IL CIELO INFRANTO
(The Shattered Sky)
"There is a theory which states that if ever
anyone discovers exactly
what the Universe is for and why it is here,
it will instantly disappear and be replaced by something
even more bizarrely inexplicable.
There is another theory which states that this has already happened."
Douglas
Adams
Epoch
ha predetto che qualcuno tenterà di ucciderla per impossessarsi della Coscienza
Cosmica…e la sua profezia si è avverata. L’Assassino si è rivelato essere
Kronos di Titano, che ha assorbito i poteri di varie entità cosmiche per
uccidere la Morte. Quasar è stato ucciso da Kronos ed ha incontrato Eon ed
Epoch, che gli hanno rivelato la pericolosità del piano di Kronos. Quasar e
Thanos (in possesso delle Bande Quantiche) hanno chiesto aiuto al Tribunale
Vivente, che impossibilitato ad emettere una sentenza chiara aveva approntato i
suoi mezzi di difesa.
Grazie
allo Starbrand, Quasar è riuscito a distruggere la Zona Quantica, causando la
momentanea distruzione dell’universo. Kronos è stato sconfitto e Thanos si è
offerto di riconsegnare le Bande al loro legittimo proprietario. Quasar è
incerto sul da farsi, dato che non gli è rimasto più niente…
La Dimensione delle Manifestazioni. Alla fine, si torna
sempre lì. L’unico luogo in cui le entità concettuali possono assumere forma
fisica. Al Tribunale Vivente era bastato un gesto per ricostruirla.
Quasar si sente decisamente fuori posto. Nell’infinita
vastità di quella dimensione era l’unico essere umano, ed uno dei pochissimi
esseri finiti. Ricordava di essere già stato in una situazione del
genere…durante il processo all’Inesistente. Ma l’ultima volta Epoch era con
lei, ed in qualche modo questo lo faceva sentire più a suo agio. Qualcuno disse
alle sue spalle:
-Uno spettacolo impressionante.
Voltandosi, Quasar vide quello che sembrava un essere umano,
o che almeno poteva esserlo stato. Indossava una veste bianca ed il suo volto
era in ombra. Teneva le mani conserte e fluttuava come un fantasma.
-Tu chi sei ?
-Sono stato chiamato con molti nomi. Alcuni mi chiamano
Veritas…ma il nome con cui sono più conosciuto è Saygé.
-Sei una specie di entità concettuale, vero ?
-Qualcosa del genere. Puoi considerarmi l’incarnazione della
verità.
-Molto piacere, ma non sono in vena di far conversazione.
Cosa sta aspettando il Tribunale a farsi vivo ?
-In realtà tu vuoi fare conversazione, o non avresti posto
la domanda. Sono felice di risponderti. Il Tribunale sta conferendo con i suoi
colleghi.
-Colleghi ?
-Coloro che sovrintendono all’integrità di altri multiversi.
-Credevo che il Tribunale avesse giurisdizione ovunque.
-Non proprio. I multiversi sono così vasti e numerosi che
nemmeno il Tribunale può svolgere da solo tutto il lavoro.
-Quello che non capisco è perché sono stato convocato. Non
sono più il Protettore dell’Universo…a dire la verità, non so più cosa sono
adesso.
-Il tuo ruolo nella vicenda è stato più che fondamentale.
-In pratica sono uno dei testimoni chiave. Cosa riguarda
l’udienza ?
-Questa non è una semplice udienza del Tribunale Vivente.
Questa è la Corte Universale. Decideremo il fato di questo universo.
Il Tribunale apparve in un lampo di luce che era ancora più
luminoso del bianco uniforme di quella dimensione. Alla sua destra fluttuava lo
Starbrand. Alla sua sinistra, il riflesso di ciò che era stato un dio. Kronos
di Titano.
Tutte le entità cosmiche dell’universo erano presenti.
Eternità, Infinità, Morte ed Oblio erano di fronte al Tribunale; Galactus e
l’Inesistente poco dietro di loro. Tutte le altre entità si erano disposte in
cerchio.
Quasar ne riconobbe le principali: Caos ed Ordine, i
Celestiali, gli Osservatori, Odio, Amore, Anomalia, lo Straniero e molti altri
che non seppe identificare. Solo ora si accorse che dietro al Tribunale c’erano
altre entità mai viste.
Alcune sembravano quasi senza forma. Altri erano dei giganti
in armature argentee. In lontananza si intravedeva un essere con un’armatura
rossa, e di fianco a lui due occhi senza corpo che bruciavano di energia
cosmica.
-Prima che il Tribunale parli, Saygé…perché quelle entità
sono dietro al Tribunale ?
-Si tratta di entità esterne a questo multiverso. Gli
Arcani, i possenti Infiniti, uno dei Fratelli ed il Custode.
-DICHIARO APERTA LA PRIMA CORTE UNIVERSALE DEGLI ULTIMI SEDICI MILIARDI
DI ANNI. PER QUASI TUTTI I PRESENTI, QUESTA E’ LA PRIMA CORTE, QUINDI DOVETE
CAPIRNE IL SIGNIFICATO. NEGLI ULTIMI MILLENNI LE CRISI A LIVELLO UNIVERSALE SI
SONO SUCCEDUTE AD UNA VELOCITA’ NON PREVISTA O PREVEDIBILE. QUESTO MULTIVERSO
E’ ANDATO TALMENTE VICINO ALLA PROPRIA DISTRUZIONE DA ESSERE CONSIDERATO
PERICOLOSO DAI PRINCIPALI GUARDIANI COSMICI.
IL
VOSTRO COMPITO SARA’ DI METTERE IN CAMPO DELLE PROVE, E SOLTANTO QUESTO. LA
DECISIONE DELLA SOPRAVVIVENZA O DELLA DISTRUZIONE SARA’ PRESA DA ALTRE ENTITA’
MIE PARI. SE QUALCHE ENTITA’ SI RIFIUTA DI ACCETTARE QUESTI TERMINI LO DICA
ORA, E LA SUA POSIZIONE SARA’ ANNULLATA. INFRANGERE LE REGOLE SIGNIFICA ESSERE
TOTALMENTE DISTRUTTI.
Nessuno osò dire niente. Il Tribunale non si mosse
minimamente e continuò.
-IL FATTO CHE L’IMPUTATO KRONOS ABBIA CERCATO DI STABILIRE DELLE NUOVE
REGOLE METAFISICHE NON E’ IL PUNTO CRUCIALE. IL CRIMINE DI CUI QUESTO
MULTIVERSO E’ ACCUSATO E’ LA COMPLICITA’. SE LE MAGGIORI ENTITA’ NON AVESSERO
AVUTO INTERESSE A PROTRARRE LE OSTILITA’, IL PIANO DI KRONOS SAREBBE PRESTO
FALLITO.
-Io protesto, Tribunale ! Perché accusarci di questo
soltanto ora ? Se le nostre azioni si sono dimostrate pericolose per il
multiverso, perché non ci hai avvisato ?
-LA TUA PROTESTA E’ FUTILE, ETERNITA’. PUR ESSENDO
MOLTO PIU’ VICINO ALL’ONNIPOTENZA DI TE, ANCHE IO HO UN LIMITE: POSSO AGIRE
SOLO SE IL MIO INTERVENTO E’ RICHIESTO, E NE’ VOI NE’ L’ENTITA’ SUPREMA DI
TUTTI I MULTIVERSI LO AVETE FATTO.
-Ma allora- disse Mefisto, in lontananza- perché non mettere
sotto processo questa entità ?
-L’ENTITA’ SUPREMA E’ TUTTO E TUTTO E’ L’ENTITA’ SUPREMA. IN UN CERTO
SENSO STIAMO GIUDICANDO UNA SUA PARTE. INOLTRE, MEFISTO, QUESTA CORTE NON PUO’ ESSERE MESSA IN DISCUSSIONE.
-Nessuno avrebbe potuto prevedere lo sviluppo della
vicenda, Tribunale. Le azioni di Kronos sono irripetibili.
-DA UN GRANDE POTERE
DERIVANO GRANDI RESPONSABILITA’. NON LE AVETE RISPETTATE, METTENDO I VOSTRI
INTERESSI DAVANTI ALLE VOSTRE RESPONSABILITA’.
-Sai una cosa, Saygé ? Questo processo non andrà da nessuna
parte. Quante volte abbiamo salvato l’universo, per poi renderci conto di
averlo lasciato uguale ?
-Niente rimane mai uguale, Quasar. Ogni nostra azione, per
quanto piccola, per quanto limitata, cambia lo stato delle cose.
-Mi rifiuto di credere che l’universo sia costantemente
sull’orlo della distruzione solo per avere qualche piccolo cambiamento.
-In realtà, la distruzione è largamente sottovalutata.
-Thanos ! Il Tribunale ha portato qui anche te ?
-Questa “Corte Universale”è una grande farsa. Saygé…non
avrei mai immaginato di rivederti.
-Vi siete già incontrati ?
-Appena dopo aver ottenuto il Guanto dell’Infinito. Mi
mostrò la mia caduta ed io lo cacciai.
-Mi sorprendi, Thanos. Credevo di aver cancellato quel
ricordo.
-Il Pozzo dell’Infinito ha molte potenzialità.
-Hai già vissuto qualche Corte, Saygé ?
-Non in questa forma. Ma ne conosco alcuni dettagli.
-Hai idea di quanto possa durare ?
-Non più di quattro o cinquemila anni.
-Cinque…mila ?
-Va detto che per un essere cosmico come il Tribunale,
cancellare qualche millennio è semplice. Inoltre la tua mente non può
comprendere tutti i livelli a cui avviene la Corte. Il livello da te
percepibile durerà poche ore.
-Non provo neanche a capire cosa vuol dire. Spero solo di
potermi lasciare tutto questo alle spalle.
-Cosa farai dopo, Quasar ? Noto che hai le Bande Quantiche
in mano, ma non ai polsi.
-Non sono sicuro di doverle indossare ancora.
-Non si è trattato di mancato rispetto delle nostre
responsabilità, Tribunale. Solo di un tentativo di migliorare la situazione
universale.
-Per una volta Galactus non è d’accordo con te,
Eternità. Lasciatemi dire che il rispetto che avevo per le altre entità è stato
sostituito dal più grande disprezzo. Vi siete tutti dimostrati indegni della
vostra posizione. Non biasimiamo Kronos per le sue azioni, perché senza il
vostro aiuto non sarebbe andato così vicino alla vittoria. Nel processo
all’Inesistente non gli demmo forse i mezzi per agire indisturbato ? Nel non
collaborare con Epoch per la salvezza dell’universo non lo abbiamo favorito ?
Eternità non ha forse lasciato che Kronos ottenesse il suo ruolo, così da non
assumersi la colpa delle proprie azioni ?
-Ho agito per il bene dell’Universo !
-Hai agito per il tuo bene.
-Il mio bene è il bene dell’Universo !
-Ipocrita. Credi di essere
tutto, invece sei solo una parte. – si intromise Oblio.
-Credo che sia necessaria una sanzione per far sì che la
lotta fratricida tra le quattro maggiori entità cessi, o Tribunale.
-CONCORDO. ETERNITA’ ED INFINITA’, MORTE ED OBLIO. DA ORA IN POI VI
SARA’ PROIBITO ATTACCARE I VOSTRI OPPOSTI, SIA DIRETTAMENTE CHE TRAMITE DELLE
PEDINE. L’ATTACCO DI UN ESSERE CHE VI RAPPRESENTI AD UN'ALTRA ENTITA’ SARA’
CONSIDERATO UNA VIOLAZIONE DELLA REGOLA, E SARETE PUNITI DI CONSEGUENZA.
INOLTRE, NESSUNO DI VOI POTRA’ MANIFESTARSI INSIEME AL PROPRIO PARI…ETERNITA’
ED INFINITA’ NON POTRANNO MAI PIU’ APPARIRE INSIEME, E COSI’ MORTE ED OBLIO.
-Tribunale, io protesto !
-NON
HO ANCORA FINITO, ETERNITA’. D’ORA IN AVANTI, PROVVEDERO’ PERSONALMENTE A
SUPERVISIONARE IL COMPORTAMENTO DI TUTTE LE ENTITA’ COSMICHE, E A DECIDERE SE
ESSE DEBBANO ESSERE GIUDICATE O MENO. D’ORA IN AVANTI, NON SARA’ PIU’
NECESSARIO ATTENDERE UNA RICHIESTA D’UDIENZA: AD OGNI COMPORTAMENTO PERICOLOSO
DARO’ UN MIO GIUDIZIO.
-Questo è a dir poco oltraggioso ! Fratelli cosmici –
Eternità si voltò verso le altre entità cosmiche – abbiamo sempre accettato
di sottostare alle regole del Tribunale Vivente, riconoscendolo come nostro
unico superiore dato che il suo unico scopo era la preservazione del
multiverso. Ma come possiamo permettergli di stabilire questa specie di corte
marziale ? E’ chiaro che il Tribunale ha i suoi interessi in tutto ciò.
-ETERNITA’, DIMOSTRI TUTTA L’ARROGANZA DELL’UNIVERSO CHE RAPPRESENTI. RENDITI
CONTO CHE LA TUA ESISTENZA E’ STATA MINACCIATA PIU’ VOLTE SOLO A CAUSA DELLA
TUA INCAPACITA’ DI CONTROLLARE ENTITA’ IL CUI CONTROLLO TI ERA STATO AFFIDATO.
INOLTRE, COME HO GIA’ DETTO, QUESTA CORTE NON PUO’ ESSERE MESSA IN DISCUSSIONE.
RICORDATI CHE SE IL MIO POTERE E’ QUASI INFINITO, LA MIA PAZIENZA CERTAMENTE
NON LO E’.
-Che spettacolo rivoltante -osservò Thanos- gli dei che
litigano come se fossero bambini. Troppo impegnati in discussioni che
considerano di livello superiore per riuscire a comunicare tra di loro. Non mi
meraviglia che molti di essi abbiano a cuore i terrestri…si comportano
esattamente come loro.
-Parole interessanti da chi ha cercato più volte di divenire
un dio.
-Sei un essere estremamente seccante, Saygé.
-A volte la verità lo è, Thanos.
Quasar non stava ascoltando. Osservava solamente le Bande
Quantiche che teneva in mano…era talmente abituato ad averle ai polsi da non
ricordarsi quasi più come fosse non averle.
-Per essere uno spettatore del più grande processo
dell’universo sei molto distratto, Quasar.
-Sì, beh…mi stavo chiedendo…a che serve tutto questo ? Le
entità concettuali devono essere state create per un motivo… non per litigare
tra di loro, mentre l’universo se ne frega di quello che fanno.
-Le entità esistono per rappresentare l’universo, non per
cambiarlo. I concetti sono sempre contraddittori ed in lotta tra di loro… tutto
ciò che stai osservando può essere considerato come una metafora della
complessa evoluzione degli infiniti fattori che influenzano l’universo. Essi
sono qui per imparare…l’universo ha vissuto solo una frazione di quanto possa
fare.
-In altre parole avevo ragione…non sono altro che bambini.
-Certamente. Ma non credere di essere molto diverso da loro,
Thanos. Anche tu sei più simile ai terrestri di quanto tu non creda. Del resto,
la forza dei terrestri è l’incredibile varietà della loro potenzialità. Il loro
destino è letteralmente nelle loro mani.
-Tu credi ? Allora dimmi una cosa, Saygé… perché sforzarsi a
proteggere l’universo ?
Saygé si avvicinò a Quasar ed i due si allontanavano, mentre
Thanos si avvicinava alla riunione cosmica.
-Perché così come molti auspicano la sopravvivenza
dell’universo, altri la temono. Sappi che questo universo in particolare è
guardato a vista non solo dalle entità che conosci. Esistono poteri oltre gli
universi, Quasar, oltre gli omniversi stessi. Alcuni vi ignorano, altri non
sanno nemmeno che esistete…ma molti vi stanno aspettando.
-Non è questo che intendevo, Saygé. Mentre io combatto
entità astratte, la gente continua a morire. Sono il Protettore dell’Universo,
ma cosa sono riuscito a fare ? Io sono solo, e non posso proteggere
tutti…allora perché ?
-“Perché”…la domanda più facile, a cui è più difficile
rispondere.
-Credevo che fossi onnisciente.
-Molte sono le entità che si vantano di conoscere tutto, ma
nessuna è veramente onnisciente. Nemmeno io so tutto…la verità non ha tutte le
risposte. Ma cercherò ugualmente di risponderti. Pensa al tuo
titolo…”protettore”. Non “custode” o “salvatore”… “protettore”. Il tuo compito
è proteggere l’Universo da ciò che è oltre, non da se stesso. L’Universo non
vuole essere salvato e le entità non vogliono che l’Universo sia salvato da se
stesso. Solo se sopravviverà da solo avrà l’importanza che si merita.
-Mi stai dicendo che c’è un grande ordine universale ? Che
siamo parte di una specie di grande disegno ?
-Albert Einstein disse “Dio non gioca a dadi”. Strettamente
parlando aveva torto…la realtà quantistica che sta alla base dell’universo è
fondamentalmente casuale. Eppure, a livello cosmico, l’esistenza dell’universo
è un azzardo calcolato. Dio gioca a dadi, ma ne conosce già il risultato…è il
gioco stesso ad avere valore.
-Ma perché un Protettore solo !?
-Credi che il tuo incontro con le entità cosmiche sia stato
casuale ? Credi che il passaggio dalle faccende terrestri a quelle cosmiche ed
ora ad un livello superiore sia stato un caso ? Eon era molto di più di quanto
desse a vedere. Per usare un’espressione terrestre, Eon aveva le mani in pasta
in quasi tutte le faccende cosmiche. Il suo compito…la preservazione della vita
e della conoscenza…era forse il più importante di tutto l’universo. Dubito che
egli stesso ne fosse a conoscenza…ma la scelta di un Protettore dell’Universo
era un meccanismo di difesa dell’intera realtà.
-Un meccanismo di difesa contro cosa ?
-Contro la più grande nemesi mai concepita.
-Di che cosa stai parlando ?
-Lo scoprirai…
Thanos era ormai vicino alle altre entità.
-Tribunale Vivente, chiedo il permesso di parlare.
-Come osi !? E’ già un affronto che tu sia qui presente !
-TI HO GIA’
AVVERTITO, ETERNITA’, DI NON SFIDARE LA MIA AUTORITA’. PARLA, THANOS.
-Credo che ci sia un solo modo per mettere fine alle
continue diatribe di queste entità, Tribunale…la loro eliminazione. I concetti
che essi incarnano sono sempre presenti…perché dargli modo di interagire ?
-PERCHE’ LA LORO COESISTENZA E’ CAUSA DI UN’ULTERIORE CRESCITA INTERIORE
DI QUESTO UNIVERSO. INOLTRE, THANOS, SO BENE CHE LA LORO ELIMINAZIONE TI
FAREBBE COMODO, IN QUANTO NON AVRESTI PIU’ NESSUNO A FERMARTI.
-Crescita
interiore, Tribunale ? Io vedo solo dei bambini che litigano.
-QUALE
SAREBBE LA TUA PROPOSTA ? SOSTITUIRTI A LORO ? NO THANOS, SEBBENE IO DISPREZZI
I CONTINUI LITIGI TRA LE ENTITA’, LA LORO ESISTENZA E’ ANCORA UN VANTAGGIO. MA
ORA BASTA CON LE DISCUSSIONI…E’ TEMPO DI EMETTERE LE SENTENZE SUGLI IMPUTATI.
-KRONOS
DI TITANO, ACCUSATO DI AVER TENTATO LA DISTRUZIONE DELL’ORDINE UNIVERSALE. IL
TUO OPERATO COME ENTITA’ E’ STATO ONOREVOLE PER MIGLIAIA DI ANNI, E QUESTO DEVE
ESSERE CONSIDERATO. CON EFFETTO IMMEDIATO, TI CONDANNO AD ESSERE PRIVATO DEI
TUOI POTERI E A SCONTARE UNA PENA DI VENTICINQUE MILIARDI DI ANNI COME
PRIGIONIERO DELLA MORTE E DI OBLIO. PASSATO QUESTO PERIODO DI TEMPO, SE AVRAI
COMPRESO I TUOI ERRORI E POTRAI ESSERE ANCORA UTILE ALL’UNIVERSO, POTRAI
RIPRENDERE IL TUO RUOLO. TI CONCEDO UN’ULTIMA POSSIBILITA’ DI PARLARE CON GLI
ESSERI FINITI.
-Io…comprendo, Tribunale. A quanto pare, l’entità suprema
degli universi non vuole che le sofferenze umane abbiano fine… forse lo
divertono. Quasar…ti prego, parla a mio figlio Mentore e a mio nipote Eros di
che cosa è successo, così che essi siano liberi di giudicarmi come desiderano.
Sappi che non ho mai desiderato altro che il bene della vita. Thanos…non ho mai
approvato i tuoi ideali o i tuoi metodi, ma ho sempre ammirato la tua tenacia.
Ti prego, ripensa al bene che potresti fare.-
Kronos scomparve lentamente, mentre Quasar si chiedeva cosa
avrebbe fatto al suo posto.
-THANOS…COME RICOMPENSA PER AVER CONTRIBUITO ALLA SALVEZZA
DELL’UNIVERSO, TI PROSCIOLGO DALLE ACCUSE CHE ETERNITA’ ED OBLIO TI HANNO
MOSSO. SAPPI PERO’ CHE ULTERIORI SFIDE ALL’ESISTENZA NON SARANNO TOLLERATE.
-Certamente, Tribunale. E di certo comprendi come io non
possa…- una mano scheletrica si posò sulla sua spalla. Era la Signora della
Morte, la sua amata. Thanos le prese la mano e ne baciò il dorso.
-Sebbene io non sia ancora pronto ad amarti, mia adorata,
non smetterò mai di venire in tuo soccorso quando sarai in pericolo, né di
diffondere la tua magnificenza tra i viventi.
-Grazie.
Anche Thanos scomparve lentamente.
-STARBRAND- disse il Tribunale all’immagine bidimensionale che
fluttuava di fianco a lui- I TUOI POTERI
SI SONO DIMOSTRATI TROPPO PERICOLOSI PER ESSERE USATI DA UN MORTALE, MA ANCHE
TROPPO INDIFESO NEL TUO UNIVERSO. RESTERAI QUI FINO A QUANDO NON VERRA’ DECISO
ALTRIMENTI.
-…
-Un momento…sta parlando allo Starbrand ? Ma allora è
senziente ?
-Non semplificare troppo le cose, Quasar, paragonandole alla
tua visione.
-QUASAR…E’
RIMASTO UN ULTIMO PUNTO IN SOSPESO: L’ORDINE DELL’UNIVERSO E’ STATO INFRANTO…E
TOCCA A TE RIPARARLO.
-Che cosa ?
-RICORDATI
LA MORTE DI EON. QUATTRO ESSERI FURONO UCCISI ALLORA…EON, MAELSTROM, TU E
MAKKARI. SI DECISE CHE DUE DI ESSI SAREBBERO RIMASTI TALI, MENTRE ALTRI DUE
SAREBBERO RESUSCITATI. LASCIAI CHE FOSSERO ALTRI A DECIDERE, CONOSCENDO LA LORO
DECISIONE. LA TUA SOPRAVVIVENZA ERA NECESSARIA, O NON AVRESTI POTUTO ESSERE
UTILE ALL’UNIVERSO DIVERSE VOLTE, RISPARMIANDO A ME E ALL’UNIVERSO LA FATICA DI
MOLTI PROCESSI. MA IL BILANCIO RIMASE NEGATIVO…L’UNIVERSO AVEVA PERSO EON. TU E
MAKKARI NON ERAVATE COMUNQUE SUFFICIENTI A SUPPLIRNE LA MANCANZA. ORA KRONOS E’
DOVUTO MORIRE, E NON E’ POSSIBILE SUPPLIRE ALLA SUA MANCANZA. QUESTO FINO AD
ORA. E’ NECESSARIO CHE UN ESSERE DECEDUTO SIA RESUSCITATO, PER RIPRISTINARE
L’ORDINE. SARAI TU A SCEGLIERE QUALE.
-Cosa !? Perché io ?
-PERCHE’ EPOCH E’ MORTA, SENZA LASCIARE EREDI. IL SUO RUOLO PASSA A TE, E
QUINDI ORA STA A TE PROVVEDERE ALLA CONSERVAZIONE DELL’ORDINE DELLA VITA E
DELLA MORTE.
-Quindi…tocca
a me decidere chi resuscitare ? No…no, non posso assumermi una responsabilità
del genere. Saygé, che devo fare ?
-Sta a te deciderlo. Sta a te pareggiare i conti.
-Ma non posso…nessuno dovrebbe avere questo potere.
-Chi può ripristinare l’ordine con la propria resurrezione ?
Tu sai chi resuscitare, ma non sei sicuro che sia giusto farlo.
-No…io…
-Sei tentato, vero ? Sei tentato di resuscitare tuo padre. Potresti
farlo…basterebbe solo la minima convinzione che sia la cosa giusta da fare ed
il Tribunale lo resusciterà. Non sforzarti di non pensarci.
-Capisco…ma non è giusto. Questo è uno spreco…perché io
posso decidere chi resuscitare, mentre nell’universo la gente continua a morire
?
-Perché la gente non vive solo per vivere, ma per un
obiettivo. Per far sopravvivere l’eredità di questo universo oltre la sua
durata, qualcuno deve proteggere la vita. Solo due esseri ne sono in grado: Eon
ed Epoch. Chi scegli ?
-Non potete costringermi a scegliere tra il mio mentore e la
mia protetta !
-Sì, possiamo.
-Eon è più saggio, lui saprebbe cosa fare, mentre Epoch sta
ancora imparando…
-Sì, è una riflessione molto logica. Ma non ne sei sicuro.
-Io…io…non lo so…tu dici che l’universo deve crescere, no ?
Tutti voi non siete stati in grado di farlo crescere come volevate. Forse vi
siete sempre sbagliati…forse non serviva qualcuno che lo guidasse, ma qualcuno
che lo capisse…qualcuno che cresca con lui.
-E’ IL MOMENTO DELLA DECISIONE,
QUASAR. CHI ?
-Perdonami, papà…anche tu, Eon. Io…scelgo Epoch.
-COSI’ SIA
!
Di fianco a Quasar apparve il gigantesco corpo di Epoch. Si
guardava intorno, ancora confusa.
-Quasar ? Che è successo ? Ho difficoltà ad ambientarmi…
-Va tutto…bene, Epoch. Va tutto bene.
-QUESTA UDIENZA E’
TERMINATA.
Ad un gesto del Tribunale Vivente, tutti i presenti
scomparvero. Quasar ed Epoch si ritrovarono nella Zona Blu della Luna, il luogo
in cui erano morti.
-Da non credere…dopo tutto quello che è successo, torniamo
semplicemente al punto di partenza.
-Quasar…ho letto i tuoi pensieri. Mi dispiace che tu abbia
dovuto scegliere tra me e gli altri.
-Non importa.
-Mentre ero “morta” ho riflettuto a lungo ed ho discusso con
mio padre. Mi ha confessato di non aver mai pensato alla possibilità che un
solo essere non potesse fare tutto da solo…era talmente unico da non potersi
relazionare agli altri.
-Non capisco…
-Credo di sì invece. Ho compreso, Quasar, che un solo
Protettore dell’Universo non è sufficiente.
-Ma…Saygé ha detto…
-Saygé ha detto la verità, Wendell. E’ necessario un solo
Protettore. Ma non è giusto che debba fare tutto da solo. Tornerai a vivere
sulla Terra e a proteggere l’Universo da lì…e ti troverai qualcuno che ti
aiuti. A meno che…tu non sia ancora convinto di smettere di essere il
Protettore dell’Universo. Non indossi più le Bande.
-Servirebbero a poco…la Zona Quantica è stata distrutta.
-Lo so. Ed è stata ricostruita.
-E non me lo hai detto ?
-Non me lo avevi chiesto.
Epoch sorrise. Quasar guardò le Bande e disse:
-Qualcuno deve proteggere l’Universo. E quando l’universo
chiama, chi non risponderebbe ?
Indossò le Bande Quantiche. Sentì una leggera scossa e sentì
una voce. Era la voce di Saygé.
Il suo discorso durò meno di un secondo, anche se le parole
necessarie per esprimerlo avevano bisogno di più tempo.
-Sono contento che tu abbia compreso la verità. Quando
indossasti per la prima volta le Bande Quantiche avesti una visione di Eon. E’
necessario che tu apprenda una cosa. Presto dovrai affrontare un’antica
minaccia. L’oscurità divorerà più di quanto tu possa capire, ed il gorgo si
aprirà sotto di te. Per sconfiggerla dovrai incontrare sette esseri…Un re che
ha perso il suo regno. Un uomo che rifiuta il suo potere. Un gigante che si
rifiuta di morire. Un eroe che ha scordato il suo giuramento. Una minaccia
inaspettata. Un saggio senza più voglia di vivere. Una razza che vive di solo
odio. Incontrerai molti di questi esseri in un lungo viaggio oltre il fiume
principale…e lo concluderai recidendo uno dei rami.
-Tutto bene, Quasar ? Hai perso conoscenza per qualche
secondo…e non riesco a scoprirne la causa.
-Non…non è niente, Epoch. Credo soltanto che la mia vita sia
ancora più complicata di prima. Ma adesso, se vuoi scusarmi… devo tornare a
casa.