa dai miei attacchi. Ti renderò parte di me, Quasar.

Improvvisamente due gigantesche mani di energia solida afferrarono la Suprema Intelligenza e iniziarono a stringerla. Sulla superficie della vasca di contenimento si formarono le prime crepe.

-Che succede? La tua mente è protetta da una forza esterna ! Non posso controllarti !

-Ringrazia il mio amico Osservatore. A quanto pare non hai contato lui.

-Non è possibile ! Un Osservatore non può interferire !

-Può, anche se a malincuore. L’Eletto mi ha autorizzato a diminuire le possibilità di morte di Epoch.

Dalle crepe fuoriuscì del liquido, che cadde lentamente a terra confondendosi con il sangue versato da Epoch. La figlia di Eon smise di gridare.

-Hai sopravvalutato il tuo potere, Suprema Intelligenza…e ti sei dimostrato indegno del tuo nome.

 

-Tutto a posto, Epoch?

-No. Le mie funzioni vitali sono scese al 74%, ma guarirò entro poche ore. Sfortunatamente dovrò aspettare circa sei ore prima di essere in grado di tornare nell’Eon-Verso.

-Non preoccuparti, la Suprema Intelligenza non può più far niente. L’unica cosa che impedisce a quel liquido di fuoriuscire è la mia prigione quantica. Epoch, che mi dici degli addetti della stazione? Si muovono di nuovo?

-Non sono più immobilizzati dall’inizio dell’attacco.

-Perfetto. Allora, Intelligenza…sono più sicuro che mai che tu non sia l’Assassino. Però mi piacerebbe proprio sapere cos’hai da dire in materia…

-Niente che ti riguardi.

-Sì, come no. Sai cosa credo, Epoch? Che fosse un alleato dell’Assassino. Probabilmente doveva distrarti per permettergli di attaccare.

-E’ un’ipotesi plausibile.

-Mi dispiace per te, Intelligenza, ma il vostro piano è fallito. Ho posizionato una boa di segnalazione in orbita. Se arrivasse qualcuno lo saprei all’istante.

-Affascinante.

-Cosa?

-Che dopo essere diventato il Protettore dell’Universo ed aver vissuto nello spazio per così tanto tempo, la tua percezione sia ancora decisamente…umana.

-Parla chiaro, Intelligenza.

-L’Assassino è in grado di nascondersi dalla Coscienza Cosmica. Credi che possa essere individuato da una misera boa energetica?

-Senti un po’…

-Quasar, non c’è tempo per questo.

-Che c’è adesso ?

-La minaccia del mio Assassino non è ancora stata sventata. Sento ancora la mia morte.

La Suprema Intelligenza sorrise e guardò verso l’alto.

-Cosa !? Ma ho fermato l’Intelligenza…come fa a…

-Non lo so.

 

-Osservatore, che ne sai di tutto questo?

Uatu non disse nulla. Guardò verso l’alto. Anche Quasar alzò lo sguardo. Epoch mormorò poche parole:

-Il mio assassino…il volto tra le stelle…

Una mano si mosse e dal cielo cadde una colonna di energia pura che colpì Epoch. I suoi spasmi frantumarono le poche rocce rimaste intatte, ed il sangue versato evaporò in un attimo.

I suoi occhi umani guardarono verso il cielo, mentre l’altro occhio era chiuso per sempre.

La Suprema Intelligenza e Uatu riuscirono quasi a sentire l’immenso fiume di informazioni che fuoriusciva da Epoch…la Coscienza Cosmica, la conoscenza assoluta dell’universo, stava cambiando proprietario. Quasar non riuscì a dire una parola. Nel cielo si stagliava l’immensa figura Kronos di Titano, solo un riflesso nell’infinita polvere di stelle. L’Assassino Cosmico.

 

Nel prossimo numero

La lotta disperata di Quasar ! La spiegazione degli indizi sull’identità dell’Assassino ! Il coinvolgimento dei Celestiali, di Caos ed Ordine e del Modellatore di Mondi !